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Lo scoprono solo adesso?  ::) ::) ::)


Nuova "tegola" per le case automobilistiche, proprio nel momento più delicato della trattativa con la Ue in fatto di emissioni: dopo la denuncia di Autobild ora anche Quattroruote stronca il sistema di rilevazione dei consumi denunciando differenze fra quelli reali e quelli dichiarati dal 17 al 47%.

Il nocciolo della questione è sempre, più o meno lo stesso: la (folle) metodologia seguita per i test: la legge - in vigore in ben 50 Paesi - prevede infatti che i consumi per tragitti in città e su strada siano calcolati simulando il viaggio delle macchine su speciali rulli per un tempo complessivo di 1.180 secondi, circa 20 minuti: per 780 secondi si misura il consumo nel percorso urbano, per 400 secondi quello di un viaggio extraurbano; per un tempo massimo di 10 secondi si raggiunge invece la velocità di 120 chilometri orari.

Qualunque automobilista, anche il più sprovveduto, ha già capito che sono condizioni inesistenti. Anche perché le case costruttrici hanno la possibilità di effettuare questi test con aria condizionata spenta e con modelli completamente privi di accessori, quindi in realtà non in vendita.

"Lo scandalo - spiegano a Quattroruote - ha assunto proporzioni endemiche. Scandalo ancora più grande se si pensa che raccontare mezze verità su consumi significa anche farlo sulle emissioni di C02 proprio quando in un numero crescente di nazioni europee ci spingono a cambiare l'auto per comprarne altre meno inquinanti".

In realtà più che "mezze verità", qui siamo difronte a una vera e propria truffa, sia pure autorizzata dalla legge: le differenze fra quanto dichiarato dalle case costruttrici e i test effettuati da Quattroruote sono abissali. Si va dal 17% (diciassette!) di una Toyota Rav4 in su. Numeri impressionanti, che trovano ovviamente riscontro nelle testimonianze dei nostri lettori che, da sempre, lamentano di non riuscire a percorrere i chilometri/litro che la casa promette al momento della presentazione.

Forse, per fare un po' di giustizia, sarebbe bene che tutte le riviste specializzate, i giornali e i siti - a partire proprio da Quattroruote che ha lanciato l'idea - smettessero di riportare i dati dei consumi dichiarati, così come avviene ormai un po' ovunque per quelli della velocità massima. Riportando, se possibile, solo quelli frutti di test e prove su strada. Noi cominciamo da oggi: fra Quattroruote e Auto, solo per citare le due riviste più affidabili in fatto di prove strumentali, c'è solo l'imbarazzo della scelta sui dati da riportare.

http://www.repubblica.it/2007/12/motori/motori-dicembre-2007/motori-scandalo-consumi/motori-scandalo-consumi.html

Che novità! La Focus stando alla casa dovrebbe fare più di 20 al litro, ma io - anche andando con molta tranquillità - non ho mai fatto più di 17 :'(

Interessante la tabella.....  ;D ;D ;D

http://www.repubblica.it/popup/servizi/2007/consumi_auto/01.html

A me sembra un falso problema: se le condizioni del test sono le stesse per tutti, i dati (per quanto irriproducibili nell'uso normale) sono comunque confrontabili e tanto basta IMHO.
Fare per forza un test con l'aria condizionata accesa solo per vedere che consuma di più non mi sembra che aggiunga nulla.

E no, non basta. Perche' su tali dati la gente e' indotta, fraudolentemente, ad acquistare.

Uno c'ha una vecchia auto che gli fa 10 con un litro, vede i dati che dicono che la nuova fa 16, la compra e poi scopre che fa i 10 come quella di prima.

Se non c'e' dolo e tanto non cambia nulla, allora da oggi pubblichiamo solo i dati di una salita a pieno carico in coda su un passo alpino. Vediamo che effetto fa sui potenziali acquirenti vedere cifre di consumo da capogiro. 

Il dato dovrebbe confrontarlo coi consumi dichiarati della propria auto che fa i 10, non con quelli effettivi, sennò siamo da capo.
Se non lo fa, paga il giusto prezzo per la propria ignoranza :P

Con i metodi attuali non è possibile riprodurre i reali consumi dell'auto, non è nulla di diverso dal testare la potenza delle auto con il banco a rulli e arrivare alla potenza all'albero con tutti quei fattori correttivi, anzi, in quest'ultimo caso probabilmente ci si avvicina di più al dato reale

Tempo fa ci fu una simile analisi sull'auto journal, consumi dichiarati con quelli d'uso rilevati da loro, la migliore fu la Honda S2000 che consumava praticamente il dichiarato  :D (inseme a una grossa Audi a benzina di cui non ricordo il modello, di sicuro ChB ne sa di più), le peggiori la Peugeot 1007 e la Prius, e questo mi dispiace  :'(

quoto, infatti la penso così anche per il peso dichiarato..

Non penso che i rapporti tra dichiarato e reale siano costanti, per cui in effetti si può essere tratti in inganno. Dall'analisi dell aj, le sportive in genere erano meno "bugiarde", forse perchè non ha senso dichiarare consumi fasulli per un tipo di vetture che viene scelto per altri motivi, forse perchè avere rapporti corti rende meno difficile ottenere consumi stabili nella guida normale, con rapporti extralunghi devi rinunciare a riprese pimpanti se vuoi consumare poco.

lo so, però pe rme conta questo, cioè le regole del gioco. Come per il peso, si dichiara il miglior dato possibile, e siccome meglio non si può fare, lo tengo come dato per i confronti (non certo per sapere quanto consuma o quanto pesa in realtà)..

Ecco, questo è il reale problema IMHO.

Ma 4ruote con che metodologia rileva i consumi? La prova di 4ruote è equiparabile a quella fatta durante l'omologazione? Se no, stiam parlando di aria fritta.
Inoltre, sia sicuri che 4ruote riesca a mantenere le consizioni e le metologie della prove COSNTATI per tutte le vetture, per tutte le motorizzazioni, per tutte le trasmissioni in tutti i giorni dell'anno?

Giuste osservazioni...
In effetti, sono più probabili variazioni nella metodologia di 4R che nelle prove di omologazione.

Il Moniteur de l'Automobile nelle sue prove su strada non rileva i dati a velocità costante, che secondo me servono a ben poco.
Indica solo tre dati; il consumo medio rilevato, minimo ed il massimo riscontrati. Per me questi tre dati sono molto realistici e ci si puo' fare una giusta idea del consumo di una macchina in condizioni di utilizzo reali.
Per esempio ho sotto mano il numero con la prova della Volvo XC70 3.2 automatica dove loro hanno rilevato un consumo medio di 13.7 l/100 km con un minimo di 9.4 l/100km ed un max di 18.5l/100km.
Per la D5, pure lei automatica, anno rilevato rispettivamente 9.6 l/100km di medio e 8.1 e 10.7 l/100 km rispettivamente di minimo e di massimo.

Ma che si intende con minimo e massimo ?

Una macchina qualsiasi puo' andare da un consumo zero (discesa) ad un consumo da F1 in piena accelerazione.

Tempo fa, incredulo dei consumi strani del mio cinquino (che oltretutto non è originale, motore e cambio 126 650, carburatore doppio corpo panda 30) feci una prova che mi tolse ogni dubbio.
Smontato il serbatoio per dargli una lavata ( la morchia sul fondo mi otturava di tanto in tanto il getto del minimo del carburatore) al momento di rimettere benzina feci mettere in una tanica dal mio benzinaio esattamente 10 euro, 7,3 litri, messo in moto e utilizzato l'auto sia in città che fuori  alla normale velocità del traffico (a tavoletta fa piu' dei 120 ) sino al momento in cui non sono rimasto senza broda (con tanica appresso ovviamente ;)) Risultato??  203 Km percorsi ;D ;D senza commento..
N.B. il contachilometri era gia stato oggetto di prove  e di conferme tempo addietro e risultato attendibile  al confronto a quello di una 164 super, di 2 75 e una punto sia di velocità che di kilometri percorsi :)

Per forza. Hai fatto la prova col viscido, e ad ogni partenza il contakm registrava  1 Km, ma in realta' eri fermo con le ruote che pattinavano all'impazzata.  :D

Magari...per farla pattinare in accelerazione ci vuole il ghiaccio :P

Infatti, sarebbe ora che il ciclo fosse riveduto per tenere conto delle condizioni reali di utilizzo.

Consumi: minimo medio e massimo rilevati durante la prova. Suppongo che i minimi si riferiscano al percorso stradale effettuato a velocità moderata (velocità codice?), il massimo a quello riscontrato durante le prove di velocità max, accelerazione e ripresa, e la media il totale finale al termine della prova che in genere è di diverse centinaia di kilometri fino ad oltre 1000.
Per esempio nel caso delle Volvo citate le prove hanno avuto un percorso di 1250 km per l'una e 1160 km per l'altra.

( l'occhio del padrone fa ingrassare il cavallo) e logico che le case automobilistiche tendano a dare la migliore immagine del prodotto che vendono,ma cio non toglie che a fronte dei progressi fatti, rivedere i calcoli dei consumi dichiarati andrebbe secondo il mio parere anche a favore del prodotto proposto. ;)

Premetto che io con la mia auto riesco a ottenere medie uguali a quelle dichiarate (ma non vuol dire nulla in quanto viaggio praticamente solo in autostrada mentre le medie prevedono anche percorso urbano).
Quello che non riesco a capire è come si possa riprodurre su dei rulli il consumo ad esempio in autostrada o extraurbano, l'effetto dell'aereodinamiica sui consumi, soprattutto a velocità superiori a 100 Km/h, come viene riprodotto?
Parlare di consumi rilevati su strada non ha in efffetti senso perchè lo stile di guida e le condizioni di traffico/strada sono fondamentali nei consumi.
Anche la stessa persona su auto diverse può essere indotta ad adottare stili diversi.
Ad es. un auto con una accelerazione particolarmente gratificante potrebbe indurre chi la usa ad adottare anche inconsciamente uno stile più dispendioso.