Titolo: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Motesto su Ottobre 24, 2010, 21:20:26 pm ....
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: superpyno su Ottobre 24, 2010, 21:22:54 pm Perché dice finalmente la verità sull'ennesima bufala italiana?
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: fabrizio.b su Ottobre 24, 2010, 21:25:57 pm uno che ha la capacità di dire quello che pensa chiaramente e senza peli sulla lingua , cosa perniciosa e pericolosissima in italia .
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Motesto su Ottobre 24, 2010, 21:34:52 pm accusa gli italiani di comprare solo il 30% di auto italiane, dimenticandosi che le sue auto che si vendono son buone (utilitarie), e quelle che non comprano sono segmenti livelli che il suo gruppo (anche nei 6anni di suo regno) non ci sono o fanno pena!!!
la storia degli incentivi è patetica, sbaglio o li fecero "tagliati" su certe emissioni e per le cng? Mi dà l'idea che voglia fare l'imprenditore di Obama più che il metalmeccanico ..... E poi che venda il glorioso marchio alla Volkswagen!! DOpo si che rivedremmo la rinascita dell'automotive italiano!! Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Samurai X su Ottobre 24, 2010, 21:52:57 pm Io lo dico da anni e non mi hai mai dedicato un thread...
Dogui...non sei più in pole position... ;D Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: MarzulLaurus su Ottobre 24, 2010, 22:16:31 pm proviamo, brutalmente a normalizzare il 30% rispetto al numero di modelli/versioni/combinazioni possibili di fiat e degli altri competitors...
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Samurai X su Ottobre 24, 2010, 22:27:06 pm Beh...è lo spirito patrio che tutte le nazioni praticano...Italia esclusa...l'Italia è probabilmente uno dei paesi meno nazionalisti che esistano al mondo...
L'altro giorno un amico ha detto ad un tizio con la R8: "Santa pazienza...ma sei milionario e ti compri la R8? Fai economia per qualche mese e comprati una 458...che è un'auto seria..." Poverino...c'è rimasto malissimo... EPIC WIN ;D Titolo: per chiarezza d'informazione Post di: vigggi su Ottobre 24, 2010, 22:33:41 pm ecco più o meno cosa ha detto il marchionne...
http://www.omniauto.it/magazine/13855/marchionne-la-fiat-potrebbe-fare-di-piu-se-potesse-tagliare-litalia “Nemmeno un euro dei due miliardi dell’utile operativo previsto per il 2010 arriva dall’Italia. La Fiat non può continuare a gestire in perdita le proprie fabbriche per sempre”: parole di Sergio Marchionne, amministratore delegato del Lingotto, ospite della trasmissione “Che tempo che fa” su Raitre di domenica sera, condotta da Fabio Fazio. Sentite poi la risposta all’osservazione secondo cui, in Italia, la Fiat è sempre stata considerata alla stregua di una azienda pubblica: “Qualsiasi debito verso lo Stato è stato ripagato in Italia, non voglio ricevere un grazie, ma non accetto che mi si dica che chiedo assistenza finanziaria". STATO E INDUSTRIA Dopodiché, Marchionne (apparso più magro del solito) ha messo i puntini sulle i anche per quanto riguarda l’alleanza con Chrysler: “La Fiat ha collaborato con lo Stato per costruire il futuro industriale del Paese, e oggi ha collaborato con il governo Usa per salvare Chrysler. Stiamo risanando l’azienda e pagheremo il debito”. Secondo l’ad del Lingotto, “quel tipo di collaborazione Stato-industria esiste in tutti i Paesi del mondo, l’importante è ripagare i prestiti e che lo Stato non diventi gestore delle società”. Il riferimento è al denaro prestato da Obama alla Casa americana. INCENTIVI? MAH… Marchionne s’è tolto altri sassolini dalle scarpe: “Noi non abbiamo chiesto finanziamenti, a differenza di quanto hanno fatto i tedeschi e i francesi. Gli incentivi sono soldi che vanno ai consumatori, e aiutano noi indirettamente perché in Italia sette auto su dieci sono straniere”. Ci pare di poter dire che stavolta il riferimento è a Opel (GM), Peugeot e Citroën (Gruppo PSA). PERICOLO CAMORRA Altrettanto interessante il suo pensiero sullo stabilimento di Pomigliano d’Arco (Napoli): “Se la Fiat dovesse smettere di fare auto in Campania, avremmo, credo, un problema sociale immenso, specialmente in una zona dove la camorra è molto attiva. Considerando l’indotto lavorano 20.000 persone”. Le critiche dei sindacati? Marchionne non le condivide affatto. E riguardo alle richieste sindacali di conoscere il piano futuro: “Di nuovi modelli ne abbiamo quanti se ne vuole, dobbiamo però dare ai nostri stabilimenti la possibilità di produrre ed esportare, gli impianti devono essere competitivi, altrimenti non possono produrre e vendere niente”. Duro il confronto Italia-Polonia: “I nostri 6.100 dipendenti producono oggi le stesse auto che si producono in tutti gli stabilimenti italiani”. SIAMO INDIETRO Marchionne snocciola numeri che non fanno onore al nostro Paese: “L'Italia è al 118° posto su 139 per efficienza del lavoro e è al 48° posto per la competitività del sistema industriale. Negli ultimi 10 anni, non ha saputo reggere il passo con gli altri Paesi. Non c'è nessuno straniero che investe qui. E gli attacchi verso la Fiat di questi giorni peggiorano la situazione”. PAUSE E la polemica sulle pause durante il lavoro? “Il sistema di tre pause ogni 10 minuti, proposto per Pomigliano e Melfi, è già applicato a Mirafiori. Fa parte degli sforzi per ridisegnare il processo di produzione. E, poi, i 10 minuti che si perdono sono pagati”. MERITOCRAZIA Fabbrica Italia, sostiene il manager italo-canadese, vale 20 miliardi di euro di investimenti, ma per renderlo operativa ci vuole la piena governabilità degli stabilimenti. Comunque, Marchionne vuole premiare la produttività in Italia: “La proposta che abbiamo fatto è dare alla rete industriale di Fiat la capacità di competere con i Paesi vicini a noi, in cambio io sono disposto a portare il salario dei dipendenti a livello di quelle nazioni”. Quindi gli stipendi si alzeranno? “Il salario cambierà se il sistema di produzione in Italia farà altrettanto: può darsi che sia un cambiamento difficile da sopportare, ma vogliamo migliorare i 1.200 euro di stipendio ai dipendenti”. In riferimento alle proteste dei singoli operai, l’ad Fiat sostiene che “serve un progetto condiviso: non posso accettare che tre persone mi blocchino un intero stabilimento, questa è anarchia non democrazia”. NAZIONALE IN TV? MALATTIA C’è chi teme per i diritti dei lavoratori, e allora Marchionne puntualizza: “Meno della metà dei nostri dipendenti appartiene a una sigla sindacale; il 12,5% dei dipendenti è iscritto alla Fiom. A Pomigliano non abbiamo tolto il minimo diritto, abbiamo cercato di assegnare la responsabilità della gestione di uno stabilimento ai sindacati per gestire insieme a loro le anomalie”. In riferimento alle polemiche per le troppe assenze (dovute a malattia) nella fabbrica di Pomigliano, Marchionne è tagliente: “Quando il 50% dei dipendenti si dichiara ammalato in un giorno specifico dell’anno, vuol dire che c’è una anomalia”. Ma in che giorno avviene tale anomalia? La domanda di Fazio. E l’ad Fiat: “Dipende da che partita c’è”. Chiara l’allusione all’esordio dell’Italia ai Mondiali in Sudafrica 2010, appena svoltisi (1-1 contro il Paraguay). POLITICA, VADE RETRO Lei entrerà in politica? Ecco un’altra domanda intrigante di Fazio. Decisa la risposta di Marchionne: “Scherziamo? Faccio il metalmeccanico, produco auto, camion e trattori”. LE REAZIONI Immediata la replica di politici e sindacati. Secondo Cesare Damiano (capogruppo in commissione Lavoro del Pd), “le parole di Marchionne sono ingenerose nei confronti dell’Italia e dei lavoratori che hanno contribuito a fare grande la Fiat. L’azienda è nata e cresciuta nel nostro Paese più di 100 anni fa, e se oggi è una multinazionale di successo è anche grazie a questo inizio”. E Rocco Palombella, segretario della Uilm, va giù pesante: “Continuare a dire che solo all’estero la società realizza profitti è umiliante per i lavoratori. Frasi offensive per chi si sta impegnando a realizzare il progetto Fabbrica Italia. La Uilm ha siglato l’accordo di Pomigliano senza dirsi però disposta a firmare cambiali in bianco, per questo chiediamo Marchionne proposte unitarie e concrete, per discutere di un piano per ogni stabilimento italiano”. Pungente pure Bruno Vitali, responsabile Auto della Fim-Cisl: “Marchionne deve credere di più nell’Italia e smettere di tenerci appesi. Ha sempre detto che qui perde, ma se investe anche l’Italia genererà profitti come avveniva prima della crisi”. È IL SUO STILE Non è solo il “manager col pullover” che ha contribuito a salvare la Fiat: questo non si può negarlo. Quando intervistato, Marchionne risponde in modo perentorio alle domande, com’è nel suo stile. Magari non tutti potranno essere d’accordo con quanto ha dichiarato, magari è un manager che ama la provocazione verbale, ma almeno, quando sollecitato su temi importanti (perfino da un conduttore mieloso come Fazio), consente di scrivere un articolo. O, in questo caso, di attrarre l’attenzione dei telespettatori. Senza trincerarsi dietro frasi nebulose. Anche se va ricordato che il 90% di quanto ha spiegato a Fazio, l’ad Fiat l’aveva già detto a più riprese in diverse occasioni. Il fatto è che la televisione era e resta, in Italia, una formidabile cassa di risonanza: una mezza parola detta in tv vale più di mille dichiarazioni pubbliche. E quest’ultima intervista di Marchionne ne è la conferma: basterà vedere lo spazio che domani i quotidiani daranno alle sue parole Autore: Redazione Data: 24 ottobre 2010 Tags: Attualità Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: MarzulLaurus su Ottobre 24, 2010, 22:47:58 pm Io continuo a non capire il salvataggio in che consiste... Fiat non vendeva un cazzo prima e continua a NON farlo ora... boh...
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 25, 2010, 06:48:40 am per me ha ragione...il salvataggio probabilmente non lo si può fare, se non ci sono le condizioni.
mi dà l'idea che capisca più di economia che di auto..nel senso che non è forse un appassionato "alla Ghidella" e quindi comprende bene certi meccanismi, ma magari non dentro la logica del facciamo questo modello anzichè un'altro. Comunque, per parlare, sui forum monomarca di 4R, si lamentano degli sfracelli che certi ex Fiat (demeo) stanno facendo in Volkswagen per cui per evitare che Skoda cresca..ed infastidisca VW...le tolgono motorizzazioni ed accessori....mi ricorda qualcosa... ;D ;D :o :o :o ::) ::) Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 07:38:29 am Queste boutade di Marchionne mi piacciono sempre meno. Naturalmente lui pensa alla "sua" azienda ma questo non vuol dire che può permettersi di sputare nel piatto che ha dato da mangiare a Fiat negli ultimi 20 anni (se non di più). In ogni caso sarei curioso chi chiedere a Marchionne cosa farebbe la Fiat senza l'Italia, con non piu il 30% di quota di mercato ma con un bel 7%. Marchionne probabilmente dovrebbe armarsi per andare a vendere i mandarini al mercato.
E inutile essere ipocriti. Cosi come l'Italia ha bisogno della Fiat e del suo indotto, cosi la Fiat deve portare rispetto allo Stato ed ai Cittadini che l'hanno mantenuta a fondo perduto in questi anni. Perchè se in Italia non fa un briciolo di utile la colpa non è dell'Italia o dei lavoratori, ma loro. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: jimb0 su Ottobre 25, 2010, 07:48:06 am Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 07:38:29 am ma questo non vuol dire che può permettersi di sputare nel piatto che ha dato da mangiare a Fiat negli ultimi 20 anni (se non di più). perche' no? capirei fosse stato anche lui li' nella porcilaia 20 anni fa, ma lui e' qui ora e mi pare stia solamente cercando di fare il proprio lavoro. inoltre converrai con me che l'attuale andazzo non va. e ci serve qualcuno che lo cambi, altrimenti da solo non cambia. ritengo inoltre che con le sue dichiarazioni cerchi di scuotere un po' tutti del tipo "o si lavora come si deve o ciao belli", ma ritengo che in cuor suo speri di far rinascere l'industria in italia. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 07:54:53 am 1- Se lui è li è grazie ai vari governi italiani che hanno permesso alla Fiat di non chiudere i battenti;
2- Mai scendere a compromessi sui diritti dei lavoratori, visto che Marchionne ormai spara a zero sull'intero sistema Italia. IMHO Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: spoiler su Ottobre 25, 2010, 08:14:18 am La cosa che fa più ridere (o piangere), è la dichiarazione che l’AD fiat è metalmeccanico! Già per questo si meriterebbe una chiave del 32 nei denti!
Il signorino è avvocato (nulla contro la categoria ma questo marchionne è). Codesto personaggio, voluto dal’Umberto, prima di capire di auto (e secondo lui di aver imparato a farle), faceva l’amministratore in svizzera di un gruppo che fa ispezioni, verifiche e certificati vari. – Cazzo! Una scuola di metalmeccanica!! – L’uomo in questione era già impastato con il gruppo fiat in Sgs che fa parte del gruppo torinese. Sarà anche vero che questo contabile – legale siede dal 2003 sullo scranno fiat, ma non può permettersi di andare su di un canale RAI e spargere merda sulla nazione. Il super uomo risanatore non può dimenticare i periodi in cui fiat arrivava a sera solo perché protetta sul mercato nazionale con percentuali di vendita bulgare!! E se l’analisi che fa sulla italica crisi è giusta, resta sbagliato il metodo! Vergogna! A certi livelli di comando bisognerebbe avere la testa più sulle spalle. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: fabrizio.b su Ottobre 25, 2010, 08:34:39 am la verità fa male , in italia non è consuetudine dire le cose come stanno .
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 25, 2010, 08:44:07 am onestamente non condivido le critiche basate sul passato...Fiat notoriamente ha sempre preferito coprirsi le spalle approfittando della leva politica piuttosto che essere competitiva in tutto il mondo..vedi IVA al 38% sui motori over 2000 cc e 2500 cc turbodiesel..superbollo..etc..in altri paesi , appunto, lo stato interviene a difesa dell'industria nazionale, giustamente..ma chiede in cambio soldi..non solo voti etc.
Non mi pare che nell'intervista abbia detto cose sbagliate..semmai, questo si, gli chiederei di criticare anche i manager incompetenti di FIAT che abbiamo spesso criticato qui sul Pistone perchè usano i soldi (pochi) dell'azienda per fare certi modelli anzichè altri...e non voglio rifare qui la lista di possibili accoppiate motori-modelli già disponibiliin casa..perchè ne abbiamo fatte paginate... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 08:56:57 am Siamo in Italia, Europa, Occidente per fortuna. Probabilmente Marchionne vorrebbe delle condizioni pari a quelle dei polacchi o cinesi, che fino a ieri si accontentavano di un pezzo di pane ed ora sono disposti a qualsiasi cosa per un lavoro. Il livellamento non è verso il basso, ma deve sempre e solo essere verso il basso.
Ultima cosa, ci ha fatto scoprire l'acque calda codesto personaggio, gli stabilimenti italiani sono in perdita. Logico, finché il prodotto si chiama croma, bravo, idea e musa c'e ben poco da fare. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: pg su Ottobre 25, 2010, 09:00:13 am Citato da: mariner su Ottobre 25, 2010, 08:44:07 am onestamente non condivido le critiche basate sul passato...Fiat notoriamente ha sempre preferito coprirsi le spalle approfittando della leva politica piuttosto che essere competitiva in tutto il mondo..vedi IVA al 38% sui motori over 2000 cc e 2500 cc turbodiesel..superbollo..etc..in altri paesi , appunto, lo stato interviene a difesa dell'industria nazionale, giustamente..ma chiede in cambio soldi..non solo voti etc. Non mi pare che nell'intervista abbia detto cose sbagliate..semmai, questo si, gli chiederei di criticare anche i manager incompetenti di FIAT che abbiamo spesso criticato qui sul Pistone perchè usano i soldi (pochi) dell'azienda per fare certi modelli anzichè altri...e non voglio rifare qui la lista di possibili accoppiate motori-modelli già disponibiliin casa..perchè ne abbiamo fatte paginate... “La proposta che abbiamo fatto è dare alla rete industriale di Fiat la capacità di competere con i Paesi vicini a noi, in cambio io sono disposto a portare il salario dei dipendenti a livello di quelle nazioni” ... un sindacato serio correrebbe immediatamente con il cappello in mano a verificare queste affermazioni ... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 25, 2010, 09:11:38 am Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 08:56:57 am Siamo in Italia, Europa, Occidente per fortuna. Probabilmente Marchionne vorrebbe delle condizioni pari a quelle dei polacchi o cinesi, che fino a ieri si accontentavano di un pezzo di pane ed ora sono disposti a qualsiasi cosa per un lavoro. Il livellamento non è verso il basso, ma deve sempre e solo essere verso il basso. Ultima cosa, ci ha fatto scoprire l'acque calda codesto personaggio, gli stabilimenti italiani sono in perdita. Logico, finché il prodotto si chiama croma, bravo, idea e musa c'e ben poco da fare. ma hai letto..e soprattuttio hai capito quando dice che "in cambio sono disposto a portare il salario dei dipendenti a livello di altre nazioni .." perchè forse stai parlando di un'altra intervista....siamo in Italia, Europa, Occidente..25 ottobre 2010....i ..? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: superpyno su Ottobre 25, 2010, 09:22:24 am Citato da: fabrizio.b su Ottobre 25, 2010, 08:34:39 am la verità fa male , in italia non è consuetudine dire le cose come stanno . Quotissimo. E basta vedere come si inalberano le coscienze per partito preso qua dentro..... Ha portato dati, fatti. Nessuno ha detto un cazzo sulla malattia in giorno di partita. Ma c'è ancora da parlare? Un vero sindacato dovrebbe essere il primo a cazzuolare un lavoratore che si imbosca, da noi succede il contrario...... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 25, 2010, 09:29:28 am Citato da: Superpyno su Ottobre 25, 2010, 09:22:24 am Quotissimo. E basta vedere come si inalberano le coscienze per partito preso qua dentro..... Ha portato dati, fatti. Nessuno ha detto un cazzo sulla malattia in giorno di partita. Ma c'è ancora da parlare? Un vero sindacato dovrebbe essere il primo a cazzuolare un lavoratore che si imbosca, da noi succede il contrario...... il bello è che qui son tutti bravissimi ad applicare il concetto che "chi evade penalizza anche chi paga le tasse"...GIUSTISSIMO...però il concetto che "chi va a vedere la partita penalizza anche chi lavora seriamente"...no..non passa...quello non va sanzionato... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: abrasda su Ottobre 25, 2010, 09:34:56 am Citato da: mariner su Ottobre 25, 2010, 09:29:28 am il bello è che qui son tutti bravissimi ad applicare il concetto che "chi evade penalizza anche chi paga le tasse"...GIUSTISSIMO...però il concetto che "chi va a vedere la partita penalizza anche chi lavora seriamente"...no..non passa...quello non va sanzionato... guarda questa delle partite mi sembra un po' una storiella...non conosco napuli ..sara' anche successo ma hai tutti i mezzi per stroncare questo fenomeno...a mirafiori non succede e non mi sembra giusto prendere un pretesto simile per chiudere tutto in italia....perche' quando un ad fa certe dichiarazioni mi sembrano propedeutiche a chiudere tutto qui. io trovo solo che alla fine della fiera chi ci rimette sempre è l' operaio onesto e mai il dirigente incompetente....perche' se vw vende e fa utile facendo le auto in cermania dove un operaio costa il doppio che da noi la colpa sara' dell' operaio o dei dirgenti? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 09:37:13 am In germania lo stipendio medio di un operaio è di 43mila euro all'anno. In italia è dell'80% più basso. Se marchionne riuscisse a spiegare in modo convincente come il suo piano fabbrica italia riuscisse a portarci alla pari degli altri paesi sarebbe da firmare subito.
Il problema è che non penso che si raggiunga tale risultato con il cambio dei minuti di pausa. Il tasso di utilizzazione delle fabbriche fiat italiane è del 30%, in francia e germania è del doppio e lavorano mediamente pure meno. E questa non è ne colpa dei sindacati ne dei lavoratori. Inoltre finché continua a cercare lo scontro e queste boutade piuttosto che un vero dialogo con i lavoratori sarebbe meglio, perché fino ad ora hanno solo voluto imporre. Come ho scritto prima, così come l'ITALIA ha bisogno della FIAT, anche la Fiat deve rendersi conto di aver bisogno dell'italia. E poi inizio a darsi da fare, visto che i costruttori francese e tedeschi hanno mediamente 22modelli sul mercato. Fiat poco più della metà. Per di più l'80% con risultati di vendita ridicoli. Anche perché vorrei ricordare al Sig Marchionni che i soldi non si fanno con la panda. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: superpyno su Ottobre 25, 2010, 09:40:08 am Il problema sono i sindacati marci.....
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Shockz su Ottobre 25, 2010, 09:49:10 am Citato da: Mark Mc Cormick su Ottobre 25, 2010, 09:34:56 am guarda questa delle partite mi sembra un po' una storiella...non conosco napuli ..sara' anche successo ma hai tutti i mezzi per stroncare questo fenomeno...a mirafiori non succede e non mi sembra giusto prendere un pretesto simile per chiudere tutto in italia....perche' quando un ad fa certe dichiarazioni mi sembrano propedeutiche a chiudere tutto qui. io trovo solo che alla fine della fiera chi ci rimette sempre è l' operaio onesto e mai il dirigente incompetente....perche' se vw vende e fa utile facendo le auto in cermania dove un operaio costa il doppio che da noi la colpa sara' dell' operaio o dei dirgenti? Ancora questa favoletta che l'imprenditore italiano sfrutta il lavoratore.. ::) Oddio, lo sfruttamento c'è, ma a raccontarci quanto siamo bravi e quanto siamo belli ci fa solo del male. La Vw in Germania paga l'operaio e le tasse sull'operaio. Se aprisse una fabbrica in Italia, pagherebbe la Tirrenia, la raccolta dei rifiuti a Napoli, la Salerno Reggio Calabria, i finti invalidi, i soldi bruciati in abruzzo, lo statale assunto a muzzo e mille altre cose. Gli spiccioli restanti andrebbero in parte nelle tasche dell'operaio. NON DIMENTICAMOCELO MAI : Il reddito di un operaio italiano è del 40% inferiore a quello di un operaio tedesco. Il costo del lavoro di un operaio italiano è praticamente identico a quello di un operaio tedesco. Ringraziamo sentitamente.. Citazione: Operai del confezionamento con identica JD e retribuzione reale di mercato Paese NETTO COSTO Italia 15.485 32.135 Germania 21.409 33.931 E la tassazione sugli utili per l'imprenditore non evasore sono del 120% (in Polonia 25%). Il carrozzone Italia va rifondato da zero. Altrimenti Fiat e l'industria italiana ha lo stesso identico diritto a fare i propri interessi del 70% di italiani che comprano auto straniere. Fa male, ma è così. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: abrasda su Ottobre 25, 2010, 09:52:18 am Citato da: Shockz su Ottobre 25, 2010, 09:49:10 am Ancora questa favoletta che l'imprenditore italiano sfrutta il lavoratore.. ::) Oddio, lo sfruttamento c'è, ma a raccontarci quanto siamo bravi e quanto siamo belli ci fa solo del male. La Vw in Germania paga l'operaio e le tasse sull'operaio. Se aprisse una fabbrica in Italia, pagherebbe la Tirrenia, la raccolta dei rifiuti a Napoli, la Salerno Reggio Calabria, i finti invalidi, i soldi bruciati in abruzzo, lo statale assunto a muzzo e mille altre cose. Gli spiccioli restanti andrebbero in parte nelle tasche dell'operaio. NON DIMENTICAMOCELO MAI : Il reddito di un operaio italiano è del 40% inferiore a quello di un operaio tedesco. Il costo del lavoro di un operaio italiano è praticamente identico a quello di un operaio tedesco. Ringraziamo sentitamente.. E la tassazione sugli utili per l'imprenditore non evasore sono del 120% (in Polonia 25%). Il carrozzone Italia va rifondato da zero. Altrimenti Fiat e l'industria italiana ha lo stesso identico diritto a fare i propri interessi del 70% di italiani che comprano auto straniere. Fa male, ma è così. ripeto la colpa è dell' operaio dele tasse? la colpa è dell operaio se vw vende e fiat no? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: superpyno su Ottobre 25, 2010, 09:59:48 am Sono due cose diverse. L'operaio deve pensare a lavorare e bene e non a farsi usare come strumento politico da una manciata di nulla facenti che si fanno chiamare sindacalisti.
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: baranzo su Ottobre 25, 2010, 10:05:33 am Citato da: Mark Mc Cormick su Ottobre 25, 2010, 09:34:56 am perche' se vw vende e fa utile facendo le auto in cermania dove un operaio costa il doppio che da noi la colpa sara' dell' operaio o dei dirgenti? Un attimo, è vero che in Germania gli stimpendi sono più alti che in Italia e pure di molto, ma come costo del lavoro i due paesi sono molto vicini, con differenze medie nell'ordine del 10% ma per certe categorie il costo del lavoro in Italia è pure più alto che in Germania; questo è un'altro dei motivi che spingono le aziende a non investire in Italia, è ovvio che se devi pagare 100 per pagare un lavoratore 50 questo sarà meno incentivato a lavorare bene di un lavoratore che per fare lo stesso lavoro prende 70 ma costa all'azienda comunque 100. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 25, 2010, 10:07:39 am Citato da: Mark Mc Cormick su Ottobre 25, 2010, 09:34:56 am guarda questa delle partite mi sembra un po' una storiella...non conosco napuli ..sara' anche successo ma hai tutti i mezzi per stroncare questo fenomeno...a mirafiori non succede e non mi sembra giusto prendere un pretesto simile per chiudere tutto in italia....perche' quando un ad fa certe dichiarazioni mi sembrano propedeutiche a chiudere tutto qui. io trovo solo che alla fine della fiera chi ci rimette sempre è l' operaio onesto e mai il dirigente incompetente....perche' se vw vende e fa utile facendo le auto in cermania dove un operaio costa il doppio che da noi la colpa sara' dell' operaio o dei dirgenti? ma infatti se vedi io non l'ho menzionato quel 50% ed ho detto che avrebeb dovuto parlare anche dei dirigenti incompetenti e non solo degli operai... perchè non vendono la Stilo MW con il 1.6 mjet? per me in tempi di crisi..ad un prezzo "low" con solo gli optional necessari..si venderebbe Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Shockz su Ottobre 25, 2010, 10:09:34 am Citato da: Mark Mc Cormick su Ottobre 25, 2010, 09:52:18 am ripeto la colpa è dell' operaio dele tasse? la colpa è dell operaio se vw vende e fiat no? La colpa è del gatto con gli stivali o della fata Turchina. Ma bisogna accettare il fatto ed i numeri: se mi pagano quanto un operaio tedesco, ma oltre alle tasse giuste mi rubano tanto da farmi guadagnare lil 40% meno di un tedesco, non vado a boicottare la mia fabbrica o piagnere che chi mi paga è cattivo. Vado a chiedere un paese più giusto, con meno sprechi, meno regalie (e vale anche per mio cuggino/zio che cià tanto di bisogno della finta invalidità/posto alel poste, ecc ecc), più onestà . E' più difficile che gridare marchionne pagaci il doppio dei tedeschi e se fallisci non è colpa mia? Sì, ma è più adulto. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: abrasda su Ottobre 25, 2010, 10:12:17 am Citato da: Shockz su Ottobre 25, 2010, 10:09:34 am La colpa è del gatto con gli stivali o della fata Turchina. Ma bisogna accettare il fatto ed i numeri: se mi pagano quanto un operaio tedesco, ma oltre alle tasse giuste mi rubano tanto da farmi guadagnare lil 40% meno di un tedesco, non vado a boicottare la mia fabbrica o piagnere che chi mi paga è cattivo. Vado a chiedere un paese più giusto, con meno sprechi, meno regalie (e vale anche per mio cuggino/zio che cià tanto di bisogno della finta invalidità/posto alel poste, ecc ecc), più onestà . E' più difficile che gridare marchionne pagaci il doppio dei tedeschi e se fallisci non è colpa mia? Sì, ma è più adulto. è facile anche dire in polonia costa meno ciao ciao e me ne vado Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: TonyH su Ottobre 25, 2010, 10:19:03 am Citato da: fabrizio.b su Ottobre 25, 2010, 08:34:39 am la verità fa male , in italia non è consuetudine dire le cose come stanno . Quoto. Il messaggio è stato chiarissimo ed è riassumibile in 2 punti: 1- In Italia, così non funziona 2- Io mi occupo dell'azienda (e la frase del metalmeccanico è vera, lui è inquadrato nel CCNL settore metalmeccanico), non faccio l'imprenditore-politico-sindacalista-magnate-filantropo-ominodellepulizie. Ma come al solito, si preferisce indignarsi anzichè chiedersi come si potrebbero cambiare le cose in meglio. Che non significa finire ai livelli cinesi (ma esiste solo la Cina come paese industrializzato? Che mi sono perso qualcosa?), significa semplicemente togliere tutte quelle spigolosità che rendono un'industria potenzialmente profittevole in un bagno di sangue. Come tassazione sul lavoro, burocrazia, scaramucce tra i sindacati, il non rispetto degli accordi e così via. Alternativa, è considerare Fiat come ente sociale. Si lascia tutto così, e pazienza se ogni 3-4 anni lo stato deve sganciare soldi per mantenerla in piedi... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Shockz su Ottobre 25, 2010, 10:25:52 am Citato da: Mark Mc Cormick su Ottobre 25, 2010, 10:12:17 am è facile anche dire in polonia costa meno ciao ciao e me ne vado Ok, allora Marchionne e l'industriale medio italiano devono farsi frati e forse santi, iniziare a elargire miracoli e risolvere i problemi al nostro posto. Ovvio, produco in perdita, brucio soldi, non faccio i mie interessi e in cambio ho la gratitudine degli italiani (bhe,almeno di una parte del 30% che compra i miei prodotti e non pensa solo al proprio interesse come giusto). Così possiamo continuare a stare buoni,leggerci solo la gazzetta dello sport e guardare quanto è buffa la nostra classe dirigente. Lo ripeto: qui se non si inizia a cambiare le cose, altro che delocalizzazione.. Sarà difficile e dolorosissimo, ma bisogna iniziare. Il nocciolo e che siamo una nazione povera e dobbiamo rendercene conto. Non potremo vivere al di sopra delle nostre possibilità per molto, non potremo far pagare il 120% sugli utili agli imprenditori per molto tempo ancora. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 10:27:31 am Citato da: mariner su Ottobre 25, 2010, 08:44:07 am onestamente non condivido le critiche basate sul passato...Fiat notoriamente ha sempre preferito coprirsi le spalle approfittando della leva politica piuttosto che essere competitiva in tutto il mondo..vedi IVA al 38% sui motori over 2000 cc e 2500 cc turbodiesel..superbollo..etc..in altri paesi , appunto, lo stato interviene a difesa dell'industria nazionale, giustamente..ma chiede in cambio soldi..non solo voti etc. Non mi pare che nell'intervista abbia detto cose sbagliate..semmai, questo si, gli chiederei di criticare anche i manager incompetenti di FIAT che abbiamo spesso criticato qui sul Pistone perchè usano i soldi (pochi) dell'azienda per fare certi modelli anzichè altri...e non voglio rifare qui la lista di possibili accoppiate motori-modelli già disponibiliin casa..perchè ne abbiamo fatte paginate... è la solita storia....l'opposizione ora dice che il mondo è in rovina a causa del governo attuale (come solitamente fa sempre l'opposizione comunque, qualunque sia la parte politica alla quale appartiene), tutta colpa sua, sono finiti, da buttare e bla bla bla......il fatto che il mondo intero sia stato nella merda profonda per almeno 3 anni passati a causa della super crisi economica scaturita non conta certo....il fatto che in italia abbiamo risentito un po' meno e abbiamo mangiato un po' meno merda rispetto alla quasi totalità degli altri paesi europei non conta certo... chiariamo, non voglio difendere l'attuale maggioranza ma ne ho le palle startosfericamente piene di sentire queste puttanate senza senso....soprattutto sputate fuori da gente che non ha mai presentato uno straccio di alternativa valida e realistica... in allegria eh :D da noi l'importante è trovare un capro espiatorio sul quale riversare tutte le colpe e non guardarsi dentro e capire cosa non va in modo da risolvere i problemi, magari prendendo decisioni difficili e drastiche, anche impopolari....no l'importante è non offendere nessuno, non andare contro niente, lasciamo affondare la barca che va bene così, basta che se volemo tutti bene e che trionfi l'ecologia Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 25, 2010, 10:28:08 am Citato da: TonyH su Ottobre 25, 2010, 10:19:03 am Quoto. Il messaggio è stato chiarissimo ed è riassumibile in 2 punti: 1- In Italia, così non funziona 2- Io mi occupo dell'azienda (e la frase del metalmeccanico è vera, lui è inquadrato nel CCNL settore metalmeccanico), non faccio l'imprenditore-politico-sindacalista-magnate-filantropo-ominodellepulizie. Ma come al solito, si preferisce indignarsi anzichè chiedersi come si potrebbero cambiare le cose in meglio. Che non significa finire ai livelli cinesi (ma esiste solo la Cina come paese industrializzato? Che mi sono perso qualcosa?), significa semplicemente togliere tutte quelle spigolosità che rendono un'industria potenzialmente profittevole in un bagno di sangue. Come tassazione sul lavoro, burocrazia, scaramucce tra i sindacati, il non rispetto degli accordi e così via. Alternativa, è considerare Fiat come ente sociale. Si lascia tutto così, e pazienza se ogni 3-4 anni lo stato deve sganciare soldi per mantenerla in piedi... Infatti...tra l'altro non mi pare abbia detto "chiudo Pomigliano e sò c...i vostri se vi trovate 6000 persone disperate per le strade che sono "sensibili" (per ovvi motivi di sopravvivenza) al reclutamento da parte della camorra" ..ha solo detto, e non mi sembra possibile dargli torto...che se dovesse chiudere sarebbe un problema... Poi sia chiaro.. io non è che lo veneri eh...critico l'atteggiamento verso la sua intervista, poi ripeto...per me poteva dire qualcosa di più sulle auto...ma non mi pare abbia detto tutte queste boiate.. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Shockz su Ottobre 25, 2010, 10:30:44 am Citato da: kaos su Ottobre 25, 2010, 10:27:31 am è la solita storia....l'opposizione ora dice che il mondo è in rovina a causa del governo attuale (come solitamente fa sempre l'opposizione comunque, qualunque sia la parte politica alla quale appartiene), tutta colpa sua, sono finiti, da buttare e bla bla bla......il fatto che il mondo intero sia stato nella merda profonda per almeno 3 anni passati a causa della super crisi economica scaturita non conta certo....il fatto che in italia abbiamo risentito un po' meno e abbiamo mangiato un po' meno merda rispetto alla quasi totalità degli altri paesi europei non conta certo... chiariamo, non voglio difendere l'attuale maggioranza ma ne ho le palle startosfericamente piene di sentire queste puttanate senza senso....soprattutto sputate fuori da gente che non ha mai presentato uno straccio di alternativa valida e realistica... in allegria eh :D Sono contento che tu non abbia risentito della crisi italiana, sinceramente. Crisi che fino a 12 mesi fa è sempre stata negata e bollata come "cassandrismo comunista".. comunque un confrontino fra l'andamento del pil tedesco e quello italiano negli ultimi 2-3 anni si può fare? Così, in allegria.. Ne stiamo uscendo un casino meglio da questa crisi :-X Io mi chiedo se vivo io in un'italia parallela.. Ma voi che lavoro fate, per amor di statistica? :-\ Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 10:39:15 am Citato da: Shockz su Ottobre 25, 2010, 10:30:44 am Sono contento che tu non abbia risentito della crisi italiana, sinceramente. Crisi che fino a 12 mesi fa è sempre stata negata e bollata come "cassandrismo comunista".. comunque un confrontino fra l'andamento del pil tedesco e quello italiano negli ultimi 2-3 anni si può fare? Così, in allegria.. Ne stiamo uscendo un casino meglio da questa crisi :-X Io mi chiedo se vivo io in un'italia parallela.. Ma voi che lavoro fate, per amor di statistica? :-\ io ho ancora un lavoro perchè nella mia azienda ci siamo spaccati il culo inventandoci qualcosa per rimanere vivi, diverso da ciò che avevamo fatto fino all'inizio della crisi, e c'è mancato poco che chiudessimo all'inizio, poi abbiamo ingranato e siamo riusciti a uscirne fino ad oggi.... purtroppo tanti sono andati a fondo a causa di aziende fossilizzate da 40 o 50 anni a lavorare sempre e solo in un modo, sempre e solo su un tipo di prodotto o di servizio, io ho la fortuna/sfortuna di lavorare in una azienda piccola e per questo siamo riusciti a rimanere a galla sputando tanto sangue ma potendo modificarci velocemente. non è questione di universo parallelo, è questione che un sacco di gente ha pensato di poter continuare a vivere come ha sempre fatto durante le vacche grasse, pensando che tanto il posto di lavoro era lì e che l'azienda era lì, ma così non è stato per molte realtà, lo stesso problema è in fiat oggi, molta gente continua a pensare che tutto è sempre uguale a prima ma non è così, il mondo è cambiato, l'economia e il lavoro sono cambiati, i modi e i tempi sono cambiati, chi è rimasto nel passato a volte è rimasto a galla ma molti altri sono andati a fondo. Sta di fatto che oggi non ci troviamo ad avere la crisi di una grecia o di una spagna...perchè la gente ha sempre la memoria molto corta....la spagna dai tempi delle olimpiadi era diventata una potenza economica di spicco, così ha fatto per oltre un decennio, salvo poi crollare nel periodo della crisi più pesante e si son ritrovati anche loro con le pezze al culo. non è che da noi vada tutto bene ma è certo che stare a piangersi addosso sputando velelno contro tutto e tutti come sembra ormai lo sport nazionale preferito, non serve di sicuro a dar da mangiare ai figli a fine mese e a pagare le bollette. anto per farti capire quanto è avanti l'italia di oggi... ben poca gente ci capisce un cazzo di inglese, sul serio intendo no "noio want ilo" o cose del genere. Idem la maggior parte della gente non ci capisce ancora un cazzo di computer e programmi da usare per lavorare meglio e più in fretta......dove pensi di andare con gente così? Quando giro per lavoro e parlo con stranieri nelle riunioni vedo un sacco di italiani che non sanno l'inglese, dove vogliono andare? questo solo per fare un esempio lampante. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: MarzulLaurus su Ottobre 25, 2010, 10:40:37 am Continuo a non leggere analisi di tipo industriale/organizzativo sul "sistema fiat"...
Marchionne ha chiesto un diverso tipo di relazioni industria-lavoro... ok... ci può stare... Ma, per esempio, io sento molte voci qualificate (nel senso di gente che ci lavora dentro) che insinuano, per esempio, che a pomigliano, oltre tutti i problemi, c'è un sistema della gestione del controllo qualità del tutto inefficiente... Questo, sempre da quel che mi si dice, non c'entra nulla con la produttività/serietà del singolo operaio, ma con l'organizzazione del metodo da parte dell'azienda.... Avrei creduto di più a marchionne se questo fosse venuto a dire: "sentite io ho organizzato il sistema in questo modo, che è il migliore possibile come dimostrato dai risultati ottenuti da toyota, mercedes, VW, renault etc., ma gli operai cagoni, difesi dai sindacati imbroglioni mi rompono le uova nel paniere..." Il tutto, magari, supportato da un contraddittorio qualificato (leggi qualcuno che ci lavora la dentro e possa confermare/smentire) Non l'ho sentito parlare di un sistema di ricerca pubblico e di supporto alla ricerca privata che faccia "sistema" con il sistema industriale di cui lui (la sua azienda) si gioverebbe, ma anche i concorrenti... Le Fiat non si vendono perchè mancano i modelli, la qualità ed una rete vendita in grado di supportare adeguatamente l'acquirente... Molti dei supporter di marchionne, qui dentro, sono gli stessi che scelgono di non comprare Fiat o Alfa o Lancia perchè (e l'archivio del Pistone fa fede, in tal senso) la rete di vendita non è altrettanto valida rispetto alla concorrenza di cui possiedono i modelli, o perchè mancava il modello che li avrebbe soddisfatti (un suvvettino, una SW dalle giuste caratteristiche, la giusta combinazione di motori/trasmissioni etc. etc. etc.) o perchè quando hanno comprato Alfa/Fiat/Lancia sono rimasti insoddisfatti dalle prestazioni/qualità/caratteristche del modello prescelto e sono passati alla concorrenza... Queste considerazioni, dove sono? Personalmente, a me, che in Italia produca Fiat o Toyota o VW o chiunque altro frega poco... Però allora capiamoci, se dobbiamo parlare di Fiat, parliamo di Fiat... se dobbiamo parlare del "sistema Italia", parliamo di quello e chiediamoci che fine hanno fatto le industrie nazionali importanti (chimica, elettronica di precisione e di potenza, siderurgia, energia etc. etc.) e chiediamo a chi ha aperto stabilimenti in spagna, nei paesi bassi, in inghilterra o altrove perchè hanno scelto di farlo lì e non in Italia... Chiediamo anche a chi ha acquisito le industrie nazionali, il motivo per quale hanno preso qui e portato altrove... almeno in questo modo ci facciamo un quadro complessivo al netto dei (giustificatissimi) interessi "personali" e particolari di UN imprenditore... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: pg su Ottobre 25, 2010, 10:53:12 am Io quoto in toto il corsera ...
http://www.corriere.it/economia/10_ottobre_25/marchionne-mucchetti_764d078e-dff9-11df-a41e-00144f02aabc.shtml Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 10:53:30 am Quando tutti pagheranno le tasse ci sarà la possibilità di abbassarle. Finche ognuno fa il furbetto alle spalle degli altri non lamentiamoci allora.
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 10:58:04 am Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 10:53:30 am Quando tutti pagheranno le tasse ci sarà la possibilità di abbassarle. Finche ognuno fa il furbetto alle spalle degli altri non lamentiamoci allora. infatti mi pare che solo negli ultimi anni sia stata attuata una politica di rastrellamento e controlli fiscali recuperando un sacco di soldi da evasori....certo sarà ancora solo il 5% di tutto il giro ma almeno si è cominciato da qualche parte... dove cazzo poi vadano a finire tutti sti soldi però non è dato di sapere al momento....così come gli introiti faraonici delle giocate del super enalotto....chi lo sa? boh....e nessuno ci spiega niente, ci mancherebbe oh, scherzi? famoli sparire sti soldi che nessuno sa niente... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 11:02:45 am Citato da: pg su Ottobre 25, 2010, 10:53:12 am Io quoto in toto il corsera ... http://www.corriere.it/economia/10_ottobre_25/marchionne-mucchetti_764d078e-dff9-11df-a41e-00144f02aabc.shtml certo, peccato che da noi non si potrà mai fare finchè pochi sindacalisti contrari possono bloccare tutto, oppure poche persone che protestano possono bloccare un'opera titanica a livello europeo, o pochi scalmanati possono bloccare le linee ferroviarie, ecc ecc Certo è che se non si arriva ad un incontro per discutere le cose e accordarsi c'è qualcosa che non va da tutte e due le parti. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mauring su Ottobre 25, 2010, 11:27:15 am Sempre a dare addosso agli operai Fiat, rei di starsene in malattia senza motivo dieci gioni all'anno, ma nessuno parla mai dell'operato vergognoso degli Agnelli, che hanno accumulato e nascosto fortune di MILIARDI di euro, mentre lo Stato erogava fior di aiuti.
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: fabrizio.b su Ottobre 25, 2010, 11:31:55 am se le macchine che escono dalla catena fanno cagare , vanno a tocchi o non ci sono alcune parti di chi è la colpa , dello stato , del governo e di gesù cristo ?
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 11:36:56 am Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 11:27:15 am Sempre a dare addosso agli operai Fiat, rei di starsene in malattia senza motivo dieci gioni all'anno, ma nessuno parla mai dell'operato vergognoso degli Agnelli, che hanno accumulato e nascosto fortune di MILIARDI di euro, mentre lo Stato erogava fior di aiuti. siamo d'accordo su questo....ma oggi viviamo nel presente e per risolvere i problemi non serve a un cazzo rimuginare sul passato cristonando, serve solo a stare immobili mentre il mondo va avanti....se c'è gente che non lavora ci deve essere la possibilità di sbatterla fuori a calci nel culo, sia un operaio sia un dirigente o un manager, da noi però non si può fare per mille motivi, certo siamo tutelati molto più di altri su molte cose come lavoratori però io devo farmi il culo nella multinazionale anche per quel collega bastardo che non si sbatte e tanto non lo possono sbattere fuori...beh questo non è accettabile nel mondo in cui dobbiamo vivere e lavorare oggi. la soluzione che proponi tu per risolvere il problema qual'è? magari è più valida di quella che hanno pensato fino ad ora, può benissimo essere dato che fino ad oggi non ho visto idee geniali venire da nessuna parte politica, anzi Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: MarzulLaurus su Ottobre 25, 2010, 11:37:35 am ^^^
o del sistema controllo qualità? A me, ignorante in materia, viene da chiedere: gli operai campani (per esempio) sono gli stessi che lavorano in fiat e nel settore degli imballaggi flessibili... in campania ci sono DUE delle aziende più importanti d'italia nel settore degli imballaggi flessibili (rispettivamente la prima e la seconda sul mercato italiano) apprezzate per la qualità della produzione... e poi ci sono gli operai di Fiat... ora com'è possibile tutta questa differenza? Si passa dall'eccellenza al peggio del peggio.... Ma vuoi vedere che in Fiat quando assumono si fanno dare il certificato penale, assicurandosi che si tratti solo di camorristi&co.? ??? ??? ??? ??? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mauring su Ottobre 25, 2010, 12:04:29 pm Citato da: kaos su Ottobre 25, 2010, 11:36:56 am ....se c'è gente che non lavora ci deve essere la possibilità di sbatterla fuori a calci nel culo, sia un operaio sia un dirigente o un manager, da noi però non si può fare per mille motivi, Ecco. Dal momento che il padrone che accumula e nasconde miliardi anziche' reinvestire non si puo' cacciare a calci, e neppure il manager che trascina verso il fallimento l'azienda (anzi, gli si danno buonuscite milionarie), e' tanto scandaloso che gli operai siano tutelati nel loro posto di lavoro ? Citazione: la soluzione che proponi tu per risolvere il problema qual'è? L'ho gia' detto piu' volte: smetterla di produrre macchine "normali". E' un business che non ha futuro, siamo saturi di veicoli. in tutto il mondo. Occorre riconvertirsi alla produzione di qualcosa di nuovo, che abbia un futuro. Cosa ? Chiedetelo al Marchionne: e' lui che prende milioni di euro per far questo. Se non ne e' capace... via ! A calci in culo. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 12:25:00 pm non leggo nessuna idea nè soluzione concreta nel tuo intervento.....questo è il meglio che riesci a scrivere?
siamo messi male allora Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mauring su Ottobre 25, 2010, 12:32:32 pm Citato da: kaos su Ottobre 25, 2010, 12:25:00 pm non leggo nessuna idea nè soluzione concreta nel tuo intervento.....questo è il meglio che riesci a scrivere? siamo messi male allora Beh, visto che il meglio che riesce a tirar fuori un manager pagato milioni di euro e' che bisogna licenziare tutti i lavoratori italiani, io, semplice cittadino, penso di potermi permettere un "si dovrebbe riconvertire le fabbriche a qualcosa che abbia un futuro". Se vuoi aggiungo lo sfruttamento delle energie rinnovabili, il riciclaggio dei rifiuti, tanto per dirne qualcuna. Difficile ? Puo' darsi, ma sono strategie a lungo termine. Il sistema-Marchionne, invece, e' costituito da palliativi senza senso, che spostano solo un po piu' in la' la data del crollo (ma a lui che gli frega ? ) Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Losna su Ottobre 25, 2010, 13:37:09 pm < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: MarzulLaurus su Ottobre 25, 2010, 13:37:50 pm Scusa, Paolo, non ho capito...
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Losna su Ottobre 25, 2010, 14:29:14 pm < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: MarzulLaurus su Ottobre 25, 2010, 14:34:55 pm E a chi aspettano in Fiat a risolvere il problema?
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: TonyH su Ottobre 25, 2010, 14:44:29 pm Citato da: MarzulLaurus su Ottobre 25, 2010, 14:34:55 pm E a chi aspettano in Fiat a risolvere il problema? Devi cacciare tutti quelli che nel circolo vizioso ci sguazzano (e sono tutti, dall'operaio che lavora male al megadirigente che assegna le commesse alla propria aziendina, al sindacalista che usa la lotta di classe come vetrina politica, al politico che usa l'azienda come bacino elettorale). E non è facile, si incontrano tante resistenze e insulti...casualmente le cose che si sta beccando Marchionne.... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: vatanen su Ottobre 25, 2010, 14:45:24 pm Citato da: MarzulLaurus su Ottobre 25, 2010, 14:34:55 pm E a chi aspettano in Fiat a risolvere il problema? certi problemi son duri da risolvere,perchè certi brutti atteggiamenti e persone,sono troppo insediati... nella mia azienda non si è lontani da una realtà fiat,capi incompetenti,dirigenti megalomani che giocano a investire e spartire dividendi di soldi altrui,operai che a forza di esser presi in giro son diventati dei cazzoni rompi palle,che prendono ogni scusa buona per contestare o cazzeggiare!!nel nostro caso,si tratta di un cambio dirigenziale avvenuto 5 anni fa che ha portato il degrado,in quello stabilimento magari son 20 anni che va a sfascio.io son sempre dell'idea,che napoleone avesse ragione sostenendo che non ci sono cattivi reggimenti, ma solo colonnelli incapaci. la soluzione per questi problemi?la vera meritocrazia,si deve premiare chi fa bene,punire chi fa male..e invece per quieto vivere e disinteresse,si finisce col premiare gli intrallazzoni e non punire i cazzeggiatori...noi esseri umani siamo come dei cani,ci serve un buon padrone che sappia premiare col biscotto o punire con lo schiaffo per addestrarci. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: MarzulLaurus su Ottobre 25, 2010, 14:49:25 pm Citato da: TonyH su Ottobre 25, 2010, 14:44:29 pm E non è facile, si incontrano tante resistenze e insulti...casualmente le cose che si sta beccando Marchionne.... Marchionne si becca insulti perchè muove accuse senza rispondere a domande... Se io scendo in strada e do della puttana a qualcuna, il minimo che mi becco è una borsettata in testa... non è che la gente si alza la mattina per farsi prendere a sberle gratuitamente... Le responsabilità del management Fiat sono talmente evidenti che non bastano due urla per distogliere l'attenzione... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Shockz su Ottobre 25, 2010, 15:15:52 pm Citato da: MarzulLaurus su Ottobre 25, 2010, 14:49:25 pm Marchionne si becca insulti perchè muove accuse senza rispondere a domande... Se io scendo in strada e do della puttana a qualcuna, il minimo che mi becco è una borsettata in testa... non è che la gente si alza la mattina per farsi prendere a sberle gratuitamente... Le responsabilità del management Fiat sono talmente evidenti che non bastano due urla per distogliere l'attenzione... Non riesco a capire cosa c'entrano le (enormi) lacune del management Fiat con la scarsa competitività degli stabilimenti italiani. E' dare della puttana a qualcuno mostrare che un'operaio italiano costa come uno tedesco, con la metà delle infrastrutture e produttività? Se sposta la Panda a pomigliano, dobbiamo risentircene? Pretendere tassi d'assenteismo, se non tedeschi , almeno decenti, è un insulto? O chiedere che se si firma un accordo non possa essere stracciato il giorno dopo? O è affamare le genti proporre (come a Pomigliano) un aumento delle ore lavorate per quasi 3000 euro in più in busta paga all'anno? Bho.. La realtà dei fatti è che l'industria auto, ora come ora, in Italia non è competitiva. Così come non lo è mais tata quella chimica e non lo è quella aeronautica. E se io ho il diritto a fare i miei interessi e comprare una Polo o una Golf, gli azionisti fiat posso fare i loro interessi e spostarsi dove vogliono. Sarebbe ugualmente sbagliato se marchionne chiedesse a tutti di comprare auto fiat fatte in polonia per patriotismo, o se un acquirente golf pretendesse uno stabilimento fiat sotto casa perchè "ho da campà e me serve lavoro". L'unica soluzione è fare Fiat migliori e più competitive e rendere gli stabilimenti italiani più competitivi (magari riducendo il tragico cuneo fiscale sul costo del lavoro,prima o poi). Non esiste la via "moglie ubriaca+botte piena". Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 15:37:08 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 12:32:32 pm Beh, visto che il meglio che riesce a tirar fuori un manager pagato milioni di euro e' che bisogna licenziare tutti i lavoratori italiani, io, semplice cittadino, penso di potermi permettere un "si dovrebbe riconvertire le fabbriche a qualcosa che abbia un futuro". Se vuoi aggiungo lo sfruttamento delle energie rinnovabili, il riciclaggio dei rifiuti, tanto per dirne qualcuna. Difficile ? Puo' darsi, ma sono strategie a lungo termine. Il sistema-Marchionne, invece, e' costituito da palliativi senza senso, che spostano solo un po piu' in la' la data del crollo (ma a lui che gli frega ? ) non basta uno schiocco di dita e tanti bei propositi dall'oggi al domani per realizzare tutto ciò che hai detto, da qualche parte bisogna cominciare, certo che se non si possono nemmeno cacciare i fancazzisti da un'azienda non si comincerà mai e sarà la fine....ma questa è solo per dirne uno dei tanti problemi che ci sono. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 15:41:27 pm Se il pesce è marcio puzza dalla testa.
GLi operai sono in fondo alla lista dei responsabili e proprio per questo sono il piu facile bersaglio (anche perche bando all'ipocrisia, Marchionne vuole semplicemente tagliare e deve trovare le giustificazioni) Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mauring su Ottobre 25, 2010, 15:49:44 pm Citato da: kaos su Ottobre 25, 2010, 15:37:08 pm non basta uno schiocco di dita e tanti bei propositi dall'oggi al domani per realizzare tutto ciò che hai detto, da qualche parte bisogna cominciare, certo che se non si possono nemmeno cacciare i fancazzisti da un'azienda non si comincerà mai e sarà la fine....ma questa è solo per dirne uno dei tanti problemi che ci sono. Forse non e' chiaro al guru Marchionne: puoi cacciare chi vuoi, pagare gli operai 200 euro al mese, farli lavorare 20 ore al giorno e tagliargli le ferie, ma quando avremo 3 macchine nuove a testa (e non siamo molto distanti), cosa ce ne faremo delle milioni di auto prodotte ? Un manager deve saper guardare al futuro. Questi, invece, sanno solo dare le soluzioni degne di bambini di 3 anni: spostare la produzione dove costa meno. Ahhhh, chi ci sarebbe mai arrivato ? Ha detto che non ci si puo' permettere che pochi operai eversivi blocchino la produzione. Io dico che con le puttanate che va sparando senza pudore, e' una fortuna per lui se bloccano solo la produzione. Dovrebbero fare ben altro, e non e' detto che non ci si arrivi in breve tempo. ::) Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Losna su Ottobre 25, 2010, 15:50:18 pm < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 15:53:40 pm Citato da: Losna su Ottobre 25, 2010, 15:50:18 pm concordo. Ma la testa è costituita dal sindacato, in Italia, non dal management. Non concordo perche il management si è succeduto nel corso degli anni, ma naturalmente le azioni che i "manager" hanno fatto continuano a persistere all'interno dell'azienda. E quelle azioni sono le cause del dissesto di FIAT. In fin dei conti qualcuno avrà assunto gli operai. Qualcuno avrà assunto i manager. Naturalmente qualcuno avrà eletto i rappresentanti sindacali. Come detto fin dall'inizio è troppo comodo sparare a zero su questa o quell'altra categoria. Marchionne è la cura ed è la malattia stessa. La medesima cosa vale per tutti i dipendenti, siano operai siano sindacalisti siano dirigenti. Morale...chi è senza peccato scagli la prima pietra. Marchionne ne ha gia scagliate un paio. IMHO. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Losna su Ottobre 25, 2010, 15:58:11 pm < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:00:19 pm Allora saranno sfigati in Fiat che assumono solo scansafatiche e parassiti. Per fortuna ci sono altre aziende italiane più capaci.
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Shockz su Ottobre 25, 2010, 16:03:32 pm Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 15:53:40 pm Non concordo perche il management si è succeduto nel corso degli anni, ma naturalmente le azioni che i "manager" hanno fatto continuano a persistere all'interno dell'azienda. E quelle azioni sono le cause del dissesto di FIAT. In fin dei conti qualcuno avrà assunto gli operai. Qualcuno avrà assunto i manager. Qualcuno avrà eletto i rappresentani sindacali. Ho come l'impressione che non si voglia cogliere il senso (condivisibile o meno) del discorso. a)Marchionne non ha portato bilanci in dissesto dando la colpa agli operai di pomigliano che sabotano le macchine o ai sindacalisti di melfi che bloccano i carrelli. Si è presentato da "vincitore" mostrando bilanci attivi (con metodi contabili discutibili,ovviamente) senza aiuti statali, ed ha introdotto una questione che nulla c'entra con la sagacia del managment o con la capacità della fiat di stare a galla, ovvero: b)..la scarsa (nulla) competitività degli stabilimenti italiani e l'opportunità o meno di mantenere "robe" come pomigliano o stabilimenti quasi rudere come Mirafiori, in un mondo dove gli operai ti costano come un operaio tedesco (e sarebbe il meno, dato che il lavoro incide alla fin fine poco rispetto agli ammortamenti), le tasse ti costano come 2 stabilimenti tedeschi o 6 polacchi, le infrastrutture sono quelle del Malindi, e sopratutto se il caffè delle macchinette non è buono , o se gioca la nazionale quel giorno non ti fanno usare lo stabilemento e i macchinari per fare le panda e addio ammortamento degli investimenti. Insomma, se marchionne mi chiedesse perchè deve mantenere stabilimenti in perdita all'infinito invece di aprirne uno nuovo in Polonia, cosa gli rispondo? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Losna su Ottobre 25, 2010, 16:11:20 pm < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:14:43 pm In fin dei conti quando chiedi miliardi e miliardi e miliardi allo stato qualcosa devi pure dare come . Naturalmente visto che poi si parla di persone e non di numeri è difficile fare tabula rasa
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: TonyH su Ottobre 25, 2010, 16:16:13 pm Si, però decidiamoci....Fiat può o non può bussare alle porte dello Stato ogni qualvolta è in difficoltà, in cambio di mantenimento di posti di lavori sociali?
Non conta quello fatto in passato. Questa è una decisione che riguarda il futuro. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 16:17:37 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 15:49:44 pm Forse non e' chiaro al guru Marchionne: puoi cacciare chi vuoi, pagare gli operai 200 euro al mese, farli lavorare 20 ore al giorno e tagliargli le ferie, ma quando avremo 3 macchine nuove a testa (e non siamo molto distanti), cosa ce ne faremo delle milioni di auto prodotte ? Un manager deve saper guardare al futuro. Questi, invece, sanno solo dare le soluzioni degne di bambini di 3 anni: spostare la produzione dove costa meno. Ahhhh, chi ci sarebbe mai arrivato ? Ha detto che non ci si puo' permettere che pochi operai eversivi blocchino la produzione. Io dico che con le puttanate che va sparando senza pudore, e' una fortuna per lui se bloccano solo la produzione. Dovrebbero fare ben altro, e non e' detto che non ci si arrivi in breve tempo. ::) forse non ti è chiara una cosa, qua stiamo lamentando di fiat, sparano cazzate e sono dei bastardi e bla bla bla, difendiamo gli operai ecc ecc il settore auto è in crisi da anni IN TUTTO IL MONDO, negli altri paesi hanno già tagliato 20/30/40.000 posti di lavoro, operai e dirigenti......fine della storia, nonostante le proteste, i sindacati e l'arcangelo Gabriele.... qua da noi non si è ancora arrivati nemeno lontanamente a situazioni del genere......eppure quando c'è da risanare, tagliare, migliorare o fare qualunque cosa si salvi chi può perchè nessuno deve toccare niente..... qua mi pare che sia fouri da ogni logica sta cosa se io un giorno sto a casa perchè devo guardare la partita dal giorno dopo posso continuare a stare a casa e vedermi tutte le partite del mondo finchè crepo di inedia e stenti, non serve che torno al lavoro che non ho più Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mauring su Ottobre 25, 2010, 16:18:46 pm Citato da: Shockz su Ottobre 25, 2010, 16:03:32 pm Insomma, se marchionne mi chiedesse perchè deve mantenere stabilimenti in perdita all'infinito invece di aprirne uno nuovo in Polonia, cosa gli rispondo? Che prima dia indietro tutti gli aiuti che la Fiat ha ricevuto dallo Stato per mantenersi a galla e dare lavoro IN ITALIA. Se deve dare lavoro ai polacchi, che chiuda pure. Quegli aiuti si sono resi necessari a causa dell'incapacita' manageriale, delle troppe tasse (leggasi EVASIONE FISCALE MAI CONTRASTATA DAI POLITICI) e dei lestofanti degli Agnelli che hanno imboscato miliardi. In questo panorama, la falsa malattia dell'operaio e' ben poca cosa, e gli scioperi sono solo la diretta conseguenza del salario basso, tra i piu' bassi della comunita' europea. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mauring su Ottobre 25, 2010, 16:24:19 pm Citato da: kaos su Ottobre 25, 2010, 16:17:37 pm il settore auto è in crisi da anni IN TUTTO IL MONDO, negli altri paesi hanno già tagliato 20/30/40.000 posti di lavoro, operai e dirigenti......fine della storia, Bella storia.... Le ditte che producevano macchine da scrivere ad un certo punto sono entrate in crisi con l'avvento del computer. Pero' non si sono ostinate a produrre macchine da scrivere facendole produrre in Burkina Faso in modo che costassero meno: hanno cambiato radicalmente. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 16:28:55 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 16:24:19 pm Bella storia.... Le ditte che producevano macchine da scrivere ad un certo punto sono entrate in crisi con l'avvento del computer. Pero' non si sono ostinate a produrre macchine da scrivere facendole produrre in Burkina Faso in modo che costassero meno: hanno cambiato radicalmente. Quindi la soluzione è chiudere il settore fabbricazione auto...oppure preferisci venga convertito in fabbrica di mezzi da guerra come nei decenni scorsi? Cosa penseresti di farci produrre dentro?Pasta al forno surgelata 4 ruote in padella? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:30:01 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 16:24:19 pm Bella storia.... Le ditte che producevano macchine da scrivere ad un certo punto sono entrate in crisi con l'avvento del computer. Pero' non si sono ostinate a produrre macchine da scrivere facendole produrre in Burkina Faso in modo che costassero meno: hanno cambiato radicalmente. Ripeto, si continua a parlare di numeri, non di persone che hanno figli, famiglia, mutui e...macchine. Ragazzi se domani il vostro nuovo capo (nel caso foste dipendenti) decidesse di trasferire la produzione, senza se senza ma, all'estero, perche li lavorano di piu e costano di meno, bene voi lottereste per il vostro posto di lavoro con le unghie e con i denti. E questo non significa dover rinunciare a tutti i diritti conquistati negli anni. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Shockz su Ottobre 25, 2010, 16:30:32 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 16:18:46 pm Che prima dia indietro tutti gli aiuti che la Fiat ha ricevuto dallo Stato per mantenersi a galla e dare lavoro IN ITALIA. Se deve dare lavoro ai polacchi, che chiuda pure. Quegli aiuti si sono resi necessari a causa dell'incapacita' manageriale, delle troppe tasse (leggasi EVASIONE FISCALE MAI CONTRASTATA DAI POLITICI) e dei lestofanti degli Agnelli che hanno imboscato miliardi. In questo panorama, la falsa malattia dell'operaio e' ben poca cosa, e gli scioperi sono solo la diretta conseguenza del salario basso, tra i piu' bassi della comunita' europea. 1) Il salario sarà anche basso, ma il costo dell'operaio (che è quello che a marpionne interessa) è al livello della germania Citazione: Operai del confezionamento con identica JD e retribuzione reale di mercato Paese NETTO COSTO Italia 15.485 32.135 Germania 21.409 33.931 2) Le tasse pagate da Fiat e indotto ripagano abbondantemente anche gli immaginari (immaginari= in europa gli aiuti di stato sono vietati da decenni) "miliardi di euro" (sic.) ricevuti. Le rottamazioni sono sempre state in attivo per lo Stato (che incassa quasi il 40% del valore di un'auto prodotta in italia in tasse,e senza spese o dover anticipare nulla). 3)Il mercato dell'auto è di sostituzione da decenni, l'aumento reale delle auto procapite non sosterrebbe un solo stabilimento.. Calerà probabilmente il tasso di sostituzione e aumenterà la vita delle auto, ma non in maniera tale da stravolgere il mercato. Quello che stravolgerà il mercato sarà una possibile (probabile) crisi strutturale italiana più o meno alle porte. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: baranzo su Ottobre 25, 2010, 16:31:36 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 16:24:19 pm Bella storia.... Le ditte che producevano macchine da scrivere ad un certo punto sono entrate in crisi con l'avvento del computer. Pero' non si sono ostinate a produrre macchine da scrivere facendole produrre in Burkina Faso in modo che costassero meno: hanno cambiato radicalmente. Beh, in Italia c'ea una grande industria che produceva macchine da scrivere, con l'avvento del computer è stata una delle prime a buttarsi sul nuovo prodotto, anzi era quasi una pioniera nel settore dei computer negli anni '80, eppure ha fatto ugualmente una fine miserevole (per chi non l'avesse capito parlo di Olivetti). Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:34:18 pm tratto dal sito in cui è comparso l'articolo di cui sopra riguardante il costo del lavoro italia vs germania:
http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/2010/09/perche-in-italia-il-costo-del-lavoro-e-cosi-alto.html Vi scrivo dalla Germania e vorrei farvi notare un’inesattezza nei vostri dati riguardo il calcolo dei costi del lavoro in Italia e in Germania. Suppongo che per i costi riferiti all’Italia abbiate tenuto conto non solo dello stipendio lordo del dipendente ma anche dei contributi che l’azienda versa di tasca propria, quindi il vero costo del lavoro pro dipendente. Per quanto riguarda la Germania, invece, avete considerato solo lo stipendio lordo del dipendente, dimenticandovi di sommare tutto ciò che l’azienda versa in più. Potete verificarlo di persona. Andate sul sito: http://www.nettolohn.de/. Alla voce “Bruttolohn” inserite 33931. Lasciate tutto invariato, solo alla voce “Ihr Bundesland” scegliete una regione qualsiasi. Io ho messo Hessen (Assia). Cliccate in fondo su Berechnen e come potete vedere dal risultato si ottiene un netto di 21.033,40. Fate ora lo stesso su un sito italiano, per esempio http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/stipendio. Qui ho scelto come regione la Lombardia. Da un lordo di 33931 si ricava un netto di 23.207,89. Quindi addirittura l’italiano ottiene 2.200 Euro in più rispetto al tedesco.In entrambi i casi sono partita dallo stipendio lordo del lavoratore. Se in Germania sommassimo la quota versata dalle aziende, che corrisponde a quella del lavoratore per i contributi sociali (escluse quindi le tasse), dovremmo aggiungere 6.947,04, arrivando ad un costo complessivo di 40.878,04. Vale a dire che un dipendente che guadagna netto 21.033,4 euro costa all’azienda 40.878,04, cioè quasi il doppio. Rientriamo quindi negli standard italiani, più o meno. Ci sono poi altri fattori che aumentano ulteriormente il costo del lavoro in Germania, ma non è il tema in questa sede. Quello che mi preme farvi notare è che la Germania non è il paese dei sogni, così come l’Italia non è la sede di tutti i mali. I dati relativi alla Germania vengono “modellati” da non so chi e mai revisionati, con il solo scopo di vendere questo paese come il modello da seguire. In realtà spesso è il modello da evitare (es istruzione – disastro, io sono insegnante – sanità, competenze sul lavoro etc.). Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 16:34:42 pm Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:30:01 pm Ripeto, si continua a parlare di numeri, non di persone che hanno figli, famiglia, mutui e...macchine. Ragazzi se domani il vostro nuovo capo (nel caso foste dipendenti) decidesse di trasferire la produzione, senza se senza ma, all'estero, perche li lavorano di piu e costano di meno, bene voi lottereste per il vostro posto di lavoro con le unghie e con i denti. E questo non significa dover rinunciare a tutti i diritti conquistati negli anni. a me è successo già almeno 3 volte negli ultimi 10 anni di trovarmi in una azienda che ha tagliato il 50% del personale o che ha chiuso (ad esempio il supporto microsoft, un giorno ha deciso che in italia le costava un botto e non rendeva e allora ha spostato tutto in olanda, mi hanno detto "se vuoi venire là il posto per te c'è, senò addio", peccato che avevo appena comprato casa e deciso di sposarmi)....sai cosa ho fatto appena ho sentito la puzza di bruciato...ho alzato il culo cercandomi un altro posto di lavoro.....magari a volte ci ho messo anche 6 mesi ma non avevo altra soluzione, di sicuro non mi sono messo a fare scioperi, proteste, occupazioni degli impianti ecc ecc Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mauring su Ottobre 25, 2010, 16:36:47 pm Citato da: baranzo su Ottobre 25, 2010, 16:31:36 pm Beh, in Italia c'ea una grande industria che produceva macchine da scrivere, con l'avvento del computer è stata una delle prime a buttarsi sul nuovo prodotto, anzi era quasi una pioniera nel settore dei computer negli anni '80, eppure ha fatto ugualmente una fine miserevole (per chi non l'avesse capito parlo di Olivetti). E la colpa di chi fu ? Degli operai lavativi ? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Shockz su Ottobre 25, 2010, 16:36:51 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 16:24:19 pm Bella storia.... Le ditte che producevano macchine da scrivere ad un certo punto sono entrate in crisi con l'avvento del computer. Pero' non si sono ostinate a produrre macchine da scrivere facendole produrre in Burkina Faso in modo che costassero meno: hanno cambiato radicalmente. In effetti io dovevo comprare un'auto nuova. Poi ho desistito perchè ho compreso che l'auto è un prodotto obsoleto. Finchè Fiat non produrrà dischi volanti, andrò in autobus. Tanti altri hanno fatto come me, ecco spiegata la crisi Fiat. ??? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:37:28 pm Citato da: kaos su Ottobre 25, 2010, 16:34:42 pm a me è successo già almeno 3 volte negli ultimi 10 anni di trovarmi in una azienda che ha tagliato il 50% del personale o che ha chiuso (ad esempio il supporto microsoft, un giorno ha deciso che in italia le costava un botto e non rendeva e allora ha spostato tutto in olanda, mi hanno detto "se vuoi venire là il posto per te c'è, senò addio", peccato che avevo appena comprato casa e deciso di sposarmi)....sai cosa ho fatto appena ho sentito la puzza di bruciato...ho alzato il culo cercandomi un altro posto di lavoro.....magari a volte ci ho messo anche 6 mesi ma non avevo altra soluzione, di sicuro non mi sono messo a fare scioperi, proteste, occupazioni degli impianti ecc ecc Il fatto che non rendeva però non significa che tu fossi uno scansafatiche immagino. Anzi. Come detto anche da Fini oggi, la Fiat non è una multinazionale estera, è Italiana, c'è stato un periodo in cui ha vissuto grazie ai nostri soldi e continua a farlo tutt'ora visto che al di fuori dei nostri confini a quote di mercato ridicole. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 16:38:19 pm Citato da: Shockz su Ottobre 25, 2010, 16:36:51 pm In effetti io dovevo comprare un'auto nuova. Poi ho desistito perchè ho compreso che l'auto è un prodotto obsoleto. Finchè Fiat non produrrà dischi volanti, andrò in autobus. Tanti altri hanno fatto come me, ecco spiegata la crisi Fiat. ??? sei indietro...il futuro è nel passato, procurati una di queste, saresti anche un ecologista dato che va con la monnezza ;D ;D ;D (http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/scienzaetecnologia/delorean-torna/esterne311517163107152258_big.jpg) Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:39:22 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 16:24:19 pm Bella storia.... Le ditte che producevano macchine da scrivere ad un certo punto sono entrate in crisi con l'avvento del computer. Pero' non si sono ostinate a produrre macchine da scrivere facendole produrre in Burkina Faso in modo che costassero meno: hanno cambiato radicalmente. No Mau, per questa volta non sono d'accordo. Le rivoluzioni sono sempre venute da fuori, mai dall'interno. Il computer infatti non è stato inventato da chi produceva macchina da scrivere. Aspettarsi che Fiat o le altre case ci diano un prodotto nuovo per me è chimera. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mauring su Ottobre 25, 2010, 16:39:29 pm Citato da: kaos su Ottobre 25, 2010, 16:34:42 pm a me è successo già almeno 3 volte negli ultimi 10 anni di trovarmi in una azienda che ha tagliato il 50% del personale o che ha chiuso (ad esempio il supporto microsoft, un giorno ha deciso che in italia le costava un botto e non rendeva e allora ha spostato tutto in olanda, mi hanno detto "se vuoi venire là il posto per te c'è, senò addio", peccato che avevo appena comprato casa e deciso di sposarmi)....sai cosa ho fatto appena ho sentito la puzza di bruciato...ho alzato il culo cercandomi un altro posto di lavoro.....magari a volte ci ho messo anche 6 mesi ma non avevo altra soluzione, di sicuro non mi sono messo a fare scioperi, proteste, occupazioni degli impianti ecc ecc Pensa solo che se hai un salario decente e delle tutele in termini di malattie, maternita' ecc. lo devi a quelli che prima di te hanno scioperato, occupato, protestato, bloccato. Se tutti a quel tempo avessero fatto come te, ci ritroveremmo con le catene ai piedi e un tozzo di pane raffermo come stipendio. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:42:40 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 16:39:29 pm Pensa solo che se hai un salario decente e delle tutele in termini di malattie, maternita' ecc. lo devi a quelli che prima di te hanno scioperato, occupato, protestato, bloccato. Se tutti a quel tempo avessero fatto come te, ci ritroveremmo con le catene ai piedi e un tozzo di pane raffermo come stipendio. +10. Inoltre, sfatiamo un altro falso mito. Costo medio in euro per ora di lavoro nei principali Paesi europei (lavoratori a tempo pieno in imprese con più di 10 dipendenti, escluse l'agricoltura e la Pubblica amministrazione) Anno 2004 (http://www.corriere.it/Media/Foto/2007/03/29/tabelle/tab4--550x246.jpg) (http://www.corriere.it/Media/Foto/2007/03/29/tabelle/tab5--600x317.jpg) Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mauring su Ottobre 25, 2010, 16:46:44 pm Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:42:40 pm Inoltre, sfatiamo un altro falso mito. Ecco. Perche' non ci si concentra mai su questi dati ? Sempre a citare i sindacati e i lavativi. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 16:48:34 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 16:39:29 pm Pensa solo che se hai un salario decente e delle tutele in termini di malattie, maternita' ecc. lo devi a quelli che prima di te hanno scioperato, occupato, protestato, bloccato. Se tutti a quel tempo avessero fatto come te, ci ritroveremmo con le catene ai piedi e un tozzo di pane raffermo come stipendio. sul fatto dei diritti ottenuti nel corso dei decenni non discutiamo, siamo tutti d'accordo penso no? sto dicendo che qua c'è un sacco di gente che ci marcia sopra di brutto, quelli che lavorano e sono onesti devono essere incentivati, gli altri devono prendere i calci nel culo, punto o forse vuoi contestare anche una cosa così palese perchè tutti vanno difesi a prescindere? mi pare che ad un certo punto della discussione si dissertasse di questo in particolare. E' come la storia dell'alitalia.....è andata avanti per decenni a fare buchi miliardari e continuavano a voler trascinare avanti sto cadavere putrefatto.....finchè finalmente è stata dichiarata fallita mettendo fine allo scempio....colpa dei dirigenti, colpa dei piloti esosi, colpa di chi vuoi tu, il problema andava risolto. Fiat negli ultimi anni si è rimessa un po' in sesto, altrimenti doveva andare fallita come alitalia.....con quali conseguenze però?Ce le immaginiamo tutti....ciò non toglie che alcune cose, drastiche anche, vanno fatte a volte..... La dirigenza malefica che ha mangiato per decenni è stata tolta in buona parte...ora si sta cercando di risollevare l'azienda... pensavi che in 5 minuti tutto passasse dal tracollo al successo brillante? non capisco sti discorsi tanto per dare addosso alla classe dirigente, al governo ladro, alle leggi maledette....sempre tutto merda, tutti brutti e cattivi e tutti gli altri vittime.....mah Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: TonyH su Ottobre 25, 2010, 16:48:39 pm Se siamo così competitivi e così bravi, qual'è la ragione che spinge le multinazionali - di qualsiasi settore - a non investire in Italia?
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 16:50:48 pm Citato da: TonyH su Ottobre 25, 2010, 16:48:39 pm Se siamo così competitivi e così bravi, qual'è la ragione che spinge le multinazionali - di qualsiasi settore - a non investire in Italia? qua ci sarebbe un altro discorso molto esteso riguardante le leggi, le imposte e le regole per le aziende, il costo del lavoro e tassazioni varie e mille altre cose che non sono proprio brillanti nel nostro paese, anzi..... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Mister Sandman su Ottobre 25, 2010, 16:54:41 pm Mi sento MOLTO chiamato in causa in questa discussione, essendo stato responsabile del Costo del Lavoro in XXXXX per diversi anni....
::) ::) L'ultimo dato a mia disposizione si riferiva al costo orario operai anno 2003 Italia - Eu18.53 Francia - Eu21.02 Germania - Eu34.70 Regno Unito - Eu21.94 Spagna - Eu18.76 Il costo e' composto dalla retribuzione lorda e dai contributi c/azienda Questo costo e' detto "standard" in quanto tiene conto delle peculiarita' locali (assenteismo italiano diverso dall'assenteimo tedesco, etc) ed e' "normalizzato" in quanto non si tiene conto nell'elaborazione del dato di previsti incrementi o decrementi di variabili quali appunto assenteismo, variazioni del calendario lavorativo, ecc. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: fulltimer su Ottobre 25, 2010, 16:55:04 pm Citato da: Superpyno su Ottobre 24, 2010, 21:22:54 pm Perché dice finalmente la verità sull'ennesima bufala italiana? esatto!!! Approvo ogni singlo la parola pronunciata dal manager. Adesso la crociata delle soliti aiuti economici....già senza dimenticare che Fiat è il primo ripeto primo contribuente INPS in Italia e che senza questi Inps sarebeb già dal cul...da anni....tanto scandalo eprchè qualcuno ha detto la verità sulla produttività e capacità di essere concorrenziali in Europa. Ma come sino a ieri eravamo pronti a dire che le Fiat cadono a pezzi e adesso qualcuno che fa notare che il prodotto fatto e realizzato in italia fa acqua rispetto a quello prodotto in Polonia o in Turchia...diventiamo tutti paladini del prodotto italiano? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:05:20 pm Citato da: Mister Sandman su Ottobre 25, 2010, 16:54:41 pm Mi sento MOLTO chiamato in causa in questa discussione, essendo stato responsabile del Costo del Lavoro in XXXXX per diversi anni.... ::) ::) L'ultimo dato a mia disposizione si riferiva al costo orario operai anno 2003 Italia - Eu18.53 Francia - Eu21.02 Germania - Eu34.70 Regno Unito - Eu21.94 Spagna - Eu18.76 Il costo e' composto dalla retribuzione lorda e dai contributi c/azienda Questo costo e' detto "standard" in quanto tiene conto delle peculiarita' locali (assenteismo italiano diverso dall'assenteimo tedesco, etc) ed e' "normalizzato" in quanto non si tiene conto nell'elaborazione del dato di previsti incrementi o decrementi di variabili quali appunto assenteismo, variazioni del calendario lavorativo, ecc. In poche parole confermi quanto pubblicato nelle tabelle di cui sopra. Curiosità, hai anche un dato comparabile con quello degli USA? Cio conferma che piu e piu volte ci beviamo quello che vogliono darci a bere....e inoltre perseveriamo. Ci piace martellarci sulle balle. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:06:55 pm Citato da: TonyH su Ottobre 25, 2010, 16:48:39 pm Se siamo così competitivi e così bravi, qual'è la ragione che spinge le multinazionali - di qualsiasi settore - a non investire in Italia? Generalmente, non essendo le multinazionali enti caritatevoli investono ed impiantano dove hanno piu convenienza (vedi Irlanda in UE, Cina in Asia, Messico negli Stati Uniti). Naturalmente, anche se la convenienza economica è la principale motivazione che spinge ad investire in uno stato piuttosto che un altro ci sono fattori sociali e culturarli che influiscono. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: TonyH su Ottobre 25, 2010, 17:07:32 pm Citato da: kaos su Ottobre 25, 2010, 16:50:48 pm qua ci sarebbe un altro discorso molto esteso riguardante le leggi, le imposte e le regole per le aziende, il costo del lavoro e tassazioni varie e mille altre cose che non sono proprio brillanti nel nostro paese, anzi..... Ma il risultato.....è quello..... Solo che anzichè svegliarsi un attimino, rimboccarsi le maniche, e dirsi "ehi...qua andiamo tutti a zappare tra un po'" si preferisce crogiolarsi ancora nella diatriba operaio-padrone. E intanto affondiamo...o meglio, lasciano affondare la MIA generazione..... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: vatanen su Ottobre 25, 2010, 17:08:08 pm Citato da: baranzo su Ottobre 25, 2010, 16:31:36 pm Beh, in Italia c'ea una grande industria che produceva macchine da scrivere, con l'avvento del computer è stata una delle prime a buttarsi sul nuovo prodotto, anzi era quasi una pioniera nel settore dei computer negli anni '80, eppure ha fatto ugualmente una fine miserevole (per chi non l'avesse capito parlo di Olivetti). la fine di olivetti è da imputare alle manovre finanziarie più che ad altro...i primi compatibili IBM andavano benissimo....un altro impero italiano della tecnologia fu la MANDELLI di piacenza,produceva macchine utensili che negli anni 80 erano futuristiche a dir poco(io ci lavoro ancora e lavora anche meglio di certe moderne),vendevano in tutto il mondo e aveva migliaia di dipendenti..ma a forza di acquisizioni,intascamenti vari(l'ultimo AD era imparentato con De Mita)ha dichiarato bancarotta pur continunando a vendere e produrre a volontà. fiat oltre ad aver gettato miliardi su miliardi,non è certo che si possa vantare di esser migliore delle straniere nel prodotto.e non si può dare dell'egoista all'italiano che sceglie un prodotto straniero,non si tratta di una bottiglia di vino o di una confezione di latte...si tratta di un oggetto che vale anche nel caso delle utilitarie,almeno 10 stipendi di una persona,quindi se marchionne permette,io li spendo come meglio credo.e come meglio credo io e tanti altri,fiat non è il meglio se non quando è svenduta.ma anche se ho 40.000 euro da spendere per una 159,ne ho tranquillamente 50 da spendere per una bmw che senza tanti mezzi termini,offre prestazioni e dinamica ben superiori,per non parlare del "blasone",blasone che alfa-fiat-lancia hanno perso,ma non certo per colpa degli operai.e non devono essere questi a calare le braghe,se dirigenti da stipendi astronomici,non sono in grado di competere col mercato da ormai 30 anni,perchè l'operaio monta quel che altri disegnano e progettano... quando le alfa erano migliori delle tedesche e spesso più care,non si faticava a venderle.che investano nel prodotto,nella ricerca e nella soddisfazione del cliente,ben presto il successo arriverà.. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:08:35 pm Citato da: TonyH su Ottobre 25, 2010, 17:07:32 pm Ma il risultato.....è quello..... Solo che anzichè svegliarsi un attimino, rimboccarsi le maniche, e dirsi "ehi...qua andiamo tutti a zappare tra un po'" si preferisce crogiolarsi ancora nella diatriba operaio-padrone. E intanto affondiamo...o meglio, lasciano affondare la MIA generazione..... Io sono della tua stessa generazione ma la pensiamo in modo diametralmente opposto. Che ci stiamo martellando sulle balle entrambi? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mauring su Ottobre 25, 2010, 17:09:41 pm Citato da: Mister Sandman su Ottobre 25, 2010, 16:54:41 pm L'ultimo dato a mia disposizione si riferiva al costo orario operai anno 2003 Italia - Eu18.53 Francia - Eu21.02 Germania - Eu34.70 Regno Unito - Eu21.94 Spagna - Eu18.76 Ma perche' , quando Minchionne parla a vanvera del costo degli operai italiani, non gli si mostrano questi dati e non glieli si fanno ingoiare chiedendo scusa ? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: TonyH su Ottobre 25, 2010, 17:11:47 pm Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:08:35 pm Io sono della tua stessa generazione ma la pensiamo in modo diametralmente opposto. Che ci stiamo martellando sulle balle entrambi? E allora perchè non dai la risposta alla mia domanda? Citato da: TonyH su Ottobre 25, 2010, 16:48:39 pm Se siamo così competitivi e così bravi, qual'è la ragione che spinge le multinazionali - di qualsiasi settore - a non investire in Italia? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Mister Sandman su Ottobre 25, 2010, 17:12:32 pm Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:05:20 pm In poche parole confermi quanto pubblicato nelle tabelle di cui sopra. Curiosità, hai anche un dato comparabile con quello degli USA? Cio conferma che piu e piu volte ci beviamo quello che vogliono darci a bere....e inoltre perseveriamo. Ci piace martellarci sulle balle. Ma non e' un dato che puoi prendere ed utilizzare da solo. La Germania ha un costo ben maggiore ma l'efficienza nell'uso degli impianti e' anche molto superiore. Infine devi anche tenere conto dei finanziamenti che i governi sono disposti a dare per la costruzioen di uno stabilimento. Es. quando XXXXX ha acquistato in Francia la XXXX, avevano due stabilimenti, uno appena fuori Parigi, l'atro vicino a Macon, in mezzo al nulla. Ma lo stabilimento di Macon aveva 3,500 dipendenti e con l'indotto davca da vivere a oltre 7,000 persone nel paese. la XXX aveva bisogno solo di uno stabilimento solo, ed ovviamente aveva piu' senso quello vicino a Pargi. Eppure hanno chiuso quello. Il governo Francese ha dato non pochi contributi per fare mantenere lo stabilimento a Macon ed evitare un piccolo disastro economico locale... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: MarzulLaurus su Ottobre 25, 2010, 17:14:20 pm innanzitutto spesso nella fine di grandi aziende/industrie e quindi settori industriali italiani, c'è lo zampino degli agnelli... Per esempio ne sanno qualcosa dalle parti di montedison&co. In secondo luogo continuo a NON leggere alcunche' riguardo la mancanza di qualcosa da vendere...
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Mister Sandman su Ottobre 25, 2010, 17:15:15 pm Citato da: Mauring su Ottobre 25, 2010, 17:09:41 pm Ma perche' , quando Minchionne parla a vanvera del costo degli operai italiani, non gli si mostrano questi dati e non glieli si fanno ingoiare chiedendo scusa ? Perche' il dato di marchionne, innazitutto si riferisce a quasi 10 anni piu' tardi. e poi i suoi dati non si riferiscono SOLO al costo standard, ma tengono conto di una miriade di altri parametri. Inoltre, sta tranquillo, prima di buttare numeri a vanvera, Marchionne ha tutta una serie di backup per confermare la bonta' dei suoi dati..... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: fulltimer su Ottobre 25, 2010, 17:16:05 pm Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:42:40 pm +10. Inoltre, sfatiamo un altro falso mito. Costo medio in euro per ora di lavoro nei principali Paesi europei (lavoratori a tempo pieno in imprese con più di 10 dipendenti, escluse l'agricoltura e la Pubblica amministrazione) Anno 2004 (http://www.corriere.it/Media/Foto/2007/03/29/tabelle/tab4--550x246.jpg) (http://www.corriere.it/Media/Foto/2007/03/29/tabelle/tab5--600x317.jpg) Io invece openso che ora grazia a tutti quelli che hanno "esagerato" con scioperi, pretese, diritti etc etc...siamo ridotti a non essere più competitivi. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:18:57 pm Citato da: Mister Sandman su Ottobre 25, 2010, 17:12:32 pm Ma non e' un dato che puoi prendere ed utilizzare da solo. La Germania ha un costo ben maggiore ma l'efficienza nell'uso degli impianti e' anche molto superiore. Infine devi anche tenere conto dei finanziamenti che i governi sono disposti a dare per la costruzioen di uno stabilimento. Es. quando XXXXX ha acquistato in Francia la XXXX, avevano due stabilimenti, uno appena fuori Parigi, l'atro vicino a Macon, in mezzo al nulla. Ma lo stabilimento di Macon aveva 3,500 dipendenti e con l'indotto davca da vivere a oltre 7,000 persone nel paese. la XXX aveva bisogno solo di uno stabilimento solo, ed ovviamente aveva piu' senso quello vicino a Pargi. Eppure hanno chiuso quello. Il governo Francese ha dato non pochi contributi per fare mantenere lo stabilimento a Macon ed evitare un piccolo disastro economico locale... Certo, ma le tabelle di cui sopra ci fanno solo capire a grandi linee che tutte le manfrine sul "costo del lavoro italiano" sono, appunto, manfrine. L'efficenza, gli investimenti, i piani "industriali" non penso siano riferibili al "costo del lavoro". Citato da: TonyH su Ottobre 25, 2010, 17:11:47 pm E allora perchè non dai la risposta alla mia domanda? Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:06:55 pm Generalmente, non essendo le multinazionali enti caritatevoli investono ed impiantano dove hanno piu convenienza (vedi Irlanda in UE, Cina in Asia, Messico negli Stati Uniti). Naturalmente, anche se la convenienza economica è la principale motivazione che spinge ad investire in uno stato piuttosto che un altro ci sono fattori sociali e culturarli che influiscono. In fin dei conti, se dovessi decidere dove realizzare uno stabilimento produttivo non guardo ne al sole, ne al mare, ne alla dieta mediterranea. Guardo il portafoglio. Dove mi costa meno, dove ho piu agevolazioni e dove posso avere meno rogne. L'Italia, cosi come buona parte dell'Unione Europea, al momento, non sono concorrenziali sotto questo punto di vista. E l'entrata nel WTO della Cina ha solo esplicitato il problema (tanto che l'intera UE era decisamente contraria). -- Inoltre, trovo che la rassegnazione e il pensare che l'erba del vicino sia sempre più buona, sia solo l'inizio dell'erosione dei diritti conquistati dopo decenni di lotte. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: TonyH su Ottobre 25, 2010, 17:19:09 pm La mancanza di modelli è una grossa pecca, non lo si mette in discussione.
L'ostacolo è l'attuale sistema italia, che è una pietra tombale su buona parte delle velleità di investimento. Chiunque, quando fa un grosso investimento, come minimo credo voglia una garanzia di non averli bellamente buttati nel gabinetto.....e nel nostro paese tra burocrazia, sindacalisti che usano la fabbrica come vetrina politica (e che si mettono di traverso ad ogni accordo), infrastrutture mai fatte e politici lunatici....queste garanzie non ci sono. Personalmente, chi comprerebbe una casa da una ditta che non ti promette come quando e se te la finirà? Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:18:57 pm L'Italia, cosi come buona parte dell'Unione Europea, al momento, non sono concorrenziali sotto questo punto di vista. Appunto.....solo rendere competitiva l'Italia non è compito di Marchionne......ma di altri che stanno facendo le orecchie da mercante. Che poi, possiamo essere più competitivi anche senza rendere gli operai schiavi (sia chiaro, politica che NON CONDIVIDO assolutamente. Un lavoratore che lavora in cattive condizioni sforna prodotti scadenti, quindi alla fine della fiera ti costa di più)...ad esempio alleggerendo la burocrazia, avendo un po' di stabilità negli accordi (e non che un piccolo sindacato possa far saltare tutto), diminuendo i costi dell'energia, migliorando le infrastrutture...... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 25, 2010, 17:23:07 pm Citato da: un cavaliere su Ottobre 25, 2010, 17:16:05 pm Io invece openso che ora grazia a tutti quelli che hanno "esagerato" con scioperi, pretese, diritti etc etc...siamo ridotti a non essere più competitivi. certo perchè da noi di questi mezzi se ne è abusato, creando situazioni insostenibili però guai a toccare questo o quello individualmente, scherziamo?sacrilegio..... da noi non si può mai fare nomi e cognomi di quelli che vanno presi a scarpate nel culo o sbattuti in galera, senò ti ritrovi tu in galera al posto loro con qualche accusa fuori dal mondo o bollato chissà come Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:24:18 pm Citato da: un cavaliere su Ottobre 25, 2010, 17:16:05 pm Io invece openso che ora grazia a tutti quelli che hanno "esagerato" con scioperi, pretese, diritti etc etc...siamo ridotti a non essere più competitivi. Quindi il mondo è al contrario. In Cina dove lavorano 20 ore al giorno, bambini che cuciono palloni, zero diritti e tutele..bene...questo è il mondo corretto? Wow, che bella prospettiva. Posso chiederti se sei mai stato dipendente? Se hai mai aspettato fino all'ultima settimana per vederti confermato un contratto? Se avevi paura a stare a casa in malattia, anche quando avevi 40 di febbre, per paura che non ti confermassero? etc etc etc Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: TonyH su Ottobre 25, 2010, 17:26:15 pm Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:24:18 pm Posso chiederti se sei mai stato dipendente? Se hai mai aspettato fino all'ultima settimana per vederti confermato un contratto? Se avevi paura a stare a casa in malattia, anche quando avevi 40 di febbre, per paura che non ti confermassero? etc etc etc Sai qual'è la cosa comica? Che succede anche qua quotidianamente ma tutti fanno finta di niente...."tanto sono giovani"....ma vaffanculo! >:( Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: vatanen su Ottobre 25, 2010, 17:26:18 pm Citato da: un cavaliere su Ottobre 25, 2010, 17:16:05 pm Io invece openso che ora grazia a tutti quelli che hanno "esagerato" con scioperi, pretese, diritti etc etc...siamo ridotti a non essere più competitivi. la gente punta a vivere meglio e si accontenta delle briciole o di diritti quanto meno minimi...sino agli anni 80 si scioperava per aver di più,adesso per non perdere!!gli scioperi negli anni son stati fatti per ottenere un recupero decente dell'inflazione o per protestare contro richieste di federmeccanica alle volte indecenti..io in 10 anni di lavoro,ho perso un sacco di potere d'acquisto,compensato solo dagli scatti di anzianità(finiti),mi è stata ficcata nel culo una pensione che se mai c'andrò sarà ridicola.....intanto dipendenti del farmaceutico,chimico,alimentare prendono aumenti che i metalmeccanici(spesso specializzati,una vera risorsa)si sognano.e ti ritrovi con l'analfabeta che lavora in barilla e guarda la pasta scorrergli davanti,senza sporcarsi le mani,senza usare la minima facoltà cerebrale e in un ambiente sano,che guadagna circa il 20% in più di te...non ti dovresti incazzare?se poi sai che tutto questo è dovuto alla fiat che ha sempre messo lo zampino in federmeccanica,ti girano ancora di più fidati... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:26:19 pm Citato da: TonyH su Ottobre 25, 2010, 17:19:09 pm Appunto.....solo rendere competitiva l'Italia non è compito di Marchionne......ma di altri che stanno facendo le orecchie da mercante. Che poi, possiamo essere più competitivi anche senza rendere gli operai schiavi (sia chiaro, politica che NON CONDIVIDO assolutamente. Un lavoratore che lavora in cattive condizioni sforna prodotti scadenti, quindi alla fine della fiera ti costa di più)...ad esempio alleggerendo la burocrazia, avendo un po' di stabilità negli accordi (e non che un piccolo sindacato possa far saltare tutto), diminuendo i costi dell'energia, migliorando le infrastrutture...... Su questo ti quoto al 1000 per 1000. Anche perchè è l'unico campo, insieme alla qualità, su cui si può lavorare per essere competitivi nei confronti di Cina ed India. E si parla di investimenti. A mio avviso il costo del lavoro è l'ultimo dei problemi. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:27:26 pm Citato da: TonyH su Ottobre 25, 2010, 17:26:15 pm Sai qual'è la cosa comica? Che succede anche qua quotidianamente ma tutti fanno finta di niente...."tanto sono giovani"....ma vaffanculo! >:( :'( :'( :'( Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: vatanen su Ottobre 25, 2010, 17:31:52 pm e vorrei aggiungere che se proprio a pomigliano sono fannulloni,se ne stanno sempre a casa dal lavoro ecc possono benissimo costruire la fabbrica in "padania",dove 4000 disoccupati che han voglia di lavorare li trovano sicuramente,senza dover andare nel terzo mondo che è la serbia o la romania,dove l'ignoranza meccanica delle persone è plateale.si tratta solo di ricatti nel caso di marchionne,vuole ottenere risultati positivi per le industrie che governa(e per gli amici di confindustria)dando la colpa a coloro che campano a fatica già così.
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: TonyH su Ottobre 25, 2010, 17:36:01 pm Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 17:27:26 pm :'( :'( :'( Secondo te perchè adesso faccio l'autonomo? ;) Mi ero seccato di lavorare con gli obblighi da dipendente e le (non)-garanzie da autonomo..... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: baranzo su Ottobre 25, 2010, 17:54:04 pm Citato da: Nickee su Ottobre 25, 2010, 16:42:40 pm Costo medio in euro per ora di lavoro nei principali Paesi europei (lavoratori a tempo pieno in imprese con più di 10 dipendenti, escluse l'agricoltura e la Pubblica amministrazione) Anno 2004 Qualche dato del secolo scorso non ce l'hai? Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 25, 2010, 18:40:41 pm Citato da: vatanen su Ottobre 25, 2010, 17:31:52 pm e vorrei aggiungere che se proprio a pomigliano sono fannulloni,se ne stanno sempre a casa dal lavoro ecc possono benissimo costruire la fabbrica in "padania",dove 4000 disoccupati che han voglia di lavorare li trovano sicuramente,senza dover andare nel terzo mondo che è la serbia o la romania,dove l'ignoranza meccanica delle persone è plateale.si tratta solo di ricatti nel caso di marchionne,vuole ottenere risultati positivi per le industrie che governa(e per gli amici di confindustria)dando la colpa a coloro che campano a fatica già così. scusa "l'ignoranza meccanica plateale" da dove ti deriva? Dai lollo...la germania est produceva meccanica di precisione quando noi non eravamo ancora nati..i cantieri navali di Pola idem..... se dobbiam parlare va bene...ma i luoghi comuni da terroni del nord lasciamoli ad altri per favore... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Losna su Ottobre 25, 2010, 19:01:38 pm < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 25, 2010, 19:05:16 pm Citato da: Losna su Ottobre 25, 2010, 19:01:38 pm Qualcuno mi spiega perchè diversi imprenditori lombardi hanno spostato le loro sedi produttive in Svizzera? Non penso che in Svizzera le tutele sindacali siano inferiori, nè che gli stipendi siano inferiori. Qual'è la ragione? non lo so..probabilmente ha qualcosa a che fare con il fatto che i jappo le fabbriche cacciavite in Italia non le han volute fare? per fortuna...vien da dire pensando all'ARNA..... ;D ;D Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: vatanen su Ottobre 25, 2010, 19:17:53 pm Citato da: mariner su Ottobre 25, 2010, 18:40:41 pm scusa "l'ignoranza meccanica plateale" da dove ti deriva? Dai lollo...la germania est produceva meccanica di precisione quando noi non eravamo ancora nati..i cantieri navali di Pola idem..... se dobbiam parlare va bene...ma i luoghi comuni da terroni del nord lasciamoli ad altri per favore... si ma saranno morte quelle conoscenze ormai...non vorrai dirmi che la preparazione meccanica degli italiani,le conoscenze e il personale,sono inferiori a quelle dell'est? i tecnici esterni della mia ditta,quando lavorano all'estero,si mettono le mani nei capelli vedendo i macchinari che usano gli operai dell'est o come lavorano loro....ci vogliono anni perchè raggiungano una conoscenza e un'abilità degna...anche se credo che non faranno fatica a trovare un centinaio di italiani leccaculo,disposti ad insegnare percependo quattrini a volontà per qualche anno.. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: MarzulLaurus su Ottobre 25, 2010, 19:30:24 pm ^^^
In vero anche le competenze fra i laureati sono molto apprezzate all'estero... anzi... direi che sono apprezzate solo all'estero... ma questa è un'altra storia... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 25, 2010, 19:33:27 pm Citato da: vatanen su Ottobre 25, 2010, 19:17:53 pm si ma saranno morte quelle conoscenze ormai...non vorrai dirmi che la preparazione meccanica degli italiani,le conoscenze e il personale,sono inferiori a quelle dell'est? i tecnici esterni della mia ditta,quando lavorano all'estero,si mettono le mani nei capelli vedendo i macchinari che usano gli operai dell'est o come lavorano loro....ci vogliono anni perchè raggiungano una conoscenza e un'abilità degna...anche se credo che non faranno fatica a trovare un centinaio di italiani leccaculo,disposti ad insegnare percependo quattrini a volontà per qualche anno.. lollo..spiegami una cosa...per te tutti gli ingegneri sono impediti..tutti i dirigenti sono raccomandati..i priofessori leccaculo etc..risolvi gli esercizi della tua fidanzata guidando con una mano sokla a 280 all'ora sul bagnato etc etc..a sto punto i casi son 2: 1) o le spari grosse..senza pensarci...e allora magari vedi di pensarci..perchè tanto simpatico non ti rendi.. 2) o se sei tanto paraculo spiegami perchè non fai tu il dirigente e risani l'azienda.. e non dirmi "se volessi.." i traguardi PRIMA si raggiungono...POI si decide di rinunciare ad eventuali benefici connessi...dopo che si è dimostrato di cosa si è capaci... ovviamente..vedasi il punto 1)... ;D ::) ::) ::) Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 25, 2010, 20:36:34 pm Citato da: baranzo su Ottobre 25, 2010, 17:54:04 pm Qualche dato del secolo scorso non ce l'hai? se puoi fare di meglio sei libero di postare...altrimenti...questa è la minestra ;) Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Mister Sandman su Ottobre 25, 2010, 20:50:31 pm Se ne fai parte puoi andare sul sito dell'Unione Industriale di Torino
http://www.ui.torino.it Ogni anno partecipavo all'Indagine Internazionale . Societa' in tutta Italia con sedi in oltre 30 Paesi vi partecipavano. I risultati sono sompre stati molto interessanti. L'ultioma volta partecipai nel 2004 .... poi feci la cazzata di cambiare mestiere e venire ad abitare qui negli USA... :'( Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: fabrizio.b su Ottobre 25, 2010, 21:19:44 pm ho un amico che la pensava come lollo , dico pensava per un motivo molto pratico .
ex operaio con un socio entrambi studi di fare i turni hanno preso al volo l'opportunità di dedicarsi ad un'altra occupazione , la vendita e l'assistenza di macchine per ufficio e di centrali telefoniche. passa un anno , passa il secondo e le cose vanno dscretamente , i due pensano di aprire una loro attività in proprio adducendo proprio le stesse istanze del buon coupettone driver . il capo è un cretino , noi siamo meglio , siamo più bravi . per farla breve hanno portato i libri in tribunale due settimane addietro . uno ha divorziato . audi a6 , bmw x 3 in leasing tanto scarichiamo e tutta la manfrina .....certo come no . è tuto facile . il fallimento non è una cosa bella . Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 25, 2010, 21:39:50 pm Citato da: fabrizio.b su Ottobre 25, 2010, 21:19:44 pm ho un amico che la pensava come lollo , dico pensava per un motivo molto pratico . ex operaio con un socio entrambi studi di fare i turni hanno preso al volo l'opportunità di dedicarsi ad un'altra occupazione , la vendita e l'assistenza di macchine per ufficio e di centrali telefoniche. passa un anno , passa il secondo e le cose vanno dscretamente , i due pensano di aprire una loro attività in proprio adducendo proprio le stesse istanze del buon coupettone driver . il capo è un cretino , noi siamo meglio , siamo più bravi . per farla breve hanno portato i libri in tribunale due settimane addietro . uno ha divorziato . audi a6 , bmw x 3 in leasing tanto scarichiamo e tutta la manfrina .....certo come no . è tuto facile . il fallimento non è una cosa bella . almeno hanno avuto le palle di provarci...più comodo che star seduti a raccontare a tutti che loro eran più bravi degli altri... (stasera son poco diplomatico....) Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: vatanen su Ottobre 26, 2010, 01:34:05 am Citato da: mariner su Ottobre 25, 2010, 19:33:27 pm lollo..spiegami una cosa...per te tutti gli ingegneri sono impediti..tutti i dirigenti sono raccomandati..i priofessori leccaculo etc..risolvi gli esercizi della tua fidanzata guidando con una mano sokla a 280 all'ora sul bagnato etc etc..a sto punto i casi son 2: 1) o le spari grosse..senza pensarci...e allora magari vedi di pensarci..perchè tanto simpatico non ti rendi.. 2) o se sei tanto paraculo spiegami perchè non fai tu il dirigente e risani l'azienda.. e non dirmi "se volessi.." i traguardi PRIMA si raggiungono...POI si decide di rinunciare ad eventuali benefici connessi...dopo che si è dimostrato di cosa si è capaci... ovviamente..vedasi il punto 1)... ;D ::) ::) ::) ti piace mitizzare le parole altrui,e quello antipatico mi sembra che riesci a farlo meglio tu.ma ti rispondo ugualmente non credo che tutti gli ingegneri siano impediti(altrimenti saremmo all'era della pietra) ma che qualcuno lo sia è innegabile(suppongo per scarsa selezione).qualcuno che non ritengo stupido in assoluto,ma solo con una mente meno abile di quanto il titolo di studio lascerebbe intuire.gente che può imparare a memoria un sacco di cose,farti calcoli impossibili,ma poi messi di fronte ai problemi vanno in crisi...ho potuto saggiarlo di persona sul lavoro,ho sentito castronerie che voi umani..... che la classe dirigente sia notoriamente piena di intrallazzi e raccomandazioni credo sia sotto gli occhi di molti,spesso sono persone molto brave a vendersi come fenomeni,senza valere un fico secco.spesso sono mercenari senza scrupoli che pur di arrivare agli obiettivi fissati non guardano in faccia a nessuno...gli esempi sono storicamente tanti,e credo che marchionne sia uno di questi.ma ovviamente ce n'è qualcuno onesto,che sa lavorare senza essere un bastardo,devo ancora incontrarne nel mio lavoro ma qualcuno più fortunato di me ci sarà sicuramente.generalmente son quelli che han fatto la gavetta e la carriera,ma stanno passando di moda... non ho mai parlato di professori leccaculo,mi riferivo al fatto che quando una ditta viene dislocata all'estero,c'è sempre qualche operaio-tecnico che si presta ad insegnare i macchinari agli operai stranieri...io li definisco leccaculo,perchè se lo chiedessero a me li azzopperei. detto questo che la classe dirigente italiana e mondiale,stia facendo e abbia fatto un gran casino penso sia sotto gli occhi di tutti.che a rimetterci,come sempre,non sono quelli che prendono decisioni sbagliate,distruggono le aziende e le vite di chi ci lavorava o affossano economie di paesi interi...perchè questi prendono i buoni uscita,i dividendi,hanno i loro bei conticini sparsi per il mondo e continuano la loro agiata vita. non penso che queste cose siano spararle grosse,succedono ogni giorno in tutti i paesi del mondo... riguardo il punto 2,non ambisco alla dirigenza,conosco i miei limiti e so che non è un ruolo che mi compete.io sono un ottimo operaio e programmatore e quello continuerò a fare,non ambisco al comando,mi da più soddisfazione l'esecuzione,lla gestione non mi attira.ma posso benissimo permettermi di giudicare il lavoro dei miei capi.tante volte il mio parere ha evitato cagate,tante altre non è bastato a fermare sprechi immensi di soldi e tempo...ma tu credi quel che ti pare di me,se ti sei fatto l'idea del manovale analfabeta,sindacalista e invidioso del successo altrui,mantienila pure. Citato da: fabrizio.b su Ottobre 25, 2010, 21:19:44 pm ho un amico che la pensava come lollo , dico pensava per un motivo molto pratico . ex operaio con un socio entrambi studi di fare i turni hanno preso al volo l'opportunità di dedicarsi ad un'altra occupazione , la vendita e l'assistenza di macchine per ufficio e di centrali telefoniche. passa un anno , passa il secondo e le cose vanno dscretamente , i due pensano di aprire una loro attività in proprio adducendo proprio le stesse istanze del buon coupettone driver . il capo è un cretino , noi siamo meglio , siamo più bravi . per farla breve hanno portato i libri in tribunale due settimane addietro . uno ha divorziato . audi a6 , bmw x 3 in leasing tanto scarichiamo e tutta la manfrina .....certo come no . è tuto facile . il fallimento non è una cosa bella . io non ci penso neanche ad aprire una mia attività,ne vorrei il posto dei miei capi,non sono adatto alla gestione.vorrei qualche aumento visto che il mio contributoè superiore a quello che compete il mio livello,ma mi va male......non critico per invidia,non crocifiggo gli imprenditori e tanto meno sono comunista....io voglio che ci sia qualcuno a comandarmi ed è pacifico che debba guadagnare più di me...è tanto se pretendo che faccia bene il suo lavoro??non dico che saprei farlo meglio,ma posso pretendere che sappia farlo bene??perchè poi se noto in ambito tecnico sprechi,ingiustizie e dati di rendimento pesantemente sballati,che un operaio come può notare senza fatica,magari qualche domanda sulle qualità altrui posso farmela...specie quando mi oppongo a decisioni che ritengo insensate e poi i fatti mi danno ragione quando ormai è tardi....e ancor di più se prima che costoro diventassero miei capi,io li ho visti lavorare e non hanno mai spiccato per abilità o impegno. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: saturn_v su Ottobre 26, 2010, 01:55:55 am Ho visto l'intervista di Marchionne....condivido su molte cose ma farei delle precisazioni...
- Fiat e' rimasta attaccata troppo alle mammelle statali.....trovo troppo semplicistica (ed anche un bel po' patetica) la scusa del Sergione "abbiamo pagato i debiti con lo stato, ora levatevi dalle balle"....mi dispiace ma se hai attinto spesso e volentieri all'abbeveratoio pubblico il potere politico ad un certo punto si sente anche in diritto di intromettersi negli affari tuoi se ti e' stato salvato il fondoschiena parecchie volte...lo fanno anche le banche (quando chiedi soldi a loro) di voler dire la loro nella conduzione del tuo business....se prendi aiuti statali mi dispiace ma il gioco cambia....o sei per il libero mercato o per l'intervento pubblico, decidi... - Vabbe' lui non c'era ma non ho sentito una sola critica al management degli anni passati ed al cronico peracottarismo con mancanza di modelli adeguati/assenza totale in certi segmenti. - Quotando Marzullaurus, a Napoli (Capodichino) opera Alenia Aeronavali, una delle aziende leader nel mondo per nel settore aeronautico cargo (conversioni, manutenzione, gestione equipaggiamento ed aggiornamenti)...qualcosa non quadra.... - La rincorsa alla delocalizzazione alla ricerca dei costi bassi e' figlia anche della follia del regime di cambi flessibili...una corsa verso l'abisso (specie negli ultimi 2 anni) facendo a gara a chi per primo riesce a rendere la propria moneta carta straccia ....scommetto che Adam Smith si sta rivoltando nella tomba (cosi' come Keynes, vabbe ma quella e' tutta un'altra storia) - In tanti hanno provato a metter in sesto Chrysler....sara' la volta buona?? Lo spero....ma la storia recente di questa casa e' piena di ambizioni infrante... - Dietro un'atteggiamento apparentemente molto semplice ed "alla buona" ho rivelato una punta o due di spocchia, cosa che francamente non mi aspettavo... - Marchionne evidentemente non e' un uomo di prodotto ma un contabile/ingegnere finanziario probabilmente con buone doti di management....e l'esperienza spinge alla cautela quando si affida un'attivita' industriale ad una figura simile.....a volte dietro i dati finanziari piu' o meno "costruiti" molto rosei (superficialmente) i risultati (negativi) si vedono molto alla lunga (vedere ad esempio il "manager del secolo" Jack Welch con General Electric o Harry Stonecipher con McDonnel-Douglas) Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: vatanen su Ottobre 26, 2010, 02:35:47 am Citato da: saturn_v su Ottobre 26, 2010, 01:55:55 am Ho visto l'intervista di Marchionne....condivido su molte cose ma farei delle precisazioni... - Fiat e' rimasta attaccata troppo alle mammelle statali.....trovo troppo semplicistica (ed anche un bel po' patetica) la scusa del Sergione "abbiamo pagato i debiti con lo stato, ora levatevi dalle balle"....mi dispiace ma se hai attinto spesso e volentieri all'abbeveratoio pubblico il potere politico ad un certo punto si sente anche in diritto di intromettersi negli affari tuoi se ti e' stato salvato il fondoschiena parecchie volte...lo fanno anche le banche (quando chiedi soldi a loro) di voler dire la loro nella conduzione del tuo business....se prendi aiuti statali mi dispiace ma il gioco cambia....o sei per il libero mercato o per l'intervento pubblico, decidi... - Vabbe' lui non c'era ma non ho sentito una critica al management degli anni passati ed al cronico peracottarismo con mancanza di modelli adeguati/assenza totale in certi segmenti. - Quotando Marzullaurus, a Napoli (Capodichino) opera Alenia Aeronavali, una delle aziende leader nel mondo per nel settore aeronautico cargo (conversioni, manutenzione, gestione equipaggiamento ed aggiornamenti)...qualcosa non quadra.... - La rincorsa alla delocalizzazione alla ricerca dei costi bassi e' figlia anche della follia del regime di cambi flessibili...una corsa verso l'abisso (specie negli ultimi 2 anni) facendo a gara a chi per primo riesce a rendere la propria moneta carta straccia ....scommetto che Adam Smith si sta rivoltando nella tomba (cosi' come Keynes, vabbe ma quella e' tutta un'altra storia) - In tanti hanno provato a metter in sesto Chrysler....sara' la volta buona?? Lo spero....ma la storia recente di questa casa e' piena di ambizioni infrante... - Dietro un'atteggiamento apparentemente molto semplice ed "alla buona" ho rivelato una punta o due di spocchia, cosa che francamente non mi aspettavo... - Marchionne evidentemente non e' un uomo di prodotto ma un contabile/ingegnere finanziario probabilmente con buone doti di management....e l'esperienza spinge alla cautela quando si affida un'attivita' industriale ad una figura simile.....a volte dietro i dati finanziari piu' o meno "costruiti" molto rosei (superficialmente) i risultati (negativi) si vedono molto alla lunga (vedere ad esempio il "manager del secolo" Jack Welch con General Electric o Harry Stonecipher con McDonnel-Douglas) per altro è bravo a dire che i guadagni derivano dalle auto prodotte all'estero,sembra che le fabbriche qua non costruiscano auto...si è solo dimenticato di dire che in italia son prodotte le auto che non si vendono.e all'estero le uniche invece le uniche che tirano e in primo piano la 500 e la panda... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 26, 2010, 06:22:04 am Citato da: vatanen su Ottobre 26, 2010, 01:34:05 am ti piace mitizzare le parole altrui,e quello antipatico mi sembra che riesci a farlo meglio tu.ma ti rispondo ugualmente non credo che tutti gli ingegneri siano impediti(altrimenti saremmo all'era della pietra) ma che qualcuno lo sia è innegabile(suppongo per scarsa selezione).qualcuno che non ritengo stupido in assoluto,ma solo con una mente meno abile di quanto il titolo di studio lascerebbe intuire.gente che può imparare a memoria un sacco di cose,farti calcoli impossibili,ma poi messi di fronte ai problemi vanno in crisi...ho potuto saggiarlo di persona sul lavoro,ho sentito castronerie che voi umani..... che la classe dirigente sia notoriamente piena di intrallazzi e raccomandazioni credo sia sotto gli occhi di molti,spesso sono persone molto brave a vendersi come fenomeni,senza valere un fico secco.spesso sono mercenari senza scrupoli che pur di arrivare agli obiettivi fissati non guardano in faccia a nessuno...gli esempi sono storicamente tanti,e credo che marchionne sia uno di questi.ma ovviamente ce n'è qualcuno onesto,che sa lavorare senza essere un bastardo,devo ancora incontrarne nel mio lavoro ma qualcuno più fortunato di me ci sarà sicuramente.generalmente son quelli che han fatto la gavetta e la carriera,ma stanno passando di moda... non ho mai parlato di professori leccaculo,mi riferivo al fatto che quando una ditta viene dislocata all'estero,c'è sempre qualche operaio-tecnico che si presta ad insegnare i macchinari agli operai stranieri...io li definisco leccaculo,perchè se lo chiedessero a me li azzopperei. detto questo che la classe dirigente italiana e mondiale,stia facendo e abbia fatto un gran casino penso sia sotto gli occhi di tutti.che a rimetterci,come sempre,non sono quelli che prendono decisioni sbagliate,distruggono le aziende e le vite di chi ci lavorava o affossano economie di paesi interi...perchè questi prendono i buoni uscita,i dividendi,hanno i loro bei conticini sparsi per il mondo e continuano la loro agiata vita. non penso che queste cose siano spararle grosse,succedono ogni giorno in tutti i paesi del mondo... riguardo il punto 2,non ambisco alla dirigenza,conosco i miei limiti e so che non è un ruolo che mi compete.io sono un ottimo operaio e programmatore e quello continuerò a fare,non ambisco al comando,mi da più soddisfazione l'esecuzione,lla gestione non mi attira.ma posso benissimo permettermi di giudicare il lavoro dei miei capi.tante volte il mio parere ha evitato cagate,tante altre non è bastato a fermare sprechi immensi di soldi e tempo...ma tu credi quel che ti pare di me,se ti sei fatto l'idea del manovale analfabeta,sindacalista e invidioso del successo altrui,mantienila pure. io non ci penso neanche ad aprire una mia attività,ne vorrei il posto dei miei capi,non sono adatto alla gestione.vorrei qualche aumento visto che il mio contributoè superiore a quello che compete il mio livello,ma mi va male......non critico per invidia,non crocifiggo gli imprenditori e tanto meno sono comunista....io voglio che ci sia qualcuno a comandarmi ed è pacifico che debba guadagnare più di me...è tanto se pretendo che faccia bene il suo lavoro??non dico che saprei farlo meglio,ma posso pretendere che sappia farlo bene??perchè poi se noto in ambito tecnico sprechi,ingiustizie e dati di rendimento pesantemente sballati,che un operaio come può notare senza fatica,magari qualche domanda sulle qualità altrui posso farmela...specie quando mi oppongo a decisioni che ritengo insensate e poi i fatti mi danno ragione quando ormai è tardi....e ancor di più se prima che costoro diventassero miei capi,io li ho visti lavorare e non hanno mai spiccato per abilità o impegno. tanti bei discorsi sul "mi piace far bene il mio lavoro.." e poi azzopperesti chi va a insegnare ad altri operai stranieri..che son persone come te...che voglion fare bene il loro lavoro..e vogliono imparare...e non credo sia "merito" o "demerito" loro ..se qualcuno gli impianta la ditta... non penso tu sia analfabeta..ma fai delel generalizzazioni pazzesche..nel tuo discorso..salti da "alcuni" a "tutti"..son sicuro che se te lo chiedo rispondi che non pensi che "tutti" i guidatori di supercar siano imbranati...ma tant'è non c'è una volta in cui non lo dici....e cosi via... alla fine..parti bene..ma alla fine vien fuori che "spesso" son raccomandati..corrotti..incompetenti.... ..insomma...hanno sempre avuto un qualche aiuto/marcia in più... evidentemente allora io sono stato fortunato, ho incontrato tantissime persone nella mia vita..(alcune mie parenti) che quando vedevano che erano comandati da qualcuno incapace..o che i loro colleghi , meno capaci, avevano la promozione, dicevano "perchè loro si ed io no?" e si mettevano in gioco...però c'è un problema a fare cosi... Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: jimb0 su Ottobre 26, 2010, 08:12:37 am Citato da: vatanen su Ottobre 26, 2010, 01:34:05 am mi riferivo al fatto che quando una ditta viene dislocata all'estero,c'è sempre qualche operaio-tecnico che si presta ad insegnare i macchinari agli operai stranieri...io li definisco leccaculo,perchè se lo chiedessero a me li azzopperei. questo non mi piace: e' un discorso protezionista abbomba! e' l'anti mercato libero. e' il pensiero da lobbysta numero 1. se un cinese e' in grado di fare quello che fai tu per meta' del tuo stipendio, e' naturale che lo faccia lui. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: fabrizio.b su Ottobre 26, 2010, 09:21:10 am tho una voce fuori dal coro , è lunghetto ma vale la pena leggerlo .
Fiat, l'Italia si autoassolve e non discute condividi MARIO DEAGLIO Negli ultimi due giorni gli italiani - e in particolare la classe politica italiana - sono stati sottoposti a quello che si può definire uno choc da globalizzazione; e complessivamente non hanno gradito. La globalizzazione, però, pur con alti e bassi, resta e l’Italia - che agli italiani piaccia o no - è costretta a viverci dentro, nel senso che il Paese, come parte dell’Europa, deve guadagnarsi il pane in un mondo globalizzato vendendo i suoi prodotti in competizione con altri Paesi per acquistare nel resto del mondo ciò di cui ha bisogno. E’ questo il senso del «ciclone Marchionne», ossia della risposta alle dichiarazioni dell’amministratore delegato della Fiat (e dell’americana Chrysler) nel corso di un programma televisivo domenicale e delle amplissime ripercussioni che hanno riempito la giornata politica di ieri. Marchionne non è certo un diplomatico e ha detto, con la chiarezza un po’ rude che caratterizza i nove decimi dell’umanità, cose assolutamente vere e sgradevoli che gli italiani in cuor loro già sanno ma spesso preferirebbero non sentire: che l’Italia è diventata un Paese inefficiente e non competitivo, che l’organizzazione del lavoro permette in certi casi l’assenteismo di massa, che le fabbriche italiane della Fiat non contribuiscono neppure per un euro all’utile del gruppo. Con un raro miracolo Marchionne è così riuscito a mettere quasi tutto il mondo politico d’accordo in un rigetto viscerale. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha dichiarato che si vede che Marchionne è più canadese che italiano; Pierluigi Bersani, segretario del Pd, ha detto che non possiamo diventare cinesi; il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha affermato che l’Italia sta già facendo quello che deve fare; il leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha definito «offensive» e «indegne» le parole di Marchionne; Nichi Vendola, portavoce nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, l’ha invitato a fare autocritica e ha accusato la Fiat di non aver prodotto niente di innovativo. In vario modo e con varie sfumature, buona parte dell’Italia ufficiale si autoassolve, non argomenta, al massimo ricorda pesantemente gli aiuti dello Stato alla Fiat, che peraltro sono stati un fattore comune della politica industriale dei Paesi ricchi durante la crisi degli ultimi due anni, in Italia sono stati inferiori alla media europea e comunque hanno riguardato tutte le auto vendute in Italia e non solo quelle qui fabbricate. Ci si è rifugiati in un’italianità di maniera, come i bambini convinti che il mondo esterno smetta di esistere se loro chiudono gli occhi. Da quasi tutte le parti si è preferita l’invettiva, più o meno aperta, alla discussione. E’ mancato, insomma, un confronto critico. In particolare, in un caso purtroppo non infrequente di «cecità mediatica» che distrugge le sfumature delle notizie, si sono del tutto trascurate le parti «positive» dell’intervento del leader della Fiat che, tutto sommato, dovrebbero sembrare interessanti come la promessa (l’impegno?) di investimenti cospicui, di salari a livello europeo, di un rilancio a livello mondiale. Marchionne può aver esagerato puntando i suoi riflettori soltanto sulle fabbriche italiane, trascurando il «cervello» della Fiat che continua a essere italiano in misura molto larga: centri di ricerca, progettazione, uffici che si occupano di strategia, amministrazione, programmazione e quant’altro certamente contribuiscono - e molto - agli utili aziendali. Ha però messo il dito sulla piaga quando ha segnalato il divario di produttività con gli altri Paesi; la causa da lui indicata - essenzialmente il sistema di relazioni industriali che non permette di trarre dalle fabbriche tutte le loro potenzialità - può non essere l’unica ma dovrebbe costituire l’oggetto di una discussione pacata e attenta. Altri possibili motivi di ritardo, legati al territorio, all’apparato legislativo, alla tassazione non andrebbero trascurati. Lo stesso ruolo dell’azienda può essere serenamente oggetto di discussione; ma proprio la serenità è la parola chiave, ed è proprio la serenità che pare mancare oggi. Per cui il tono delle discussioni si alza e la loro qualità si abbassa. E intanto, per parafrasare Einaudi, gli imprenditori votano con i piedi. La Stampa ha documentato recentemente la migrazione di centinaia di «aziendine» non già verso Paesi dalla manodopera mal pagata ma verso nazioni vicine all’Italia, come la Svizzera. Molte imprese medie e medio-grandi, pur mantenendo in Italia il loro centro sviluppano all’estero le iniziative nuove. E questo non per «fuggire» ma perché, in caso contrario, andrebbero rapidamente fuori mercato. Di tutto ciò occorre che il Paese prenda atto e discuta con sobrietà. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Losna su Ottobre 26, 2010, 09:26:42 am < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: mariner su Ottobre 26, 2010, 09:29:37 am Citato da: Losna su Ottobre 26, 2010, 09:26:42 am Ribadisco la mia domanda, già posta in questo thread, e già posta in altro thread qualche tempo fa: perchè un piccolo imprenditore varesotto o brianzolo trasferisce il suo capannone in Svizzera? qui con l'aria che tira ti rispondono che perchè cosi mette il nero direttamente all' UBS...è più comodo...ma non te lo dicono perchè ciò presupporrebbe quantomeno una visione internazionale.... ;D ;D ;D ;D Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: baranzo su Ottobre 26, 2010, 09:59:14 am Citato da: Losna su Ottobre 26, 2010, 09:26:42 am Ribadisco la mia domanda, già posta in questo thread, e già posta in altro thread qualche tempo fa: perchè un piccolo imprenditore varesotto o brianzolo trasferisce il suo capannone in Svizzera? I motivi sono molteplici: burocrazia efficente, minori lungaggini per ottenere permessi, flessibilità della mano d'opera, esenzioni fiscali da 3 a 10 anni per imprese chepartono da zero, mano d'opera qualificata, bassi livelli di criminalità, servizi pubblici (non solo trasporti) funzionanti e rapidi. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Losna su Ottobre 26, 2010, 10:11:38 am < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: baranzo su Ottobre 26, 2010, 10:16:57 am Citato da: Losna su Ottobre 26, 2010, 10:11:38 am Questo in un paese che, così a naso, vede stipendi superiori a quelli italiani. E questo è anche uno specchio della situazione italiana, dove NESSUNO viene ad investire dagli altri paesi (tranne forse i cinesi a Prato, ma tempo non conti sul PIL) perchè quanto tu hai descritto in Italia è esattamente all'opposto... Oltretutto pare che questo fenomeno non sia calato nemmeno ora che il Franco è estremamente forte; rispetto a 2 anni fa la moneta svizzera si è rafforzata del 15% e oltre sull'Euro, quindi anche stipendi e costi sono saliti di conseguenza, eppure l'industria svizzera sta tenendo benissimo il colpo. Evidentemente il costo della mano d'opera è solo un'elemento e non il più importante. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Losna su Ottobre 26, 2010, 10:20:03 am < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: kaos su Ottobre 26, 2010, 10:24:32 am Citato da: Losna su Ottobre 26, 2010, 10:11:38 am Questo in un paese che, così a naso, vede stipendi superiori a quelli italiani. E questo è anche uno specchio della situazione italiana, dove NESSUNO viene ad investire dagli altri paesi (tranne forse i cinesi a Prato, ma tempo non conti sul PIL) perchè quanto tu hai descritto in Italia è esattamente all'opposto... esatto, noi siamo diventati uno dei posti peggiori nei quali fare investimenti del genere grazie a tutto il contrario di quanto ha scritto Beppe, burocrazia assurda, tassazioni allucinanti, criminalità no indifferente e pericolo di infiltrazione da parte di organizzazioni malavitose elevatissima su gran parte del territorio, manodopera meno affidabile e flessibile, servizi pubblici e trasporti in uno stato da età della pietra.......direi che peggio di così si può trovare solo andando in certe regioni del terzo mondo purtroppo. Ma le cose importanti da noi sono ben altre.....seguire ogni scaccolamento del grande fratello.....fare la diretta 24 ore su 24 agli interrogatori del caso Scazzi......sapere se corona si bomba ancora belen oppure se lei si bomba già un altro......sapere chi vince x-factor o amici...... io vengo a lavorare a milano tutti i giorni e la situazione del trasporto pubblico cittadino ormai è al collasso completo tanto per fare un esempio....le linee metropolitane sono talmente male organizzate e con un volume di passeggeri abnorme che non si riesce più nemmeno a salirci....nelle ore di punta tocca aspettare anche 4 o 5 minuti fra un treno e l'altro con la gente che non riesce più nemmeno a scendere in banchina talmente la calca.....i mezzi di superficie peggio......però il sindaco ha deciso di aumentare il costo di ogni cosa, i parcheggi, i biglietti, l'eco pass, per le strade non si circola più ormai, sempre tutto bloccato a qualunque ora del giorno e della notte.....noi siamo pieni di questi scempi nonstante tutti gli sforzi di tanta gente che lavora e si fa in 4 questo solo per dare un quadro approssimativo di uno dei centri nevralgici dell'economia e del lavoro in italia Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: baranzo su Ottobre 26, 2010, 10:38:32 am Citato da: Losna su Ottobre 26, 2010, 10:20:03 am Attenzione! Lo stipendio non equivale al costo della manodopera. E' da verificare se il Costo TOTALE (cioè quello sostenuto dal datore di lavoro e non quanto percepito dal dipendente) sia maggiore in CH, e di quanto. Questi sono dati 2006 http://www.kmu.admin.ch/aktuell/00305/00726/00867/index.html?lang=it Vista la differenza dei tassi di cambio la situazione è addirittura peggiorata. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Losna su Ottobre 26, 2010, 10:55:24 am < staff: rimosso su richiesta dell'utente >
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: abrasda su Ottobre 26, 2010, 11:25:16 am Citato da: Mister Sandman su Ottobre 25, 2010, 20:50:31 pm Se ne fai parte puoi andare sul sito dell'Unione Industriale di Torino http://www.ui.torino.it Ogni anno partecipavo all'Indagine Internazionale . Societa' in tutta Italia con sedi in oltre 30 Paesi vi partecipavano. I risultati sono sompre stati molto interessanti. L'ultioma volta partecipai nel 2004 .... poi feci la cazzata di cambiare mestiere e venire ad abitare qui negli USA... :'( se vuoi ci scambiamo posto al volo :D Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: baranzo su Ottobre 26, 2010, 11:31:15 am Citato da: Losna su Ottobre 26, 2010, 10:55:24 am Certamente non è così, però rimarrebbe interessante sapere quale sia la differenza di costo globale per un operaio svizzero ed uno italiano, a parità di mansioni e di anzianità. Cioè: io sposto la mia officina meccanica da Saronno alla Svizzera, con le stesse macchine, gli stessi dipendenti, produco le stesse cose, cosa mi cambia nel monte retribuzioni.... probabimente poco, o comunque non abbastanza da non rendere comunque conveniente il trasferimento. Sicuramente il costo della mano d'opera salirebbe, di quanto è da definire, ma ci sono altre voci di costo che probabilmente andrebbero a scendere: se crei posti di lavoro da zero hai diritto ad un certo numero d'anni di esenzione fiscale, il costo dell'energia elettrica in Svizzera è inferiore rispetto all'Italia e ci sono anche altre voci di costo minori. Cambia poi anche il rapporto tra impresa e lavoratori, c'è una maggiore flessibiltà, si può licenziare, il congedo maternità è limitato a 14 settimane (cosa che io trovo scandalosa ma così è), alla fine l'equazione non si riduce solo al costo del lavoro. Può essere interessante questo studio che mostra l'indice di competitività delle nazioni http://www.weforum.org/documents/GCR10/Full%20rankings.pdf http://gcr.weforum.org/gcr2010/ Secondo questo studio la Svizzera è al primo posto mondiale per quanto riguarda la competitività, l'Italia è 48esima. Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: Nickee su Ottobre 26, 2010, 13:17:05 pm Per un'azienda che produce beni in Svizzera, nel caso volesse esportarli qua in Italia, sarebbe soggetti a dazi o spese particolari?
Titolo: Re: Chi si crede d'essere Marchionne? Post di: vatanen su Ottobre 26, 2010, 15:39:33 pm Citato da: mariner su Ottobre 26, 2010, 06:22:04 am tanti bei discorsi sul "mi piace far bene il mio lavoro.." e poi azzopperesti chi va a insegnare ad altri operai stranieri..che son persone come te...che voglion fare bene il loro lavoro..e vogliono imparare...e non credo sia "merito" o "demerito" loro ..se qualcuno gli impianta la ditta... non penso tu sia analfabeta..ma fai delel generalizzazioni pazzesche..nel tuo discorso..salti da "alcuni" a "tutti"..son sicuro che se te lo chiedo rispondi che non pensi che "tutti" i guidatori di supercar siano imbranati...ma tant'è non c'è una volta in cui non lo dici....e cosi via... alla fine..parti bene..ma alla fine vien fuori che "spesso" son raccomandati..corrotti..incompetenti.... ..insomma...hanno sempre avuto un qualche aiuto/marcia in più... evidentemente allora io sono stato fortunato, ho incontrato tantissime persone nella mia vita..(alcune mie parenti) che quando vedevano che erano comandati da qualcuno incapace..o che i loro colleghi , meno capaci, avevano la promozione, dicevano "perchè loro si ed io no?" e si mettevano in gioco...però c'è un problema a fare cosi... 1) si tratta di solidarietà tra colleghi,se lasciano a casa tutti i miei colleghi-amici,io non mi sogno nemmeno di andare all'estero per insegnare ad altri,questione di principio....è un discorso simile agli scioperi,c'è sempre chi prende ferie o va a lavorare(mica sempre per necessità economica) ugualmente e si piglia l'aumento identico a chi invece ha sacrificato parte di stipendio...c'è chi quando mezza azienda va in cassa integrazione,si permette di fare straordinario al sabato.io li definisco leccaculo... 2)che spesso i ruoli più importanti siano ricoperti da persone meno abili di altre che restano nell'ombra,penso sia inconfutabile.spesso è per qualche spintarella,a volte per questione di carattere....ho avuto qualche capo bravo,uno un vero mago di vecchia genereazione(che mi ha insegnato un sacco e mi stimava)ma poi son stati soppiantati dagli uomini di "fiducia" della nuova dirigenza,decisamente meno bravi e lo posso constatare ogni giorno.io sono bravo nel mio lavoro,ma non sono rampante ne accondiscendente,tanto meno scendo a compromessi.se non stimo una persona me lo legge in faccia e se devo dire no,non mi faccio problemi... so benissimo che per questi miei "difetti" non avrò mai un posto di comando in un'azienda come la mia,ma non sono preoccupato,come già detto io non ho interesse a diventare capo e prendere il loro posto.mi piacerebbe avere una retribuzione superiore al minimo contrattuale,perchè il mio valore aggiunto(anche quello di qualche collega)è evidente e notevole in certi casi,ma la dirigenza ha stabilito che a ricevere super minimi,possono essere solo i responsabili,che noi operai guadagnamo già abbastanza e che alla fine siamo tutti uguali...questa è da sola dimostrazione di quanto si capisca poco del mondo del lavoro e m'è toccato sentire queste parole in una riunione,direttamente dalla bocca del direttore di produzione...la dirigenza precedente non la vedeva allo stesso modo,premiava i migliori,l'ambiente era molto più famigliare e sereno....mi metto il cuore in pace,aspettando tempi migliori e mi faccio passare i bruciori di stomaco,mettendo in difficoltà i capi ogni volta che devono chiedermi qualche "favore". io in gioco mi ci metto ogni giorno,ho sempre cercato di fare di più e meglio.ogni modifica ai programmi,ogni prototipo passa per le mie mani.tutti i rappresentanti esterni parlano con me,gli uffici tecnici più di una volta li ho indirizzati io....rischio di far danni ma non percepisco più di chi lavora in catena di montaggio....per mettermi in gioco dovrei cambiare azienda,trovare qualcosa di più piccolo dove il padrone sa apprezzare.ma diciamo che uno stipendio rinforzato dai turni,tanto tempo libero,una certa libertà di azione a lavoro e lavorare a 500m da casa,sono comodità alle quali non voglio rinunciare al momento non ne ho esigenza...anche perchè vista la crisi in giro,quando ho lasciato curriculum in giro,mi è sempre stato proposto un contratto a tempo. 3)non penso che tutti i proprietari di supercar siano piantati o che io potrei far meglio,anche in questo caso manipoli le mie parole a piacimento...io ho detto,e confermato da altri dei quali magari ti fidi,che non ho mai e poi mai e aggiungo mai,in 5 anni che frequento le piste,visto uno andare non dico forte,ma decentemente, con una ferrari(escluso il barn con la maranello nel 2005) o una lamborghini.diciamo che è una statistica importante,ma non necessariamente assoluta,per forza qualcuno che viaggia da qualche parte dev'esserci..di gente con porsche,sfilatini ecc girare su tempi pazzeschi ne ho visti un po' in tutte le piste e non sono poveracci.quindi la mia non è una lotta contro la classe dei ricconi col macchinone(una gt2rs non costa meno di una 430-458),al max sull'acquirente medio delle supercar italiane... negli sport motoristici,mi son sempre messo in gioco perchè mi piacciono le sfide.a 20 anni correvo nei rally quasi senza sponsor,con un catrame che io e 2 amici sistemavamo in una stalla adibita a garage...mi son cimentato con le moto,senza mai eccellere mi son tolto molte soddisfazioni e continuo a farlo e non disdegno di chiedere consiglio a chi sa guidare per davvero,perchè il mio obiettivo è andare come loro,per soddisfazione personale,ma anche se mai ce la farò continuerò a provarci e divertirmi nei miei limiti...a 26 anni senza capirci niente,mi son comprato un kart e dopo un anno ho imparato più che dignitosamente a guidarlo e sopratutto a sistemarlo,avrei iniziato a correre nel 2009 se dei motivi personali,non me l'avessero di fatto impedito.adesso ho ricominciato ad andare in pista in auto non guido ancora bene come vorrei ma non cerco tante scuse,ne mi nascondo o evito le sfide per orgoglio,io ci provo sempre e quando prendo paga lo ammetto serenamente,prima o poi la restituirò :P
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