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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: Miki Biasion su Novembre 08, 2002, 16:22:37 pm



Titolo: Y Elefantino Rosso turbo - 153cv
Post di: Miki Biasion su Novembre 08, 2002, 16:22:37 pm
Ecco quà.. ho ripescato la prova di Elaborare della Y Elefantino Rosso (la prima serie con 86cv) turbizzata fino a 153cv..

Era da un po’ che non sentivamo parlare di Sergio Gasperini, almeno nel campo della preparazione automobilistica, poiché evidentemente era tutto preso dal settore delle moto e delle auto storiche, oppure "perso" in trasformazioni poco significative. Cosa che non si può certo dire per l’auto che ci ha proposto recentemente, una Lancia Y, dotata del già valido motore 1200 a sedici valvole, sulla quale ha montato un bel turbocompressore. Purtroppo il tempo non è stato favorevole a questa prova: intendiamo sia quello a nostra disposizione sia quello meteorologico, che non ci hanno consentito di effettuare un test completo ed i rilevamenti con il Datron. La vettura però era troppo interessante per non dedicarle un piccolo servizio; passiamo quindi a descrivere gli interventi che ha subìto per diventare la piccola "belva" che è.

Cominciamo dal motore, sul quale è stato montato un kit turbo di Novitec completo di intercooler e modificato: la turbina Garrett è di tipo ibrido e soffia a 0,6-0,7 bar, a seconda se si predilige un utilizzo sportivo o tranquillo. La trasformazione prosegue con la sostituzione dell’impianto di scarico e con l’adozione di due alberi a camme più spinti (quest’ultima operazione è facoltativa), del radiatore dell’olio e di vari componenti specifici come valvola pop-off, filtro aria conico, supporti rinforzati e infine due ventole per il radiatore. L’intervento di Gamberini non si limita però al solo montaggio di pezzi speciali, ma comprende la modifica dei pistoni, la lappatura delle canne e la lavorazione della testa, spianata e modificata nelle camere di scoppio. Tutte queste operazioni permettono di ottenere 153 CV dal quattro cilindri Lancia, in luogo degli 86 originali, a 6.800 giri anziché 6000 al minuto.

Per sfruttare al meglio questa potenza quasi raddoppiata, al cambio viene sostituita la coppia cilindrica finale (con quella della versione LX) e viene inserita una quinta marcia più lunga. Non è stato invece necessario intervenire sulla frizione, già sovradimensionata di serie. Naturalmente anche l’assetto e l’impianto frenante sono stati adeguati. Il primo mediante molle Eibach e ammortizzatori Bilstein; a richiesta, questi ultimi possono essere invece quelli personalizzati della DR, ovvero Rossano Dalfiume, che modifica e ritara quelli originali. Da rilevare che anche la geometria delle sospensioni è stata modificata, per la precisione nel camber. In più, è stata adottata una barra duomi della OMP Racing, mentre alle ruote (che sono TSW con gomme Michelin Pilot SX da 195/50R15) sono stati utilizzati distanziali da 15 mm di spessore per allargare la carreggiata, impiegando le colonnette per il fissaggio. Degno di nota anche l’aggiornamento dell’impianto frenante, che comprende due pinze flottanti maggiorate (con apposite flange), dischi anteriori autoventilanti baffati da 284 mm di diametro (invece di 257), i cilindretti posteriori e la pompa freni anch’essi maggiorati, nonché un set di pastiglie e tubazioni speciali. Per il potenziamento dell’impianto frenante, Gamberini ha utilizzato sempre ricambi Fiat-Lancia destinati a modelli più grandi; ciò ha permesso una sensibile riduzione dei costi senza alcun sacrificio in termini di risultati. Solo se il guidatore ha uno spirito particolarmente sportivo, potrebbe utilizzare pastiglie Ferodo Racing.

Per quanto riguarda il comportamento su strada, la turbina fa sentire la sua presenza in modo prepotente e qualche volta occorre un certo impegno per mantenere un minimo di direzionalità sulle ruote anteriori in rettilineo; in curva, ci viene semplicemente spontaneo pensare ai motivi che hanno portato all’utilizzo delle quattro ruote motrici sulle vetture di categoria più elevata. Un assetto sensibile e bilanciato, una frenata che definire giustamente potente è poco, completano il quadro di un "assaggio" che avremmo volentieri trasformato in una prova completa, se solo avessimo potuto. Forse sarebbe stato meglio dar retta a quell’improvvisa voglia di piantare lì tutti e sparire con la Y turbizzata, per farmi vivo solo qualche giorno più tardi...



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