ilPistone.com

Oggi, giornata parecchio calda e umida, dopo aver lavorato per pulire il garage, parecchio sudato, per asciugarmi ho preso il Dominator e in ciabatte, braghe corte, maglietta e senza casco ho fatto circa 5 km nei dintorni rischiando (ben poco, in verità, vista la zona deserta) la multa, ma assaporando la vera essenza moticiclistica estiva, come me la ricordavo dalla mia gioventù.

La riflessione che ne è seguita è questa:
nei giorni scorsi sono morti qui sulle Dolomiti un paio di base-jumper, e ne muoiono in continuazione.

Ma per quale astrusa idiozia legislativa loro possono lanciarsi nel vuoto da una montagna con una ridicola tuta alare senza rischiare alcuna sanzione, mentre io devo per forza mettermi il casco anche se faccio un km in moto con tutte le attenzioni, pena il multone ?

Spiegatemelo, perché non ci arrivo.

La riflessione mia parte dagli stessi tuoi 35°, ma in BDC (Bici Da Corsa). Oggi pomeriggio fatti soli 40km in pianura a ritmo deciso, temperature proibitiva. Uso abbigliamento tecnico completo, non occupo le ciclabili perchè supererei il limite dei 30 km/h, attenziono semafori, precedenze, ecc.

Ma una volta di più realizzo che la bicicletta rimane il veicolo  'debole' col quale si rischia di più in strada, quasi nessuno ti rispetta, sorpassano a 5cm, ti tagliano la strada che è un piacere, e via col liscio... Anni fa sono stato investito mentre mi allenavo in strada, andavo a più di 30 orari, sono atterrato su nuca, schiena e tallone, strada tagliata da idiota che ha preso sì l'uscita rotonda , ma anche me nel mezzo ::). Risarcito 3k €

Austria, Slovenia, Francia, Germania? Altro pianeta, le bici sono rispettate e tutelate, con una rete viaria dedicata invidiabile.

Alla tua veneranda età, in bici col caldo infernale del pomeriggio, niente ciclabili... Sei fortunato ad essere ancora in vita.  :o :P :D

Ma chittoffafà ?  ???

Prendi esempio da me e il gatto Zeus.  8) ;D

Penso che la differenza sostanziale è che per strada puoi farti male per cause altrui, il base junper invece è responsabile del proprio destino e fondamentalmente nessuno ti può vietare di puntarti una pistola alla testa.
Sarebbe bello poter distinguere il caso del tizio che circola da solo in una strada di campagna, da quello che va in tangenziale, ma diventa un casino… e alla fine casco per tutti.
Io ho più paura di quello che possono fare gli altri, che di quello che potrei fare io.

Appunto: come accetta lui il rischio buttandosi dalla montagna, lo accetto anch'io buttandomi nel traffico in moto senza casco, non c'è differenza alcuna tra le due azioni.

Eppure una viene sanzionata e l'altra no.

Posso capire la sanzione se trasporto un minorenne senza fargli mettere il casco, perché in quel caso io decido per lui un'azione pericolosa, ma per un maggiorenne lo trovo assurdo.
Ed infatti è rimasto assurdo fino al 1986...

Invece vendere moto iperpotenti che fanno 150 km/h in prima marcia è perfettamente legale, ovviamente.

Però se vado in macchina a far le spese dietro l'isolato devo mettermi la cintura, altrimenti mi faccio male. Quello con la Supermoto invece può farne a meno...
Odio queste idiozie legislative che reprimono la libertà solo ad alcune persone.

In effetti il popolo dei ciclisti nelle strade è composto perlopiù da 20/30enni. Ma quante ne sai ;D!! Buona la scusa dell'età avanzata come pretesto per battere la fiacca, ma con me non attacca!

Io sono allenato con decine di gare alle spalle, pulsazioni costantemente  monitorate, idratazione, integrazione, ecc

Hai molte più probabilità di schiattare tu con un corpo mai sollecitato, qualora sottoposto alla minima pressione :P

Cmq oggi ti seguo volentieri: stop alla circolazione: nè bici, moto, spider!! Canicola boia.

Casa&clima (mogli e buoi al mare), mi godo Shameless su Netflix :D

Sai la beffa se mi trovano esanime sul divano ;D ;D :o?!?

E soprattutto alle 13 c'è la finale del volley femminile alle Olimpiadi, con un Italia-USA da non perdere !  :D :D

Il punto, penso, non è quanto lo accetto io, ma quanto è disposta ad accettarlo l’assicurazione di chi mi investe e la collettività per le mie cure.

Ecco parliamo dello splendido oro!!

Le hanno asfaltate.

L'assicurazione calcola il premio sul rischio complessivo, che comprende ciclisti e pedoni senza casco (oltre a motociclisti del Sud  ::) ;D senza casco e in 3 su una moto).

Una percentuale di motociclisti senza casco sposterebbe il rischio assicurativo di pochissimo, o forse non lo sposterebbe affatto, perché le statistiche magari direbbero che coloro che circolano senza casco vanno più piano e stanno più attenti.

Lo stesso per la comunità, che accetta da sempre di accollarsi spese mediche di qualsiasi imbecille che ogni giorno rischia di ferirsi/morire nei più svariati modi.

Che roba.

Gli USA sembravano la squadra dell'Oratorio di un paesello.

Supremazia totale.

Se togli l’obbligo, è probabile che la percentuale di quelli senza casco aumenti non poco, soprattutto in città.

Tutto è possibile, e a tutto ci si adegua.

Leggevo che negli USA, ad esempio, l'obbligo c'è solo in alcuni stati, oppure a seconda dell'età, ed in qualche stato è stato tolto recentemente dopo le proteste di alcune associazioni pro libertà individuale.

Qui invece è un'imposizione tassativa a tutti, anche col Ciao, e adesso vorranno estenderla pure a quelli col monopattino. Una furia protettiva che si trasforma in oppressione delle libertà individuali, e che costringe molti a rinunciare.

https://www.sicurmoto.it/normative-e-leggi/obbligo-casco-moto-negli-usa-le-regole-in-ciascuno-stato/

E sottolineo che ieri sera, alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, Tom Cruise ha portato via la bandiera in moto senza casco in mondovisione !  :D :P

Sul tema

Raduno USA, 12 morti; la maggior parte senza casco, c’è ancora bisogno di spiegare che ti salva la vita?

Articolo --> https://www.moto.it/news/raduno-usa-12-morti-la-maggior-parte-senza-casco-c-e-ancora-bisogno-di-spiegare-che-ti-salva-la-vita.html

Ognuno adotta un proprio compromesso tra libertà, divertimento, comodità e sicurezza.

Ed è giusto così.

Tu quando vai in moto sai benissimo che, nonostante casco, tuta e compagnia bella, rischi molto di più della macchina, però ci vai lo stesso.

Se vai a fare una gita in macchina, specie con macchina vintage   ::) ;D, sai che il rischio di un incidente c'è, potresti startene a casa ma non lo fai.
Potresti pure metterti il casco anche in macchina, in alcuni casi ti salverebbe la vita, ma siccome è scomodo non lo fai.

È tutto un compromesso, e bisogna rispettare le idee altrui su questo compromesso, non imporre la propria visione.

La frase fatta classica è "ma la sicurezza non ha prezzo", però chi la dice gira con una macchina normale, non si fa un mutuo per  una Mercedes classe S che farebbe rischiare molto meno la sua famiglia.

C'è un'ipocrisia di fondo sul tema. Tutti giudicano, pontificano, ma poi ognuno adotta il suo compromesso personale.

Ma guarda che io sono d'accordo...

La cosa buffa è che negli USA condannano una catena di fastfood perchè un'anziana signora s'è bruciata la patata ripartendo dal drive-in con una tazza di caffè fra le cosce... da allora sul coperchio c'è scritto "hot liquid".  Come sui pocketcoffee ferrero c'è scritto "liquid center", sia mai che qualcuno faccia loro causa perchè si è macchiato la cravatta sbocconcellandone uno.

Ma quello, effettivamente, se non lo sai non te lo aspetti ;D

Ma chiunque mordicchi un cioccolatino anzichè introdurselo intero in bocca è uno scemo.

Il mio primo Pocket Coffee l'ho mangiato da piccolo, avrò avuto 6 o 7 anni, ricordo ancora che mia madre mi disse di mangiarlo intero altrimenti mi sarei sporcato. Forse l'avrei fatto lo stesso, forse no... vai a sapere... però il "warning" ci stava.

Ad ogni modo, penso che la scritta serva più che altro a rimarcare la caratteristica particolare del caffè liquido.

(la mamma mi disse anche che non mi sarebbe piaciuto, e aveva ragione, allora non mi piacque ;D )

L avviso per il pocket coffee non lo vedo cosi assurdo…ma altri tipo quello di togliere il bambino da dentro il pantaloncino prima di metterlo in lavatrice…

amarcord:
in effetti è così... io entrai in ditta mentre era in corso il lancio, ed anche a noi nuovi assunti, che avremmo dovuto utilizzarlo per riuscire ad "entrare" in bar e pasticcerie, all'epoca off limits per la marca, fu raccomandato d insistere su questa peculiarità unica e di farlo assaggiare ai gestori. Poi lasciavamo sul bancone un display di cartone con poche decine di praline dicendo che al prossimo giro quindicinale, avremmo ritirato l'eventuale invenduto . Il successo fu immediato e straordinario; ricordo che io, che facevo uno stage di vendita ad Alessandria con un Fiat 238 (autunno/inverno 69/70), dopo soli 2/3 giorni ricevevo chiamate dagli esercenti che reclamavano un secondo rifornimento...
La tecnica produttiva era di assoluta avanguardia, ma a me comunque non è mai piaciuto particolarmente...

Beh, il MonCheri, nato mi pare nel dopoguerra per permettere alle casalinghe tedesche, poverissime, di comprare qualcosa di dolce a poco prezzo, è certamente molto meglio.  Me ne mangerei scatole intere...
Mi pare di ricordare che la prima volta che li assaggiai, probabilmente a metà anni '60, erano contenuti in una scatola con disegni di automobili... o sbaglio?

https://www.asaps.it/72070-_tampona_unauto_e_poi_viene_accusata_di_aver_bevuto__aveva_mangiato_i_mon_cheri_.html

A proposito di cioccolatini di quello stile, è di questi giorni la morte di uno dei pionieri del settore

https://www.ilgiorno.it/cremona/cronaca/morto-bonetti-boero-cioccolato-witors-pexjk4dt

No io preferisco il pocket coffee... il Moncherì mi fa proprio schifo...

credo tutti conoscessero i Boeri, ma io non conoscevo questo signore.. Rip.

Non so le automobili, per contro sono sicuro che nel 69 c'era già la pralina con la ciliegia accanto...

sempre rimanendo nella "ditta" per me: 1 Rocher, 2 Mon Cheri, 3 P. Coffee...

Rocher a piccole dosi però, è buono ma fin troppo dolce.
Diciamo che se me ne devo scofanare una scatola, scelgo la scatola di Pocket Coffee.
Se devo mangiarmene uno, ecco posso essere indeciso.

io ricordo con piacere le estati degli anni '80, quando tornavano i miei zii da Alba... il fratello di mio padre lavorava in FERRERO, poi è morto ed è subentrata la moglie, e adesso ci lavora il figlio... tornavano e portavano  di tutto: nutella, pocket coffe, moncherì, kinder sorpresa... poi negli anni arrivarono anche i kinder bueno, kinder cereali....

ed il pocket coffee con la cannuccia?