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ad aprile 2011 in Italia sono state immatricolate 157.309 autovetture, il 2,24% in meno rispetto allo stesso mese del 2010 il dato si attestò a quota 160.919. In questo contesto la quota del gruppo Fiat ora veleggia intorno al 28,8% circa (dal 30,8% dell'aprile 2010) con vendite che scendono dell'8,4%.

Margrado il calo limitato rispetto all'anno scorso bisogna ricordare che in numeri assoluti i dati di vendita di questo aprile sono esremamente bassi, perché anche l'aprile del 2010 fu un mese iper-depresso per le consegne; la ripresa sembra lontana.

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ci sono immatricolate tipo 35 milioni di auto a cui vanno aggiunte le moto e i mezzi pesanti. ergo è chiaro che abbiamo raggiunto la saturazione, però 150000 auto al mese sono meno di 2 milioni all'anno quindi il tempo di rotazione del parco circolante è di 20 anni!!
quindi in futuro ci dovrà essere per forza una certa ripresa, non penso che le abitudini stiano cambiando così rapidamente  da dimezzare il numero di auto in un prossimo futuro.

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... ma scusate! I soldi dove sono? C'è gente che non ha i soldi per mangiare e si comprano l'auto nuova? C'è una disoccupazione e una precarietà in giro che fa paura! E questi ancora che vogliono vendere auto nuove?

infatti se si analizzano le scelte commerciali delle case si nota come si stiano inventando sempre più spesso nuove tipologie e segmenti di mercato per andare a solleticare la curiosità dei potenziali acquirenti piuttosto che puntare sulle classiche  distinzioni tra utilitaria -media-grande-ammiraglia

Che facessero un'auto che costi poco comprarla e mantenerla, con il necessario per la sicurezza, un pò di confort senza strafare e l'abitabilità per una famiglia di 4 persone! E che la smettano di mettere a listino auto da 15.000€, pubblicizzarle scontate a meno di 10.000€ per poi risalire a 18.000€ con due accessori obbligatori!
O dobbiamo aspettare i cinesi?

Bhe la gente ha solo da non mettere il clima automatico, i cerchi da 17", il blu&you for me, ecc. ecc. su una macchina da 10000€  ;).... perchè se uno gira con 10/12000 ci si compra una utilitaria degna dell'utilizzo per cui è nata  ;)

La risposta purtroppo è sì, cosiccome ci siamo abituati ad avere prodotti elettronici, giochi, vestiti a prezzi stracciati così il giorno in cui arriveranno le auto a metà prezzo e pari qualità ci butteremo a pesce. E dopo la morte dell'industria elettronica, di quella dei giochi e del tessile assisteremo anche alla morte dell'industria automobilistica. Mi chiedo però chi potrà acquistare un'auto quel giorno, anche costasse 1000€ se non è rimasto più nessuno con un lavoro saranno in pochi a potersela permettere...

io credo che un'auto debba avere
abs
4 bags
vetri elettrici
climatizzatore
fendinebbia

stop, tutto il resto sono sfizi

Appunto! La disoccupazione e la "povertà" di adesso in Italia è soprattutto figlia di tutto questo, sono anni che lo dico. Non si sopravvive di centri commerciali. C'è bisogno di produzione, industria di trasformazione ad alto contenuto tecnologico e di brevetti, se si vuole impostare l'economia su base industriale. E sinceramente, con i tempi che corrono, avrei già impostato l'economia italiana su altre basi: ricerca scientifica, cultura, gastronomia, agricoltura biologica e turismo.

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Hai fatto la fotografia dell'Alto Adige,,,

Non mi sembra che siano poveri, anzi! Non so se su larga scala funziona, anche perchè comunque c'è bisogno di un minimo di industria, ma che non sia la principale attività.

bhe in alcune condizioni avere la parte vicina alla macchina piu illuminata mi aiuta (son come enrico la talpa purtroppo)

Mi riferivo alla seconda parte, quella sui settori sui quali puntare, lo hanno fatto e ora stanno incassando i dividendi di questa politica. L'italia potrebbe essere veramente un paradiso, a livello di turismo potrebbe non avere rivali invece è stata superata da numerosissimi paesi che hanno meno da offrire ma lo presentano meglio. Stessa cosa per la gastronomia, in Italia ci dovrebbe essere la coda di turisti che fanno tour gastronomici nelle regioni italiane invece anche in questo la Spagna ha saputo vendersi meglio.

da quanto manchi dalla spagna beppe ?

Principale no, ma nemmeno sbragata...soprattutto in quelle zone della Val padana dove c'è ben poco da vedere....tipo la prima cintura di Torino o Milano...difficilmente la ai vivere di turismo (nichelino fallirebbe il giorno dopo  :P)
Viceversa scempi come acciaierie e stabilimenti automobilistici in riva al mare sarebbe meglio evitare.

Solo che ci manca la cultura del turismo, magari tra 20 anni ci arriviamo, ma ora siamo ancora alla fase dei prendi i soldi e scappa....

Il turismo in Spagna è crollato del 10% nel 2010 ma il numero di turisti in Spagna resta comunque superiore di oltre il 20% rispetto a quello dei turisti che vengono in Italia, malgrado l'italia offra molto ma molto ma molto di più; è anche vero che parte dello sviluppo della Spagna ha portato alla costruzione di scempi edilizi che fortunatamente in Italia sono ormai parte del passato.

basta vedere come viene gestito il sito di Pompei, che non ha rivali al mondo.
Una buona manutenzione, aree ristoro e negozi di souvenir farebbero la felicità dei turisti e il sito ci guadagnerebbe invece di essere in perdita.
Purtroppo coloro che dovrebbero amministrarci se ne fregano e amministrano solamente le loro tasche.

pompei pare che lo useranno per buttare "'A munnezza" tanto che cazzo gliene frega.....

in italia non sappiamo valorizzare nulla, nella valle dei templi riusciamo a far costruire, pompei non la caghiamo,
all'estero la prima merda che potrebbe ache solo essere di minimo interesse in 4 secondi viene valorizzata

Avevo letto su Pompei che la cosa era ancora peggio... I soldi c'erano, ma non venivano usati. Così come tantissimi fondi dell'unione europea

questo paese mi fa schifo ogni giorno di più.
Alle prossime amministrative IO voto 5 stelle, poi si vedrà.

vabbè ma che turismo vogliamo che venga da noi se alle 2 scatta il coprifuoco? minchia in spagna volendo ci si diverte fino all'alba e infatti i ragazzi fanno la fila per andarci. a milano non si trovano neppure i locali in cui ascoltare musica dal vivo. se fossi un turista in italia ci verrei solo per le montagne e fare un week end a roma o firenze e stop. col cazzo che vengo in un posto come milano dove il venerdi a mezza notte il centro pare il deserto e se mi piglio fanta e panino pago 10€ ::).

ma cmq mi non mi pare che ci sia stato un grande impoverimento anzi, la dacia ha perso quote di mercato a quanto mi risulta.

ma questo non è vero.
In USA o in UK riuscire a mangiare dopo le 9-10 di sera è un'impresa.
Eppure son pieni di turisti.

Idem Parigi o la Germania.

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se, mica tanto, adesso dopo le 2 è vietato servire alcolici ::). c'è giusto un pò di gente alle colonne ma nulla di paragonabile agli altri paesi che ho visitato. per dirne una hanno chiuso le scimmie, uno dei locali più famosi di milano dove andava a suonare anche gente di spessore, brera è praticamente un mortorio.

sinceramente il paragone con tutti i paesi europei che ho visto è impietoso, monaco, berlino, londra, praga sono piene di pub, birrerie, locande dove puoi mangiare con 10-15€ e berti una birra. gli inglesi hanno abitudini diverse, mangiano alle 6 perchè a mezzo giorno si fanno giusto un panino. ma dalle 6 in poi londra è piena di locali, per non parlare di monaco o stoccolma che pur essendo la metà di milano offrono molto di più. noi abbiamo abitudini mediterranee come gli spagnoli però i nostri locali fanno gli orari degli svedesi e costano come a wall street.
amici in erasmus dalla spagna pensano che siamo matti.

Non siete mai stati a Bergamo, qui è molto peggio  ;D

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Dipende dove...Seattle e' un mortorio alle 9......anche alle 10 nei weekend...a San Diego invece a mezzanotte c'e' gente tranquillamente a passeggio e locali aperti anche di settimana....e' anche un fatto climatico....

uff quando ho letto del sito di pompei ho pensato subito a questo...

http://www.pompeiisaunaclub.ch/

quoto alla grande! e sottolineo! :D

Ma quali ricerca e industrie avanzate ci sono in Trentino AA?  E' una ricetta inapplicabile ad un paese grandi come l'Italia. Per non parlare dei vantaggi fiscali.