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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: Aquiles su Luglio 12, 2004, 22:06:24 pm



Titolo: Multe selvagge: ecco come non pagare
Post di: Aquiles su Luglio 12, 2004, 22:06:24 pm
da automobilismo.it un articolo molto interessante........ ;)

Multe selvagge: ecco come non pagare

Le multe selvagge? Un clamoroso autogol. Che i cittadini ricorrano per chiedere l'annullamento di una sanzione ritenuta ingiusta, è normale, ma se i ricorsi vinti aumentano in continuazione significa che qualcosa non va. I numeri parlano chiaro: a Milano, per esempio, su 9.013 ricorsi contro il Comune, ne sono stati accolti ben 4.568. cioè quasi il 50%.

Intanto il numero dei ricorsi al Giudice di Pace cresce: solo a Milano la media è di 150 al giorno. Ecco un veloce vademecum su come difendersi dalle multe selvagge e fare ricorso nel modo corretto. Con un clic sulla targa del GdP potete accedere al testo in bianco del ricorso. Selezionatelo, incollatelo su una pagina di Word e compilatelo con i vostri dati.

Il ricorso al Giudice di Pace
Se avete ricevuto una multa che ritenete ingiusta, avete due alternative: ricorrere alla giustizia ordinaria, e quindi al Prefetto che ha competenza territoriale sul luogo dove tale multa vi viene contestata. O, altrimenti, potete rivolgervi al Giudice di Pace: facciamo chiarezza su questa interessante opportunità, ancora poco nota, che l'ordinamento pone a tutela degli automobilisti.

Dove si presenta il ricorso?
Il ricorso va presentato al Giudice di Pace istituito presso l'Amministrazione locale (Comune o Provincia) che ha notificato la contravvenzione, o in base alla competenza territoriale qualora detta contravvenzione sia stata emessa dalle Forze dell'Ordine. Il ricorso può anche essere inviato per posta tramite Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, facendo riferimento alla possibilità di inviare il ricorso suddetto per posta come ammesso dalla Corte Costituzionale con Sentenza 98/2004.

Come si presenta il ricorso?
Il ricorso è presentato in forma libera, come se fosse un ricorso al Prefetto. La presentazione deve avvenire entro 60 giorni dalla ricezione della contravvenzione (come avviene di norma), o - caso più raro - dal momento in cui essa viene "affissa nella casa comunale". Non è necessario rivolgersi a un avvocato: è possibile auto rappresentare.

Per quali contravvenzioni si può ricorrere al Giudice di Pace?
È possibile ricorrere per qualunque tipo di contravvenzione, dal divieto di sosta all'eccesso di velocità. A condizione che l'importo previsto dalla contravvenzione non superi il limite di circa 15mila Euro (i vecchi 30 milioni di lire).

Si deve allegare una cauzione?
Non più. Per scoraggiare il ricorso al Giudice di Pace, il cui operato non è visto troppo favorevolmente dalle Amministrazioni per la relativa facilità (dal loro punto di vista) con cui vengono accolte le istanze degli automobilisti, la recente riforma del Codice della Strada aveva previsto che a ogni ricorso doveva essere acclusa una cauzione pari al doppio dell'importo previsto per la contravvenzione contestata. Ma la palese ingiustizia su cui poggiava tale norma ha fatto sì che la Corte Costituzionale la dichiarasse illegittima.

Perché ricorrere al Giudice di Pace?
Per la rapidità con cui quest'organo giunge alla proprie decisioni e, soprattutto, per la sua reale obiettività. Il Giudice di Pace, infatti, contestando per esempio l'operato di vigili urbani e ausiliari del traffico, ha convinto molte amministrazioni a ridimensionare la disinvoltura con cui, spesso, veniva attuata una politica vessatoria.

E se il Giudice di Pace respinge il ricorso?
È possibile rivolgersi - entro 60 giorni - alla Corte di Cassazione, che riesaminerà la questione.

Un consiglio
In aggiunta a quanto appena esposto si possono intraprendere altre vie. Ad esempio l'avvocato Emilio Ponticello, autore di "300 modi per opporsi alle contravvenzioni stradali", consiglia di presentare, per prima cosa, ricorso al Prefetto, anche se si potrebbe farlo al Giudice di Pace. Solo dopo l'eventuale rigetto di tale ricorso, lo si potrà presentare nuovamente, e questa volta al Giudice di Pace (attenzione, entro 30 giorni dal rigetto). Si ha così diritto a un grado ulteriore di giudizio. Inoltre, spesso le Prefetture, specialmente nelle grandi città, quando devono respingere un ricorso lo fanno "automaticamente", utilizzando moduli prestampati. E questa prassi, illegittima secondo l'avvocato Ponticiello, permette di avere ottime chanches davanti al Giudice di Pace.


Titolo: Re:Multe selvagge: ecco come non pagare
Post di: vatanen su Luglio 13, 2004, 15:26:34 pm
io ho fatto ricorso in prefettura...conosco uno che ci lavora..mi è stato detto chiaro e tondo che il successo dipenderà dalla risposta dei caramba..se questi risponderanno seccati alla domanda di ricorso non verrà approvata,altrimenti si!!bello vero??dopo magari andrò dal giudice,se gli stan sulle balle le multe magari la scampo. ;)


Titolo: Re:Multe selvagge: ecco come non pagare
Post di: THE KAISER su Luglio 13, 2004, 16:22:49 pm
la statistica secondo me è proprio falsata dal fatto che hanno una montagna di ricorsi e non riescono ad esaminarli entro i termini...e così il ricorso è vinto automaticamente


Titolo: Re:Multe selvagge: ecco come non pagare
Post di: MB su Luglio 13, 2004, 18:23:21 pm
A proposito di multe, col nuovo codice della strada si sta verificando quanto molti di noi avevano previsto.
Il rigore, senza controlli, serve a poco, anzi è dannoso.


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