Titolo: Pericolo cinese Post di: Miki Biasion su Agosto 03, 2006, 12:44:01 pm Dal sito di 4R
Chery "QQ" PERICOLO CINESE Hanno cercato di scappare pure i manichini, quando hanno capito che erano stati chiamati per il crash test della Chery "QQ", spudorata copia cinese della "Matiz". Ma non ce l'hanno fatta. E ora non ci sono più. In effetti, visto il non proprio lusinghiero risultato ottenuto dall'originale (marchiata Chevrolet, la "Matiz" ha ottenuto 3 stelle EuroNCAP), era difficile che la copia si dimostrasse valida: chi ha provato a comprare la "versione" cinese di una borsa occidentale (giusto per fare un esempio) non sarà sorpreso. A questo punto, visto che le immagini parlano da sole, non resta che dare il solito consiglio: va bene risparmiare, ma sui cerchi di lega, il climatizzatore o la vernice metallizzata, non sulla sicurezza (http://put.edidomus.it/auto/mondoauto/attualita/foto/010806_cinaMatiz_01_big.jpg) (http://put.edidomus.it/auto/mondoauto/attualita/foto/010806_cinaMatiz_02_big.jpg) Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Phormula su Agosto 03, 2006, 12:52:45 pm Oddio, se prendiamo la Uno (tuttora in vendita in Brasile) o la Golf I (ancora prodotta in Sudafrica), non è che ne escano meglio. Sono le classiche auto da paesi di prima motorizzazione, semplici ed economiche da produrre, ma con standard di sicurezza notevolmente inferiori ai nostri. Infatti mi sono meravigliato del fatto che la Fiat non abbia trasferito all'estero le linee di montaggio della vecchia Panda. Soprattutto in versione 4x4 avrebbe avuto ancora molto da dire in certi paesi.
Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Miki Biasion su Agosto 03, 2006, 12:54:02 pm Io però non ho capito su quali mercati venga venduta questa replica della Matiz, arriverà anche in Europa?
Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Phormula su Agosto 03, 2006, 13:01:57 pm No, è prodotta a solo uso e consumo del mercato cinese. Un po' come quella copia della vecchia Suzuki che un imprenditore aveva cercato di omologare in Italia. Da noi non passerebbe i crash test di omologazione.
Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: mauring su Agosto 03, 2006, 13:09:14 pm Arridaje....
Ma qualcuno ha mai visto il crash-test di un Quad ? ::) Eppure sono omologatissimi e gettonatissimi. Se vogliamo alzare le barricate contro i cinesi, facciamolo, ma in modo piu' serio e risoluto (e io sarei il primo ad appoggiare la cosa). Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 03, 2006, 13:26:25 pm Citato da: Mauring su Agosto 03, 2006, 13:09:14 pm Se vogliamo alzare le barricate contro i cinesi, facciamolo, ma in modo piu' serio e risoluto (e io sarei il primo ad appoggiare la cosa). Concordo. Questi articoletti (chi li fa e non chi li posta, sia chiaro) li trovo un pizzico faziosi. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Homer su Agosto 03, 2006, 14:09:44 pm Citato da: Mauring su Agosto 03, 2006, 13:09:14 pm Arridaje.... Ma qualcuno ha mai visto il crash-test di un Quad ? ::) Eppure sono omologatissimi e gettonatissimi. aridaje i quad devon rispettare certe norme, le moto altre e le macchine altre ancora... non è difficile capirlo... Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Miki Biasion su Agosto 03, 2006, 14:12:25 pm Non vedo cosa ci sia di fazioso e scandaloso: il crash test ha dato risultati di un certo tipo, inutile negarlo. Per quanto riguarda i Quad, sono un genere di veicolo differente
Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 03, 2006, 14:17:38 pm Citato da: Miki Biasion su Agosto 03, 2006, 14:12:25 pm Non vedo cosa ci sia di fazioso e scandaloso: il crash test ha dato risultati di un certo tipo, inutile negarlo. Per quanto riguarda i Quad, sono un genere di veicolo differente Questo secondo me: Citazione: Oddio, se prendiamo la Uno (tuttora in vendita in Brasile) o la Golf I (ancora prodotta in Sudafrica), non è che ne escano meglio. Sono le classiche auto da paesi di prima motorizzazione, semplici ed economiche da produrre, ma con standard di sicurezza notevolmente inferiori ai nostri. Non trovo il senso a questo test se non per alimentare la paura verso le cinesi. Ma che l'EURONCAP si preoccupi di testare le auto in commercio da noi e non quelle che probabilmente non arriveranno mai Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: &re@ su Agosto 03, 2006, 14:20:41 pm Citato da: Homer su Agosto 03, 2006, 14:09:44 pm aridaje i quad devon rispettare certe norme, le moto altre e le macchine altre ancora... non è difficile capirlo... Il suo discorso è diverso, mi pare di capire: i Cinesi ti propongono una macchina che costa un cazzo, per forza che da qualche parte deve essere deficitaria. Ma un utente che la compra, con quei soldi prenderebbe poco altro, al massimo un quad (non so i prezzi, lo dico per esempio). Secondo me, è giusto che queste cose si sappiano: posso avere il diritto di comprare un catorcio, ma devo avere il diritto di sapere che lo è. Non è che se compro il cesso che poi si accartoccia al primo marciapiede, devo cadere dalle nuvole. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Miki Biasion su Agosto 03, 2006, 14:26:45 pm Citato da: Nickee su Agosto 03, 2006, 14:17:38 pm Questo secondo me: Non trovo il senso a questo test se non per alimentare la paura verso le cinesi. Ma che l'EURONCAP si preoccupi di testare le auto in commercio da noi e non quelle che probabilmente non arriveranno mai Io continuo a non capire: la macchina è stata testata e ha dato risultati pessimi, non vedo cosa c'entri tutto il resto. Piuttosto possiamo dire che andrebbero testate anche le vecchie auto vendute tipo in Brasile o in Russia, ma non so come vengano organizzati i test e non mi sbilancio con le ipotesi. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Homer su Agosto 03, 2006, 14:32:54 pm Citato da: &re@ su Agosto 03, 2006, 14:20:41 pm Il suo discorso è diverso, mi pare di capire: i Cinesi ti propongono una macchina che costa un cazzo, per forza che da qualche parte deve essere deficitaria. Ma un utente che la compra, con quei soldi prenderebbe poco altro, al massimo un quad (non so i prezzi, lo dico per esempio). Secondo me, è giusto che queste cose si sappiano: posso avere il diritto di comprare un catorcio, ma devo avere il diritto di sapere che lo è. Non è che se compro il cesso che poi si accartoccia al primo marciapiede, devo cadere dalle nuvole. perfetto. Trasparenza. Perchè se arrivano questi a dirti "ehi coglione, perchè spendi 30mila euro per una 159 o 40mila per una serie 3 se io con 20mila ti dò una Pjushingciomphonphen" mi può star bene...ma se al primo raggio la cinese si squaglia io lo DEVO sapere, per poter scegliere con coscienza...voglio o devo risparmiare? so a che cosa vado incontro...la Renault con la Logan ha fatto così. Ha tirato fuori un prodotto economico con certe caratteristiche dichiarate. Chi si accontenta la compra, chi vuole di più prende altro... idem con ste robe cinesi... Tra l'altro c'è cmq una normativa da rispettare...sti rottami che ci stan propinando non verranno MAI omologati... quindi ben vengano i crash test, anche xchè se già si comportan così su ste prove conosciute a tutti (cinesi compresi), figurati nella realtà... Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 03, 2006, 14:33:40 pm Citato da: Miki Biasion su Agosto 03, 2006, 14:26:45 pm Io continuo a non capire: la macchina è stata testata e ha dato risultati pessimi, non vedo cosa c'entri tutto il resto. Piuttosto possiamo dire che andrebbero testate anche le vecchie auto vendute tipo in Brasile o in Russia, ma non so come vengano organizzati i test e non mi sbilancio con le ipotesi. Mi da fastidio il tono dell'articolo. Non il fatto che si sia fatto un articoo a riguardo del crash test Citazione: ma se al primo raggio la cinese si squaglia io lo DEVO sapere, per poter scegliere con coscienza. Cosi come vale per i primi acquirenti delle BMW Serie 5 sulla quale poi è stato rifatto il crash test (senza riportarlo nelle pagine del sito NCAP) Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: baranzo su Agosto 03, 2006, 14:35:33 pm diciamo allora le cose come stanno: quest'auto cinesa costa un cazzo perché offre lo stesso livello di sicurezza di automobili progettate negli anni '70, che se fossero vendute ancora oggi costerebbero addirittura meno dell'auto cinese. quindi possiamo dire, senza tema di smentita, che quest'auto costa di più ed è meno sicura delle corrispettive auto europee (di 30 anni fa). ed è anche più brutta.
bocciata su tutta la linea. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Homer su Agosto 03, 2006, 14:43:20 pm Citato da: Nickee su Agosto 03, 2006, 14:33:40 pm Cosi come vale per i primi acquirenti delle BMW Serie 5 sulla quale poi è stato rifatto il crash test (senza riportarlo nelle pagine del sito NCAP) non dire eresie. I test son stati fatti sulle auto di preproduzione e poi fatti rifare su richiesta della BMW. Ed è tutto stato dichiarato direttamente da euroncap Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: mauring su Agosto 03, 2006, 15:06:23 pm Citato da: Homer su Agosto 03, 2006, 14:09:44 pm aridaje i quad devon rispettare certe norme, le moto altre e le macchine altre ancora... non è difficile capirlo... E' proprio questo che contesto. Puoi circolare con un quad, ma non con un'auto cinese, che costa uguale e, pur essendo meno sicura delle nostrane, e' sempre piu' sicura del quad. E i quadricicli che si guidavano senza patente ? Costano il doppio di un'auto cinese, sono dei trabiccoli insicuri, non vanno un cazzo, non valgono un cazzo, pero' sono "nostrani" e quindi vanno bene. Nessuno fa crash test su quelli per allarmare i possibili acquirenti. Ok, dice, ma l'auto e' fatta per trasportare la famiglia, per cui dev'essere sicura...... E i camper ? Piu' mezzi da famiglia di quelli non ce n'e', pero' non si vedono tante campagne denigratorie, che mostrano un Motorhome Laika da 80.000 euro e 140 all'ora che si sfracella contro un'Ape perche' fatto di polistirolo. Non sanno come cazzo fermarli, 'sti cinesi, non hanno il coraggio di farlo apertamente e allora si trovano questi mezzucci per impaurire il popolo bue. E tutti : "OOOOH, CHE ROBAAAAAAAA..... :o :o :o :o :o", e poi vanno in moto ai 240 ::) ::) ::) :P Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: baranzo su Agosto 03, 2006, 15:09:51 pm Citato da: Mauring su Agosto 03, 2006, 15:06:23 pm E i quadricicli che si guidavano senza patente ? Costano il doppio di un'auto cinese, sono dei trabiccoli insicuri, non vanno un cazzo, non valgono un cazzo, pero' sono "nostrani" e quindi vanno bene. i quadricicli sono omologati per circolare a 45 km/h, quindi al massimo dovrebbero fare un crash test a questa velocità. tu ora mi dirai che se fanno un frontale non dico con un cayenne ma anche con una panda ne escono distrutti, ma anche tu se fai un frontale a piedi con una panda ne esci distrutto, quindi non dovresti circolare né su parciapiedi né tantomeno su strisce pedonali o dovunque ci siano auto. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Loco su Agosto 03, 2006, 15:11:01 pm Citato da: Phormula su Agosto 03, 2006, 12:52:45 pm Oddio, se prendiamo la Uno (tuttora in vendita in Brasile) o la Golf I (ancora prodotta in Sudafrica), non è che ne escano meglio. Sono le classiche auto da paesi di prima motorizzazione, semplici ed economiche da produrre, ma con standard di sicurezza notevolmente inferiori ai nostri. Infatti mi sono meravigliato del fatto che la Fiat non abbia trasferito all'estero le linee di montaggio della vecchia Panda. Soprattutto in versione 4x4 avrebbe avuto ancora molto da dire in certi paesi. Quoto, non capisco il senso. Questa macchina non uscirà mai dalla Cina, perche dobbiamo stare a farle il crash test? Le Uno, le renault 12 o le peugeot 504 prodotte in sud america non credo siano tanto meglio. Mi sembra un test un po' propagandistico. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: baranzo su Agosto 03, 2006, 15:18:21 pm Citato da: Loco su Agosto 03, 2006, 15:11:01 pm Quoto, non capisco il senso. Questa macchina non uscirà mai dalla Cina, perche dobbiamo stare a farle il crash test? Le Uno, le renault 12 o le peugeot 504 prodotte in sud america non credo siano tanto meglio. Mi sembra un test un po' propagandistico. il discorso di base è che quest'auto costa poco perché non rispetta certi parametri di sicurezza comuni alla produzione attuale europea; se gli europei dovessero produrre con gli stessi parametri di sicurezza dei conesi riuscirebbero a fare auto che costano come quella cinese, quindi non è vero che il prodotto cinese costa meno dell'equivalente prodotto europeo. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: mauring su Agosto 03, 2006, 15:18:46 pm Citato da: baranzo su Agosto 03, 2006, 15:09:51 pm i quadricicli sono omologati per circolare a 45 km/h, quindi al massimo dovrebbero fare un crash test a questa velocità. tu ora mi dirai che se fanno un frontale non dico con un cayenne ma anche con una panda ne escono distrutti, ma anche tu se fai un frontale a piedi con una panda ne esci distrutto, quindi non dovresti circolare né su parciapiedi né tantomeno su strisce pedonali o dovunque ci siano auto. Appunto. E siccome i pedoni possono circolare, le bici anche, le moto anche, i quad anche, i quadricicli anche, le auto anni 50 anche, i camper anche, ecc. ecc. , non vedo perche' non dovrebbero circolare auto da pochi soldi con risultati scarsi ai crash test. Cinquecento e seicento nei crash test erano pietose, eppure se ne vendettero a iosa. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: baranzo su Agosto 03, 2006, 15:21:10 pm Citato da: Mauring su Agosto 03, 2006, 15:18:46 pm Appunto. E siccome i pedoni possono circolare, le bici anche, le moto anche, i quad anche, i quadricicli anche, le auto anni 50 anche, i camper anche, ecc. ecc. , non vedo perche' non dovrebbero circolare auto da pochi soldi con risultati scarsi ai crash test. Cinquecento e seicento nei crash test erano pietose, eppure se ne vendettero a iosa. sono d'accordo, dico solo che per avere un'auto che non offre niente sotto il profilo della sicurezza non serve l'auto cinese, basta una uno prima serie che oggi come oggi non costa sicuramente di più, è altrettanto sicura ed è pure più bella. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Homer su Agosto 03, 2006, 15:29:03 pm Citato da: Mauring su Agosto 03, 2006, 15:18:46 pm Appunto. E siccome i pedoni possono circolare, le bici anche, le moto anche, i quad anche, i quadricicli anche, le auto anni 50 anche, i camper anche, ecc. ecc. , non vedo perche' non dovrebbero circolare auto da pochi soldi con risultati scarsi ai crash test. Cinquecento e seicento nei crash test erano pietose, eppure se ne vendettero a iosa. perchè lo dice la legge. Tra le tante stronzate che dice, aggiungici anche questa... Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: mariner su Agosto 03, 2006, 15:29:58 pm Citato da: baranzo su Agosto 03, 2006, 14:35:33 pm diciamo allora le cose come stanno: quest'auto cinesa costa un cazzo perché offre lo stesso livello di sicurezza di automobili progettate negli anni '70, che se fossero vendute ancora oggi costerebbero addirittura meno dell'auto cinese. quindi possiamo dire, senza tema di smentita, che quest'auto costa di più ed è meno sicura delle corrispettive auto europee (di 30 anni fa). ed è anche più brutta. bocciata su tutta la linea. esatto...forse una rivista seria potrebbe fare una prova comparativa di crash test , tra Uno 45 del 1995, Fiat 127 etc..cioè tutta roba di prima EuroNcap. Sarei curioso...poi insomma..dipende sempre dal prezzo...io penso che qualora si desse il permesso ai cinesi di importare queste robe qui, allora tanto sarebbe valso aver lasciato che la Fiat producesse ancora la Panda mariner....il mago del congiuntivo....(speriamo, sento la mia prof del liceo uscire dal remoto passato stille Eddie Krueger ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D) Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: &re@ su Agosto 03, 2006, 15:31:38 pm Comunque non è vero che non fanno crash test con quad e moto.
Li fanno, proprio per verificare il comportamento di questi mezzi in situazioni di incidente, e eventualmente migliorarli per quanto possibile. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: mauring su Agosto 03, 2006, 15:37:09 pm Citato da: &re@ su Agosto 03, 2006, 15:31:38 pm Comunque non è vero che non fanno crash test con quad e moto. Li fanno, proprio per verificare il comportamento di questi mezzi in situazioni di incidente, e eventualmente migliorarli per quanto possibile. Ma tengono i risultati ben nascosti. Non girano su internet come quelli sulle auto cinesi. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Miki Biasion su Agosto 03, 2006, 15:41:17 pm Citato da: Nickee su Agosto 03, 2006, 14:33:40 pm Mi da fastidio il tono dell'articolo. Non il fatto che si sia fatto un articoo a riguardo del crash test E cosa avrebbe di strano il tono dell'articolo? Leggi la parte finale, a me invece sembra molto sensato Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: &re@ su Agosto 03, 2006, 15:42:34 pm Citato da: Mauring su Agosto 03, 2006, 15:37:09 pm Ma tengono i risultati ben nascosti. Non girano su internet come quelli sulle auto cinesi. Tu pensi che il mondo sia pieno di cattivoni che ti nascondono la verità, ma la realtà è molto meno cupa di quanto temi. Queste sono un paio di pagine di Motosprint (mica pizza e fichi, il settimanale motociclistico più venduto in Italia) di qualche tempo fa. Le avevo già postate, mi sono tornate in mente adesso ma ci starebbero bene anche nell'altro thread. (http://www.ilpistone.com/staff/andrea/incidenti_1.jpg)(http://www.ilpistone.com/staff/andrea/incidenti_2.jpg) Non saltare sulla sedia per la frase sui morti per incidenti in svizzera, dato che 57 persone un un range di 29 anni non sono molte di più delle 24 nel range di 14... anche perché non ci sono dati sulla quantità totale di motociclisti nei due intervalli, quindi il dato di per sé non dice molto. Ah, ci sarebbe anche un dato sulla responsabilità dei conducenti secondo una statistica delle Compagnie Assicurative tedesche (sobillate pure queste?)... Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Phormula su Agosto 03, 2006, 16:09:36 pm Citato da: baranzo su Agosto 03, 2006, 15:18:21 pm il discorso di base è che quest'auto costa poco perché non rispetta certi parametri di sicurezza comuni alla produzione attuale europea; se gli europei dovessero produrre con gli stessi parametri di sicurezza dei conesi riuscirebbero a fare auto che costano come quella cinese, quindi non è vero che il prodotto cinese costa meno dell'equivalente prodotto europeo. Esatto. E dal momento che se fosse venduta da noi sarebbe immatricolata come automobile e non come quadriciclo o bicicletta, deve rispettare le normative europee per le automobili. La fortuna di mezzi come i quad è che sono poco diffusi. Se la loro diffusione fosse dieci o cento volte superiore, il numero di morti e feriti sarebbe molto significativo e l'unione europea sarebbe costretta a introdurre normative severe. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 04, 2006, 10:42:50 am Citato da: Miki Biasion su Agosto 03, 2006, 15:41:17 pm E cosa avrebbe di strano il tono dell'articolo? Leggi la parte finale, a me invece sembra molto sensato La verie battutine, dalla Matiz alle borse cinesi. Si vuole far passare la Cina come nazione "sottosviluppata", creatrice di prodotti di scarsa qualità. Peccato che in Cina, ad esempio, siano prodotti tra i piu famosi capi di abbigliamento che noi indossiamo con la dicitura Made in Italy. Il ruolo di un giornalista è di riportare i fatti. Ne di amplificarli ne di denigrare. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: mauring su Agosto 04, 2006, 10:46:31 am Citato da: Nickee su Agosto 04, 2006, 10:42:50 am La verie battutine, dalla Matiz alle borse cinesi. Si vuole far passare la Cina come nazione "sottosviluppata", creatrice di prodotti di scarsa qualità. Peccato che in Cina, ad esempio, siano prodotti tra i piu famosi capi di abbigliamento che noi indossiamo con la dicitura Made in Italy. Il ruolo di un giornalista è di riportare i fatti. Ne di amplificarli ne di denigrare. Aggiungo "i manichini che avrebbero voluto scappare". Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: &re@ su Agosto 04, 2006, 10:47:19 am Citato da: Nickee su Agosto 04, 2006, 10:42:50 am La verie battutine, dalla Matiz alle borse cinesi. Si vuole far passare la Cina come nazione "sottosviluppata", creatrice di prodotti di scarsa qualità. Peccato che in Cina, ad esempio, siano prodotti tra i piu famosi capi di abbigliamento che noi indossiamo con la dicitura Made in Italy. Il ruolo di un giornalista è di riportare i fatti. Ne di amplificarli ne di denigrare. Aspetta, fra le borse cinesi "copie" di quelle "occidentali" e le borse occidentali fatte in cina su precise specifiche c'è una bella differenza! Non si denigra qualsiasi prodotto cinese, ma quei certi prodotti realizzati senza seguire alcuni criteri di sicurezza e qualità. Che poi, nel caso specifico, sono fatti in Cina. (cmq sui prodotti italiani fatti in Cina o Taiwan c'è critto "made in China" o "made in Taiwan") Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 04, 2006, 10:55:11 am No. Se il marchio è italiano, seguendo determinate regole, può tranquillamente far preparare il tutto in China e una volta arrivato in Italia appiccicarci il MADE IN ITALY. Fecero anche un servizio a riguardo sulla RAI ai tempi dell'esplosione della crisi manifatturiera
Citato da: &re@ su Agosto 04, 2006, 10:47:19 am Aspetta, fra le borse cinesi "copie" di quelle "occidentali" e le borse occidentali fatte in cina su precise specifiche c'è una bella differenza! Non si denigra qualsiasi prodotto cinese, ma quei certi prodotti realizzati senza seguire alcuni criteri di sicurezza e qualità. Che poi, nel caso specifico, sono fatti in Cina. Be ma l'articolo è generico. Non fa nessun distinguo. E la Cina non è solo borsette sfilacciate ma anche produttrice di borse o quant'altro, non di marca, di qualità. L'articolo fa una generalizzazione bella e buona Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: am1 su Agosto 04, 2006, 10:56:04 am secondo me il tono è una semplice risposta a chi da continuamente dei coglioni agli altri perchè preferisce spendere un po' di più per avere un po' di più. Quello che si crede sempre più furbo di tutti da sempre un pò fastidio :P
Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: &re@ su Agosto 04, 2006, 10:57:42 am L'articolo dice
"era difficile che la copia si dimostrasse valida: chi ha provato a comprare la "versione" cinese di una borsa occidentale (giusto per fare un esempio) non sarà sorpreso." Parla esplicitamente di "copia" associato a "versione" cinese (apposta virgolettato). Secondo me non è fazioso, è piuttosto chiaro. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 04, 2006, 11:03:57 am Citato da: &re@ su Agosto 04, 2006, 10:57:42 am L'articolo dice "era difficile che la copia si dimostrasse valida: chi ha provato a comprare la "versione" cinese di una borsa occidentale (giusto per fare un esempio) non sarà sorpreso." Parla esplicitamente di "copia" associato a "versione" cinese (apposta virgolettato). Secondo me non è fazioso, è piuttosto chiaro. Potremmo dissertare all'infinito. La mia ex ha acquistato in Croazia una borsa GUCCI uguale ed identica all'originale (regalatale di differente colore al compleanno). Tale e quale. 30?. Naturalmente ci sono anche i falsi che sono palesi e si distinguono ad occhio nudo. Citato da: jagitalia su Agosto 04, 2006, 10:56:04 am secondo me il tono è una semplice risposta a chi da continuamente dei coglioni agli altri perchè preferisce spendere un po' di più per avere un po' di più. Quello che si crede sempre più furbo di tutti da sempre un pò fastidio :P Non capisco a chi dovrebbe rispondere il giornalista a meno che non abbia qualche remora personale...per ora non ho ancora visto crociate in favore delle auto cinesi o quant'altro. Cmq vabbe...persone diverse idee diverse ;) Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: &re@ su Agosto 04, 2006, 11:09:30 am Citato da: Nickee su Agosto 04, 2006, 11:03:57 am Potremmo dissertare all'infinito. La mia ex ha acquistato in Croazia una borsa GUCCI uguale ed identica all'originale (regalatale di differente colore al compleanno). Tale e quale. 30?. Naturalmente ci sono anche i falsi che sono palesi e si distinguono ad occhio nudo. Ma certo, questo è chiaro. Ma l'articolista parte dal presupposto che si sappia che questa è una copia, quindi l'eventuale incomprensione è eliminata in partenza. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Miki Biasion su Agosto 04, 2006, 11:18:35 am Citato da: Mauring su Agosto 04, 2006, 10:46:31 am Aggiungo "i manichini che avrebbero voluto scappare". Beh allora se tu pensi abbiano esagerato, perchè non sali tu al prossimo crash test di quel coso? Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: am1 su Agosto 04, 2006, 11:26:55 am Citato da: Nickee su Agosto 04, 2006, 11:03:57 am Non capisco a chi dovrebbe rispondere il giornalista a chi da continuamente dei coglioni agli altri perchè preferisce spendere un po' di più per avere un po' di più. Quello che si crede sempre più furbo di tutti :P :P Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: mauring su Agosto 04, 2006, 11:27:31 am Citato da: Miki Biasion su Agosto 04, 2006, 11:18:35 am Beh allora se tu pensi abbiano esagerato, perchè non sali tu al prossimo crash test di quel coso? No, non hanno esagerato. Le grida dei manichini si sentivano ad isolati di distanza ::) :P Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Miki Biasion su Agosto 04, 2006, 11:40:42 am Citato da: Mauring su Agosto 04, 2006, 11:27:31 am No, non hanno esagerato. Le grida dei manichini si sentivano ad isolati di distanza ::) :P Dai era un titolo simpatico per enfatizzare la scarsa protezione offerta da quella macchina Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: mauring su Agosto 04, 2006, 11:46:23 am Citato da: Miki Biasion su Agosto 04, 2006, 11:40:42 am Dai era un titolo simpatico per enfatizzare la scarsa protezione offerta da quella macchina Hanno usato la stessa ironia per descrivere i crash test della seicento ? O della matiz stessa ? Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 04, 2006, 11:47:07 am Citato da: Mauring su Agosto 04, 2006, 11:46:23 am Hanno usato la stessa ironia per descrivere i crash test della seicento ? O della matiz stessa ? O del montante della 147? Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Miki Biasion su Agosto 04, 2006, 11:48:22 am Citato da: Mauring su Agosto 04, 2006, 11:46:23 am Hanno usato la stessa ironia per descrivere i crash test della seicento ? O della matiz stessa ? La Matiz ha preso 3 stelle se non ricordo male, la Seicento fu dichiarata pericolosa (parlavano di alta probabilità di lesioni mortali, altro che ironia) e ha subito modifiche al telaio per restare in vendita. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 04, 2006, 11:54:13 am Citato da: Miki Biasion su Agosto 04, 2006, 11:48:22 am La Matiz ha preso 3 stelle se non ricordo male, la Seicento fu dichiarata pericolosa (parlavano di alta probabilità di lesioni mortali, altro che ironia) e ha subito modifiche al telaio per restare in vendita. Inizialmente 3 stelle, se non mi sbaglio poi ne è stata depennata una. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: mauring su Agosto 04, 2006, 12:09:48 pm Citato da: Nickee su Agosto 04, 2006, 11:54:13 am Inizialmente 3 stelle, se non mi sbaglio poi ne è stata depennata una. E io non ho visto girare articoli tipo "Comprare Daewoo ? Bisogna essere Matiz da legare" Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Phormula su Agosto 04, 2006, 12:10:53 pm Citato da: Nickee su Agosto 04, 2006, 10:42:50 am La verie battutine, dalla Matiz alle borse cinesi. Si vuole far passare la Cina come nazione "sottosviluppata", creatrice di prodotti di scarsa qualità. Peccato che in Cina, ad esempio, siano prodotti tra i piu famosi capi di abbigliamento che noi indossiamo con la dicitura Made in Italy. Il ruolo di un giornalista è di riportare i fatti. Ne di amplificarli ne di denigrare. Secondo me l'articolo è volutamente ironico e il titolo è chiaro, hanno scritto "versione cinese", intendendo "prodotta in Cina per il mercato cinese". Sappiamo tutti che la qualità di un prodotto non è funzione del paese in cui viene fabbricato ma delle specifiche di produzione, dei capitolati sui materiali impiegati e del controllo qualità durante la produzione e prima della spedizione. In Cina è possibile produrre vetture a standard occidentale e venderle da noi. Se nessuno lo fa è perchè il mercato locale ha potenzialità talmente grandi che non ha senso produrre per esportare e perchè l'industria dell'automobile è molto sovvenzionata dai governi, quindi le case automobilistiche ci pensano due volte prima di trasferire uno stabilimento. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Patarix su Agosto 04, 2006, 13:03:07 pm Citato da: Mauring su Agosto 04, 2006, 11:46:23 am Hanno usato la stessa ironia per descrivere i crash test della seicento ? O della matiz stessa ? Mi pare di ricordare che su Quattroruote usci tempo fa un'articolo sulla 600 e, parlando dei crash test, scrissero bello chiaro senza girarci intorno, che in determinate condizioni c'era pericolo di morte ;) ;) Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Phormula su Agosto 04, 2006, 13:06:06 pm Citato da: Patarix su Agosto 04, 2006, 13:03:07 pm Mi pare di ricordare che su Quattroruote usci tempo fa un'articolo sulla 600 e, parlando dei crash test, scrissero bello chiaro senza girarci intorno, che in determinate condizioni c'era pericolo di morte ;) ;) Nella prova su strada della 600 50th anniversary, alla voce difetti principali, c'era la scarsa sicurezza. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: mauring su Agosto 04, 2006, 13:15:42 pm Ma io parlo di ironia come quella dell'articolo in questione.
Non si sono mai permessi di farne. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: alberto su Agosto 04, 2006, 13:48:30 pm Citato da: Nickee su Agosto 04, 2006, 10:42:50 am La verie battutine, dalla Matiz alle borse cinesi. Si vuole far passare la Cina come nazione "sottosviluppata", creatrice di prodotti di scarsa qualità. Peccato che in Cina, ad esempio, siano prodotti tra i piu famosi capi di abbigliamento che noi indossiamo con la dicitura Made in Italy. Il ruolo di un giornalista è di riportare i fatti. Ne di amplificarli ne di denigrare. se c'è scritto made in italy è made in italy, altrimenti c'è scritto made in china... in ogni caso sebbene prodotti in cina sono rpodotti con criteri "europei", solo ad un costo infinitamente inferiore... senti, sei proprio noioso tu e questa difesa dei poveri e degli oppressi... abbi pazienza... Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: alberto su Agosto 04, 2006, 13:57:37 pm Citato da: Nickee su Agosto 04, 2006, 11:03:57 am Potremmo dissertare all'infinito. La mia ex ha acquistato in Croazia una borsa GUCCI uguale ed identica all'originale (regalatale di differente colore al compleanno). Tale e quale. 30?. Naturalmente ci sono anche i falsi che sono palesi e si distinguono ad occhio nudo. Cosa vuoi discettare? Il falso è falso e se hai l'originale te ne accorgi lontano 100km, peraltro a parità di "estetica", quella roba dura un centesimo (senza costare altrettanto) dell'originale perchè i materiali sono assolutamente scadenti. Per il resto l'articolo è escritto in un italiano che più chiaro non si può... Citazione: Non capisco a chi dovrebbe rispondere il giornalista a meno che non abbia qualche remora personale...per ora non ho ancora visto crociate in favore delle auto cinesi o quant'altro. Cmq vabbe...persone diverse idee diverse ;) Perchè si dovrebbero fare crociate pro auto cinesi o "quant'altro"? Non c'è alcuna logica in quel che dici... Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: MB su Agosto 04, 2006, 14:12:07 pm Magari le auto cinesi costassero meno soltanto o principalmente perchè meno sicure e non rispondenti agli standard europei. La realtà mi pare assai più complessa, e anche problematica per noi.
Questo genere di articoli constata l'acqua calda, ma c'è solo da augurarsi che prima che i costruttori cinesi trovino conveniente o necessario esportare la loro produzione in Cina il costo del lavoro e dell'impresa in generale sia già aumentato avvicinandosi ai livelli occidentali. Il processo è già in corso, ma bisogna vedere se si svilupperà senza contraddizioni e in quanto tempo.Tecnologicamente possono già fare tutto quello che vogliono. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: saturn_v su Agosto 05, 2006, 09:53:52 am Citato da: Winchester su Agosto 04, 2006, 13:57:37 pm Cosa vuoi discettare? Il falso è falso e se hai l'originale te ne accorgi lontano 100km, peraltro a parità di "estetica", quella roba dura un centesimo (senza costare altrettanto) dell'originale perchè i materiali sono assolutamente scadenti. Per il resto l'articolo è escritto in un italiano che più chiaro non si può... Perchè si dovrebbero fare crociate pro auto cinesi o "quant'altro"? Non c'è alcuna logica in quel che dici... Winchester ti debbo contraddire su questo Ci sono falsi e falsi (parlo in generale, non dell'esempio specifico borsa piuttosto che orologi etc..) , copie brutte e grezze ed altre praticamente indistinguibili dagli originali. Ricordo quest'inverno in crociera ai Caraibi, in un negozio-bancarella ale Barbados avevano 3 o 4 "livelli" di falsi per lo stesso modello di orologio, da 20 fino a 100 e passa dollari. C'erano bieche imitazioni di Rolex Submariner da pochi dollari pietose via via a salire fino a una versione da 120 dollari (full automatic come l'originale) del tutto indistinguibile (fin nei minimi particolari) anche nel peso (detto da un passeggero della nave maniaco ed intenditore di orologi e possessore di un Submariner ORIGINALE....e' rimasto a bocca aperta) Un articolo su Forbes citava la notevolissima (giustificabilissima) preoccupazione di marchi "medi" come Tag Heuer che temono ormai un'"annaquamento" del loro marchio proprio per l'arrivo di copie superperfette...in pratica ti vedono con un Tag da 1000 dollari al polso che magari una persona dal reddito medio o medio-alto puoi permettersi e ci si domanda ma sara' vero??? Lo stesso articolo citava la qualita del materiale e la durabilita' di certe imitazioni di alto livello ormai al pari degli originali...a questo punto si puo' parlare di copie??? Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: alberto su Agosto 05, 2006, 13:55:08 pm Al di la delle discettazioni sulla "filosofia" dell'originale vs copia, su cui, personalmente, sono più per i falsi che per gli originali i quali sono i veri "turlupinatori", a mio avviso. Il problema però è un altro, spesso e volentieri il falso lo vedi e questo è il caso... Poi, è capitato che in un intervista ad un noto produttore di articoli di abbigliamento (della valle, mi pare) questo non fosse in grado di distinguere falso da originale, o che le scarpe Asics prodotte negli scantinati dei "quartieri spagnoli" a napoli fossero molto migliori delle originali (ricordo un servizio a riguardo), ma si tratta di casi... E comunque, nella fattispecie, la copia è peggio dell'originale...
Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: saturn_v su Agosto 05, 2006, 18:18:43 pm Citato da: Winchester su Agosto 05, 2006, 13:55:08 pm Al di la delle discettazioni sulla "filosofia" dell'originale vs copia, su cui, personalmente, sono più per i falsi che per gli originali i quali sono i veri "turlupinatori", a mio avviso. Il problema però è un altro, spesso e volentieri il falso lo vedi e questo è il caso... Poi, è capitato che in un intervista ad un noto produttore di articoli di abbigliamento (della valle, mi pare) questo non fosse in grado di distinguere falso da originale, o che le scarpe Asics prodotte negli scantinati dei "quartieri spagnoli" a napoli fossero molto migliori delle originali (ricordo un servizio a riguardo), ma si tratta di casi... E comunque, nella fattispecie, la copia è peggio dell'originale... Mah da quel che ho visto non si tratta piu' di casi ma ormai di una vera e propria segmentazione del mercato del "falso" Se vuoi un falso "dozzinale" spendi certe cifre, se vuoi un falso di "alta" fattura ne spendi altre, lo stesso vale per le scarpe, borse, etc... Poi sono d'accordo con te, certi imprenditori sperano di campare solo con "il marchio" magari producendo negli stessi paesi di provenienza del falso (e secondo certe inchieste a volte i falsi hanno origine dagli stessi impianti che producono a contratto per i grandi marchi). Si va bene il marketing, la rete di distribuzione, etc....ma certi ricarichi sono davvero spaventosamente eccessivi. Ormai bisogna differenziarsi in maniera "tangibile" non cucendo 4 pezzi di pelle in un paese a basso costo ed appicicargli una tasghetta.....i bei tempi sono finiti.... Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: alberto su Agosto 05, 2006, 19:57:19 pm Citato da: saturno_v su Agosto 05, 2006, 18:18:43 pm Si va bene il marketing, la rete di distribuzione, etc....ma certi ricarichi sono davvero spaventosamente eccessivi. Ormai bisogna differenziarsi in maniera "tangibile" non cucendo 4 pezzi di pelle in un paese a basso costo ed appicicargli una tasghetta.....i bei tempi sono finiti.... Il bello è che prodotti analoghi, ma con un vero valore intrinseco, vedi certi prodotti manifatturieri, non temono il falso in quanto il materiale, e la fattura, sostanzialmente non sono falsificabili... Invece oggi siamo nella società del "marchio" e non del prodotto... e quindi... in questo modo, altro non si fa che favorire i falsari... Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 05, 2006, 20:04:11 pm Citato da: Winchester su Agosto 05, 2006, 19:57:19 pm Il bello è che prodotti analoghi, ma con un vero valore intrinseco, vedi certi prodotti manifatturieri, non temono il falso in quanto il materiale, e la fattura, sostanzialmente non sono falsificabili... Invece oggi siamo nella società del "marchio" e non del prodotto... e quindi... in questo modo, altro non si fa che favorire i falsari... hai centrato il problema. Secondo me a questo si connettono tante altre attività illegali, dalla pirateria di giochi a quelli di film....naturalmente passando per i falsi capi di abbigliamento. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: alberto su Agosto 05, 2006, 20:12:18 pm Citato da: Nickee su Agosto 05, 2006, 20:04:11 pm hai centrato il problema. Secondo me a questo si connettono tante altre attività illegali, dalla pirateria di giochi a quelli di film....naturalmente passando per i falsi capi di abbigliamento. non mi è chiara la logica... In ogni caso, questo dimostra ulterioremente che il falso può costare poco perchè non ha un valore intrinseco... A meno che esso non risieda in costi di sviluppo; ad esempio il materiale tecnico/sportivo... li il problema non è nel costo dei materiali, per quanto un tessuto tecnico voglia esser costoso, alla fine il costo sarà pur sempre basso, la manifattura per quanto eccellente, in certi paesi costa nulla o giù di li, però ci sono dei fortissimi costi di sviluppo, progettazione e ricerca che il falsario non si deve preoccupare di sostenere... Nel caso delle automobili, comunque, il "falso" può costare poco perchè, oltre ai costi di produzione infimi, si propongono prodotti dal bassissimo valore di "prodotto", come nel caso di questa "falsa" matiz... Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 05, 2006, 20:35:06 pm La logica a mio avviso è che cmq, come hai detto tu, "siamo nell'era dove è più importante il marchio" fine a se stesso che la qualità del prodotto. Nel campo dell'abbigliamento. Nel campo dei CD/DVD la colpa è dei prodotti spazzatura propinati. Nel campo automobilistico credo sia difficile parlare di falso perche:
1:L'auto non può essere venduta "sottobanco" e quindi è soggetta a tutte le limitazioni relative dei prodotti "registrati". Un cd puoi acquistarlo dal marocchino, l'auto no 2:In questo caso l'idea nasce dalla Matiz ma se ben vediamo si capisce chiaramente che è un imitazione anche abbastANza lontana dalla realtà, il design è simile ma non uguale. IMHO Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: saturn_v su Agosto 05, 2006, 20:39:53 pm Citato da: Winchester su Agosto 05, 2006, 20:12:18 pm non mi è chiara la logica... In ogni caso, questo dimostra ulterioremente che il falso può costare poco perchè non ha un valore intrinseco... A meno che esso non risieda in costi di sviluppo; ad esempio il materiale tecnico/sportivo... li il problema non è nel costo dei materiali, per quanto un tessuto tecnico voglia esser costoso, alla fine il costo sarà pur sempre basso, la manifattura per quanto eccellente, in certi paesi costa nulla o giù di li, però ci sono dei fortissimi costi di sviluppo, progettazione e ricerca che il falsario non si deve preoccupare di sostenere... Nel caso delle automobili, comunque, il "falso" può costare poco perchè, oltre ai costi di produzione infimi, si propongono prodotti dal bassissimo valore di "prodotto", come nel caso di questa "falsa" matiz... Winchy per le auto c'e', a mio avviso, da fare una certa osservazione. Parlando di case ormai saldamente sul mercato (non certamente di questa brutta copia della Matiz), i motori, i telai, etc... li sanno fare un po' tutti. C'e' un fiorire di societa' di consulenza ingegneristica che si curano di fare R&D per i produttori. Anche dal lato stilistico ormai i designer passano da una casa all'altra e ci sono studi di consulenza "multimarca" Tu hai parlato di valore "intrinseco" piu' o meno alto per certi prodotti....se ti ricordi abbiamo parlato tempo fa in un post di auto dal prezzo "razionale" e li si e' aperta una diatriba sul cosa si definisce "razionale". IMHO certi marchi riescono a caricare un premium proprio in parte per via dell'immagine e non per un assoluto valore superiore "intrinseco" di per se', un po', semplicisticamente parlando, come per certi marchi di abbigliamento. Porsche ha i margini di profitto piu' alti del settore quindi vuol dire che proporzionalmente non spende di piu' per R&D o quanto meno decide di recuperare la spesa su meno esemplari quindi "posizionando" il prodotto su certi livelli di pricing indipendentemente dal valore "intrinseco" dei contenuti. C'e' quel "qualcosa in piu'" (blasone, marchio, etc..) che si riesce a far pagare al cliente ma non e' necessariamente, come ho gia' detto, valore intrinseco. Car And Driver ad esempio paragono' anni fa la 350Z alla Boxster e fece proprio l'osservazione che la Tedesca non aveva 20.000 dollari di "valore di macchina" in piu' (anzi sotto alcuni aspetti la 350Z le era superiore) ma poteva semplicemente permettersi, per tutta una serie di ragioni, di far pagare di piu' al cliente. Questo "qualcosa in piu'" (che e' una combinazione di vari fattori) e' difficile da ottenere e ci vuole tempo, nel caso dell'abbigliamento o altri articoli "Low tech" sta diventando sempre meno difendibile, nel settore automobilistico ha appena cominciato ad essere sotto pressione. In poche parole nel mondo dell'auto ormai c'e' una tendenza "all'appiattimento" in termini di capacita' tecnologiche. Saluti Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: alberto su Agosto 05, 2006, 20:42:52 pm Citato da: Nickee su Agosto 05, 2006, 20:35:06 pm La logica a mio avviso è che cmq, come hai detto tu, "siamo nell'era dove è più importante il marchio" fine a se stesso che la qualità del prodotto. Nel campo dell'abbigliamento. Nel campo dei CD/DVD la colpa è dei prodotti spazzatura propinati. Si ma siamo sempre li il problema non è del CD/DVD copiato è di quello che c'è sopra... personalmente i CD che mi piacciono li compro, anche e soprattutto quando hanno custodie ben fatte con packaging di un certo livello perchè mi piace conservarli... è chiaro che la merda che ci propongono a ripetizione i vari "cantautori" e simili, che si "esaurisce" a scadenza, manco fosse uno yogurt, me la compro su internet e dopo un po' svuoto la cartella musica... Citazione: Nel campo automobilistico credo sia difficile parlare di falso perche: 1:L'auto non può essere venduta "sottobanco" e quindi è soggetta a tutte le limitazioni relative dei prodotti "registrati". Un cd puoi acquistarlo dal marocchino, l'auto no 2:In questo caso l'idea nasce dalla Matiz ma se ben vediamo si capisce chiaramente che è un imitazione anche abbastANza lontana dalla realtà, il design è simile ma non uguale. IMHO Tutto quello che vuoi ma il concetto rimane: un oggetto che si rifà ad uno esistente in modo da abbattere i costi di progettazione e addirittura di relaizzazione... visti i risultati... Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 06, 2006, 11:34:35 am Citato da: Winchester su Agosto 05, 2006, 20:42:52 pm Si ma siamo sempre li il problema non è del CD/DVD copiato è di quello che c'è sopra... personalmente i CD che mi piacciono li compro, anche e soprattutto quando hanno custodie ben fatte con packaging di un certo livello perchè mi piace conservarli... è chiaro che la merda che ci propongono a ripetizione i vari "cantautori" e simili, che si "esaurisce" a scadenza, manco fosse uno yogurt, me la compro su internet e dopo un po' svuoto la cartella musica... Idem con patate. ;) Citato da: saturno_v su Agosto 05, 2006, 20:39:53 pm Winchy per le auto c'e', a mio avviso, da fare una certa osservazione. Parlando di case ormai saldamente sul mercato (non certamente di questa brutta copia della Matiz), i motori, i telai, etc... li sanno fare un po' tutti. C'e' un fiorire di societa' di consulenza ingegneristica che si curano di fare R&D per i produttori. Anche dal lato stilistico ormai i designer passano da una casa all'altra e ci sono studi di consulenza "multimarca" Tu hai parlato di valore "intrinseco" piu' o meno alto per certi prodotti....se ti ricordi abbiamo parlato tempo fa in un post di auto dal prezzo "razionale" e li si e' aperta una diatriba sul cosa si definisce "razionale". IMHO certi marchi riescono a caricare un premium proprio in parte per via dell'immagine e non per un assoluto valore superiore "intrinseco" di per se', un po', semplicisticamente parlando, come per certi marchi di abbigliamento. Porsche ha i margini di profitto piu' alti del settore quindi vuol dire che proporzionalmente non spende di piu' per R&D o quanto meno decide di recuperare la spesa su meno esemplari quindi "posizionando" il prodotto su certi livelli di pricing indipendentemente dal valore "intrinseco" dei contenuti. C'e' quel "qualcosa in piu'" (blasone, marchio, etc..) che si riesce a far pagare al cliente ma non e' necessariamente, come ho gia' detto, valore intrinseco. Car And Driver ad esempio paragono' anni fa la 350Z alla Boxster e fece proprio l'osservazione che la Tedesca non aveva 20.000 dollari di "valore di macchina" in piu' (anzi sotto alcuni aspetti la 350Z le era superiore) ma poteva semplicemente permettersi, per tutta una serie di ragioni, di far pagare di piu' al cliente. Questo "qualcosa in piu'" (che e' una combinazione di vari fattori) e' difficile da ottenere e ci vuole tempo, nel caso dell'abbigliamento o altri articoli "Low tech" sta diventando sempre meno difendibile, nel settore automobilistico ha appena cominciato ad essere sotto pressione. In poche parole nel mondo dell'auto ormai c'e' una tendenza "all'appiattimento" in termini di capacita' tecnologiche. Saluti Stupendo messaggio ;) ;) ;) Io credo che piu di ogni altra cosa l'importnaza attualmente la fa il Marketing, il posizionamento del prodotto. Naturalmente i contenuti devono avere una qualche caratteristica da permettere un determinato posizionamento, ma ormai è il MKTING a fare la differenza Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: rokkstar su Agosto 09, 2006, 11:08:41 am secondo me,se la vostra attività economica fosse messa a rischio,a causa di questi falsi cinesi,o dele loro attività tutte queste pagine oltre la notizia non sarebero nemmeno esistite..
per quanto mi riguarda possono,anzi devono restarsene dove sono senza rompere qui in europa Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 09, 2006, 12:15:42 pm Non credo che Gucci e Prada se la passino tanto male :P :P :P
Cmq sono contro i falsi. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: rokkstar su Agosto 09, 2006, 12:24:44 pm Citato da: Nickee su Agosto 09, 2006, 12:15:42 pm Non credo che Gucci e Prada se la passino tanto male :P :P :P Cmq sono contro i falsi. io non parlo di gucci e prada,anche perchè la differenza tra un falso e uno originale si sente eccome..ma vabbè lascaim stare sto discorso.. io sto parlando di persone che hanno attività normalissime,messe però in periclo dai cinesi che vendono le stesse cose a prezzo minore(tipo i banchi al mercato). ma mica solo i cinesi,anche i rumeni che fanno i lavori di muratura,ma che 1 su 20 forse fa un lavoro come si deve.. se tu fossi a rischio per loro fidati che non li difenderesti così Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Losna su Agosto 09, 2006, 12:44:02 pm < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: rokkstar su Agosto 09, 2006, 12:52:38 pm Citato da: Losna su Agosto 09, 2006, 12:44:02 pm Io distinguerei il "copiare" dal "contraffarre". I Jap hanno "copiato" le auto europee per anni. I cinesi lo fanno oggi con sta pseudoMatiz. Non vedo il problema. Il problema è l'azienda cinese che "contraffà" il rubinetto biellese con tanto di marchio protetto da copyright e li vende in arabia a metà prezzo (ed un quarto della qualità, danneggiando così il produttore originale due volte: mancate vendite e perdita di immagine). già...giusto un esempio.. un mese fa siam andati da una cliente a montarle i sanitari(lavabo,bidet e cesso) tutti cinesi per il gabinetto nessun problema,per il lavabo abbiam doduto rompere delle parti interne della colonnina perchè il sifone non entrava.. per il bidet il sifone non lo poteva montare e quindi bisognava mettere quelle merde di scarichi flessibili che durano un cavol.. inltre non erano manco di porcellana.. insomma li ha pagati un cazzo,gli dureranno nulla..ma noi il lavoro in più lo abbiam fatto e quindi ci ha pagato di più :P Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 09, 2006, 12:59:14 pm Quello che non capisco cielo è una cosa.
Allora, se è il privato a comprare dal cinese la vasca con idromassaggio non va bene (perche anche se risparmia molto danneggia l'economia locale). Mentre se è l'idraulico a comprare la vasca dallo stesso produttore e poi la vende al triplo del prezzo va tuttto bene. (Ti faccio l'esempio della vasca perche abbiamo appena rifatto il bagno, pagato un enormità la sola vasca idromassaggio per poi scoprire che l'80% della vasche sono di origine cinese ma solamente rimarchiate) Nessuno comprerebbe roba di scarsa qualita (cinese) se chi vende roba di pari caratteristiche (italiane) non lo facesse con ricarici del 100% e piu. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: rokkstar su Agosto 09, 2006, 13:22:15 pm Citato da: Nickee su Agosto 09, 2006, 12:59:14 pm Quello che non capisco cielo è una cosa. Allora, se è il privato a comprare dal cinese la vasca con idromassaggio non va bene (perche anche se risparmia molto danneggia l'economia locale). Mentre se è l'idraulico a comprare la vasca dallo stesso produttore e poi la vende al triplo del prezzo va tuttto bene. (Ti faccio l'esempio della vasca perche abbiamo appena rifatto il bagno, pagato un enormità la sola vasca idromassaggio per poi scoprire che l'80% della vasche sono di origine cinese ma solamente rimarchiate) Nessuno comprerebbe roba di scarsa qualita (cinese) se chi vende roba di pari caratteristiche (italiane) non lo facesse con ricarici del 100% e piu. a parte che noi non si compra le cose cinesi,e specie le vasche,e i sanitari le sceglie sempre il cliente,non fai tu di sana pianta..e quando vedi che sceglie prodotti di bassa qualità lo avvisi sui rischi. le vasche idromassaggio di certe marche costano si un enormità,ma tra quelle e le cinesi che vendono normalmente ce ne passa di acqua sotto i ponti..e le vedi già dalle finiture,da quanto ti fan sclerare quando le monti,etc etc.. a me sta benissimo che il cliente si prenda le cose per conto suo,anzi noi abbiamo meno responsabilità,anche se un minor guadagno(anche se a volte lo fai risparmiare ma vabbè,dipende se l'idraulico è ladro),però se lo compri e io devo perderci 1 giornata intera quando se la prendevi di una marca conosciuta ci metto a malapena mezza girnata compresi tutti gli imprevisti..beh mica lavoro gratis io.. non s se hai capito.. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: Nickee su Agosto 09, 2006, 13:41:48 pm No...quello che ti dicevo io era diverso.
A noi non è stata data la scelta, ci è stato chiaramente detto che questo marchio è l'unico che quel negozio trattava che fa vasca con doccia e bagno idrom. Bene, non ci è stato detto che quel marchio importa i prodotti dalla cina per poi rimarchiarli sotto suo nome. Tutto qua. Non è che la vasca c'è la siamo scelta noi a capocchia ;) La maggior parte delle cose non alimentari che compriamo deriva in qualche modo dalla Cina. Solo che se costano poco ci si incazza. Se costano quanto quelle classiche italiane non ci si incacchia. Titolo: Re: Pericolo cinese Post di: rokkstar su Agosto 09, 2006, 13:52:42 pm è questione di qualità più che di provenienza..
ora io non so la marca che hai preso,e non la voglio sapere che magari mi afcci la figura di merda di non conoscerla ;D la qualità è quello che conta per me..se i cinesi mi fanno una cosa che ha la stessa qualità dell'eurpeo non gli starei addosso..se invece la fanno di qualità pessima ma me la spacciano della stessa europea,li mi fa girar le palle
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