ilPistone.com

Se ne parla già da tempo, ma non avevamo ancora sollevato la questione qui...

La proposta più concreta, ad oggi, per il futuro della classe intermedia del motomondiale è quella che prevede la sostituzione delle vecchie, brutte, cattive, puzzolenti, inquinanti etc etc 250 2T con le nuove, belle, buone, profumate, ecologiche etc etc 650 4T.

Una puttanata ciclopica in parole povere...

http://www.motociclismo.it/edisport/moto/Notizie.nsf/AllDocID/IE6DDB294E735E247C12574590038275B?OpenDocument

Scarperia (FIRENZE) 30 maggio 2008 – Il campionato mondiale delle 250, dove oggi competono soltanto moto a due tempi, potrebbe essere sostituito da uno riservato a motori di 650 a 4 tempi. La rivoluzionaria e abbastanza sconcertante ipotesi, sarebbe emersa durante una riunione della MSMA, l’associazione dei costruttori, tenutasi giovedì 29 maggio. L’aspetto più clamoroso del progetto sarebbe l’intenzione di introdurre un unico fornitore di motori per tutti i team, individuato attraverso una gara d’appalto. Si tratterebbe di un piano che stravolgerebbe il campionato e dal quale molti Marchi si chiamerebbero fuori.

I MOTIVI La scelta sarebbe caduta sulla 650 e sull’unico fornitore per allineare le prestazioni delle moto e, contemporaneamente, dare vita ad una palestra per piloti, con una struttura vicina a quella utilizzata per alcuni campionati minori dell’automobilismo. Aprilia e KTM avrebbero accantonato a malincuore i loro attuali obiettivi di sviluppo, ormai rassegnate ad un quasi certo cambiamento del regolamento per la Classe 250 nell’immediato futuro.

LE CRITICHE L’idea di far correre le 650 cc 4T quattro cilindri in linea si avvicina in modo imbarazzante ai contenuti del Mondiale Supersport. Ci manca solo la monogomma e poi il mix è fatto: MotoGP più Supersport. Anche la scelta della cilindrata resta criticabile perché incide negativamente sui costi di gestione e di sviluppo.

:(

bha , personalmente non capisco. la classe  superiore è a 4 tempi , la 250 dovrebbe essere propedeutica a questa in teoria no ?
che senso ha allevare piloti abituati ad andare a due tempi per poi , magari , arrivando in Moto Gp si trovano sotto le chiappe un 4t ?
Immagino che il cambiamento sia doveroso , anche perchè oramai il due tempi è relegato solo all'utilizzo agonistico e poco altro.
le case devono si sviluppare prodotti per primeggiare in gara , ma altresì non sono fondazioni di ricerca ma entità economiche che devono sottostare ai dettami dell'economia.
quanti modelli 2T ci sono ora sul mercato ?
Quanti modelli 4T ci sono ora sul mercato ?
Penso che la risposta venga naturale e , se non erro , negli states  corre solo la moto Gp 4 tempi , le altre due classi no .
Magari un 650 sarebbe troppo vicino alla supersport , e su questo hanno pienamente ragione le critiche , un 450 o 400 sarebbe più congruo sia come costi di gestione che di sviluppo.

Il ciclo di funzionamento del motore è il problema minore per un pilota, quelli buoni vanno forte con entrambe.
Il vero problema è imparare a mettere a punto una moto da corsa, cosa che con un prototipo ha senso, con una derivata dalla serie ce l'ha molto meno.

Solo che fare un prototipo a 4T sarebbe troppo costoso per le classi inferiori meno attratte dagli sponsor, quindi si sono inventati questa formula mista che di fatto serve solo ad accontentare i giapponesi...

già io ripudio la scelta del 4 tempi per le 1000,nelle classi inferiori non ha senso.si strozza immensamente il vivaio,tutti i piccoli team che da anni si son specializzati coi 2 tempi,e devono ripartire quasi da zero,con più complessi e costosi 4 tempi.

i soldi i grandi team li tirano fuori per le motogp,non si sognano di farlo per le categorie inferiori,ed è per questo che propongono blandi motori 4 tempi.


il 2 tempi è il motore ideale per imparare,anche e sopratutto per chi comincia a livello nazionale.economico,"semplice"da revisionare e ostico da imparare,quindi propedeutico.toglierlo a livello mondiale,porterà sempre più all'affossamento a livello nazionale dei già pochissimi piloti.

sta succedendo nel kart con l'abbandono dei 100 prima a livello internazionale,e ora nazionale,in luogo di costosissimi e inguardabili,125.