Titolo: DAIMLER/CHRYSLER: Divorzio in vista??? Post di: stella su Marzo 08, 2003, 14:17:48 pm DAIMLER CHRYSLER LO PSEUDO-MATRIMONIO ZOPPICA!?
Quanti matrimoni abbiamo visto sfasciarsi nella storia dell'auto. Se poi si tratta di un pseudo-matrimonio, il rischio è ancora maggiore. Parliamo, naturalmente, di quello tra Daimler-Benz e Chrysler che ha dato origine, due anni fa, al gruppo DaimlerChrysler. Un accordo che era stato celebrato come le "nozze del secolo", fonte di sinergie e risparmi, di sviluppo e tecnologia. Tutto vero, in teoria, peccato che la realtà sia stata diversa. Perché - ecco l'amara verità per gli americani - quello non era un matrimonio, ma una acquisizione della Chrysler da parte di Daimler-Benz. E i manager tedeschi, guidati da Juergen Schrempp, hanno rapidamente assunto le redini di comando, rimandando a casa la gran parte del gruppo dirigenziale a "stelle e strisce". Il che, ovvio, non ha fatto molto piacere all'opinione pubblica e alla stampa anglo-sassone. Inoltre, complice una situazione di mercato non favorevole per la Chrysler, le vendite della sezione Usa del gruppo sono scese e i profitti precipitati. Una situazione di malessere che ha fatto crollare anche le azioni di DaimlerChrysler e innescato una violenta polemica fra Stoccarda e Detroit, con azioni legali contro Daimler-Benz, accusata, al momento del matrimonio, di aver nascosto furbescamente agli investitori americani le sue vere intenzioni. Mah, detto che gli affari sono affari (e non ci pare che in materia negli Stati Uniti si vada tanto per il sottile), la vicenda non è delle più belle. Anche e soprattutto perché qui l'affare non sembra essere tale. Per nessuno. Titolo: Re:DAIMLER/CHRYSLER: Divorzio in vista??? Post di: baranzo su Marzo 08, 2003, 17:17:43 pm oltretutto questo non è il periodo migliore per quanto riguarda i rapporti usa-germania: l'allineamento della germania su posizioni anti guerra all'irak ha portato buona parte dell'opinione pubblica stars&stripes a considerare i tedeschi contro gli usa, e sono nate già le prime azioni mirate di boicottaggio di prodotti tedeschi, a cominciare dalle auto. chiaramente non è visto di buon occhio il fatto che la terza casa automobilistica americana sia sotto controllo germanico. chiaramente questo è un fattore che va ad aggiungersi alla crisi delle vendite, che resta il principale elemento: il business viene comuneque prima della politica...
Titolo: Re:DAIMLER/CHRYSLER: Divorzio in vista??? Post di: stella su Marzo 08, 2003, 18:06:26 pm Non avevo neanche pensato al 'fattaccio' dell'affronto dei tedeschi nei confronti degli Usa sulla questione mediorientale!!!
Certo che quando le cose cominciano ad 'andare' storte... Però quelli di Crhysler con le '3' macchine che propongono in Europa non è che abbiano tanto di cui vantarsi! Son presi proprio male!!! ??? In America cosa producono di diverso? Ne sai qualcosa? Ciao. P.S.: A riguardo del discorso "new Bora", ma non so se hai visto, ho vinto io... come numero di pernacchie!!! ;D ;D ;D Titolo: Re:DAIMLER/CHRYSLER: Divorzio in vista??? Post di: Phormula su Marzo 08, 2003, 18:42:10 pm Difficile dire come andrà a finire, anche perché la situazione é diversa a seconda del lato dell'oceano dal quale la si guarda.
Vista da Detroit, si aspettavano che Daimler ci mettesse solo i quattrini, praticamente saldasse i debiti e li lasciasse fare di testa loro. Le grosse aziende USA sono nate e cresciute per controllare e non per essere controllate. Vista da Stoccarda, quando uno ci mette i soldi vuole controllare anche come li spendono, e quindi hanno messo pian piano i loro uomini nei posti di comando. La differenza di mentalità tra le due aziende é abissale. Nelle aziende americane quando é tempo di vacche grasse si spende e si spande, si acquisisce, ci si allarga. Quando arriva la crisi si adottano dalla sera alla mattina piani di risanamento da lacrime e sangue, anche grazie alla facilità con la quale da quelle parti si possono licenziare le persone e chiudere gli stabilimenti. Viceversa le aziende europee si muovono con un'ottica di più lungo periodo, soprattutto quando hanno alle spalle una immagine ed una clientela acquisita da difendere come Daimler. Inoltre hanno una struttura gerarchica interna molto più snella. Lo scontro e le resistenze (da ambo le parti) era inevitabile, tanto più che sia americani che tedeschi fanno fatica a tollerare un altro punto di vista. Difficile sapere chi sarà il vincitore e chi lo sconfitto. A tutto questo si aggiunge il fatto che Chrysler delle tre aziende automobilistiche USA é sempre stata quella più debole e che, anche in tempi di vacche grasse non ha mai brillato come Ford e GM. Numericamente il mercato USA va abbastanza bene, ma in pratica ultimamente le case si sono date battaglia a colpi di sconti e promozioni, con il risultato che ormai gran parte dello zoccolo duro di consumatori, quelli che guardano la sostanza e non seguono le mode, non vuole più saperne di comperare senza congruo sconto o finanziamento agevolato. E Chrysler negli USA é un costruttore generalista, quelli che hanno nella gamma di tutto, dall'utilitaria con il duemila quattro cilindri alla limousine e dal pick-up alla sportiva. E poi Baranzo ha ragione, gli americani sono abituati a disporre del resto del mondo come del loro giardino di casa, a sentirsi al di sopra delle parti e a guardare ai problemi in maniera semplificata. Non hanno avuto l'esperienza di secoli di guerre e diplomazia che abbiamo noi europei. Per dirne una, molta dell'opinione pubblica americana é sinceramente convinta che togliendo di mezzo Saddam si risolve il problema del terrorismo.
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