Titolo: MotoGP 2012: cosa cambia e cosa no Post di: &re@ su Agosto 16, 2010, 09:13:16 am Da http://www.motonline.com/motogp/articolo.cfm?codice=265614
MotoGP: nuove regole per il 2012 di Marco Masetti Motori da 1000 cc derivati dalla serie accanto ai prototipi da 800 cc, nuove specifiche tecniche e la Moto3, erede a 4 tempi della 125. Ecco cosa cambia Brno - Notte insonne per la GP Commission, che ha reso pubbliche le nuove regole del motomondiale. La MotoGP, a partire dalla stagione 2012, potrà essere anche di 1000 centimetri cubi, quattro cilindri al massimo, alesaggio massimo 81 mm, capacità del serbatoio 24 litri e 12 motori per pilota. Le nuove squadre, per essere accettate, devono essere sostenute all'unanimità. Insomma, bisogna essere simpatici a chi c'è già. Facciamo un esempio, se la BMW decidesse di entrare, dovrebbe avere l'ok dei costruttori giapponesi e della Ducati… Mah, non sembra proprio il massimo della sportività. Cambiano anche le regole per questa stagione: con un'acrobazia ecco giustificati i motori in più alla Suzuki. "Se una Casa non ha vinto una gara (sull'asciutto) nel 2008 e 2009 può usare nove motori invece di sei". Bene, Suzuki a posto, ma il resto? Ovvero la MotoGP resta di 800, con la possibilità di usare anche i 1000. Le 800 resteranno prototipi, le altre potranno essere derivate dalla serie. E Flammini? Zitto, per ora e pensiamo anche in futuro, visto che il documento da cui abbiamo tratto questo articolo proviene dalla federazione internazionale! Dal GP di Aragon e nel futuro, si ritorna alle prove il venerdì mattina. Segno che cambia la tendenza al finto risparmio. Quindi, durante la stagione ci saranno più test. Parte la Moto3, la nuova 125, che avrà motore quattro tempi monocilindrico di 250 cc con alesaggio massimo di 81 mm per contenere il regime di rotazione. Ogni motore dovrà durare almeno tre gare e il motore non potrà costare più di 10.000 euro. Altro aspetto importante, di una formula che ha buone prospettive promozionali, ma nessuna eredità dalla 125, classe che ha avuto grandiosi esempi di tecnica come la Honda 125 cinque cilindri degli anni sessanta, è l'obbligo per ogni costruttore, di seguire almeno 15 piloti. Non sarà quindi un monomarca, ma con due costruttori potremmo già essere a posto. Avrei preferito le MotoGP 1000 prototipi, magari con qualche restrizione. Penso proprio che anche Rossi avrebbe preferito... Titolo: Re: MotoGP 2012: cosa cambia e cosa no Post di: MRC su Agosto 16, 2010, 09:23:45 am odio le categorie dove corrono mezzi con cilindrate o caratteristiche diverse tra loro
Titolo: Re: MotoGP 2012: cosa cambia e cosa no Post di: FlyingFab su Agosto 16, 2010, 09:49:47 am ok aprire a nuovi costruttori, ma così mi pare una mezza buffonata...
motori 1000 e telaio prototipo.. ormai al limite di regolamento delle moto superbike.. la moto2 che è un monomarca honda 600, che fa conflitto alla supersport.. roba che la dorna per tenere in piedi la baracca stia prendendo "spunto" da un regolamento superbike che per ora riesce ad avere delle griglie di partenza piuttosto piene. Titolo: Re: MotoGP 2012: cosa cambia e cosa no Post di: flower su Agosto 16, 2010, 15:48:57 pm Citato da: FlyingFab su Agosto 16, 2010, 09:49:47 am ok aprire a nuovi costruttori, ma così mi pare una mezza buffonata... motori 1000 e telaio prototipo.. ormai al limite di regolamento delle moto superbike.. la moto2 che è un monomarca honda 600, che fa conflitto alla supersport.. roba che la dorna per tenere in piedi la baracca stia prendendo "spunto" da un regolamento superbike che per ora riesce ad avere delle griglie di partenza piuttosto piene. ... del resto... la Super bike era data per spacciata, ma è sempre stata a galla anche non avendo i leccapiedi che ci sono su mediaset che ne parlano fino al volta stomaco. IN Sbk anche un privato può vincere... l'ha dimostrato Checa... Può succedere che un Luca Scassa arrivi nei primi 10... può succedere un po' di tutto perché il livello è più equiparato. In moto GP vince chi ha i soldi... Titolo: Re: MotoGP 2012: cosa cambia e cosa no Post di: &re@ su Agosto 16, 2010, 15:54:33 pm I leccapiedi di Mediaset penso che abbiano decisamente poca influenza sulla Federazione Internazionale, flower ;D
Comunque, assodato che la SBK gode di ottima salute, non trovo giusto che la MotoGP la "derubi" introducendo motori di serie. Che facciano un cavolo di regolamento MotoGP in grado di richiamare altri Costruttori, ma indipendente dalla SBK... Titolo: Re: MotoGP 2012: cosa cambia e cosa no Post di: flower su Agosto 16, 2010, 15:57:55 pm Citato da: &re@ su Agosto 16, 2010, 15:54:33 pm I leccapiedi di Mediaset penso che abbiano decisamente poca influenza sulla Federazione Internazionale, flower ;D Comunque, assodato che la SBK gode di ottima salute, non trovo giusto che la MotoGP la "derubi" introducendo motori di serie. Che facciano un cavolo di regolamento MotoGP in grado di richiamare altri Costruttori, ma indipendente dalla SBK... ... diventa difficile... anche perché i soldi scarseggiano e i team privati sono sempre meno incentivati a partecipare laddove non se la potranno MAI giocare... nemmeno se avessero un pilota formidabile come Spies. Considerando che da diverso tempo le gare di moto gp sono pallosissime, indipendentemente da chi vince... la vedo dura trovare la soluzione. Titolo: Re: MotoGP 2012: cosa cambia e cosa no Post di: &re@ su Agosto 16, 2010, 16:09:33 pm Beh la soluzione IMHO non passa certo dal diminuire la cilindrata, i consumi, i motori o i test, come hanno fatto fino ad oggi (con pessimi risultati).
Sono tutti palliativi che non fanno spendere realmente meno. Probabilmente potrebbe bastare un serbatoio più grande, meno elettronica e nessun limite sul numero di motori nella stagione, per avere moto più selettive per i piloti. Capisco Aprilia che è piccola, ma BMW, Kawasaki, Suzuki, non è che non partecipino (o, se lo fanno non sono competitive) in MotoGP perché non c'hanno i soldi. Hanno sicuramente più soldi di Ducati, che la sua porca figura la fa. Il fatto è che per fare una MotoGP competitiva serve uno staff tecnico con le palle e anche un pilota capace di dirigere lo sviluppo. Ma rubare i motori alla SBK è una vigliaccata (e non penso risolva il problema). Comunque se prendi un motore S1000RR con telaio Suter e la fai guidare al primo Guintoli che capita, con tutto il rispetto per Guintoli, resterà sempre un pilota di seconda classifica su un mezzo dallo sviluppo approssimativo, non c'è verso che possa ingarellarsi con Lorenzo o Rossi... Titolo: Re: MotoGP 2012: cosa cambia e cosa no Post di: &re@ su Agosto 18, 2010, 14:38:25 pm Su Motociclismo non si dice nulla sul fatto che i 1000 debbano essere derivati dalla serie ???
A questo punto non so cosa pensare... Mi pare assurdo far correre 800 e 1000, entrambi prototipi, con soli 3kg di differenza nel peso a favore delle 800. Le 1000 se le mangiano! A meno che il limite di alesaggio di 81mm non riguardi solo le 1000, mentre per le 800 sia libero, ma con una differenza di cilindrata del genere, la vedo comunque dura per le 800. Notare il tetto massimo sul frazionamento (4 cilindri). Peccato, preferisco la varietà tecnica da questo punto di vista (anche se adesso il limite non c'è, ma sono comunque tutte a 4 cilindri... però per le 1000 si poteva magari tornare ai 5...) http://www.motociclismo.it/nuovo-regolamento-motogp-2012-moto-9471 Brno (REPUBBLICA CECA) 16 agosto 2010 – Arriva il nuovo regolamento della MotoGP, che entrerà in vigore a partire dal 2012. La novità principale riguarda le modifiche tecniche, che erano state già annunciate in seguito alla seduta della Commissione Gran Premi tenutasi lo scorso 17 febbraio: la cilindrata delle moto potrà arrivare al massimo di 1.000 cc, con un limite regolamentare dell’alesaggio fissato a 81 mm. Il regolamento vincola anche l’architettura costruttiva dei motori: non potranno superare i quattro cilindri. Così Honda non potrà recuperare almeno parte dei progetti della vecchia RC211V che, quando si correva con i propulsori di 1.000 cc, utilizzava un motore con schema cinque cilindri a V, prima della riduzione della cilindrata a 800 cc, da cui è nata la successiva RC212V. Il peso minimo dovrà essere di 150 kg, fino a 800 cc, e di 153 kg oltre gli 800 cc. Questa distinzione presente nel regolamento lascia intendere che le 800 cc potrebbero gareggiare insieme con le 1.000 cc. Ciascun pilota potrà utilizzare sei motori ed i serbatoi del carburante potranno avere una capacità massima di 21 litri. Titolo: Re: MotoGP 2012: cosa cambia e cosa no Post di: &re@ su Agosto 19, 2010, 09:10:45 am Una buona notizia dall'Inghilterra:
Parrebbe che dal 2012, la Norton sia intenzionata a entrare in MotoGP http://www.gpone.com/index.php/it/news/ultime-news/1569-dal-2012-torna-la-norton-in-motogp.html Probabilmente dovremo resistere ancora una stagione, ma nel 2012, con il ritorno delle 1000 cc in MotoGP dovrebbero arrivare altri concorrenti. Questa volta non parliamo di Aprilia e BMW, già impegnate in Superbike con successo, ma addirittura di un marchio storico come la Norton. La Dorna, infatti, ha provvisoriamente accettato la richiesta di gareggiare nel 2012 di Norton Motorcycles Ltd. La nuova società fondata dall’uomo di affari inglese Stuart Garner che a fine 2008 ha comperato tutti i diritti del marchio Norton e sta costruendo una struttura nei presso del circuito di Donington Park. Garner intende portare sul mercato una nuova generazione di moto sportive e servirsi del campionato del Mondo MotoGP come trampolino di lancio per rilanciare l’immagine della Norton. La Norton ha vinto 41 GP nelle cilindrate 500 e 350 dal 1950 al 1969 e due titoli iridati con Masetti e Duke. A scriverlo è l’informatissimo Guenther Wiesinger di speedweek.ch. Non è la prima volta che la Norton ci riprova o fa proclami, ma in passato purtroppo è stato più fumo che arrosto, speriamo che sia la volta buona. Tra l'altro, diversi Costruttori hanno provato ad entrare in MotoGP, con scarsissimi risultati (nel migliore dei casi, i progetti sono stati "dirottati" verso la SBK) quindi resto piuttosto scettico...
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