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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: vigggi su Gennaio 04, 2011, 21:06:14 pm



Titolo: i concessionari supplicano gli incentivi....
Post di: vigggi su Gennaio 04, 2011, 21:06:14 pm
.... quasi quasi mi pare che solo marchionne non li voglia.... avrà pure perso quota di mercato ma almeno non lavora in perdita  ::)
e può minacciare meglio gli operai stremati dalla cassa integrazione... sto uomo è peggio di un diavolo  8)

http://www.omniauto.it/magazine/14530/incentivi-auto-2011-meglio-non-illudersi

Un anno ricco di novità nel portafoglio prodotto, ma povero di soldi. Il 2011 che è appena iniziato si prospetta per il mercato dell'auto particolarmente difficile. Figlio di un 2010 senza incentivi e segnato da un calo su base annua di quasi 200.000 auto immatricolate, il nuovo anno non promette la ripresa. Le previsioni sono anzi negative. Federauto, attraverso il suo Centro Studi, prevede un 2011 a 1.800.000 vetture e, sebbene un italiano su due chiede gli incentivi auto 2011, la possibilità che questi vengano varati entro l'anno è quasi nulla. Ne è convinto Filippo Pavan Bernacchi, il presidente di Federauto, ovvero l'associazione che rappresenta i concessionari ufficiali di autovetture di tutti i marchi commercializzati in Italia (una categoria che fattura da sola il 6% del PIL italiano e impiega 178.000 dipendenti).

Intervistato da OmniAuto.it, il presidente di Federauto ha affermato che "non c'è nessuna possibilità concreta, nel 2011, che incentivi di tipo tradizionale a supporto dell'auto vengano varati dal Governo o inseriti nell'attuale finanziaria o, come si dice oggi, nella legge di stabilità". La mancanza di una exit strategy dagli incentivi 2009 è stata nuovamente bocciata dal rappresentante dei concessionari italiani, che invece auspica di poter condividere con il Governo un piano pluriennale, sviluppato in almeno 36 mesi, dove si aiuti chi possiede una Euro 0, 1 o 2 a sostituirla. Ma vediamo nel dettaglio:

OmniAuto.it: Presidente, secondo lei c'è ancora la possibilità che gli incentivi auto 2011 vengano varati entro l'anno?
Filippo Pavan Bernacchi: Credo che parlare di incentivi per il prossimo futuro sia fornire false informazioni e creare aspettative errate nei consumatori. Non c'è nessuna possibilità concreta, nel 2011, che incentivi di tipo tradizionale a supporto dell'auto vengano varati dal Governo o inseriti nell'attuale finanziaria o, come si dice oggi, nella legge di stabilità. Questo credo sia chiaro a tutti e deve essere riportato a chiare lettere da tutti gli operatori del settore.

OmniAuto.it: Quanto sarebbe importante l'erogazione degli incentivi auto 2011?
Filippo Pavan Bernacchi: Ritengo che in questo momento gli incentivi spot, per un periodo determinato, potrebbero essere solo nocivi. E noi, per essere chiari, non li vogliamo né li chiediamo. Sappiamo che gli incentivi spot anticipano la domanda, ma che non risolvono i problemi del settore e che, quando terminano di colpo, creano più danni che altro. E' per questo che l'attuale Governo, a mio avviso, ha sbagliato non varando una exit strategy dagli incentivi 2009. Soluzione tra l'altro promessa e non rispettata da alcuni esponenti del Governo, in primis dall'allora Ministro Claudio Scajola.

OmniAuto.it: E quindi, se non richiedete incentivi confezionati come in passato, cosa si potrebbe fare per il settore?
Filippo Pavan Bernacchi: Noi vorremmo condividere con il Governo un piano pluriennale, sviluppato in almeno 36 mesi, dove si aiuti chi possiede una Euro 0, 1 o 2 a sostituirla. Pluriennale però è la nostra parola d'ordine perché solo così si potrebbe dare una mano strutturata al settore. Questo per togliere dalla circolazione vetture inquinanti, da una parte, e dall'altra consentire a molte persone di dotarsi di mezzi più moderni che dispongano di ABS, ESP e Airbag... oltre ad altri dispositivi di sicurezza. Dispositivi che, o evitano gli incidenti, o ne attenuano molto le conseguenze. Mi riferisco alla diminuzione sensibile di morti e casi di invalidità permanente da quando sono stati introdotti nelle vetture. Ne trarrebbe un grande beneficio l'intera comunità, in quanto contribuiremmo a migliorare la qualità dell'aria diminuendo le malattie quali le asme e tumori; ma anche lo Stato, che deve far fronte a queste malattie e alle conseguenze degli incidenti, sopportandone i costi. Inoltre, se strutturati, questi incentivi pluriennali potrebbero supportare la produzione di vetture a GPL, Metano o comunque a basso impatto ambientale. Con beneficio anche per il lavoratori, la protezione dei posti di lavoro nella produzione e nella commercializzazione e il minor ricorso agli ammortizzatori sociali che, ricordo, pesano sulle casse dello Stato. Il tutto si autofinanzierebbe con una parte dell'IVA e delle tasse collegate alle auto supplementari che senza dubbio potremmo vendere.

OmniAuto.it: E per le auto aziendali cosa chiedete?
Filippo Pavan Bernacchi: Le aziende italiane acquistano con il freno a mano tirato, un po' perché sono in crisi e tagliano i costi, un po' perché la fiscalità su questi beni strumentali è penalizzante. Nel resto d'Europa, invece, le norme fiscali aiutano molto di più le aziende. Per cui chiediamo da tempo, visto che l'Europa viene spesso citata come pietra di paragone, di adeguarci noi a loro. Le partite iva potrebbero così tornare ad acquistare di più e lo Stato introiterebbe più Iva e altre tasse. E anche questi parchi auto si svecchierebbero con gli effetti positivi descritti per i privati.

OmniAuto.it: Nello scenario attuale, tra offerta di prodotto e incentivi all'auto elettrica all'estero, quanto ha bisogno l'Italia di incentivi all'elettrico?
Filippo Pavan Bernacchi: Noi che vendiamo autovetture non siamo interessati a spingere un'alimentazione piuttosto che un'altra. Noi vendiamo e forniamo assistenza ai prodotti che i consumatori scelgono. Nei prossimi dieci anni, però, gli analisti prevedono per l'elettrico numeri molto bassi per cui riteniamo sarà marginale. Invece, oggi, subito, ci sono GPL e Metano che possono andare incontro alle esigenze di risparmio, per il Cliente, e dell'ecologia, per tutti noi. Ma, se scenderanno i prezzi, ben vengano gli ibrido-elettrici.

OmniAuto.it: E' d'accordo con la previsione dell'UNRAE che senza incentivi la ripresa del mercato ci sarà nel 2014?
Filippo Pavan Bernacchi: Sì perché è un'analisi che tiene conto del sistema macroeconomico mondiale. La ripresa ci sarà ma sarà: lenta. Incentivi sì, ma solo se strutturati e pluriennali. Altrimenti non ci interessano.

OmniAuto.it: A quanto pensa che chiuderà il 2011?
Filippo Pavan Bernacchi: Federauto, attraverso il suo Centro Studi, prevede un 2011 a 1.800.000 vetture. A queste, però, si aggiungeranno le kilometrizero delle Case di cui non è dato, a priori, conoscere la politica.

Autore: Eleonora Lilli
Data: 4 gennaio 2011



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