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mauring, DoguiPlus
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1  Motori / Mondo Moto / Re: Parere su moto: Kawasaki W650 il: Aprile 28, 2008, 01:29:01 am
Ciao TonyH,
Anchise e Bigpenna sono stati già esaurienti. Ma ti dico volentieri anche la mia.
Da felicissimo possessore di Kawasaki W650, posso assicurarti che è una moto fantastica, dalla versatilità straordinaria: nel traffico è più agile di uno scooterone, divertentissima tra le curve,  comodissima per passeggiare in due. Inoltre è economica nella gestione ed è mooolto più affidabile di una moto d’epoca e, a quanto si dice, anche delle cuginette inglesi...
Rispetto educatamente le idee di vatanen, ma mi sento in totale disaccordo con le sue affermazioni.
Proprio perché di gusti motociclistici molto diversi, prima di sbilanciarsi allegramente in tante corbellerie avrebbe dovuto avere qualche cognizione in più in merito, magari avendo sperimentato di persona.
non va  Huh  La W eroga dolcemente i suoi 50 cavallini, ma all’occorenza spinge con generosità.   
non frena  Huh Certo la frenata non è da supersportiva, ma più che adeguata alle sue prestazioni. E volendo si possono montare pastiglie più performanti.
cara  Huh Costa meno di una Bonnie, anche negli accessori. Si possono trovare parti aftermarket per tutte le tasche, specie in Francia e soprattutto in Germania, dove questa moto ha avuto un successo strepitoso. Un esempio? http://www.w650shop.de/

Vogliamo proprio trovarle dei difetti? Bigpenna si è già pronunciato: è’ un po’ mollacciona davanti, ma basta sostituire le molle della casa con altre a passo progressivo e il gioco è fatto (99 euro).

Avevo incominciato ad appassionarmi alle moto classiche e ne cercavo una che mi facesse riscoprire il gusto di passeggiare tranquillamente su due ruote, godendo del paesaggio e della piacevole compagnia della mia zavorrina. Del resto cosa farsene di tanti cavalli sotto il sedere senza mai poterli sfruttare? E poi la piste non sono il mio ambiente.
Adorando le moto inglesi, il mio sogno era avere una Bonneville tutta mia. Quando ne incontravo qualcuna mi fermavo in adorazione, facevo frequenti pellegrinaggi nelle concessionarie Triumph. Poi un giorno ho conosciuto la W: “Ma che spettacolo questa Bonnie…ma…non è una Bonnie??!?? Eppure sembra più inglese di una inglese!” Allora i miei desideri si sono inevitabilmente spostati su di lei. L’ho cercata per un po’ nel mercato dell’usato perché nuova non avrei potuto permettermela, inoltre la Kawasaki italiana aveva già deciso di non importarla più. A Luglio scorso, quando le speranze stavano per abbandonarmi facendomi quasi tornare sull’idea di una Bonnie, finalmente ne ho casualmente scovata una in vendita proprio a pochi km dalla mia città. 

E’ più agile, pesa meno, ha una linea più pulita e anche più vicina alla Bonnie T120 degli anni ’60 di quanto non l’abbia l’attuale Triumph.
Inoltre ha una chicca da intenditori: oltre all’avviamento elettrico ha conservato pure la pedivella!! Vuoi mettere il gusto di un scalciata?
Per amor di precisione: la W650 non è un restyling della Bonneville, bensì della W1: una delle primissime moto create dalla Kawasaki Industries (che allora aveva ancora il marchio Meguro) e riecheggiava le glorie inglesi.
E’ vero: i jappo erano soliti ispirarsi alle altre case per progettare le linee dei loro veicoli, ma considerarli sbrigativamente come dei beceri imitatori mi sembra superficiale e riduttivo. Io li considero dei veri e propri artisti, perché hanno saputo creare, anche ispirandosi alla concorrenza, delle meraviglie. Moto con validissimi contenuti tecnici e una loro identità particolare. Del resto un artista non inventa niente dal niente, ma ruba dagli altri e reinterpreta secondo la propria peculiare sensibilità.   
La passione mi ha fatto parlare fin troppo…


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