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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: &re@ su Novembre 25, 2008, 13:47:21 pm



Titolo: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: &re@ su Novembre 25, 2008, 13:47:21 pm
Finalmente qualche numero (dati ACI e ISTAT)
Da http://www.motonline.com/news/articolo.cfm?codice=162224


I costi dell'incidentalità
Gli oltre 230.000 incidenti annui costano allo Stato italiano, dunque a noi, 30,4 miliardi di euro. Il 2% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Un'enormità, tanto che la riduzione di incidenti e morti del 2007 ci hanno fatto risparmiare più o meno 3 miliardi di euro.
Il dato potrà essere macabro, ma è interessante notare che in media, calcolata la perdita di produttività, i costi umani, i costi sanitari e i danni materiali, un morto costa allo Stato 1.372.832 euro. Per un ferito si parla invece di 26.316 euro.

Ma l'articolo parla anche (e soprattutto) della diminuzione dei morti su strada nel 2007:
Incredibile ma vero: l'Italia si distingue positivamente nella media UE e nel 2007 ha fatto segnare un -9,5% dei morti su strada, contro un aumento comunitario del 10%!
Attenzione però, c'è una parziale spiegazione. Intanto i Paesi recentemente ammessi a far parte dell'Unione spesso hanno numeri molto negativi. E poi gli altri Paesi comunitari che hanno ridotto prima di noi la loro mortalità, oggi sono in una fase di rallentamento, o assestamento. Insomma, a conti fatti l'Italia con il suo 27,3% di riduzione della mortalità dal 2000 a oggi, è al decimo posto nella classifica dei virtuosi, letteralmente surclassata dal Portogallo, già a quota -48,1%!
I dati sono stati diffusi da ACI e ISTAT in occasione del Salone Internazionale della Sicurezza Stradale, in corso a Verona.

I numeri
La diminuzione dei morti (5.131 in totale), come detto, è del 9,5%, mentre quella dei feriti (325.850) è stata solo del 2%. E del 3% si sono ridotti gli incidenti (230.871). Ogni giorno sulle nostre strade si verificano 633 incidenti, con 14 morti e 893 feriti.
La classifica europea della riduzione della mortalità stradale dal 2000 a oggi vede il Portogallo in testa con -48,1%, seguito da Lussemburgo (-43,4%), Francia (-42,8%), Olanda (-34,5%), Germania e Lettonia (-34%), Spagna (-33,8%), Austria (-29,2%) e Belgio (-27,4%). L'Italia è al decimo posto con il suo -27,3%.



Gli incidenti nel 2007 per tipologia di veicoli

50cc
33.205 incidenti gravi (358 morti – 32.392 feriti)

Motocicli
58.607 incidenti gravi (1.182 morti – 58.159 feriti)

Quadricicli
636 incidenti gravi (11 morti – 527 feriti)

Automobili
287.470 incidenti gravi (2.309 morti – 184.631 feriti)

Mortalità per classi d'età, fra parentesi i passeggeri di veicoli a due ruote deceduti

Fino a 14 anni
22 morti (2 su 50cc e 3 su motocicli)

14-17 anni
222 morti (100 su 50cc e 41 su motocicli)

18-22 anni
509 morti (38 su 50cc e 122 su motocicli)

23-27 anni
567 morti (14 su 50cc e 204 su motocicli)

28-35 anni
769 morti (42 su 50cc e 309 su motocicli)

36-50 anni
1113 morti (56 su 50cc e 363 su motocicli)

Oltre 50 anni
1738 morti (98 su 50cc e 126 su motocicli)


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: vatanen su Novembre 25, 2008, 13:56:09 pm
per incidenti si parla chiaramente di denunciati...ma tra questi,si contano quelli che coinvolgono più veicoli,o anche i fai da te? ::)


impressionante il numero di incidenti di moticicli+ciclomotori,in rapporto a quelli automobilistici,contando la disparità in quanto a mezzi in circolazione e sopratutto tempi e percorrenze.

sicuramente è dovuto al fatto che molti incidenti in auto non vengono denunciati,in moto si finisce in barella anche per incidenti banali,quindi si fa più statistica.


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: &re@ su Novembre 25, 2008, 13:59:04 pm
Beh, qui parlano in special modo di morti e feriti, quelli mi sembra difficile che non vengano rilevati.
Credo che il numero di incidenti sulle 2 ruote sia particolarmente rilevante proprio perché il conteggio riguarda gli incidenti con morti o feriti, che sono praticamente la totalità di quelli di moto e ciclomotori, ma solo una parte di quelli in auto.


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MRC su Novembre 25, 2008, 14:06:58 pm
dalla tabella si capisce che più sale l'età più morti ci sono.
Allora queste fantomatiche stragi del sabato sera dove sono?

perchè si evidenzia se muoiono 10 giovani ogni 7 gg e non 3 persone adulte al giorno? (numeri a caso tanto per capirci)


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Phormula su Novembre 25, 2008, 14:10:31 pm
MRC, stai facendo male i conti. Tra 18 e 22 anni ci sono 5 anni. Tra 36 e 50 ce ne sono 15, ma i morti non sono tre volte tanti.


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: &re@ su Novembre 25, 2008, 14:11:32 pm
Citato da: MRC su Novembre 25, 2008, 14:06:58 pm
dalla tabella si capisce che più sale l'età più morti ci sono.
Allora queste fantomatiche stragi del sabato sera dove sono?

Beh, intanto non c'è scritto il totale del parco circolante per fascia d'età, quindi i numeri da soli non possono essere confrontati.

E comunque, nella fascia 18-27 anni muoiono quasi altrettante persone che nella più ampia 36-50, quindi le critiche sulle stragi del Sabato sera forse ci possono stare...


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: baranzo su Novembre 25, 2008, 14:15:29 pm
Citato da: MRC su Novembre 25, 2008, 14:06:58 pm
dalla tabella si capisce che più sale l'età più morti ci sono.
Allora queste fantomatiche stragi del sabato sera dove sono?

perchè si evidenzia se muoiono 10 giovani ogni 7 gg e non 3 persone adulte al giorno? (numeri a caso tanto per capirci)


Secondo me bisogna anche guardare al numero di anni presi in considerazione: i 18-22enni coprono 5 anni, quindi una % della popolazione di molto inferiore degli oltre 50enni.Bisognerebbe valutare il tasso di incidenti per milione di persone costituenti la fascia d'età per valutare se vi sia un maggior rischio.


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Neo (Mr. Anderson) su Novembre 25, 2008, 14:16:40 pm

Quanto odio questo modo di classificare.....

Perchè:

Fino a 14 anni  <---------- sono 14 anni ( sono solo passeggeri )
22 morti (2 su 50cc e 3 su motocicli)

14-17 anni  <------------ sono 3 anni (73 morti per anno... ma su quanti guidatori???... e sono solo moto niente auto)
222 morti (100 su 50cc e 41 su motocicli)

18-22 anni <------------ sono 5 anni (101 morti per anno... ma su quanti guidatori???)
509 morti (38 su 50cc e 122 su motocicli)

23-27 anni <------------ sono 5 anni (113 morti per anno...ma su quanti guidatori???)
567 morti (14 su 50cc e 204 su motocicli)

28-35 anni <------------ sono 8 anni (96 morti per anno... ma su quanti guidatori???)
769 morti (42 su 50cc e 309 su motocicli)

36-50 anni <------------ sono 15 anni (74 morti per anno... ma su quanti guidatori???)
1113 morti (56 su 50cc e 363 su motocicli)

Oltre 50 anni <--------------- impossibile fare una stima
1738 morti (98 su 50cc e 126 su motocicli)


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 14:22:02 pm
Citato da: Phormula su Novembre 25, 2008, 14:10:31 pm
Tra 18 e 22 anni ci sono 5 anni. Tra 36 e 50 ce ne sono 15, ma i morti non sono tre volte tanti.


c'è anche da dire che nella seconda fascia, molto più facilemtne capitano morti "sul lavoro", insomma gente che viaggia sa sola... Se si schianta un'auto il sabato sera muoiono 4 persone, se se ne schianta una il mercoledì mattina una sola... questo in funzione del numero di occupanti...


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Phormula su Novembre 25, 2008, 14:27:16 pm
Laurus, se cominci a fare la punta alle supposte, non ne esci più, perchè allora bisognerebbe vedere chi è stato a provocare l'incidente, e magari si è salvato. Quante volte leggi di incidenti tipo sorpasso azzardato, frontale, occupanti dell'altra vettura sterminati e chi ha provocato l'incidente se l'è cavata con poco. Se poi vogliamo fare la punta anche all'altro lato della supposta, la resistenza del corpo umano a 50 anni non è la stessa che a 20, ad esempio la decelerazione massima che il capo può sopportare si riduce del 20% circa, le ossa diventano più fragili...


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 14:31:08 pm
^^^

No... non voglio affilar supposte, ma almeno capire il fenomeno... Insomma: se mi dici che muoiono tot cristiani voglio saperne il motivo...


Perchè se 50 "under 22" provocano incidenti mortali su 100 è un fatto... se muoiono 50 "under 22" su 100 in incidenti mortali un altro...

Cambia il problema e cambia la soluzione...

E' più utile dire: "tot incidenti in cui sono coinvolti guidatori di età quot"


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MRC su Novembre 25, 2008, 14:32:55 pm
quoto chi dice che ho fatto male i conti, ma sostengo anche io che la tabella è molto fuorviante


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Phormula su Novembre 25, 2008, 14:34:29 pm
Infatti, è una statistica che lascia il tempo che trova, tanto valeva pubblicare solo il totale.


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: baranzo su Novembre 25, 2008, 14:35:55 pm
Bisogna anche vedere la piramide (una volta) della popolazione:

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/timeline/0a7bc230f5538df3d35368aa9f8b9d94.png)

Su questa base diviene possibile affermare che fino a 25 anni per classe di età ci sono circa un il 60% di italiani rispetto alla classe di età dei baby boomers. Quindi effettivamente sulla base di questo sembrerebbe che i giovani siano effettivamente più a rischio.


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Losna su Novembre 25, 2008, 15:03:35 pm
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Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: TonyH su Novembre 25, 2008, 15:14:23 pm
Citato da: baranzo su Novembre 25, 2008, 14:35:55 pm
Su questa base diviene possibile affermare che fino a 25 anni per classe di età ci sono circa un il 60% di italiani rispetto alla classe di età dei baby boomers. Quindi effettivamente sulla base di questo sembrerebbe che i giovani siano effettivamente più a rischio.


Su questo non ci piove, e impone due riflessioni.
1) Non c'è cultura della sicurezza
2) Evidenzia quanto gli esami per la patente siano deficitari.

Molti incidenti sono dovuti anche per ignoranza di quello che si sta facendo.
Quanti si schiantano perchè entrano troppo veloci in curva e come riflesso frenano di botto?


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 15:17:18 pm
Citato da: Losna su Novembre 25, 2008, 15:03:35 pm
e siccome sono passati 3/4 anni, la parte larga della piramide si è spostata ancora più in alto, a maggior conferma del maggior rischio per i giovani.


Molto ppiù probabile che i rapporti siano rimasti gli stessi... Non vedo motivi per cui dovrebbe esserci cambio della forma, questa cambierebbe solo se in questi anni fossero avvenuti significativi cambi nei tassi di natalità/mortalità...
Citazione:
Ed a questo punto manca solo un dato: i chilometri percorsi per classe di età.  Ma anche qui credo che il dato vada ad ulteriore conferma: ovviamente nelle classi di media età la percentuale di lavoratori è più elevata che in quelle da 20 a 30 anni, e abbastanza intuitivamente sono di più anche i kilometri percorsi.


Stiamo sempre li: cosa vuoi vedere? il tasso di incidenti mortali provocati da "baby-guidatori" O il numero di giovani morti in incidenti stradali? Sono due cose diverse, che si riferiscono a dati diversi i quali vanno analizzati in modo diverso...


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Losna su Novembre 25, 2008, 15:35:36 pm
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Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 15:46:29 pm
Citato da: Losna su Novembre 25, 2008, 15:35:36 pm
Mi domando come spesso tu non capisca i miei interventi.


Si vede che tu stesso non capisci i tuoi interventi...
Citazione:
Non ho parlato di "cambio di forma", ma di spostamento verso l'alto della parte più larga.  Ossia traslazione verso l'alto di tutta la piramide.   Perchè i nuovi nati si collocano in classe priva di patente, ed i morti csono concentrati in punta.  Quindi, al netto di emigrazione/immigrazione, ed al netto dei morti (che sono comunque POCHI, la piramide, in periodi BREVI (cioè dal 2005 ad oggi) certamente trasla verso l'alto.


Questo vuole dire cambiare forma, ed è esattamente quello che intendevo io...
A MENO DI SENSIBILI VARIAZIONI NEL FLUSSO IN INGRESSO (tasso di natalità) E DEL FLUSSO IN USCITA (tasso di mortalità) NON CAMBIA NIENTE... TUTTO RIMANE ESATTAMENTE COSI' COM'E' IN QUEL GRAFICO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Citazione:
Secondo punto: io mi sono riferito alla MORTALITA', non alla responsabilità degli incidenti.
Perchè i dati NON consentono di fare affermazioni CERTE circa la responsabilità degli incidenti, ma solo circa la mortalità per fascie di età.


il 3ed intero oscilla fra determinazione della responsabilità (come sembrerebbe volersi orientare la statistica) e tasso di mortalità in funzione dell'età...

E io, appunto, ho domandato: "cosa vuoi vedere?" Era, ovviamente, una domanda retorica, intesa come ulteriore riprova dell'inutilità di 4 dati buttati li così, senza senso (almeno apparentemente)


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: pg su Novembre 25, 2008, 15:51:20 pm
Citato da: Laurus su Novembre 25, 2008, 15:46:29 pm
cut

Questo vuole dire cambiare forma, ed è esattamente quello che intendevo io...
A MENO DI SENSIBILI VARIAZIONI NEL FLUSSO IN INGRESSO (tasso di natalità) E DEL FLUSSO IN USCITA (tasso di mortalità) NON CAMBIA NIENTE... TUTTO RIMANE ESATTAMENTE COSI' COM'E' IN QUEL GRAFICO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

cut


Albè, per avere uno stato stazionario il flusso in ingresso deve essere uguale a quello in uscita. Dato che i tassi di natalità e di mortalità non sono uguali, il grafico cambia di forma, eccome ....


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Phormula su Novembre 25, 2008, 15:54:02 pm
Scusate, ma il dato è del 2005. Anche ammettendo che dal 2005 ad oggi il tasso di natalità sia raddoppiato (il che non è), questo vuol dire che abbiamo una barra più larga nella fascia da 0 a 4 anni, mentre le altre barre si spostano più su di una per effetto del passare degli anni, ed è probabile che le ultime tre-quattro rimangano invariate, visto che il tasso di mortalità è relativamente stabile e la vita media non si è nè allungata nè accorciata significativamente.


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: baranzo su Novembre 25, 2008, 15:57:17 pm
Citato da: Phormula su Novembre 25, 2008, 15:54:02 pm
Scusate, ma il dato è del 2005. Anche ammettendo che dal 2005 ad oggi il tasso di natalità sia raddoppiato (il che non è), questo vuol dire che abbiamo una barra più larga nella fascia da 0 a 4 anni, mentre le altre barre si spostano più su di una per effetto del passare degli anni, ed è probabile che le ultime tre-quattro rimangano invariate, visto che il tasso di mortalità è relativamente stabile e la vita media non si è nè allungata nè accorciata significativamente.


Mi sembra abbastanza ovvio che sia così, concordo pienamente.


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 15:58:17 pm
Citato da: pg su Novembre 25, 2008, 15:51:20 pm
Albè, per avere uno stato stazionario il flusso in ingresso deve essere uguale a quello in uscita. Dato che i tassi di natalità e di mortalità non sono uguali, il grafico cambia di forma, eccome ....


Paolo non sono d'accordo... Tu hai un tasso di mortalità variabile con l'età, ma complessivamente deve essere uguale a quello di natalità...


Ora, detto questo è noto che essi cambiano, ma non nel giro di pochissimi anni... sono variazioni che avvengono nel giro di decenni... (a meno di eventi tragici, tipo quello, ignoto, che ha portato all'estinzione dei dinosauri :P )



Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Losna su Novembre 25, 2008, 16:01:53 pm
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Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 16:04:03 pm
Citato da: Losna su Novembre 25, 2008, 16:01:53 pm
Ripeto: in 3 anni, la piramide, escludendo la fascia di base e la punta (che non ci interessano, non guidano o guidano pochissimo), NON CAMBIA FORMA ma trasla verso l'alto.

Cosa che due persone hanno capito, ed una no.


perchè a me non mi conti?


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 16:07:29 pm
Citato da: Phormula su Novembre 25, 2008, 15:54:02 pm
Scusate, ma il dato è del 2005. Anche ammettendo che dal 2005 ad oggi il tasso di natalità sia raddoppiato (il che non è), questo vuol dire che abbiamo una barra più larga nella fascia da 0 a 4 anni, mentre le altre barre si spostano più su di una per effetto del passare degli anni, ed è probabile che le ultime tre-quattro rimangano invariate, visto che il tasso di mortalità è relativamente stabile e la vita media non si è nè allungata nè accorciata significativamente.




Quindi, supponendo condizioni non variabili per n*3 anni, ciascuna barra si sposterà di n posti?


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: pg su Novembre 25, 2008, 16:09:36 pm
Citato da: Laurus su Novembre 25, 2008, 15:58:17 pm
Paolo non sono d'accordo... Tu hai un tasso di mortalità variabile con l'età, ma complessivamente deve essere uguale a quello di natalità...


Ora, detto questo è noto che essi cambiano, ma non nel giro di pochissimi anni... sono variazioni che avvengono nel giro di decenni... (a meno di eventi tragici, tipo quello, ignoto, che ha portato all'estinzione dei dinosauri :P )




No, Alberto. In Italia il tasso di natalità (nascite per 1000 abitanti) è passato da 9.15 del 2003 a 8.36 nel 2008. Nello stesso periodo, il tasso di mortalità (esperesso come morti per 1000 abitanti) è passato da 10.12 a 10.61 .....


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 16:11:14 pm
e dal 2005 al 2008?


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Losna su Novembre 25, 2008, 16:11:35 pm
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Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 16:12:42 pm
Citato da: Losna su Novembre 25, 2008, 16:11:35 pm
ogni 5 anni, non tre.   Al netto di morti/immigrati/emigrati. 


Ok, il concetto non cambia...


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Phormula su Novembre 25, 2008, 16:13:38 pm
Se dovessi giocarmi i numeri al lotto, secondo me il grafico del 2008 non è molto diverso da quello del 2005. I tassi di natalità e mortalità non sono cambiati significativamente negli ultimi tre anni, e se da una parte il grafico in teoria si sarebbe spostato verso l'alto di una tacca, c'è da considerare il fenomeno dell'immigrazione, che riguarda soprattutto gente tra i 20 e i 40 anni, quelli cioè che più facilmente si sono spostati in Italia alla ricerca di lavoro. In ogni caso, anche rifacendo i conti con il grafico spostato in su di una tacca, le conclusioni sul maggior rischio di morte in incidente stradale per i giovani (indipendentemente dalle cause) non cambiano.


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: pg su Novembre 25, 2008, 16:14:26 pm
Citato da: Laurus su Novembre 25, 2008, 16:11:14 pm
e dal 2005 al 2008?


2005: tasso di mortalità = 10.3, tasso di natalità = 8.89.



Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Losna su Novembre 25, 2008, 16:16:01 pm
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Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: pg su Novembre 25, 2008, 16:21:45 pm
^^^

quoto ...


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Phormula su Novembre 25, 2008, 16:23:47 pm
OK, ma QUANTO devono cambiare i numeri della distribuzione della popolazione dal 3005 al 2008 perchè cambino anche le conclusioni sul maggiore o minore rischio di morte per incidente stradale di ciascuna fascia di età?


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: pg su Novembre 25, 2008, 16:27:52 pm
Citato da: Phormula su Novembre 25, 2008, 16:23:47 pm
OK, ma QUANTO devono cambiare i numeri della distribuzione della popolazione dal 3005 al 2008 perchè cambino anche le conclusioni sul maggiore o minore rischio di morte per incidente stradale di ciascuna fascia di età?


nel 3005 saremo tutti morti (J. M. Keynes, adattato da pg) ....


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Phormula su Novembre 25, 2008, 16:31:56 pm
No, io sto parlando del 3005 a.C. ;P


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: pg su Novembre 25, 2008, 16:32:38 pm
Citato da: Phormula su Novembre 25, 2008, 16:31:56 pm
No, io sto parlando del 3005 a.C. ;P


;D


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: pg su Novembre 25, 2008, 16:41:44 pm
Citato da: Phormula su Novembre 25, 2008, 16:23:47 pm
OK, ma QUANTO devono cambiare i numeri della distribuzione della popolazione dal 3005 al 2008 perchè cambino anche le conclusioni sul maggiore o minore rischio di morte per incidente stradale di ciascuna fascia di età?


Seriamente, coi dati che sono riuscito a trovare.

dal 2002 al 2005

Fascia 0 - 14 anni: 14.2 -> 14.1 %

Fascia 15  - 64 anni: 66.8 -> 66.1 %

Fascia over 65: 19.0 -> 19.8 %




Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 16:43:51 pm
Beh, stando a questi dati... è evidente che la "coda" si sia alzata un minimo... Stando all'ipotesi iniziale di di flussi costanti... invece... ::)



Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: pg su Novembre 25, 2008, 16:51:40 pm
^^^

Infatti, è abbastanza evidente che la vita media si è allungata nel corso degli ultimi anni, e questo fa cambiare forma alla curva di distribuzione (si allunga la coda in alto), non la fa semplicemente traslare verso l'alto ...


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 16:59:22 pm
Beh... che la vita media si allunghi è un dato di fatto da parecchio ormai...  anzi, è probabile che, dagli anni 50/60 ad oggi, non siano gli ultimi anni quelli ad aver visto il maggiore aumento della vita media...


In effetti da questi dati:

http://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_d%27Italia

sembrerebbe che tasso di natalità e di mortalità rimangano sostanzialmente costanti da un bel po'... :P


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: pg su Novembre 25, 2008, 17:05:07 pm
Citato da: Laurus su Novembre 25, 2008, 16:59:22 pm
cut

sembrerebbe che tasso di natalità e di mortalità rimangano sostanzialmente costanti da un bel po'... :P


Ma non uguali tra di loro, infatti la popolazione aumenta e invecchia ...


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: Losna su Novembre 25, 2008, 17:09:00 pm
< staff: rimosso su richiesta dell'utente >


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 17:34:48 pm
Citato da: pg su Novembre 25, 2008, 17:05:07 pm
Ma non uguali tra di loro, infatti la popolazione aumenta e invecchia ...


Ma come non uguali tra loro?


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: MarzulLaurus su Novembre 25, 2008, 17:39:03 pm
Oh, scusa, ma poi se sono uguali fra loro, come fa ad aversi una "curva"? Dovrebbe aversi una retta: tanti ne entrano e tanti ne escono ogni anno...

Questo nell'ipotesi che si muoia tutti alla stessa età...

al più non esendo vero questo, ed essendoci tassi di mortalità diversi ad ogni età (considerando trascurabili le morti
PRIMA di un certo valore), avresti una retta fino al detto valore, dopo di che la curva avrebbe una pendenza negativa, fino arrivare a 0...

( ? ? ? ? ? )


Titolo: Re: Il costo sociale degli incidenti.
Post di: pg su Novembre 25, 2008, 17:59:03 pm
Citato da: Laurus su Novembre 25, 2008, 17:39:03 pm
Oh, scusa, ma poi se sono uguali fra loro, come fa ad aversi una "curva"? Dovrebbe aversi una retta: tanti ne entrano e tanti ne escono ogni anno...

Questo nell'ipotesi che si muoia tutti alla stessa età...

al più non esendo vero questo, ed essendoci tassi di mortalità diversi ad ogni età (considerando trascurabili le morti
PRIMA di un certo valore), avresti una retta fino al detto valore, dopo di che la curva avrebbe una pendenza negativa, fino arrivare a 0...

( ? ? ? ? ? )


Infatti, è quello che succede. Se noti, la distribuzione all'inizio è circa piatta, poi si impenna fino alla fascia di età 35-39 anni che corrisponde al baby-boom degli anni '65-'70. Poi tende a decrescere. In ogni caso, anche se consideri solo gli ultimi 5 anni, in cui tasso di natalità e mortalità sono stati effettivamente circa uguali, la fascia del baby-boom si sposta in questo periodo, e quindi la forma della curva cambia. Questo conduce ad un aumento dell'età media della popolazione ....


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