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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: saturn_v su Aprile 05, 2012, 18:52:22 pm



Titolo: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: saturn_v su Aprile 05, 2012, 18:52:22 pm
Quest'anno corre il quarantesimo anniversario di una tra le vetture Italiane piu' innovative ma sfortunatamente anche piu' iincomprese" e sottovalutate, la formidabile Beta.

Fu la prima moderna grande e potente berlina a TA e motore trasversale e parecchie altre chicche di innovazione....si trovano tracce di essa fino alla 164 (e forse anche la 166).

Le sospensioni posteriori fecero scuola in tutto il mondo (Lancia sfortunatamente non le brevetto') cosi' come la soluzione del semiasse intermedio ormai universalmente adottata.

(http://farm4.static.flickr.com/3556/3524799089_78a1937230.jpg)

L'esemplare (1800 prima serie) usato nel raid organizzato da Gente Motori da Ginevra a Citta' del Capo, incredibilmente sopravvissuto ed usato come "ripostiglio" in una autorimessa

http://www.youtube.com/watch?v=mucQEqHGmLg




Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: Homer su Aprile 05, 2012, 19:02:29 pm
Citato da: saturn_v su Aprile 05, 2012, 18:52:22 pm
Quest'anno corre il quarantesimo anniversario di una tra le vetture Italiane piu' innovative ma sfortunatamente anche piu' iincomprese" e sottovalutate, la formidabile Beta.

Fu la prima moderna grande e potente berlina a TA e motore trasversale e parecchie altre chicche di innovazione....si trovano tracce di essa fino alla 164 (e forse anche la 166).

Le sospensioni posteriori fecero scuola in tutto il mondo (Lancia sfortunatamente non le brevetto')

(http://farm4.static.flickr.com/3556/3524799089_78a1937230.jpg)

L'esemplare (1800 prima serie) usato nel raid organizzato da Gente Motori da Ginevra a Cape Town, incredibilmente sopravvissuto ed usato come "ripostiglio" in una autorimessa

http://www.youtube.com/watch?v=mucQEqHGmLg





era talmente innovativa che la producono ancora adesso uguale identica ad Ingolstadt!!


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: alura su Aprile 05, 2012, 19:40:52 pm
;D ;D ;D ;D


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: saturn_v su Aprile 05, 2012, 19:42:08 pm
Citato da: Homer su Aprile 05, 2012, 19:02:29 pm
era talmente innovativa che la producono ancora adesso uguale identica ad Ingolstadt!!



.... ;D Tra l'altro l'unica berlina Audi che mi piace!!!

Da comiche la pagina del sito Audiusa sulla A7......"boldly innovative"....ma "innovativa" dde che???...Ah si, ora le 2 volumi aerodinamiche le chiamiamo "coupe' 4 porte".....

Comunque mi fa piacere che le berline fastback siano un po' tornate di moda...a me sono sempre piaciute.....


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: Alequattro75 su Aprile 06, 2012, 09:45:44 am
Saturno, come sai da sempre sono tuo estimatore, ma questa volta non sono d'accordo con te.
Passi che la Beta avesse un'ottima meccanica, ma era davvero bruttissima, anche per l'epoca (cosi' come la A7, sia ben chiaro...), soprattutto la prima serie, e rispetto alle Lancia del periodo, davvero mal costruita e rifinita. Si arrugginiva solo a guardarla, e gli interni erano davvero tristi e mal montati.
Nella sua carriera venne più volte ristilizzata pesantemente (a conferma che la linea fosse davvero brutta) e presso i lancisti è considerata l'inizio della fine.
All'epoca come amministratore delegato del gruppone, mi sembra ci fosse Rossignolo. Ebbene, non che nutra grande stima di questo personaggio, ma lui stesso la defini' una "vera schifezza..", testuali parole.
Doveva montare le sopsensioni Citroen, ma poi si cambiò idea, quindi venne rimaneggiata in fretta e furia per essere convertita alle sospensioni tradizionali.
Ben più elegante e piacevole, sebbene sempre 2 volumi, fu la Gamma, che però dato il prezzo elevatissimo (costava di più di una Xj6), e gli altrettanto numerosi difetti, fu un bagno di sangue. Ma almeno, sembrava ad una Lancia...
Ciaooo


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: saturn_v su Aprile 06, 2012, 16:58:21 pm
Citato da: Alequattro75 su Aprile 06, 2012, 09:45:44 am
Saturno, come sai da sempre sono tuo estimatore, ma questa volta non sono d'accordo con te.
Passi che la Beta avesse un'ottima meccanica, ma era davvero bruttissima, anche per l'epoca (cosi' come la A7, sia ben chiaro...), soprattutto la prima serie, e rispetto alle Lancia del periodo, davvero mal costruita e rifinita. Si arrugginiva solo a guardarla, e gli interni erano davvero tristi e mal montati.
Nella sua carriera venne più volte ristilizzata pesantemente (a conferma che la linea fosse davvero brutta) e presso i lancisti è considerata l'inizio della fine.
All'epoca come amministratore delegato del gruppone, mi sembra ci fosse Rossignolo. Ebbene, non che nutra grande stima di questo personaggio, ma lui stesso la defini' una "vera schifezza..", testuali parole.
Doveva montare le sopsensioni Citroen, ma poi si cambiò idea, quindi venne rimaneggiata in fretta e furia per essere convertita alle sospensioni tradizionali.
Ben più elegante e piacevole, sebbene sempre 2 volumi, fu la Gamma, che però dato il prezzo elevatissimo (costava di più di una Xj6), e gli altrettanto numerosi difetti, fu un bagno di sangue. Ma almeno, sembrava ad una Lancia...
Ciaooo


Le Beta poteva anche non piacere esteticamente (per l'epoca era "troppo moderna") ma meccanicamente era al top. Si in origine avrebbe dovuto montare le sospensioni idropneumatiche ed un motore boxer (frutto della collaborazione con Citroen) e poi si opto' per un propulsore di derivazione Fiat facendo gridare allo scandalo i Lancisti dell'epoca....beh il bialbero Fiat all'epoca era uno tra i 4 cilindri piu' sofisticati al mondo quindi tanto "ripiego" non mi pare sia stato.
Lo stesso per le sospensioni, il retrotreno fui poi copiato dall'industria automobilistica di mezzo mondo.....quindi ripiego forse ma di qualita' e molto sofisticato per l'epoca.

L'unico veno neo fu la scarsa resistenza alla ruggine, badiamo bene problema che affliggeva certamente non solo la Beta ma era molto comune anche ad altri marchi....se la Beta si arruginiva solo a guardarla non ti dico le Alfa....

Gli interni sicuramente non avevano inserti in legno tipici delle auto costruite fino a quel periodo ma chiamarli poveri e' assolutamente sbagliato, anzi e' vero il contrario.

Gli assemblaggi non erano certo inferiori alle Lancia precedenti (in casa abbiamo avuto 2 Fulvia ed in una c'erano infiltrazioni d'acqua).


Prova a sederti ed a viaggiare dentro ad una vettura della stessa categoria (o anche superiore) costruita fino all'epoca del lancio della Beta a poi passa alla Beta...c'e' un'abisso di differenza, su questa Lancia il concetto di comfort di viaggio comincio' ad essere preso sul serio...sedili molto profilati (fino a quel periodo su molte auto erano delle semplici panchette su cui ti rompevi la schiena anche a fare 100 km), poggiatesta anatomici, generosi rivestimenti fonoassorbenti, volante regolabile, parabrezza sfumato, climatizzazione regolabile ai posti posteriori, fari autolivellanti, vetri elettrici disponibili a richiesta, tetto apribile e qualche anno dopo il servosterzo.

Il volante rivestito in poliuretano (ecco lo "scandalo" data l'assenza del legno) poi fece scuola per quanto riguarda la sicurezza. Quest'ultimo aspetto era molto curato sulla Beta, zone ad assorbimento d'urto e volante spezzato in 3 tronconi.

L'unico rimaneggiamento piu' o meno serio alla linea lo fece Pininfarina nel 1975 (venne lievemente abbassata la linea di cintura, aumentata la dimensione del terzo finestrino, abbassata la base del lunotto, aggiunta una modanatura laterale ed inoltre i fari vennero "carenati" da un rivestimento in vetro).
La terza serie fuori rimase praticamente identica (a parte la mascherina family feeling) e vennero stravolti (in peggio) gli interni con la famosa e orrenda plancia "gruviera" e gli scomodissimi sedili.


Oggi per me la piu' gradevole ed originale rimane proprio la prima serie, priva di orpelli, sovrastrutture in plastica e modanature.


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: Losna su Aprile 06, 2012, 17:13:10 pm
< staff: rimosso su richiesta dell'utente >


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: MarzulLaurus su Aprile 06, 2012, 17:17:29 pm
^^^
no....

e comunque la plancia a gruviera, imho era splendida....

peccato per l'affidabilità.... che ricordo lasciava a desiderare.... sulla nostra, alla fine non funzionava più niente.... dalle raffinate 4 ceneriere a scomparsa per ciascuno sportello, al sistema complicatissimo di aereazione.... anche i fari autolivellanti.... anche se la ruggine che aveva consumato l'affidabilissima alfasud, aveva iniziao a far capolino... ma niente di che....


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: mariner su Aprile 06, 2012, 17:22:41 pm
prima della Gamma ci fu la Beta 1.8 , metallizzata..e confermo che era una gran macchina...peccato per la ruggine che si mangiava il cofano...la tenemmo poco, ed io avevo tra 10 e 13 anni,  ma per l'epoca era una notevole..mio zio, poco dopo di noi, prese la 1.3 seconda serie..che poi accompagnò mio cugino per le trasferte da militare (aveva 6 anni più di me..) e la sua era immune da ruggine etc..


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: saturn_v su Aprile 06, 2012, 17:59:55 pm
Citato da: mariner su Aprile 06, 2012, 17:22:41 pm
prima della Gamma ci fu la Beta 1.8 , metallizzata..e confermo che era una gran macchina...peccato per la ruggine che si mangiava il cofano...la tenemmo poco, ed io avevo tra 10 e 13 anni,  ma per l'epoca era una notevole..mio zio, poco dopo di noi, prese la 1.3 seconda serie..che poi accompagnò mio cugino per le trasferte da militare (aveva 6 anni più di me..) e la sua era immune da ruggine etc..


I problemi di ruggine vennero effettivamente parzialmente risolti con la seconda serie....in Inghilterra dove la difesa del consumatore e' una cosa un po' piu' seria che in Italia, Lancia dovette "ricomprarsi" molte Beta prima serie, specie berline e mandarle dai demolitori.


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: saturn_v su Aprile 06, 2012, 18:07:17 pm
Citazione:
peccato per l'affidabilità.... che ricordo lasciava a desiderare....



Le Beta soffrivano anche di piccole noie elettriche.....la mia (berlina 2000 seconda serie con un bel po' di anni alle spalle) tra le altre cose ruppe uno snodo del leveraggio del cambio (mi rimase la terza inserita), ed e' un problema che ebbero anche altre vecchie Beta.


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: Alequattro75 su Aprile 06, 2012, 18:39:29 pm
Io ho premesso che meccanicamente era molto buona. E ti dirò di più, nonostante la mia "nota" avversione per la Fiat, considero il Lampredi uno dei migliori motori di tutti i tempi.
Però come linea la trovo davvero orribile, ed anche se questo è un parametro soggettivo, sembra che siamo in molti a pensarla cosi'... Io sono nato nel '75 e quindi non ho mai avuto il piacere di viaggiare sulla prima serie. Ho avuto modo di viaggiare su alcune Trevi però, e la qualità degli interni (plancia e sedili) era scandalosa. Se frenavi o acceleravi forte si apriva il cassetto portaoggetti, i sedili, oltre ad essere privi di profilatura, erano tutti sfaldati già dopo pochi anni. Non mi sembra avesse regolazioni specifiche per la climatizzazione posteriore, ma solo due minuscole bocchette alla fne del tunnel centrale. Tuttavia, anche se ti sembrerà strano, la plancia a gruviera mi piaceva tantissimo, perchè rendeva l'abitacolo caldo, originale e accogliente, a differenza di quello delle serie precedenti, davvero triste.
Rispetto alla concorrenza, non so come fosse. Sicuramente, come meccanica, non era seconda a nessuno. Tuttavia un'Alfetta l'avrei  preferita tutta la vita, ma anche la stessa Lancia 2000 (ex Flavia, nonchè vettura stupenda) era decisamente migliore.
Le auto francesi arrivarono dopo, ma non credo che una Citroen Cx fosse più scomoda o tenesse peggio la strada, e la stessa Renault 20, anche se arrivata dopo, e con meccanica più semplice, come comfort se la giocava alla grande con la Beta (e come tenuta di strada, non era per nulla male).



Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: MarzulLaurus su Aprile 06, 2012, 18:46:24 pm
Citato da: saturn_v su Aprile 06, 2012, 18:07:17 pm
Le Beta soffrivano anche di piccole noie elettriche.....la mia (berlina 2000 seconda serie con un bel po' di anni alle spalle) tra le altre cose ruppe uno snodo del leveraggio del cambio (mi rimase la terza inserita), ed e' un problema che ebbero anche altre vecchie Beta.


ora che mi ci fai pensare, forse anche la ns ebbe un problema al cambio..... la ns era una 1.6 ultima serie.... ma sinceramente potrebbe esser capitato anche alla 405 successiva.... 


comunque era la tipica fiat.... la meccanica non ha mai dato un problema.... nonostante i 200.000 e oltre km... nonostante il traino della roulotte e l'impianto a gas...  ma il resto.....


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: saturn_v su Aprile 06, 2012, 19:06:51 pm
Citato da: Alequattro75 su Aprile 06, 2012, 18:39:29 pm
Io ho premesso che meccanicamente era molto buona. E ti dirò di più, nonostante la mia "nota" avversione per la Fiat, considero il Lampredi uno dei migliori motori di tutti i tempi.
Però come linea la trovo davvero orribile, ed anche se questo è un parametro soggettivo, sembra che siamo in molti a pensarla cosi'... Io sono nato nel '75 e quindi non ho mai avuto il piacere di viaggiare sulla prima serie. Ho avuto modo di viaggiare su alcune Trevi però, e la qualità degli interni (plancia e sedili) era scandalosa. Se frenavi o acceleravi forte si apriva il cassetto portaoggetti, i sedili, oltre ad essere privi di profilatura, erano tutti sfaldati già dopo pochi anni. Non mi sembra avesse regolazioni specifiche per la climatizzazione posteriore, ma solo due minuscole bocchette alla fne del tunnel centrale. Tuttavia, anche se ti sembrerà strano, la plancia a gruviera mi piaceva tantissimo, perchè rendeva l'abitacolo caldo, originale e accogliente, a differenza di quello delle serie precedenti, davvero triste.
Rispetto alla concorrenza, non so come fosse. Sicuramente, come meccanica, non era seconda a nessuno. Tuttavia un'Alfetta l'avrei  preferita tutta la vita, ma anche la stessa Lancia 2000 (ex Flavia, nonchè vettura stupenda) era decisamente migliore.
Le auto francesi arrivarono dopo, ma non credo che una Citroen Cx fosse più scomoda o tenesse peggio la strada, e la stessa Renault 20, anche se arrivata dopo, e con meccanica più semplice, come comfort se la giocava alla grande con la Beta (e come tenuta di strada, non era per nulla male).




Alequattro, a mio parere la qualita' degli interni (oltre che al design, ma quello e' soggettivo) peggioro' con la terza serie, in particolar modo il rivestimento dei sedili era sottile e delicato (e la tua esperienza sembra confermarlo).
Verissimo i sedili della terza serie non erano per niente profilati (un vero mistero, bosognerebbe chiedere ai designer) molto meglio quelli precedenti.

La CX arrivo' solo nel 1974 cosi' come le (davvero orrende per me) Renault 20 e 30.

Certo prima della Beta c'erano la GS e la DS.....ma le Citroen sono sempre state una spanna (o due) sopra le altre.

L'Alfetta poteva anche piacere di piu' (e a me piaceva di piu' badiamo bene), ma era piu' scomoda, meno moderna come comfort....e lasciatelo dire, rifinita ed assemblata peggio di una Beta.....non parliamo della ruggine poi....

La Lancia 2000 a fronte dell'ottimo boxer, era una vettura decisamente vecchia come impostazione e molto meno accogliente e confortevole di una Beta...certo avera finiture piu' pretenziose (legno/alluminio) ma non e' solo quello a fare una macchina...


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: Alequattro75 su Aprile 06, 2012, 19:22:51 pm
Per me, che fino ai primi anni '90 mi reputavo lancista, la Lancia 2000 è la summa di cosa dovrebbe essere una Lancia, persino di più della più giovanile e brillantissima Thema (quella degli anni '80, non quel cesso attuale...), che per essere una Lancia aveva una qualità decisamente scadente.
Le Renault 20-30 anche se in Italia erano osteggiate come tutte le Renault (a me non dispiacevano per nulla), le trovo molto più moderne della Beta, avevano le sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili, motori in alluminio anche se meno brillanti di quelli italiani, e addirittura un buon turbodiesel "moderno" sulle ultime serie. E come dotazione di accessori e comfort, non temevano confronti. La qualità era quella che era, ma non credo inferiore a Beta o Alfa del periodo.
La Cx era davvero un'eccellente auto, penalizzata solo da motori terribilmente obsoleti, e finiture tremende. Ma come comfort e tenuta di strada si pappava tutte le concorrenti.
Interessante il fatto che in questa discussione, siano del tutto assenti le auto tedesche...Bei tempi!!!!


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: saturn_v su Aprile 06, 2012, 19:44:28 pm
Alequattro

La CX era eccezionale....ne abbiamo gia' parlato.....una delle migloiri berline di tutti i tempi, degna erede della DS....le finiture erano scadenti soprattutto sulla prima serie, poi migliorarono un po', il problema e' che Citroen quasi immediatamente dopo il lancio della CX venne acquisita da Peugeot (proprio i costi del progetto CX mandarono definitivamente al fallimento Citroen all'epoca posseduta da Michelin) che lesino' fondi al rinnovamento del modello. Costava un botto produrla (basta vederne una smontata da uno sfasciacarrozze per intuirne gli enormi costi di produzione) l'intero progetto fu per molti anni in perdita.
Peugeot promise di tenerla in vita ma spese pochissimo per aggiornamenti (niente motori V6 ad esempio).
Io ebbi la GTi Turbo 2 benzina.......una vettura fenomenale.


Le Renault 20/30...mamma che cessi.....certo erano comode grazie alle sospensioni "dondolanti" ma la precisione di guida andava a farsi benedire....."tenevano" grazie all'escursione delle sospensioni ma poi si squilibravano e "svergolavano"....le Beta aveva un comportamento molto piu' sportivo (ed una precisione di guida assai superiore) pur non penalizzando troppo il comfort.
Finiture.......da come me le ricordo io peggio delle Beta e non di poco (le Renault dell'epoca in generale non erano eccelse sotto questo punto di vista) molta plastica rigida che si deformava facilmente, panno invece di velluto, etc...pero' erano piu' resistenti alla ruggine.

Comunque dobbiamo ricordare che sia CX che R20/30 arrivarono dopo la Beta.....
Citazione:
Non mi sembra avesse regolazioni specifiche per la climatizzazione posteriore, ma solo due minuscole bocchette alla fne del tunnel centrale.


La Beta (almeno le prime 2 serie, la terza non lo so) aveva due bocchette posteriori parzializzabili ed orientabili.......la gran parte delle concorrenti non aveva manco bocchette fisse sotto i sedili per i posti dietro.....


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: Alequattro75 su Aprile 06, 2012, 20:00:14 pm
L'ultima serie della Cx, aveva un interno molto bello, con un bellissimo velluto sui sedili (dalla forma magnifica), e finalmente una strumentazione chiara ed elegante, lontana dalle stravaganze delle precedenti serie.
Se avesse avuto i 6 colindri sarebbe stata perfetta. Tuttavia è l'unica Citroen che apprezzo, perchè la Ds l'ho sempre detestata (orrenda fuori, brutta dentro, mal finita, con motori risalenti agli anni 30 e prestazioni ridicole...), cosi' come la Gs. E tutte queste auto avevano in comune un difetto per me inaccettabile esteticamente, ossia la carreggaita posteriore più stretta di quella anteriore. Sulla Cx era meno evidente, ed infatti è un'auto che mi è sempre piaciuta tantissimo.
Su 20-30, nonostante siano ben lontane dall'essere dei capolavori, mi piacevano comunque di più della Beta, tranne che per le prestazioni.
Sto veramente pensando quale auto tedesca dell'epoca potesse fare concorrenza alla Beta (non parliamo dell'Alfetta...) e non me ne viene in mente nessuna, se non la prima Audi 80 (che usci' proprio nel 72 se non ricordo male), che aveva una bella meccanica e fu pure "auto dell'anno". Ma che in Italia fu una vera mosca bianca.


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: saturn_v su Aprile 06, 2012, 20:15:16 pm
Citato da: Alequattro75 su Aprile 06, 2012, 20:00:14 pm
L'ultima serie della Cx, aveva un interno molto bello, con un bellissimo velluto sui sedili (dalla forma magnifica), e finalmente una strumentazione chiara ed elegante, lontana dalle stravaganze delle precedenti serie.
Se avesse avuto i 6 colindri sarebbe stata perfetta. Tuttavia è l'unica Citroen che apprezzo, perchè la Ds l'ho sempre detestata (orrenda fuori, brutta dentro, mal finita, con motori risalenti agli anni 30 e prestazioni ridicole...), cosi' come la Gs. E tutte queste auto avevano in comune un difetto per me inaccettabile esteticamente, ossia la carreggaita posteriore più stretta di quella anteriore. Sulla Cx era meno evidente, ed infatti è un'auto che mi è sempre piaciuta tantissimo.
Su 20-30, nonostante siano ben lontane dall'essere dei capolavori, mi piacevano comunque di più della Beta, tranne che per le prestazioni.
Sto veramente pensando quale auto tedesca dell'epoca potesse fare concorrenza alla Beta (non parliamo dell'Alfetta...) e non me ne viene in mente nessuna, se non la prima Audi 80 (che usci' proprio nel 72 se non ricordo male), che aveva una bella meccanica e fu pure "auto dell'anno". Ma che in Italia fu una vera mosca bianca.


Le Tedesche "sub 2000" all'eopca non erano eccelse ne' come raffinatezza meccanica ne' come prestazioni...ma dobbiamo anche ricordare che quello non e' mai stato il loro vero target...le Italiane scomparivano tra le cilindrate alte quando le Tedesche cominciavano a brillare...le grosse BMW e le formidabili grandi Mercedes.
Tra le grosse cilindrate noi competevamo solo con le superposrtive e come berline solo con qualche prodotto semi artigianale come la Maserati Quattroporte o le Iso Rivolta (le quali montavano motori Americani).

Anche i motori della CX erano derivati dalla DS che a loro volte risalivano concettualmente alla Traction Avant.....le ultime DS non erano mica male neanche come prestazioni, la DS 23 ad iniezione elettronica superava i 200 effettivi.....al pari di grosse berline Tedesche a 6 cilindri ben piu' cavallate....prova a fare un giro con una DS dell'epoca.....ancora ora un comfort eccezionale.

La mia CX aveva i sedili in cuoio....favolosi......


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: Phormula su Aprile 06, 2012, 22:36:16 pm
Perchè le tedesche cominciassero ad impensierire le italiane nella fascia 1300-2000 bisogna attendere il 1980. BMW cominciò a mettere paletti con la Serie 5 (1972) e 3 (1975), vendevano discretamente le Opel Ascona e le Ford Taunus, ma entrambe come tenuta di strada non erano al passo delle italiane, persino la 131 stava in strada meglio. Per certi versi il fatto che allora per l'italiano medio il "macchinone" partisse da 1300, 1600 era già una cilindrata impegnativa e duemila neanche a parlarne, aveva fatto si che le vetture italiane fossero brillanti anche con motori non esagerati.

Purtroppo abbiamo pagato cara la scarsa protezione contro la corrosione e l'acciaio russo, di qualità scadente.


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: Alequattro75 su Aprile 07, 2012, 13:42:12 pm
Saturno, io non metto in dubbio che la Ds avesse un comfort eccezionale, soprattutto nel '55 quando usci'.
Però per me un'auto deve avere in primis una bella linea, poi  un gran motore, infinei una guida piacevole e magari una buona qualità.
Ecco, la Ds, dal mio punto di vista, fallisce tutti questi aspetti. Ma soprattutto, la trovo davvero brutta!!! Vista da dietro sembra all'Isetta, con quella carreggiata stretta stretta al posteriore. E poi, il motore Becchia (che mi sembra fosse tutto in ghisa....) era un vero polmone già negli anni '30 (quando la nostra cara Lancia produceva quel capolavoro di Aprilia, altro che Beta...), figuraiamoci nei '70... E che una Ds passasse i 200 km/h sono moooolto dubbioso. Mi sembra che la Ds 23 i.e. fosse omologata per i 191 km/h, e non credo che fosse brillantissima come accelerazione. Comunque, ammetto di essere in minoranza. La Ds è considerata dai più grandi designer (Giugiaro su tutti) un vero capolavoro, nonchè una delle auto più rappresentative del '900. Io non la vorrei neanche se me la regalassero!!!!
Mi trovi invece d'accordo sulle splendide grandi Mercedes fino al '91. Auto magnifiche!!!


Titolo: Re: 40 anni fa una vettura che ha lasciato il segno nella tecnica automobilistica...
Post di: saturn_v su Aprile 07, 2012, 17:49:12 pm
Citato da: Alequattro75 su Aprile 07, 2012, 13:42:12 pm
Saturno, io non metto in dubbio che la Ds avesse un comfort eccezionale, soprattutto nel '55 quando usci'.
Però per me un'auto deve avere in primis una bella linea, poi  un gran motore, infinei una guida piacevole e magari una buona qualità.
Ecco, la Ds, dal mio punto di vista, fallisce tutti questi aspetti. Ma soprattutto, la trovo davvero brutta!!! Vista da dietro sembra all'Isetta, con quella carreggiata stretta stretta al posteriore. E poi, il motore Becchia (che mi sembra fosse tutto in ghisa....) era un vero polmone già negli anni '30 (quando la nostra cara Lancia produceva quel capolavoro di Aprilia, altro che Beta...), figuraiamoci nei '70... E che una Ds passasse i 200 km/h sono moooolto dubbioso. Mi sembra che la Ds 23 i.e. fosse omologata per i 191 km/h, e non credo che fosse brillantissima come accelerazione. Comunque, ammetto di essere in minoranza. La Ds è considerata dai più grandi designer (Giugiaro su tutti) un vero capolavoro, nonchè una delle auto più rappresentative del '900. Io non la vorrei neanche se me la regalassero!!!!
Mi trovi invece d'accordo sulle splendide grandi Mercedes fino al '91. Auto magnifiche!!!



I 190 effettivi e passa li faceva la DS 21 ad iniezione elettronica a quattro marce (mi pare ci fu una prova di 4R nel 1970 i giu' di li).....la 23 era ancora piu' veloce (ed era a 5 marce).
I gusti sono soffettivi ma non mi pare di ricordare che la DS fosse costruita particolarmente male....


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