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Passion => Sport => Topic iniziato da: Madbob su Novembre 29, 2003, 10:30:38 am



Titolo: Problema Yamaha M1
Post di: Madbob su Novembre 29, 2003, 10:30:38 am
Per spiegare bene il tutto ho bisogno di partire da ontano.
E? la fine degli anni 80 e le moto si evolvono in maniera sempre più decisa. Quello che stupisce ai tempi è che le moto in poco tempo si trasformarono da ?pezzi di ferro con un motore e 2 ruote? in cui la differenza la facevano il motore ed il pilota, ora lo sviluppo si concentra su telai, ma soprattutto sospensioni. Quello che ne risulta è che le moto cominciano ad avere ?caratteri? ben definite ed il risultato è che il pilota non riesce più a far adattare il proprio stile di guida a tutte le moto. Anzi, succede il contrario, è il pilota che deve adeguarsi alla moto. Se mentre prima un pilota forte lo era con qualsiasi mezzo ora no.
E? per far fronte a questo che nascono, nei due colossi motociclistici, 2 filosofie di lavoro diverse. La Honda decide di progettare una moto neutra che sia nel possibile facilmente guidabile da tutti; oltre ad una maggior repelibilità di piloti ha il vantaggio che in caso il pilota di punta se ne vada di primpiazzarlo senza dover sconvolgere la moto; tutto questo però consapevoli del fatto che si perde qualcosa in prestazioni assolute.
La Yamaha ha una visione opposta e decide per una filosofia estrema da realizzare attorno ad un pilota, per sfruttare al 100% la tecnologia necessaria. Il problema è che è difficile concretizzare gli ipotetici vantaggi che si leggono sulla carta, perché le moto non sono le macchine e la dinamica di una moto è molto più complessa da mettere a punto rispetto alla auto.
C?è poi una terza casa in quel periodo, la Cagiva, che ancor di più della Yamaha estremizza; addirittura la casa italiana fa fare le prove in galleria del vento ai piloti ufficiali così da disegnare una carenatura il più possibile personalizzata.
Gli anni passano e la Yamaha ha il suo tornaconto che le vittorie di Rainey.
Ma è il 1995 (concedetemi il beneficio del dunnio) quando, con l?americano paralizzato dopo l?incidente di Misano e consapevoli di avere il miglior pilota/collaudatore dell?intero circus (Cadalora), presenta il protoripo YZR 500 M1, dove la sigla YZR 500 sta ad indicare anche la normale 500 GP e M1 la sigla del prototipo, che, guarda a caso è il nome dell?attuale Yamaha MotoGP ? Questa moto è caratterizzata da innovazioni di ogni tipo. Yamaha vorrebbe che l?italiano la sviluppasse, ma la risposta da parte di Luca è negativa; ?un?ottimo esercizio tecnologico, ma non c?è concretezza in questo progetto? le parole del romagnolo. Tra la?ltro per progettare questo prototipo in Yamaha rimasero indietro con la versione normale e da li si creò il gap tecnico con la Honda. Pensavano di spaccare con questo protoripo, invece successe il contrario. Le particolarità di questo prototipo era l?estremizzazione assoluta di tutte le tecnologie disponibili (cambio sequenziale, sospensioni controllate attivamente etc?) correlate alla massima possibilità di personalizzazione e regolazioni sulla scorta di quanto accadeva in formula uno dove, non solo il mezzo si sposava a perfezione col pilota, ma aveva la capacità camaleontica di adattarsi a tutti i diversi circuiti, dal più lento al più veloce.
E veniamo ai ns. giorni. Con l?avvento delle 4 tempi si doveva ripartire da 0 e la Yamaha, fedele alla sua mentalità nelle corse, decise di ritirar fuori quel progetto, in realtà mai sotterrato, partendo lo sviluppo su quelle basi.
La moto di per sé c?è, nulla da dire, altissima tecnologia; ma quello che stupisce i piloti è che su questa moto non esiste ?un?assetto base?. L?assetto lo si deve costriure di gara in gara, di pista in pista, cucendolo addosso alle caratteristiche del circuito. L?idea dunque è sempre quella e Yamaha spera che la tecnologia sia oramai matura, visto che c?è molta elettronica e telemetria a dare una mano che 7 anni fa non c?era. Il riferimento è sempre la F1 dove sono stati compiuti passi da gigante in questo senso. Ma il problema è sempre quello: mettere a punto la dinamica e la ciclistica di un mezzo a 2 ruote non è facile come quella di un mezzo a 4 ruote; basti pensare che la moto da ferma non sta neppur in piedi da sola (citazione non tanto stupida, almeno se ho fatto capire ciò che intendo).
Dunque, sulla carta, la M1 è un mezzo competitivo, forse ancora di più della RC211V (se non fosse per il motore), ma dalle troppe ed infinite regolazioni, che il pilota deve mettere a posto in soli 3 giorni. Il pilota si trova al giovedì a dover definire i dati base dell?assetto per poi affinarli venerdì e sabato. Il tempo a disposizione è troppo risicato già di per sé, se poi aggiungete qualche imprevisto o la possibilità, tutt?altro che remota, che l?assetto base scelto il giovedì sia sbagliato, con conseguente inutilità nel cercare di affinare queste regolazioni, si capisce il vero punto debole di questa moto. Condite col fatto che non si hanno riferimenti csulle piste con gli anni prima ed il gioco è fatto! A conferma di ciò gli incredibili alti e bassi dell?M1 nella sua prima stagione, con 2 vittorie di Biaggi associate a molte figure magre.
Quindi, in conclusione, la moto c?è, ma è il concetto sbagliato. Se Rossi riesce a definire un assetto base (deve pure convincere i tecnici giapponesi a farlo) allora ha qualche speranza, altrimenti nisba. Per fare un raffronto, Vale il venerdì girava sempre con tempi praticamente molto simil ia quelli del sabato e della domenica; ciò significa che bastano pochi giri per mettere a punto la RC211V. E su una moto, dove si gioca sui centesimi, la messa a punto ideale è fondamentale.
Non per ultimo è bene ricordare che la Yamaha è anche molto più reattiva, cioè entra in curva da sola aggredendola e nei cambi di direzione è fulminea; ma la reattività (caratteristica positiva) si trasforma in nervosità (caratteristica mooolto negativa) se non è assecondata da un ciclistica ad hoc, rendendo difficile il controllo della moto in ogni situazione e diventa facile cadere (ecco l?interpretazione della parole di Barros sul fatto che con la Yamaha è facile cadere).
Spero di non aver dimenticato niente.
Scusate il ritardo e la lungaggine, ma è un periodo con poco tempo libero; se c?è qualche imprecisione o ho scritto cose incomprensibili, fatemele notare; ho scritto tutto in fretta e furia. Scusate in anticipo


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: THE KAISER su Novembre 29, 2003, 11:36:28 am
Citato da: Madbob su Novembre 29, 2003, 10:30:38 am
Quindi, in conclusione, la moto c?è, ma è il concetto sbagliato. Se Rossi riesce a definire un assetto base (deve pure convincere i tecnici giapponesi a farlo) allora ha qualche speranza, altrimenti nisba.

se riuscisse a definire un assetto base (parlo da profano basandomi su quanto hai scritto),allora la yamaha passerà ad una strategia simile alla honda.Ma visto che la honda sono anni che fa così,immagino che comunque non sarà facile ridurre il gap in pochissimo tempo.
Insomma tu dici che la m1,ben assettata è superiore x ciclistica alla rc211v?(bene,lo userò come scusa nel caso biaggi dovesse prenderle :P )


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: THE KAISER su Novembre 29, 2003, 11:37:58 am
p.s. ma x le moto di anno in anno non c'è un'evoluzione come x le macchina di f1?
In f1 da un anno all'altro i valori in campo possono cambiare radicalmente...si può sbagliare una vettura,si può restare indietro con lo sviluppo ecc.
Nelle moto se ho ben capito tra un anno e l'altro le differenze non sono troppo rilevanti?


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: &re@ su Novembre 29, 2003, 14:03:43 pm
Solo qualche appunto (immaginavi che avrei risposto eh?):
Rainey è rimasto paralizzato nel '93. Sinceramente non ricordavo di questa fantomatica YZR-M1, ma se lo dici tu...
Cadalora è di Modena quindi è EMILIANO! Fra emiliani e romagnoli c'è quella sana rivalità che esiste fra Interisti e Milanisti, fra Romanisti e Laziali e via discorrendo, meglio non mischiare le carte ;)
E se lo dico io che sono di padre romagnolo e madre emiliana... ;)
Concedimi anche qualche dubbio sul fatto che la M1 (anche perfettamente messa a punto) sia più competitiva della Honda...


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: vatanen su Novembre 29, 2003, 14:25:02 pm
Citato da: &re@ su Novembre 29, 2003, 14:03:43 pm
Solo qualche appunto (immaginavi che avrei risposto eh?):
Rainey è rimasto paralizzato nel '93. Sinceramente non ricordavo di questa fantomatica YZR-M1, ma se lo dici tu...
Cadalora è di Modena quindi è EMILIANO! Fra emiliani e romagnoli c'è quella sana rivalità che esiste fra Interisti e Milanisti, fra Romanisti e Laziali e via discorrendo, meglio non mischiare le carte ;)
E se lo dico io che sono di padre romagnolo e madre emiliana... ;)
Concedimi anche qualche dubbio sul fatto che la M1 (anche perfettamente messa a punto) sia più competitiva della Honda...

concordo in pieno con andrea...la yamaha ha visto i suoi anni d'oro solo grazie a rainey,prima e dopo è stato un monomarca honda...tranne il 94 dove un doohan con ancora postumi da incidente,non era competitivo come quel fenomeno di kevin.....riguardo la M1 questo giro sono loro ad essere i tradizionalisti,lo dimostra il motore 4 in linea,facile da progettare perchè hanno grandi conoscenze in campo,ma non certo al livello honda quanto a potenza e caratteristiche dell'erogazione...la honda ha centrato l'obiettivo di fare una moto sincera quanto efficace,direi la botte piena e la moglie ubriaca....la ducati è forse la più estrema e infatti in rettilineo si vede!!!la yamaha può essere ottimizzata da rossi ma il progetto di base non è una meraviglia secondo me....nel 2002addirittura il telaio era derivato dalla gp 2 tempi.....riguardo cagiva,beh per me era una gran moto,e se fosse stata sviluppata per altri 2 anni,magari con più soldi avrebbe vinto tanto....leggevo su una rivista dell'epoca che era favolosa,ma un kocinski incostante,un mamola vecchio e un barros giovane e incostante,non l'hanno saputa portare dove meritava!!a proposito di questa,adesso ho letto che ne costruiranno se non sbaglio 200,replica per pochi amatori che avranno i soldi per acquistarla....venderei la casa per averla....se avessi una casa! :'(


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: Madbob su Novembre 29, 2003, 17:50:12 pm
Citato da: &re@ su Novembre 29, 2003, 14:03:43 pm
Solo qualche appunto (immaginavi che avrei risposto eh?):
Rainey è rimasto paralizzato nel '93.


Lo sò che Rainey non è rimasto paralizzato nel 93, ma la moto è stata pensata dopo il suo incidente; 6 mesi per partire col progetto 6/8 mesi di progettazione e 4 mesi di realizzo; voilà, ecco il gennaio 1995 ;)
Citato da: &re@ su Novembre 29, 2003, 14:03:43 pm
Sinceramente non ricordavo di questa fantomatica YZR-M1, ma se lo dici tu...


Ahi ahi ahi amici ascoltatoriiiiiiiiiii!!! ;D
Citato da: &re@ su Novembre 29, 2003, 14:03:43 pm
Cadalora è di Modena quindi è EMILIANO! Fra emiliani e romagnoli c'è quella sana rivalità che esiste fra Interisti e Milanisti, fra Romanisti e


Sorry :-[
Citato da: &re@ su Novembre 29, 2003, 14:03:43 pm
Concedimi anche qualche dubbio sul fatto che la M1 (anche perfettamente messa a punto) sia più competitiva della Honda...


Forse mi sono espresso male perchè ho fatto tutto di corsa: "la M1 sulla carta potrebbe anche essere più performante della Honda". Questo è il concetto. Sicuramente, sempre sulla carta, le prestazioni teoriche sono molto vicine, se poi hai uno col manico che ti da 1, 2 o 3 decimi ... ;)


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: &re@ su Novembre 30, 2003, 13:48:50 pm
Concordo con Vatanen. Solo 1 nota: Schwantz il mondiale l'ha vinto nel '93, l'anno dell'incidente di Rainey


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: vatanen su Novembre 30, 2003, 16:50:41 pm
Citato da: &re@ su Novembre 30, 2003, 13:48:50 pm
Concordo con Vatanen. Solo 1 nota: Schwanztz il mondiale l'ha vinto nel '93, l'anno dell'incidente di Rainey


hai ragione,ho fatto male i conti,mi ricordavo che doohan avesse vinto il primo nel 95,invece è stato nel 94....certo che sbagliare su uno dei miei idoli è imperdonabile....vado a fare penitenza!

se avete visto tg2 motori un tester ha provato la yamaha m1 e la rcv 211....ha detto che la yam è la più maneggevole,molto meglio della honda,ma ha il grande difetto di non dare sensazione di limite all'anteriore,e chi conosce bene le moto,può ben sapere che se non si sente il davanti tra le mani trovar sicurezza è quasi impossibile,ecco spiegate le 1000 cadute dei piloti...la honda invece ha trovato un bilanciamento formidabile,il suo segreto è la facilità,ma questo non vuol dire soluzioni poco innovative,anzi!!motore 5 a v,serbatoio in mezzo,e chissà quante altre finezze sconosciute agli altri......la honda l'ha azzeccata,la yamaha no,visto che in 1 anno non è riuscita a dare ai suoi piloti una moto un pò più facile da guidare!


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: &re@ su Dicembre 01, 2003, 08:33:53 am
Citato da: vatanen su Novembre 30, 2003, 16:50:41 pm
hai ragione,ho fatto male i conti,mi ricordavo che doohan avesse vinto il primo nel 95,invece è stato nel 94....certo che sbagliare su uno dei miei idoli è imperdonabile....vado a fare penitenza!

Almeno tu te lo ricordi che Kevin ha vinto un mondiale. Molti se lo sono dimenticato, per non parlare dei mondiali di Criville e Kenny Roberts Jr...


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: Madbob su Dicembre 01, 2003, 08:38:09 am
Citato da: vatanen su Novembre 29, 2003, 14:25:02 pm
concordo in pieno con andrea...la yamaha ha visto i suoi anni d'oro solo grazie a rainey,prima e dopo è stato un monomarca honda...tranne il 94 dove un doohan con ancora postumi da incidente,non era competitivo come quel fenomeno di kevin.....


Assolutamente no. La Yamaha dei primi anni 90 era una moto cucita addosso al pilota americano; dura come un camion e difficile da inserire in curva perchè molto molto sottosterzante. Questa caratteristiche erano però quelle di guida di Rainey che riusciva in questo modo a far rendere al meglio il mezzo, guidando la moto di forza, spostandosi sulla sella come una scimmia.
Riguardo Honda; è verop che dopo ha avuto un predominio, ma prima mi preme di corregerti, la Honda era considerata una moto "mangia piloti", visto che sotto le sue grinfie sono morte le velleità irridate di molti campioni del mondo, tra cui i nostri Uncini e Lucchinelli.
Citato da: vatanen su Novembre 29, 2003, 14:25:02 pm
riguardo la M1 questo giro sono loro ad essere i tradizionalisti,lo dimostra il motore 4 in linea,facile da progettare perchè hanno grandi conoscenze in campo,ma non certo al livello honda quanto a potenza e caratteristiche dell'erogazione...la honda ha centrato l'obiettivo di fare una moto sincera quanto efficace,direi la botte piena e la moglie ubriaca....la ducati è forse la più estrema e infatti in rettilineo si vede!!!la yamaha può essere ottimizzata da rossi ma il progetto di base non è una meraviglia secondo me....nel 2002addirittura il telaio era derivato dalla gp 2 tempi.....


Avere un 4 in linea non vuol dire essere tradizionalisti. Yamaha aveva esperienza in questo campo ed in aggiunta un motore di queste caratteristiche permette di avere interassi molto corti. Un motore a V ha bisogno di angoli fra le bancate ridotte, con conseguenti complicazioni (leggi bilanciamento). E' vero per esempio che la Ducati ha un V4, ma ha usato un angolo di 90° fra le bancate, come in SBK e come le "vecchie" " tempi; peccato che l'ingombro longitudinale di un V 4 tempi sia molto maggiore, a causa delle valvole, di un V 2 tempi.
Non riesco a capire la storia del telaio; Yamaha ha azzardato una mossa veramente al limite della follia; inserire un 4 cilindri in linea in un telaio che ospitava un V4 di 90°; i risultati non sono stati buoni, è vero, ma la mossa secondo me non era sbagliata ;) Anzi, avere le caratteristiche dinamiche della ciclistica di un 2 tempi con un 4 tempi ...
Citato da: vatanen su Novembre 29, 2003, 14:25:02 pm
.....riguardo cagiva,beh per me era una gran moto,e se fosse stata sviluppata per altri 2 anni,magari con più soldi avrebbe vinto tanto....leggevo su una rivista dell'epoca che era favolosa,ma un kocinski incostante,un mamola vecchio e un barros giovane e incostante,non l'hanno saputa portare dove meritava!!a proposito di questa,adesso ho letto che ne costruiranno se non sbaglio 200,replica per pochi amatori che avranno i soldi per acquistarla....venderei la casa per averla....se avessi una casa! :'(


Cagiva era già superiore alla NSR 500 e, a differenza della Honda, la casa italiana era già completamete padrona dell'iniezione elettronica.


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: &re@ su Dicembre 01, 2003, 10:08:33 am
Vabbé ragezzi, non andiamo troppo indietro, fra un po' ci mettiamo a discutere di Pasolini e Saarinen (pace all'anima loro).
Lucchinelli e Uncini mi sembra abbiano guidato una Honda "clienti", con tutte le scusanti del caso. Inoltre a inizio anni '80 suzuki e Yamaha erano un pelo più competitive, direi. Poi arrivò un certo Spencer, che di velleità ne spense parecchie, a partire da quelle di Roberts Sr...
Anche il fatto che la Yamaha fosse stata cucita attorno a Rainey... boh, nell'88 il modiale lo vinse Lawson su quella moto, nell'89 Lo vinse ancora Lawson con la Honda, poi Eddie tornò alla Yamaha (con poca fortuna) ma non ricordo commenti del genere riguardo la moto, nemmeno da Cadalora che sicuramente non aveva remore a esternare le sue insoddisfazioni. Però può darsi che sia io a ricordare poco e male.
Tradizionalismo Yamaha: la M1 è partita con un 4 in linea, nemmeno a cilindrata piena, a 5 valvole (che non le usa più nessuno), alimentato a carburatori, inserito in una ciclistica vecchia. Se non vogliamo parlare di tradizionalismo, possiamo parlare di pazzia!

E la Cagiva? Era meglio della Honda NSR? Sarà... era senz'altro una moto valida, ma non ha mai fatto il "passo decisivo", nemmeno guidata da Lawson (4 mondiali) o Kocinski (1 mondiale 250 e 2 mondiali SBK, uno addirittura con l'RC 45). L'NSR invece ha fatto incetta di titoli, con piloti diversi...


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: Madbob su Dicembre 01, 2003, 10:41:58 am
Andrea, senza offesa, mi sembra che le mie parole vengano sempre messe in discussione e mi sembra che ci sia un pò di scetticismo sulle mie affermazioni (basta leggere i commenti con "sarà però" oppure "se lo dici tu").

Allora sono andato a cercarVi qualcosa, magari se lo leggete da qualche altro sito pesate in maniera differente le parole.
Senza offesa, siamo qua per discutere, ma magari sono solo io che mi faccio le menate, allora mi scuso in anticipo. Ciao ;)

http://www.gpone.com/tecnica/guida.htm

Dico anche di aver trovato solo ora questo sito, non ho assolutamente prese le mie informazioni da questo sito.


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: &re@ su Dicembre 01, 2003, 11:01:32 am
Sempre senza offesa (ci mancherebbe), quando dico "mi sembra" o "sarà..." sottintendo che esprimo un'opinione sulla quale non sono sicuro perché non mi ricordo bene, quindi il tuo parere (che invece è documentato) è senz'altro più affidabile del mio.
Ho anche poco tempo per documentarmi (a rigore non dovrei nemmeno scrivere sul Forum...), quindi la TUA opinione è senz'altro più qualificata della mia. Io vado solo a memoria, con tutte le cappelle che ne conseguono.
Preferisco mettere le mie frasi in tono dubitativo, ma che si capisca la mia incertezza. ;)


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: Madbob su Dicembre 01, 2003, 11:08:39 am
Citato da: &re@ su Dicembre 01, 2003, 11:01:32 am
Sempre senza offesa (ci mancherebbe), quando dico "mi sembra" o "sarà..." sottintendo che esprimo un'opinione sulla quale non sono sicuro perché non mi ricordo bene, quindi il tuo parere (che invece è documentato) è senz'altro più affidabile del mio.
Ho anche poco tempo per documentarmi (a rigore non dovrei nemmeno scrivere sul Forum...), quindi la TUA opinione è senz'altro più qualificata della mia. Io vado solo a memoria, con tutte le cappelle che ne conseguono.
Preferisco mettere le mie frasi in tono dubitativo, ma che si capisca la mia incertezza. ;)


Andrea ti debbo le mie scuse; ho riletto tutto il post e devo dire che ho interpretato male, anzi sono io oggi che sono in condizioni psicologiche un pò instabili; a volte capita. ;)
Non hai bisogno di giustificarti nei miei confronti, sono io che ti ho mosso accuse infondate.
Scusami ancora, oggi devo contare fino a 100 prima di parlare, anzi ,prima di scrivere, sono mortificato :-[
Ciao, sperando che le mie scuse sia accettate ;) :D


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: &re@ su Dicembre 01, 2003, 11:20:04 am
Non mi devi nessuna scusa. Io ho scritto in modo poco chiaro e tu l'hai interpretato in una delle maniere possibili. Può capitare e buonanotte. ;)


Titolo: Re:Problema Yamaha M1
Post di: vatanen su Dicembre 02, 2003, 01:44:10 am
Citato da: Madbob su Dicembre 01, 2003, 08:38:09 am
Assolutamente no. La Yamaha dei primi anni 90 era una moto cucita addosso al pilota americano; dura come un camion e difficile da inserire in curva perchè molto molto sottosterzante. Questa caratteristiche erano però quelle di guida di Rainey che riusciva in questo modo a far rendere al meglio il mezzo, guidando la moto di forza, spostandosi sulla sella come una scimmia.
Riguardo Honda; è verop che dopo ha avuto un predominio, ma prima mi preme di corregerti, la Honda era considerata una moto "mangia piloti", visto che sotto le sue grinfie sono morte le velleità irridate di molti campioni del mondo, tra cui i nostri Uncini e Lucchinelli.Avere un 4 in linea non vuol dire essere tradizionalisti. Yamaha aveva esperienza in questo campo ed in aggiunta un motore di queste caratteristiche permette di avere interassi molto corti. Un motore a V ha bisogno di angoli fra le bancate ridotte, con conseguenti complicazioni (leggi bilanciamento). E' vero per esempio che la Ducati ha un V4, ma ha usato un angolo di 90° fra le bancate, come in SBK e come le "vecchie" " tempi; peccato che l'ingombro longitudinale di un V 4 tempi sia molto maggiore, a causa delle valvole, di un V 2 tempi.
Non riesco a capire la storia del telaio; Yamaha ha azzardato una mossa veramente al limite della follia; inserire un 4 cilindri in linea in un telaio che ospitava un V4 di 90°; i risultati non sono stati buoni, è vero, ma la mossa secondo me non era sbagliata ;) Anzi, avere le caratteristiche dinamiche della ciclistica di un 2 tempi con un 4 tempi ...Cagiva era già superiore alla NSR 500 e, a differenza della Honda, la casa italiana era già completamete padrona dell'iniezione elettronica.


il fatto che solo rainey sapesse guidare bene la yamaha,significa che lui fu uno dei pochi ad interpretarla.il più grande guaio che fanno i piloti non fenomeni,è quello di cercare di adattare la moto al proprio stile...è sbagliatissimo,il pilota si deve adeguare alla moto e solo quando ne trova il max limite può decidere dove andare a modificare...cadalora è rimasto fregato da questo,lui è uno pulito e con 200 cv non si può essere puliti.non c'è storia,per fare il tempo bisogna curvare più piano ma aprire prima!!la guida in derapata è la prima cosa da imparare con tali moto.le difficoltà di biaggi nelle piste tortuose è questa,è l'unico che ancora non derapa e si vede!si è fatto bastonare da piloti inferiori sulla carta!!solo nelle sue piste è bravo,questo vuol dire non essere dei fenomeni,ossia dei padroni del mezzo in ogni condizione!!gibernau che è sempre stato un fermo l'ha interpretata come si deve e dove ha potuto ha battagliato con il sommo e irraggiungibile valentino!!

riguardo la tecnica della yamaha non posso che appoggiare andrea,è stato un reciclare una moto tanto per fare una stagione più che per far qualcosa di strano.una ciclistica stuidata per un motore di 30 kg,a v di 90°,con 200 cv non può andar bene per un pesante 4 tempi con almeno 30 cv in più!!il primo anno non sono andati male perchè c'erano solo 2 honda e suzuki e aprilia andavano peggio di loro!!è scusabile che la yam il primo anno fosse indietro,è stata la honda a decidere i regolamenti,era già molto avanti e ha vinto per forza di cose e per merito di rossi!!ma non è scusabile che sia rimasta ancora indietro e non abbia saputo migliorare la moto in un anno,la honda l'ha fatto e infatti se all'inizio ducati e yamaha erano a ridosso,a fine anno non c'è più stata storia!

riguardo la cagiva,ho letto su un giornale dell'epoca che l'iniezione agli inizi era poco sfruttabile,un problea che si ha adesso,figuriamoci allora!!aveva delle buone carte,ma i soldi le mancavano e l'ha relegata tra le belle e dannate,un vero peccato!!ci stiamo rifacendo con la ducati!!!!forza rossa...


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