Titolo: Diesel. Partenza a freddo. Post di: alura su Marzo 24, 2003, 10:41:56 am Cosi', ad occhio e croce, secondo voi qual'e' il regime massimo raggiungibile a freddo oltre il quale e' scongliabile spingersi?
Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: ChB su Marzo 24, 2003, 10:57:58 am Memore del sistema che c'è sulla M5, che "varia" la zona rossa in funzione della temperatura (se l'auto è fredda i leds si accendono fino a plafonare la zona rossa a 3'500 o 4'000 rpm) non superavo mai i 3'000 rpm a freddo con l'A4 1.8T quattro. 3'000 rpm equivaleva a circa la metà dei giri disponibili senza sforare.
Ora, con l'Avant 2.5 TDI quattro, non supero mai i 2'000-2'200 rpm finché la lancetta dell'acqua non ha raggiunto i canonici 90°C ;) Per la cronaca, in 6.a a 2'100 rpm sono a 120 km/h Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: mauring su Marzo 24, 2003, 11:09:21 am Non e' solo questione di regime. E' questione anche di coppia erogata. Se parti da freddo e ti fai un salitone in terza con l'acceleratore a manetta ed il motore in coppia max fermo a 2000 giri, e' molto peggio di tirare i 4000 in prima.
Si tratta di far scaldare tutto omogeneamente per evitare stress termici (nell'esempio di prima, testata e pistoni sono sottoposti ad uno stress galattico che fa aumentare le temperature disomogeneamente, con rischio di rotture , specie per la testata). Altra cosa da tener presente sono gli attriti tra le parti in movimento ancora non perfettamente lubrificate dall'olio a bassa temperatura. Piu' coppia si richiede, maggiori sono le sollecitazioni e gli attriti. Per cui, a freddo: bassi giri e uovo sotto al piede. Se tutti facessero cosi', i motori durerebbero in eterno .. ;);) Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: ChB su Marzo 24, 2003, 11:14:24 am Citato da: mauring su Marzo 24, 2003, 11:09:21 am Per cui, a freddo: bassi giri e uovo sotto al piede Diciamo, a complemento, che accelero nelle diverse marce gradualmente e che i cambi di marcia avvengono a max 2'000 giri ... direi che l'ovetto sotto il piede c'è ;) Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: pino su Marzo 24, 2003, 11:31:29 am Anch'io non vado oltre 2000 giri con l'ovetto sotto il piede. Ho sempre fatto così, sin dai tempi della Ritmo diesel, e non ho mai avuto problemi. Aggiungo che non riscaldo mai il motore da fermo; mi direte: "Ovviamente!", tuttavia molti continuano a scaldare da fermi convinti di fare la cosa giusta.
saludos Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: Homer su Marzo 24, 2003, 11:52:59 am Citato da: ChB su Marzo 24, 2003, 11:14:24 am Diciamo, a complemento, che accelero nelle diverse marce gradualmente e che i cambi di marcia avvengono a max 2'000 giri ... direi che l'ovetto sotto il piede c'è ;) Vabbé che c'entra, tu ce l'hai sempre l'uovo sotto il piede :P :P :P :P Meglio scaldare la macchina in movimento come dice giustamente Pino xché ci mette di meno a entrare in temperatura piuttosto che al minimo. Piuttosto so di un altro problema che per esempio per me si ripete con le temperature rigide: quando vado in ufficio la mattina, d'inverno, la macchina non fa in tempo a scaldarsi (percorro circa 6km in una 20ina di minuti). Con temperature sopra i 5-6 gradi invece quando arrivo la lancetta è già a 90 gradi. Normalmente cerco di fare qualche giro in più dell'isolato (tanto x trovar parcheggio è abbastanza normale). Secondo voi si rovina molto spegnendola senza aver raggiunto la temperatura ottimale?! Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: pino su Marzo 24, 2003, 12:06:49 pm Aggiungo che scaldando in movimento la lubrificazione risulta più efficiente; inoltre si inquina meno...
Riguardo allo spegnimento del motore prima che sia andato in temperatura credo sia meglio passare la parola a qualche esperto in termodinamica... ;) Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: mauring su Marzo 24, 2003, 12:30:47 pm Citato da: Homer su Marzo 24, 2003, 11:52:59 am Piuttosto so di un altro problema che per esempio per me si ripete con le temperature rigide: quando vado in ufficio la mattina, d'inverno, la macchina non fa in tempo a scaldarsi (percorro circa 6km in una 20ina di minuti). Con temperature sopra i 5-6 gradi invece quando arrivo la lancetta è già a 90 gradi. Normalmente cerco di fare qualche giro in più dell'isolato (tanto x trovar parcheggio è abbastanza normale). Secondo voi si rovina molto spegnendola senza aver raggiunto la temperatura ottimale?! A parte che 20 minuti per portare l'acqua a 90 mi sembrano tantini anche d'inverno (ma funziona bene il termostato ?), direi che, anche se certamente non e' una tragedia, di sicuro non gli fa bene. Comunque adesso, con le carburazioni perfette anche a freddo grazie all'elettronica (quando funziona.... :P), certi problemi presenti sulle auto di una volta, come residui sulle valvole, sui collettori ecc.. non ci sono piu', pero' alcuni sono rimasti: - formazione di condensa nella marmitta, mai eliminata per via del tragitto breve e delle temperature blande. - mancata evaporazione dell'acqua presente nell'olio a causa della bassa temperatura raggiunta (l'olio tende sempre ad assorbire un po' di acqua). Per lo meno ci vorrebbe ogni settimana una bella e sana tirata che faccia andare l'olio sopra i 100 gradi ed asciughi la marmitta. Insomma, ogni settimana un raduno di pistoniani a Monza ;D ;D ;D ;D Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: Homer su Marzo 24, 2003, 12:44:54 pm Non ti preoccupare che quotidianamente quando è calda la sua svegliata se la becca :P
Per quanto riguarda invece i lunghi tempi di riscaldamento, credo sia una caratteristica intrinseca dei PDE VW...15-20 minuti per arrivare in temperatura sono tanti ma poi quando ci arriva rimane stabile a 90°, quindi il termostato va bene... Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: mauring su Marzo 24, 2003, 12:58:08 pm Citato da: Homer su Marzo 24, 2003, 12:44:54 pm Per quanto riguarda invece i lunghi tempi di riscaldamento, credo sia una caratteristica intrinseca dei PDE VW...15-20 minuti per arrivare in temperatura sono tanti ma poi quando ci arriva rimane stabile a 90°, quindi il termostato va bene... Si, in effetti i diesel moderni "sprecano" poco in calore, per cui ci mettono parecchio ad andare in temperatura. L'importante e' , appunto, che non scenda poi molto sotto i 90 correndo (quando l'aria fredda raffredda il radiatore), oppure nelle discese. Se non succede cio', il termostato lavora bene. I motori "spreconi", invece, vanno in temperatura subito. Il biturbo va in temperatura dopo 3 minuti, a causa dei miriagrammi di V-Power andati perduti in calore...... :( :( :( ma anche grazie anche al fatto che il motore e' in alluminio :) Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: Phormula su Marzo 24, 2003, 13:08:24 pm E' una semplice questione di rendimento termodinamico. I Diesel moderni hanno rendimenti medi superiori al 30%, valore al quale non arrivano nemmeno i migliori benzina.
Morale della favola, d'inverno ci vogliono almeno 20 minuti o 10 chilometri per portare il motore in temperatura. E se lo si lascia girare al minimo ancora di piu'. A lungo andare, il continuo impiego sotto la temperatura di esercizio degrada l'olio (che viene "lavato" dalla condensa, e crea maggiore usura. Viste anche le maggiori sollecitazioni, chi usa la macchina per fare tanti tragitti brevi e vuole che gli duri 200 mila km, fa meglio a puntare su un benzina. Titolo: Re:Diesel. Partenza a freddo. Post di: Cizu su Marzo 24, 2003, 15:40:28 pm Citato da: Homer su Marzo 24, 2003, 11:52:59 am Piuttosto so di un altro problema che per esempio per me si ripete con le temperature rigide: quando vado in ufficio la mattina, d'inverno, la macchina non fa in tempo a scaldarsi (percorro circa 6km in una 20ina di minuti). penso che in questi casi sia consigliabile effettuare un po' piu' spesso il cambio dell'olio perche' appunto, come gia' e' stato detto dagli altri forumisti, esso si corrompe a causa della condensa che si forma nel motore.
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