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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: &re@ su Ottobre 21, 2011, 12:01:44 pm



Titolo: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: &re@ su Ottobre 21, 2011, 12:01:44 pm
Stohr lo conoscete tutti.

Luigi Rivola è un giornalista storico in ambito motociclistico (ex Motociclismo, ex Motosprint e In Moto, ex Superwheels, ora a Dueruote/Motonline.com).

Beh, questa è la loro idea, che è anche l'idea di molti sul Pistone, ne abbiamo parlato millemila volte, ma personalmente trovo interessante che sia condivisa da Stohr, che sul tema penso sia piuttosto competente.

Pane per Mauring ;D

Da http://rivola.motonline.com/senza-categoria/pericolosamente-sicuri/

Sul Corriere della Sera di lunedì 17 ottobre ho trovato un interessante intervista di Paolo Lorenzi a Siegfried Stohr, ex pilota di Formula 1 e responsabile dei corsi di guida automobilistica dell’autodromo di Misano.
Ad attirarmi in particolare è stato il titolo: “Stohr: troppa sicurezza può essere… pericolosa”, una tesi che personalmente sostengo da anni col solo risultato che se la espongo passo per mentalmente arretrato o irrimediabilmente vecchio.
Poche settimane fa mi divertivo a provare una Ducati Diavel e devo ammettere che quella straordinaria coppia scaricata sul gommone posteriore era una goduria. Però ogni tanto sentivo che l’elettronica rimediava a una perdita di aderenza dovuta all’asfalto sporco o rovinato, e in effetti la sensazione di sicurezza che percepivo da questo intervento importante, pur se non richiesto, era notevole.
Devo però anche dire che la tecnologia arretrata, priva di elettronica di qualsiasi genere, delle mie prime moto, mi ha insegnato presto, molto presto, a stare in orecchio” e a farmi il mio controllo di trazione e l’ABS personale integrati nei polsi destri e sinistri e in entrambi i piedi. Il tutto collegato alla centralina naturale, quella sistemata in testa e ben funzionante anche senza scelta di mappature diverse, a patto di mantenerla costantemente collegata ai sensori.
Dice Stohr: “Ci affidiamo sempre più all’automobile che può segnalarci un colpo di sonno, avvisarci di un cambio di corsia, frenare o rallentare in vista di un ostacolo. E questo porta a un calo di attenzione. Le automobili attuali insegnano di meno. Trent’anni fa una curva troppo allegra faceva fischiare le gomme, e questo era un chiaro segnale di un errore di guida. Così come una frenata troppo decisa bloccava le ruote. Oggi le gomme non fischiano più, le ruote non si bloccano, ma si rischia ancora di finire fuori strada”.
Ed è proprio questo il punto. Quando, da giovane, guidavo la Fiat 1100 di mio babbo, ancora priva di pneumatici radiali e con freni e prestazioni indegni oggi di una vetturetta senza patente, a novanta all’ora in curva l’auto andava da tutte le parti, e in rettilineo a centotrenta sembrava un missile impazzito. Era divertentissima e ti obbligava ad imparare subito ogni genere di correzione. Sbagliare era facile, ma anche rimediare, visto che la velocità in gioco era molto limitata. E se sbattevi (come mi è capitato non una sola volta) comunque sbattevi relativamente piano. Il suo basso livello di sicurezza era un elemento di sicurezza. Lo stesso discorso valeva per le moto.
Un pilota che sa ed è allenato a reagire al comportamento di un veicolo portato oltre il limite può solo guadagnare dalle meraviglie che oggi l’elettronica gli mette a disposizione, ma chi ha imparato a guidare con tutti questi elementi di controllo che gli evitano spiacevoli sorprese fin quando non la fa troppo grossa, probabilmente si troverà incapace di reagire in qualsiasi modo nel momento in cui sul display si accenderà la scritta “scusa, ma adesso devi pensarci tu…”.
Conclusione? Una volta il limite lo trovavi già a 90 all’ora, oggi, grazie ai progressi della ciclistica, delle gomme e dell’elettronica, da 180 in su. E le conseguenze di un errore sono ben diverse. Il che significa che le auto e le moto indubbiamente molto più sicure che oggi possiamo guidare ci tutelano meglio nell’ambito della normalità, ma ci portano anche ad andare “normalmente” più veloci. Con ciò che ne consegue se capita un incidente.


Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: TonyH su Ottobre 21, 2011, 12:10:07 pm
Conclusione personale. L'auto è uno strumento. Punto.
Se l'auto sicura porta a un calo di attenzione, è colpa del guidatore, non dell'auto. Ed è sul guidatore che bisogna agire, non sull'auto.

Vero che le auto una volta avvisavano prima il limite (ma anche oggi eh...basta prendere delle gomme e degli assetti umani, nessuno obbliga a prendere i cerchiazzi con gomma /45 e l'assetto "minkiasocionurburgringspecial" sulla Polo") e che le velocità basse permettono margini di recupero più ampi.
Però una volta successo l'imprevisto, tra sterzi lenti e assetti un po' del menga potevi pagarla cara "l'esperienza di guida".

Fiesta '89 aveva DUE stelle in stabilità anche nelle versioni normali. Ok, rispetto alla fiesta attuale era più comunicativa...però io preferisco andare in giro con l'attuale con ESP...


Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: &re@ su Ottobre 21, 2011, 12:22:21 pm
Citato da: TonyH su Ottobre 21, 2011, 12:10:07 pm
Conclusione personale. L'auto è uno strumento. Punto.
Se l'auto sicura porta a un calo di attenzione, è colpa del guidatore, non dell'auto. Ed è sul guidatore che bisogna agire, non sull'auto.

Concordo, penso che sia quello che intende Stohr con “Ci affidiamo sempre più all’automobile..."
Solo che non lo fa nessuno, si agisce solo sull'automobile (addirittura aumentando le fonti di distrazione, come se per la guida fosse un aspetto secondario, un effetto collaterale dell'andare da A a B).


Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: Losna su Ottobre 21, 2011, 12:31:01 pm
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Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: TonyH su Ottobre 21, 2011, 12:37:13 pm
Citato da: &re@ su Ottobre 21, 2011, 12:22:21 pm
(addirittura aumentando le fonti di distrazione, come se per la guida fosse un aspetto secondario, un effetto collaterale dell'andare da A a B).


Si, infatti non capisco l'ultima smania di mettere navigatori con TV e internet.
E dall'altro lato che non si migliorino i sistemi di comando vocale, che trovo molto utili e che distraggano meno rispetto a cercare il pulsante o il sottomenù apposito.
Citato da: Losna su Ottobre 21, 2011, 12:31:01 pm
Non sono completamente d'accordo.  Lo strumento può favorire determinati comportamenti o scoraggiarli, può implicare esiti diversi.
Certamente l'elemento più importante rimane l'operatore, ma, ripeto, non l'unico.


Però se per evitare che sorgano determinati comportamenti si debba rinunciare a qualcosa che innalza la sicurezza attiva o passiva...no grazie.
Poi sono d'accordo che le fonti di distrazione debbano essere ridotte al minimo. Ma le fonti di distrazione. Ma mai e poi mai rinuncerei a ABS o ESP solo perchè qualche testa di legno può abusarne. Elimino la testa di legno, non gli ausilii....


Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: Losna su Ottobre 21, 2011, 12:49:14 pm
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Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: TonyH su Ottobre 21, 2011, 12:52:40 pm
Citato da: Losna su Ottobre 21, 2011, 12:49:14 pm
La cosa peggiore in termmini di sicurezza sono la quantità di comandi, schermitouch e balle varie con le quali le vetture attuali vengono farcite.


Infatti come dicevo anche a &re@ si dovrebbe puntare di più sui comandi vocali...ad esempio con il Blue&Me si comanda vivavoce e radio. Senza staccare le mani dal volante e senza distogliere lo sguardo dalla strada.

Però mi rendo conto che farebbe poco fico una plancia spoglia...


Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: Neo (Mr. Anderson) su Ottobre 21, 2011, 12:57:00 pm

Andatelo a dire a chi ci ha lasciato le penne perchè in frenata gli si sono bloccate le ruote e non è riuscito a sterzare...
oppure a chi ha preso un'imbardata ed è andato in fosso o contro un albero...
oppure a chi ha percorso una curva e le gomme "di legno" di qualche anno fa non hanno tenuto.

la sicurezza è aumentata, se la sicurezza porta ad essere imprudenti allora bisogna educare meglio chi guida.



Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: &re@ su Ottobre 21, 2011, 12:58:10 pm
Citato da: Neo su Ottobre 21, 2011, 12:57:00 pm
la sicurezza è aumentata, se la sicurezza porta ad essere imprudenti allora bisogna educare meglio chi guida.

Che infatti è quello che dice Stohr, che dice Tony, che dico anche io... mettiti calmo e rileggi...
:P


Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: Samurai X su Ottobre 21, 2011, 13:00:05 pm
E' la paura che ti fa stare allerta e non ti fa sbagliare. Se ti senti sicuro ti rilassi e ti freghi con le tue mani.


Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: mauring su Ottobre 21, 2011, 13:06:36 pm
Al solito, anche i grandi piloti arrivano sempre tardi rispetto al mauring.  8) 8) :P :P :P ;D

Faccio notare che anch'io imparai a guidare (a 9 anni, utilizzando solo prima e seconda) sulla Fiat 1100 D del babbo.  :D


Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: Losna su Ottobre 21, 2011, 13:25:15 pm
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Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: Neo (Mr. Anderson) su Ottobre 21, 2011, 14:21:17 pm
Citato da: Losna su Ottobre 21, 2011, 13:25:15 pm
tutti gli incidenti che hai decsritto avvengonbo anche con vetture dotate di tutti i ritrovati tecnologici moderni.  E spesso avvengono a velocità di 30 km/ora superiori, che ne vanificano l'utilità.


ok, però:

- se senza diavolerie elettroniche esco di strada a 80km/h e con le diavolerie a 130km/h.... se faccio 90mi salvo.. se faccio 120 mi salvo se faccio 150 no...

- se freno a 100km/h sul bagnato senza abs mi fermo in 100metri... con abs in 50... bene se il mio ostavcolo è a 80metri mi salvo.. se è a 60mi salvo se è a 30 no.

La velosità media nel traffico non è aumentata a dismisura in questi ultimi anni, perciò spessissimo alle velocità medie attuali i dispositivi elettronici ti salvano o ti riducono la percentuale di incidenti/feriti/morti.

Non è che perchè l'auto la sento sicura allora faccio i 200km/h in centro abitato... in quel caso sei incoscente e ti ucci anche con un carroarmato... ci sono delle regole da rispettare, se si stà nell'intorno di quelle + o - un 20% (non le se infrange di molto), stai sicuro che le auto moderne sono decisamente più sicure di quelle di una volta.


Titolo: Re: Stohr, Rivola, la modernità e la sicurezza
Post di: baranzo su Ottobre 21, 2011, 14:46:26 pm
Io dissento, soprattutto nella parte in cui afferma che "se sbattevi (come mi è capitato non una sola volta) comunque sbattevi relativamente piano. Il suo basso livello di sicurezza era un elemento di sicurezza"

Come si spiega che nel 1971 (l'anno più nero in Italia) le vittime per incidenti stradali, con un parco circolante che era una frazione di quello attuale, hanno superato quota 10'000 mentre oggi siamo sotto a 4000? Se oggi ci sono 4 volte le auto che c'erano 40 anni fa e gli incidenti sono 2/5, significa che oggi andare in auto è 10 volte più sicuro, punto. Il resto sono cazzate.


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