ilPistone.com

... ci sarà la storia di un pilota, che pur non avendo mai vinto un mondiale, ha lasciato un segno talmente profondo tanto da essere forse il pilota più amato della storia intera dell'automobilismo.
Chiaramente avete indovinato tutti, stasera a Sfide alle 21:00 ci sarà la storia di Gilles Villeneuve

Non ti dimenticheremo mai!!!

Guarda quando si parla di Gilles Villeneuve mi emoziono da pazzi anch'io però, Albè:"dimioentichieremo" ... ;D ;D ;D ;) ;)

Va beh, sono stato preso da un attacco di Abatantuono/Attila ... :P

P.S. ma abatantuono si scrive così?

ma è la stessa puntata che hanno fatto tempo fa in replica o è inedita ^?

cazzo!!

Dato che sarò in viaggio per raggiungere il mare lo registrerò! ;D

Devo ringraziare vivamente Madbob che mi ha avvertito con un SMS. Sono tornato ieri dalle ferie e sicuramente non avrei nemmeno acceso la TV se non l'avessi saputo...
Molto bello. Altri tempi, altre gare, altro spettacolo... e che spettacolo!
E che tristezza, povero Gil. :'(

Ciao a tutti, ben ritrovati ;)

Ciao Andrea, ben tornato :D

Bello lo speciale, un pò troppo spinto all'eccesso ed enfatizzato (da gente come Forghieri non me l'aspettavo cmq) però ben fatto. Comq dici bene tu era no tutt'altri tempi, sembrano passati 100 anni; cmq quell'era è finita a metà degli anni 80, da quel punto in poi la F1 è cambiata drasticamente, direi definitivamente nella stagione 1988, quando cominciò l'era dei domini.
Impressionante la gara di Gilles dopo ne aveva 5 in coda e li ha tenuti dietro per tutta gara; ancor più assurdo vedere come le vetture si comportassero in maniera differente nelle varie parti del circuito; pazesco vedere la Ferrari dare metri su metri sul veloce e le altre recuparalo in pocchissimo sul misto. Incredibile! Che tempi, io purtroppo non li ho vissuti :'(

purtroppo non mi annovero tra gli estimatori del gills , lo speciale di ieri sera è stato molto bello ed emozionante ma non ha fatto che riconfermarmi che gills fosse si un gran pilota , ma senza un briciolo di cervello in zucca e la sua fine purtroppo ne è stata la dimostrazione tragica.

Me lo aspettavo, purtroppo. Questi speciali, specie quando riguardano gente che non c'è più, sono sempre così.
Perlomeno hanno avuto la franchezza di rimarcare anche le cappelle fatte da Gilles, e non solo le "prodezze". Normalmente invece si tende a ricordare solo gli aspetti positivi, anche e soprattutto se il pilota è stato un idolo delle folle.
Pure io quei tempi non li ho praticamente vissuti. Quando è morto Gilles avevo 8 anni, però me lo ricordo ancora bene.
Ero un bambino, ma mi ero affezionato a Villeneuve, anche se quasi non sapevo chi fosse. Mi ricordo che piansi.

Ho una foto, in casa, sarà 40x50cm, praticamente un poster. Raffigura Gilles nel giorno della sfida auto/aereo, lui è seduto, sorridente, sulla Ferrari (non dentro l'abitacolo), senza casco, con un piede sulla ruota ant. destra.
Quando ci penso, a quel ragazzo che ha più o meno la mia età e sembrava indistruttibile, con una famiglia e tanta vita davanti a se, quando penso alle immagini di Imola '82 e poi di Zolder, mi scende una gran tristezza.
Di piloti ne sono morti tanti, anche più giovani, forse più bravi, qualcuno altrettanto amato, ma che ci posso fare, io mi ero affezionato a Gilles.

A me ha impressionato soprattutto quando si è fatto 1/4 di gara con l'alettone davanti agli occhi e l'altro quarto senza :o, chi lo rifarebbe ai tempi d'oggi? Colpa di quei pivelli dei piloti moderni che per ogni cazzata si devono fermare ai box o colpa dell'aerodinamica moderna che se si stacca anche un microalettone che non sembra così importante l'auto diventa inguidabile?
Ad ogni modo quella di allora era F1, quella di oggi NO... :(
Sono rimasto colpito da molte cose come ad esempio quando dovevano andare ai box alzavano il braccio così lo venivano a sapare tutti, non come oggi strategie supersegrete, comunicazioni radio, ecc... Niente da fare per me la F1 è stata rovinata soprattutto dall'elettronica, quella di allora era una F1 molto + genuina, dove il pilota doveva saper prendere in mano qualsiasi situazione si veniva a creare perchè era solo, senza nessun aiuto dai box...
Incredibile, rivedendo quelle immagini mi è venuta nostalgia di quegli anni senza nemmeno averli vissuti... ::) :-\

Quello che mi ha colpito e che ieri ho potuto approfondire in dettagli che non conoscevo, è la storia di Lui e Pironi; potrebbe essere la classica storia racontato dal saggio buddista per far capire cosa è l'amicizia, cosa è il tradimento e cosa comprta tutto ciò. Incredibile, andrebbe raccontata a tutti!
I 2 che si voglio bene, che son amici, uno dei 2 fa uno sgarbo all'altro per voglia/mania/sete di vittoria e protagonismo. L'altro che muore la gara dopo perchè "aveva sete di vendetta" e lui stesso che finisce la propria cariera per un incidente simile il successivo GP. Ne valeva la pena? E lo stesso Pironi, che muore poi a distanza di anni, con la moglie che aspetta 2 gemelli e quando vengono alla luce li chiama Didier e Gilles a conferma che forse anche Pironi soffrì per quello sgarbo. Mi piace pensare a questa storia raccontata appunto da monaco Tibetano. Anzi, forse la racocntano di già ;)

Anch'io ero bambina ai tempi in cui Villeneuve correva per Ferrari e mi ricordo ancora l'entusiasmo e la passione che sapeva accendere nei cuori dei tifosi.
Mi ricordo i miei genitori stregati davanti alla tv e io che man mano mi appassionavo a mia volta, curiosa di vedere cosa mai avrebbe combinato di nuovo.
Mi ricordo le domeniche di caldo estivo con le finestre aperte, nessuno in strada, nessuna macchina in circolazione, un unico rumore di sottofondo all'unisono: il gran premio.

Per me Villeneuve era tutto questo.

Beh, io l'avevo letta e sentita più volte.
In proposito, secondo me il parere più genuino è quello di Gozzi, che era l'addetto stampa Ferrari (e che scrive tuttora articoli piacevolissimi su Autosprint).
Lui definisce quell'episodio come un "tradimento", senza mezzi termini. Mi sembra una persona schietta, penso che abbia ragione, purtroppo.

Perso :'( :'( :'(

L'ho registrato, se ci tieni posso mandarti la cassetta.
Ho anche un'altra cassetta, che si chiama "Gilles vivo", che fu fatta 20 anni fa. Non è di una qualità eccelsa, ma non è male.

Il giorno che morì Gilles, io avevo 3 anni e mezzo giusti giusti. Eppure ho dei flash, i miei genitori tifossisimi, i racconi della gente ed i pareri da bar sport del tipo "chel le l'è mat!". I miei dicono sempre che da piccolo impazzivo all'immagine di una rossa, impazzivo per Gilles davanti alla TV; probabilmente la loro influenza aveva avuto effetti devastanti su di me; ricordo che mi portarono a MonteCarlo per veder dove aveva vinto Gilles con la Turbo, ricordo un pianto per tutta Venezia per un cappellino della Ferrari. Se penso a quanto mi hanno influenzato devo desumere che non solo i miei e gran parte dell'italia erano tifosi, ma semplicemente gli volevano bene. E la sua storia si è protratta fino a me, forte, indelebile, come se fosse vissuto oggi.

Un grande, che interpretò al meglio la leggenda Ferrari: non importa vincere, importa come si vince!

Una curiosità; Jaques non aprla mai di suo padre, come mai?


Marco, io l'ho registrato, se vuoi la prossima volta che ci vediamo o che fai la guest star ( ;D :P) te la do, ok? :D ;)

Grassie ;D

Jacques mi stava parecchio antipatico, anche per questo.
Però, col tempo, mi sono reso conto che il suo è un comportamento comprensibile. È un pilota, bravo o non bravo non mi interessa, fatto sta che ha vinto parecchio. Però ha sempre dovuto fare i conti con il pesante fardello di "cotanto padre". Che inizialmente gli ha aperto molte strade, è vero, ma senz'altro non deve essere stato semplice da sostenere. In fin di conti, è sempre suo padre, non "l'aviatore" idolo delle masse.
Ha voluto mantenere per sé certe emozioni, e ha voluto che la gente lo valutasse per le proprie qualità.
Al di là delle oggettive capacità di JV, credo che lo si possa capire. Col tempo, io l'ho rivalutato molto, dal punto di vista umano.
Ultimamente ha onorato il padre facendo qualche giro a Goodwood con la T4 (potrei sbagliare) di Gilles e il suo casco. Credo che per lui sia stata un'emozione grandissima.