ilPistone.com

Un video che ne racconta un poco le gesta:

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=TN3MFLwlsEg

Ora, ognuno si gestisce la vita come crede e con le proprie priorità, però quando vedo questi filmati mi chiedo come possano ancora permettere manifestazioni del genere.

Mi sembra di aver letto di oltre 250 morti in questa gara dov'è "TASSATIVAMENTE VIETATO CADERE"

Che spettacolo per me e' una cosa romantica

sono d'accordo. pero' preferisco "legalizzare" questi deficienti che averli in mezzo alle famiglie che vanno al mare la domenica .....

Follia, coraggio e disprezzo della vita tutto assieme...meraviglioso...una volta della vita bisognerebbe andarci, in moto (a guardare ovviamente)

non lo farei mai ma è bellissimo da vedere

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Sul giudizio all'insensatezza del TT, io sono d'accordo con Madbob.
C'e' da dire che in Inghilterra hanno un modo tutto loro di intendere le gare, anche molti circuiti permanenti la' hanno standard di sicurezza bassissimi (per non dire che non ce li hanno proprio).
Si' e' un modo di correre "romantico" a suo modo, ma io lo trovo folle.
Vietarlo? Boh... e' gente che lo fa nella piena consapevolezza del rischio (almeno si spera). L'importante e' che almeno le gare non siano tutte cosi', e uno possa scegliere in che contesto correre. Considerando anche che il rischio e' sempre dietro l'angolo e ne abbiamo avute tragiche espressioni proprio di recente.

Anche io sono d'accordo, ma aggiungo che è un modo ormai non più accettabile di mettere la propria vita a rischio. A parte le conseguenze personali e quelle sui familiari, che possono essere devastanti, ci sono anche obblighi e costi per la collettività. In tutto in nome di un "romanticismo" che secondo me confina con la irresponsabilità, per non dire peggio.

Si si certo, ma il fatto e' che lassu' quasi tutte le gare sono molto piu' rischiose di quanto consideriamo ragionevole oggi.
Il TT e' "fuori scala", ma dai un'occhiata ai circuiti di Bathurst o Cadwell Park (tanto per dirne un paio che sono gia' passati sul Pistone)... sono tracciati che fanno accapponare la pelle, e ci corrono i Campionati Nazionali, non una gara all'anno.
In pratica, le uniche piste decenti sono quelle con l'omologazione internazionale (e manco tutte... Brands Hatch per esempio e' omologata per le SBK ma non per le MotoGP, e ci sara' un perche').
Le altre sono indecorose, roba che le nostre Varano, Adria o Magione in confronto potrebbero ospitare le Formula 1...

That's british racing.

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Rispetto la tua opinione, ma non la condivido assolutamente.

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Direi tutte.

Ma tanto per essere universali, ritengo che molti protagonisti di questo video siano altrettanto insensati e criticabili. La vita non è uno scherzo.

http://www.youtube.com/watch_popup?v=EEu42L0ufBY

Tanto per...
Sui biglietti delle manifestazioni motoristiche inglesi (e anche sulle iscrizioni dei piloti) ci sono scritte come queste
(http://www.pitpass.com/images/headlines/various/motoorracingisdangerous480.jpg)

Nei nostri biglietti non l'ho mai letto... diciamo che per loro la pericolosita' e' un ingrediente della ricetta, piu' di quanto non lo sia per noi.

Da vedere e' spettacolare, i concorrenti sono contenti di andarci, meglio di cosi'...

Resta solo la questione sollevata giustamente da Claudio53, e cioe' i costi per la comunità. Basterebbe imporre una (costosa)  assicurazione che copra tutti i danni derivanti da tale attività.

C'e' anche un'altra questione, però, che e' quella del messaggio pericoloso che tali manifestazioni possono trasmettere. E cioè che la vita ha poco significato se non la metti a repentaglio per fare qualcosa di spettacolare. Che un'attività puo' essere avvincente, interessante, solo se si rischia la pelle, che sei qualcuno solo se sei un sopravvissuto tra tanti finiti in camposanto. Che se devi vivere 80 anni senza mai fare cose simili, tanto vale che ti suicidi. 

Forse e' questo il lato piu' socialmente pericoloso.

Si' e' un aspetto potenzialmente pericoloso, ma fortunatamente le competizioni a livello internazionale hanno scelto un'altra strada per la sicurezza gia' da diverso tempo, quindi direi che la gran parte di pubblico e partecipanti abbia capito bene che non e' quello l'esempio da seguire (e meno male!).

Molti possono essere affascinati dal TT, ma pochi seguiranno l'esempio per spirito di emulazione, i temerari rimarranno sempre pochi, che lo farebbero a prescindere. Imho.

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Si parlava di danni fisici derivanti da una simile attività sportiva.

Dovresti ben sapere che le assicurazioni vita subiscono aumenti cospicui del premio se l'assicurato pratica sport pericolosi. A volte non ti assicurano nemmeno.

E questo sport mi sembra pericolosino, cosi', ad occhio....  ::)

Tu, forse, assicureresti chi partecipa al TT e corse simili per una pipa di tabacco, la mia azienda credo di no.

E curati 'sta antimauringhite, che sta diventando cronica.  :P ;D Ultimamente, poi, ti sei incordito e offendi pure.

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Culo sportivo non è esattamente un gran nome.  ;D

Questa e' un' emerita stronzata (attacco all'affermazione, non alla persona).

Non ho messo "costosa" in grassetto, ne' in maiuscolo, nè sottolineato. L'ho messo tra parentesi perchè e' una logica ed inevitabile conseguenza della rischiosità.

Che tu lo voglia o no, le assicurazioni per eventi molto rischiosi come un TT sono lapalissianamente costose.

Hai mai visto i questionari che si fanno firmare agli assicurati per le polizze vita ? Immagino di si...
Sono quelli dove si chiede se fuma, se fa il palombaro, se si butta col paracadute, ecc..

Servono per calcolare delle cifre, dette SOVRAPPREMI, che si sommano al premio base rendendo la polizza piu' costosa.

Poi a volte fanno un piccolo errore di calcolo e questi sono i risultati...

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=0e4EXbArJe8#!

il TT è ormai superato lo dovrebbero capire pure chi ci và.

Le mans ad esempio è sempre una leggenda , ma le chicane all'heunardieres ci sono!

Prima facevano i 400 !!!!

Losna sta solo dicendo che hanno un costo proporzionato al rischio (come tutte le polizze), quindi sara' presumibilmente alto di per se'.
Dalla tua prima affermazione sembrava intendessi dire che devono costare ancora di piu' per scoraggiare i partecipanti. Almeno io l'ho intesa cosi'.

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