Titolo: abolita la firma dal notaio per.. Post di: am1 su Marzo 11, 2005, 22:51:59 pm abolita la firma dal notaio per la vendita di auto?
ero li che ascoltavo i 4350 giri e l'entrata in coppia ;D quindi mi sono perso la notizia, o almeno non ho capito bene se è una cosa definitiva o deve essere ancora approvata... bhe, un palloso passaggio in meno fra i 1000 delle compravendite... ne sapete qualcosa? Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: rokkstar su Marzo 11, 2005, 23:08:33 pm mio padre ha venduto il camion ieri ed è andato dal notaio
Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: Miki Biasion su Marzo 11, 2005, 23:16:42 pm Citato da: jagitalia su Marzo 11, 2005, 22:51:59 pm ero li che ascoltavo i 4350 giri e l'entrata in coppia Che palle dover aspettare i 4300 giri per l'entrata in coppia, con quel palloso rumoraccio da sei cilindri a benzina... naaaa... meglio ma molto meglio la mia bella turbodiesel da 240nm a 1800 giri, è pure turbo tiè :P :P :P ;D ;D Scherzi a parte, non ho sentito la notizia in questi giorni ma ultimamente mi è capitato di sentire spesso sta cosa, a quanto ho capito dovrebbero proprio eliminare il notaio da tutto stò macello, ma non so se la cosa vale solo per determinate categorie o cosa... Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: baranzo su Marzo 12, 2005, 19:20:24 pm Non sarà più necessario per le compravendite Auto, basta notaio.
Silenzio-assenso: rinvio Pininfarina: passo in avanti. L?autocertificazione non scatterà per decreto MILANO? Per aiutare la competitività perduta dell?Azienda Italia, il governo ha deciso che non servirà più il notaio per comprare o vendere un?automobile; che bisognerà risparmiare energia e quindi rottamare vecchi frigoriferi, caldaie e altri elettrodomestici inefficienti; che si dovrà andare a caccia dei capitali stranieri per far crescere le imprese italiane e far tornare in patria i cervelli in fuga. Sono alcune delle misure del Piano d?azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale varato ieri dal Consiglio dei ministri e contenuto in due provvedimenti: un decreto legge e un disegno di legge. Con un impegno: travasare i contenuti del ddl nel decreto entro due mesi. Fra le novità, rispetto alle anticipazioni, spicca anche la decisione di trasferire il silenzio-assenso della Pubblica amministrazione per autorizzare una nuova attività dal decreto, come era stato previsto originariamente, al disegno di legge, con l?esclusione dei beni culturali e ambientali, dopo le fortissime critiche dei giorni scorsi, soprattutto da parte dei Verdi, che avevano bollato la misura come un «condono permanente» agli abusi edilizi. RISORSE PER 10 MILIARDI ? Nel complesso, per rilanciare il sistema industriale italiano, vengono stanziati 10 miliardi di euro in 4 anni, di cui 6 già previsti nel fondo rotativo istituito dalla Finanziaria. Si va dalla riforma degli incentivi alle imprese all?indennità di disoccupazione, dalla difesa del made in Italy e al rilancio del turismo alla riforma degli ordini professionali e del diritto fallimentare. E ancora, sul fronte del welfare, sono previste risorse per trasferire il Tfr nei fondi pensione e per il potenziamento degli ammortizzatori sociali. Dalla Confindustria arriva un primo sì. «Si tratta di un passo nella giusta direzione, a condizione che vi sia la contestuale approvazione da parte del Parlamento dei provvedimenti. Ora dovranno seguire interventi di carattere strutturale », commenta il vicepresidente dell?Associazione, Andrea Pininfarina, in un?intervista a «La Stampa» oggi in edicola. Ecco le principali misure. Viene inasprita la lotta alla contraffazione. Il decreto stabilisce multe fino a 10 mila euro per chi compra prodotti falsi e sanzioni amministrative più severe (restano anche quelle penali) per chi fa contrabbandando dei prodotti made in Italy. CAPITALI ESTERI ? Per attrarre investimenti dall?estero il seno al Cipe verrà creato un comitato ad hoc, affiancato da una nuova agenzia, che farà riferimento a Sviluppo Italia, con il compito di intercettare capitali stranieri. Per favorire l?internazionalizzazione delle imprese, la Simest, la finanziaria del commercio estero, aumenterà la partecipazione nel capitale delle joint-venture estere che investono in ricerca. Per snellire le procedure nelle infrastrutture vengono create due nuove figure, il commissario regionale e il commissario governativo. Per valorizzare i centri urbani e risolvere i problemi di mobilità si prevede una legge-obiettivo per le grandi città. Per sostenere il turismo, si mettono a disposizione 20 milioni. L?Enit sarà trasformato in Agenzia nazionale del turismo, con la creazione di un nuovo portale per la promozione dell?immagine dell?Italia all?estero. Alla voce innovazione e ricerca sono destinati il 30% delle risorse del fondo rotativo per il sostegno delle imprese, cioè 1,8 miliardi, per contribuire a programmi e progetti strategici di R&S. PREVIDENZA INTEGRATIVA ? Per far decollare la previdenza integrativa, con il trasferimento del Tfr nei fondi pensioni da parte di quei lavoratori che sceglieranno questa opzione, il governo stanzia per compensare le imprese 20 milioni per il 2005, 20 per il 2006 e 530 dal 2007. L?indennità di disoccupazione sarà estesa a 7 mesi per chi ha meno di 50 anni e a 10 mesi per chi ne ha di più. L?indennità sarà pari al 50% dell?ultima retribuzione per i primi sei mesi, al 40% per i successivi 3 mesi e poi al 30%. Nel 2005 viene inoltre aumentato di 170 milioni il fondo per l?occupazione. Lungo il capitolo sulle imprese. Gli incentivi a fondo perduto vengono sostituiti con contributi al 50% in conto capitale, 25% attraverso credito agevolato e 25% credito bancario. Per scoraggiare le delocalizzazioni, si prevedono tagli agli aiuti alle imprese che investono all?estero e premi per chi torna a produrre in Italia. Un bonus, sotto forma di credito di imposta, favorirà le concentrazioni delle piccole e medie imprese. Il decreto modifica il diritto fallimentare su revocatoria e concordato, anticipando la riforma che sarà attuata con il ddl. Cambiano le regole per l?iscrizione all?albo per le libere professioni. Giuliana Ferraino 12 marzo 2005, corriere.it Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: diabolik82 su Marzo 12, 2005, 19:25:13 pm Ma, in soldoni...quanto si risparmia sul passaggio di proprietà? ??? ::)
Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: am1 su Marzo 12, 2005, 20:34:43 pm bhe mi sembra un passo avanti... (mi sento molto pininfarina a dire ciò ;D)
Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: . su Marzo 13, 2005, 17:46:34 pm Citato da: diabolik82 su Marzo 12, 2005, 19:25:13 pm Ma, in soldoni...quanto si risparmia sul passaggio di proprietà? ??? ::) parlavano di 20-30 euro.... :-\ Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: am1 su Marzo 13, 2005, 17:52:29 pm solo? avevo sentito il 20%... il notaio costa ;) e comunque è un passaggio burocratico in meno... sicuro che sia solo 30 euro? :o
Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: Aquiles su Marzo 13, 2005, 18:08:45 pm Citato da: iudexmaximus su Marzo 13, 2005, 17:46:34 pm parlavano di 20-30 euro.... :-\ solo? quando ho preso la mia corolla usata sia io, sia chi me l'ha venduta abbiam perso quasi due ore per la fottutissima firma di un grasso notaio e mi sembra che la cifra in ballo non sia assolutamente stata di soli 20eur.... w le riforme che semplificano la vita e che fanno risparmiare!!! :) Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: . su Marzo 13, 2005, 18:20:23 pm Citato da: jagitalia su Marzo 13, 2005, 17:52:29 pm solo? avevo sentito il 20%... il notaio costa ;) e comunque è un passaggio burocratico in meno... sicuro che sia solo 30 euro? :o credo prorpio di sì..infatti hanno sollevato una bufera!! Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: Miki Biasion su Marzo 14, 2005, 11:57:25 am Ma sopratutto, già che ci sono perchè non rendono più economico il passaggio di proprietà!?
Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: Danny su Marzo 14, 2005, 12:00:33 pm a bergamo il notaio costa 55 euro...
Titolo: Re: abolita la firma dal notaio per.. Post di: diabolik82 su Marzo 14, 2005, 12:01:25 pm Citato da: Miki Biasion su Marzo 14, 2005, 11:57:25 am Ma sopratutto, già che ci sono perchè non rendono più economico il passaggio di proprietà!? Già...oltretutto l'Italia è il paese in Europa con meno vendite di usato per ogni vendita di nuovo (mi pare sia in rapporto 1:1 contro 3:1 degli altri paesi)... Non hanno ancora capito che passaggio meno caro = più passaggi di proprietà = più guadagno complessivo..... E soprattutto questo aiuterebbe a svecchiare il parco circolante....visto che tornerebbero appetibili e comprabili auto kat come il T5 di Claudio....
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