ilPistone.com

A e sembra una gran cagata.

Naturalmente, come al solito, ci saranno mille eccezioni. Potranno circolare i residenti, chi lavora là, i preti, i politici, chi deve andare in ospedale, chi ha piu' di 70 anni, chi va ad un matrimonio, ecc. ecc. ecc. ecc.

Le montagne sono di tutti, e i passi dolomitici sono strategici per transitare da una valle ad un'altra, come si fa a chiuderli ?

Basta far rispettare i limiti, punire le moto fracassone, punire il parcheggio selvaggio, chi abbandona rifiuti, ecc. ecc.

Chi puo' decidere se posso salire o no al Passo Sella ? E' suo, per caso ? Già hanno chiuso un sacco di stradine interessanti con le sbarre, le cui chiavi le hanno solo i residenti (che vanno a fare i loro comodi, non solo a far legna), e già questo mi sembra un abuso, perché o tutti o nessuno.

http://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/passi_dolomiti_veneto_chiusi_auto_moto-1974253.html

Anche io penso che sia una cagata, ma intanto partono con la "regolamentazione" del Passo Sella, che diventa una specie di ZTL.
http://www.ladige.it/news/politica/2016/09/10/traffico-passo-sella-2017-scatta-chiusura-estiva
Faranno presto a rendersi conto se sia più vantaggioso per l'ambiente o svantaggioso per l'economia di rifugi, alberghi, bar...
Semmai avessero ragione loro, temo che dovremo adattarci.

Giusto: camper e vecchi fuoristrada fuori dalle balle :P ;D ;D ;D ;D ;D

L'hai scritto tu che TUTTI i diesel inquinano...

Quindi... Transito consentito solo ai veicoli elettrici o alimentati a gas.  8) :P :P :P

Cosa avrei scritto io? quelle due cose là, fan parte della categoria "veicoli che infesciano" (tratto liberamente dallo slang prealpino) ... ah, perché il gas è una boccata di aria fresca, come no ::)

Comunque, da quello vedo gironzolando in quelle zone, i passi dolomitici sono spessissimo luogo di ritrovo proprio per raduni di auto (spesso storiche, quindi le più "inquinanti") e moto.
Quindi, secondo me, per l'economia locale è un autogol chiuderli.
Mentre per l'ambiente, non è che la gente stia chiusa a casa, andranno semplicemente altrove, e in fin dei conti non è che l'aria stia ferma lì dove la inquini.

Forse vedrei meglio l'istituzione di un pedaggio, per scoraggiare chi "può farne a meno" ma consentire il transito a chi vuole proprio andarci. In certe strade panoramiche austriache è così.
Non dico che sia il massimo, ma forse è la meno peggio.

Certo che se il passo è proprio l'unica strada di collegamento fra due zone (a meno di non fare svariate decine di km), come fanno a chiuderlo?

Tanto per cominciare si parla di chiusura in alcune fasce orarie in un solo giorno della settimana, quindi parlare di chiusura è fuorviante.

Cìò detto, io andrei più verso una limitazione del traffico tramite l'imposizione di pedaggi. Chi va in quei posti va a cercare tranquillità, il traffico automobilistico è solo un disturbo, e i servizi pubblici funzionano con un'efficienza straordinaria. Quando vado in vacanza in quelle valli prendo la mobilecard settimanale per turisti e per una settimana l'auto la lascio parcheggiata, chiaramente questo implicherebbe la necessità di aumentare le corse, non tanto per una questione di orari ma di affollamento degli autobus, ma i maggiori costi potrebbero essere compensati del pedaggio.

Però, è anche vero che difficilmente cerchi la tranquillità vicino alla strada o sul passo. Nel senso che semmai vai nel bosco, o comunque lontano dall'asfalto.
Non mi è mai capitato di avere la sensazione di disturbo, per il transito delle macchine in montagna.
È più fastidiosa la ressa di macchine in certi parcheggi alle basi di funivie o valli, oppure l'inquinamento dato dal transito veicolare attraverso paesi con una viabilità difficile, ma non ho sentito di limitazioni in questo senso (francamente non saprei come arginare il problema).

Oggi si parte:

http://www.ladige.it/territori/alto-adige-s-dtirol/2017/07/04/progetto-dolomiti-senzauto-domani-chiuso-passo-sella

Qualcuno dovrà spiegarmi il beneficio ambientale nel dover fare un giro della madonna per passare da una valle all'altra...

Perché bisognerebbe intasare le valli sgasando con diesel euro zero per protesta.

Non ho mica capito: hanno comprato le montagne ?

Quando si tratta di disboscare per fare un albergo o una pista da sci allora l'ambientalismo viene messo da parte.

Voglio vedere d'inverno se non vengono più sciatori che cazzo fanno...

Per quanto riguarda i boschi, tempo fa una guida mi diceva che in Trentino hanno il problema opposto, cioè che i boschi stanno aumentando e tolgono spazio ai pascoli.
Quindi, direi che il problema specifico da loro non sussista.

Si, ma una pista da sci con relativi impianti, oppure un megaalbergo sono sempre un pugno in un occhio e un insulto alla montagna.

più che altro i boschi aumentano perchè spariscono le attività agricole in montagna, specialmente i paesetti a mezza quota che ormai sono deli ospizzi a cielo aperto. se il turismo diventa la principale fonte di reddito ci saranno per forza delle conseguenze, un pò come venezia che ormai pare un set cinematografico.

in trentino se non sbaglio han pure costruito il più grosso bacino per innevamento d'europa

Godo ;D

http://www.ildolomiti.it/societa/un-flop-la-chiusura-di-passo-sella-poche-persone-e-tanti-danni-economici-e-di-immagine#

Fra parentesi, tornando a questo discorso, quest'estate un'altra guida mi diceva la stessa cosa.
Addirittura, mi ha detto che in fase di rilascio dei permessi per la realizzazione di una nuova pista da sci, la Forestale chiede che venga fatta più ampia possibile.

Anche a me sembrerebbe un controsenso, ma evidentemente le cose stanno così...

Non ci voleva molto ad immaginarlo...  :-\

e chi non passava dal Sella transitava da qualche altra parte inquinando lo stesso.

Inquinando di piu', perché faceva il giro piu' lungo.

Le piste da sci in estatr diventano pascoli, hanno comunque una certa utilità.

Per quanto riguarda i pascoli abbandonati, è vero che tornano ad essere invasi dal bosco, e questa potrebbe sembrare una cosa buona, ma il fatto è che il bosco che ricresce è un bosco di bassa qualità, composto da piante infestanti che non forniscono legname di qualità e non proteggono i pendii.

Inizierà il sottobosco, ma alla lunga ricresce il bosco come quello originario vicino, sennò come si sono mantenuti nei millenni i boschi  ???

Dalle mie parti, che sono quelle che conosco, fino a meno di 1 secolo fa erano quasi solo pascoli e boschi da reddito (specialmente castagno); tra 800 e 1200m i pasoli abbandonati sono stati colonizzati da robinie e betulle, con un sottobosco quasi esclusivamente di felci. Si sono salvati i bischi di castagno, visto che questi alberi sopravvivono e riescono a prosperare anche senza interventi umani, ma il resto è uno schifo. Magari tra qualche secolo migliorerà, ma la vedo dura, manca lo spazio perché alberi più pregiati possano crescere.

Quoto, specialmente per l'ultimissima parte.

da http://www.omnimoto.it/magazine/23799/passo-sella-chiuso-estate-ok-del-tar


Passo Sella chiuso d’estate: il sì del TAR

La strada sulle Dolomiti può essere chiusa per tutelare il paesaggio

Vincono le Province autonome di Trento e Bolzano. Possono interrompere il passaggio veicolare sul passo Sella durante il periodo estivo adducendo motivazioni di tutela del territorio e non ragioni di prevenzione dell'inquinamento: lo ha chiarito il TAR Trento con la sentenza 54 del 6 marzo 2018. Contro la chiusura del Passo Sella, alcuni operatori turistici hanno proposto censure al collegio, ma senza successo: lo riporta PoliziaMunicipale.it.
Questione paesaggio e inquinamento

Il divieto ha permesso di evitare il passaggio sull'importante passo dolomitico di almeno 2.000 veicoli a motore ogni giorno, spiega il TAR. Risultano infatti ammessi alla circolazione in deroga i mezzi elettrici, i velocipedi e i mezzi di servizio pubblico. Tutte le censure sono state ritenute infondate e inammissibili. Il decreto legislativo 46/2016, specifica la sentenza, attribuisce innanzitutto alle Province autonome di Trento e Bolzano la possibilità di adottare misure di limitazione del traffico per tutelare il patrimonio ambientale delle dolomiti. Dunque l'ordinanza adottata dalla provincia di Trento non fa alcun riferimento alla tutela della salute o a una limitazione dell'inquinamento, ma solo alla tutela paesaggistica.
Serve solo il parere

Per adottare questo severo provvedimento, le Province autonome sono però tenute a richiedere un preventivo parere al ministero dei Trasporti. Parere peraltro rilasciato favorevolmente, anche se non vincolante. Alla particolare fattispecie in esame non si applica neppure l'istituto della conferenza dei servizi, prosegue il collegio. E le motivazioni adottate appaiono coerenti trattandosi di una misura di conservazione del paesaggio tutelato dall'Unesco. Le stesse misure alternative per la viabilità individuate dalla Provincia a parere del TAE sono giustificate e coerenti.
Non c’è un blocco totale

I limiti al traffico veicolare previsti dall’ordinanza delle Province autonome non sono assoluti, bensì relativi soltanto a determinate fasce orarie di un giorno alla settimana, soltanto ad un circoscritto periodo dell’anno e a determinate tipologie di mezzi di trasporto. Infine, stando al Consiglio di Stato (sentenza 2031/2017), una parziale limitazione della libertà di circolazione e di iniziativa economica è giustificata quando discende dall’esigenza di tutela del patrimonio culturale ed ambientale, specie di rilievo mondiale o nazionale.

News 1:
http://www.ildolomiti.it/cronaca/2018/chiusura-passo-sella-il-comitato-attacca-gravi-danni-da-trento-e-bolzano-a-tutto-il

News 2:
http://www.altoadige.it/cronaca/passi-dolomitici-addio-alle-chiusure-1.1613014

Mi fa ridere la registrazione, ma sempre meglio che la chiusura...