Titolo: E-fuel, l'elettrico non basta Post di: Patarix su Febbraio 03, 2022, 01:55:46 am "Una realistica transizione energetica del parco circolante al 2030, sia a livello italiano che europeo, non puó; che realizzarsi definendo target di mercato che valorizzino anche il contributo che i combustibili rinnovabili e a basso contenuto carbonico sono in grado di assicurare giá nel breve periodo, garantendo allo stesso tempo che il tessuto industriale possa affrontare la transizione in maniera meno violenta”: questo si legge in uno dei passaggi più importanti della lettera inviata da diverse associazioni di rappresentanza della filiera automobilistica e dell’industria dei carburanti al governo, alla rappresentanza d’Italia presso la Ue e ai membri del Comitato interministeriale per la Transizione ecologica. Nella missiva, firmata da Unem, Federmetano, NGV Italia, Assogasmetano, Assogasliquidi, Anigas, Anfia e Confapi, si chiede una maggior attenzione al "ruolo fondamentale dei combustibili rinnovabili e low carbon liquidi e gassosi” e al loro “enorme contributo, affiancati allo sviluppo della mobilitá elettrica”, per il "raggiungimento degli sfidanti target di decarbonizzazione del settore trasporti” nazionale ed europeo.
L’elettrico non è ancora maturo. Per dare sostegno alle loro richieste, le associazioni ricordano come il parco circolante europeo di auto e veicoli commerciali sará; costituito entro il 2030 da oltre il 70% di mezzi equipaggiati con motori a combustione interna, in particolare nel campo del trasporto pesante. Pertanto, è necessario "sostenere, parallelamente allo sviluppo di un ecosistema per la mobilitá; elettrica, una strategia europea per i combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio per far sí che l’importante contributo di decarbonizzazione richiesto al settore dei trasporti su strada, possa efficacemente realizzarsi”. D’altro canto la “complessità" della lotta ai cambiamenti climatici e le “rivoluzioni” legate alla transizione energetica portano i firmatari della missiva a "ribadire con forza l’impossibilitá; di considerare tutto risolvibile con il contributo di un’unica tecnologia, tra l’altro ancora in evoluzione dal punto di vista dello sviluppo tecnologico e non ancora matura a livello di ecosistema di mercato in quasi nessun paese europeo”. I rischi del phase-out. Inoltre, nella missiva si ricordano i danni, occupazionali ed economici, legati al possibile bando dei motori a combustione interna nel 2035. In tal senso si cita il recente studio della Clepa, secondo cui l’Italia rischia di perdere, entro il 2040, circa 73 mila posti di lavoro, di cui 67 mila giá tra 2025 e 2030. Le associazioni criticano anche le metodologie utilizzate dalla Commissione europea nel pacchetto “Fit for 55” e propongono, per valutare gli impatti reali del trasporto su strada, l’adozione del Life Cycle Assessment (LCA) o dell’approccio "well-to-wheel", oppure di meccanismi come il “crediting system”. "Sono tutte soluzioni che, se adottate nella regolamentazione europea, favorirebbero lo sviluppo dei carburanti rinnovabili e low carbon liquidi e gassosi, assolutamente necessari per contribuire da subito alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nei trasporti su strada”. Le associazioni concludono esprimendo la certezza che “un quadro normativo e regolamentare inclusivo, neutrale, chiaro e stabile, derivante da una strategia di decarbonizzazione non basata solo sull’elettrificazione, ma aperta ad una varietá di tecnologie", comporterá anche "notevoli benefici sociali e positive implicazioni occupazionali". Fonte: https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2022/02/02/transizione_ecologica_la_filiera_al_governo_l_elettrico_non_basta_piu_attenzione_agli_e_fuel_.html Titolo: Re: E-fuel, l'elettrico non basta Post di: Patarix su Febbraio 04, 2022, 14:59:40 pm Non solo elettrico: la Cayman GT4 RS corre con l'e-fuel
La Porsche continua a puntare sui carburanti sintetici implementando questa soluzione nel motorsport, e in particolare sulla Cayman GT4 RS, al debutto europeo nella cornice del GP Ice Race a Zell Am See. La nuova versione estrema della biposto a motore centrale da 500 CV è stata infatti alimentata con lo stesso carburante ricavato da scarti alimentari già utilizzato nella Porsche Supercup 2021: un'operazione che non ha rischiesto complesse modifiche meccaniche. E-fuel per le corse nel 2022. La Casa tedesca, fortemente impegnata sul fronte dell'elettrificazione, sta investendo anche nella produzione di e-fuel: lo scopo è di continuare a fornire un'alternativa all'elettrico sul mercato e, allo stesso tempo, contribuire a ridurre sensibilmente le emissioni di CO2. Oltre ad utilizzare fonti rinnovabili, questi carburanti vengono infatti prodotti usando l'energia eolica: nel 2022, lo stabilimento cileno che la Porsche ha aperto insieme con la Siemens produrrà 130 mila litri di carburante sintetico. Quest'ultimo inizialmente sarà utilizzato solo per le competizioni, ma l'obiettivo a medio termine è di poterlo offrire anche per le auto di serie, modelli storici inclusi. Fonte: https://www.quattroruote.it/news/ecologia/2022/02/04/porsche_la_cayman_gt4_rs_corre_con_l_e_fuel.html
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