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Passion => Sport => Topic iniziato da: &re@ su Dicembre 18, 2013, 10:32:04 am



Titolo: Doohan a proposito di Biaggi
Post di: &re@ su Dicembre 18, 2013, 10:32:04 am
Non ci andò esattamente leggero  ;D

da http://www.gpone.com/2013121712413/LE-GRANDI-SFIDE-Biaggi-vs-Doohan.html

(...) un’intervista esclusiva a Mick Doohan alla vigilia del GP Città di Imola del 1998. Le dichiarazioni dell’australiano fecero scalpore. (...)

di Dario Torromeo

SOTTO il tendone, un sorridente Mick Doohan accetta di parlare di quello che è il motivo dominante di questa stagione: la rivalità con Max Biaggi. Lo fa con la stessa irruenza con cui ha dominato la mezzo litro in questi anni.

-Lei ha vinto gli ultimi quattro mondiali nella 500. Quale è stato il suo avversario più difficile?
“In ogni stagione ho avuto un rivale forte e temibile. La prima Schwantz, poi Beattie, Criville e Okada. Tutti forti, anche se la lotta più grande è stata quella contro me stesso.”

-Biaggi dove lo collocherebbe in una classifica degli avversari più pericolosi?
“Non è ancora all’altezza di quei quattro. Finora non mi ha mai battuto. Lui ha vinto due gare: nella prima ho rotto il motore, nell’altra ho avuto un incidente. E’ inferiore agli altri. Io ho perso tre gare e 75 punti. Se lui fosse davvero bravo come racconta, ora sarebbe molto più avanti, invece il campionato è completamente aperto.”

-Max dice che la sua moto è più potente di quella che la Honda ha dato a lui. Cosa risponde?
“Biaggi cerca scuse. Abbiamo le stesse moto, lui dice bugie per apparire più bravo di quanto non sia. Basta guardare le gare alla televisione per capire chi ha ragione. Ho perso molto rispetto nei suoi confronti da quando sento questi discorsi. Mi fa ridere, si comporta come un bambino.”

-Perchè mai dovrebbe fare questo?

“Perchè è un insicuro che cerca di apparire forte davanti ai suoi tifosi.”

-Lei non sembra avere una grande opinione di Biaggi.

“E’ un prodotto, non una persona reale. Pensa troppo a come deve apparire. Non mi meraviglio, di tipi come lui è pieno il mondo. E’ uno strano individuo. Ha l’assillo di mostrarsi come un eroe. Ama troppo se stesso.”

-Come giudica Max pilota?

“Bravo, veloce, pieno di talento. E’ uno che sa come tirare fuori il meglio dalla moto che guida.”

-E come persona?

“E’ finto, di plastica.”

-Ma non eravate amici, non dividevate lo stesso aereo?

“Io ho affittato un aereo, lui mi ha chiesto di venire con me, abbiamo diviso le spese. Ma anche in volo abbiamo parlato poco. L’aereo è abbastanza grande.”

-A Imola sarete ancora vicini in prima fila.

“Avremo la stessa moto e guideremo sulla stessa pista. Io avrò il vantaggio di dovere sopportare una pressione minore. Il mio obiettivo è vincere la gara. Gli altri dovranno pensare al campionato. Una corsa in moto è al 90% testa e al 10% un assemblaggio di altre cose. Sono tanti anni che lotto nella 500, ho già messo in preventivo un eventuale calo. Sono da molte stagioni ai vertici della classifica, sono pronto all’eventualità di una discesa. E’ questo il vantaggio che ho su di loro: la mente è allenata, non sente alcun peso.”

-Quattro mondiali. Avrebbero potuto essere di più se non ci fosse stato quel drammatico incidente di Assen?

“Forse. Ma ormai ho messo nel dimenticatoio quel terribile infortunio. Ho imparato la lezione, ho fatto esperienza. Aiutato dal dottor Costa e da una grande forza di volontà sono tornato a correre ed a vincere. Ecco, l’amore per le moto e il gusto della vittoria sono le molle che mi hanno fatto riprendere e diventare campione del mondo. Biaggi ancora non ha subito un infortunio vero, è per questo che non sa neppure cosa voglia dire lottare per tornare in alto. Questo, nella sfortuna, è un altro mio grande vantaggio. Quando la caduta è drammatica e rischia di diventare tragedia, nel periodo in cui stai uscendo dall’incubo, cambi totalmente. La tua visione delle cose ha un’angolazione al 100% diversa da quella che avevi prima. Capisci veramente il significato di lotta.”

(...)

-Dopo i giudizi che ha dato su Biaggi, forse non sarete più amici.

“Io non sono nemico di nessuno, almeno fino al momento di andare in pista. E poi scuse e bugie le ha messe in giro Max, non io.”


Se posso dire la mia... Biaggi senz'altro non è mai stato mr. simpatia, e ai tempi era decisamente molto più "personaggio mediatico" di tutti gli altri piloti del paddock presenti e passati (poi fu superato anche in quel contesto, sappiamo da chi).

Però... Doohan, dall'alto della sua comoda poltrona nel team Honda ufficiale, dopo anni di Mondiali vinti, dimentica (?) di dire che i suoi esordi in 500 non furono certo a livello di quello di Biaggi. Le prendeva sonoramente da Lawson, Rainey e Schwantz e non solo, il primo anno fece UN podio e chiuse nono...

E ha il coraggio di mettere Biaggi dietro a Criville o Beattie, buoni piloti eh, lo spagnolo vinse anche il titolo in 500 quando Doohan si levò dalle palle, ma insomma...
E Okada cazzo...

Diciamo che se Biaggi era "finto", di certo Doohan non si è mai dimostrato onesto in queste dichiarazioni.


Titolo: Re: Doohan a proposito di Biaggi
Post di: Neo (Mr. Anderson) su Dicembre 18, 2013, 10:42:21 am

Sempre considerato Doohan un buon pilota ma non un fenomeno...
Come ricorda Andrea, quando correva con i campioni le ha sempre prese e poi ha sempre avuto una Honda ufficiale che andava come aereo rispetto le altre.

Ci sono periodi in cui vinci i mondiali contro Okada... oppure contro Melandri... e altri in cui lo vinci contro Valentino o contro Lorenzo.
Per me le tabelle contano sempre come un +1, ma per me hanno sempre avuto significati diversi.


Titolo: Re: Doohan a proposito di Biaggi
Post di: &re@ su Dicembre 18, 2013, 10:52:53 am
Citato da: Neo (Mr. Anderson) su Dicembre 18, 2013, 10:42:21 am
Sempre considerato Doohan un buon pilota ma non un fenomeno...
Come ricorda Andrea, quando correva con i campioni le ha sempre prese e poi ha sempre avuto una Honda ufficiale che andava come aereo rispetto le altre.


Per essere onesti del tutto, nel '92 perse il mondiale solo all'ultima gara, ma lo meritava eccome, e se non fosse stato per l'incidente di Assen e i medici olandesi, l'avrebbe vinto lui.
Anche nel '93 corse tutta la stagione con i postumi della caduta.

Quindi, diciamo che la sua consacrazione poteva avvenire prima, ma resta il fatto che esordì in 500 nell'89, vinse la prima gara solo alla fine del '90, e solo dal '91 era seriamente in lotta per il titolo... ed era su una Honda ufficiale.

Biaggi vinse all'esordio e si giocò il Mondiale dal primo anno.

Insomma, diamo a Cesare quel che è di Cesare...


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