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Titolo: lancia dedra...
Post di: THE KAISER su Ottobre 10, 2005, 19:19:39 pm
FIAT: LANCIA DEDRA DIFETTOSE;INDAGATO EX AD PAOLO CANTARELLA

(ANSA) - BARI, 10 OTT - L'ex amministratore delegato della
Fiat Paolo Cantarella è indagato per cooperazione in lesioni
personali colpose dalla Procura di Bari nell'ambito dell'
inchiesta relativa a neoplasie diagnosticate ad automobilisti
che avevano in uso vetture del gruppo Fiat - specialmente Lancia
Dedra - che l'accusa ritiene difettose.
Assieme a Cantarella sono indagati per lo stesso reato sei
dirigenti della produzione, del personale, del post-vendita e
delle campagne di richiamo della Fiat in servizio all'inizio
degli anni '90, periodo in cui fu commercializzata con grande
successo la vettura.
A quanto si e' saputo, l'ipotesi di reato avanzata dal pm
inquirente del Tribunale di Bari, Renato Nitti, nei confronti
dei sette, almeno al momento, riguarda neoplasie diagnosticate
su una persona che per anni ha guidato Lancia Dedra e che negli
anni scorsi ha denunciato i fatti alla Procura di Bari. Si
tratta di un ex responsabile di zona di Fiat-Lancia, Sergio
Albrizio, di 59 anni, di Bisceglie (Bari), affetto da carcinoma
renale e da altre patologie, che dal 1982 al 1996 ha utilizzato,
per ragioni di servizio, 16 vetture aziendali scelte dalla Fiat:
sei Lancia Delta, cinque Lancia Prisma e cinque Lancia Dedra.
Secondo le indagini del pm Nitti, il
cx (coefficiente di penetrazione aerodinamica) della Dedra
(ritenuto ottimo dai tecnici) provocava sul retro della vettura
vortici d'aria che trattenevano i gas di scarico nella parte
posteriore. A causa di quattro fori posti sotto la scocca, e di
due finestrelle posizionate sotto i parafanghi posteriori, i gas
di scarico entravano nella vettura e intossicavano chi si
trovava all'interno. A quel punto, nel momento in cui veniva
aperto (per necessità) almeno un finestrino si creava l'effetto
depressione e i gas di scarico entravano tutti nella vettura.
L'ipotesi di reato avanzata nei confronti di Cantarella e dei
sei dirigenti Fiat è stata formalizzata con un'informazione di
garanzia notificata qualche tempo fa, dopo che il pm Nitti ha
acquisito documenti e raccolto numerose testimonianze. All'esito
degli accertamenti il magistrato ritiene di aver acquisito
elementi utili per poter provare, allo stato degli atti, il
nesso di causalità tra le patologie tumorali sorte in alcuni
automobilisti italiani, che sono persone offese nel
procedimento, e il difetto riscontrato sulle autovetture.
Nesso questo - a quanto si è potuto sapere - che è
contestato da legali e consulenti del gruppo Fiat. Il pm avrebbe
inoltre in corso accertamenti per verificare se il nesso di
causalità tra il difetto e l'insorgere di malattie tumorali
abbia provocato lesioni (o addirittura il decesso) ad altri
automobilisti.
Sulla vicenda fu avviata anche una causa civile da parte
dell'associazione Altroconsumo durante la quale, nel maggio
2002, la quarta sezione civile del tribunale di Torino (giudice
Ombretta Salvetti) ha imposto alla Fiat Auto di avvertire con
lettera raccomandata i proprietari delle circa 39mila vecchie
Lancia Dedra vendute in Italia all'inizio degli anni Novanta e
ancora in circolazione, invitandoli a presentarsi nelle officine
autorizzate per gli indispensabili controlli al fine di sanare
il difetto di fabbricazione. Difetto che, secondo Altroconsumo,
sarebbe stato anche noto al gruppo (esiste una circolare del '91
ai concessionari che lo riconosce) ma taciuto ai consumatori.


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