Titolo: Test Lancer EVO 6 Post di: kaos su Marzo 28, 2003, 01:09:21 am Purtroppo il test risale a un paio di anni fa e fu abbastanza breve, oltretutto non riuscii a guidare personalmente ma feci solo il passeggero....ma tanto bastò per inculcarmi la fissa di riuscire ad averne una a tutti i costi prima o poi....
Tutto cominciò un giovedì pomeriggio allorchè mi telefonò un mio amico di pavia......mi disse che aveva conosciuto un tizio di roma, tra le altre cose tester di Elaborare saltuario, attraverso il club dei possessori di Nissan Sunny Gti-R italiano al quale si era iscritto da poco (bei tempi quando mettevamo alla frusta quella autentica bomba assassina.....con la centralina della superchips installata da Castelli Italtec, filtro e scarico artigianale diretto in acciaio inox arrivava quasi a 300 cv sul banco...come ci siamo esaltati con quel mezzo e i soldi che abbiamo bruciato in benza lo sa solo il Signur...le sfiammate in rilascio e relativi scoppi tonanti rimarranno leggendari, però quante soddisfazioni e quanto si impara a guidare una bestia simile)....ma sto divagando.... Durante questa chiamata mi disse...tu che sei sempre per concessionari, c'è questo tizio di roma che vuole vendere la sua sunny e prendersi sta giapponese che sembra così terrificante sulla carta (e quanto lo è....ooohhh se lo è cazzo)..... Allora telefonammo alla Mitsubishi motors qui a milano (Bepi Koelliker, l'importatore per la precisione)...e ci dissero che avevano appena ricevuto una Lancer Evo 6 aziendale (probabilmente era una di quelle testate dai giornalisti poco prima) da vedere e...PROVARE.....fiiiii neanche a dirlo eravamo la il sabato mattina come degli avvoltoi col tizio che era arrivato da roma in treno..... il prezzo era 50 o 55 milioni, lei era grigio chiaro, gomme e tutto ancora originale e circa 25-28 mila km se non ricordo male.... Ecco che la portano davanti all'ingresso del salone, siamo pronti..... prima di tutto è d'obbligo soffermarci per guardarla da fuori........troppo cattiva....si, è vero, in coda c'è un alettone gigantesco ma visto nel contesto ha il suo perchè e oltretutto è dotato di dispositivo per variare l'incidenza dall'abitacolo con pulsante, in base al carico aerodinamico richiesto(operazione che mi sembra avvenga anche automaticamente forse)...che dire delle altre quantità notevoli di prese d'aria? Menomale che ci sono altrimenti si fonderebbe tutto dopo qualche tirata di quelle malvagie :o))))) Non si può non notare quei dischi dei freni rocciosi "appesi" dietro ai grandiosi cerchi oz da 17"......con le spettacolari pinze brembo tinte di rosso come le fiamme dell'inferno.....proprio il luogo in cui si tramuterà l'insieme ruote-cerchi-freni dopo qualche sparata..... Rientriamo nel mondo reale con la mente per dare al cervello qul minimo impulso che ci faccia entrare nell'abitacolo.....questa volta non ho guardato la qualità o l'aspetto delle plastiche o della plancia o gli allineamenti, l'unica cosa che ti cattura come un magnete immenso appena ti siedi sono i sedili recaro che ti abbracciano come la morsa di un enorme boa constrictor che sta per stritolarti,il volante che sembra preso da una monoposto, il pomello del cambio e infine gli switch per modificare il funzionamento dei differenziali in base alle condizioni del fondo stradale e del clima.....stupendo.......ora siamo sul settaggio Tarmac (asfalto)..... Ed ecco che il venditore gira la chiave.........tutto si ferma, paralizzato come per incanto, come in una delle sequenze di Matrix..........dura un solo istante ma sembra palpabile.......ed il motore scoppia, perchè dire che si accende sarebbe una bestemmia che non significa nulla in questo caso......ed ecco che appena assestatosi, quando tutti i differenziali si sono sgranchiti, si sente solo un borbottio nemmeno invasivo........dentro la prima e partiamo per cercare l'asfalto da divorare......sembra di essere su un caccia ala-X di guerre stellari mentre sta eseguendo la procedura di decollo ..........un leggero e brevissimo brivido mi attraversa.....finalmente riesco a provare questo oggetto tanto discusso e risaltato dai giornalisti smanettoni..... Usciamo dal salone (per chi conosce milano si trova su viale Certosa, un vialone dritto per alcuni km ma intervallato da molti semafori che porta direttamente alle autostrade) e dirigiamo in direzione nord fuori milano....subito un semaforo rosso.....eccoci fermi al minimo...il venditore guarda la strada davanti e vede che il vialone è libero e ci dice di reggerci....bene, si comincia a fare sul serio finalmente....tutti già allacciati ed ecco che scatta il verde, acceleratore a fondissimo e la macchina parte come fosse lanciata da una catapulta per assedio medioevale....è pazzesco, sapevo che andava forte ma mai avrei pensato così......e dire che siamo su in 4 nemmeno troppo leggeri.....appena entra la coppia pare che una mandria di rinoceronti stia spingendo da dietro (alla fine lo 0-100 sta a meno di 5 secondi se ricordo bene, o li intorno), la cosa più sbalorditiva è il totale trasferimento di ogni millimetro di trazione sull'asfalto senza nessuna perdita e le 4 ruote motrici coaudiovate dagli ottimi differenziali danno l'effetto tamponamento posteriore da treno appena si pesta forte...........via come una folgore, seconda terza e....staccatona perchè siamo già a 120 all'ora e basta così che ancora in città si vocifera ci siano i 50 all'ora, altrimenti l'autostrada non la vediamo nemmeno da dietro le sbarre..... Similmente all'accelerazione anche la frenata ti attacca ma in modo opposto, ovvero facendoti sentire quanto può diventare quasi tagliente il profilo di nylon della cintura di sicurezza sul torace...... e finalmente entriamo sui vari raccordi autostradali....e qui avviene l'esplosione vera.....dalla rampa di immissione è un susseguirsi di cavalcate (stranamente il venditore guidava anche discretamente con cambi rapidi) seconda, terza, quarta e siamo a 190...saranno passati quanti secondi?Non lo so ma sicuramente troppo pochi per permettere alla compressione del torace di tenere il passo con la pressione dell'atmosfera che ci schiaccia al sedile come una grossa pressa..... Fortunatamente prima di tornare riusciamo ad affrontare qualche curvone veloce constatando quanto siano resistenti le miglie per reggersi sul padiglione e quanto sia inflessibile, quando carico, l'assetto di questo uragano giapponese (dovevano chiamarla Tsunamy questa macchina...Mitsubishi Tsunamy EVO 6.....ora si che rende l'idea)..... Ora usciamo alla prima rampa per tornare dentro a milano e poi al salone..... Quando siamo scesi, dalle prese d'aria sul cofano usciva un calore che poteva essere tra gli 80 ed i 90 gradi, a tenerci su la mano qualche secondo la scottatura era tranquilla..... che altro dire? Solo poche auto mi hanno impressionato allo stesso modo e sono ovviamente la Modena di Mark (ma in maniera molto diversa) e la belva del Barn (che spinge ancora di più ma con maggiore fluidità, senza quella sensazione di tamponamento che ti da la Evo in maniera così marcata)......la brutalità che sfodera la macchina quando viene spinta con cattiveria è qualcosa di veramente rallystico, i limiti di tenuta sono pazzeschi ma la concentrazione richiesta non ammette cali evidenti quando si è in fase di pestaggio col piede... Ora sapete perchè da quel giorno ho un dovere in più....riuscire ad avere questa auto...nella fattispecie mi piacerebbe ancora di più se fosse la Evo7 ma mi accontento comunque della 6...che dite? Titolo: Re:Test Lancer EVO 6 Post di: Diabolik82 su Marzo 28, 2003, 18:19:28 pm l'unica cosa brutta di quando provi queste belve è quanto risali sulla tua macchinetta.....che depressione ti viene!! ;D
Titolo: Re:Test Lancer EVO 6 Post di: Miki Biasion su Marzo 28, 2003, 23:35:52 pm Già cavolo, dopo che provi macchine del genere non vorresti più lasciarle.. per non parlare di quando rimetti il sedere sul sedile della tua. RIVOGLIO LA FOCUS RS!! ;D ;D
ilPistone.com | Powered by SMF 1.0.2.
© 2001-2004, Lewis Media. All Rights Reserved. |