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Per la prima volta, dopo tante divergenze sul destino dell'ex area Alfa Romeo, i sindaci dei quattro comuni su cui si trovano gli stabilimenti dimessi, Arese, Lainate, Rho e Garbagnate, sono d'accordo su una cosa: là dove un tempo si producevano le auto del Biscione serve riportare lavoro.

Se l'occupazione arrivasse dal progetto di rilancio proposto da ComunImprese a fine ottobre, dunque, gli amministratori sono ben disposti ad accoglierlo. E per confermarlo i quattro sindaci hanno firmato una lettera con la quale chiedono al ministero dello Sviluppo Economico di approfondire questo piano, avocando a sé la gestione del progetto, attualmente affidata alla Regione Lombardia. La richiesta è stata sottoscritta anche dal commissario prefettizio di Arese (il Comune, infatti, è attualmente in attesa di nuove elezioni per le dimissioni della giunta), che finora era sembrato il meno disponibile ad accettare la proposta.

C'è un nuovo capitolo, dunque, della storia tormentata di quel lotto da 2 milioni di metri quadrati sui quali finora non si è riuscito a realizzare nulla di concreto, ma sono stati spesi miliardi di parole. Dopo l'approvazione in extremis da parte della giunta Formigoni del vecchio, contestato piano di rilancio, che prevedeva di creare sul sito un centro commerciale e un'area residenziale, a fine ottobre è stato presentato un nuovo piano, che mira invece a rilanciarne di più la vocazione industriale, puntando soprattutto sulla creazione di un polo del design. Un progetto che, a detta dei promotori, vorrebbe attirare qui aziende del settore automotive. Ora la parola spetta al ministero dello Sviluppo Economico, al quale ComunImprese ha chiesto un incontro, forte dell'appoggio degli enti locali.

Se il governo prenderà davvero in mano la gestione del rilancio di Arese, potrebbero aprirsi nuovi scenari, anche alla luce della disponibilità di tutti i comuni ad accogliere nuove iniziative, che renderebbe l'area appetibile per eventuali investitori. Quali? Sulla loro identità, per ora, non c'è alcuna certezza, se non una: di sicuro non saranno dell'area torinese.

Fonte: http://www.quattroruote.it/notizie/industria/area-ex-alfa-romeo-si-al-nuovo-piano-di-rilancio

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Ovvero: "se ci saranno soldi pubblici da mangiare, visto che non abbiamo trovato nessuno che non sia interessato a null'altro che supermercati e palazzine"