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Questa mi era sfuggita. C'e' mio padre incacchiato come una iena.

Ma sara' vero ?  ???

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/patente-divieto-75-anni-documenti-esami-620956/

Patente, quasi un divieto per chi ha più di 75 anni: documenti e esami infiniti per il rinnovo

Documenti infiniti, visite mediche costose: di fatto è impossibile per che ha più di 75 anni rinnovare la patente B. Il nuovo codice dalla strada, approvato a luglio dal Parlamento, ha introdotto alcune novità che renderanno meno automatico il rinnovo e, di fatto, scoraggeranno gli anziani.

Prima difficoltà: saranno le commissioni speciali a dare la patente (o il rinnovo) a chi ha più di 75 anni. Peccato che, per esempio, nel Lazio ci siano solo 3 uffici, uno che serve tutta Roma. E’ sul lungotevere della Vittoria e ogni giorno si formano code imbarazzanti.

Ecco poi la lista di documenti necessari: fotocopia del codice fiscale, autocertificazione compilata e non firmata di un modello da prendere in un ufficio Asl, marca da bollo da 14,62 euro, fotocopia della patente di guida, ricevuta di pagamento di un bollettino da 18,59 , ricevuta del pagamento di un altro bollettino di 9 euro.

E poi gli esami medici: sono 17 in tutto. Un’ultima annotazione: la trafila potrebbe durare settimane se non mesi e per questa categoria di guidatori il rinnovo è obbligatorio ogni due anni.

cazzo, facciamo una petizione per salvare il losna!

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non so da te mau ma qui per fare tutta quella sfilza di dcumenti basta una mattinata

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Perchè Pino è prudente...e ha un'auto al top per la sicurezza attiva...  :P

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io primo o poi mi faccio la patente tedesca: non ha scadenza! niente visita di controllo ogni 10 anni, manco quelle pro-forma fatte in italia!!!

io trovo sia giusto rendere più approfondita la procedura per gli over 75, ma non deve diventare un'agonia.....


cmq ci sono troppi anziani troppo avanti con l'età per guidare.....è fisiologico che i riflessi vengano meno.

Credo che le esagerazioni siano in ogni caso sbagliate e che i controlli periodici dovrebbero riguardare tutti gli automobilisti e non solo una categoria.

Si tenga presente che molte persone abitano al di fuori dei centri abitati e restano del tutto isolate se gli si toglie l'automobile.

ci sono i treni e le autolinee

no, guarda, forse tu per "fuori dai centri abitati" intendi l'hinterland di una qualche citta'... ti assicuro ci sono molti paesi non raggiunti da alcun mezzo pubblico (escludendo i taxi). e non e' che un vecchio se la puo' fare a piedi fino al paese successivo...

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che poi chi ha detto che i 20enni siano meno pericolosi degli 80enni? ;) ;) ;)

Ella peppa.....mica siamo ai tempi di Heidi  :o :o
I paesini non collegati da nessuna corriera si contano sulla dita della mano...diversamente, gli studenti del liceo che fanno? Non vanno più a scuola?  ;)

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Eh, ma cosa fai allora, lasci la patente anche a chi non ha più i requisiti per girare in sicurezza (o non li ha mai avuti, dovrebbero dare una bella strizzata anche ai rilasci)? ???

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Nemmeno io affermo questo  ;)
E sono sicuro che un Jackie Stewart o uno Stirling Moss mi coprono di pauta senza complimento.....

Contestavo il fatto di non porre limitazioni siccome c'è qualcuno che abita lontano dai mezzi....

Poteva esser vero quando, mezzo secolo fa, si viveva ancora nella civiltà, ed i servizi erano capillari.

In questa era, invece, dove lo Stato tende a sopprimere tutto cio' che non e' abbastanza remunerativo e la grande distribuzione ha ammazzato i negozietti, le persone che abitano in certe zone devono sobbarcarsi spostamenti in auto per fare qualsiasi cosa.

Un piccolo esempio: il mio paesino (660 abitanti) fino al 1990 o giu' di li' aveva scuole, negozio di alimentari, un simpatico vecchietto che aggiustava bici e motorini  :) , una parrucchiera, collegamenti con autolinee.

Adesso non ha piu' niente di tutto cio'. E' il progresso di merda.

Boh....sarà che io ho sempre visto solo paesi ad elevatissima civiltà e avanzatissimo progresso (Fubine, Paesana, Roccaforte Mondovì).....ma gli unici che possono avere problemi sono coloro che vivono al di fuori del paese.
Chi è in paese sopravviveva senza macchina...il "vegè" c'è, la ferramenta pure, la farmacia anche. Magari non hanno gli ultimi ritrovati della tecnica....ma l'indispensabile te lo garantiscono...

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Ti stimo...

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Ringrazio unicamente lo Stato, e cioe' i governanti miopi, ingordi e corrotti, che hanno permesso questo.

Le maestre multiple non le ho volute io, ma mi sono state imposte in nome di chissa' quale riforma.

I pochi figli si fanno per molteplici ragioni che non stiamo ad elencare, ma che non sono certo quelle di non voler bambocci che girino per la casa.

Gli orrendi ipermercati sono sorti perche' sono state concesse le licenze con la scusa dei nuovi posti di lavoro, non pensando, invece, che per un posto creato nella grande distribuzione se ne sarebbero persi due nei negozi.

Fattostà che abbiamo:

- negozi chiusi dappertutto

- linee ferroviarie chiuse in molti tratti, nonche' stazioni impresenziate e lerce

- ospedali che chiudono

- scuole che chiudono, e quelle che rimangono aperte sono alla canna del gas

- uffici postali che chiudono

ecc. ecc. ecc.

C'e' poco da fare: dalla civiltà stiamo passando all'inciviltà. E questo passaggio e' iniziato in sordina, ma ora procede a grandi passi.

Mi e' venuta in mente la canzone di Benigni "In Paese"....  ;D

In paese…noi tutti ci siamo nati,
cresciuti, ingobbiti e invecchiati
a trent’anni ne dimostri sessanta
nessuno che ride, nessuno che canta.
Come salario si sta tutti male
la domenica si mangia maiale
«Posso offrire un sanguinaccio…»

In paese…non si discute di niente
c’è sempre la stessa gente
«Stai bene?», «Che freddo…», «Che caldo…»,
«Rigore!»… rinquarto sbagliato a biliardo.
Come istruzione si sta tutti male
ce n’è un due o tre vanno a scuola serale
«Tre per sette quarantotto»

In paese…c’è solo il circolo aperto
dove si può ragionare
e la sera seduti al caffè
per la disperazione
si guarda il film alla televisione.
Divertimenti… si sta tutti male
al massimo tu puoi cambiar canale
«Questo film l’ho già visto…»

In paese…non c’è una grande cultura
belli c’è n’è pochi o punti
sono quasi tutti abbruttiti dal proprio lavoro
e le donne son furbe non vanno con loro.
Come salute si sta tutti male
manca lo sfogo sexuale
«Mi fidanzo!», «Chi ti piglia?»
In paese…‘un c’è nulla…
…nulla…

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Spettacolo a Cortazzone permettimi di aggiungere Maretto, Piea e Cortanze ;D

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Scusate non entro nel merito di tutto il discorso, mi ha colpito solo questo esempio.
Quand'è che c'era UNA Maestra per 5 classi diverse? Io, le elementari, le ho cominciate 30 anni fa (sigh), ero in una piccola scuola di periferia con una sola sezione, dalla prima alla quinta, ma ogni classe aveva il proprio insegnante (solo uno naturalmente, non 3 o 4 come oggi).

Che io sappia, anche i miei genitori erano in una situazione simile (ma non potrei giurarlo)

I miei figli purtroppo hanno più di un'insegnante alle elementari, ma non direi proprio che si sia passati dall'insegnante unico su più classi, all'insegnante multiplo per classe, in una sola generazione ???

Peraltro, come nota di ulteriore nostalgia, la scuola elementare che ha avuto l'onore di formare le basi del sottoscritto ( :P )... non esiste nemmeno più :(

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Devo chiedere ai miei, com'erano messi ai loro tempi (nel caso di mia madre, dal'56 al '61 pressappoco, in un paese che allora non credo raggiungesse i 1000 abitanti).
Ho sempre pensato che avessero un insegnante per classe, ma a questo punto mi metti il dubbio...

Comunque ho chiesto al mio collega, qua di fianco, che è del '68, e lui era nella stessa mia situazione (pure lui in periferia, ma in un paese da alcune migliaia di abitanti già allora).

Direi che l'unica Maestra per 5 classi in contemporanea, fosse un caso veramente particolare... io non l'avevo mai sentito.

Anche perché, che accidenti di casino dev'essere fare lezione in aule multiclasse ???

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No, no, non casino fatto dagli gli alunni, che allora erano senz'altro più disciplinati di oggi.
Intendevo casino, cioè difficoltà, nello spiegare contemporaneamente cose tanto diverse, dalla prima alla quinta...

Però, se mi dici che erano una dozzina in tutto, effettivamente il discorso cambia.

Nella classe di mia madre alle elementari, erano almeno una ventina (per classe, non in tutto).

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Ok, ho capito la situazione.
Si trattava comunque, oggi come allora, di una condizione molto particolare per determinate realtà, non era la norma.

Se ce ne sono ancora oggi, significa che tutto sommato non è un metodo di insegnamento che è andato perduto, dove più probabilmente serve.