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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: Patarix su Luglio 04, 2013, 12:42:45 pm



Titolo: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: Patarix su Luglio 04, 2013, 12:42:45 pm
Il presidente Aldo Minucci ha dichiarato che da settembre 2012 a maggio scorso il prezzo medio delle coperture è sceso di cerca il 6%.

Polizze Rc auto: l’Ania (la Confindustria delle Compagnie) fa le barricate. E risponde agli attacchi (più o meno espliciti) di Ivass (vigila sulle Assicurazioni), Antitrust e associazioni dei consumatori, che alla fine vertono su un’unica questione: le tariffe Rca sono troppo elevate. Secondo l’Ania, nel 2012, per il ramo Rc auto si è registrata una diminuzione del volume premi pari all’1,2% che ha fatto seguito all’aumento rilevato nel 2011 (+5,2%). “In particolare, dal settembre 2012 al maggio scorso, il prezzo medio delle coperture è sceso di circa il 6%. Lo ha detto il presidente dell'Ania Aldo Minucci evidenziando che "il premio medio, incluse le tasse, è calato da 560 a 525 euro". La crisi ha ridotto il numero dei veicoli in circolazione e di conseguenza si registra "un calo significativo del numero dei sinistri".

L’Ania sostiene che si sia fermata la corsa dei premi per la Rc auto. Dopo che nel 2010 e 2011 il valore medio del premio è salito del 10,7%, nel 2012 é aumentato dello 0,7%; mentre nel primo trimestre 2013 il costo della copertura è sceso del 5,6% sul 2012. C’è poi una stoccata dell’Ania allo Stato: “Il carico impositivo sui premi di assicurazione in Italia si conferma, ormai da lungo tempo, tra i più elevati in Europa". Sulla Rc auto si applica un'aliquota complessiva pari al 25,5% (variabile a seconda delle Province), sopra la media Ue, e che mantiene l'Italia al top fra i Paesi con la maggiore fiscalità.

Sarà pure vero che le Rca sono in calo (però altre statistiche dicono il contrario); il fatto è che pochi automobilisti se ne sono accorti. Addirittura, chi è in prima classe di merito e non ha mai causato incidenti, insomma il guidatore virtuoso, lamenta rialzi tariffari. Come dire che il sistema bonus-malus delle classi di merito prevede solo un malus, ossia un rincaro tariffario, e mai un bonus. Questo resta teorico. Duro il commento delle associazioni Adusbef e Federconsumatori: L'Ania, ingannando ancora una volta, come fa da molti anni gli assicurati, continua ad affermare che ci sarebbe stato un calo delle tariffe assicurative Rca, aumentate al contrario del 245% dal 1994 al 2012, con il costo del premio che in Italia si mangia il 6,5% di stipendio, il doppio della media Ocse e il triplo dell'Inghilterra”. Ed ecco l’affondo: “Se i prezzi della Rc auto sono tornati a diminuire, spieghino i signori delle polizze associati all'Ania, come mai gli utili delle imprese, nonostante la minore incidentalità e il calo dei risarcimenti corrisposti anche a causa della minore circolazione indotta dalla crisi economica, sono stati pari a 5,8 miliardi nel 2012, con un salasso pro-capite di 262 euro a famiglia, che continuano a svenarsi per corrispondere tali dividendi netti alle imprese assicurative".

Al di là delle polemiche sulle tariffe, l’Ania evidenzia un problema sociale: nel 2012, sono 3,1 milioni i veicoli circolanti, pari al 7% del totale, senza una copertura assicurativa. La percentuale sfiora il 12% nelle province del Sud, con la punta estrema di quasi il 30% a Napoli. Al Centro, l'incidenza dei veicoli non assicurati è pari al 6,4%. E ll Nord? Il valore scende al 4,6%. Ossia: più si paga la Rca, maggiore è l’evasione assicurativa. Calano i sinistri fraudolenti, dai 69.763 del 2010 (2,3% del totale) ai 54.502 del 2012 (2,04%).

Fonte: http://www.omniauto.it/magazine/23680/rc-auto-secondo-lania-le-tariffe-sono-in-calo


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: THE KAISER su Luglio 04, 2013, 14:57:03 pm
Mostruoso quel 30% di Napoli... Praticamente se fai un incidente c'è una probabilità su3 di non essere risarciti, perché chi non fa l'assiurzione certamente non avrá /non vorrà rimborsarti


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: Patarix su Luglio 04, 2013, 16:28:34 pm
Truffe alle assicurazioni, una costante. E la Campania ha il record di cause per gli incidenti, 61 5, spesso inventati.

«Boccaccia mia statte zitta»: la guardasigilli Anna Maria Cancellieri, davanti alla reazione degli avvocati, si sarà morsa la lingua come il pupazzo Provolino di un vecchio Carosello.
Sulle lobby professionali che ostacolano le riforme, però, ha ragioni da vendere. Basti dire che l'Italia ha il triplo degli avvocati rispetto alla media europea. E l'anomalia pesa troppo spesso, in certe aree, sulla macchina della giustizia. Un esempio? La Campania ha il 61% delle cause per sinistri stradali, spesso inventati.

Sia chiaro: guai a fare di ogni erba un fascio. C'è avvocato e avvocato, Ordine e Ordine, regione e regione. E sarebbe disonesto confondere i professionisti che fanno il loro mestiere al meglio, cercando di dare una mano per far funzionare i tribunali, con una quota di azzeccagarbugli che drogano un'enormità di cause finendo per intralciare la giustizia giusta. Lo stesso Pietro Calamandrei, del resto, in un saggio per «I quaderni della Voce» di Giuseppe Prezzolini intitolato «Troppi avvocati!», se la pigliava nel 1921 con «l'esistenza di questo proletariato forense» considerato «la sciagurata causa di tutti mali dell'avvocatura» proprio per difendere quella professione così vitale in una democrazia. E per lo stesso motivo attaccava «gli avvocati (che) riempiono le aule del Parlamento trasformandolo in Camera d'Avvocati».

Sulla base dei dati del Cepej (European Commission for the Efficiency of Justice), l'economista Leonardo d'Urso, collaboratore de «lavoce.info», ha composto una tabella che da sola dice tutto. Ogni 100.000 abitanti ci sono in Europa 127 avvocati. Bene: la media italiana è di 406. Solo la Val d'Aosta (la più virtuosa con 139) si avvicina al resto della Ue. E la sproporzione via via si accentua fino a toccare a Roma e nel Mezzogiorno numeri da brivido: 524 «toghe» nel Lazio, 586 in Puglia, 652 in Campania, 664 in Calabria. Dove c'è un legale ogni 150 abitanti contro la media continentale di uno ogni 787. Cosa vorrà mai dire: che da noi i cittadini sono molto più tutelati? Ma dai!

E sarà un caso che le regioni in cui ci sono più avvocati sono quelle in cui ci sono anche più cause? È il numero esorbitante delle cause che ha man mano fatto crescere quello dei legali o piuttosto, al contrario, è l'esubero di legali ad aver fatto crescere le cause fino a intasare i tribunali? La stessa Banca d'Italia, nello studio «La giustizia civile in Italia: i divari territoriali» di Amanda Carmignani e Silvia Giacomelli, sottolinea il parallelo: «L'effetto del numero di avvocati in rapporto alla popolazione sulla variabile dipendente risulta positivo e statisticamente significativo. In base all'evidenza empirica, le variabili che hanno maggiore impatto sul tasso di litigiosità sono il valore aggiunto pro capite e il numero di avvocati per abitante».

Traduzione: esattamente come accade nel film di Billy Wilder «Non per soldi ma per denaro», dove Walter Matthau convince il cameraman Jack Lemmon a fingersi gravemente ferito in un incidente di gioco per spillare all'assicurazione un milione di dollari, sono talvolta certi trafficoni delle aule giudiziarie a cercare i clienti e a spingerli a fare causa. E per trarne profitto è essenziale che la Giustizia funzioni peggio possibile. Per una coincidenza, mentre gli avvocati si sollevavano contro il ministro e la sua tesi sulle lobby di traverso alle riforme, l'Ania (l'associazione delle imprese assicuratrici) metteva online il suo rapporto 2012-2013. Dove si legge che «delle oltre 240 mila cause civili pendenti davanti a un giudice di pace circa 150 mila sono concentrate in Campania e, di queste, 108 mila nella sola città di Napoli. Di quelle rimanenti, altre 26 mila riguardano la Puglia, mentre 18 mila sono quelle presenti in Sicilia e quasi 10 mila in Calabria. Escludendo il Lazio (e in particolare la città di Roma), con circa 16 mila cause civili pendenti, le rimanenti regioni d'Italia si suddividono in modo uniforme appena 23 mila procedimenti». Insomma, la Campania assorbe da sola il 61% di tutti i processi per i risarcimenti danni da incidente stradale che ingombrano gli uffici dei giudici di pace. E la città capoluogo, da sola, copre il 45% più di tutto il resto d'Italia messo insieme, tolta la Campania.

Si è visto di tutto, in questi anni. Comprese, come qualche lettore ricorderà, sentenze false emesse da giudici falsi e notificate da avvocati falsi per incidenti stradali falsi. E come dimenticare Gerardo «Tapparella» Oliva, un tappezziere che in un solo anno ebbe la ventura di assistere, così disse, a 650 incidenti? Usciva di casa e vedeva un tamponamento, girava l'angolo notava un pedone finire sulle strisce sotto un motorino... È considerata praticamente un ammortizzatore sociale, qua e là, la truffa alle assicurazioni. Le quali, per carità, badano ai loro interessi e a volte fanno penare per anni dei risarcimenti sacrosanti e scaricano sui clienti rincari da brivido, ma certo devono arginare imbroglioni di ogni genere. Ecco la famigliola che in un anno denuncia 12 schianti tutti e dodici con la stessa macchina. La Lancia Y che colleziona 20 incidenti in due anni. Le cartelle cliniche false. E via così.

A volte scappa un sorriso perfino alla vittima della truffa. Come nel caso di una Suzuki 1000 che, impennandosi alla Valentino Rossi, era finita contro un'auto causando danni ingenti. Alla guida figurava una vecchia di 85 anni che non usciva di casa da tempo immemorabile. Possibile che fosse sua l'idea tentare di tirar su qualche soldo con l'assicurazione? La tradizione, del resto, è antica. Nel 1729 Montesquieu annotava già questa abbondanza esagerata di avvocati: «Non c'è un Palazzo di Giustizia in cui il chiasso dei litiganti e loro accoliti superi quello dei tribunali di Napoli. Ho sentito dire dal Viceré che ci sono a Napoli 50.000 di questi "causídici", e vivono bene. Lì si vede la Lite calzata e vestita». Da allora son passati tre secoli...

Fonte: http://www.corriere.it/cronache/13_luglio_04/benvenuti-nel-paese-dei-sinistri-stradali-stella_1473720c-e468-11e2-8ffb-29023a5ee012.shtml


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: SUBARUAIMONT su Luglio 05, 2013, 07:16:27 am
Non me ne sono accorto!!!!
Le ho pagate entrambe tra metà marzo e metà aprile: non ho avuto incidenti, il valore delle 2 auto è diminuito (sono assicurato per incendio, furto eventi atmosferici, sociopolitici ecc) ed una mi è aumentata di 15 € mentre l'altra di 4 €


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: pasquale83 su Luglio 05, 2013, 13:16:04 pm
imho

stiamo "ripagando" le perdite delle compagnie che hanno avuto a causa della crisi nei mercati finanziari... ::)


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: pasquale83 su Luglio 06, 2013, 02:48:38 am
Citato da: Losna su Luglio 05, 2013, 13:38:14 pm
è arrivato il premio Nobel 2013 dell'Economia Applicata.
puoi dirlo forte :P
e ringraziaci perchè qui al sud ci state marciando alla grande! :P


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: pasquale83 su Luglio 07, 2013, 02:18:10 am
Citato da: Losna su Luglio 06, 2013, 22:02:33 pm
ci state "chi"? Pasquale, io non ho idea di cosa sia un rc_auto, che conosco solo da cliente. Ma tu, se non sparì almeno quattro cagate al giorno non sei contento. Perché' non te vai a fare qualcosa di utile?
tu fai parte di "loro"! :P

:D


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: Patarix su Luglio 08, 2013, 01:19:19 am
Citato da: pasquale83 su Luglio 07, 2013, 02:18:10 am
tu fai parte di "loro"! :P
:D


???


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: J. C. su Luglio 08, 2013, 08:47:53 am
Citato da: pasquale83 su Luglio 07, 2013, 02:18:10 am
tu fai parte di "loro"! :P

:D


dai una spiegazione articolata e non ricominciare con le solite vaccate. Altrimenti sai cosa ti succede.


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: MarzulLaurus su Luglio 08, 2013, 08:57:45 am
Oltre a non aver avuto diminuzioni di premio dalla mia compagnia (Toro), i preventivi on-line effettuati si sono dimostrati costantemente più alti, con rincari fino a 3/400€ (dai circa 800/anno ai circa 1200...)


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: Homer su Luglio 08, 2013, 09:00:38 am
Citato da: MarzulLaurus su Luglio 08, 2013, 08:57:45 am
Oltre a non aver avuto diminuzioni di premio dalla mia compagnia (Toro), i preventivi on-line effettuati si sono dimostrati costantemente più alti, con rincari fino a 3/400€ (dai circa 800/anno ai circa 1200...)


questo è capitato a tutti quest'anno...vorrei capire come fanno ste statistiche se non alla "pasquale" direi


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: MarzulLaurus su Luglio 08, 2013, 09:02:41 am
^^^

Sì, lo immagino, in effetti il mio era più "provocatorio" che "statistico"... nel senso delle "statistiche alla pasquale" che dici tu...



Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: pasquale83 su Luglio 11, 2013, 00:48:38 am
Citato da: Losna su Luglio 08, 2013, 08:58:20 am
e tu fai parte di qeusta categoria: (http://www.llcc.it/YetAnotherForum.NET/Images/Emoticons/dick.gif)
:D
Citato da: J. C. su Luglio 08, 2013, 08:47:53 am
dai una spiegazione articolata e non ricominciare con le solite vaccate. Altrimenti sai cosa ti succede.
Paolo lavora o no per le banche?!
alias, lavora per "loro" ...

battute sai... :P


Titolo: Re: Rc auto: tariffe in calo secondo l'Ania.
Post di: J. C. su Luglio 11, 2013, 09:44:32 am
Citato da: pasquale83 su Luglio 11, 2013, 00:48:38 am
:D  Paolo lavora o no per le banche?!
alias, lavora per "loro" ...

battute sai... :P


sono coglionate che ci hanno stufato.


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