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Domenica sera ho incrociato un tizio che era rimasto a piedi, e spingeva uno scooter contromano, sul lato dx della strada (cioè alla MIA destra, praticamente mi veniva incontro camminando a bordo strada).
Con mia moglie, abbiamo cominciato a disquisire sulla correttezza del comportamento.

Io dicevo che è vietato spingere qualunque veicolo contromano, mentre lei diceva che, essendo il tizio a piedi e la strada senza marciapiede, era giusto che procedesse da quel lato della strada (come si fa quando si è a piedi, insomma).

Io ho rimarcato che non è la stessa cosa: questo era sì a piedi, ma con mezzo metro di roba (lo scooter) che spuntava verso la strada. Inoltre, essendo quasi buio e procedendo in senso opposto ai fari delle auto, è meno visibile perché davanti non ha il catarifrangente.

Chi ha ragione?  ???

PARE una domanda di curiosità, ma qui c'è sotto una scommessa coniugale: ESPLOSIVA.

:P

;D ;D ;D ;D
Conto su di voi, perché le ho proprio detto "Vabbé, allora mi informo e ti so dire..."

Ragionandoci penso che tu abbia ragione, ma non so se esistono regole per questo caso  :-\

Aspetto anche io curioso che venga svelato l'arcano...  ;D

Ho consultato il codice e non ho trovato una risposta soddisfacente.
Penso che dove il codice non dà risposte le dovrebbe dare il buonsenso.
Da un lato è giusto camminare controsenso per vedere se qualche veicolo che sopraggiunge sta per investirci, dall'altro sarebbe meglio circolare in modo che il catarinfrangente del ciclomotore fosse visibile.
Forse il ragazzo del ciclomotore avrebbe fatto meglio ad accendere le luci di posizione, mentre se si trattava di un'avaria di natura elettrica avrebbe fatto meglio a lasciare la moto al di fuori della carreggiata e tornare a prenderla il mattino dopo; probabilmente viveva nei paraggi quindi ha preferito spingerla a casa.
In caso di incidente?
In ogni caso l'automobilista deve circolare in modo da potersi arrestare in condizioni di sicurezza di fronte a qualsiasi ostacolo prevedibile. Penso che a meno si dimostri che il pedone che spingeva il ciclomotore volesse suicidarsi, un minimo di colpa verrà sicuramente attribuita anche al conducente della macchina.

E se questo avviene di notte con poca visibilità? E' un ostacolo prevedibile se lo posso vedere con un certo anticipo, ma se lo vedo all'ultimo momento perchè ha le luci spente come faccio?

Il problema non si dovrebbe porre: dovresti sempre marciare a una velocità che ti consenta di arrestare il veicolo nello spazio visibile.
Se non lo vedi in tempo... significa che andavi troppo forte.

Guarda a me è capitato di trovarmi degli imbecilli in statale con limite di 90, questi furboni erano su scooter senza luci e privi di catarifrangente... io andavo a 100 ma li ho visti in tempo solo perchè avevo gli abbaglianti accesi, e non è che li abbia visti con chissà quale margine...

Vabbè dai...se ti trovi dietro una curva in autostrada un mezzo fermo senza luci anche se vai a 130 non so mica se ti fermi...

Risposta esatta.
Su questo punto il codice della strada è chiarissimo.

Lo so che in variate situazioni risulta quasi impossibile. Purtroppo, però, il CdS dice così...

Beh ma il CdS non obbliga a rendersi sempre ben visibili!? Se io vado in giro in statale in piena notte senza luci e senza catarifrangenti sono io a far la cazzata, non quello che mi viene sopra...

In questo caso specifico (persona che spinge lo scooter in avaria) credo che probabilmente un eventuale incidente finirebbe in un concorso di colpa, con la maggior parte della responsabilità all'automobilista.

Più in generale invece vale la regola in base alla quale dovresti sempre marciare a una velocità che ti consenta di arrestare il veicolo nello spazio visibile, senza contare sul fatto che gli altri si rendano visibili o meno, perchè in mezzo alla strada ci potrebbero essere ostacoli che, bontà loro, non possono rendersi visibili.
Altrimenti fai come i turisti "magnasass e ciuccianeve" che in montagna strombano ad ogni curva e poi entrano sparati contromano "tanto avevano suonato". Una volta ne ho visto uno stampato contro una mucca. Mi è dispiaciuto per la mucca, ma credo di avergli riso in faccia per dieci minuti buoni, con lui che continuava a ripetere "ma mi gaveo sonaoo...".