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Motori => Tecnica => Topic iniziato da: seth1974 su Maggio 29, 2003, 11:03:57 am



Titolo: FIAT AS 6
Post di: seth1974 su Maggio 29, 2003, 11:03:57 am
a molti forse questa sigla dirà poco o nulla , ma in quelle 2 lettere ed in quella cifra è racchiuso un capitolo glorioso della storia motoristica Italiana.
Il più potente motore a pistone mai realizzato dalla Fiat ed in italia in genere.
Un motore che durante i collaudi esplose due volte portando con se due vite di altrettanti assi dell'aria.
Un motore che fu la base dello sviluppo dei Daimler tedeschi e dei Merlin Inglesi.
Un pezzo di storia che sarebbe bene non doimenticare e che portà l'italia con l'idrocorsa Mc72 pilotato dal Sgt Francesco Agello a stabilire il recod mondiale di velocità aerea per idrovolanti propulsi da motore a pistone. 711 Km orari . Record che tutt'oggi sussiste. Purtroppo in rete di informazioni se ne trovano pochette.
Qui sotto posto una brevissima scheda tecnica del motore con l'intenzione di recuperare dalla mia libreria un opuscolo e di scannerizzarlo per aggiungerlo a questo post.

" Questo enorme motore a 24 cilindri (ribattezzato AS6) era raffreddato da radiatori di rame disposti sulla superficie alare, sui galleggianti e nella coda. Il telaio era in alluminio, il resto in legno. Nei galleggianti erano alloggiati serbatoi capaci di 1000 litri dello speciale carburante di cui necessitava tale sofisticato motore.
Il motore AS6, consistente, come detto, in 24 cilindri disposti a V di 60 gradi, del peso di 930 kg, di oltre 51000 cc (!!!), rapporto di compressione 7:1, con compressore centrifugo situato nella parte posteriore, richiese infatti grandi sforzi di messa a punto da parte della Motori Avio, iniziati il 20 Aprile 1931; era capace di erogare 3100 HP a 3300 giri; ciascuno dei 2 corpi di 12 cilindri azionava uno dei 2 alberi coassiali, che attraverso un complesso sistema di ingranaggi e riduttori otteneva che le eliche girassero contemporaneamente allo stesso numero di giri ma in sensi contrari. Dapprima opera solo di italiani, alla fine ci si avvalse anche dell'aiuto dell'esperto inglese di carburatori e carburanti Rod Banks. La messa a punto fu funestata dalla morte di 2 collaudatori, gli ufficiali Monti e Bellini, e poi portata avanti dal Sergente Maggiore Francesco Agello.

Raggiunta finalmente la messa a punto nel 1933, il Macchi-Castoldi, pilotato dal Tenente Cassinelli, vinse la Coppa Bleriot. Stabilì poi, questa volta pilotato dal Capitano Scapinelli, il primato di velocità sui 100 km, e infine, pilotato dal succitato Agello, due record di velocità assoluta. Il secondo fu raggiunto sul lago di Garda, a Desenzano alle 15:00 del 23 Ottobre 1934, con circa 710 Km/h, una velocità enorme per l'epoca e non piccola neppure oggi. Tale record è tuttora imbattuto nella categoria idrovolanti a 2 eliche controrotanti.. Si noti che, per esigenze di cronometraggio, l'apparecchio volava a soli 50 metri dalla superficie del lago (per un tratto di 3 kilometri). La rincorsa di records con gli idrovolanti inglesi Supermarine (motore Rolls-Royce) era stata vinta definitivamente dagli italiani.





Titolo: Re:FIAT AS 6
Post di: oscar su Maggio 30, 2003, 18:40:05 pm
spettacolare. c'era un articolo su un numero di ruoteclassiche recente che riguardave questo motore. ;D ;D


Titolo: Re:FIAT AS 6
Post di: Phormula su Maggio 31, 2003, 10:39:45 am
Purtroppo é l'ennesima dimostrazione di quanto noi italiani siamo poco lungimiranti.
- Quando altri paesi avevano capito già da tempo l'importanza dell'aviazione civile, noi costruivamo idrovolanti da record. Alcuni di questi record sono tuttora imbattuti, ma sono serviti a poco dal punto di vista delle ricadute industriali.
- E fino agli anni '60 abbiamo continuato a puntare sul trasporto passeggeri via nave.


Titolo: Re:FIAT AS 6
Post di: baranzo su Giugno 02, 2003, 17:35:56 pm
Citato da: Phormula su Maggio 31, 2003, 10:39:45 am
Purtroppo é l'ennesima dimostrazione di quanto noi italiani siamo poco lungimiranti.
- Quando altri paesi avevano capito già da tempo l'importanza dell'aviazione civile, noi costruivamo idrovolanti da record. Alcuni di questi record sono tuttora imbattuti, ma sono serviti a poco dal punto di vista delle ricadute industriali.


Questo commento mi sembra come minimo fuori luogo: fino agli anni '30 l'aviazione civile era basata sugli idrovolanti, gli unici velivoli in grado di attraversare l'atlantico oltre ai dirigibili, ma questo diviene un dettaglio marginale se proviamo ad pensare a quegli anni come ad anni pionieristici nel campo dei trasporti. La ricerca dei record aveva comunque delle ricadute importantissime su tutte le applicazioni civili e militari dell'epoca, era anzi un passo fondamentale per riuscire a stabilire fino a che punto potesse spingersi un certo tipo di mezzo meccanico. Dimenticare questo vuol dire negare la storia dell'evoluzione umana.


Titolo: Re:FIAT AS 6
Post di: seth1974 su Giugno 03, 2003, 12:00:41 pm
nel 1934 non sistevano piste di decollo abbastanza lunghe per permettere l'involo di aeromobili con carichi alari tanto elevati come i famigerati " idrocorsa ". Il carico alare elevato era la conseguenza da pagare per avere profili portanti adatti alle alte velocità su aperture alari ridotte per motivi di contenimento dei pesi. Il Fiat As 6 ( e le sue unità gemellate As5 9 fu la base dello sviluppo motoristico nazionale per i propulsori in linea. Sviluppo che fu abbandonato per ragioni POLITICHE su decisione presa personalmente da mussolini. Si potrebbe aprire un capitolo intero sul perchè di questa decisione sconcertante . Sta di fatto che gli aerei Da caccia italiani vennero in seguito dotati di pesantissimi e molto poco potenti motori stellari prodotti in massima parte da piaggio e fiat . I linea furono relegati a piccole potenze e per usi civili. Nel 1942 quando ci si rese conto di quanto fosse ampio il gap tra i caccia nostrani e quelli del nemico si richiese una fornitura in massa di motori in linea ai tedeschi.
Il record dell'Mc72 e del suo fantastico motore aprì la strada a moltissime innovazioni in campo aeronautico , innovazioni che variamente applicate e sviluppate sono vissute fino ai nostri giorni. Un esempio ? Le eliche coassiali controrotanti. Nessuno aveva mai applicato questa soluzione ad un aereo. Ed anche ai giorni nostri i Bear russi ( Tupolev Tu92 ) volano con le coassiali. L'intercooler. L'mc 72 fu il primo aereo al mondo a montare questo dispositivo. Oggi ogni turbo al mondo lo monta.


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