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Passion => Sport => Topic iniziato da: SUBARUAIMONT su Marzo 06, 2008, 23:02:34 pm



Titolo: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Marzo 06, 2008, 23:02:34 pm
Ecco una piccola biografia dei piloti che hanno fatto e stanno facendo la storia dei rally, prima di cominciare ecco un piccolo indice di quanto pubblicato sino ad ora:
MARKKU ALEN
PAOLO ANDREUCCI
CHRISTOPHER (CHRIS) ATKINSON
DIDIER AURIOL
MIKI (MASSIMO) BIASION
STIG BLOMQVIST
RICHARD BURNS
DARIO CERRATO
GIANFRANCO CUNICO
FRANCOIS DUVAL
MARCUS GRONHOLM
MIKKO HIRVONEN
JUHA KANKKUNEN
JARI-MATTI LATVALA
PIERO LIATTI
SEBASTIEN LOEB
MARKKO MARTIN
TOMMY MAKINEN
COLIN STEELE MCRAE
MICHELÈ  MOUTON
SANDRO MUNARI
THIERRY NEUVILLE
SEBASTIEN OGIER
MADS OSTBERG
GILLES PANIZZI
WALTER ROHRL
CARLOS SAINZ
TIMO SALONEN
KENJIRO SHINOZUKA
JAN PETER SOLBERG
DANIEL SORDO
JEAN LUC THERIER
BRUNO THIRY
HENRI TOIVONEN
GUSTAVO TRELLES
ARI VATANEN
BJORN WALDEGARD

DA rallymania.altervista.org/alen.htm

                                MARKKU  ALEN (maximum attak)

Nato a Helsinki (Finlandia) il 15/02/1951 Markku Alen è uno dei rallysti più vincenti di tutti i tempi. Ha conquistato 19 rally del Campionato Mondiale, comprese 6 vittorie nel 1000 Laghi finlandese, il suo rally di casa. Considerando anche il Sanremo 1986, che venne annullato, le sue vittorie sarebbero 20. Nonostante tutte questo impressionante palmarés, Alen non vinse mai il titolo mondiale. Vinse nel 1978 la Coppa FIA per Piloti, che era il trofeo più importante per i piloti prima che venisse loro riservato un Campionato Mondiale dal 1979.

Markku è uno dei tanti ragazzi finlandesi cresciuti ammirando le gesta eroiche dei primi "flying-finn" (i "finlandesi volanti": Timo Makinen, Rauno Aaltonen, Simo Lampinen, Pauli Toivonen e altri) quando, a 18 anni appena compiuti, partecipa al suo primo rally, a bordo di una Renault 8 Gordini.
Nel 1973 viene istituito il Campionato Mondiale Rally Costruttori e Alen fa il suo ingresso nel giro iridato al 1000 Laghi al volante di una Volvo 142, con la quale arriva secondo dietro alla Escort di Timo Makinen; questo ottimo risultato gli vale una Escort RS 1600 per il RAC dello stesso anno, dove giunge terzo. Un debutto del genere non passa inosservato e la Fiat, che vuole arrivare al titolo mondiale, ingaggia Alen per la stagione '74 e le seguenti.
Con la sua prima auto ufficiale, una 124 Abarth, ottiene quindi tre podi: un buon risultato che però non basta ad impedire la vittoria dell'iride da parte dei rivali della Lancia; nel 1975 Alen firma il suo primo successo mondiale (e ultimo successo della ormai obsoleta 124 Abarth) al rally del Portogallo.
Nel 1976 raccoglie un piazzamento al Montecarlo per poi dedicarsi allo sviluppo della nuova 131 Abarth: passa un mese e al Mille Laghi Markku porta al primo successo la nuova vettura torinese.
Il 1977 è una stagione storica: Alen si ripete in Portogallo e la Fiat ottiene altre quattro vittorie, portando a casa il mondiale costruttori tanto atteso.
L'anno seguente la Fiat concede il bis e Markku vince in Portogallo e in Finlandia, ottiene due secondi e un terzo posto. Nel finale di stagione sale sulla Stratos "Pirelli" (mantenendo però la tuta Fiat-Alitalia) con la quale vince il Sanremo e la Coppa Piloti FIA; con la Stratos colleziona anche un ritiro al RAC.
Nel 1979 riprende il volante della 131 Abarth, con la quale vince in Finlandia (per la terza volta) e ottiene vari piazzamenti: a fine anno si classificherà terzo nel Campionato Piloti appena nato.
Arriviamo al 1980 e Alen è ancora in Fiat: per la Casa torinese è un'altra stagione vittoriosa; non si può dire lo stesso per Markku che soffre la presenza di un ingombrante compagno di squadra quale è Walter Röhrl. Röhrl vince infatti il mondiale, mentre Alen si deve accontentare della quarta vittoria al Mille Laghi e di un paio di podi.
Il 1981 è un anno particolare: è l'ultima stagione della Fiat e Alen conquista in Portogallo l'ultimo successo della mitica 131 Abarth.
Col 1982 Markku passa alla Lancia e ha il compito di svezzare la Rally-037: è un anno poco esaltante e la vettura sembra impotente nei confronti della concorrenza.
Nel 1983 però alla Lancia si riforma l'accoppiata Alen-Röhrl che, con una serie di risultati straordinari, conquista il titolo costruttori; in particolare Alen vince al Sanremo e in Corsica e va sempre a punti negli altri rally.
1984: Röhrl lascia la Lancia e Alen viene affiancato da Bettega, Biasion e Henri Toivonen; Markku si ripete al Tour de Corse, ottiene quattro podi e vari piazzamenti: tutto ciò gli varrà il terzo posto finale nel mondiale.
Il 1985 è un anno di transizione in attesa della nuova Delta S4: la Rally-037 non è più all'altezza e i risultati di Alen sono magri. Al RAC debutta la S4 e Markku conquista il secondo posto dietro al suo compagno e connazionale Toivonen.
L'anno seguente inizia male per Alen: molti ritiri e pochi podi; inoltre c'è la tragedia di Toivonen al Tour de Corse che dà un terribile colpo alla Lancia. Nonostante ciò, il finale di stagione di Markku diventa trionfale: sempre sul podio nelle ultime sei gare, vince al Sanremo grazie alla squalifica delle Peugeot. Vince anche l'Olympus Rally e per una decina di giorni Alen è campione del mondo, fino a quando la Federazione accoglie il ricorso della Peugeot e annulla il Rally di Sanremo a campionato già finito! Di conseguenza i titoli iridati vanno alla Casa francese e al suo pilota di punta Juha Kankkunen.
Alen ha perso quel mondiale dopo una stagione lunga e difficile per un distacco davvero minimo e una decisione discutibile: una vera beffa!
Nonostante ciò, Alen afferma che non è cambiato nulla nella sua vita: "...il mondiale è come una coppa in più o in meno...la vittoria più importante è avere sempre avuto feeling col mondiale".
Anno 1987: inizia l'era delle Gruppo A e Markku è ancora in Lancia: con la Delta 4WD segna una tripletta (Portogallo, Acropoli, Finlandia), ma nel mondiale è solo terzo dietro ai suoi compagni Kankkunen e Biasion.
Nel 1988 coglie la sesta e ultima vittoria nel suo rally di casa, vince anche in Svezia, al RAC e va a punti varie volte, ottenendo il secondo posto finale dietro a Biasion.
Il 1989 porta Didier Auriol in Lancia e Alen partecipa a soli tre rally, ottenendo due podi. A fine stagione inizia a pensare seriamente al ritiro, ma David Richards lo chiama alla Subaru Prodrive per sviluppare la Legacy. Markku accetta e per due stagioni (1990 e 1991) corre con la vettura anglo-giapponese: il primo anno sono quasi tutti ritiri, mentre il secondo è un po' meno avaro di risultati, ma sempre di secondo piano. Inoltre alla Subaru arrivano Ari Vatanen e Colin McRae, così Alen cambia aria e nel 1992 va alla Toyota ad affiancare Sainz. Il feeling con la Celica però non è eccezionale e Markku ottiene solo una serie di piazzamenti e il quinto posto nel mondiale.
Durante il 1993 partecipa saltuariamente a qualche rally con diverse vetture, poi decide di abbandonare il mondiale.
Fino al 1996 continua a disputare rally europei (tra cui il campionato belga) con auto private, nel 1995 partecipa anche a qualche gara del DTM-ITC con l'Alfa Romeo 155 V6 Ti. Per quattro anni si cimenta nel Trofeo Andros, il campionato francese di corse su ghiaccio, dove guida per il team Opel ottenendo buoni risultati e un ruolo da protagonista.
Dopo essere stato testimonial per l'Alfa Romeo, diventa commentatore di rally per la televisione finlandese (suo attuale impiego); nel frattempo continua a seguire da spettatore il mondiale e partecipa a raduni storici dove spesso dà spettacolo a bordo di vecchie auto da rally.
Poi nel 2001, a 50 anni compiuti, decide il grande ritorno, per una gara sola: il suo rally di Finlandia. Ottiene una Ford Focus WRC del '99 e disputa un ottima gara, ma nella penultima PS il cambio rimane bloccato in sesta. Markku sembra meditare il ritiro, ma vuole concludere degnamente la sua carriera iridata e continua fino al traguardo ottenendo la sedicesima posizione assoluta.
Poche settimane dopo lo ritroviamo fra gli iscritti al Costa Smeralda, rally valido per il Campionato Italiano e per il Trofeo Terra: questa volta è alla guida di una Impreza WRC del Team Aimont, in squadra con Cunico e Navarra. E' una gara entusiasmante in cui si confrontano i più forti piloti italiani: Alen è sempre veloce e spettacolare, ma è spesso costretto a fare da "apripista" sui difficili sterrati sardi; questo lo porta ad accumulare non pochi secondi di ritardo, ma alla fine ottiene comunque un buon quarto posto dietro ai suoi due compagni di team, mancando di un soffio il podio.
Nel settembre 2002 Alen concede il bis: si ripresenta al Costa Smeralda con una Subaru Impreza WRX STi, una gruppo N preparata direttamente dalla Prodrive, e questa volta ottiene un risultato degno di un grande campione come lui: conquista il quarto posto assoluto dietro tre WRC ed ottiene la vittoria fra le vetture Produzione, dopo un duello da antologia col rivale Silvio Pianezzola, su Lancer Evo 7. Chi ha potuto assistere alla gara dice di avere rivisto lo stesso Alen che vinceva nel mondiale con le Lancia e le Fiat.
E ora?
Per il momento c'è il suo incarico alla TV finlandese, inoltre lo si può trovare spesso a seguire dal vivo i rally del mondiale. Volante appeso al chiodo quindi? Non è detto, d'altronde Markku è sempre in vena di sorprese....

A differenza di tanti altri suoi colleghi, Alen si è ritirato dal mondiale quando praticamente non ha più avuto un volante ufficiale.
Markku, nel suo caratteristico italiano, spiega perché: "Allora ricorda fermato perché qualche problema e no tante squadre. Bene bene, meglio tu fare il 110% in una grande squadra, no niente 99%. Allora è arrivato molto difficile perché tutti portavano soldi, mentre io vuole soldi, capito? Quando parlavi e dicevi io voglio sedile, ti diceva ok costa così, adesso non ricorda quanti dollari, mentre io vuole dollari...".

Alen continua a seguire il mondiale rally e spiega cosa è cambiato dai suoi tempi: "...per me bellissimo ma forse per me manca più rumore. Oggi macchina arriva e no rumore, e forse manca un poco di cavalli... per me rumore molto importante, non corse senza rumore, ed oggi solo macchina di kit senti rumore. Mitsubishi ed altre macchine arriva come gruppo N, anzi molte di queste più rumorose di WRC. Forse anche questo perché tutte macchine uguale cavalli, ma questo buono perché pilota che arriva, tira, tira e fare bene".
Sul tema sicurezza dice: "Una cosa molto importante è niente buio, perché di giorno tutti guida veloce e vede bene, e per sicurezza questo molto importante. Mai successo come oggi che tutti arriva in 5-10 secondi, questo perché tu vede bene sempre, mentre noi fatto partire rally in buio, finisce mezzanotte per ripartire mattina e così via, e tre quattro prove sempre con notte. Adesso che guida ancora più veloce idea molto buona per sicurezza".

I rally che ricorda con maggiore piacere sono il Portogallo 1975 (prima vittoria nel mondiale), il Mille Laghi 1976 (prima vittoria della 131 Abarth), l'Olympus 1986 ("...grande guerra Lancia contro Peugeot..."); inoltre "...come difficile dimenticare Corsica dove vinto due volte, questo prima di brutte storie di Bettega e Toivonen".

Markku dà anche qualche consiglio ai giovani rallysti: "...l'importante è non fare il 99%, ma il 110%. Meglio in testa a rally e poi fai incidente o capottare: se tu fare 99% solo decimo o undicesimo, tu mai vince e nessuno conosce per te. Prime gare al RAC o al 1000 Laghi io sempre primo, dopo cappottato oppure incidente. Se tu fare maximum attack tu vince oppure fare incidente e questo per me è piede giusto per un giovane in prime gare. Oggi difficile perché macchina costa molto e molti dicono piano, piano, ma se accetti questo meglio restare national rally e no gare internazionale. Tu tira, o resta a casa".

Da queste poche frasi si capisce chiaramente il carattere di Alen: una persona sincera, ma sempre simpatica e gentile. Un pilota grintoso dallo stile aggressivo, amante delle spettacolarità ma con un occhio sempre rivolto alla sicurezza.
Coi suoi tecnici ha sempre avuto rapporti di grande amicizia e collaborazione, d'altronde è uno dei piloti più amati di tutti i tempi: tifosi, meccanici, piloti sono tutti concordi a riconoscergli un ruolo di primo piano nella storia del rally, sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. E lui ricambia, dedicandosi spesso a manifestazioni ed esibizioni davanti ai suoi sostenitori e dichiarando di avere una grande nostalgia dell'Italia e del team Lancia.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Marzo 06, 2008, 23:05:38 pm
da http://rallymania.altervista.org/rohrl.htm

                                WALTER ROHRL

Nato a Regensburg (Germania) il 07/03/1947 Walter Röhrl è certamente uno dei più grandi rallysti di sempre; tra le sue grandi imprese ricordiamo le quattro vittorie al Rally di Montecarlo: un vero record! Solo altri due grandi piloti hanno ottenuto altrettanti successi nel "rally dei rally": il mitico Sandro Munari e Tommi Mäkinen (che nel 2002 ha segnato la quarta vittoria consecutiva). Walter può però vantarsi di averlo vinto con quattro auto diverse.

Partecipa al suo primo rally (il Bavarian) nel 1967 con una Fiat 850 Coupé e prima di entrare nel giro mondiale nel 1973, corre pure in pista con la Ford Capri. La sua carriera è fulminante: nel 1974 diventa campione europeo con l'Opel Ascona e l'anno successivo vince la sua prima gara nel mondiale. Si tratta dell'Acropolis, dove oltre a battere lo squadrone Lancia vince con un distacco incredibile: il secondo arrivato è a 25 minuti, il terzo addirittura a oltre 2 ore!!!
Nel 1978 la svolta: Röhrl passa alla Fiat e con la 131 Abarth vince due gare; nel 1980 ne vince quattro e diventa campione del mondo, coronando il suo sogno: vincere il Rally di Montecarlo, che per lui era molto più importante del titolo mondiale.
A fine stagione firma un contratto con la Mercedes per un programma a lungo termine riguardante una vettura rivoluzionaria a quattro ruote motrici, ma il programma salta e Walter nel 1981 rimane spiazzato, accontentandosi di fare qualche rally del campionato tedesco con una Porsche privata.
Nel 1982 passa all'Opel e con l'Ascona vince per la seconda volta il Montecarlo e il titolo mondiale.
Il 1983 doveva essere un anno di pausa: Röhrl si accorda con Fiorio per disputare sei gare con la Lancia Rally-037 e segna un record: è il primo rallysta a sfondare col proprio ingaggio il muro del miliardo di lire!
Il suo scopo principale sarebbe stato aiutare il team e Alen a vincere i rispettivi titoli; per fare ciò avrebbe accettato tutti gli ordini di scuderia, tranne che nel "suo" rally, il Montecarlo.
Su sei rally ne vince tre (tra cui il Montecarlo), fa due secondi posti e un terzo; a metà stagione è in testa al mondiale e la Lancia gli propone di fare qualche gara in più per vincere il titolo piloti, ma lui rifiuta: non è interessato. Al termine del campionato giunge secondo dietro Hannu Mikkola (Audi).
Ancora oggi Walter ricorda il 1983 come la migliore stagione della sua carriera e non è affatto pentito di avere rinunciato al mondiale. Nonostante ciò in quell'anno ha sempre dato il massimo per la squadra, portandola alla conquista del titolo costruttori.
Nel 1984 passa all'Audi perchè vuole confrontarsi con Stig Blomqvist sulla stessa auto; anche lì il contratto prevede la solita clausola: Röhrl è a disposizione della squadra, tranne che al Montecarlo dove "...non avrei ascoltato nessuno!".
E vince per la quarta volta il rally del principato, nonostante un tentativo di boicottaggio da parte della stessa Audi: il d.s. Roland Gumpert aveva fatto montare gomme sbagliate sull'auto di Walter per favorire Mikkola e Blomqvist!
Disputa in totale sei rally, collezionando ben quattro ritiri, soprattutto per problemi tecnici.
Nel 1985 è ancora all'Audi: disputa un programma più ampio (otto gare), ma vince solo un rally, il Sanremo, che è anche la sua ultima vittoria nel mondiale. Chiude la sua carriera mondiale nel 1987, sempre con l'Audi, all'Acropolis con un ritiro.

Walter era famoso per il suo stile di guida molto pulito che gli permetteva di mantenere integre le vetture anche in rally massacranti come il Safari o l'Acropolis. Uno stile di guida non innato ma acquisito col tempo: infatti agli inizi era ben nota la sua guida spettacolare, ma nel 1978, col passaggio alla Fiat, la nuova 131 Abarth lo costrinse a modificare radicalmente il suo stile per ottenere il massimo dalla vettura. Cambiamento perfezionatosi poi con l'esperienza in pista dovuta al programma con la Lancia nel mondiale endurance.
E' infatti doveroso ricordare che tra il 1979 e il 1980, Röhrl era sì impegnato con la Fiat nel mondiale rally, ma gareggiava anche su pista con la Lancia Beta Montecarlo Turbo Gruppo 5 ottenendo ottimi risultati, culminati con la conquista del mondiale endurance per costruttori.
Di Röhrl si ricorda molto bene anche la sua incredibile capacità di guidare nella nebbia, sia su pista che nei rally: per esempio al rally del Portogallo del 1981 in una PS di 45km diede 5 minuti di distacco al secondo (Markku Alen).
Tutto ciò contribuiva a renderlo estremamente veloce su qualsiasi tipo di fondo: asfalto, terra, ghiaia e neve; le quattro vittorie al Montecarlo lo dimostrano ampiamente.

Qualche aneddoto su di lui: rally Il Ciocco del 197?, Pinto parte primo con la Stratos, Pregliasco secondo sempre su Stratos e Röhrl terzo su Opel Kadett, quindi due minuti dopo Pinto; dopo circa 10 km li supera entrambi: era una PS totalmente avvolta nella nebbia... ma non solo! Alla PS successiva Pinto si ferma e fa passare Röhrl per poterlo seguire e giungere indenne al traguardo!!!
Al Sanremo 1983 Walter vince 39 PS su 45, rompe il compressore, perde 15 minuti e arriva comunque secondo.
Al Tour de Corse 1983 deve lasciare vincere Alen per ordini di scuderia, ma si ferma platealmente solo a 100 metri dalla fine dell'ultima PS: non era una protesta (lui stesso aveva dichiarato di essere al servizio della squadra), ma un modo per dimostrare che lui solo poteva decidere la sua strategia di gara.

Walter aveva due fissazioni particolari: una era ovviamente vincere il Rally di Montecarlo il maggior numero di volte possibile, l'altra era sfidare i migliori piloti del momento sulle loro stesse auto: ciò spiega il suo frequente migrare da una scuderia all'altra.
Di tutti i compagni di team che ha avuto, ritiene che Henri Toivonen (1982 con l'Opel) sia stato "...l'unico capace di essere veloce quanto me, anche se si prendeva molti più rischi...".
La vettura che più ha amato è stata la Lancia Rally-037: "...quella che si adattava di più al mio stile... era perfetta".

Ha vinto complessivamente 14 rally nel mondiale e vanta anche una vittoria alla cronoscalata del Pikes Peak nel 1987, dove segnò il record assoluto dell'epoca. Attualmente è test-driver e uomo immagine della Porsche; partecipa anche a rally riservati alle "vecchie glorie" e a raduni storici. Di recente è anche stato protagonista di una campagna pubblcitaria per i pneumatici invernali della Pirelli.
:-X


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Marzo 06, 2008, 23:15:01 pm

                                    MICHELÈ  MOUTON
Nata a Grasse, 23 giugno 1951 ex pilota francese di rally è senza dubbio la più grande pilota donna di rally della storia, nonché una delle donne più vincenti della storia dell'automobilismo.

Da http://rallymania.altervista.org/Mouton.htm

Quando Michele si è arrampicata sul tetto della sua Audi Quattro alla conclusione del rally  di San Remo 1981 e toglie il tappo dalla bottiglia del champagne, tanti considerano questa sua vittoria un evento. Una donna aveva conquistato un il primo posto assoluto in un rally valevole per il campionato mondiale , un' evento fino ad ora da molti considerato impossibile. La sua vittoria e quelle a seguire, hanno dato inizio ad un nuovo capitolo nel libro della storia dei rally.
Michele racconta ; "ho  sempre amato guidare”, a quattordici anni di nascosto presi l’automobile di mio padre, tanto che lui pensò ad un furto e guidai intorno alla nostra proprietà a Grasse.
Ero impaziente di avere 18 anni unicamente per poter avere la patente, innanzi tutto ho iniziato ad amare le vetture, le competizioni sono arrivate più tardi a 22 anni.

Guidare si è rivelato subito per me un sinonimo di libertà e di indipendenza, ancora oggi ho bisogno di guidare perché mi permette di pensare e trovo che sia il miglior modo per evadere, per me il lusso è partire all’avventura e guidare senza una meta precisa.



Un amico locale stava entrando nel giro delle Corse e chiese a Michele di essere la sua navigatrice per disputare il rally di Monte Carlo era il 1973.

A questo punto il padre di Michele  entra in scena. Anche lui con la passione per i rally, Michele dice “sono sicura che sarebbe stato un ottimo pilota se solo avesse avuto l’occasione, ma ha dovuto concentrarsi sul suo lavoro di assicuratore e al podere di famiglia. Visto il mio interesse mi condusse ad acquistare una Renault Alpine 1600 gruppo 3, un’automobile nata per i rally , era sempre il 1973 e disputai il mio primo rally da pilota”.

Dal 1974 al 1978 vince più volte il campionato francese ed europeo rally.



Nel 1977, un'occasione molto speciale si presentò a Michele , il rally di Spagna. Attraverso i contatti con la Elf gli fu affidata una Porsche dalla squadra di Almeras.

"Questo rally  lo ricordo molto bene, Sandro Munari, la grande stella aveva il numero uno, numero due era il campione spagnolo Zanini, ed io avevo il numero tre. Sono stata completamente sopraffatta dall’eccitazione ma la gara non è andata nel migliore dei modi, non avevamo abbastanza mezzi di assistenza, il che ci ha portato a disputare ben tre prove speciali su asfalto bagnato con le slicks e le prove sterrate con quattro pneumatici Michelin usate da Jorge de Bagration.

Al termine dell’ultima prova speciale si ruppe anche la barra di torsione, portai la vettura al parco chiuso con il posteriore che strisciava per terra”

“Era incredibile come riuscimmo a concludere la gara, era per me comunque un’importante risultato. Mi sono resa conto che ero realmente motivata e spinta a dimostrare cosa avrei potuto fare” .

Dal 1978 al 1980 Michele diventa pilota ufficiale Fiat France vincendo alcune gare valevoli per il campionato Francese rally,  prima del suo approdo in  Audi nel 1981 ricordandosi molto bene di quando Walter Treser le chiese di guidare un’ Audi Quattro. "Non gli diedi subito una risp osta in quanto non conoscevo l’ Audi Quattro ! Però gli domandai se la sua offerta era perché ero donna e lui rispose di sì”.

La firma sul contratto arriva e risulta essere un movimento riuscito per Audi. La personalità di Michele ha riscosso un ottimo successo anche in Germania dove ottiene anche una grande popolarità.

La maternità dell’abituale navigatrice Annie Arrii, vede sedere al fianco di Michele, Fabrizia Pons che al contrario della francese aveva iniziato la carriera rallystica come pilota.

La prima gara della nuova coppia e il rally di Portogallo 1981 “Risate a crepapelle quando Fabrizia a dovuto leggere per la prima volte le note in francese, la parola “droit” non era perfetta ma il tutto ha funzionato bene immediatamente.

"La prima volta che ho guidato realmente un’Audi Quattro era come apripista numero zero ad un rally nazionale in Finlandia, a Oulu nella neve. La mia prima volta su quell'automobile, la mia prima volta  su un evento 'segreto ', la mia prima volta sulla neve. Non mi ricordo molto ma fu abbastanza duro!"

Che cosa rimane più impresso nella memoria di Michele ? "Il rally di San Remo 1981 è stato qualcosa di veramente importante. La mia prima vittoria, la prima vittoria femminile in una gara valevole per il campionato mondiale, la mia prima vittoria sull’Audi. Una gara evento dove abbiamo dovuto combattere con Ari Vatanen. Per la prima volta ho realizzato che potevo vincere e per un pilota è la cosa più importante. Ancora mi ricordo quando i meccanici hanno scelto dei fiori consegnandoceli all’ultimo punto di assistenza”.


Una persona veramente speciale per Michele fù  Hannu Mikkola, suo compagno di di squadra in Audi. Di lui dice “è una persona veramente speciale che rispetta il lavoro altrui, mi ricordo quando stava conducendo il rally dell’acropolis, è venuto da mè decendomi 'che cosa state facendo siete fantastiche '.

"Una cosa che mi faceva sorridere era che Hannu si rivolgeva a mè come se io fossi stata un meccanico dimenticandosi sempre che io di meccanica non ho mai capito niente” .

L’anno 1982 vede Michele vincere tre gare valevoli per il mondiale rally, il Portogallo, l’Acropoli e il rally del Brasile, permettendogli di classificarsi seconda assoluta nella graduatoria finale alle spalle di Walter Rohrl, con un po’ di rammarico, in quanto una rottura al rally della Costa d’Avorio avrebbe potuto regalarle il titolo di Campionessa Mondiale Rally.

Nel 1985 Michele vince la famosa gara in salita del “Pikes’s Peak” in Colorado stabilendo anche il record della corsa, è la prima donna a vincere questa gara.

Nel 1986 diventa pilota ufficiale Peugeot, dove mette termine alla sua carriera professionale.

Nel 1988 e 1989 a bordo di una Peugeot disputa alcuni raid, Faraoni, Tunisia …

Dopo il suo ritiro come pilota, Michele è rimasta nel mondo dei rally organizzando annualmente il rally dei campioni , gara che vede riuniti i migliori campioni del mondo rally che si disputa a fine stagione (dicembre)

Michèle è senza dubbio la pilota di rally che più si è messa in mostra dando filo da torcere a molti piloti del sesso opposto ed internazionalmente più famosa.

Nella foto Michèle Mouton a sinistra e l'italiana Fabrizia Pons a destra


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: &re@ su Marzo 07, 2008, 09:01:50 am
Subby, te l'ho già detto, se fai copia e incolla di articoli presi da altri siti DEVI citare la fonte.
È per rispettare doverosamente il lavoro altrui ;)


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Marzo 07, 2008, 21:43:57 pm
Hai ragione ogni tanto mi dimentico.
comunque ecco l'elenco delle mie fonti onde evitare problemi:
http://www.racingworld.it/
http://www.rally-live.com/
http://www.motorimania.it/paginaauto.shtml
http://www.rallyshots.it/portal/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1
http://www.sportautomoto.it/
http://rallymania.altervista.org/
http://www.nic.fi/~globe1/rally/paradise/index.html
http://www.rallybase.nl/index.php
http://www.rallylink.it/
http://www.rallyracing.it/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1
http://www.rallycars.com/
http://www.wrc.com/index.jsp
libri e giornali
Tuttorally+
Rallysprint
quattroruote
Mi scuso se ho dimenticato qualche testata
P.S. poi si spiluccia qua e la


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: vatanen su Marzo 08, 2008, 02:17:27 am
l'italiano improvvisato di alen è una meraviglia...in certi dvd che ho,fa spanciare dal ridere. ;D

comunque è stato un gran pilota,non un talento e un genio come altri e neppure fortunato.ha raccolto meno di quando avrebbe potuto,dovuto. ;)


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Marzo 08, 2008, 14:03:50 pm
Con oltre 50 podi e 23 vittorie ha sicuramente vinto poco, solo nel 1978 la FIA Cup for Rally Drivers, un equivalente del mondiale piloti


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Marzo 10, 2008, 23:28:26 pm
                                 PIERO LIATTI

Ecco la biografia dell'ultimo pilota italiano che ha vinto una gara del Mondiale Rally ed esattamente il Montecarlo 1997 ben 11 anni fa

Nato nel paese che ha dato per lunghi anni il nome di uno dei rally più famosi in ambito nazionale ed europeo, il Rally della Lana di Biella, il 07/05/1962. Si avvicina alle corse partendo dalla pista con il debutto a Monza nel 1981 nella Coppa Renault.
Dopo aver ottenuto qualche lusinghiero risultato decide di cambiare specialità e passare ai rally perchè, come lui stesso sostiene: - Le doti di pilota sono maggiormente evidenziate, mentre in pista, se non si possiede un'auto veloce, non si può emergere.
Così in occasione del Rally della Lana 1985, gara di casa, debutta con una Fiat Uno a noleggio ed un copilota esordiente, giungendo 2° nel Trofeo alle spalle del ben più quotato ALEX FIORIO con la vettura ufficiale del JOLLY CLUB TOTIP, dimostrando subito di avere un "gran piede".
Il 1986 è l'anno della consacrazione: con una Fiat Uno Trofeo privata si permette il lusso di vincere il Campionato, mettendosi alle spalle due squadroni come QUATTRO ROMBI e JOLLY TOTIP, sempre senza commettere errori, perché sbagliare poteva significare terminare prematuramente la stagione.
Prontamente arriva la chiamata della GRIFONE che gli mette a disposizione, per l'anno successivo, una fiammante LANCIA 037 per correre, dapprima con RICCARDI e poi con IMERITO, il purtroppo svalutato Campionato Italiano di Gr.B nell'ultimo anno in cui queste formidabili vetture hanno potuto gareggiare. Benchè all'esordio su vetture tanto potenti, si adatta subito alla berlina di casa Lancia giungendo 3° assoluto alla prima gara di calendario, il Rally 1000 Miglia, dietro ai ben più esperti CUNICO e RAYNERI. La stagione prosegue con il Costa Smeralda, che lo vede protagonista di un'uscita di strada, e con il Rally di Limone Piemonte dove giunge 2° assoluto cominciando la rimonta in Campionato sul favorito RAYNERI su Lancia 037 del JOLLY CLUB TOTIP. Al Rally della Lanterna arriva la prima vittoria assoluta in carriera seguita a poca distanza da un altro 1° posto al Rally del Salento, conquistando così momentaneamente la leadership in Campionato. Al Rally della Lana, poi, è costretto al ritiro per un principio di incendio sulla vettura dovuto all'afflosciamento di un pneumatico, perdendo così punti preziosi a favore del suo rivale. Il duello prosegue al Piancavallo, dove giunge 2°, ma successivamente arrivano due vittorie assolute: al Rally di Pescara e al Rally di Messina.
  Il Campionato si decide così in Valle d'Aosta, ultima gara in calendario: purtroppo nelle prime battute di gara rompe il filo dell'acceleratore, pagando poi 4 minuti per sostituirlo e ritrovandosi costretto a risalire dalle zone basse della classifica; la rimonta lo porta al 2° posto finale e quindi deve lasciare a RAYNERI sia la gara che il Campionato Italiano.
Benchè il titolo sia sfumato, dimostra comunque di saper passare da auto poco potenti a bolidi a trazione posteriore come la Lancia 037 adattandosi perfettamente allo stile di guida "tuttodietro" della berlina Torinese senza grandi problemi, inducendo LUIGI e FABRIZIO TABATON a rinnovargli la fiducia anche per gli anni a venire.
Si chiude in quest'anno un'era dei rally: la FIA infatti aveva già decretato l'abolizione dei Gruppi B alla fine del 1986, lasciando per l'anno 1987 ancora la possibilità di gareggiare solo alle vetture meno potenti come la LANCIA 037, l'AUDI QUATTRO, la OPEL MANTA 400, la PORSCHE 911. Dagli anni a seguire le corse saranno ad appannaggio delle meno performanti ma più sicure vetture di Gruppo A.
Nel 1988 LIATTI disputa il Campionato Europeo di Gr.N a bordo di una Lancia Delta Integrale; a fine anno risulta vincitore del titolo riservato alle vetture di produzione sbaragliando la concorrenza. Così nel '89 sale su una più performante Delta Integrale Gr.A sempre della scuderia Genovese, con il compito di fare da guardaspalle al compagno di colori YVES LOUBET nella conquista del Campionato Europeo Assoluto; oltre a maturare esperienza si toglie anche soddisfazioni a livello di classifica assoluta, tanto da diventare per l'anno seguente il pilota di punta della GRIFONE.
Nel 1990 infatti mira al Campionato Italiano Rally, da diversi anni di proprietà del quotatissimo DARIO CERRATO; la stagione comincia alla grande con le vittorie assolute del 1000 Miglia, Targa Florio e Salento, ma da metà Campionato la sua scuderia comincia a commettere una serie di errori tecnico-tattici che, nonostante un'ulteriore vittoria a Messina, fanno sfumare il Titolo Tricolore a vantaggio del rivale del JOLLY CLUB. In quell'anno a LIATTI va però il merito di aver sviluppato la frizione elettronica della VALEO, da adottare successivamente sulle vetture ufficiali del MARTINI RACING: purtroppo il ritiro dalle corse della Lancia a fine 1992 non ne ha permesso l'utilizzo nel mondiale.
Nel 1991, deluso dagli avvenimenti dell'anno precedente, LIATTI decide di cambiare casacca, andando così a correre il Campionato Europeo con la Delta 16V dell'A.R.T. dei fratelli ALESSANDRINI; nonostante i gravi problemi alle acerbe gomme DUNLOP, vince il Rally Zlatni Piassatzi in Bulgaria, il Rally di Polonia, il Deutschland Rally, l'Elpa Rally e, piazzandosi in altre 4 gare, riesce a conquistare lo Scettro Europeo in coppia con TEDESCHINI.
Il 1992 è un anno di transizione dove il forte pilota non mira ad un obiettivo preciso; infatti, sempre con la Delta dell'A.R.T. ma questa volta in versione HF Integrale, vince il Rally Corte Ingles nell'Europeo e debutta nel Mondiale con un 8° posto al Tour de Corse, un eccellente 2° in Nuova Zelanda alle spalle dell'Iridato CARLOS SAINZ ed un 8° al Sanremo.
Nel '93 il ritiro ufficiale della Lancia spiazza i Team satellite come GRIFONE, JOLLY e A.R.T. che si vedono costretti a cambiare modello di vettura per gareggiare, così gli ALESSANDRINI fanno debuttare LIATTI nel Campionato Italiano con la Subaru Legacy 4WD ex PRODRIVE, sviluppando la vettura per l'anno successivo; ciononostante il pilota riesce a togliersi diverse soddisfazioni, soprattutto a Sanremo dove vince numerose P.S. giungendo 4° assoluto.
Nel 1994 si rituffa nel C.I.R. con l'intento di vincere il titolo ma, dopo la bella vittoria al Costa Smeralda, giunge solo 3° assoluto a fine Campionato sulla poco performante Subaru Impreza dell'A.R.T., svolgendo però numerosi test per la PRODRIVE di DAVID RICHARDS che, per il 1995, gli mette a disposizione una Impreza WRX ufficiale per disputare 3 gare iridate e l'intero Campionato Italiano. Nel Mondiale conclude 8° a Montecarlo, 6° in Corsica e 3° al Catalunya, facendo da scudiero agli ufficiali SAINZ e McRAE, mentre nell'Italiano vince Targa Florio, Messina e Sanremo, in quell'anno valido solo per il Mondiale Marche, perdendo però il titolo a favore di FRANCO CUNICO nell'ultima gara di Piancavallo per la rottura delle colonnette nel mozzo portaruota.
Diventa pilota ufficiale SUBARU a tutti gli effetti nel 1996 quando, con FERFOGLIA prima e FABRIZIA PONS successivamente, disputa l'intero campionato mondiale con ottimi risultati tra cui ricordiamo il 2° assoluto in Indonesia e al Catalunya, perso per soli 7 secondi.
Nel 1997 si ha una nuova svolta nel panorama mondiale: cominciano a correre le odierne World Rally Car. LIATTI sa interpretare al meglio questo tipo di vettura, così all'esordio sulla Impreza WRC va a cogliere la vittoria più prestigiosa della sua carriera al Rally di Monte Carlo. Nello stesso anno disputa nuovamente il campionato mondiale giungendo infine 5° assoluto, cogliendo il 2° posto in Catalunya, anche questa volta a soli 7 secondi dal vincitore MAKINEN, e vincendo "virtualmente" il Sanremo: nonostante la 1° posizione a fine gara, infatti, viene costretto da precisi ordini di scuderia a cedere la vittoria al compagno McRAE che può ancora ambire al Mondiale Piloti.
Il gesto gli frutta il rinnovo del contratto da parte della PRODRIVE per il '98; tuttavia le cose non girano più per il verso giusto: la vettura non è più così performante e i rapporti col Team si incrinano, inducendolo a fine anno a cambiare casacca. Così nel 1999, sempre con la PONS, corre il mondiale a bordo della Seat Cordoba WRC; purtroppo la vettura non è azzeccata e, nonostante lo sviluppo, i risultati non arrivano tanto che l'anno successivo si ritrova appiedato.
Nel 2000 corre e vince il Rally della Lana e il Rally di Madeira da privato, con l'Impreza WRC della PROCAR: i successi gli valgono la chiamata della Ford Motorsport per disputare le gare finali del Mondiale a bordo della Focus WRC. Rientrato nel giro iridato si accasa per il 2001 con la Hyundai, correndo diverse gare con la nuova Accent WRC; nonostante un ottimo motore la vettura non è molto competitiva ed il rapporto con la casa coreana termina a fine stagione lasciandolo nuovamente senza un programma valido per il futuro.
Attualmente Piero Liatti si è ritirato dalle corse ma è pilota istruttore presso la scuola federale CSAI di Vallelunga
Liatti è anche istruttore della scuola di guida Maserati-Ferrari attualmente (notizia di Lupo).
notizie tratte da rallymania e altre ricerche su web


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: Lupo su Marzo 12, 2008, 20:57:40 pm
Liatti è anche istruttore della scuola di guida Maserati-Ferrari attualmente.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Marzo 13, 2008, 21:13:41 pm
Citato da: Lupo su Marzo 12, 2008, 20:57:40 pm
Liatti è anche istruttore della scuola di guida Maserati-Ferrari attualmente.

Grazie, ho aggiunto la notizia nel post riguardante Liatti


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Marzo 26, 2008, 23:06:25 pm
Domani 27/03/2008 il mitico Drago compie 68 anni e non può mancare una piccola biografia

                                           Sandro Munari
Nato a Cavarzare il 27/03/1940, Sandro munari è il primo pilota italiano ad aver vinto con la Lancia Stratos la Coppa FIA Piloti nel 1977.
Ha debuttato come navigatore nel 1964, nel 1966 entra come "uficiale" nella squadra Lancia e nel 1967 ottiene al Tour de Corse con la Fulvia HF la prima vittoria iridata. Nel 1972, in coppia con Mannucci, vinse il Montecarlo a bordo della Lancia Fulvia dopo un appassionate duello con le Alpine Il successo al Monte viene ripetuto nel 1976/77/78.
Vincitore del campionato italiano 1967 e 1969.
Vincitore del campionato europeo nel 1973
Nel 1972 in coppia con Arturo Merzario a bordo della  Ferrari ufficiale 312P vince la targa Florio contribuendo alla vittoria del Campionato Mondiale Marche, arrivando quarto alla 1000 Km di Zeltweg in Austria. Nel '74 vince con la Stratos il Tour de France.

Con l'addio della Stratos, Munari passo' alla Fiat con la 131.
Abbandonò definitivamente il mondiale rally nel 1984.
La sua bestia nera è stato il Safari Rally, l'ha disputato ben 8 volte senza riuscire a vincerlo.
Attualmente organizza corsi di guida sicura sul circuito di Adria


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Aprile 06, 2008, 12:58:32 pm
Un omaggio alla leggenda, forse l'unico pilota ad aver saputo domare quel mostro che era la Delta S4

                                     HENRI TOIVONEN

                 
Henri Toivonen nasce il 25 agosto 1956 a Jayvaskla (Finlandia) città che vede partire il Millelaghi. Figlio d’arte, il padre Pauli è apprezzato pilota di rally e vincitore anche del Monte Carlo 1966.
Hanri sposa Erja ed ha 2 figli, Markuss e Arla.
Inizia a correre nelle gare su ghiaccio nel 1975 con la Simca Rally per passare poi nel 1977 alla Sumbeam. Nel 1978 partecipa ai rally di Portogallo e Grecia con la Citroen CX  ed al RAC con la Talbot Gr.2 arrivando 9°. Il 1979 lo vede protagonista nelle corse inglesi con la Escort Gr.4 e la 131 Abarth ufficiale (grazie al padre Pauli amico di vecchia data di Cesare Fiorio).
Nel 1980 diventa Ufficiale Talbot vince l’Artic e diventa il più giovane pilota ad aggiudicarsi una prova del mondiale  vincendo il RAC a 24 anni 3 mesi e 24 giorni, ottiene anche un quinto posto al Sanremo.
Il 1981 inizia con un aneddoto particolare, al Montecarlo dove arriverà 5° ha come navigatore Gallagher che parla solo inglese e per capirsi nomineranno le curve cattive, veloci e medie; altri risultati dell’81 solo il 2° posto in Italia e Portogallo. Nel 1982/83 è nel team Rhotmans con la Opel Ascona 400 in squadra con Rhol, ma le soddisfazioni sono poche. Nell’84 arriva 2° nell’Europeo con una Porche 911 del team Rhotmans aggiudicandosi 5 gare tra cui in Costa Smeralda vinto con le stampelle a causa di un incidente avuto giorni prima in una gara kart. Lo stesso anno debutta con la 037 e passa al team Martini. Il 1985 è l’anno della consacrazione, dopo un infortunio in Costa Smeralda che lo blocca per 2 mesi si dedica allo sviluppo della nuova arma Lancia, la Delta S4. Il debutto al RAC è con il botto 1° Toivonen e 2° il compagno di squadra Alen.
Si aspetta con ansia il 1986, l’anno della consacrazione che comincia con la vittoria al Montecarlo, ritiro in Svezia per la rottura di un valvola. In Portogallo Toivonen sta dominando la gara quando la Ford Rs Gruppo B del pilota locale Santos esce di strada travolgendo gli spettatori, 10 rimangono uccisi e 30 feriti, le squadre si ritirano in segno di lutto. Nuova vittoria il Costa Smeralda (gara dell’Europeo ma sponsorizzata da Martini e quindi d’obbligo la partecipazione della squadra ufficiale).
Arriviamo così a quel tragico Tour de Corse, è il 2 maggio ( 1 anno e 4 ore prima moriva nella stessa corsa Attilio Bettega) e la Delta S4 con il n.4 sulle porte (anche qui la coincidenza dello stesso n° di gara di Bettega)  sta affrontando la prova del Col de l’Ominada. Hanri sta dominando con 11 P.S. vinte su 17 . Sono le 14:58 sulla P.S. 18 e nel tratto in discesa la Delta S4 del pilota finlandese esce di strada capottando più volte fino ad accartocciarsi contro un albero ed esplodere. I piloti rimangono incastrati nel traliccio di tubi della loro macchina. Le cause cause dell’incidente rimangono un mistero, guasto meccanico? Malore? O una nota capita male come era avvenuto l’anno precedente il Costa Smeralda?
Due amici se ne vanno ed un giovane pilota che dal futuro non poteva aspettarsi che successi  diventa una leggenda.
La F.I.S.A. dopo gli incidenti di Bettega, Toivonen/Creto, Santos e quello che poteva costare la vita a Vatanen con la Peugeot 205T16 in Argentina, decide di porre fine alla carriera dei Gr.B   

ringrazio il sito  www.henritoivonen.it per avermi dato la possibilità di approfondire la mia ricerca

                 


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Giugno 24, 2008, 22:17:05 pm
Lo so che non bisogna mai farli in anticipo ma in questi giorni ed esattamente giovedì 26 giugno compirà 44 anni un mito del rallysmo moderno, vincitore di 4 Campionati del Mondo Piloti

                                      Tommy Makinen

Mäkinen ha iniziato a correre nei rally nel 1985,alla guida di una Ford Escort RS 2000 al Nokia Rally, è stato  nazionale finlandese nel 1988 e del mondo per ben 4 volte dal 1996 al 1999 al volante della Mitsubishi in varie evoluzioni.

La sua prima vittoria in un rally mondiale è datata 1994, quando vinse il Rally di Finlandia a bordo di una Ford Escort, mentre la sua ultima vittoria la conquistò nel 2002 al Rally di Montecarlo. L'ultima corsa mondiale è stata il RAC 2003.
In carriera ha corso con diverse macchine, tra cui Nissan Sunny, Lancia Delta, Mitsubishi Lancer Evo III, IV, V e VI. Dal 2002 al 2003 (anno del suo ritiro dalle corse) ha gareggiato per la Subaru, senza però ripetere i fasti della prima parte della sua carriera.
Nel 2002, un altro drammatico e spettacolare incidente al Rally di Argentina nel quale la sua Subaru è protagonista di un cappottamento multiplo a forte velocità, unito a tutta una serie di prestazioni negative, lo convincono che probabilmente è giunto il momento di abbandonare, con la consapevolezza, comunque, di essere stato uno dei piloti più titolati.
Attualmente è impegnato con una scuola piloti, noleggio vetture rally sotto l'ala protettrice della Subaru.
Il suo nome è anche riportato sulla Mitsubishi EVO IV (TME Tommi Makinen Edition ) vettura costruita per celebrare le vittorie del pilota finlandese



Ora un po di numeri:

Vittorie mondiali: 24
Secondi post:       5   
Terzi posti:         16   
Totale podi:        45
Totale punti mondiale:  544
P.S. vinte         :  362   


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Luglio 29, 2008, 21:13:07 pm
Oggi compie 62 anni Stig Blomqivist.
In 36 anni di carriera mondiale il pilota svedese ha corso 122 gare nel mondiale e vinto 11 gare, si è piazzato 15 volte 2° e 7 volte 3°.
Il debutto nel Rally di Svezia del 1973 mentre l'ultima gara mondiale è stata sempre nel  rally di casa del 2006.

Blomqvist ha vinto il Mondiale Piloti nel 1984 con l' Audi e sempre con la macchina di Ingolstadt si è piazzato 2° l'anno successivo (senza ottenere alcuna vittoria).


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Luglio 31, 2008, 21:54:44 pm
Mikko Hirvonen.
Nasce in Finlandia il 31 Luglio, 1980
Giovane pilota finlandese ha corso a tutt'oggi 80 gare nel mondiale (compreso il Ralli di Finlandia partito poche ore fa).
Ha vinto 6 gare ed ottenuto 8 piazze d'onore ed 11 3° posti.
La prima corsa è stata il Rally di Finlandia 2002 mentre la prima vittoria l'ha ottenuta in Australia nel 2006 alla guida della Ford Focus WRC

Pilota fedele alla Ford con una breve parentesi nel 2004 con il SWRT dove aveva un contratto biennale ma visti gli scarsi risultati alla fine della stagione è stato licenziato.

Nel 2005 ha corso come privato alternadosi tra la Ford Focus e la Skoda per poi approdare nel 2006 alla Ford M-Sport dove ha ottenuto il 3° posto nel mondiale piloti, lo stesso risultato l'ha poi ottenuto l'anno seguente .
Ha contribuito alle vittorie della Ford nel Mondiale Marche nelle stagioni 2006 e 2008
Nel 2006 ha firmato un contratto triennale con la Ford per correre nel Wrc come compagno di squadra del già affermato campione Marcus Grönholm.


Mikko Hirvonen al Rally Italia Sardegna 2008Il primo anno in casa Ford si è chiuso con una vittoria in Australia e una serie di ottimi piazzamenti che hanno permesso ai due finlandesi di conquistare il titolo costruttori con la Ford. Nel 2007 Hirvonen ha chiuso 3° nella classifica generale ed ha vinto tre rally, in Norvegia, Giappone e Galles. La costante crescita di Mikko ha aiutato il Team a replicare il titolo dell'anno precedente.

Dopo il ritiro dalle competizioni di Grönholm a fine 2007, Hirvonen ha preso il suo posto come primo pilota della Ford e gli è stato affiancato come secondo il promettente connazionale Jari-Matti Latvala. Nel campionato 2008 il giovane finnico ha vinto tre rally in Giordania, in Turchia e in Giappone ed ha ottenuto numerosi podi e piazzamenti senza neanche un ritiro. In Nuova Zelanda è rimasto in testa per quasi tutta la gara, fino ad un testacoda nell'ultima tappa che lo ha relegato al terzo posto. Sull'asfalto della Spagna è giunto nuovamente terzo. In Corsica ha ottenuto il secondo posto alle spalle dell'inarrivabile Sébastien Loeb. Il 2 novembre ha vinto la tappa nipponica per la seconda volta, dopo il successo del 2007, però non è bastato e Loeb, con il terzo posto, conquista il suo quinto titolo Mondiale consecutivo con una gara d'anticipo. Nel 2009 Mikko è arrivato secondo nel Mondiale, preceduto del Campione del Mondo Sebastien Loeb di un punto. Ha vinto 4 rally (Grecia, Polonia, Finlandia ed Australia).
Hirvonen inizia al meglio la stagione 2010 vincendo il Rally di Montecarlo valido per il campionato Intercontinental Rally Challenge alla guida della nuova Ford Fiesta S2000. Vince anche la prima prova del WRC nel Rally di Svezia dominando già dal primo giorno di gara. Le premesse ci nono ma la styagione alla fine sarà assai deludente e chiuderà la classifica del WRC solamente al 6° posto.
Il 2011 lo si vede ancora nel team ufficiale Ford con la debuttante Fiesta RS WRC, otterrà 2 vittorie e tamtissimi piazzamenti ed è proprio questa sua regolarità a portarlo all'ultimo appuntamento in Galles a giocarsi il titolo con Loeb. La fortuna che lo ha assistito per tutta la stagione lo abbandona nelle prime battute della gara ed un banale testa-coda gli procura la rottura del radiatore e conseguante ritiro con il titolo che va per l'ottava volta consecutiva al rivale Loeb.
A stagione appena terminata ariva l'annuncio del cambio casacca: dal 2012 farà parte del team ufficiale Citroen.
Si conferma un'ottima seconda guida anche in Citroen e solo la presenza dello "scomodo" Loeb al suo fianco gl'impedisce di conquistare il suo primo titolo iridato. Ottiene una sola vittoria (Rally d'Italia) ma i tantissimi piazzamenti a podio e la grande regolarità (solo in Portogallo non è andato a punti) gli permettono di essere l'unico pilota ad impensierire Loeb fino al Rally di Francia dove l'alsaziano pone la parola fine al Mondiale Rally 2012 con la conquista del suo 9° titolo consecutivo.
Ill 2013 vede concìfermata la sua presenza nel Citroen World Rally Team. Come lui spera, con l'addio di Loeb, dovrebbe essere l'anno buono per la conquista del titolo iridato ma di Mezzo di sono Ogier e la Polo WRC e non solo...
Disputa il soloto campionato da 2° guida anche se ha ottenuto dalla Citroen i gradi di capitano ma non va oltre a qualche piazzamento a podio (2 secondi posti e 3 terzi) che lo relegano alla mdaglia di legno del titolo iridato.
Nel 2014 lo vediamo ritornare alla Ford con in team M-Sport.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Settembre 13, 2008, 00:01:38 am
In questa serata uggiosa che ricorda la tragica giornata del 15 settembre dello scorso anno mi sovviene il ricordo di un pilota morto troppo presto durante uno dei suoi passatempi preferiti:
 
                                      COLIN STEELE MCRAE

Nato a Lanark (Scozia) il 5 agosto 1968, figlio di Jim e fratello di Alister (entrambi ottimi piloti di rally), Colin debutta come pilota pilota nel 1986 a bordo della Talbot Sunbeam. Cominciò a farsi conoscere, per le sue doti di velocità e stile di guida funambolico, nel Campionato scozzese di rally; per il suo modo di guidare venne accomunato ad altri campioni quali Ari Vatanen, pilota per il quale McRae ebbe sempre adorazione. Dopo l'esperienza alla Talbot la tappa successiva fu la Vauxhall Nova e successivamente alla Ford Sierra 4x4. Nel 1987 esordì nel WRC partecipando con la Vauxhall al Rally di Svezia, a cui prese parte anche nel 1989 con la Ford Sierra classificandosi 15esimo. Nel 1989, sempre con la Ford Sierra Cosworth, partecipò al Rally di Nuova Zelanda finendo al quinto posto. Nel 1991 infine si unì al team Prodrive Subaru per partecipare al Campionato britannico, che vinse nel 1991 e nel 1992.
Nel 1993 raccolse la sua prima vittoria iridata in Nuova Zelanda, alla guida di una Subaru, auto con cui vinse altri due rally l'anno successivo ed altrettanti nel 1995, anno in cui si laureò Campione del mondo. Migliorò il bottino nel 1996, aggiudicandosi tre tappe del Mondiale, ma in classifica finale fu secondo alle spalle di Tommi Mäkinen. Nel 1997 fu di nuovo secondo, ad un solo punto da Mäkinen, pur vincendo cinque rally.
Ero presente all'ultima "quasi esplosiva" assistenza del rally di San Remo nel quale il patron della Prodrive David Richards imponeva al Ns Liatti (in quel momento in testa alla corsa) di cedere il passo al compagno di squadra in lotta per il mondiale.
Il Piero volle dimostrare di essere il più forte fino alla fine incvrementando il vantaggio su Colin ma arrivato all'ultimo C.O. decise in maniera clamorosa di pagare 1' di ritardo regalando la vittoria a tavolino al compagno di squadra.
La cosa non piacque a Richards e da li i rapporti tra la Prodrive ed il pilota biellese cominciarono a deteriorarsi fino alla separazione.


Nel 1999 passò al team Ford, alla guida della Focus: in quella stagione vinse il Safari Rally e il Rally di Portogallo, ma al termine si classificò solamente sesto in classifica generale. Nei tre anni successivi vinse altre 7 tappe del Mondiale, che lo portarono allora ad essere il pilota più vincente nella storia del WRC (superato successivamente da Carlos Sainz e Sebastien Loeb). Comunque, quello del 1995 resterà l'unico titolo di Campione del mondo in bacheca. Nel 2003 fu alla guida di una Citroën, senza più riuscire a vincere una tappa del Mondiale. Il 2003 è stato il suo ultimo anno nel Campionato Mondiale, anche se fece due apparizioni nel 2005 su una Škoda Fabia al Rally di Gran Bretagna, dove conquistò 2 punti, e al Rally d'Australia dove si dovette ritirare mentre era terzo a causa di problemi tecnici della sua Skoda e dell'incapacità dei suoi meccanici di sostituire la frizione della sua auto entro il tempo previsto. Nel 2006 sostituì l'infortunato Sebastien Loeb al Rally di Turchia ma si ritiro' per un guasto tecnico alla sua Citroen Xsara.

In totale Colin McRae ha preso parte a 146 rally WRC, vincendone 25. Le prove speciali vinte sono state 477 e i punti conquistati 626.

Colin è stato sposato con Alison, dalla quale ha avuto due figli, Hollie e Johnny (perito con lui nel tragico incidente oltre ai due amici).


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Ottobre 07, 2008, 17:40:31 pm
Non tutti lo conosceranno ma è stato uno dei migliori interpreti della Renault-Alpine nei rally

                                JEAN LUC THERIER

Nato il 07 ottobre 1945 (proprio 63 anni fa) a Hodeng au Bosc in Francia.
Ha legato la sua attività nel mondiale rally con la Renault dal 1973 al 1984 partecipando a 46 gare vincendone 5 (Portogallo, Acropoli e Sanremo nel 1973 con la Renault-Alpine 1800, il Press On Regardless Rally-USA nel 1974 con la Renault 17 Gordini ed il Rally di Francia-Corsica nel 1980 con la Porsche 11 SC).
Jean Luc ha anche conquistato 10 podi e vinto 61 P.S.

L'ultimo rally mondiale disputato è stato il Monte del 1984 Con una Toyota.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Ottobre 08, 2008, 18:28:00 pm
Eccoci nuovamente a ricordare un grande del Rallysmo mondiale, ultimamente ho prese l'abitudine di pubblicare la biografia nei giorni del cmpleanno ed oggi i personaggi sono 2:


                                TIMO SALONEN

Nato ad Helsinki l'08 ottobre del 1951 a parte di quella schiera di piloti venuti dal nord(ma soprattutto finlandesi) che hanno monopolizzato per lungo tempo le classifiche dei mondiali.
Il suo debutto mondiale è come privato a bordo della Mazda 1300 GR.1  al Mille Laghi del 1974 dove ottiene il 22° posto (era navigato da Seppo Harjanne, uno dei più longevi navigatori).
Nel biennio 1975/6 ci sono le consuete partecipazioni al Mille Laghi con rispettivamente da Datsun Violet GR.2 e GR.4 dove ottiene in entrambe le corse il 6° posto assoluto.
E' il 1977 (3 gare mondiali disputate) l'anno del primo successo mondiale ma non lo ottiene nella gara di casa (2°) bensì in Canada   
con la Fiat 131 Abarth privata. Ritiro per incidente al Rac.
1978 altra annata con la 131 Abarth con 3 gare, la stagione si conclude con 2 ritiri (Svezia e Canada) ed il 2° posto in Finlandia.
Il 1979 vedrà Timo come ufficiale Datsun con la 160J GR.2 ed il ritorno come navigatore di Seppo Harjanne che lo aveva navigato al debutto mondiale.
Le gare disputate sono 6 ed i migliori risultati sono 2 secondi posti all'Acropoli e Canada ed un 3° al Rac.
1980 stessa macchina e stesso navigatore, le gare sono 8 con la vittoria in Nuova Zelanda un 2° posto all'Acropoli 6° posto Finlandia e 7° Svezia mentre per le altre 4 gare sono altrettanti ritiri.
Il 1981  vede il pilota finlandese partecipare a 9 gare con la Datsun Violet GR.4. I ritiri sono tanti (5) contro 1 vittoria (Costa d'Avorio)2 secondi posti e 2 quarti.
Nel 1982 le gare sono 6 (5 con la Nissan Violet GTS GR.4 ed 1 con la Nissan Silvia GR.2). i risultati sono negativi con soli 2 4° posti (Nuova Zelanda e Finlandia)
Il 1983 vede Salonen a bordo della Nissan 240 RS GR.B, le gare disputate sono 7 ma i piazzamenti sono soli un 2° posto in Nuova Zelanda, un 8° in Finlandi ed il 14° al Monte.
Nel 1984 la macchina è la stessa dell'83 le gare disputate 6 (tutte concluse) con un 4° posto come miglior piazzamento in Nuova Zelanda.
Il 1985 è l'anno del mondiale: firma un contratto con Peugeot e corre con l'imbattibile 205 Turbo 16 (8 gare) e la 205 Turbo 16 EVO2 (3 gare). Le vittorie sono 5 (Portogallo, Acropoli, Nuova Zelanda, Argentina e Finlandia) che sommati ad un 2° e due 3° posti (oltre al grave incidente che subisce il compagno di squadra Vatanen in Argentina)  gli valgono il titolo mondiale.
Nel 1986 la diesa del titolo non gli riesce, troppi ritiri con sole 2 vittorie (finlandia e Rac) ed un 2° posto.
Il 1987 è l'anno della svolta più niente GR.B. Salonen firma per la Mazda che schiera nel mondiale la 323 4WD 1800 CC. Le gare disputate sono 4 con 3 ritiri e la sola vittoria in Svezia.
Nel 1988 sempre con la Mazda disputa 5 gare con un 2° posto al Rac un 4° in Finlandia ed un 5° al Monte. Dopo un lungo sodalizio termina la cooperazione con il navigatore Harjanne. Nell'ultima gara stagionale debutta al suo fianco Voitto Silander.
Nel 1989 , sempre con Mazda, disputa 4 gare ed ottiene come miglior piazzamento un 2° posto in Finlandia.
Nel 1990 disputa 4 gare, 2 con la 323 4WD e 2 con la 323GT-X, ottenendo solo un 8° posto al Monte ed il 6° in Finlandia.
Il 1991 cambio di casacca, si passa alla Mitsubishi con la Galant VR-4.
le gare disputate sono 6 ed ottiene un 4° posto al Rac il 5° in Australia e l'8° al Monte. Viene squalificato in Finlandia per benzina irregolare quando era in lotta per le prime posizioni.
Nel 1992 disputa solo il Monte ed il Portogallo dove ottiene rispettivamante la 6° e 5° piazza.
dopo un lungo periodo lontano dal circus iridato Salonen ritorna nel 2002 per disputare la sua ultima gara (per ora) mondiale a bordo della vecchia fiamma Peugeot che questa volta ha un numero in più nel nome del modello che gli permise di vincere il titolo nel 1985, la 206 WRC; il rally è quello di casa e termina al 14° posto.
Facendo un riepilogo:
Rally mondiali disputati 95
Vittorie                    11
secondi posti              10
terzi posti                  3
per un totale di 24 podi (oltre il 25% sulle gare a cui ha partecipato)
Gare concluse  36 (41% sulle gare a cui ha partecipato)
Punti totali nel mondiale 524
Prove speciali vinte 257

         


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Ottobre 08, 2008, 20:08:40 pm
Non è famoso e non ha vinto come gli altri piloti che ho postato qui ma per chi un po' di rally lo mastica il nome di


                                      BRUNO THIRY

qualcosa dirà.

Nasce l'08 ottobre del 1962 a Saint Vith in Belgio.
il suo debutto nei rally aviiene nel 1981 a bordo di una Simca Rallye 2 al Boucles de Francorchamp con un ritiro.
Nell''83 e 83 corre con la Datsun 120A, nel 1984 con la Saab 99 turbo, es 1985 con la Opel Kadett GTE, nel 1986 con la Citroen Visa GTI, nel 1987 con la Citroen Visa 1000 Pistes ed una parentesi con la Ford Sierra CW, il 1988 lo vede partecipare alle corse nuovamente con la Visa 1000 Pistes dove ottiene il suo primo successo assoluto al Rallysprint de Bridel. Vince il Trofeo Citroen e viane eletto miglior speranza belga dell'anno. Nel 1989 vive la 12 Ore de Marche sempre con la 1000 piste e grazie agli altri ottimi piazzamenti arriva 3° al campionato belga vincendo nuovamante il Trofeo Citroen. Nel 1990 corre con la Opel Kadett GSI  vince il Rally van Looi ed anche qui grazie a un 2°, un 3° e quattro 4° posti diventa vice-campione balga.
Il risultato è bissato nel 1991 ma le vittorie quast'anno sono 2 (Criterium Michel Ledent e Rally Boemia). Nel 1992 un unica vittoria nel Criterium Michel Ledent. Nel 1993 ai alterna tra Opel Astra e Corsa GSI vince un solo rally "il RALLYESPRINT MOHIVILLE" ma cosa più importante vince il Mondiale F2, oltre al campinato belga.
Nel 1994 passa alla Ford e corre con la Escort CW, vince il RALLYESPRINT MOHIVILLE il campionato belga e giunge 5° nel mondiale. Il 1995 e 1996 non sono anni particolarmente felici per il pilota belga che continua a correre per la Ford, conquista due 3° posti nelle gare mondiali del '96 (Sanremo, Catalunya) ed un terzo nell'Europeo Condroz.
Nel 1997 cambia parecchie macchine, dalla Escort CW con la quale vince il rally des Arcores, passa alla Impreza Wrx, alla Ibiza Kit e poi all'Impreza WRC con cui vince il rally di Condroz.
Nel 1998 afronta la stagione mondiale con la Escort WRC ottenendo un solo 3° posto al Rac, 1 al Corsica e due 6° al Monte e Sanremo.
Nel 1999 corre sulla Impreza WRc vincendo il Rally di Madeira, fa anche un apparizione al Rac con la Skoda Octavia WRC piazzandosi 4°
Nel 2000 corre con la Xsara Kit (vittoria Rally Albena) e Toyota Corolla WRC (2 vittorie Omloop Van Vlandeeren e Rallye du Condroz). Arriva 2° nell'europeo.
nel 2001 stagione completa con la Octavia WRC e vittoria al Rallye du Condroz.
Nel 2002 corre con la 2006 WRC vincendo il Rallye Ypres e Rallye du Condroz.
Nel 2003con la 2006 WRC ottiene 5 vittorie (Elpa Rally, Rallie d'Antibes, Rallye de Bulgarie, Tofas Rallye e Rallye d'Ypres)
Con questi risultati da doppietta è assicutara: vince l'Europeo ed il Campionato belga.
Nel 2004 è 2° nell'europeo correndo con Citroen Saxo S1600 e C2,
è l'ultima stagione a pieno regime, da qui solo più apparizioni saltuarie con Mitstu GR.A e una con la 307 WRC, l'ultima vittoria assoluta è al Rally Terre de Cardabelles del 2006 con la Lancer GR.A.
Nel mondiale ha partecipato a 71 gare senza ottenere vittorie.
Il miglior risultato è stato un 2° posto in Costa d'Avorio e quattro 3° posti.
il triennio 1994/6 è stato quello più profiquo per il pilota belga in quanto si è classiicato rispettivamente 5°, 6°, 6° nella classifica mondiale piloti.
 


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Ottobre 12, 2008, 22:47:02 pm
Non è un personaggio che ha vinto molto nel mondiale anzi ha vinto "solo" una gara, la gara di casa, il Sanremo, ma può vantarsi di essere stato in compagnia di un altro italiano, Tony Fassina, il vincitore di un rally mondiale come privato.

                            GIANFRANCO CUNICO

Nato a Vicenza l'11 ottobre 1957, debutta nei rally nel 1977 al Rally delle Valli Piecentine con una opel Ascona Gr.2 (ritiro). L'anno seguente si dedica al trofeo che forse ha avito più successo nella storia italiana del rally e che ha consegnato alla storia la maggior parte dei piloti nostrani, il Trofeo A112; vince l'Elba e conquista il 4° posto finale. E' il 1979 che lo a conoscere al grande pubblico, 6 vittorie su 10 gare e vittoria nel trofeo.
La promozione in Lancia con la Strato semi-ufficiale delude i vertici della casa di Chivasso, solo 2 terzi posti su 7 gare lo costringono l'anno successivo ad optare per una Fiesta GR.2 ma i risultati rispecchiano quelli dell'anno precedente.
La famiglia Tabaton offre una seconda possibilità al pilota vicentino e nell'82 gli affidano una Ritmo 125 GR.N, ma anche questa volta i risultati sono mediocri, siamo alla svolta, l'ultima occasione, Luigi Tabaton per la stagione 1983 gli affda una Lancia 037 sposorizzata dalla Wurth e con navigarore Bartolich, le vittorie sono 4 accompagnate da 3 terzi posti ed alcuni piazzamenti che in un campionato con 10 gare potrebbero dire "Campione Italiano" ma non è così, purtroppo per lui c'è Biasion con la 037 del Jolly Club Totip. che lo precede nel finale di stagione. E' divorzio con la Grifone.
Il 1984 è un anno di transizione con un programma iniziale diviso tra Tam-Auto (Porsche Turbo GR.4) e Bologna Corse con la 037 preparata dal torinese Volta (uno dei migliori preparatori delle 037), alle note Max Sghedoni, i risultati sono buoni c'è anche la vittoria ma a spuntarla è Vudafieri anche lui del Jolly Club; l'84 vede il debutto fuori dai confini nazionali con il Rally Vasco Navarro (Spagna) piazzandosi 2° con la Ferrari 308 GTB GR.4.
Il biemmio 1985/1986 lo vede nuovamente in Tam-Auto con un programma vario che comunque gli frutta alcune vittorie e parecchi piazzamenti.
Nel 1987 c'è il ritorno in Lancia.Cince al debutto il 1000 Miglia con la 037 poi viene dirottato sull'Italiano GR.N che vince con la Delta 4WD.
Nuovo divorzio.
Il 1988 lo vede firmare un contratto con Ford Italia ed a bordo della Sierra Cosworth Gr.N vince nuovamente l'Italiano di Gruppo e fa 2 assoluti.
Nel 1989 3° titolo di Gr.N e 2 gare con la Ford Motorsport nel Mondiale (Corsica 7° e Rac ritiro)
Nel 1990 solo 4 gare con la Ford Ufficiale senza risultati di rilievo ma la Vittoria a Monza con la BMW M3.
Nel 1991 inizia un duello che si protrarrà per 2 anni con Cerrato, Deila e la Lancia, ed in tutti e due i casi ad avere la meglio non è Cunico.
Nel 1993 la machina è la Escort Cosworth l'obbiettivo è l'italiano che anche quest'anno non arriva ,a arriva forse la sua più bella vittoria, Il Sanremo mondiale.
Nel '94 il ritiro Lancia coinvolge anche il Jolly Club Martini che si gemella con la Ford e di conseguenza con Cunico. Il pilota vicentino sfiora nuovamente la vittoria al Sanremo, ma un inconveniente tecnico gli fa terminare la corsa alle spalle di Auriol. La soddifazione arriva però dall'Italiano Assoluto che conquista dopo vari anni di un inseguimento che pareva non finire mai.
Cunico ci prende gusto e sia nel 1995 che nel 1996 rivince l'italiano davanti a Liatti prima e Dallavilla l'anno successivo.
Nel 97 e 98 ottiene alcune vittorie con la Escort Cosworth e l' Escort WRC ma per l'italiano non c'è nulla da fare.
Nel 1999 c'è l'accordo con Uzzeni e l'Aimont, che nel frattempo è diventata la scuderia ufficiale Subaru, per l'italiano con l'Impreza WRC, le vittorie sono 3 ma non bastano per battere Aghini.
Nel 2000 l'interesse del pilota vicentino è per il trofeo terra che vince su Longhi.
Meno fortuna nel 2001, le vittorie sono 2 ma non bastano a confermarsi.
Dal 2002 non ha più programmi ma si limita ad alcune apparizioni nell'italiano a bordo di varie macchine tra le quali le Mitsu Gr. N nelle varie evoluzioni.
Nel 2003 conclude un accordo con il team Rally Project per correre il campionato italiano con una Mitsubishi di gr.N seguito nel 2004 da alcune partecipazioni con la Renault Clio Super 1600 del Team Autorel con vittoria assoluta al rally Valli Piacentine. Nel 2005 si accorda con il Team Prorace per correre con una Mitsubishi ottenendo alcune vittorie di gruppo ed ha la possibilità, al rally dell'Altopiano di Asiago (suo paese d'origine), nel 2006, di partecipare con una Ford Focus WRC alla gara e di ottenere una vittoria assoluta in coppia con il navigatore Rudy Pollet.
Decide quindi negli anni successivi di partecipare alle gare riservate alle auto storiche dove utilizza una Porsche Rs gr.4 del 1972 del Team Guagliardo con la quale ottiene alcune vittorie di prestigio tra le quali quelle all'Isola d'Elba valida per il Campionato Europeo e alla Targa Florio. Nel 2009 sempre con la Porsche del Team Guagliardo vince il rally 2 Valli di Verona.
Il 2009 segna un ritorno a tempo pieno nel panorama nazionale dato che la Errepi Racing decide di affidargli una performante Ford Focus WRC per tentare l'assalto all'International Rally Cup; infila 4 successi consecutivi in altrettante uscite ed un secondo posto.
L'anno seguente, nella stagione 2010, rientra in pianta stabile nella massima serie tricolore; dopo un avvio di campionato altalenante con la Abarth Grande Punto il vicentino si riscatta al volante della Peugeot 207 con la quale ottiene il nono posto assoluto al Rally di Sanremo (valido per l'Intercontinental Rally Challenge) ed il secondo al Monza Rally Show nella finale del Master Show.
Il 2011 vede Cunico varcare la soglia delle 300 presenze, partecipando al Campionato Italiano Rally con il team Delta Rally Racing e dove ottiene il Trofeo Csai Indipendenti e giunge terzo assoluto (primo dei piloti non ufficiali)[

Nella sua carriera agonistica Cunico ha vinto:
8   gare del trofeo A112
1   gara nel Mondiale (Ford Escort CW)
1   gara nell'Europeo (Lancia 037)
2   gare internazionali (Lancia 037 e BMW M3)
37 gare campionato italiano (Lancia 037,Ford Sierra CW Gr.N, Sord Sierra CW
    4x4, Ford Escort CW, Ford Escort WRC, Subaru Impreza WRC)
7   gare campionato italiano terra (Subaru Impreza WRC)

I navigatori sono stati:  Meggiolan, Lappo, Delfino, Campagnol, Bartolich, Sgedoni, Scalvini, Evangelisti e Pirollo.
Il debutto nel mondiale avvenne nel 1981 al Sanremmo mentre sempre al Sanremo disputò la sua ultima gara iridata per un totale di 20 partecipazioni (15 rally finiti)con 1 primo ed 1 secondo posto. E' terminato 5 volte in zona punti ottenendone in totale 48 


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: mariner su Ottobre 14, 2008, 16:10:11 pm
Citato da: SUBARUAIMONT su Ottobre 12, 2008, 22:47:02 pm
Non è un personaggio che ha vinto molto nel mondiale anzi ha vinto "solo" una gara, la gara di casa, il Sanremo, ma può vantarsi di essere stato in compagnia di un altro italiano, Tony Fassina, il vincitore di un rally mondiale come privato.

                            GIANFRANCO CUNICO

Nato a Vicenza l'11 ottobre 1987, debutta nei rally nel 1977 al Rally delle Valli Piecentine con una opel Ascona Gr.2 (ritiro).




un vero fenomeno!!!! 


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: Mister Sandman su Ottobre 14, 2008, 16:24:51 pm
Citato da: mariner su Ottobre 14, 2008, 16:10:11 pm
un vero fenomeno!!!! 


Era molto avanti  ;D ;D


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Ottobre 14, 2008, 20:58:31 pm
Citato da: mariner su Ottobre 14, 2008, 16:10:11 pm
un vero fenomeno!!!!
Citato da: Mister Sandman su Ottobre 14, 2008, 16:24:51 pm
Era molto avanti ;D ;D


Fatto!!!!! l'8 è appena sopra al 5 capita di sbagliare.
Come dico al lavoro, riferito ad alcune persone: "Dio ha sbagliato a creare certi elementi, possiamo sbagliare anche noi!!!" ;D ;D


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Ottobre 20, 2008, 09:13:19 am
Forse ai molti nel mondo del rally questo nome non dirà molto ma per chia ha seguito anche i rally-raid

                            KENJIRO SHINOZUKA

è che nalla Parigi Dakar ha fatto la sua bella figura.

Nato a Tokio il 20 ottobre del 1948, oggi compie 60 anni, il pilota giapponese vanta 20 partecipazioni ai rally mondiali avendo debuttato al Saari del 1976.
Shinozuka ha ottenuto 2 vittorie ed un secondo posto, e precisanente nel 1991 e 1992 il Bandana Rally o Costa d'Avorio a bordo della Mitsubishi Galant VR-4. Ottenne anche un secondo posta al Safari nel 1994 a bordo della debuttante Mitsubishi Lancer. L'ultima corsa l'ha disputata nel 1997 in Australia dedicandosi poi a tempo pieno ai rally raid.
Nel 1997, anno in cui ha abbandonato i rally, ottiene la sua unica vittoria alla Parigi Dakar a bordo della Mitsubishi Pajero Evolution.
Nel 2003 a seguito di un indidente nella corsa africana, questa volta con la Nissan, riporta delle gravissime ferite che fanno temere ai medici il pericolo della sua vita.
Il pilota giapponese continua ancora a partecipare alle gare dell' l’International Cup for Cross Country Bajas.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 10, 2008, 22:05:52 pm
                                  MARKKO MARTIN

Nato in Estonia e precisamente a Tartu il 10 novembre 1975 oggi compie 33 anni.

Ha gareggiato nel World Rally Championship dal 2000 al 2005 con Toyota (2000), Subaru (2000 e 2001), Ford (2002 - 2004) e Peugeot (2005).

Ha fatto per due anni gavetta con Toyota e Subaru, Martin approda come secondo pilota alla guida della Ford Focus WRC ufficiale nel 2002. I suoi compagni di squadra sono Colin McRae e Carlos Sainz, due primedonne che lasciano ben poco spazio al pilota estone ma nonostante tutto risce anche a lottare per la vittoria all'Acropolis Rally in Grecia, sfortunatamente due forature lo rallentano ma soprattutto un ordine di squadra lo obbliga a lasciare la vittoria al più esperto McRae. Tuttavia al suo primo anno con la Ford Focus WRC riesce a fare la sua bella figura terminando 9° con 20 punti in classifica. Il 2003 vede la sua consacrazione: vince l'Acropolis Rally ed è il primo a rompere il dominio scandinavo al Neste Rally in Finlandia. Terminerà la stagione al quinto posto con 49 punti. Il 2004 è la sua stagione migliore. Termina secondo al Rally di Montecarlo dietro a Sébastien Loeb e vince la prima edizone del Corona Rally del Messico. Termina poi terzo in Nuova Zelanda e secondo a Cipro, ma tre ritiri consecutivi lo taglieranno fuori dalla lotta per il mondiale, a fine stagione si consolerà con due vittorie consecutive al Tamrac Rally di Corsica e al Rally di Catalunya, l'ultima del binomio Martin/Park. La classifica finale lo vede terzo con 79 punti.
Il 2005 è l'anno del passaggio alla Peugeot che schiera la 307 CC WRC, sostituendo Harri Rovanperä al fianco di Marcus Gronholm. Nonostante il buon inizio la stagione si è chiusa in tragedia. Non parte bene come il 2004 e non riesce a sottrarsi allo strapotere di Loeb, tuttavia prima del Wales Rally la coppia Märtin/Park era riuscita ad ottenere 4 podi e svariati piazzamenti senza neanche un ritiro (miglior risultato: secondo al Rally di Svezia). In Inghilterra il rally volgeva al termine ma Märtin non aveva vinto nemmeno una speciale. Alla SS15 Magram Park, nell'ultima giornata del Rally, la Peugeot di Martin si schianta violenetemente contro un albero. Nonostante l'estone esca illeso il suo co-pilota muore sul colpo. È il primo incidente in un rally in dieci anni. Le ultime due speciali vengono cancellate e Loeb si fa penalizzare per non vincere il mondiale in un giorno tanto triste. Come risultato Martin annuncia che salterà le ultime quattro gare della stagione. La classifica finale lo vede quinto con 53 punti.
Comprensibilmente scosso dalla morte del suo co-pilota e amico Michael Park, Martin si ritira definitivamente dalla scena mondiale.
Attualmente gestisce un team di junior rally in Estonia lasciando così capire che non intende tornare alle gare. Ha inoltre protestato per il trattamento che la FIA ha nei confronti del WRC che ha perso il suo splendore e ha chiesto una revisione approfondita del regolamento.

Tuttavia nel marzo 2006 ha partecipato al Rally del Portogallo su una Subaru Impreza del Gruppo N facendo sperare a un ritorno sulle scende del WRC. Il suo co-pilota era David Senior. Sempre nel 2006 ha corso nel campionato turismo danese con una Honda del team di Hans Hartmann.

Il 2007 ha visto un suo riavvicinamento al mondo WRC. Il 15 e 16 dicembre ha partecipato al Bettega Memorial Rally presso il Motor Show di Bologna con una Subaru Impreza WRC in versione 2007. I suoi avversari sono stati Francois Duval, Jan Kopecky e Toni Gardemeister. Ha dimostrato di non aver perso nulla delle sue capacità di guida vincendo la gara dopo un avvincente testa a testa con Gardemeister su ghiaccio.

Per il 2008 ha firmato un contratto che lo vede collaudatore del Subaru World Rally Team (SWRT) in vista dello sviluppo della nuova Impreza WRC.

Riepilogando:
Ha partecipato a 84 Rally del WRC
Debutto: Finlandia 1997
Ultimo: Gran Bretagna 2005
Vittorie: 5
Secondi posti:  5 
Terzi posti:  8   
Totale podi:  18
Punteggio massimo a fine stagione:  42   
Totale punti conquistati nelle gare mondiali:  207 
P.S. vinte:  101
le sue macchine
1997 - anno del debutto con - Toyota Celica Turbo 4WD
1999 - Ford Escort WRC, Toyota Corolla WRC
2000 - Toyota Corolla WRC, Subaru Impreza WRC
2001 - Subaru Impreza WRC
2002 - Ford Focus WRC 02
2003 - Ford Focus WRC 03
2004 - Ford Focus WRC 04
2005 - Peugeot 307 WRC (stagione non conclusa)

Le 5 vittorie

1 Acropolis Rally of Greece 2003 Michael Park Ford Focus WRC
2 Neste Rally di Finlandia 2003 Michael Park Ford Focus WRC
3 Corona Rally México 2004 Michael Park Ford Focus WRC
4 Tour de Corse - Rallye de France 2004 Michael Park Ford Focus WRC
5 Rallye Catalunya-Costa Brava (Rallye de España) 2004 Michael Park Ford Focus WRC


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 11, 2008, 21:43:32 pm
                                  BJORN WALDEGARD

Bjorn Waldegard nasce il 12 novembre 1943 a Solna in Svezia.
E' il 1° pilota ad aggiudicarsi il World Rally Championship piloti nel 1979.
In Svezia è anche conosciuto con il nomignolo di "Walle"
Ha debuttato nel 1962 e, dopo aver vinto il campionato Nazionale nel 1967 e'68, ha continuato a corere nei campionati maggiori fino al 1992 quando un si fratturò un braccio nel corso del Safari Rally costringendolo al ritiro dalle competizioni. La sua prima vittoria internazionale, è al volante di una Porsche 911, nel 1969 al Rally di Monte Carlo, mentre la sua ultima vittoria è al Safari del 1990. Con queste due vittorie di inizio e fine carriera detiene il record di pilota a vincere un rally mondiale a più anni di distanza.
Negli anni 70 viene anche ingaggiato la team Lancia per alcune corse tra le quali il Rally di Sanremo del 1976 dove la scuderia gli ordina di cedere il passo a Munari, compagno di squadra in lotta per il mondiale. Il pilota svedese trasgredisce agli ordini e vince con 4 secondi di vantaggio su Munari, questo gli costerà il proseguimento della collaborazione con la Lancia.
Waldegard fu poi vincitore del 1°l Campionato Mondiale Rally nel 1979 nel quale corse per la Ford e Mercedes-Benz, battendo Hannu Mikkola nella fase finale al Rallye Costa d'Avorio.
A settembre 2008, Waldegård hanno preso parte al Colin McRae Rally Stage, una manifestazione svoltasi  Perth, in Scozia, dove con un buon numero di ex-campioni del mondo ha preso parte alla manifestazione in memoria di McRae, morto nel 2007. Il quell'occasione ha guidato una Porsche 911.

Ecco le vittorie conquistate con il nome del navigatore che ha condiviso la vittoria e l'auto

1  25th International Swedish Rally 1975 Hans Thorszelius Lancia Stratos HF
2  17º Rallye Sanremo 1975 Hans Thorszelius Lancia Stratos HF
3  18º Rallye Sanremo 1976 Hans Thorszelius Lancia Stratos HF
4  25th Safari Rally 1977 Hans Thorszelius Ford Escort RS1800
5  24th Acropolis Rally 1977 Hans Thorszelius Ford Escort RS1800
6  26th Lombard RAC Rally 1977 Hans Thorszelius Ford Escort RS1800
7  28th International Swedish Rally 1978 Hans Thorszelius Ford Escort RS1800
8  26th Acropolis Rally 1979 Hans Thorszelius Ford Escort RS1800
9  7ème Critérium Molson du Québec 1979 Hans Thorszelius Ford Escort RS1800
10  12ème Rallye Côte d'Ivoire 1980 Hans Thorszelius Mercedes 500 SLC
11  12th Motogard Rally of New Zealand 1982 Hans Thorszelius Toyota Celica 2000GT
12  15ème Rallye Côte d'Ivoire 1983 Hans Thorszelius Toyota Celica TCT
13  32nd Marlboro Safari Rally 1984 Hans Thorszelius Toyota Celica TCT
14  34th Marlboro Safari Rally Kenya 1986 Fred Gallagher Toyota Celica TCT
15  18ème Rallye Côte d'Ivoire 1986 Fred Gallagher Toyota Celica TCT
16  38th Marlboro Safari Rally Kenya 1990 Fred Gallagher Toyota Celica GT-Four

Ed ora un po' di numeri

Rally mondiali disoutati: 95
Vittorie: 16
Secondi posti:  10 
Terzi posti:  9   
Piazzamenti a podio:  35   
Totale punti conquistati:  428 (Mondiale piloti)
P.S. vinte:  239

Ecco alcune macchine che ha guidato: Lancia Stratos HF, Ford Escort RS1800,
Mercedes 500 SLC, Toyota Celica 2000GT, Toyota Celica TCT, Toyota Celica GT-Four, Fiat 131 Abarth, Lancia Delta HF Integrale, Ferrari 308 GTB



Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 17, 2008, 20:12:37 pm
                                        GUSTAVO TRELLES

Pilota uruguaiano nato il 15 novembre del 1954 divide con Jorge Recalde la notorieta di pilotà più titolato del Sud America.
E' stato quattro volte campione del mondo Gruppo N per quattro anni consecutivi ed esattamente dal 1996 al 1999.
Approdato per caso nel mondo dei rally nel 1974 quando dovette sostituire un pilota locale(che si ammalò alla vigilia di una gara). Nella gara in questione giunse 2° assoluto e questo gli valse un contratto con la Fiat Uruguay per l'anno successivo (Fiat 125).
In dieci anni vinse sette titoli nazionali poi, per dare più immagine al proprio nome e trovare nuovi avversari e nuovi stimoli decise di traserirsi in Spagna favorito anche dalla lingua e dalla presenza di alcuni amici in territorio spagnolo.
In Spagna Trellers vinse il campionato su terra che gli garanti un contratto con Lancia Espana. La sua collaborazione con Lancia continua con il MRT di Mauro Nocentini dove nel 1992 con la Delta GrA conquista il 2° posto nel campionato spagnolo.
La sua attività nel mondiale si divide in 2 fasi:
La prima dal 1988 al 1993 con la Lancia Delta
La seconda dal 1996 al 2002 con le varie versioni della Mitsubishi Lancer Evo.
Nella sua lunga carriera ha partecipato a 92 gare del mondiale con debutto al Rally del Brasile del 1981 ed ultima gara disputata nel 2002 in Argentina.
Un solo piazzamento a podio (3° con la Lancia Delta Integrale) nel 1992 in Argentina dietro a Auriol e Sainz e 2 P.S. vinte
Ecco il suo palmares
3rd FIA Cup Gr.N 1989
2nd FIA Cup Gr.N 1990
1st FIA Cup Gr.N 1996
1st FIA Cup Gr.N 1997
1st FIA Cup Gr.N 1998
1st FIA Cup Gr.N 1999
2nd FIA Cup Gr.N 2000
2nd FIA Cup Gr.N 2001


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: Emi su Novembre 18, 2008, 08:36:50 am
ma non si chiama trelles?


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 18, 2008, 20:22:36 pm
Citato da: Emi su Novembre 18, 2008, 08:36:50 am
ma non si chiama trelles?

Ok mi hai cuccato in fallo ;D


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 18, 2008, 22:02:43 pm
                                FRANCOIS DUVAL

Pilota belga nato il 18 novembre 1980
Il primo contatto con i motori lo ha con i kart, ma il padre Renè che corre con la Corolla 1,6 preparata le garage in cui lavora e Toyota GT four ex Verreydt con cui vince nel 1998 il campionato belga rally sprint, lo avvicina al mondo dei rally.
Nel 1999 debutta nei rally con il Challenge Citroen Saxo ed ottiene il casco d'oro come miglior debuttante, nel 2000 corre alcune gare del mondiale produzione con il Mitsubishi Marlboro Junior Teamm oltre ad alcune gare in Belgio con la Celica 4WD.
Debutta nel mondiale in Portogallo nel 2001 a bordo di una Mitsubishi Lancer ritirandosi dopo 9 P.S. mentre nella gara successiva in Australia si classifica in 19° posizione assoluta.
Dal 2002 firma per la Ford ed inizia a correre con la Puma S1600 e a alcune corse con la Focus WRC.
Nel 2003 è 9° nella classifica del mondiale WRC ( con 2 piazzamenti a podio)mentre nel 2004 raggiunge la 6° piazza del WRC ed ottiene 5 podi.
Nel 2005 c'è il cambio di squadra e l'arrivo in Citroen, ma come privato, dove con la Xara WRC ottiene la sua prima ed unica vittoria nel WRC (Australia). La stagione si conclude nuovamente con un 6° posto.
Nel 2006 corre con la Skofa Fabia WRC concludendo solamente 3 gare e classiicandosi 19° nel mondiale.
Nel 2007 corre 2 gare con la Xara ottenendo un 2° posto in Germania ed il 5° in Spagna.
Nell'anno in corso c'è il ritorno in Ford come pilota della scuderia satellite Stobart, dove ottiene 2 terzi e 2 quarti posti ma è vittima di un grave incidente il Giappone dove il navigatore Patrick Pivato rimane per alcuni giorni in bilico tra la vita e la morte. (fortunatamente le notizie ceh ci pervengono sono incoraggianti ed il navigatore francese ora sta seguendo le fasi di recupero).
In totale ha partecipato ad 82 (finendone 34) gare del WRC ottenendo 1 vittoria, 5 secondi posti e 7 terzi, ha vinto 55 P.S.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 18, 2008, 23:15:28 pm
                                  JAN PETTER SOLBERG

Nato a Askim (Norvegia), vicino a Oslo, il 18 novembre 1974.
Attualmente vive a Monaco con la moglie, l'ex rally svedese Pernilla Walfridsson ed hanno un figlio di nome Oliver.
Ha iniziato la sua carriera cone navigatore. Ha vinto il campionato di rally in Norvegia.
Il suo debutto nel Mondiale Rally ha avuto luogo nel Rally di Svezia nel 1998 con una Toyota Celica Turbo 4WD concludendo in 16° posizione ed è navigato da Egil Solstad. Nel suo secondo rally in Galles non è stato così fortunato ed ha distrutto l'auto, in quest'occasione il suo co-pilota è Cato Menkerud, che diventerà in seguito il navigatore di suo fratello Henning.
Nel 1999, dopo essersi proposto a Malcolm Wilson ( gran capo Ford) ottiene un posto in squadra, come spalla di Colin McRae, e deve lottarein ogni gara con altri piloti con la valigia giunti in Ford comeThomas Radstrom e Simon Jean Joseph. Solberg partecipa al Rally di Svezia, Kenya (dove ha preso i suoi primi due punti conquistando il quinto posto), Portogallo, Finlandia, San Remo, e nel Galles. Nelle sei manifestazioni in cui ha preso parte il navigatore è Phil Mills, ad eccezione del Kenia, dove il co-pilota è Fred Gallagher. Nel 2000 partecipa a dieci prove sempre con navigatore Phil Mills: Kenya (di nuovo 5°), in Argentina, Grecia (R), Nuova Zelanda (4°), Finlandia (dove ha uno spettacolare incidente), a questo punto firma per la Subaru e conclude la stagione con Corsica, San Remo, Australia e Galles.
Nel 2001, è stato scelto come seconda guida dietro a Richard Burns. Partecipa a tutti gli appuntamenti della stagione, ma si deve ritirare 6 volte ottenendo come miglior risultato il 2° posto in Grecia alle spalle di McRae.
Il compagno di squadra Richard Burns vince il mondiale piloti ma contemporaneamente firma per la Peugeot.
In Subaru arriva il quadri campione del mondo Tommi Mäkinen e Solberg viene nuovamente nominato secondo pilota, ma le cose ben presto cambiano e con il 2° posto in Argentina, 3° in Finlandia, San Remo e l'Australia, e la prima vittoria mondiale in Galles si laurea vice campione del mondo.
Il 2003 è l'anno del mondiale: con 4 vittorie, un 2°, due 3° posti ed ottimi piazzamenti si laurea campione del mondo.
Il 2004 ottiene addirittura 5 vittorie ma non bastano per bissare il successo dell'anno precedente ed è 2° nel mondiale.
Il 2005 è l'ultimo anno di vittorie per il pilota norvegese che ne ottiene ancora 2 con due 2° e tre 3°.
il 2006 e 2007 non vedranno più vittorie da parte del pilota norvegese che in parecchie occasioni si vede sopravvanzare dal compagbo di squadra Atkinson.
Il 2008 è l'anno di transizione con la nuova Subaru WRC che non soddisfa le aspettative dei piloti nonostante il 2° posto al debutto. Ma nel resto della stagione ha ottenuto solo piazzamenti e neanche un podio: è finito sesto in classifica, dietro anche al compagno di squadra. Alla fine della stagione la Subaru, complice il difficile momento economico, pone termine alla propria presenza nel campionato mondiale rally.
Rimasto senza una vettura ufficiale, Solberg decide di affrontare il mondiale 2009 con una propria squadra, acquistando una Citroën Xsara WRC, che gli permette di ottenere due terzi posti a Cipro e in Italia. I modesti risultati conseguiti nel prosieguo della stagione lo convincono a rilevare dal costruttore francese una più moderna C4 WRC, con la quale disputerà le due prove finali del campionato; in entrambe conclude al quarto posto. Conclude la stagione con 35 punti, al quinto posto nel Mondiale Piloti vinto da Loeb.
Con lo stesso team, dopo aver raccolto il budget necessario con un imponente bouquet di sponsor, acquista un secondo esemplare di C4 WRC, con la quale affronta l'intera stagione 2010. Dopo un brutto inizio con un nono posto in Svezia, riesce a conquistare tre podi consecutivi: è secondo in Messico e Turchia e terzo in Giordania. Dopo un ritiro in Nuova Zelanda, il pilota norvegese riprende a racimolare punti, con risultati molto buoni: è terzo in Bulgaria e in Francia, e secondo in Giappone. Nelle altre prove, termina sempre nei primi cinque. Quando mancano due rally alla conclusione del campionato, è terzo nella classifica piloti con 133 punti
Il 2011 lo si vede ancora alla guida di una Citroen con il proprio team ma questa volta con la debuttante DS3 WRC, risulta più volte essere il migliore pilota dei non ufficiali andando 2 volte a podio ma un finale di stagione con un'esclusione (peso macchina) e 2 ritiri lo relegano al 5° posto della classifica finale del WRC.
Il 2012 lo vediamo nuovamente in un team ufficiale, Ford World Rally Team, e con un nuovo navibatore: Patterson; dalle aspettative potrebbe dare filo da torcere a Loeb e compagni ma le sue prestazioni sono troppo altalenanti, a prove speciali corse da funambolo si alternano errori che ne pregiudicano ben presto la corsa verso le posizioni alte della classifica iridata. chiude la stagione con 5 podi (tutti terzi posti) ma anche 4 zero in casella che gli permettono di conquistare il 5° gradino del podio mondiale preceduto anche dal giovane connazionale e privato Ostberg.
Stagione 2013 da definire.
Ecco un riepilogo della carriera mondiale di Peter Solberg
Partecipazioni a gare del WRC: 138
vittorie: 13
2° posti: 15
3° posti: 25
Prove speciali vinte 321
Piazzamenti nel mondiale:

   
 
 
           
           
             
           
           
           
           
           
           
           
           
           
1998  Ford Privato -
1999  Ford Privato    19°
2000  Ford Private, Subaru 10°
2001  Subaru 10° 
2002  Subaru 
2003  Subaru
2004  Subaru
2005  Subaru
2006  Subaru
2007  Subaru
2008  Subaru
2009  Citroen
2010  Citroen
2011  Citroen
2012  Ford





Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: Emi su Novembre 19, 2008, 08:24:51 am
smettila con questi piloti che tanto non ti caga nessuno :P :P :P

il 12/12 vieni con noi a lombardore?


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 19, 2008, 20:55:33 pm
Citato da: Emi su Novembre 19, 2008, 08:24:51 am
smettila con questi piloti che tanto non ti caga nessuno :P :P :P

il 12/12 vieni con noi a lombardore?

Guarda qua che bella notizia.
non penso di essere lucido per presentarmi a girare in pista, penso che mi pianterei subito o farei qualche meschina figura, quasta sera venendo a casa ho rischiato 2/3 volte il patatrac.
Per ora sono nero, spero di sbollire il tutto nel più breve tempo possibile >:( >:(
http://www.ilpistone.com/smf/index.php?topic=40976.0


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 30, 2008, 20:47:33 pm

                      CHRISTOPHER (CHRIS) ATKINSON

Chris Atkinson, nasce il 30 novembre 1979 a Bega nel Nuovo Galles (Australia).
Laureato in economia e commercio comincia per caso la carriera di pilota, era agente di commercio, grazie a suo fratello Ben che lo ingaggia come navigatore per alcune corse poi avviene lo scambio di sedili ed i risultati migliorano sensibilmente. Ottiene così una Mitsubishi Lancer EVO dove ottiene nel 2001 e 2002 dei buoni risultati in Gr.N e conquistando anche 2 vittorie assolute nel campionato Australiano.
Nel 2003 firma un contratto con la Suzuki che gli affida la Ignis S1600 per il campionato Asia-Pacifico.
Atkinson inizia con una vittoria di classe nella gara d'apertura del campionato a Canberra, di seguito arrivano un secondo posto in Nuova Zelanda, un secondo in Giappone e due vittorie in Thailandia e India. Atkinson vince così il campionato Asia-Pacifico Super 1600, ma cosa colpisce è stata la sua quinta posizione in generale davanti a molte auto più potenti.
Nel 2004 corre 4 gare, 3 con l'impreza STI Gr.N ed una con la Suzuki S1600.
Nel 2005 firma cone seconda guida per il SWRT, termina il campionato al 12° posto con 13 punti e come miglior risultato un 3° posto in Giappone ed un 4° in Australia.
Nel 2006 si migliora ma non coadiuvato dalla macchina termina il campiobato il 10° posizione con 20 punti.
Il 2007 termina 7° nel mondiale con 31 punti.
Il 2008 fino ad ora à l'annata migliore ad una gara dal termine del mondiale è attualmente 5° con 50 punti ma cosa importante è stato molte volte più veloce del compagno di squadra e prima guida Peter Solberg.
Attualmente in questa stagione ha ottenuto 2 secondi posti (Messico ed Argentina) e 3 terzi posti (Monte, Giordania e Finlandia)



Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 30, 2008, 21:45:56 pm
                                    RICHARD BURNS

Nasce il 17 gennaio 1971 a Reading in Gran Bretagna, ed il suo debutto avviene all'età di soli 8 anni al volante di una Triumph 2000 mentre all'età di 13 anni venne eletto guidatore dell'anno under 17.
Nel 1986 durante uno stage presso la Jan Churchill's Welsh Forest, scuola rally, si avvicina definitivamente a professionalmente ai rally.
Nel 1990 si iscrive al Trofeo Peugeot britannico e debutta con una 205 GTI nel mondiale. Nel 1991 Robert Red diviene il suo copilota e lo sarà fino al termine della sua carriera agonistica. Nel 1993 diviene compagno di squadra di Alister McRae nel SRT cove gareggiano nel campionato britannico. Richard con 4 vittorie ed ottimi piazzamenti è il più giovane pilota a conquistare il titolo nazionale.
Dal 1996 al 1998 corre con la Mitsubishi Carisma in varie gare tra cui quelle del campionato Asia-Pacifico piazzandosi nel mondiale 9° nel 1996, 7° nel 1997 e 6° nel 1998 (Vince in Kenia e Gran Bretagna).
Nel 1999 torna in Subaru a sostituire Colin McRae, E' subito 2° nel mondiale con vittorie in Grecia Australia e Gran Bratagna,
Nel 2000 è nuovamente 2° nel mondiale con 4 vittorie (Kenia, Portogallo, Argentina e Gran Bretagna)
Nel 2001 è l'anno del mondiale piloti, vince solamente in Nuova Zelanda ma con gli orrimi piazzamenti riesce a sopravvanzare la concorrenza, questo avviene con un contratto già firmato per la Peugeot nella prossima stagione.
Nel 2002 è 5° con 4 secondi posti.
Arriviamo all'ultimo anno, il 2003, vittorie non ne arrivano ma gli ottimi piazzamenti a podio gli permettono di essere 2° a 2 gare dalla fine del mondiale.
In Spagna, penultimo appuntamento della stagione Richard si ritira dalla sua ultima gara. Rientra in patria viene contattato dal SWRT per un possibile ritorno dal 2004 e mentre si sta recando con Markko Martin alla partenza del Rally di Gran Bratagna, ultimo appuntamento della stagione Richard ha un malore passeggero che gli fa perdere l'orientamento. Per precauzione non prende parte alla manifestazione e si ricovera per una visita di controllo: la sentenza è drammatica: tumore al cervello.
Viene sottoposto a radioterapia e chemioterapia, nell'aprile del 2005 viene operato ed il decorso sembra procedere per il meglio, addirittura si parla di un ritorno per la 2° parte della stagione 2006 in qualche gara per riprendere dimestichezza con le corse.
In autunno la situazione precipita e proprio il 25 novembre giorno del 4° anniversario della vittoria nel mondiale rally e dopo alcuni giorni di coma Richard muore all'età di 34 anni.




Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Aprile 12, 2009, 21:27:13 pm
                                    CARLOS SAINZ

Ecco secondo me uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, peccato abbia terminato abbastanza presto, avrei ancora voluto vederlo al volante di una macchina competitiva se non alla pari con la Citroen C4 WRC per contrastare Loeb:

Carlos Sainz nasce a Madrid il 12 aprile 1962.
Inizia a con uno sport completamente diverso dai rally, lo squash , dove si laurea campione spagnolo a 16 anni. Si iscrive all’università ma la abbandona per seguire la sua nuova passione che diventerà con gli anni anche la sua professione: il rally.
La sua carriera nei rally comincia nel 1980 e nel 1987 e 1988 vince il titolo spagnolo con la Ford Sierra RS Coswort. La vittoria in anticipo nel campionato spagnolo 1987 gli permette di debuttare anche nel mondiale al rally del Portogallo.
Nel 1989 passa alla Toyota ma è nel 1990 che ottiene la prima vittoria mondiale i Grecia e con altre 3 vittorie ed altri piazzamenti ottiene il suo 1° titolo mondiale  con la Celica.Nel 1991 è 2° nella classifica finale del mondiale ottenendo 5 vittorie mentre nel 1992 rivince il mondiale ed ottiene 4 vittorie parziali.
Nel 1993 arriva la sfortunata parentesi con la Lancia Delta Integrale (ormai al termine della propria carriera agonistica)  ottiene un solo piazzamento a podio e termina 8° nel mondiale.
Nel biennio 1994/1995 approda in casa Subaru dove 4 vittorie e per 2 anni consecutivi è 2° nel mondiale.
Nel 1996 e 1997 ritorna nuovamente in Ford dove con la Escort ottiene 3 vittorie e per 2 volte consecutive si piazza al 3° posto nel mondiale.
Nel 1998 e 1999 un nuovo ritorno, questa volta a Colonia, per guidare la Toyota Corolla, nel 1998 ottiene 2 vittorie ed il 2° posto nel mondiale mentre nel 1999 rimane per la 1° volta dopo parecchi anni senza vittorie parziali e si piazza al 5° posto nel mondiale, la delusione è grande ed arriva il divorzio da Toyota, si annuncia una nuova avventura.
Si apre un triennio 2000/2002 nuovamente in casa Ford con la Focus WRC. Nel 2000 una vittoria, a bocca asciutta nel 2001 e nuovamente una vittoria nel 2002 (ma i piazzamenti a podio sono parecchi) gli valgono nelle classifiche mondiali un 3° (2000) un 6° (2001) e nuovamente un 3° posto nel 2002.
Nel 2003 approda nella squadra più forte del mondiale sperando di conquistare ancora un titolo iridato, ma senza fortuna. Ottiene una vittoria nel 2003 ed il 3° posto nel mondiale mentre nel 2004 arriva la sua ultima vittoria nel WRC in Argentina, conclude il mondiale al 4° posto.
A fine stagione arriva il ritiro, abbandona uno dei più grandi piloti della storia del rallysmo mondiale e senza dubbio il miglior pilota degli anni ’90 quando i rally avevano un sapore diverso da quello attuale.
Nel 2005 a sorpresa viene richiamato dalla Citroen per sostituire il falloso Duval in Grecia e riesce ancora a salire sul podio, molti addetti ai lavori e tifosi sperano in un ritorno che non ci sarà.
Con 27 vittorie nel mondiale è il 2° pilota nella classifica dei piloti più vittoriosi in prove mondiali (dietro all’extraterrestre Loeb).
Dal 2006 si dedica ai gradi raid con la Volkswagen ma la fortuna lo perseguita e non riesce ad ottenere quanto sperato nonostante le vittorie parziali ottenute, come nell’ultima Dakar dove nonostante 6 prove vinte non è riuscito a vedere il traguardo.
Sainz partecipa anche alla Dakar 2009, svoltasi in Sud America, con ambizioni di vittoria, ma viene di nuovo ostacolato dalla cattiva sorte. Infatti, dopo aver vinto sei tappe è leader della classifica auto quando uno strano incidente lo costringe al ritiro: durante una prova speciale, in un tratto di fuoripista finisce in un terrapieno di circa quattro metri che a suo dire non era stato segnalato dall'organizzazione della corsa.
Ci riprova nel 2010, riuscendo a portare a casa il primo posto, sempre nella categoria auto.
Dal 2011, sempre con la squadra tedesca si dedica allo sviluppo della nuova arma che debutterà nel WRC a partire dal 2013: la Polo R WRC; oltretutto la porta anche al debutto (sempre con il fido navigatore Moya) in una manifestazione non titolata (vista ancora la mancanza di omologazione) sulle strade italiane: il RallyLegend a fine ottobre.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Aprile 21, 2009, 22:17:15 pm
                     
                JUHA MATTI PELLERVO KANKKUNEN

Meglio conosciuto come Juha Kankkunen oppure KKK (nomignolo affibiatogli sui campi di gara.
Nato a Laukaa, Finlandia, il 2 aprile 1959.
Nella sua carriera agonistica ha ottenuto 23 vittorie nei rally mondiali ed ha vinto 4 titoli alla guida di Peugeot (1986), Lancia (1987 e 1991) e Toyota (1993). E' attualmente 6° nella classifica di tutti i tempi come vittorie individuali nel mondiale.
Dal 2007 Kankkunen detiene il record mondiale di velocità su ghiaccio in una Bentley Continental GT.

Kankkunen è cresciuto nella sua azienda di famiglia vicino a Jyväskylä ed ha confessato di aver guidato un auto e un trattore da sette anni di età.

Dal 1983 al 1985, ha guidato la Toyota Celica Twincam Turbo TA64, ed è con questa macchina che ha ottenuto la sua prima vittoria su Safari Rally nel 1985, Questa è stata la molla che lo ha fatto arrivare nel 1985 in Peugeot e nel 1986 ottiene il suo 1° titolo mondiale, questo è anche l'anno in cui correranno le Gr.B e le Peugeot, quindi il pilota finlandese dovrà trovarsi una nuova casa.
Nonostante vincere il suo secondo titolo mondiale consecutivo nel passaggio alla Lancia dobe corre con la Delta 4WD KKK lascia il team a fine anno per dissapori dovuti ai giochi di squadra in favore dell'astro nascente italiano Miki Biasion ( un esempio è sua prima uscita con il team nel Rally di Monte Carlo).

A questo punto con tutti i piloti sotto contratto è obbligato a correre con una Toyota Celica GT-Four ST165 privata correndo solo 6 gare ed ottenendo un misero , per un campione del mondo in carica , 3 posto.
Nel 1989 arriva alla Toyota del TTE (Toyota Team Europe) ottenendo la sua unica vittoria al Rally d'Australia.
Torna nuovamente in Lancia nel 1990 e vi rimane fino al 1992 con un mondiale vinto nel 1992.
Con l'abbandono della Lancia ufficiale (correrà ancora nel 1993 gestita dal Jolly Club) rientra in nel 1993, per sostituire Carlos Sainz che correrà con con la casa di Chivasso sulla Delta Integrale alla sua ultima stagione.
In quell'anno Kankkunen da l'assalto al quarto titolo mondiale e lo vince ma perde il suo navigatore Juha Piironen colpito da un ictus.a sostituirlo saranno
Nicky Grist ed il Denis Giraudet.

Nel 1994, Kankkunen vince il Rally del Portogallo con la ST185.
Con la squalifica della Toyota fino a tuttoil 1997 per aver adottato il turbo di un dispositivo che eludeva la flangiatura porta alla sisoccupazione KKK sino al a stagione 1997 iniziata quando viene chiamato dalla Ford per sostituire un deludente Armin Schwaz.
Rimarrà in Ford fino al 1998.
Nel 1999 approda nel Subaru World Rally Team dove ottiene ancora 2 vittorie.
Nel 2001 abbandona il SWT ed approda in Hyundai dove corre con la Accent WRC ma senza ottenere risultati soddisfacenti.
Nel 2002 la sua ultima apparizione nel mondiale al RAC.
Nel 2007 realizza il nuovo record mondiale di velocità su ghiaccio, raggiungendo con una Bentley Continental GT i 321,6 km/h sul mar Baltico a Oulu.
Kankkunen, è uno degli azionisti della compagnia aerea Flying Finn


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Febbraio 16, 2010, 00:22:29 am
                                                             SEBASTIEN LOEB

Parliamo ora del pilota più titolato della stora dei rally:

Sébastien Loeb nasce a Haguenau il  26 febbraio 1974, studia come perito elettronico e inizia a dilettarsi nella ginnastica ma al termine degli studi e con il conseguimento della patente si avventura nella sua nuova passione i rally: debutta con il trofeo Rallye Jeunes nel 1995 con il navigatore Dominique Heintz con cui corre fino al 1997 quando conosce il suo attuale navigatore Daniel Elena (debutto al rallye de Chevennes).
Il nuovo duo si fa subito vedere vincendo 4 prove su 4 del trofeo Volant Peugeot dove corre con una 106, effettua due gare anche con la categoria 1600 ed al termine della stagione viene eletto “miglior pilota giovane”.
Nel 1998 partecipa al trofeo Citroen Saxo Kit Car, Vince tutte le gare a cui partecipa ma distrugge anche 2 macchine ed i fondi non gli permettono di terminare la stagione. Nel 1999 diventa ufficiale Citroen e vince il Trofeo. Nel 2000 disputa 3 gare del mondiale, con la Seat  Cordoba WRC il Rally di Spagna (ritiro), mentre con la Corolla WRC  il Sanremo (9°) e Corsica (10°). Lo stesso anno partecipa e vince con Citroen il campionato francese terra e quello asfalto. La svolta della sua carriera avviene però al Rally du Var dove Guy Fréquelin, per premiarlo delle vittorie ottenute gli affida una Xsara Kit Car: arriva immediatamente la vittoria ed il team manager della Citroen dichiara ai microfoni: “E’ nata una stella”
Nel 2001 c’è il debutto a tempo pieno nel Mondiale Junior con la Saxo e lo vince in anticipo tanto che la Citroen gli affida per il Sanremo una Xara WRC vince anche una P.S. e finisce alla spalle dei gemelli di Mentone J. Ed H. Panizzi ad 11”4.
Nel 2002 è nel mondiale a tempo pieno e disputa tutte le gare del mondiale con la Citroen ufficiale ad eccezione del Rally d’Australia dove corre con una Xara WRC gestita dal team semiufficiale Piedrafita sport. Nel rally di Germania ottiene la sua prima vittoria iridata.
Siamo all’anno della consacrazione e anche un po’ della delusione, infatti nel 2003 Loeb arriva all’ultima gara praticamente a pari punti nel mondiale con Peter Solberg (Subaru Impreza) dopo aver vinto 3 gare (Monte, Germania e Sanremo) ma per ordine di scuderia deve congelare il 2° posto che garantisce la vittoria nel mondiale marche per Citroen ma perde il mondiale piloti che invece va al norvegese.
Il 2004 arriva il 1° mondiale, vince 6 gare (Monte, Svezia, Cipro, Turchia, Germania ed Australia) oltre ad ottenere 6 secondi posti. Eguaglia il record di Didier Auriol (6 vittorie nella stessa stagione) ed è il 1° pilota non scandinavo a trionfare sulle nevi della Svezia.
2005 è un altro anno trionfale, Vince 10 gare (altro record) di cui 6 consecutive. Il mondiale arriva a 4 gare dal termine (con il 2° posto ottenuto in Giappone) anche se la possibilità di chiuderlo prima c’era stata al Rac (Scozia) ma vista la tragicità della corsa (morte del navigatore di  Markko Märtin, Michael Park) aveva deciso di timbrare all’ultimo C.O. in ritardo per non festeggiare.
2006: Loeb è costretto a correre da “privato”, La Citroen ha deciso di dedicare tutte le sue forze alla progettazione della nuova C4 WRC ed il pilota alsaziano dovrà correre le gare del mondiale con le macchine gestite dal team belga Cronos. La lotta è tra lui e Gronholm e le cose sembrano mettersi al meglio ancora per il pilota francese che a 4 gare dal termine ha 35 punti di vantaggio sul finlandese ma, in un ganale incidente di bici, si frattura un braccio ed è costretto a saltare 3 prove del mondiale. Si arriva così all’ultima gara con Loeb che ha 5 punti di vantaggio su Gronholm che però non ne approfitta dell’assenza dell’avversario terminando 5° l’ultima gara del mondiale disputatasi in Australia; arriva così per l’alsaziano il suo 3° mondiale consecutivo.
Partecipa anche alla 24 Ore di Le Mans, a bordo di una Pescarolo condotta alternandosi con Helary e Montagny, e si piazza al 2° posto assoluto.
2007: Loeb porta al debutto la nuova C4 WRC e ritorna ad essere ufficiale a tutti gli effetti, La stagione comincia nel migliore dei modi con la vittoria al Monte che gli permette di eguagliare i record di Munari, Rohrl e Makinen (4 vittorie ciascuno) ma vince anche in Messico, Portogallo, Argentina, Germania, Spagna , Corsica ed Irlanda, ed è proprio qui che grazie al ritiro di Gronholm riesce ad ottenere la sua 4° vittoria mondiale consecutiva.
2008: Debutta con una nuova vittoria al Monte (la quinta) e stacca Munari, Rohrl e Makinen. Ottiene anche le vittorie in Messico, Argentina, Italia, Grecia, Finlandia, Germania, Nuova Zelanda, Catalogna, Corsica e Gran Bretagna (la sua prima vittoria oltre Manica). Vince così il suo 5° mondiale davanti ad Hirvonen e batte altri 2 record: 11 vittorie in una sola stagione e diventa il pilota più titolato della storia del rallysmo staccando Juha Kankkunen e Tommi Mäkinen, fermi entrambi a 4 vittorie ciascuno.
2009: sicuramente è il mondiale più sofferto, dopo anni arriva all’appuntamento finale in 2° posizione nella generale alle spalle dell’avversario di questi ultimi anni il finlandese Hirvonen.
Vince le prime 5 gare Irlanda, Norvegia, (1° vittoria del mondiale in questa gara), Cipro, Portogallo ed Argentina ma il recupero di Hirvonen è magistrale e si arriva all’ultima gara con il finlandese con 1 punto di vantaggio (84 a 83). La vittoria in Galles va a Loeb, Hirvonen è 2° e perde il mondiale per un punto e forse anche per un ordine di scuderia non arrivato al Rally d’Italia (Sardegna) dove Wilson (patron di Ford M-Sport) non ha dato l’ordine a Lavala (poi vincitore della gara) di lasciare il passo al compagno di squadra. Grande segnale di sportività da parte del team inglese ma….da rosicarsi le dita!!!
Altrettanto perentorio è il suo cammino nel mondiale 2010 in cui, con sei successi parziali, dopo la prova in Francia, il 3 ottobre si laurea campione del mondo, per la settima volta consecutiva, nonostante rimanessero, ancora, due rally da disputare. Termina l'annata 2010 con 8 vittorie parziali.
L' 11 Novembre 2011, in seguito al ritiro del suo principale avversario Mikko Hirvonen nel Wales Rally GB, si laurea campione del mondo per l'ottava volta consecutiva. Nella stagione ha portato a casa 5 vittorie 3 secondi posti ed un terzo gradino del podio.
Nel novembre 2011, Loeb e Heintz, amico di lunga data, creano il Sebastien Loeb Racing: la squadra sarà attiva già nel 2012 nel Porsche Carrera Cup e nella Le Mans Series, con una Formula Le Mans. E nel 2014 è già in cantiere l’ingresso nella 24 Ore di Le Mans
Nel mese di settembre 2012 ha annunciato il ritiro dal WRC anche se non disdegnerà qualche partecipazione part-time
Con la vittoria odierna al Rally di Spagna si conclude la carriera di Loeb nel WRC, almeno a tempo pieno.
Ed ora pronto per una nuova avventura.
E per finire un riassunto dei suoi record:
-76 vittorie mondiali assolute
-record di vittorie in una stagione (11 nel 2008)
-record di vittorie consecutive stagionali (6 nel 2005);
-record di vittorie nel Rally di Montecarlo (5 volte).
-record a pari merito con Grönholm (7 vittorie al Rally di Finlandia)
-record di vittorie nel medesimo Rally, (8 volte il Rally di Germania).
-record al Tour de Corse del 2005 dove si aggiudica tutte le 12 prove speciali in programma;
-nel 2006 conquista il titolo correndo 12 gare su 16 in programma (a causa di un infortunio);
-primo pilota non scandinavo ad imporsi nel Rally di Svezia e nel Rally di Norvegia.
-nel 2008 conquista la vittoria nel Rally di Finlandia, quinto pilota non finlandese a centrare l'impresa dopo Mikael Ericsson (1989), Carlos - Sainz (1990), Didier Auriol (1992) e Markko Martin (2003).
-è l'unico pilota al mondo ad aver vinto 9 titoli mondiali, oltretutto consecutivi (2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009,2010,2011,2012).


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: 2effe su Febbraio 16, 2010, 15:39:15 pm
CARO SUBARUAIMONT  IO AVREI INIZIATO LA STORIA DEI PILOTI CHE HANNO FATTO I RALLY CON MIKI BIASION !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Se non sbaglio ha vinto anche il mondiale.  2 VOLTE !!!!!!!
Senza nulla toglire a SHINOZUCA


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: maho su Febbraio 16, 2010, 15:48:11 pm
eh si..hai messo cunico..e non ha messo il grande miki..!!! ;D ;D


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: Losna su Febbraio 16, 2010, 15:50:19 pm
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Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: TheCip su Febbraio 16, 2010, 15:53:48 pm
Citato da: Losna su Febbraio 16, 2010, 15:50:19 pm
comodo criticare! ;)

SubaruAimont si sbatte da tempo per tenerci un (validissimo) database aggiornato, senza stipendio alcuno!
Visto che è un thread libero, invece di criticare, sii costruttivo e dagli una mano! ;)

PS: vorrei vosse chiaro che NON ti sto affatto tirando le orecchie e che il mio tono è scherzoso.  Non scherzosi sono invece i ringraziamenti che tutto il forum deve a Roberto per il continuo aggiornamento che ci fornisce circa i rally e la F1.  E non scherzoso è pure l'invito, rivolto a tutti, a dargli (o darci) una mano con notizie, database e quant'altro...

:)



Concordo e quoto;  non perde mai un colpo  ;)


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: maho su Febbraio 16, 2010, 16:04:34 pm
era per scherzare..cmq è veramente bravo..
sinceramente mi sono iscritto qui la prima volta solo per le sue spiegazioni sui rally..
Complimenti e grazie.. ;D


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: 2effe su Febbraio 16, 2010, 16:16:35 pm
La mia non era assulutamente una critica, anzi devo fargli i complimenti per la costanza  e l'aggiornamento del forum, ma MIKI insieme a MUNARI  sono gli unici pioti italiani che hanno fatto la storia del Rally nel mondo.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: Losna su Febbraio 16, 2010, 16:26:45 pm
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Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Febbraio 16, 2010, 20:38:14 pm
Ragazzi, calma un attimo!!!! Sto finendo un libro autobiografico trovato su di una bancarella, a giorni pubblico!!!!


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Febbraio 17, 2010, 00:55:04 am
Eccovi accontentati!!!!
Questa sera c'è chi ha guardato  il Festival, chi il Milan, chi aveva altro  ;D ;D ;D ;D da fare ed io......grrrr......

Scherzo era da tempo che volevo pubblicarlo la mi mancava sempre l'imput per andare avanti ed oggi, anzi ieri, è arrivato!!!!!


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Febbraio 17, 2010, 01:00:17 am
                                                     MIKI (MASSIMO) BIASION

Eccovi accontentati!!!
Miki (Massimo) Biasion nasce a Bassano del Grappa (VI)  il 7 gennaio 1958.
Ha i rally nel sangue fin dall’età di 10 anni (nella sua zona passano molte corse ed appassionarsi è un attimo) ma dati i limiti di età deve optare per lo sci dove ottiene anche un 2° posto in slalom nel “Trofeo Topolino”, A 12 anni ottiene dai genitori un kart Parilla 100 e si diletta nel parcheggio del supermercato del padre a disegnare un kartodromo ed effettuare giri su giri alla ricerca del giro migliore. Ma non gli bastava, con l’aiuto di un cugino modificò il kart alzando l’assetto e sostituendo le slick con le ruote di una Vespa bagnò l’asfalto e via con i primi controsterzi. L’avventura s’interruppe momentaneamente quando spingendosi su di una strada sterrata ebbe un incidente con un furgone, ne uscì incolume ma il padre gli proibì l’uso di veicoli a motore fino ai 18 anni. Passò poco tempo e un giorno cercando di imitare degli stunt-men danneggiò seriamente la Renault 4 della madre. Qui si chiuse la prima parentesi sulle quattro ruote.
A 14 anni entra nell’ambiente del motocross dove gareggerà fino a 19 anni come ufficiale Ancillotti, Aprilia e Maico-Rebuschi diventando vice campione italiano in classe 50cc e campione del triveneto classe 250. In questi anni il fisico fu minato da varie fratture, dita dei piedi, mano, setto nasale, mandibola e vari punti di sutura su tutto il corpo.Ma fu l’incrinatura di 2 vertebre a fargli dire basta con il motociclismo.
Nel novembre del 1978 c’è il debutto nei rally. Non  è una gara ufficiale ma una delle tante gare clandestine (aperte ad ogni tipo di macchina) che si organizzavano a qui tempi. Il punto d’incontro per gli organizzatori era il bar Danieli di Bassano.
La prima gara la affronta con una Renault 5  850 cc della madre e come navigatore un amico dei tempi del motocross  tale Alberto Terrazzi, i due sono poco avvezzi alle note e Miki cita che per descrivere una serie di curve veloci avevano segnato sulle note “Allungo bisciante”!!!!
La sicurezza era affidata a due caschi da moto entrambi bucati ed uniti da un tubo di gomma a mo di interfono!!!!(vorrei vedere ora i giovanotti debuttanti).
La gara finisce sulla 1° P.S. per un capottane ma il giorno seguente all’atto della premiazione alla pizzeria “Bella Capri”  c’è la svolta della sua carriera, viene contattato da Massimo Frigo della concessionaria Opel Autobassano che gli dice che fino all’uscita di strada era uno dei migliori.
Biasion comincia a frequentare l’officina di Frigo e ad acquisire nozioni ed esperienza sulle macchine, nel frattempo acquista una Opel Kadett GT/E  che farà preparare dai f.lli carenino di Padova per la cifra di 5.800.000 tutto compreso.
Ora si tratta di cominciare sul serio, Miki si iscrive alla scuderia Hawk Racing Club e li gli viene presentato dal patron Alessandro Bordignon il navigatore: Tiziano Siviero che ha già navigato in alcune gare Daniele Scotton.
Il vero debutto nei rally avviene il 31 marzo 1979 al Rally di Modena e sulle portiere ha il n°142.
Arriverà 38° assoluto e 18° di Gr. 1 (in questa categoria i partenti erano ben 78).
Nel 1979 correrà 12 gare e si classificherà 2° nel campionato triveneto e 1° degli esordienti.
Nel 1980 correrà con l’Ascona Gr. 2 il campionato italiano dove giungerà 7° assoluto e 2° di gruppo.
Nel 1981 partecipa al CIR con la opel Ascona 400 gr.4 e si classifica 4° assoluto.
Per 3 anni Biasion gareggerà per l’Opel, nel 1979 la Kadett Gr.1 nel 1980 l’Ascona Gr.2 e nel 1981 l’Ascona 400 Gr.4 sempre sotto l’ala protettrice di Massimo Frigo.
Siamo al 1982 Biasion lascia il team Hawk Racing Club e passa come ufficiale Opel sempre con la Opel Ascona 400 Gr.4, l’impegno è doppio CIR ed Europeo; arriva la prima vittoria assoluta al rally della Lana a Biella, ed a dividere con lui la macchina non è il fido Siviero ma Rudy. Altra vittoria sarà al 100.000 trabucchi e questa volta a dividere con lui la macchina ritorna Tiziano.
Alla fine della stagione arriverà il 3° posto assoluto nel CIR e l’8° nell’Europeo.
Nel 1983 arriva il divorzio dall’Opel e si aprono le porte della Lancia, non il team Martini Racing ma il team satellite di Roberto Angiolini e Claudio Bortoletto il Jolly Club. La macchina è la 037.
Con 7 primi posti (ottiene anche altri 4 successi in gare che non fanno parte dei due campionati) un secondo ed un terzo arriva la doppietta CIR ed Europeo!!!!
Il 1984 vede Biasion effettuare un programma ridotto di 5 gare nel mondiale sempre con la 037 del Jolly ed ottiene un 2°, un 3°, un 4°, un 5° assoluto ed un ritiro che gli valgono il 6° posto assoluto nel mondiale.
Il 1985 lo si vede ancora con la 037 del Jolly Club nel mondiale e nell’europeo sempre con programmi ridotti, ottiene 2 vittorie in Costa Brava e all’Halkidikis in Grecia  ottenendo il 12° posto assoluto nel Mondiale ed il 6° assoluto nell’Europeo.
Il 1986 vede il cambio di team e macchina: il  team è il Martini Racing e la macchina sarà la S4 Gr. B che verrà abbandonata solamente nel Safari per la più affidabile e collaudata 037.
E’ un anno tragico, in Corsica muoiono Toivonen e Cresto, il team è scioccato da quanto accaduto ed i risultati per Biasion nonostante la vittoria in Argentina 2 secondi posti ed 2 terzi gli valgono solamente la 4° posizione assoluta nel mondiale.
Il 1987 vede nuovamente il cambio dell’auto, viene abbandonata per motivi di regolamento la delta S4 ed arriva la Delta 4WD Gr.A. Il dominio Lancia è schiacciante Biasion vince Monte, Argentina e Sanremo va altre 2 volte a podio ma è il compagno di squadra Kankkunen a fregiarsi del titolo mondiale proprio ai suoi danni.
Il 1988 è l’anno del mondiale!!! Inizia male ritirandosi al Monte ma il Portogallo porta al debutto vincente la Delta HF Integrale Gr.A in coppia con Cassina. Seguiranno altre 4 vittorie come Acropoli, Olympus, Sanremo e soprattutto Safari che sino ad ora e stato tabù per macchine e piloti italiani.
Il 1989 è l’anno del mondiale bis, con le vittorie al Monte, Portogallo, Safari, Acropoli, Sanremo dove debutta la Delta HF Integrale 16V nella sua unica gara con colorazione di fondo rossa.
Nel 1990 ottiene 2 vittorie: Portogallo ed Argentina mentre il mondiale va a Carlos Sainz con la Toyota Celica GT Four mentre Biasion chiude 4°
Il 1991 è un anno avaro, solo 2 secondi posti e 2 terzi che gli garantiscono nuovamente il 4° posto nel mondiale alla spalle di Kankkunen don la vettura gemella.
Siamo all’anno del divorzio con la Lancia, il 1992 vede approdare Biasion in Ford che gli garantisce una stagione completa con la Ford Sierra RS Cosworth 4x4; otterrà dei buoni piazzamenti tra i quali un 2° ed un 3° posto che gli garantiranno ancora un quarto posto nel mondiale alle spalle di Sainz.
Eccoci al 1993, anno dell’ultima vittoria nel mondiale di Miki, La gara è il rally dell’Acropoli e il piazzamento a fine stagione è nuovamente il 4° posto finale appena fuori dal podio,
Il 1994 vede ancora Biasion in Ford ma i risultati deludono lui ed il team, si sta prospettando la rottura definitiva e con soli alcuni piazzamenti riuscirà ad ottenere la 6à posizione nel mondiale.
1995, anno dell’addio ai rally mondiali, fuori contratto Biasion correrà due gare mondiali entrambi declassati alla sola validità per il titolo 2 litri, l’Acropoli (con la Delta HF Integrale del Team Astra) dove si ritirerà ed il Sanremo  con la Subaru Impreza GT gestita dall’ A.R.T. dei f.lli Alessandrini.
Nel 1997 lancia una nuova sfida con la serie dedicata al Tout Terrain, alla Parigi-Samarcanda-Mosca (gara maratona di 15 mila chilometri nelle steppe dei paesi dell'Est) taglia il traguardo con l’Eurocargo Iveco  secondo assoluto
Nel 1998 si laurea Campione del Mondo Raid Tout Terrain CTG - Iveco Eurocargo
A fine stagione 1999 bissa il successo dell’anno precedente sempre con l’ Iveco Eurocargo
Nel 2001 fa da tester per per la Fiat mettendo a punto la Punto S1600.
Nel 2002 e nel 2003 è ufficiale Mitsubishi, è  3° al Rally di Dubai 2002, Viene penalizzato alla Dakar dello stesso anno dopo essere giunto 2° con il Pajero mentre nel 2004 giunge 2° in Tunisia e causa incidente quando era in testa alla Dakar vede rescisso il contratto con il team nipponico.
Nel 2005 partecipa al Mille Miglia storico con la Lancia Aurelia B20 mentre nel 2006 ritorna alla Dakar con la Panda Cross 4X4 ma si ritira.
Nel 2007 arriva 11° al Baja Espana Madrid Argon con un Pajero WRC di RalliArt e collabora al progetto Polaris Razor RZR 800 del team Basercross.
Come detto in precedenza alcune notizie mi giungono dal “Miki Biasion, la mia storia ed i segreti per diventare un asso del volante” edito da Calderoni
Ho notato che ci sono alcune incogruenze  (ma di poco conto in quanto trattasi del periodo ante rally) tra il sito di Biasion e quanto scritto nel libro come ad esempio la vittoria nel campionato italiano di sci nel 1974 mentre risulta che in quel periodo era impegnato nei campionati di cross come ufficiale.!!!!

Questo è il suo curriculum (tratto dal suo sito)
1979: Campionato Italiano con Opel Kadett GTE
Città di Modena (38°), Mille Miglia (26°), Alpi Orobiche (16°), Prealpi Venete (18°), Bellunese (14°), Valli Pordenonesi (18°), Appennino Bolognese (12°), Due Valli (16°),
Lana (12°), 100.000 Trabucchi (18°), San Marino (15°).
1980: Campionato Italiano, Europeo e Mondiale con Opel Ascona SR
Targa Florio (5°), Costa Smeralda (incidente), Isola d'Elba (4°), 4 Regioni (incidente),
Il Ciocco (incidente), Colline di Romagna (18°), Lana (7°), Coppa Liburna (7°), 100.000 Trabucchi (4°), Sanremo (differenziale), San Marino (9°).
1981: Campionato Italiano, Europeo e Mondiale con Oper Ascona 400
Targa Florio (7°), Costa Smeralda (5°), Isola d'Elba (trasmissione), 4 Regioni (4°), Lana (incidente), Il Ciocco (incidente), Colline di Romagna (3°), Piancavallo (4°), 100.000 Trabucchi (2°), Sanremo (6°), San Marino (4°).
1982: Campionato Italiano, Europeo e Mondiale con Opel Ascona 400
Targa Florio (3°), Costa Smeralda (sterzo), Isola d'Elba (4°), 4 Regioni (3°), Lana (1°),
Il Ciocco (incidente), Colline di Romagna (3°), Piancavallo (2°), Sanremo (8°), 100.000 Trabucchi (1°),San Marino (2°).
1983: Campionato Italiano, Europeo e Mondiale con Lancia Rally 037. Campione d'Europa e Campione d'Italia
Costa Brava (1°), Race Spagna (1°), Costa Smeralda (1°), 4 Regioni (1°), Lana (2°),
24 ore di Ypres (1°), Madeira (1°), Halkidikis Grecia (motore), Sanremo (5°), Antibes (frizione), San Marino (1°), Valle d'Aosta (3°).
1984: Campionato Mondiale con Lancia Rally 037. Sesto nel mondiale piloti
Montecarlo (6°), Portogallo (4°), Tour de Corse (2°), Acropoli (semiasse), Sanremo (terzo).
1985: Campionato Europeo e Mondiale con Lancia Rally 037. Decimo nel mondiale piloti
Montecarlo (9°), Costa Brava (1°), Race Spagna (9°), Portogallo (2°), Tour de Corse (rinuncia), Isola d'Elba (2°), Halkidikis Grecia (1°), Sanremo (6°).
1986: Campionato Mondiale con Lancia Delta S4. Quinto nel mondiale piloti
Montecarlo (incidente), Portogallo (rinuncia), Safari Kenya (pompa acqua), Tour de Corse (rinuncia), Acropoli (2°), Nuova Zelanda (3°), Argentina (1°), Sanremo (gara annullata).
1987: Campionato Mondiale con Lancia Delta 4WD. Secondo nel mondiale piloti
Montecarlo (1°), Portogallo (8°), Tour de Corse (3°), Acropoli (7°), Olympus Usa (2°), Argentina (1°), Sanremo (1°)
1988: Campionato Mondiale con Lancia Delta Integrale. Campione del Mondo
Montecarlo (motore), Portogallo (1°), Safari Kenya (1°), Acropoli (1°), Olympus (1°), Argentina (2°), Sanremo (1°)
1989: Campionato Mondiale con Lancia Delta Integrale. Campione del Mondo
Montecarlo (1°), Portogallo (1°), Safari Kenya (1°), Acropoli (1°), 1000 Laghi Finlandia (6°), Sanremo (1°)
1990: Campionato Mondiale con Lancia Delta Integrale 16V. Quarto nel mondiale piloti
Montecarlo (3°), Portogallo (1°), Acropoli (3°), Argentina (1°), Inghilterra (3°)
1991: Campionato Mondiale con Lancia Delta Integrale 16V. Quarto nel mondiale piloti
Montecarlo (2°), Portogallo (3°), Acropoli (3°), Argentina (2°), Sanremo (2°)
1992: Campionato Mondiale con Ford Sierra. Quarto nel mondiale piloti
Montecarlo (8°), Portogallo (2°), Tour de Corse (7°), Acropoli (3°), 1000 Laghi Finlandia (5°), Sanremo (4°), Inghilterra (5°)
1993: Campionato Mondiale con Ford Escort Cosworth. Quarto nel mondiale piloti
Montecarlo (3°), Portogallo (2°), Tour de Corse (7°), Acropoli (1°), Argentina (2°), Spagna (4°)
1994: Campionato Mondiale con Ford Escort Cosworth. Sesto nel mondiale piloti
Montecarlo (4°), Portogallo (3°), Tour de Corse (5°), Sanremo (3°)
1995: Campionato Mondiale con Subaru Art Italia. Sanremo (3°)
1997: Master Rally Europa – Asia – Russia con Iveco Eurocargo. Secondo assoluto Truck Category
1998: Coppa del Mondo Raid Tout Terrain CTG Truck con Iveco Eurocargo. Campione del Mondo
Dakar (4°), Tunisia (1°), Egitto (1°), Dubai (1°)
1999: Coppa del Mondo Raid Tout Terrain CTG Truck con Iveco Eurocargo. Campione del Mondo
Tunisia (1°), Marocco (1°), Egitto (1°), Dubai (1°)
2001: Test per Fiat Auto su Punto Super 1600
2002: Rally di Tunisia con Pajero Montero Squadra Ufficiale Mitsubishi, terzo assoluto
2003: Dakar con Pajero Montero Squadra Ufficiale Mitsubishi,
secondo assoluto (penalità di 10 ore per problemi tecnici). Rally di Tunisia con Pajero Montero Squadra Ufficiale Mitsubishi, secondo assoluto
2004: Dakar con Pajero Montero Squadra Ufficiale Mitsubishi
2005: Mille Miglia Storica con Lancia Aurelia B20
2006: Dakar con Panda Cross 4x4 Team Fiat Auto
2007: Baja Espana Madrid Aragon con Pajero WRC RalliArt Divisione Fuoristrada Italia. Test per sviluppo Polaris Ranger Razor RZR 800 con Team Basercross
2010: in occasione del Tlly Legend porta al debutto la Lancia ECV, la Gr.B rimasta un prototipo a cuasa della "morte" dei Gr.B alla fine del 1987
Ci sono tante foto di Biasion ma io non riesco a postarne altre in cui non ci sia il binomio Biasion/Lancia


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: alura su Febbraio 17, 2010, 08:05:21 am
Citato da: SUBARUAIMONT su Febbraio 17, 2010, 00:55:04 am
Eccovi accontentati!!!!


Grande Roberto ! Grazie  ;)


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: mariner su Febbraio 17, 2010, 08:17:24 am
io Biasion me lo ricordavo con una camicia diversa..più capelli e più abbronzato.... ;D ;D ;D..ha anche un'accento diverso...


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: Emi su Febbraio 17, 2010, 08:24:55 am
^^^
7credo anche un piede diverso :P


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: mariner su Febbraio 17, 2010, 08:27:35 am
Citato da: Emi su Febbraio 17, 2010, 08:24:55 am
^^^
7credo anche un piede diverso :P


42 pianta larga?  ::) ::)


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: 2effe su Febbraio 17, 2010, 08:40:23 am
Complimrenti e grazie  ;D ;D ;D


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Marzo 20, 2011, 11:36:49 am
                                                          GILLES PANIZZI
Gilles Panizzi (Roquebrune, 19 settembre 1965).
Gilles, di origini liguri, viene considerato come uno dei più forti rallysti sull'asfalto, dove a bordo della 206 WRC la fa da padrone per diversi anni, San Remo, Spagna e Tour de Corse sono le sue terre di conquista. Tanto veloce su asfalto, quanto in difficoltà su terra, Panizzi non hai mai avuto la possibilità di disputare una vera stagione da pilota "ufficiale", non riuscendo mai a mettersi in gioco per la vittoria del massimo campionato.
Gli anni migliori della sua carriera sono quelli a cavallo tra il 2000 e il 2003, nei quali Gilles viene schierato dallo squadrone Peugeot come pilota ufficiale in tutti i rally su asfalto, correndo sporadicamente anche su terra sia da "ufficiale", sia da "privato", con i team HF Grifone e Bozian.
Il suo "storico" navigatore è il fratello minore Hervè.
Panizzi appartiene a una schiera di piloti che hanno fatto sognare i tifosi degli ultimi 15 anni, insieme a piloti del calibro di Gronholm, Burns, McRae, Sainz, Makinen, Auriol, Rovanpera, Solberg, Delecour, Thiry, Martin, Schwarz, Loix, Bugalski, Puras ecc... ha segnato degli anni di fantastiche battaglie, che difficilmente si potranno ripetere nel futuro prossimo.


Carriera

* 1990 Debutto nel Mondiale Rally su Lancia Delta Integrale N4 al Rally di Montecarlo.
* 1996 Campione francese rally su Peugeot 306 Maxi.
* 1997 Campione francese rally su Peugeot 306 Maxi.
* 1998 Corre con la Peugeot 306 Maxi nel Mondiale.
* 1999-2003 Corre con la Peugeot 206 WRC nel Mondiale, sia per la squadra ufficiale, sia con squadre private.
* 2004-2005 Corre con la Mitsubishi Lancer nel Mondiale, nel doppio ruolo di pilota-tester.
* 2006 Corre qualche gara con una Skoda Fabia WRC poco competitiva del team Red Bull, che abbandona durante la stagione.
* 2007 Ricopre il ruolo di collaudatore per lo sviluppo della nuova arma francese per i rally, la Peugeot 207 S2000, partecipando anche al rally di Sanremo.

Le sue vittorie Mondiali

Anno 2000

* V-Rally Tour de Corse - Rallye de France (Peugeot 206 WRC Esso Sport)
* Rallye Sanremo - Rallye d'Italia (Peugeot 206 WRC Esso Sport)

Anno 2001

* Rallye Sanremo - Rallye d'Italia (Peugeot 206 WRC Total)

Anno 2002

* Rallye de France - Tour de Corse (Peugeot 206 WRC Total)
* Rallye Catalunya-Costa Brava (Rallye de España)(Peugeot 206 WRC Total)
* Rallye Sanremo - Rallye d'Italia (Peugeot 206 WRC Total)

Anno 2003

* Rallye Catalunya-Costa Brava (Rallye de España) (Peugeot 206 WRC Marlboro Total)


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 14, 2011, 22:03:13 pm
                                                    JARI-MATTI LATVALA
Moltissime cose da dire su questo pilota che a mio avviso uno dei più grandi talenti del rallismo mondiale espresso in questi ultimi anni al pari di Ogier e dell’astro nascente russo Novikov ma tutti e tre non esenti da macroscopici errori dopo aver affettuato prestazioni da “manicomio”.
Nasce a Töysä in finlandia il 3 aprile 1985, attualmente detiene il record per essere stato il più giovane pilota di sempre ad aver vinto un rally Mondiale, il rally di Svezia 2008. È noto al pubblico per la sua particolare aggressività che gli rende molti complimenti ed il paragone con il grande Colin McRae, indimenticato campione del mondo ma anche lui pilota spettacolare ma che ha distrutto parecchie macchine.
Come si potrà leggere qui sotto un monumento il pilota finlandese dovrebbe farlo al papà che fin daglòi inizi è stato un suo grande sponsor ed ha investito tempo e denaro per il figlio.
JM (così viene chiamato nell’ambiente il pilota finlandese) già da piccolo ha i motori nel sangiue ed  inizia a guidare a soli quattro anni un'automobile a motore per bambini nel cortile di casa ma il suo modo di guidare è così spericolato che la vettura non dura a lungo. All'età di sei anni i genitori lo avviano verso il mondo dei kart e la sua prima gara la compie il 20 settembre 1992 a Vaasa; i risultati sono positivi e continua a guidare in questa categoria fino all'estate del 2000.
Nel 1993 suo padre gli compra una Ford Escort usata, piuttosto “spompata” di motore e molto usata, ma che permette a Jari-Matti di imparare a guidare delle vere automobili ed iniziare a coltivare il suo sogno di diventare un pilota di rally; successivamente la Ford Escort viene rimpiazzata da una Sunbeam Avenger comprata al pilota professionista Henri Toivonen, questa automobile è molto più potente e raggiunge velocità maggiori. Nel 1995 Latvala inizia ad allenarsi con una Opel Ascona 2.0 su un lago ghiacciato vicino alla casa delle vacanze dei suoi genitori, qui aumenta notevolmente la sua esperienza di guida e comincia a dedicarsi anche alla guida su strada, superficie quasi mai testata dal giovane Jari; dopo questa auto suo padre compra una Ford Escort del gruppo F e una Opel Astra, che viene sostituita da una Mitsubishi Lancer, utilizzata dal lui stesso nel Safari Rally in Kenya.
Nel 2000, all'età di 15 anni, il padre di Jari Latvala scambia la Ford Escort del figlio con una Toyota Corolla 1600 GT costruita da Jukka Karjalainen (preparatore molto apprezzato in finlandia); lo scambio doveva essere fatto obbligatoriamente perché nella classe junior le auto devono avere motori inferiori a 1600cc. Appena compiuti i 16 anni il ragazzo finlandese partecipa al suo primo rally sprint, il 5 maggio 2001; in totale gareggia per ben tredici volte con questa vettura ma improvvisamente nell'ottobre 2001 il motore si guasta. Una volta riparata, continua a gareggiare con essa nei primi mesi del 2002; con questa auto vince dodici dei tredici eventi del campionatato finlandese rally sprint. La carriera di rally inizia per Latvala il 9 giugno 2002 e da quel momento inizia a partecipare a rally nazionali, una decina, prima di passare al livello internazionale; nel suo primo rally è alla guida di una Renault Clio del gruppo N e il suo co-pilota per le prime sei apparizioni è Steve Harris. Poco tempo dopo decide di passare ad una Citroen Saxo ma i miglioramenti non si notano, dunque opta per una Mitsubishi Lancer del gruppo A; dal 18 agosto 2002 il suo co-pilota diventa Carl Williamson. Il primo rally mondiale per Jari-Matti è quello di Gran Bretagna, durante la stagione 2002, all'età di soli 17 anni; termina al diciassettesimo posto assoluto a bordo di una Mitsubishi Lancer Evolution VI. Nel 2003 inizia a correre con una Toyota Corolla WRC ed il suo primo approccio con questa vettura è al rally invernale di Estonia; qui il suo co-pilota diventa (definitivamente) Miikka Anttila. Durante la stagione 2003 del WRC partecipa a quattro rally con la Ford Focus WRC, terminando in decima posizione il rally di Grecia, diciassettesimo in Germania e quattordicesimo in Finlandia; infine raccoglie un buon risultato in Gran Bretagna, dove conclude al decimo posto.
Nel 2004 partecipa sia al campionato mondiale junior di rally che al WRC, nel primo è alla guida di una Ford Puma per il primo rally stagionale, di una Ford Fiesta per un'altra parte di campionato, ed infine una Suzuki Ignis, tutte vetture da 1600cc. Nel WRC fa più fatica a classificarsi nelle prime posizioni e al Tour de Corse chiude ventunesimo, sua miglior prestazione stagionale, con una Subaru Impreza WRC STI Gruppo N.
Nel 2005 Latvala gareggia in nove rally del campionato mondiale; sei di questi con una Subaru Impreza e gli altri con la Toyota Corolla o la Ford Focus. Il suo miglior risultato è stato il sedicesimo posto, raggiunto per tre volte.
Oltre al rally in questi anni Jari-Matti si è dedicato anche allo studio, prima a Toysa per la scuola primaria, poi a Kuortane per la scuola secondaria superiore, con orientamento verso gli sport, in particolare l'hockey su ghiaccio. Si è diplomato il 4 giugno 2005. A Lahti tra il 3 ottobre 2005 ed il 29 settembre 2006 esegue il servizio militare; è stato congedato con il grado di sottotenente della riserva.
Durante la stagione 2006 del campionato mondiale rally, il finlandese partecipa a undici prove. È alla guida della Subaru Impreza WRC STI in sei rally, della Ford Focus WRC in altri quattro e nel rally di casa, il Neste Oil rally di Finlandia, è a bordo della Toyota Corolla WRC. I suoi migliori risultati stagionali arrivano negli ultimi tre rally. Al rally d'Australia vince nella categoria produzione (PCWRC), e termina in sesta posizione generale. Al rally di Nuova Zelanda ripete il successo precedente e in classifica generale occupa l'ottava posizione. Con la Focus WRC fa registrare il suo miglior risultato in carriera in un rally mondiale concludendo l'intera serie di speciali al quarto posto finale, nel rally conclusivo della stagione, in Gran Bretagna. I punti accumulati da Latvala in queste gare lo fanno salire in classifica generale del WRC fino al 13° posto, mentre vince il mondiale produzione.
Nel 2007 il pilota finlandese partecipa invece a tutti e sedici gli eventi in programma con il team Stobart M-Sport Ford, con i compagni di squadra Matthew Wilson ed Henning Solberg. Inizia male la stagione per il giovane scandinavo che si ritira sia a Montecarlo che in Svezia, nel rally invernale. Al rally di Norvegia Latvala è in contesa per il suo primo piazzamento sul podio ma deve accontentarsi del quinto posto per una penalità di novanta secondi. Riesce comunque a raggiungere un traguardo che è quello di aver vinto la sua prima prova speciale, la PS5. Latvala in seguito agguanta il suo primo podio della carriera al rally d'Irlanda del 2007. Nell'ultimo rally stagionale, il rally di Gran Bretagna, è costretto a perdere dieci minuti nell'ultima speciale della prima frazione a causa di un malfunzionamento del tergicristallo, ma continua il suo rally e vince dieci delle ultime undici prove speciali rimanenti, terminando decimo in classifica finale
Nel 2008 Latvala entra a far parte del Team Ford come seconda guida al fianco del più esperto Mikko Hirvonen e rimpiazzando il connazionale Marcus Grönholm che aveva appena annunciato il suo ritiro dalle corse WRC alla fine del Campionato del mondo 2007. La tappa di apertura della stagione non è fortunata per il giovane finlandese che accusa una foratura dopo aver tagliato troppo una curva nella prima speciale e perde ulteriore tempo a causa di una non perfetta funzione della pistola pneumatica.  Latvala continua comunque a combattere ed è nono dopo la speciale numero dodici, ma commette un altro errore e danneggia gravemente la sospensione anteriore sinistra della sua Ford Focus, causando così il suo ritiro. Nel secondo rally di stagione, quello di Svezia, ha un buon passo fin dalle prime battute di gara infatti vince tutte le speciali del primo giorno; successivamente ha dei problemi e non risulta mai il più veloce nelle speciali rimanenti, ma riesce a mantenere la sua posizione in tutto il rally. A 22 anni e 313 giorni dunque conquista la sua prima vittoria nel WRC diventando il pilota di rally più giovane della storia a vincere una competizione di questo livello. Il record precedente era detenuto da Henri Toivonen che aveva 24 anni e 86 giorni quando vinse il RAC Rally 1980. For his performance during the Swedish rally Latvala was given the Abu Dhabi Spirit Of The Rally award. Al primo evento su sterrato, il rally del Messico 2008, nonostante le quasi nulle intenzioni di puntare alla vittoria del rally, Latvala è il pilota più veloce nelle prime due speciali e conduce il rally dopo il primo intero giorno di gare, sorpassando il campione del mondo Sébastien Loeb. Sfortunatamente per il giovane finlandese il turbo della sua Focus non funziona al meglio durante il secondo giorno, rendendo così la sua vettura non competitiva. Questo fatto, insieme alla condizione di partire in testa dalla nona alla sedicesima speciale gli costa un sostanziale ritardo di tempo che lo costringe alla terza posizione finale
Per il 2009 le aspettative per Latvala erano quelle di progredire nelle sue performance essendo la seconda guida del team Ford. Tuttavia l'inizio di stagione diventa una grande delusione per il team, dato che Jari esce di scena in tre dei primi quattro rally dell'anno. In Portogallo lui e il suo co-pilota Miikka Anttila sono molto fortunati ad evitare serie ferite nel più brutto incidente dell'carriera del pilota finalandese. Essi escono di strada in una curva verso sinistra e si capottano per ben diciassette volte e 150 metri giù per una ripida collina e infine fermano la loro corsa contro un albero. A Latvala questo rally era stato pianificato proprio per superare le sue debolezze alla guida ma l'incidente ha messo ulteriore pressione su di lui per il futuro, sebbene ha inoltre ammesso che avrebbe pienamente compreso se il team non avesse richiesto la sua funzione a causa della sua cattiva reputazione. Tuttavia dopo un consistente lavoro di guida in Argentina, Latvala riesce ad agguantare la sua seconda affermazione in un rally mondiale nella regione italiana, precedendo il suo compagno di squadra Mikko Hirvonen. Ha condotto la competizione dall'inizio alla fine, quindi guidando prima di tutti sul tracciato durante il secondo ed il terzo giorno
Latvala rimane dunque con il team Ford anche per l'annata 2010. Dati i suoi numerosi incidenti durante il 2009, ha ora ufficialmente la posizione di seconda guida mentre l'anno precedente non c'erano nette distinzioni tra lui ed il suo compagno Hirvonen. Dopo la prima tappa, in Svezia, Latvala giunge terzo, dunque sale subito sul podio nella stagione appena cominciata. In Messico termina il rally in quinta posizione ed in Giordania replica un'ottima prova chiudendo le speciali con il secondo tempo generale. Nel rally di Turchia ha una collisione durante la speciale numero 10 del secondo giorno dunque accumula un pesante ritardo che al termine delle speciali è di quasi venti minuti e lo posiziona all'ottavo posto; arriva successivamente in Nuova Zelanda dove torna dopo un anno sul gradino più alto del podio. Qui in oceania non vince nessuna prova speciale ma la leadership la tiene solamente dopo la settima speciale e, dopo essere subito stato scavalcato, la riacquista nell'ultima speciale, ai danni del francese Ogier, per soli 2.4 secondi. In Portogallo ha di nuovo un incidente ed in Bulgaria non fa meglio della sesta posizione, a più di quattro minuti di distanza dal vincitore Sébastien Loeb. Nell'ottavo rally di stagione, in casa sua, si vince le prove speciali numero sei e sette issandosi così in prima posizione generale; il comando del rally lo mantiene poi per tutte le prove, aggiudicandsi in questo modo il secondo rally stagionale. In Finlandia il suo compagno di squadra Hirvonen non conclude il rally per un incidente; Jari è dunque davanti a Mikko in classifica generale per 19 punti e in quarta posizione. Dopo il quarto posto in Germania, conquista il podio in Giappone, in un rally serratissimo che per cinque volte ha cambiato il leader e che trova racchiusi in cinquantatre secondi ben cinque piloti alla fine di tutte le prove. In Francia e Spagna Latvala non raggiunge il podio per una manciata di secondi e si deve accontentare di due quarti posti, poi riesce a finire la stagione sul podio in Galles con la terza piazza generale. Questi punti lo issano al secondo posto in classifica generale dietro il sette volte iridato Sébastien Loeb che ha concluso con 105 lunghezze di vantaggio.
Il 2011 vede un ottimo inizio del pilota finlandese che, anche se non ottiene vittorie, nei primi 4 appuntamenti va sempre a podio e si posiziona al 4° posto nella classifica generale. Le cose cominciano ad andar male a partire dell’appuntamento sardo dove a causa di un errore termina 18° e da qui saranno gare con parecchi alti e bassi che lo costringeranno a fare apparizioni da comprimario e ad inchiarsi anche ai giochi di squadra in favore le compagno di team Hirvonen che ha possibilità di strappare a Loeb il titolo iridato.
La stagione si conclude però nel migliore dei modi anche grazie al ritiro dei 2 contendenti alla corona iridata, JM conquista la vittoria e termina il suo mondiale al 4° posto finale.
Il 2012 lo vede ancora gareggiare con la squadra ufficiale Ford e lottare fino all'ultimo per la conquista del gradino più basso del podio iridato che riuscirà a conquistare proprio nell'ultima gara della stagione ai danni del giovane norvegese Ostberg.
Nella stagione ottine 2 vittorie: in Svezia ed Inghilterra ma è vittima anche di alcuni errori che lo portano 2 volte al ritiro o grazie al super rally ad ittenere pochi punti per la corsa al tiolo iridato; deve anche saltare causa infortunio sugli sci l'appuntamento in Argentina.
A fine anno la'nnuncio del divorzio con Ford M-Sport e l'inizio di una nuova avventura mondiale con i tedeschi della Volkswagen dove porterà al debutto la Polo R WRC
Con il suo passaggio al team Volkswagen insieme al suo nuovo compagno Sébastien Ogier punta a contrastare Loeb per iltitolo piloti e costruttori.
Dopo il ritiro nella prima tappa di apertura al Rally di Monte Carlo ed un avvio un po' difficoltoso riesce ad ottenere una vittoria in Grecia, 2 secondi posti (Spagna ed Inghilterra) e quattro gradini più bassi del podio che gli grarantiscono la 3° posizione nel Mondiale 2013.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Novembre 20, 2011, 20:22:41 pm
                                                       SEBASTIEN OGIER

Sébastien Ogier nasce a Gap il 17 dicembre del 1983. Sino ad ora non ha ancora vinto titoli iridati assoluti ma viene considerato l’erede naturale di Sebastien Loeb.
Da sempre nell’orbita del gruppo PSA il pilota di Gap è il tipico esempio del giovane fatto crescere da una casa automobilistica con l’aiuto della federazione automobilistica nazionale francese (FFSA), cosa che qui in Italia i nostri giovani se la possono sognare.
Ogier ha vinto il campionato rally francese con la Peugeot 206 S1600 nel 2007 e l'anno successivo si trasferì a competere a pieno nel Junior World Rally Championship guidando una Citroën C2 S1600 per l'Equipe de France FFSA. Nel 2008 partecipa al JWRC con la Citroen C2 S1600 conquistando, al debutto, il titolo di categoria. La casa madre a quel punto lo premia affidandogli per la gara di chiusura della stagione del WRC una Citroen C4 WRC. nella prima tappa ha sorpreso tutti concludendo dopo le prime 8 prove speciali al comando, nelle due successive giornate di gara vari problemi lo portano indietro nella classifica generale (concluderà 25° assoluto) ma basterà quella prima tappa ad aprirgli le porte del Team Junior Citroen diventando prima guida (i suoi compagni in squadra saranno Conrad Rautenbach ed il talento russo Evgeny Novikov) . Il debutto della stagione 2009 è comunque nell’IRC con il Rally di MonteCarlo che vince con la Peugeot 207 S2000 ufficiale.
Inizia la stagione 2009 del WRC con un ottimo 6º posto al Rally d'Irlanda e un 7º posto al Rally d'Argentina. Centra il suo primo podio al Rally dell'Acropoli in Grecia con uno splendido 2º posto, conclude 6° in Finlandia dopo una bellissima lotta con la Ford Focus WRC di Rantanen che lo precede di appena tre decimi di secondo, e in Australia dove conclude 5° dopo esser stato a lungo leader della gara, in Catalunia centra un 5º posto. Conclude il campionato al debutto vero e proprio su una WRC all'ottavo posto assoluto con 24 punti.
Nel 2010 corre nuovamente nel campionato mondiale con il Citroen Junior Team a bordo di una Citroen C4 WRC ufficiale akl fianco del compagno Kimi Raikkoen  che ha abbandonato la F1 per dedicarsi alle gare su strada. Conquista la sua prima vittoria in Portogallo e replica in Giappone; dimostra che quando non commette errori, sulla terra se la gioco con il campione del mondo in carica Sébastien Loeb. Con un finale di stagione in calando chiude il mondiale al quarto posto con 167 dopo aver occupato anche il secondo posto in classifica generale.
Il 12 giugno 2010 ha vinto la 26ª edizione del "Rally della Lanterna" gara valida per il TRA, dopo una lotta serrata con il compagno di team Kimi Raikkoen  (il team francese è venuto a correre questa gara in Italia per testare nuove soluzioni in vista delle gare su asfalto del WRC).
La stagione 2011 che si è appena conclusa vede la promozione del pilota di Gap in prina squadra al fianco del “Cannibale” Loeb. Sarà una stagione che vedrà i cosiddetti 2 galli nel pollaio in tutti i sensi ed oltretutto porteranno al debutto la Citroen DS3 WRC.
Con 5 vittorie assolute il “francesino” lotta con Loeb ed Hirvonen fino a 2 gare dal termine
per la conquista del titolo iridato ma alcuni errori commessi come quello dell’Australia quando comodamente in testa alla gara e con Loeb fuori dai giochi getta alle ortiche la possibilità di dare una svolta alla corsa al titolo iridato. Sul finale di stagione poi i rapporti con i vertici del team diventano incandescenti visto che dovrà fare da guardaspalla a Loeb per la conquista dell’8° titolo iridato e si prospetta per fine stagione un divorzio tra il giovane Seb e Citroen
La stagione si chiude comunque con un 3° posto finale alle spalle di Loeb (1°) ed Hirvonen (2°).
L'attesa e tutta rivolta alle aspettative 2012 dopo il divorzio con Citroen ed infatti è stato ingaggiato dal team Volkswagen Motorsport, assieme al suo navigatore storico Julien Ingrassia, per sviluppare la nuova Volkswagen Polo R WRC per il campionato del mondo rally 2013 e per correre nel frattempo con una Škoda Fabia S2000 con cui ottiene ottimi risultati in mezzo alle più potenti WRC, traquesti spicca il 5° posto assoluto al Rally d'Italia.
E' il 2013, l'anno del debutto della Vw Polo R WRC e non c'è miglior gara per testare l'arrico della nuova auto che il Monte. Il pilota francese deve incinarsi allo strapotere di Loeb che fa suo il rally ma con il 2° posto finale fa capire bene quali siano le potenzialità della nuova arma tedesca.
Da li in poi è una serie di trionfi con 9 gradinihe gli più alti del podio, 1 seconda posizione e un 10° ed un 17° posto che gli consentono di guadagnarsi il titolo di Campione del Mondo con due gare di anticipo e proprio a casa di Ogier.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Dicembre 03, 2011, 18:47:39 pm
                                                          MARCUS GRONHOLM
Eccoci aD uno dei piloti più prolifici di questo inizio secolo ed uno dei pochi che sia stato in grado di creare qualche grattacapo a sua maestà Loeb: Marcus Grönholm.
Nasce in Finlandia il 5 Febbraio 1968 a Kauniainen. Figlio d’arte  di Ulff Gronholm (pilota di rally a cavallo degli anni 70/80 e morto in gara il 25 febbraio 1981) inizia la carriera motoristica con il motocross ma un infortunio ad un ginocchio lo costringono ad abbandonare ed a seguire il pugilato. La svolta della sua carriera sportiva arriva però quando il cugino 8 volte campione di Finladia, Sebastian Lindholm lo tenta a seguire le orme del padre.
Nel 1991 si laurea campione di Finlandia Gr.N con la Toyota Celica GT Four
Nel 1992 e 1993 si divide tra la sua professione abituale e la passione per le corse sempre con  la Toyota in gare nazionali.
Il 1994 lo vede campione di Finlandia Gr.A con la Toyota Celica Turbo 4WD.
Concede il bis, anzi il poker con le vittorie nel triennio 1996-1998 sempre con le varie versione della vettura giapponese, ultima delle quali la Corolla WRC.
Il 1999 comincia come tester per la Peugeot e fa qualche gara ma nulla di che.
Il 2000 lo troviamo come ufficiale Peugeot al fianco di François Delecour con la 206 WRC. Inizia male il mondiale con il ritiro al Monte ma vince in Svezia, Nuova Zelanda, Finlandia ed Australia  più altri piazzamenti a podio gli permettono di conquistare già alla prima stagione il Titolo Mondiale.
Il 2001 parrebbe l’anno del bis ma I problemi alla sua 206 WRC lo costringono un un 4° posto finale nonostante le vittorie in Finlandia, Australia ed Inghilterra.
Il riscatto arriva nel 2002 con 5 vittorie: Svezia, Cipro, Finlandia, nuova Zelanda ed Australia ed il 2° tirolo mondiale.
Nel 2003 ancora 3 vittorie con Svezia. Nuova Zelanda ed Argentina  ma si ripetono i problemi del 2001 che lo costringono ad abbandonare I sogni di gloria.
Il biennio 2004-2005 è avaro di soddisfazioni per il pilota finlandese, la nuova arma Peugeot ( la 307 WRC) è inferiore alle aspettative ed I successi in 2 stagioni sono solo 3 (2 in Finlandia ed il Giappone 2005). La conclusione del sodalizio con Peugeot avviene nel tragico RAC 2005 dove trova la morte il compagno di team  Michael Park (navigatore di Markko Martin)
Nel 2006 inizia la collaborazione con la Ford. vince la gara d'esordio a Monte Carlo, grazie anche ad un errore di guida del Campione del Mondo in carica Sébastien Loeb, e la seconda gara della stagione svoltasi in Svezia. Altre vittorie vengono ottenute in Grecia, Finlandia, Turchia, Nuova Zelanda e Galles. Finirà secondo in classifica. Ma grazie ai suoi piazzamenti ed a quelli di Hirvonen danno la possibilità alla Ford di aggiudicarsi il titolo Costruttori.
Nel 2007 corre ancora per il team M-Sport di Malcolm Wilson che gestisce i programmi rally Ford nel WRC. Ottimo è stato l'avvio di stagione per il pilota finnico con 3 vittorie, Svezia, Sardegna e Acropoli (Grecia) e grazie a 3 secondi posti gli valgono il primo posto provvisorio nel mondiale.Dopo esser stato primo per gran parte della stagione 2007, vincendo anche in Finlandia e in Nuova Zelanda, dove batté Loeb per soli tre decimi, Gronholm perde il titolo all'ultima gara in favore Sebastien Loeb sulla Citroen C4 WRC, a causa soprattutto di una sciagurata uscita di strada nel penultimo rally della stagione in Irlanda e ad un errore dovuto ad una mucca in Germania. Porterà comunque, assieme a Mikko Hirvonen, il secondo titolo costruttori alla Ford. A fine stagione il finlandese decide di ritirarsi dalle competizioni e saluta ufficialmente la carovana del Mondiale WRC.
Gronholm ha ancora partecipato ad alcune gare mondiali come privato come il Portogallo 2009 e Svezia 2010 ed è stato contattato dalla M-Sport per sostituire il Ns Gigi Galli dopo l’incidente in Germania nel 2008 ma la risposta è stata negativa.
Ed ora un po’ di gossip: Grönholm vive a Inga con la moglie Teresa ed i loro tre figli.  Il suo copilota Timo Rautiainen è anche suo cognato.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Aprile 04, 2012, 22:37:21 pm
                                                DIDIER AURIOL
                                                             
Non poteva mancare uno dei principali protagonisti dei mondiali rally degli anni 90: il francese Didier Auriol, il primo francese a conquistare il titolo iridato delle corse su strada.
Nasce a Montpellier esattamente 2 anni e 364 giorni prima di me, il 18 agosto 1958.
E’ conosciuto nell’ambiante come l’autista di ambulanze, attività che svolse prima di diventare un pilota professionista.
La carriera del pilota transalpino inizia tardi, all’età di 21 anni. La macchina del debutto è una Simca 1000 con cui corre per 2 anni per poi passare alla Renaut 5 GT turbo dove corre nel campionato Francese Rally. Il 1986 c’è la consacrazione in ambito nazionale dove vince il titolo con una MG Metro 6R4 dei concessionari francesi.
Con la fine dei Gr.B Didier passa all Ford che gli affida una Sierra  RS Cosworth con cui si laurea campione di Francia anche nel 1987 e nel 1988 anno in cui vista la validità per il Camipnato Francese e per il WRC si aggiudica la sua prima gara iridata: il Tour de Corse.
La Lancia non si fa scappare l’occasione e mette sotto contratto Auriol per 4 anni
Il 1989 lo si vede in gara prima con la Delta Integrale e poi con la Integrale 16V ma lo si vede solo 3 volte al traguardo però tutte e 3 le volte sul podio 2° al Monte, 1° in Corsica e 2° in Grecia; termina il mondiale in 5° posizione.
Nel 1990 vince il Monte, il Corsica, ed il Sanremo chiude 2° in Portogallo e 3° in Argentina ma pesano i ritiri della Grecia, Finlandia e Australia che lo costringono al 2° posto finale del Mondiale.
Nel 1991 cambia il team (dal Martini Racing al Jolly Club) ma non la macchina che continua ad essere la Delta HF Integrale 16V, c’è la sola vittoria al sanremo ma i molti podi conseguiti durante la stagione gli permettono di conquistare il 3° posto finale nel Mondiale.
Nel Mondiale 1992, con l'ultima evoluzione della Delta, ha vinto sei rally in una stagione (un record battuto da Sebastien Loeb nel 2005), ma gli scarsi risultati nelle altre gare non gli consentirono di aggiudicarsi il titolo di campione del mondo, che finì nelle mani dello spagnolo Carlos Sainz.
Nel 1993 Auriol passa al Toyota Team Europe (TTE), dove corre con la Celica 4WD, vince il Monte e va altre 5 volte a podio consentendogli di chiudere il mondiale al 3° posto.
Nel 1994 sempre in coppia con Bernard Occelli comincia male il mondiale con il ritioro al Monte ma si riscatta con le vittorie in Corsica, Argentina ed Italia i podi in Portogallo, Finlandia e Kenia che gli consentono di aggiudicarsi il titolo di Campione del Mondo alla guida della Toyota Celica ST185.
Nel 1995 con l’esclusione della Toyota dal Mondiale rally, per le irregolarità riscontrate al turbocompressore delle Toyota Celica St205 durante lo svolgimento del rally Catalunia in Spagna Auriol si ritrova appiedato per la stagione successiva.
Nella stagione seguente (1996) infatti disputa solo il rally di Svezia con la Subaru Impreza 555 (terminato in decima posizione) e il rally di Sanremo con la Mitsubishi Lancer Evo 3 della Ralliart (terminato in ottava posizione).
Nel 1997 Auriol viene di nuovo arruolato in Toyota per lo sviluppo della nuova Toyota Corolla WRC, il cui debutto è previsto per metà stagione al rally di Finlandia. Nella prima parte del 1997 disputa il Rally di Montecarlo con una Ford Escort Cosworth Gr. A privata (ritiro) e il Rally d'Argentina con una Toyota Celica Gt-Four (terminato in quinta posizione).
Auriol resta in Toyota sino al 1999 anno in cui la stessa casa vince il titolo costruttori e si ritira dai rally per passare alla Formula 1
Nel 2000 Auriol passa alla SEAT ma visti gli scarsi risultati con la Cordoba Wrc a fine anno cambia squadra e passa alla Peugeot.
Auriol nel 2001 su Peugeot
Nel 2001 ottiene l'ultima sua vittoria nel campionato del mondo, con la Peugeot 206 WRC si aggiudica il rally di Spagna.
Nel 2002 corre solo il rally di Montecarlo con una Toyota Corolla WRC privata terminando in nona posizione.
Nel 2003 diventa pilota ufficiale Skoda, dedicandosi allo sviluppo della Fabia WRC, ma gli scarsi risultati ottenuti e l'assenza di sedili ufficiali disponibili lo spingono il ritiro.
Ultimo rally mondiale disputato il rally di Montecarlo 2005 con una Peugeot 206 WRC del Team Bozian terminato con un ritiro.
Nel 2006 ha partecipato al rally di Monza con una Peugeot 206 Wrc della Scuderia Grifone.
Nel 2007 partecipa nuovamente al Rally di Monza con una Toyota Corolla Super 2000 sempre gestita dalla scuderia Grifone.
Nel 2009 partecipa al Corona Rally Mexico (chiamato anche Rally of Nations essendo la competizione a squadre nazionali con due vetture ognuna) con una Mitsubishi Lancer Evolution 9 del Team Astra conquistando la settima posizione assoluta e la terza a squadre per la Francia


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Aprile 11, 2012, 22:59:27 pm
                                                        DARIO CERRATO
Questa volta voglio mettere in evidenza un pilota che se all'estero ha avuto poca fortuna, qui in Italia ha un palmares di tutto rispetto, forse al pari di Paolo Andreucci:
Nasce a Corneliano d'Alba (CN) il  26 settembre 1951, è il 2° pilota italiano più titolato nel rallysmo nazionale alle spalle di Miky Biasion.
La sua carriera agonistica è legata principalmente a 2 Marchi: Opel e Lancia con una breve parentesi Fiat
Le mie ricerche sono andate indietro negli anni il più possibile ma sono molto lacunose vista la mancanza negli anni 70 di certi mezzi d’informazione che oggi aiuterebbero parecchio.
Degli esordi si sa poco o nulla (a parte che debutta nei rally nel 1973) fino a quando non approda in Opel nel 1975 dove comincia a correre navigato dal fratello Pierluigi. La macchina è la Opel Ascona. Nel 1977 c’è il cambio di navigatore (Lucio Guizzardi) e di macchina in quanto passa alla Kadett GT/E, a fine 1978 conosce il mago dei preparatori Opel: Virgilio Conrero che gli affida per la stagione 1979 l’Opel Ascona Gr.B (conclude 5° assoluto il Sanremo valido per il WRC) e nel 1980 l’Ascona 400.
Nel 1981 firma per la Fiat che gli affida una 131 Abarth per un programma mondiale ridotto, parteciperà poi solo a 3 eventi: Monte, Portogallo e sanremo dove otterrà solamente un 9° un ritiro ed un 7° posto; a fine stagione il rapporto con la casa torinese si chiude e c’è il ritorno in Opel con anche il cambio del navigatore: arriva Gepy Cerri che lo navigherà praticamente fino al ritiro dalle competizioni.
Nel 1982 partecipa con l’Ascona 400 made in Conrero al campionato italiano che viene vinto da Tognana che si alterna tra la Lancia 037 e la Ferrari 308 GTB, Nel 1983 ed 84 corre con la Opel Manta 400 sempre nel campionato italiano che viene vinto da Biasion nel 1983 e da Vudafieri nel 1984 con le più performanti Lancia 037.
A fine anno c’è la chiamata Lancia che gli offre un contratto per correre l’italiano con il Team B:
Il Jolly Club Totip di Mario e Roberto Angilini con Claudio Bortoletto direttore tecnico che con Cerrato/Cerri formeranno un binomio conosciuto il tutta Italia ed Europa.
L’inizio (1985) non può essere che dei migliori, vince il Campionato Italiano Open ed il Campionato Europeo con la Lancia 037.
L’anno successivo (1986) si passa dalla 037 alla delta S4 ma nonostante il cambiamento c’è la doppietta nell’italiano con la vittoria da libro giallo all’ultima gara il Val d’Aosta su Andrea Zanussi e la Peugeot 205 T16. Ottiene a tavolino il 2° posto al rally di Sanremo cedendo il gradino più alto del podio al compagno Marku Alen (che corre con il Team lancia Martini) che è in lotta par il mondiale.
Nel 1987 nuovo cambio macchina, con la messa al bando dei Gr.B la lancia porta al debutto la Delta 4WD. Il titolo Italiano va a Tabaton con la vettura gemella made in Grifone mentre Cerrato vince il suo secondo titolo europeo.
Dal 1988 al 1990 il campionato italiano vede il driver di Cornegliano d’Alba calare il poker con le delta 4WD, Integrale 16V ed HF Integrale. Nel 1990 conquista anche il 2° posto nel campionato Europeo ed il 6º posto nel mondiale grazie a tre quarti posti ottenuti al Monte in  Portogallo ed al Sanremo. Nel 1990 c’è un divorzio in casa Jolly, Totip lascia ed al suo posto subentra il petroliere belga  FINA, probabilmente questo cambio porta anche Cerrato a dire basta con il rally visto che il nuovo sponsor punta al mondiale ed all’europeo appoggiando rispettivamente Dider Aurio ed il belga Drogmans che proprio nel 1990 conquista il titolo continentale davanti a Cerrato.
Dario Cerrato detiene il record di vittorie in gare dell’Europeo: 21


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Ottobre 13, 2012, 19:03:18 pm
                                                                      PAOLO ANDREUCCI

Paolo Andreucci nasce a Castelnuovo di Garfagnana il 21 aprile 1965
Contrariamente a molti piloti l’infanzia di Paolo lo vede destinato agli spot invernali ed esattamente allo sci che pratica anche ad ad alto livello con una convocazione nella nazionale azzurra, ma dovette abbandonarlo per un infortunio al ginocchio.
Prima di esordire al volante di una Renault 5 GT Turbo, correva di nascosto con l'auto di sua mamma (Biasion ha fatto scuola!!! ); questo è stato possibile grazie al fatto che, all'epoca, era permesso correre anche con auto strettamente di serie. Quando suo padre Leonardo lo vide correre per la prima volta al Ciocco esclamò: "Ma che si mette a fare quel matto del mi figliolo…”.
Passa ai rally nel 1987 esordendo nella gara di casa, il Rally del Ciocco, con una Renault 5 GT Turbo. Figurava come navigatore ma in realtà era lui a guidare: prima di ritirarsi sotto il diluvio era terzo assoluto.
L'anno successivo è secondo nel Trofeo Fiat Uno. Corre alcune stagioni per Lancia, Peugeot e Renault. Proprio con la Renault Andreucci si esalta nel Campionato Italiano prima con la Clio Kit-Car e poi con la Megane Kit-Car portando più volte a casa il titolo nazionale delle 2 ruote motrici.
Nel 1999 Andreucci sceglie la Subaru seguita dai corregionali della Procar per cercare di conquistare il campionato assoluto: prima con la Impreza WRX e poi con la versione WRC Andreucci lotta soprattutto nel 2000 con i vari Andrea Aghini, Piero Longhi, Gianfranco Cunico.
Nel 2001 passa alla Ford Focus WRC e conquista il suo primo Campionato Italiano Rally, davanti a Renato Travaglia. In questa stagione Andreucci inizia inoltre la lunga collaborazione con la navigatrice friulana Anna Andreussi, che tuttora si occupa di dettare le note al pilota garfagnino e diventerà in seguito anche la sua compagna nella vita..
Nel 2002 passa alla Fiat con la quale resta 5 anni vincendo altre due volte il Campionato Italiano Rally, rispettivamente nel 2003 con la Punto S1600 e nel 2006 con la Grande Punto S2000.
Nella stagione 2006, in coppia con la navigatrice Anna Andreussi, vive una delle sue stagioni migliori, vincendo i rally del Ciocco, delle Alpi Orientali, il 1000 Miglia, il rally di Sanremo, il Targa Florio, il Costa Smeralda e il rally di San Crispino, tutte prove valide per il Campionato italiano Rally che lo incoroneranno appunto campione tricolore della specialità.
Nel 2007 passa alla Mitsubishi Lancer Evo IX di gruppo N del team Ralliart Italia: nonostante l'inferiorità evidente del mezzo rispetto alle S2000 vince tre gare nel Campionato Italiano Rally: il Rally del Ciocco, il Rally Targa Florio e il Rally San Crispino. Alla fine della stagione chiude terzo in campionato dietro a Giandomenico Basso su Fiat Grande Punto Abarth S2000 ed a Luca Rossetti sulla debuttante Peugeot 207 S2000.
La stagione 2008  Andreucci continua il suo sodalizio con la Mitsubishi Lancer Evo IX: dopo aver vinto il Mille Miglia, il San Crispino e il Costa Smeralda conclude il Campionato al secondo posto, alle spalle di Rossetti (sempre alla guida della più performante Peugeot 207 S2000).
Nel 2009 ritorna al volante di una vettura di categoria Super 2000, in questo caso la Peugeot 207 S2000 della Racing Lions contro cui aveva combattuto l'anno prima. L'inizio di stagione è vincente, con il successo al 16° Rally dell'Adriatico, battendo il rivale Luca Rossetti (passato alla Grande Punto S2000). L'annata nel campionato italiano prosegue poi con le vittorie a San Marino e nel Costa Smeralda che lo porteranno ad essere il Campione Italiano Rally, facendo vincere inoltre il titolo costruttori alla Peugeot.
Per il campionato 2010 Andreucci, sempre insieme alla Peugeot e alla gomme Pirelli, parte la campagna di difesa del titolo tricolore vincendo subito il Mille Miglia. Successivamente, al Rally dell’Adriatico, si classifica quinto a causa di vari problemi. Anche al Salento si deve piegare agli avversari, ma nelle tre gare successive: San Marino, Friuli e Sanremo arriva sempre primo. Al Costa Smeralda si classifica secondo e a Como settimo. A conclusione della stagione, delle 8 gare valide ne vince 4 e si laurea Campione Italiano Rally 2010 battendo un’altra volta il rivale Luca Rossetti sempre sulla Grande Punto S2000. In questo modo, conquistando il quinto titolo assoluto di Campione Italiano Rally, raggiunge il suo amico e “maestro” Dario Cerrato il quale aveva, in passato, già conquistato la quota record di 5 titoli di campione italiano.
Nella stagione 2011 Andreucci, sempre affiancato dalla sua navigatrice (e compagna) Anna Andreussi, inizia la terza stagione al volante della Peugeot 207 S2000 gommata Pirelli della Racing Lions, difendendo il titolo nel Campionato Italiano Rally. La stagione vede un dominio del pilota garfagnino (vincitore di tutte le prime 6 gare disputate), fatto che lo porta ad aggiudicarsi per la sesta volta il titolo assoluto del Campionato Italiano Rally con due gare d'anticipo.
Ed eccoci al 2012, continua il sodalizio con la Peugeot 207 S2000 targata Racing Lions e nuova affermazione nel campionato italiano Rally con il suo 7° titolo conquistato al Sanremo con una gara d’anticipo sulla fine del campionato. E stata nuovamente una stagione trionfale con le vittorie al Ciocco (la gara di casa), Adriatico e San Crispino. Suoi avversari della stagione sono stati un debuttante di tutto rispetto sulla Skoda Fabia S2000: Umberto Scandola che ha patito agli inizi un po’ la novità della macchina e forse sulla gara che avrebbe potuto dare una svolta al campionato ha commesso l’errore fatale; Giandomenico Basso (Ford Fiesta RRC) che con un programma di sole 3 gare ha sempre preceduto il pilota toscano.

Tanti i video a disposizione ma voglio postare questo a fianco di altri grandi
http://www.youtube.com/v/OkZyAZVxM8M


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Dicembre 27, 2012, 08:56:39 am
                                                MADS OSTBERG

Anticipo che non è ancora entrato nell’olimpo dei grandi dei rally ma, visti i risultati di quest’ultimo periodo, le premesse ci sono.
Nasce in Norvegia e precisamente a Fredrikstad l’11 ottobre del 1987.
Ha iniziato a correre già a 4 anni nei karting ed a 13 anni comincia a correre con una Subaru Impreza del team paterno per 3 anni in ambito nazionale (non mi sono sbagliato in Norvegia si può!!!).
A 16 anni stacca la sua prima licenza ed in attesa di diventare professionista (qui si che ci vogliono 18 anni!!!) si trasferisce in Svezia per correre il campionato under 18 e con 6 vittorie su 7 gare viene notato dalla filiale norvegese della Subatu che gli affida un’Impreza WRC ‘03 per il Rally di Svezia del 2006 , dove conclude 31° assoluto, il Rally di Finlandia, ritiro ed il Rally di Gran Bretagna dove conclude 23° assoluto.
La stagione successiva, siamo nel 2007, continua ha correre ma questa volta con la Subaru preparata direttamente in Prodrive e seguita dal team di famiglia: Adapta disputa sei gare della rassegna iridata ottenendo la sua prima vittoria in una prova speciale e il suo primo punto nel rally di Finlandia.
Nel 2008 partecipa a 7 gare iridate facendo bella figura in Galles dove però si deve ritirare quando era in 5° posizione e vincendo per il suo secondo anno il titolo di campione norvegese cosa che si ripeté nel 2009 quando cambia co-pilota a favore di Jonas Andersson.
Nel 2010 ha partecipato a sette eventi ottenendo il miglior piazzamento in Portogallo e Finlandia con due settimi posti e dimostrando un notevole miglioramento.
Corre anche due gare del Mondiale (Germania e Francia) con le Fiesta S2000 gestite direttamente da M-Sport
Nel 2011 si accasa nel team Ford Stobart con Matthew Wilson ed Henning Solberg
Nella stessa stagione Mads ottenne il 5º posto in tre rally diversi (Messico, Italia e Argentina) e il 2º posto in Galles.
Grazie alla buona stagione, Mads con il 2° posto del Galles è il miglior pilota del team Stobart a piazzarsi in una gara del WRC (in precedenza il record era detenuto dal connazionale Henning Solberg che aveva ottenuto un 3° posto in Portogallo) classificandosi fra i primi piloti del team Ford con avanti solo Mikko Hirvonen, Jari-Matti Latvala e Henning Solberg ma precedendo il compagno Matthew Wilson e la promessa russa Evgeny Novikov.
Chiude la stagione 2011 con il proprio record di punti nel WRC (88), un podio e il 6º posto assoluto nella generale
Nel 2012 corre con il team di famiglia: l'Adapta World Rally Team e sempre con una Ford Fiesta RS WRC supera il record della stagione precedente ottenendo 149 punti con tre podi e la sua prima vittoria nel mondiale nel rocambolesco Rally del Portogallo che gli valgono il 4° posto nella classifica iridata.
Il 2013 lo vediamo passare sulla Ford Fiesta RS WRC M-Sport (la vettura ufficiale) e sicuramente viene dato come uno dei protagonisti del mondiale che inizia a metà gennaio sulle strade monegasche.
Purtoppo il fealing con la vettura non è dei migliori e lo si vede solo 2 volte sul 3° gradino del podio poi solo alcuni piazzamenti che lo vedono alla 6° nella classifica del Mondiale.
Il 2014 lo ritroviamo al volante della Citroen DS3 WRC.


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Dicembre 21, 2013, 13:29:28 pm
                                                                             DANIEL SORDO

Daniel Sordo Castillo nasce a Torrelavega il 2 maggio 1983.
Sordo ha iniziato con il motocross quando aveva dodici anni, ma aveva già esperienze di hillclimbing, kart e campionati turismo. La sua prima apparizione in una gara del World Rally Championship è stata con il Rally di Catalogna, la prova spagnola della stagione, nel 2003 a bordo di una Mitsubishi Lancer Evo VII, arrivando al 18º in classifica generale. Ha vinto inoltre il Campionato Spagnolo Junior del 2003, confermando il titolo anche nel 2004, mentre accumulava altre partecipazioni a prove WRC in Argentina (ritiro), Francia (13°) e in Spagna (20°).
In quest'ultima prova lascia la sua Mitsubishi per passare a una Citroën C2 S1600, confermando la scelta nel 2005, con un'intera stagione nel Junior World Rally Championship (JWRC) con la squadra belga Kronos Racing. Nel frattempo Dani ha cambiato il proprio navigatore, passando a Marc Martí, ex-copilota del plurititolato Carlos Sainz. Dopo i successi in Sardegna, Finlandia, Germania e Spagna, conquista il titolo mondiale Junior.
Tutte queste esperienze accumulate permettono a Sordo di poter correre la stagione successiva con una Xsara World Rally Car come terzo pilota nel campionato del mondo di rally del 2006.
Alcuni buoni risultati, come i podi in Catalogna e in Corsica, permettono subito a Daniel Sordo di diventare il secondo pilota della squadra già dal rally di Germania, gerarchicamente dietro al campione Sebastien Loeb e davanti al connazionale Xavier Pons. Sordo termina il 2006 con quattro piazzamenti sul podio, 49 punti e un quinto posto in classifica generale.
La squadra ufficiale Citroën Sport ritorna ufficialmente nel 2007, e conferma Sordo come seconda guida della squadra. Sébastien Loeb invece sarebbe stato determinato a vincere un altro titolo mondiale, il primo a bordo della nuova C4, erede dell'affidabile Xsara.[1] Sordo comincia subito con un secondo posto al rally di Monte Carlo, e in stagione raggiungerà il podio altre sei volte; ossia in Portogallo, Sardegna, Spagna, dove passò per la prima volta in testa alla classifica WRC in carriera, Francia, Giappone e infine Irlanda. Con 65 punti è quarto in classifica piloti, alle spalle del compagno Loeb e dei finnici Marcus Grönholm e Mikko Hirvonen.
Nella stagione 2008, dopo soli tre punti nelle prime tre prove, Sordo inanella podi in Argentina e nell'esordiente prova della Giordania. Il 12 luglio, Sordo vince l'SM O.K. Auto-Ralli, quinta prova del campionato di rally della Finlandia. Inizialmente doveva essere solo un test, ma via via la squadra lo invitò a prepararsi lì in vista dell'imminente Rally dei "mille laghi". Sordo riesce a conquistare la sua prima vittoria dal suo approdo al WRC.
Ritornato nel vero campionato del mondo World Rally Championship, Sordo sulla sua C4 WRC arriva in quarta posizione; nelle successive buone prove la Citroën riesce ad accumulare un buon vantaggio anche in classifica costruttori nei confronti della rivale Ford (27 punti). Al termine della stagione Daniel Sordo conquista la terza posizione assoluta, il suo miglior risultato in carriera fin qui ottenuto.
Dal 2011 al 2012 Dani corre per il Mini WRC Team, dove trova come compagno di squadra il pilota inglese Kris Meeke, sono 2 anni tribolati in quanto la casa madre tagli subito le finanze alla Prodrive che segue le macchine inpegnate nel mondiale. Nonostante ciò riesce ad ottenere alcuni piazzamenti a podio ed a concludere il mondiale all'8° posto nel 2011 ed all'11° posto nel 2012.
Nel 2013 ritorna a gareggiare per il Citroën Total World Rally Team al fianco di Mikko Hirvonen. In agosto conquista il suo primo successo nel WRC, aggiudicandosi il Rally di Germania davanti a Thierry Neuville e Mikko Hirvonen e 2 secondi posti in Germania e Grecia che gli garantiscono il 5° posto nel Mondiale.
Nel 2014 passa alla Hyundai Motorsport per corerre con la i20 WRC


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Dicembre 21, 2013, 17:03:11 pm
                                                        THIERRY NEUVILLE
Thierry Neuville nasce a Sankt Vith (Belgio) il 16 giugno 1988
Inizia a correre appena ottenuta la patente nelle gare minori del suo paese alternandosi su più macchine fino a quando imbastisce una stagione (2008) nel campionato belga con la Ford Fiesta ST, si iscrive al Rally di Finlandia ma a causa del dietro front di alcuni sponsor è costretto a rinunciare all'ultimo minuto.
Nel 2009 partecipa al Trofeo Belux con la Citroen C2 Maxi e corre nell'IRC il Rally delle Canarie (Spagna) ritirandosi.
Nella stagione 2010 ha partecipato con la Citroen C2 S1600 a diverse tappe mondiali del Junior World Rally Championship, ottenendo una vittoria di classe in Bulgaria.
Nel 2011 ha disputato l'Intercontinental Rally Challenge, campionato nel quale aveva esordito nel 2009, alla guida di una Peugeot 207 S2000 gestita da Peugeot Benelux; in questa stagione vince il Tour de Corse e il rally di Sanremo, piazzandosi quinto nella classifica finale.
Nel 2012 ha preso parte all'intera stagione del mondiale rally con una Citroën DS3 WRC del team Citroën Junior eccetto due rally, nei quali ha sostituito Nasser Al-Attiyah per il Qatar World Rally Team. Ha raggiunto la settima posizione finale, con un quarto posto in Francia come miglior risultato.
Il 2013 vede un altro cambio di casacca, corre con il Qatar WRT che gli mette a disposizione una Ford Fiesta RS WRC.
L'avvio non è dei migliori: ritiro al Monte; arriva successivamente un 5° posto in Svezia, un 3° in Messico ed un 18° in Portogallo ma non c'è da aspettarsi molto da un asfaltista poro invece..... dalla tappa sucessiva in Argentina (5°) è un pocherissimo di podi (ma nessuna vittoria) che lo portano ad essere 2° in generale ed unico pilota a 3 gare dal termine del Mondiale a poter ancora insidiare Ogier. La tappa successiva (Francia) consacra con la power stage ad inizio rally il francese Campione del Mondo e per Neuville vengono a mancare le motivazioni. Chiude 4° sia in Francia che Spagna e 3° nell'ultimo appuntamento in Inghilterra; tutto ciò gli consente comunque di ottenere la 2° posizione nel Mondiale e di essere la vera rivelazione 2013.
Nuovo cambio di casacca per il 2014, dove il belga passa al neonato Hyundai Motorsport


Titolo: Re: RALLY - I PILOTI CHE HANNO FATTO LA STORIA
Post di: SUBARUAIMONT su Dicembre 24, 2013, 12:04:06 pm
                                                            ARI VATANEN
Ari Pieti Uolevi Vatanen più noto come Ari Vatanen, nasce a Tuupovaara (Finlandia) il 27 aprile 1952
Nel 1970 a diciotto anni debutta da professionista e quattro anni dopo prende parte per la prima volta al Mondiale nel Rally dei 1000 Laghi. Vince il British Rally Championship nel 1976 e nel 1980 con Peter Bryant e David Richards. Nel 1977, è pilota privato della Ford Escort RS1800.
Per la stagione 1979, firma il passaggio alla Rothmans Rally Team. Continuando con un RS1800, ha vinto al suo debutto al Rally dell'Acropoli 1980 ed è diventato Campione del Mondo Rally nel 1981. Dal 1979 fino alla fine del 1981, ha avuto come co-pilota David Richards, che diventerà poi presidente della Prodrive. Nella stagione 1982, Vatanen non riesce a difendere il proprio titolo prendendo parte a sole 3 gare,e nella stagione 1983 è vincitore al Safari Rally al volante di una Opel Ascona.
Nel 1984, Vatanen passa al Team Peugeot con la Peugeot 205 T16. Dal Rally dei 1000 Laghi nel 1984 al Rally di Svezia nel 1985 vince 5 gare consecutive nel mondiale.
Vatanen andò molto vicino alla morte dopo un incidente nel 1985 al Rally d'Argentina, a causa dell'eccessiva velocità perse il controllo della vettura ed usci di strada. Il suo copilota riportò solo lievi contusioni, e Ari Vatanen dovette lasciare le gare per più di un anno perché il suo sedile si era rotto e lui era stato scagliato all'interno dell'auto mentre questa rotolava giù per la scarpata. Il recupero durò 18 mesi.
Dopo la guarigione, partecipò per la prima volta alla Parigi-Dakar cogliendo subito la vittoria con la Peugeot 205 T16 nel 1987. Vatanen vinse questa competizione quattro volte, con la Peugeot nel 1987, 1989 e 1990, e con la Citroën nel 1991. Molto probabilmente avrebbe vinto anche l'edizione del 1988, ma gli venne rubata l'auto proprio quando era il leader della corsa.
Con la Peugeot, Vatanen ha vinto anche la Pikes Peak del 1988, dopo aver smesso di gareggiare nel Campionato Mondiale Rally nel 1986, a causa della scomparsa del Gruppo B, Vatanen rimase alla Peugeot permettendo con l'esperienza tratta dalla sua 205 T16 di creare la 405 T16 con almeno 600 CV. Vatanen condusse la propria vettura alla vittoria nella cronoscalata, battendo il primato stabilito l'anno precedente da Rohrl; il suo record rimarrà imbattuto per 7 anni.
Vatanen ha continuato a gareggiare nel Campionato Mondiale Rally, prendendo parte solo ad alcune gare, fino alla stagione 1998. Ha guidato per la Mitsubishi RALLIART in quattro eventi in Europa nel 1989 e in cinque nel 1990. Il suo miglior risultato con la Mitsubishi Galant VR-4 è stato un secondo nel 1990 Rally dei 1000 Laghi. Dal 1992 al 1993 ha gareggiato per la Subaru in 11 eventi, finendo secondo per tre volte, anche per il debutto del primo evento Subaru Impreza in Finlandia. Ha corso successivamente con la Ford Escort finendo sul podio nel 1994 in Argentina e al Safari Rally del 1998; è poi brevemente ritornato alla Subaru per l'ultima gara della stagione al Rally di Gran Bretagna, che segna il suo 100º Rally nel Mondiale.
In seguito ai suoi anni di lavoro con un team di rally francese, nel 1993 si stabilì nel sud della Francia dove ha comprato una fattoria e una cantina. Ha sviluppato interesse per la politica, e nel 1999 è stato eletto al Parlamento europeo dalla lista della coalizione conservatrice nazionale finlandese, nonostante i continui a vivere in Francia.
Nel 2004 è stato rieletto, ma questa volta dalla lista dei conservatori francesi (Unione per un Movimento Popolare). E’ uno dei firmatari della Dichiarazione di Praga sulla coscienza europea e il comunismo . [
La voglis di motori non l'aveva abbandonato e nel 2003 corse con la Nissan nella Parigi-Dakar finendo settimo. Ha anche fatto una comparsa nel 2003 al Rally di Finlandia con la Bozian Racing su Peugeot 206 WRC, chiudendo undicesimo. Nel 2004 e nel 2005, Vatanen ha partecipato alla Dakar con la Nissan, e nel 2007 ha fatto un altro tentativo con la Volkswagen.
Nel settembre 2008, Vatanen ha preso parte al Colin McRae Forest Stage Rally, una gara dello Scottish Rally Championship centrato a Perth, in Scozia. Il suo co-pilota è stato ancora una volta David Richards e gareggiato nella stessa Ford Escort RS1800 sponsorizzata Rothmans che ha guidato nel 1981. Era uno di una serie di ex-campioni del mondo a prendere parte alla manifestazione in memoria di McRae, morto nel 2007
Il 10 giugno 2009 Vatanen confermò la sua intenzione di succedere a Max Mosley a capo della Fia nell'autunno 2009[2], con principale avversario l'ex amministratore delegato e direttore delle corse sportive Ferrari, Jean Todt[3]. Ma nell'elezione del 23 ottobre 2009, la maggioranza del Consiglio Mondiale votò per il suo rivale.
Primo rally 1974  Rally 1000 Laghi
Prima vittoria 1980 Acropolis Rally
Ultima vittoria 1985 Rally di Svezia
Ultimo rally 2003 Rally di Finlandia
Mondiali vinti 1 (1981)
Rally disputati 101
Rally vinti 10
Podi 27
Rally Dakar : 4
Coppa del mondo rally raid: 1
Rally dei Faraoni:  3
Rally di Tunisia:  1
Abu Dhabi Desert Challenge:  1
Rally Transibérico:  2
Baja España-Aragón:  3


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