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1  Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica il: Marzo 15, 2024, 13:48:14 pm
Mi sono perso 114 pagine, ma quindi anche sul forum c'è qualcuno così ingenuo che crede alla conversione elettrica per motivazioni green? Che in realtà è una bella manovra per spostare capitali da una parte all'altra qualcuno l'ha già detto? Grin
2  Motori / Mondo Auto / Re: Vendita Auto usata da Privato il: Febbraio 18, 2024, 11:04:14 am
sposo la tua scelta Claudio...se non hai esigenze economiche particolari, speculare per monetizzare il più possibile è una gran rottura di maroni e spesso devi sopportare mesi di messaggi e telefonate di affaristi,rompi maroni e perditempo.
Venderla a un amico, farlo felice e avere la possibilità di rivederla o meglio guidarla saltuariamente, ha un vero valore.

3  Redazione / Presentazioni e censimento / Re: vatanen il: Febbraio 10, 2024, 21:13:30 pm
Assolutamente

Ben tornato!!! Come te la passi Alex?
4  Passion / ilPistone viaggiatore / Re: Road to TT 2023 il: Febbraio 10, 2024, 20:02:47 pm
Io ho dormito tutta la settimana con lui e non mi sono accorto di niente…potrebbe non essere un grande complimento.

Comunque devo dire che la cosa piu difficile di questi viaggi è trovare la sintonia nel gruppo per organizzarsi nel quotidiano…cosa e come mangiare, ore di guida, pause, orari di partenza… insomma voi vi conoscevate da una vita, io e te abbiamo avuto gia varie esperienze di viaggio in auto, aereo e moto ma mai cosi lunghe…eppure c’è stata sintonia perfetta anche con gli altri due Alessandri! A parte sui rifornimenti in francia…….

Sono amici da una vita e ne abbiamo fatta qualcuna assieme, sapevo benissimo con chi avrei viaggiato e non avrei fatto diversamente.Se fai uno di questi viaggi con anche solo un rompi Maroni, o qualcuno che fa la prima donna tutto il tempo, ti rovini il viaggio. La benzina col senno di poi è stato un divertente contrattempo. Ma girare per quella città,col telefono fascettato al manubrio e quel caldo mortale lo è stato meno sul momento Grin
5  Passion / ilPistone viaggiatore / Re: Road to TT 2023 il: Febbraio 10, 2024, 14:47:07 pm
ci manca solo il Ti Amo finale, ci possono andare anche gli eterosessuali al TT??

Tongue
Tongue
Tongue

Pensi che Il molto altro sia equivocabile?  Grin
6  Passion / ilPistone viaggiatore / Re: Road to TT 2023 il: Febbraio 10, 2024, 09:26:44 am
Grazie Lo! Mi è sembrato di rivivere questa magnifica avventura una seconda volta!
Aggiungo qualche nota sull’isola… le auto sportive parcheggiate nei cortili di ogni casa. I cartelli di fine limiti di velocità in ogni strada secondaria con il sottotitolo in inglese “conosci i tuoi limiti”. Le tre diverse ferrovie presenti su un’isola cosi piccola. La piu grande ruota del mondo mossa dall’acqua. Il museo di mezzi motoristici piu assurdo mai visto. Il fantastico set fotografico fatto sulla spiaggia nord andato perduto per colpa di una sd di merda. Le due ore fermo ad un autogrill ad aspettare che recuperaste il carburante per la moto di Ale. La sosta a Hinckley con la foto della tigrotta a casa sua. Il quantitativo di moto presenti nel parcheggio del paddock…

Grazie per avermi coinvolto in questa avventura che restera’ per sempre impressa fra i ricordi indelebili della vita!

Più che coinvolto ne sei stato assoluto protagonista, se non ci fossi stato tu a farci strada, forse saremmo ancora  in giro per Liverpool, cercando di farci dare indicazioni in una lingua non umana ...  Grin

Alcune cose avevo in testa di scriverle ma ero già "lunho", altre me ne ero dimenticate...nei prossimi giorni metto qualche pezzo di video
7  Passion / ilPistone viaggiatore / Re: Road to TT 2023 il: Febbraio 09, 2024, 18:47:30 pm
Non è solo una gara per matti:

Premessa:

Per chi non è anglosassone o per chi non ha mai vissuto l'epoca di Agostini, è facile etichettare il TT come un evento di seconda fascia, dove dei matti guidano alla morte, lungo un percorso pericolosissimo.
Assistere a questa mitologica e anacronistica competizione, è una sorta di “must to do” per chi è appassionato di corse.
Ed è con questo spirito, che da anni io ed i soliti amici al pub, dopo la terza birra, ci siamo ripetutamente ripromessi di dover organizzare.
I 40 anni sembravano "la scusa" giusta per prendersi una settimana di ferie e andare, ma col senno di poi, sono rammaricato di non aver trovato una scusa 20 anni prima...
Trovato il pretesto dei 40 anni, ovviamente abbiamo perso il 50% delle adesioni per le solite scuse famigliari, ma per fortuna a noi 3 parmigiani, si è unito il Torinese Giorgio che quando c'è da organizzare "una cazzata", è una garanzia!
Purtroppo i 40 anni sono diventati 42 causa covid e relativa soppressione dell'evento ed è stata fonte di non poche ansie organizzarsi, con la spada di Damocle di un ennesimo lockdown!

Trovare informazioni per organizzare la trasferta non è così semplice, il TT non è un evento di massa che riempie i social(sopratutto italiani) e gli organizzatori non si impegnano più di quel tanto per attirare gli stranieri. Quello che è parso chiaro fin da subito, è che occorre prenotare con lauto anticipo il traghetto per arrivare sull'isola così come accaparrarsi un luogo di pernotto a un prezzo onesto prima che sia tardi. Il tratto marittimo in particolare sorprende, perchè non viene minimamente potenziato il servizio durante le 2 settimane di evento, prenotare con larghissimo anticipo diventa fondamentale. Per quanto riguarda il pernotto i vari booking e airbnb sono un grande aiuto, immagino che 10 anni fa trovare una sistemazione senza "conoscenze", fosse decisamente meno agevole.
Per chi non conosce il TT devo premettere che è un evento che dura 2 settimane ed è diviso principalmente fra la prima settimana di prove e la seconda di gare. Noi abbiamo scelto di assistere a 2 giorni di prove e non di gara, principalmente per il minor afflusso di persone, la maggior possibilità di movimento e i costi sensibilmente inferiori, non stiamo parlando di Montecarlo nel weekend di formula 1, ma comunque quelle 2 settimane contribuiscono al reddito degli isolani in modo evidente.


Il viaggio:

Il viaggio che attende chi vuole arrivare sull'isola di man non è breve, nè privo di potenziali imprevisti. Amazon ha beneficiato di tante nostre premure, kit ripara gomme, compressore portatile, una quantità di chiavi e bombolette che farebbero invidia al box di ognuno di voi, elastici di ogni tipo e soprattutto l'immancabile accessoristica per difendersi dall'immancabile pioggia...già
Peccato che l'unica cosa che non abbiamo considerato è il calendario "Cristiano", che ha fatto si che il nostro weekend di partenza coincidesse con la pentecoste. Una ricorrenza che noi italiani manco ci caghiamo e pare che sia invece molto sentita oltre le alpi.
È la festa che celebra l'effusione dello spirito santo, ma quando per noi si è trattato di trovare un luogo di pernotto in quello che pensavamo fosso solo un qualunque weekend di bassa stagione, è facilmente tramutata in "effusioni" blasfeme.... Il preventivato primo pernotto in foresta nera è dirottato in un costoso e inutile Hotel in vallata. Il secondo giorno di viaggio è stato condito da altrettante effusioni ad ogni casello francese prima e durante la ricerca di pernotti in zona Calais poi... per fortuna una accogliente famiglia normanna, ci ha ospitati nel nulla e l'itinerario lungo la manica e le falesie per raggiungere la loro casetta, è stato emozionante. La cena al Mc Donald in Normandia non merita di essere ricordata, ma diciamo che dopo  10 ore in sella il palato è poco esigente.

L'isola:

Il giorno 3 è partito dal tunnel della manica, sul treno abbiamo conosciuto altri viaggiatori, 2 anziani inglesi e soprattutto un bizzarro viaggiatore che ha ridimensionato il nostro viaggio a semplice scampagnata della domenica. Lui con una KTM 1290 ADV era di ritorno da un viaggio in Marocco in solitaria, con tanto di gomma di scorta legata al bauletto e un peluche di speedy gonzales legato allo specchietto, che lui utilizzava come trucco per ricordarsi la corsia da mantenere nelle strade continentali...uno di quei personaggi stupendi, che incontri sempre nei viaggi oltralpe.
Approdati in inghilterra il terrore del cambio corsia è stato mitigato dalle prima ore in autostrada...Ma quando l'autostrada, senza caselli o preavvisi ci ha catapultati in una rotonda a liverpool, Giorgio, il suo navigatore satellitare e la sua "esperienza(incoscienza?) internazionale, sono stati una manna dal cielo.
Vi posso assicurare che ritrovarsi nel traffico con semafori e rotonde a rovescio non è proprio rilassante, prima di farci l'abitudine almeno 2/3 spaventi occorre prenderli!
Liverpool meriterebbe un post a parte, la potrei sintetizzare come una graziosa città di mare che dedica molto ai Beatles, dove i turchi cucinano bene il pesce e le persone hanno una pronuncia che di angolofono ha ben poco.
Il giorno 4 è quello dell'imbarco e l'emozione inizia a sentirsi di prima mattina, quando il sottofondo di moto smarmittate dirette al porto, copre ogni altro rumore di città. All'imbarco neanche a dirlo, sembra di essere a un moto raduno e il traghetto è stipato di moto pressate fra loro gomma a gomma. Attraversare il parco eolico è stato sorprendente, ma vedere poche ore dopo "L'ISOLA" sbucare dal mare, è stato a dir poco eccitante!!
Se qualcuno pensa che sia una qualunque isola rimarrà sicuramente sopreso quanto noi, definirla stupenda è riduttivo. Ha dei paesaggi e dei colori sconosciuti, per noi mediterranei. Prati e pascoli che arrivano al mare, colline, pascoli e una architettura inglese che le danno un fascino turistico unico...il sole e i cieli blu spezzati da velocissime nuvole biancbe che ci hanno accolti allo sbarco, non ci lasceranno per tutto il tempo. Non capiterà mai più in quei posti, la fortuna l'ha fatta da padrona! E poi le moto, che in questi giorni sono il sottofondo costante dell'isola anche più del rumore del vento e del mare.
Il nostro primo affascinante tour dell'isola, ci vede sostare per pranzo nel famoso sound cafè e poco dopo nello stupendo chalet nel nulla prenotato 6 mesi prima. Tami che ci ha ospitati, è una deliziosa donna sudafricana che per qualche motivo ha scelto come casa questa pacifica isola. Dopo aver finalmente alleggerito le moto dei bagagli, ci siamo diretti verso il tracciato, più precisamente nella parte che loro chiamano "Mountain".
Da bravi "verginelli" dell'isola non eravamo a conoscenza del senso unico forzato nei giorni di gara e questo ci ha costretti una volta parcheggiate le moto, a una scampagnata nel pascolo prima di raggiungere uno dei punti simbolo del TT...il Victory cafè con di iconica statua di Joey Dunlop.
La foto con la mano sulla spalla di bronzo del mito è paragonabile a quella con la mano sulla tetta di Giulietta, che un fan di Shakespire deve fare a Verona. Io non sono amante dei Selfie e non soffro di manie di protagonismo da social, ma ho condiviso con immensa soddisfazione quegli istanti, sapendo di scatenare quella innocente invidia e ammirazione da parte degli altri smanettoni.

Direi che il viaggio di andata si può dire terminato qui, ma la scoperta di cosa sia il TT, avviene solo quando si inizia a sentire in lontananza un elicottero e il primo 4 cilindri... Passano forse minuti prima che ci si accorga della prima moto in arrivo che vola sotto di noi, o forse sono solo i secondi che viaggiano al ritmo dell’adrenalina. Siamo già tutti e 4 a bocca spalancata ma quella che passa vicino a noi è solo una apri pista e credetemi se vi dico che non era a passeggio!!
Il TT è come un cocktail fra una gara di sbk e un rally automobilistico, c'è una strada pubblica che viene chiusa poco prima della gara, ci sono apripista su delle honda CBR 1000RR  e poi arrivano i piloti subito dopo! Questi senza tanti calcoli e senza considerare tutto quello che può essere successo sull’asfalto nelle tante ore di strada aperta, entrano in curva con una foga che a noi pare irreale.
Noi siamo "ignoranti" e impreparati e l'organizzazione come anticipato non è che sia brava a divulgare, di fatto si fatica a capire che moto ti passano sotto, sopra e davanti...l'unica cosa trasparente, immagino sopratutto agli occhi di chi guarda noi 4, è che siamo come dei bambini che guardano una gara su strada per la prima volta e lo fanno nella patria dei circuiti cittadini!!!
Vederli a "the bungalow" staccare a 200 all'ora, piegare con la spalla che sfiora un cordolo(un muretto verniciato a strisce) con le gomme sulle rotaie della del treno, non si può spiegare...così come non si può spiegare cosa vuol dire vederli arrivare con cadenza irregolare e accelerare in salita fino alla sesta in una provinciale come quelle che si possono trovare nei nostri appennini...
se vederli su 2 ruote è stupefacente, vedere i sidecar è surreale!!! La sinergia fra pilota e "zavorra" mobile è inspiegabile! Mentre guardo quegli aggeggi con una ruota sollevata, il copilota appeso che sfiora l'asfalto, mi immedesimo nel pilota mentre dà gas, con l’unica speranza che il suo compagno sia nel posto giusto in quel momento. La sincronia che richiedono queste complesse manovre, può solo immaginarle chi come me sa cosa vuol dire, quando il passeggero in moto non è collaborativo. Le gare finiranno in tarda serata e la doccia e il letto sono la meta più ambita per tutti! Sembra incredibile quanta strada abbiamo messo fra noi e casa, quanti momenti abbiamo già condiviso.

Il secondo giorno sull'isola è stato il più immersivo, dopo le doverose mete panoramiche, musei ed attrazioni è il momento di percorrere tutti i 61 km del percorso... Ad aspettarci al mountain un blocco stradale causa incidente e centinaia di moto in fila, pronte a scannarsi alla riapertura. Il nostro buon senso e un bel languorino, ci hanno fortunatamente incentivato a metter le gambe sotto il tavolo, giusto il tempo di lasciar sfogare quell’esercito di pazzi!

Ad accoglierci nel ristorante, non poteva mancare il ristoratore italiano che senza riuscirci, ha cercato di spiegarci come è possibile partire dalla Calabria e ritrovarsi lì. È stato piacevole ascoltarlo almeno quanto mangiare una pasta buona come non mi sarei mai aspettato.
Con la digestione a pieno regime, ci avventuriamo su per le montagne senza esattamente sapere così ci aspetta. Nei Km già percorsi per arrivare lì si ha pare di essere in una comunissima provinciale se non fosse per cartelli, tribune sparse e balloni di paglia. Ed immaginarsi su quei rettilinei a full gas è follia con la mia multistrada da 113 cv, non posso minimamente capire con una sbk da 220 cv... Ma all’ imbocco del mountain quando i birilli ti conducono su una corsia mono direzionale il fiato diventa corto…. Il pezzo di tracciato più caratteristico viene per le 2 settimane di gara, non solo reso a senso unico, ma sono "soppressi" tutti i limti di velocità. Di fatto ci si ritrova dentro a una specie di nurburgring senza biglietto e senza aver firmato liberatorie...provate a immaginarvi cosa voglia dire farlo dovendo tenere il lato sx come "lento", percorrerlo cercando di divertirsi ma con il dovuto margine di sicurezza per evitare di tornare in italia in aereo(possibilmente senza un volo di stato), tenendo un occhio alla strada e uno allo specchietto ai 180 km/h… E pensate di farlo 2 volte nel giro di 30 min, dopo che la prima una ariel atom e una panigale ingarellate, vi sfiorano lo specchietto... Gli sguardi e le pacche sulle spalle fra me e Giorgio, alla fine del secondo tour con l'adrenalina in corpo, sono la sintesi del motociclismo...amici per qualche secondo accantonano la loro eterosessualità e condividono emozioni che chi non ama le moto, non può capire! Abbiamo poi completato il giro completo, purtroppo nel traffico senza poterlo apprezzare, ma riconoscendo scorci visti tante volte su youtube, ma ad una velocità che rende possibile ammirare ogni dettaglio.
Gli altri compagni di viaggio impressionati dal primo giro, ci attendevano a Ballaugh Bridge, uno dei punti emblematici del TT famoso per il ponte che preso alla "giusta" velocità, innesca un salto...Ccaratteristico ma a mio avviso non esaltante come altre parti del tracciato, è da menzionare il solito coraggio dei piloti nell’affrontare il salto e soprattutto il suono dei motori che esplode fra la gente e i muri delle case! La sera senza nemmeno esserci tolti le tute, abbiamo visitato il paddock e assaggiato la festa, con musica, birre e probabilmente piloti e meccanici mischiati a spettatori.

Ritorno:

La mattina della partenza abbiamo fatto il doveroso shopping e visitato i paddock liberi(utopia in motogp o F1), la convivialità delle persone e dei team, l'apparenza di una gara provinciale ma sostenuta da una immensa organizzazione. Ad attenderci al porto centinaia di altri motociclisti in partenza e altrettanti in arrivo, in flusso continuo che durerà altri 7 giorni.
Il racconto è già abbastanza lungo così, non vi annoierò oltre. Il viaggio di ritorno è stato caratterizzato dall' omaggio alla Fabbrica Triumph a Hinckley dove abbiamo pernottato la notte prima. Dalle successive provinciali francesi con i paesaggi di la Combe fino a Nantes, dove abbiamo cenato per la seconda volta in francia in un fastfood, direi un record...ma c'è poco altro da dire, tanti km e da parte mia tanta amarezza perchè avrei voluto trascorrere altri giorni sull'isola e rientrare in italia percorrendo percorsì più divertenti, ma il tempo stringe e le ferie sono un sacrificio. L’ultimo giorno ci siamo salutati con Giorgio lui diretto in solitaria a Torino e noi a parma passando per la svizzera, dove per 5 km su 3800, abbiamo sfruttato le tute da pioggia che fino ad allora avevano avuto solo occupato le valigie.

Vorrei concludere con una promessa che faccio a me stesso, quella che tornerò sull'isola per un tempo più lungo, durante i giorni di gara, pernotterò in città e la sera berrò...berrò molte guinness e mi mescolerò con l'atmosfera di tutti quelli che con capelli bianchi e tute sgualcite, vivono il TT come un orologio annuale che regala sempre nuovi ricordi!

 E in merito al titolo? beh, posso dire che percorrere quei 61 km alle velocità medie richieste per garaggiare non è solo follia. Occorre un mix di preparazione, impegno, concentrazione, sangue freddo che non si possono etichettare come pura follia. I matti sono a mio avviso quelli che vorrebbero fermare tutto questo perchè non lo comprendono, quelli che vedono questa gara come mortale senza capire quanto invece sfiorare la morte, valorizzi la vita.. Io forse non riesco a capirli fino in fondo, ma sono convinto che se ci provassi a correrci una sola volta, anche solo per gioco, non riuscirei più a farne senza....


vi lascio questo emozionante video:
https://www.youtube.com/watch?v=V6YLKmX-0cc&t=133s

grazie per l'attenzione...e grazie agli amici di una vita per aver condiviso con me tutto questo e molto altro.
8  Motori / Mondo Auto / Re: Fiattari si stava bene quandi si stava male il: Febbraio 09, 2024, 12:55:55 pm
L'italia è dagli anni 80 che escluse rare eccezioni, non è in grado di fare grande industria. Quanto meno non è in grado di gestirla, dirigerla e mantenerla forte in campo finanziario. La classe dirigente italiana politica o industriale è penosa, racchiude nel 80% dei casi solo una marea di ruffiani, raccomandati e mediocri ingegneri.
La globalizzazione, lo sdoganamento delle multinazionali e i mega fonti ci hanno trovati impreparati e incapaci di competere.
La perdita del marchio Fiat di per se è il male minore, uno stabilimento di 4000-5000 assemblatori chiuso è un dramma, ma non è grave come perdere l'ingegnerizzazione del prodotto, o la perdita dell'indotto.
L'indotto non deve essere visto come l'artigiano che produce un pomello in cantina, ma come una mega industria frazionata che impegna migliaia di persone.
In italia, nel torinese e non solo, ci sono ancora centinaia di aziende medie che lavorano conto terzi e hanno un know-how e una capacità produttiva che resiste e può dare tantissimo. L'italia è divisa in macro regioni produttive, la meccanica ovviamente è viva al nord e in piccole aree del sud che sono cresciute anche grazie a fiat, queste imprese devono essere sostenute, se si continua a spolparle perderemo un secolo di conoscenza e investimenti.
Quotidianamente ho a che fare con aziende italiane che producono ogni genere di particolare meccanico, anche per conto di gruppi stranieri, in modo automatizzato e con una qualità produttiva e umana veramente notevoli.
Chi produceva un disco freno, una sospensione, uno stampo per carrozzeria ecc per fiat, adesso lo fa per mercedes, bmw, vw, tesla.
In queste realtà siamo ancora forti, dobbiamo tenercele e far si che progrediscano senza ostacolarle.
9  Redazione / Presentazioni e censimento / Re: vatanen il: Febbraio 09, 2024, 11:39:58 am
Sarò sempre e comunque incostante partecipe del forum, ma prometto di applicarmi.
Doveroso aggiornamento 10 anni dopo:

Nome: Lorenzo

residenza: Parma

lavoro: Tecnologo e programmatore c/o rivenditore di macchine utensili per lavorazioni meccaniche

stato civile: convivente

hobby: kart, moto e Gin tonic

auto che possiedo: Focus sw 1.5 dci aziendale

moto che possiedo: Kawasaki Z900RS SE 2024(per colpa di alura), vespa 50 special(che presto tornerà a circolare)

veicoli uso pista: kart telaio energy+ motore TM125 KZ10C

Auto possedute: y10 mia, mercedes 190e ,206 gti, 205 1.3 rallye(da corsa), 306 rallye, vito 110 cdi, fiat coupè 2.0 20v T, mazda 6 SW, skoda octavia 1.6 tdci

moto possedute: Aprilia rs250 my 95, aprilia rs250 my 1998, Yamaha R6 my 2004, Ktm 990 ADV my 2008, ducati multistrada 950 my 2018

sport: jogging e kart(fidatevi, è uno sport)

per il resto che dire? i primi capelli bianchi e il cambio di lavoro, mi hanno insegnato che il tempo libero è la vera ricchezza...
10  Passion / Sport / Re: Superkart il: Marzo 24, 2023, 07:52:02 am
Perde un pochino il suo senso, perché non riesci più a guidarlo "come un kart", ma è senza dubbio un giocattolo da provare!

Se hai ripreso a scrivere tu Alex,devo farlo anch'io  Grin Grin
11  Motori / Mondo Auto / Re: [MOMENTO STORICO] Ho preso nuova auto il: Luglio 22, 2022, 19:40:37 pm
Ragazzi sono elettrizzato;
ho appena firmato per nuova macchina a NLT.

E' l'ultima macchina che sino a ieri avrei pensato di prendere, ma si sà mai dire maike nella vita !

120gg di consegna dichiarati , 24 mesi 30000km ma solo 0,09 per km aggiuntivo
non sostituisce nulla affianca

Qui si rampa!!!!! Luxury poooooowerrrrrrrrrr 
Da oggi il pistone cambia!!!! NEW
La migliore (ma dicono di no) del segmento e oltre!!!!!!!   Grin Grin Grin Grin

ps intanto è facile che venga  a Torino a comprare anche  una Golf Tdi in pronta consegna

possiamo escludere che sia un'auto tedesca allora....da noi a NLT qualsiasi classe o modello VW,Audi,skoda(o ford porca della troia) non meno di 9 mesi di consegna....
12  Motori / Mondo Auto / Re: Crisi dei 40… il: Maggio 13, 2022, 07:45:32 am

Spero mettano delle chicane a metà rettilineo, altrimenti in fondo al dritto serve una rete per raccogliere le bielle  Grin
13  Motori / Mondo Auto / Re: Crisi dei 40… il: Maggio 07, 2022, 13:34:15 pm
Vogliamo il video della gopro... Quando me lo fai provare?  Grin

Il video appena sarò tornato a guidare in modo decente,per fartelo provare invece magari quando ho capito come renderlo docile,adesso è un toro meccanico  Grin
14  Motori / Mondo Auto / Re: Crisi dei 40… il: Maggio 07, 2022, 11:20:53 am
A proposito di crisi dei 40....
15  Eventi / Raduni / Re: Raduno a pranzo nel Barolo - 19 marzo 22- TBC il: Marzo 24, 2022, 17:44:04 pm
La fi*a debilita, dice lui

la figa logora chi non ce l'ha... semicit.
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