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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: stella su Luglio 24, 2009, 12:10:27 pm



Titolo: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: stella su Luglio 24, 2009, 12:10:27 pm
Che drago!? ;)

Per Piëch una rivincita attesa 38 anni.
Ci ha messo quasi 40 anni, ma alla fine ci è riuscito. Se la vendetta è un piatto che si gusta freddo, nel caso di Ferdinand Piëch si può parlare quasi di un surgelato. Il padre-padrone della Volkswagen potrà fra qualche mese aggiungere alla sua scuderia di marchi anche la Porsche, quella Porsche fondata da suo nonno Ferdinand e che Piëch (azionista insieme ai cugini) tentò invano di arrivare a guidare agli inizi della sua carriera.
Nato a Vienna, Piech si era laureato in ingegneria meccanica a Zurigo con una tesi sullo sviluppo di un motore di Formula Uno, e aveva iniziato nel 1962 a lavorare nell'azienda di famiglia; dopo nove anni era in consiglio d'amministrazione come responsabile della produzione. Nel 1971, però, la famiglia (guidata allora da sua madre Louise e dallo zio Ferry Porsche) decise che i membri non dovevano più avere ruoli operativi in azienda. Piëch, che non aveva intenzione di limitarsi a fare l'azionista, non digerì mai la decisione. «He's a car guy» direbbero gli americani, con quell'espressione che indica chi, in un'azienda automobilistica, ha la benzina nelle vene. Bob Lutz, tornato dalla pensione a 77 anni per rilanciare General Motors, è un car guy. Sergio Marchionne è un grande manager ma non un car guy: potrebbe andare a dirigere una banca svizzera senza stupire nessuno.
Piëch ha un ego smisurato corredato da notevoli doti: freddissimo negoziatore (ne ha dato ampia prova nel dossier Porsche); abile nel trattare con i sindacati, dote fondamentale in un Paese come la Germania; astuto nel gestire i mezzi di comunicazione: a metà maggio, in occasione della presentazione della nuova Volkswagen Polo, annuncia in diretta che «Volkswagen non risolverà il problema dei debiti di Porsche» di cui dà la colpa a Wiedeking e al direttore finanziario Haerter.
Per coltivare la sua passione e cercare al tempo stesso una rivalsa, Piëch entra nel 1972 in Audi e sale fino al vertice, che raggiunge nel 1983. C'è lui dietro la strategia che ha portato la casa di Ingolstadt a competere con Bmw e Mercedes. Nel 1993 passa alla guida dell'intero gruppo Volkswagen. Una prima rivincita, sia pure parziale: era stato proprio nonno Ferdinand a inventare per Hitler la "Volkswagen", ovvero il Maggiolino. Piëch rimane per 9 anni al vertice del consiglio di gestione – in pratica, è amministratore delegato. Come top manager sviluppa la strategia delle piattaforme – che permette risparmi colossali sui costi – e avvia la settimana lavorativa di 4 giorni, nata a metà degli anni 90 per combattere la crisi delle vendite. Il direttore del personale di Piëch, Peter Hartz, trasformerà il nuovo modello di relazioni sindacali nel progetto di riforme del Governo di Gerhard Schroeder. Le relazioni diventano però a volte un po' troppo incestuose, e Hartz viene travolto dallo scandalo dei compensi d'oro al capo del consiglio di fabbrica.
Lo scandalo sfiora anche Piëch, che supera però indenne la bufera. Nel 2002, a 65 anni di età, lascia la carica a Bernd Pischetsrieder per assumere quella, meno operativa, di presidente del consiglio di sorveglianza. «Il vecchio leone è andato in pensione» pensano, dicono e scrivono in molti. Ma si sbagliano: il leone conserva tutto il potere di prima. L'erede Pischetsrieder se ne accorge dopo qualche anno, quando di fronte a un piano di ristrutturazione troppo drastico Piech si schiera (di nuovo) con i sindacati e lo licenzia, mettendo al suo posto il fedelissimo Martin Winterkorn. Uno dei primi a fare le spese delle ire di Piech fu Herbert Demel, l'ex numero uno di Fiat Auto: succeduto a Piëch alla guida dell'Audi, pagò i primi disaccordi con il capo con l'esilio in Brasile. Adesso Piëch può coronare il suo sogno: l'azienda di famiglia e quella del cuore si riuniranno in un colosso che punta a scalzare Toyota dal vertice mondiale. Per chiudere l'operazione ci vorrà ancora qualche tempo, ma una cosa è certa: il vecchio Ferdinand non ha nessuna intenzione di andare in pensione.

http://www.motori24.ilsole24ore.com/Industria-Protagonisti/2009/07/porsche-piech-rivincita.php


Titolo: Re: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: Motesto su Luglio 24, 2009, 12:52:05 pm
veramente un personaggio storico per l'automobile, anche se il suo cognome non è porsche mi pare il soggetto giusto per tramandare le mitiche gesta di Ferdinand Ferry Butzi etc Porsche!

Viva Piech! Viva le auto Tedesche! Viva la Lambo!


Titolo: Re: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: &re@ su Luglio 30, 2009, 15:29:15 pm
OT qui
http://www.ilpistone.com/smf/index.php?topic=42873.0


Titolo: Re: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: saturn_v su Luglio 30, 2009, 18:26:07 pm
Piech e' anche il responsabile della Phaeton e del progetto Bugatti.....2 strafalcionerie che sono costate care alla VW.
I precedenti CEO VW e Porsche avevano adottato una gestione piu' "anglosassone" (inclusi alcuni aspetti negativi come l'indebitamento a piramide di Porsche) con un'attenta gestione dei costi, mi auguro che qualcuno tenga a freno la megalomania di Herr Ferdinand che potrebbe portare VW ad essere ancor piu' fuori mercato....negli ultimi anni sul mercato nordamericano VW come si dice da queste parti, "got religion" e si era allineata ai prezzi della concorrenza (incluso Audi per le premium).

I tempi sono cambiati, non dimentichiamo che la gestione Piech ha coinciso con il periodo "d'oro" per i paesi occidentali (recessioni "leggere", mercati azionari sempre in salita, bolle speculative a go-go, basso costo del denaro, le prime delocalizzazioni che hanno portato enormi profitti a tante aziende Europee ed Americane)

Con l'aria che tira certe cappellate di Piech potrebbero costare molto care....non e' piu' tempo di vendere Golf a prezzi premium ed ormai c'e' molta piu' concorrenza...

Come intendono digerire il "mattone" dai 10 miliardi di debito Porsche?? Non credo che in Cruccolandia abbiano intenzione di accollarli ai contribuenti...

Diventare #1 nel 2018?? Buona fortuna.... sono in compagnia di Ghosn del gruppo Nissan-Renault che non e' l'ultimo arrivato...poi ci sono i Coreani di Hyundai aggressivi a tutto campo, etc.....

Senza dimenticare che in termini di efficienza produttiva, controllo dei costi, e gestiune logistica la Toyota e' anni luce davanti a VW....


Vedremo......


Titolo: Re: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: stella su Luglio 30, 2009, 19:12:02 pm
Sicuramente Phaeton è stata un auto sbagliata ma solo per il fatto di essere stata messa in vendita tra le VW, mica perchè è inferiore a MB, BMW, Lexus, ecc..
Bugatti non mi pare assolutamente un progetto fallimentare...
Ti risulta che ci siano pezzi invenduti? Ti risulta che non ci siano più richieste di altri pezzi che costano 1.200.000 €, mica lire, EH!?
Non ci avranno fatto i soldi ma il lustro che ha dato, e che sta dando, il marchio Bugatti al Gruppo VW, a livello mondiale, non ha eguali..


Titolo: Re: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: saturn_v su Luglio 30, 2009, 19:23:34 pm
Citato da: stella su Luglio 30, 2009, 19:12:02 pm
Sicuramente Phaeton è stata un auto sbagliata ma solo per il fatto di essere stata messa in vendita tra le VW, mica perchè è inferiore a MB, BMW, Lexus, ecc..
Bugatti non mi pare assolutamente un progetto fallimentare...
Ti risulta che ci siano pezzi invenduti? Ti risulta che non ci siano più richieste di altri pezzi che costano 1.200.000 €, mica lire, EH!?
Non ci avranno fatto i soldi ma il lustro che ha dato, e che sta dando, il marchio Bugatti al Gruppo VW, a livello mondiale, non ha eguali..


La Phaeton tecnicamente sara' un gioiello ma esteticamente era discutibile e Piech si e' impuntato a darle il marchio VW perche' era convinto che ormai fosse percepito come marchio premium.....un'errore madornale che manco un bambino avrebbe fatto...forse Herr Piech trascorreva troppo tempo in Italia a fine anni 90 quando ha concepito quella macchina..  ;D ;D :P :P

Il progetto Bugatti e' costato un botto...soldi che potevano dedicare ad altri aspetti come ad esempio il miglioramento dell'affidabilita', spina nel fianco di molti modelli VW del recente passato...da una casa che ha fatto dell'affidabilita' la propria bandiera...


Non credo proprio che Bugatti abbia conferito tutto sto lustro a VW (specie per via dei problemi durante lo sviluppo che diventarono una barzelletta).....chi compra una VW o Audi non lo fa perche costruiscono anche la Bugatti....e' una cazzata mostruosa...Bugatti e' un'esempio di celodurismo e megalomania bella e buona...

Ti diro' di piu'...proporzionalmente la GT-R sta dando molta piu' pubblicita e lustro internazionalmente a Nissan che non la Veyron alla VW...


Titolo: Re: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: baranzo su Luglio 31, 2009, 09:49:12 am
Intanto Renault ha annunciato una perdita di 2.7 Miliardi di € per il primo semestre, PSA si è fermata a poco meno di 1 miliardo; VW invece, malgrado "l'incapacità manageriale" di Piech mi sembra che continui a fare utili...


Titolo: Re: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: Motesto su Luglio 31, 2009, 11:25:08 am
sulla veyron i problemi mi pare fossero inevitabili, quell'auto è un concentrato di tecnologia impressionate...

era ovvio attendersi un lungo sviluppo.

Saturno tu dovresti saperlo!!

Phaeton è una gran auto, e se volessi un auto da rappresentanza sarebbe la mia scelta.


Titolo: Re: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: MarzulLaurus su Luglio 31, 2009, 11:37:44 am
Citato da: Dogui su Luglio 31, 2009, 11:25:08 am
Phaeton è una gran auto, e se volessi un auto da rappresentanza sarebbe la mia scelta.


ti capirei se dicessi berlina di grandi dimensioni e grandi capacità di viaggio, ma tutto è fuorchè di rappresentanza... non ha brand... Tant'è vero che non ne hanno vendute...


Titolo: Re: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: Homer su Luglio 31, 2009, 11:38:44 am
Citato da: Dogui su Luglio 31, 2009, 11:25:08 am
sulla veyron i problemi mi pare fossero inevitabili, quell'auto è un concentrato di tecnologia impressionate...

era ovvio attendersi un lungo sviluppo.

Saturno tu dovresti saperlo!!

Phaeton è una gran auto, e se volessi un auto da rappresentanza sarebbe la mia scelta.


non eri in ferie?


Titolo: Re: Piëch, una rivincita attesa 38 anni.
Post di: saturn_v su Luglio 31, 2009, 17:47:31 pm
Citato da: Dogui su Luglio 31, 2009, 11:25:08 am
sulla veyron i problemi mi pare fossero inevitabili, quell'auto è un concentrato di tecnologia impressionate...

era ovvio attendersi un lungo sviluppo.



Vero

Il problema e' che hanno troppo strombazzato il progetto in anticipo....praticamente progettisti e collaudatori avevano il codazzo di reporter dietro come le stelle del cinema...e questo gli si e' rivoltato contro...lo stesso problema lo sta avendo Boeing con il 787 Dreamliner...siamo diventati una barzelletta...

Anche la GT-R e' un concentrato di tecnologia impressionante....eppure e' stata "consegnata" entro i tempi previsti senza troppa fanfara....
Citazione:
Intanto Renault ha annunciato una perdita di 2.7 Miliardi di € per il primo semestre, PSA si è fermata a poco meno di 1 miliardo; VW invece, malgrado "l'incapacità manageriale" di Piech mi sembra che continui a fare utili...


Renault per motivi forse "Francesi"  ;D ;D continua a darsi la zappa sui piedi con linee discutibili, vetture con poco appeal estetico soprattutto verso la parte medio alta di gamma....recentemente Honda e Nissan hanno annunciato i loro numeri e sono state entrambe al di sopra delle aspettative (facendo utili)


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