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Marchionne con questa intervista ha staccato defitivamente , e pubblicamente , la spina allo stabilimento di termini

"La decisione di chiudere Termini Imerese «è irreversibile. Lo stabilimento non è in grado di competere "

." Marchionne, ha poi precisato: «La Fiat è un'azienda e ha le responsabilità di un'azienda. Non ha le responsabilità di un governo, è il governo che deve governare. Siamo il maggiore investitore in Italia, ma non abbiamo la responsabilità di governare il paese». "

qui il resto dell'articolo da www.corriere.it

http://www.corriere.it/economia/10_gennaio_14/termini-chiusura-irreversibile-marchionne-fiati_dfadcf9c-00d9-11df-9901-00144f02aabe.shtml

Tattica di Marchionne + sindacati, spero.

Così alla fine la riconversione a produzione non automobilistica sarà un successo dei negoziatori.  ::)

qui è riportato il discorso completo , molto interessanti le considerazioni sulla sovraproduzione europea ed i motivi per cui essa viene mantenuta nonostante sia una follia dal punto di vista industriale

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/201001articoli/51236girata.asp


non sarà simpatico Marchionne ma di certo non le manda a dire..

Se però pensasse anche ai prodotti, invece che alla sovraproduzione.. magari venderebbero qualcosa di più e la sovraccapacità si ridurrebbe..  :-X

Beh, in Italia di impianti ne hanno chiusi anche dopo la seconda guerra mondiale:
- Desio (Autobianchi)
- Milano Lambrate (Innocenti)
- Arese

fa un discorso globale , non focalizzato sulla sola realtà italiana .

Alla fine ha ragione il vituperato Grillo: l'auto cosi' com'e' oggi e' finita.
Ne facciamo troppe e troppo uguali a quelle del 1900.

Non sappiamo piu' dove mettercele, non possiamo pensare di venderne sempre a milioni all'anno, e usare una scatola di due tonnellate per portare in giro persone di 70kg e' una follia.

Ci vuole una rivoluzione nel campo, perche' altrimenti si prolunga solo l'agonia del settore, si inquina paurosamente e si ritarda la modernizzazione (vera) del tutto.

è un discorso che non fa una grinza , il problema è : come ?

Chiediamolo agli scienziati e non ai Marchionne o ai politici.

Cominciamo a riversare sui ricercatori meritevoli gli stipendi dei supermanager e magari avremo risultati piu' interessanti del mero spostamento della produzione da un punto all'altro del pianeta, con sfruttamento degli schiavi che pretendono meno, con conseguente trasporto inquinante delle merci per milioni di km.

anche questo è comprensibile , purtroppo l'unico vero stimolo per l ingegno umano , nei secoli , sembra esserere stata la guerra . che facciamo , una bella guerra  globale  per avanzare ancora tecnologicamente?
Grillo , e come lui molti altri , predicano benissimo , danno ottimi suggerimenti , ma purtroppo tutte queste belle parole poi si scontrano inevitabilmente con la realtà che è molto differente .

bè è chiaro che dopo un balzo tecnologico poi si procede per piccoli passi, ora servirebbe nuovo salto. una macchina in fibra di carbonio con un motore elettrico alimentato da una turbina ;D o chissà che diavoleria. e succederebbe quello che accadde quando la gente cominciò a comprare la fordT.

In questa ottica la chiusura di Termini Imerese è perfettamente coerente, immagino che il vituperato Grillo avrà il coraggio di dirlo.
Riconvertiamo uno stabilimento che fa obsolete auto, così arriverà la modernità :D

L'ha gia' detto.

Occorre riconvertire a qualcos'altro, perche' l'auto e' finita, questo ha detto.

Come riconvertire e in cosa riconvertire, se permetti non deve dirlo un comico.

Marchionne invece si limita a dire che occorre chiudere. Bella pensata. Gli diamo milioni per questo ?

Quando Marchionne ha detto che voleva riconvertirlo, a momenti prendevano il traghetto per incendiargli il lingotto :P .
Ora finge di volerlo chiudere, così saranno tutti contenti di fabbricare boiler a gas..

Il problema e' che non e' il singolo stabilimento che si deve riconvertire, ma si devono ripensare tutte le strategie del settore veicoli/trasporti con lungimiranza, per i decenni a venire.

Io son dell'opinione che i mezzi e le conoscenze per produrre auto non inquinanti ci siano eccome...
Il problema e che c'è ancora un po' troppo petrolio in circolazione.... ::)
Il bisogno porta l'anziano a correre...... ;)

< staff: rimosso su richiesta dell'utente >

il tizio che scoprì il petrolio morì in miseria, la gente pensava fosse matto a cercare il petrolio e poi lo presero per matto quando cercò di venderlo ;D.

Ad esempio si potrebbe costringere la gente a cambiare auto perche' "inquinante".  ::) ;D :-X >:(

Solo questo son capaci di fare, 'sti cialtroni.

Anche Karl Benz non era molto convinto dell'utilità pratica dell'automobile.
Fu la moglie a fargli cambiare idea.

il problema e' che, ora come ora, aprire una linea produttiva per auto elettriche porterebbe solo al fallimento... in pochi le acquisterebbero perche' troppo abituati ai motori normali, l'unico metodo a fare il passaggio gradualmente, prima con i mezzi ibridi per poi passare ad auto totalmente elettriche e se ci pensi lo stanno iniziando a fare, ma ci vorra' ancora tempo.

Veramente,  Pininfarina doveva far partire l'auto elettrica in italia nel 2010.

Poi sono arrivati gli aiuti di stato di Sarkozy, e mi sa che le elettriche italiane sono ormai fuori mercato.
Chissà, magari in sicilia sarebbe più facile ottenere un obolo che pareggi le cose, come da tradizione..

Vediamo propri complotti dappertutto  ::)

Perchè le auto vanno ancora a petrolio?
Perchè non si è ancora trovata un'alternativa in termini di resa, costi e facilità di rifornimento.
Per soppiantare il motore termico, devi fornire qualcosa di equivalente.

Che abbia autonomia per 500km e non 100km, le cui prestazioni sono sempre le stesse
Che possa permettersi anche l'operaio (una Panda elettrica costa ALMENO 40.000€)
Che una volta finita l'autonomia, si possa trovare un posto dove in 5 minuti si ripristina l'autonomia originaria (e non 8 ore attaccandola da qualche parte).

Finchè non si risolvono questi problemi pratici, non si andrà mai da nessuna parte.....