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Al servizio degli utenti / Difendersi dalle multe ingiuste / E' ora di finirla
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il: Luglio 12, 2007, 17:58:04 pm
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E' ora di finirla con tutta la demagogia e i falsi moralismi a proposito della velocità e di dire la verità. la velocità è un business che arricchisce comuni e stato. Infatti da quando sono state realizzate le dannate macchine automatiche chiamate Autovelox o simile si è incominciato ad insistere da parte di forze dell'ordine, media e politici sul tema del pericolo della velocità. Questo per introdurre limiti sempre più ridotti e cervellotici, per inasprire le sanzioni ed intensificare le campagne di repressione che hanno reso e rendono fior di soldi a comuni e stato, consentendo spesso di ripianare deficit dovuti ad incapacità gestionale degli amministratori a spese degli automobilisti. L'eccesso di velocità è infatti l'unica infrazione al C.S. perseguita seriamente dalle forze dell'ordine. Infatti, oltre a rendere molto, per gli agenti è molto comodo starsene comodamente seduti in auto a guardare mentre una macchina fa il loro lavoro. In alcuni casi se ne stanno direttamente in ufficio ed appaltano il lavoro a società esterne. L'unica altra infrazione che si comincia ora a controllare è il passaggio col rosso. questo da quando sono stati realizzati appositi strumenti elettronici di controllo e si è scoperto che anche questa può rendere molto, specialmente riducendo al minimo i tempi del giallo. Tutto ciò è scandaloso e non dovrebbe essere tollerato in un paese civile. Infatti se si volesse perseguire veramente la sicurezza sulle strade ben altri controlli si dovrebbero fare. Le cause più importanti degli incidenti sono, come ho già scritto tempo fa, innanzitutto lo stato pietoso delle strade italiane, la segnaletica ssurda, la distrazione e l'incapacità di guida della maggior parte degli automobilisti, le condizioni tecniche delle auto (pneumatici lisci, freni insufficenti, ecc.), la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti ed infine il mancato rispetto delle regole, fra le quali la l'eccesso di velocità è una sola delle tante. L'unico effetto della velocità è che può aggravare le conseguenze di un incidente, per questo molta gente pensa che andando più piano si è più sicuri, e così facendo infatti si immette a 40 kmh in una tangenziale in cui il flusso veicolare procede almeno a 100! A parte che a 30 o 40 all'ora si può anche morire se si è sfortunati, estendendo il ragionamento su meno velocità meno pericolo, si potrebbe individuare sempre una velocità più bassa della precedente alla quale il pericolo diminuisce. Così facendo si arriverebbe alla conclusione che a 0 kmh si ha il massimo della sicurezza, negando di fatto l'utilità del movimento, non solo in auto! Tornando alla sicurezza, dal punto di vista dei controlli per prevenire incidenti, non si fanno mai o sono rarissimi quelli su chi usa il cellulare, sul rispetto dello STOP (in Italia credo di essere l'unico o quasi a fermarmi), delle precedenze, sull'uso degli indicatori di direzione, sulle condizioni delle auto (luci bruciate, gomme lisce, ecc.), sull'uso delle cinture e sulle condizioni di trasporto dei bambini e su tutto il resto delle norme del C.S.. Non parliamo poi di moto, scooter e motorini che sembrano essere al di sopra della legge, ma non sono mai perseguiti e sanzionati. Ma per questo le forze dell'ordine dovrebbero impegnarsi in prima persona, non ci sono macchinette sostitutive, e dicono sempre di essere sotto organico (tranne che per mettersi dietro ad un'autovelox!). e quindi si continua a demonizzare la velocità. |
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Dal mondo... / Altre news... / Report dal Motorshow
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il: Dicembre 20, 2006, 01:01:00 am
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Anche se in ritardo sulla chiusura del Motorshow pubblico anche quest'anno le mie impressioni, tratte da un articolo che è stato pubblicato sul mio nuovo sito dedicato alle auto AutoEmotion http://autoemotion.altervista.org/. Questo report è il racconto delle impressioni di una giornata al Motorshow. In un giorno non è possibile vedere tutto quindi ci siamo soffermato sulle cose che ci sembravano più interessanti. L'edizione di quest'anno è stata molto interessante e presentava diverse novità, alcune in prima mondiale, degne di nota. La più importante, secondo noi, è la BMW 760iL Hydrogen: BMW ha mantenuto la promessa fatta 5 anni fa ed ora l'auto ad idrogeno è pronta per essere acquistata (a caro prezzo) e circolare su strada. Rimangono i problemi relativi al rifornimento, visto che i distributori di idrogeno sono rari (in Italia per ora ce n'è uno solo, a Milano) e di costo di questo carburante. Però è bello pensare che si può circolare senza inquinare, emettendo solo vapore acqueo. Speriamo che in nostri amministratori se ne accorgano ed incentivino questo tipo di auto, per ora di lusso, ma che in futuro potrebbero essere anche prodotte in versioni molto più economiche, ma ci crediamo poco. Vorrei inoltre parlare di due tendenze importanti che si evidenziavano girando per gli stand. La prima è quella del proliferare delle SUV, presenti con uno o più modelli nella produzione di tutte le case o quasi, nonostante le "guerre di religione" contro di loro intraprese da pseudo ambientalisti fanatici e da amministratori locali impreparati ed incapaci. La seconda è la presenza, per la prima volta, delle auto cinesi, presenti con 2 marchi, Great Wall e Katay. Naturalmente esponevano SUV e pick-up, molto convenienti dal punto di vista prezzo e dotati di numerosi gadget (navi, pelle, ecc.), anche se antiquati tecnicamente e di linea solo passabile. Da valutare le loro qualità stradali e l'affidabilità. Si notavano poi alcune assenze importanti che ci hanno fatto parecchio dispiacere: Aston Martin, Chrysler-Jeep e Dodge che quest'anno non hanno partecipato. Peccato per le bellissime Aston Martin che avevamo potuto ammirare da vicino l'anno scorso, per la Chrysler 300C bellissima in versione SW, ed anche per le Jeep, interessante la Grand Cherokee, e per la Dodge, soprattutto la Viper, ma anche Nitro e Caliber, viste lo scorso anno. Il report dettagliato per marca potrete leggerlo su http://autoemotion.altervista.org/ dove potrete ammirare, nella galleria http://autoemotion.altervista.org/galleria/index.php oltre 700 foto di auto e modelle. Francesco |
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Motori / Mondo Auto / Re: Ora basta!
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il: Settembre 08, 2006, 00:21:02 am
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Io sono daccordo su tutto, però su questoti dico: Beh proponi tu qualcosa allora...secondo te cosa si può fare??
Purtroppo non molto: non sono un politico, ma un comune cittadinose no non starei qui a scrivere su un forum! L'unica cosa che possiamo fare e diffondere le nostre idee in tutti i modi, sfruttando internet e qualunque mezzo per cercare di far ragionare la gente con la propria testa (se neha la capacità9 e non accontentarsi delle idee preconfezionate che gli propina la tv. Ho inserito questo post in alcuni forum automobilistici e lo farò in altri. Ho anche scritto su questo argomento sul mio blog e ne aprirò uno dedicato solo ad argomenti automobilistici e valuterò se diffonderne l'indirizzo. Se ci sono altre idee sono benvenute. Ciao, Francesco
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Motori / Mondo Auto / Re: Ora basta!
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il: Settembre 08, 2006, 00:14:51 am
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E cio' e' palesemente falso. Un mio compaesano (non molto avanti nella scala evolutiva) e' caduto con la moto ferma ed e' morto battendo la testa sullo spigolo di un marciapiede.........
E' vero pero' che la probabilita' di avere un incidente tende a 1 al tendere della velocita' a infinito.......
e comunque andare a 0 kmh nonci salva da fulmini, terremoti, frane, alluvioni, ecc..... |
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Motori / Mondo Auto / Re: Ora basta!
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il: Settembre 08, 2006, 00:11:49 am
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Capaci di guidare? Se sei capace di guidare vai in pista non ti metti a fare lo schumacher in mezzo ad una strada pubblica dove trovi gente che capace di guidare non è.
Essere capaci di guidare non significa correre ma sapere come ci si deve comportare per non creare pericoli e saper controllare l'auto in ogni situazione imprevista o di emergenza!
Mai nessuno ha detto che la colpa degli incidenti è solo della velocità. La velocità in se può non essere una causa di incidente ma in molti casi è una concausa. Se sei distratto a 50 all'ora probabilmente riesci a frenare, a 80 magari vai nel culo di quello che ti precede. E' la fisica. Forse perchè in città viaggia un maggior numero di macchine? Allora chi ha buon senso decide di andare un po' più piano. Non si può pretendere.
Si certo, ma a 30 sarebbe meglio che a 50, a 10 ancora meglio...
Cmq mi sembra tutta un'esagerazione questo post. Io dalle mie parti la situazione non la vedo cosi, non ci sono autovelox ogni km, non ci sono limiti assurdi etc etc etc
Beato te!
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Motori / Mondo Auto / Ora basta!
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il: Settembre 06, 2006, 00:48:44 am
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Basta con l'incompetenza, l'incapacità, la rapacità e l'improvvisazione di chi decide, regola e controlla il comportamento degli automobilisti. Gli autombilisti seri, appassionati, capaci di guidare, che apprezzano le auto, il loro mondo e la grande libertà che queste conferiscono a tutti sono stanchi e dicono basta. Prima di tutto basta con la criminalizzazione della velocità, presentata come causa esclusiva di tutti gli incidenti. E' evidente che se ci si muove ad una certa velocità possono verificarsi incidenti e lo scopo e gli sforzi del legislatore e degli organi preposti al controllo devono tendere ad evitarli. Ma non si può prendersela solo con la velocità, come certi ministri impreparati cercano di fare. Certo che se, per paradosso si ridcesse a zero la velocità si ridurrebbero a zero gli incidenti (matematicamente si potrebbe dire che il limite del numero di incidenti, se questi fossero considerati solo funzione della velocità, sarebbe 0 per la velocità tendente a 0). Ma così si negherebbe il diritto alla mobilità. Inoltre cosa dire degli incidenti avvenuti a passo d'uomo, in manovre di parcheggio o perchè un'auto si è mossa inavvertitamente, in cui sono stati coinvolti spesso dei bambini? Sanno poi i nostri legislatori e le cassandre che parlano di pericolo a causa della velocità che la maggior parte degli incidenti avviene in città e pochissimi sulle autostrade? E allora finiamola con questa favola e cerchiamo di capire veramente perchè in Italia avvengono tanti incidenti, considerando però anche il fatto che questi sono in continua diminuzione per la migliore sicurezza attiva e passiva offerta dalle auto attuali. Innanzitutto la causa prima degli incidenti sono le condizioni delle strade. In Italia da oltre 30 anni non si fa una politica stradale seria e non si costruiscono più strade, mentre il parco circolante è più che raddoppiato arrivando a più di 30 milioni di veicoli. Abbiamo la densità stradale più bassa d'Europa (parlo di quella occidentale) e la più alta densità di auto per abitante e questo significa un maggior numero di auto per km di strada con quindi maggior probabilità di incidenti. Poi la manutenzione della rete stradale esistente è spesso precaria se non disastrosa: buche, avvallamenti e cedimenti non si contano, spesso l'asfalto è inadguato e insieme alla mancanza di pendenze di costruzione non si drena più l'acqua piovana (le strade a schiena d'asino di vecchia memoria servivano a questo, ma chi se ne ricorda oggi?). Questo è causa di numerosi incidenti per perdita di controllo del veicolo. Inoltre la segnaletica è spesso insufficente, confusa e fuorviante. Cosa fanno per ovviare a ciò lo stato e gli enti proprietari delle strade? Semplice: impongono sempre più spesso e a lungo, su tutti i tipi di strade, limiti di velocità sempre più bassi, 70, 60, 40 e 30 kmh, in modo da potersi scaricare le responsabilità di ogni incidente e darle agli automobilisti che non hanno rispettato limiti quasi sempre impossibili da rispettare se non al prezzo come minimo di provocare ingorghi e file spaventose o addirittura incidenti per aver costituito ostacolo alla circolazione. Così c'è anche un vantaggio in più: quello di incassare i soldi delle multe. Durante le vacanze ho percorso vari tipi di strada, dalle autostrade alle statali e provinciali ed ho notato,oltre al proliferare, su statali e provinciali, di questi limiti assurdi, anche in tratti dove si poteva andare tranquillamente ai 90 kmh prescritti dal codice, l'installazione di numerosissimi cartelli che annunciano "controllo elettronico della velocità senza obbligo di contestazione immediata". Su alcune strade ce n'è uno ogni km. Se questi soldi fossero spesi per migliorare la segnaletica non sarebbe meglio? Ma così si incassano pure i soldi delle multe che alcune amministrazioni comunali mettono addirittura a bilancio. Inoltre è molto più comodo per vigili e polizia starsene seduti nascosti in auto, in qualche caso in ufficio, mentre dei dispositivi elettronici fanno il loro lavoro. Ma compito primario delle forze di polizia non è la prevenzione prima della repressione? E allora non dovrebbero essere ben visibili sula strada e fermare il trasgressore (come si fa in paesi più civili) per interrompere il reato (se di reato si tratta?). Altra causa di gravi incidenti sono le condizioni delle auto: circa il 10 % delle auto circola con pneumatici lisci, nonostante le revisioni, e non sappiamo nulla delle condizioni di freni, sospensioni, sterzo e ammortizzatori. Come reagiranno queste auto in una situazione di emergenza? Probabilmente con un incidente. Ad aggravare il tutto c'è l'incapacità alla guida della maggior parte degli automobilisti: per conseguire la patente basta un ridicolo esame, con quiz insulsi da imparare a memoria ed una prova pratica, per lo più in città, in cui al massimo si innesta la terza. Cosa sa un nuovo automobilista di come si affronta una curva, una situazione di emergenza, un sorpasso, la guida in autostrada? Nulla, ma purtroppo negli ultimi 30 anni la maggior parte ha imparato da sola, arrangiandosi e se non sono degli appassionati di auto hanno imparato male. Aggiungiamo a questo l'innata insofferenza e mancanza di rispetto da parte degli italiani di tutte le regole: moltissimi guidano con il telefonino, quasi nessuno si ferma allo STOP o per dare la precedenza ai pedoni, lo stesso per l'uso degli indicatori di direzione e spesso anche i semafori non sono rispettati. Nessuno però si preoccupa di questo, gli organi di polizia non effettuano quasi nessun controllo (e si che da queste infrazioni si potrebbero ricavare tanti soldi) ma ci incolpano solo perchè dicono che andiamo troppo veloci. Ma dove, ma quando? In viali e strade di scorrimento periferiche con gli insulsi limiti di 50 all'ora che spesso non si riescono a rispettare per non rischiare di venire tamponati dal primo TIR che ci raggiuge? Io per principio sono contrario ai limiti di velocità, almeno in autostrada, perchè sono un controsenso e non rispecchiano le qualità tecniche e di sicurezza delle auto attuali, ma se esistono devono essere rispettati. Però ho guidato in molte parti del mondo (USA e Germania comprese) e ho constatato che dove i limiti sono fatti rispettare (USA) tutti vanno alla stessa velocità (circa 5 miglia più del limite!) e si formano paurose colonne di auto in cui i guidatori, inserito il cruise control e impugnato un bicchiere di bibita, sono spesso distratti: se avviene un incidente nessuno se ne accrge in tempo e sono coinvolte centinaia di auto. Dove non ci sono limti ognuno va alla sua velocità, mai troppo bassa però, e quelli che vanno più forte della media sono veramente pochi: in compenso ci si distrae di meno e si fa più attenzione alla guida. Da noi, anche volendo rispettare i limiti c'è da impazzire, per i loro continui cmbiamenti: sule statali si trova prima 70, poi cento metri dopo 50, poi ancora 60 e così di seguito. Spesso subito dopo il cartello che abbassa il limite c'è l'autovelox fisso che crea panico e pericolo per le frenate di chi se ne accorge (ho visto una situazione del genere anche in autostrada: limite di 90 in autostrada in cui stai facendo 130 e 50 metri dopo l'autovelox; o paghi la multa o sei costretto a rischiare con un'inchiodata). Così ci si distrae a seguire questo andamento folle dei limiti senza la sicurezza di poterli rispettare. Per tuti questi motivi dico BASTA e sarebbe ora che gli automobilisti seri appassionati e responsabili cercassero di fare qualcosa per porre fine a questa assurda situazione. |
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Dal mondo... / Altre news... / Re: Nuova BMW M1
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il: Dicembre 20, 2005, 09:40:43 am
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La serie 1 ha lo stesso pianale della 3, comprese le sospensioni. Differisce solo per la carrozzeria 2 volumi e le dimensioni, di conseguenza più ridotte. Già nel suo cofano viene montato un 6 cilindri a benzina, quindi è verosimile che ci possano montare il 6L 3.2 che verrà montato anche sulla Z4, con un pianale molto simile. Il 6L diesel non è montato solo per motivi di peso e forse di mercato. Ciao, Francesco |
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Dal mondo... / Altre news... / Nuova BMW M1
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il: Dicembre 20, 2005, 00:43:20 am
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Sul numero di Auto Oggi della scorsa settimana fra le anticipazioni delle nuove auto per il 2006 c'è la nuova M1, prevista per fine 2006. Fra le caratteristiche è indicato l'utilizzo del 6 cilindri 3200 da 343 CV e del cambio SMG. Il prezzo previsto è di 40.000 €. Quest'ultimo mi sembra poco attendibile in quanto l'attuale M3 coupè con lo stesso motore costa circa 63.000 € e la differnza fra serie 3 coupè e serie 1 è attualmente di circa 7.000 € a parità di motore (330 Ci 41.000 e 130i 34.000 €): Sarebbe quindi più realistico per la M1 un prezzo di circa 55.000. Certo che se la dovessero vendere a 40.000 correrò subito dal concessionario per prenotarne una. C'è chi ha ulteriori informazioni? Grazie. |
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Dal mondo... / Altre news... / Re: Report dal MotorShow
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il: Dicembre 20, 2005, 00:40:06 am
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Ma questa nella foto, è la DB8 cabrio? L'auto della foto è una DB9 Cabrio. Più indietro quella grigia è una DB9 Coupè. Tutte e due montano il 12V di 6000 da 450 CV. In altre foto compaiono la Vanquish S con il 12V da 520 CV e la Vantage V8 con il V8 da 4300. Francesco |
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Dal mondo... / Altre news... / Re: Report dal MotorShow
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il: Dicembre 19, 2005, 00:19:37 am
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quante foto! noto che la M6 la prensentano sempre bordeaux, che a me piace, ma che al 90% delle persone fa cacare! sei tu questo? PS: la XK A ME ENTUSIASMA Anche a me la M6 bordò non piace, preferisco quella nera che ho provato a Vallelunga. Il ragazzo della foto è mio figlio di 14 anni. Ciao, Francesco
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Dal mondo... / Altre news... / Report dal MotorShow
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il: Dicembre 12, 2005, 00:04:02 am
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Questo report, incompleto e parziale, è il racconto delle impressioni di una giornata al Motorshow. In un giorno non è possibile vedere tutto quindi mi sono soffermato sulle cose che mi sembravano più interessanti. Prima di tutto devo dire che difficilmente ci ritornerò, dopo tanti anni nei quali per me era tradizionale andarci.I motivi sono: 1) l'affollamento, determinato essenzialmente da una marea di ragazzi poco interessati alle auto, ma solo agli spettacoli in esso organizzati, con musiche e rumori assordanti, ed eventualmente alle modelle, peraltro bellissime e gentili (Sto preparando una galleria con le loro foto!). 2) la disorganizzazione dei trasporti a Bologna 3) lo scarso rispetto degli organizzatori verso il pubblico: quasi tutte le auto erano chiuse. Se si paga un biglietto di 23 € ci si aspetta di poter vedere anche internamente almeno le auto di normale produzione.
Tornando alle auto, quelle più interessanti o che mi hanno colpito di più, in senso positivo o negativo sono:
Alfa Romeo: 159: non è una novità, ma era esposta in grande stile. Purtroppo a livello estetico non dice molto di nuovo (la 156 era molto più innovativa). Gli interni non sono particolarmente piacevoli e l'abitabilità posteriore e il bagagliaio inferiori alla media, sicuramente a quelli della mia 320d. I cm in più in lunghezza (15) se ne vanno tutti nello sbalzo anteriore, come in molte altre TA. Non l'ho guidata, ma da quello che ho letto è stabile, ma lenta e consuma come una petroliera.
Brera: a me non è piaciuta. Il fronatel è come la 159, la coda pesante. Anche l'inteno non è articolarmente riuscito e l'abitabilità posteriore inesistente. Molto meglio la GT, con una linea più bella e un'abilità migliore. Ma perchè allora investire soldi per fare un doppione che non è migliore. Penso che a Torino qualcuno, se ne è capace, debba un po' rivedere la collocazione e gli stipendi dei cosiddetti "top manager". Comunque in questo stand ho incontrato una delle modelle più carine ed interessanti
Aston Martin: quest'anno si poteva entrare nello stand, pochi alla volta e vederle da vicino, guardando anche dentro il cofano: fantastico! V8 Vantage: questa piccola (si fa per dire!) coupè ha una linea ispirata alla Vanquish, molto bella e armonica, forse la più bella del Motorshow. DB8 coupè e Cabrio: sempre belle e affascinanti. Vanquish: divina! A me piace moltissimo. Il suo cofano motore è fantastico, con il 12V bialbero circondato dai condotti di aspirazione, scarico e di evacuazione dell'aria calda e sormontato dalla barra duomi.
AUDI: erano presenti tutti i modelli. Mi ha colpito in particolare la Q7, SUV di stazza tipicamente americana, massiccia come un carro armato, con 7 posti. Tutto sommato bella, anche se credo che il V6 3.0 TDI, fatto per l'Europa, sia un po' sottodimensionato e per smuoverla ci voglia il V8 4.2.
BMW: erano esposte tutte le ultime novità a trazione integrale della serie 3 e 5, la 1 nelle varie versioni, ma la 130i era recintata e chiusa, la M3 Cabrio, la M5 e M6 (anche loro chiuse, ma le ho guidate a Vallelunga!), le X3 e X5 e la Z4 restiling. Nulla da dire, sono tutte bellissime ed interessanti, peccato però che non ci fosse la Z4 coupè prototipo: i visitatori avrebbero meritato di vederla Fra le MINI, le migliori fra le piccole, erano esposte le ultime versioni speciali, Seven, Checkmate, ecc..
Cadillac: lo stand era recintato e si entrava 3 o 4 alla volta, però si poteva vedere anche all'interno tutta la gamma. BLS: è una berlina media, tipo serie 3. Mi è piaciuta molto la linea originale e squadrata. Belli e ben finiti anche gli interni, buona l'abitabilità e gli accessori. Fra i motori un 1.9 diesel da 150 CV, di chiara origine Fiat/GM, due 2000 e un V6 2.8. E' una delle auto che mi sono piaciute di più, peccato che sia una TA. SRX: crossover più simile a una SUV, paragonabile ad una X5 o una ML. Bella! Escalade: solo guardandola si capisce perchè gli americani definiscano X5, ML e Cayenne delle SUV di classe media! E' enorme, imponente, ampia, comoda e bellissima. Solo la Q7 regge in parte il confronto. Il prezzo è alto ma non stratosferico. Anche gli altri modelli, CTS, STS e XLR sono interessanti ed hanno un'estetica ricca di personalità. L'unica cosa che gli manca per il mercato europeo è il diesel disponibile solo per la BLS.
Corvette: era nello stand Cadillac. Quella esposta, gialla bellissima, era la versione Z06. E' una vera sportiva, degna di considerazione e lo ha dimostrato a Le Mans.
Chrysler: 300C berlina e station: immense, con una linea squadrata e un muso imponente. Hanno tutto ciò che serve in un'auto di lusso con un prezzo da media, ora anche diesel.
Citroen: interessante il prototipo su base Pluriel. C6. dopo averla vista i responsabili di Audi BMW e Mercedes hanno immediatamente deciso di chiudere i loro stabilimenti!!! Certo che un'ammiraglia così solo ai francesi potranno venderla. Sono lontani i tempi della DS!
Dodge: esponeva la Viper, nera e grintosissima, una massiccia SUv nuova, la Nitro e un'altra più piccola e arrotondata di cui non ricordo il nome.
Ferrari: lo stand era quasi irraggiungibile. C'erano la 430 Challenge, la F1 2005 e una Enzo. Interessanti le modelle.
Fiat: il suo padiglione, in cui erano anche Alfa e Lancia, era uno dei più rumorosi e affollati. Punto: bella e piacevole è ormai passata al segmento superiore: Ha buona abitabilità e finiture e se la Fiat sopravviverà lo dovrà a lei. Sedici (o 16?): una grossa delusione. Non è una SUV, ma una 2 volumi del segmento medio un po' più alta e a 4 ruote motrici. Forse i "top manager" Fiat ci vogliono prendere per il ... in giro? l'abitabilità non è migliore della Punto e il bagagliaio addirittura più piccolo. Oltretutto era esposta malissimo e non si poteva quasi fotografare. Croma: non è una novità, ma mi sembra valida come abitabilità, funziionalità e finiture, anche se l'estetica non entusiasma. o Ford: c'era? sono passato senza fermarmi.
Honda: pur distratto dalla modella (le foto saranno nella prossima gallery) sdraiata su qualcosa che sembrava uno scooter, sono riuscito a vedere la nuova Civic. A me è piaciuta molto, è una delle più interessanti del salone. L'estetica molto bella e grintosa, la'abitabilità buona, comprso il bagagliaio, la plancià e il cruscotto futristici e molto belli. Penso buoni i motori 1.8 i-Vtec e 2.2 CTDi entrambi da 140 CV.
Hyundai: esponeva, oltre al resto della nota gamma, una berlina di grandi dimensioni chiamata Grandeur: sperare è sempre lecito.
Jaguar: esponeva la Daimler, versione lusso della XJ sempre uguale, e la XK coupè, che non entusiasma
Kia: interessanti per il rapporto qualità/prezzo tutti i modelli con in testa la Picanto. Valide anche la Rio, la Cerato e la monovolume Carnival, ridicola la Opirus.
Lamborghini. anche questo stand inaccessibile. Murcielago, Gallardo roadster e modelle nella media.
Lancia: nulla da segnalare (sic!).
Lexus: c'era tutta la gamma. IS 220d/250: è una bella macchina, ben finita ed interessante, molto vicina come posizionamento e prezzi alla BMW serie 3. Mi ha indisposto il venditore che saputo che avevo una 320d ha incominciato a denigrarla sul piano dei contenuti e dell'affidabilità. Gli ho rispossto che a parità di prezzo preferivo la BMW e che loro doveveno ancora dimostrare di esserne all'altezza come comportamento su strada e piacevolezza di guida. GS 450h: è una berlina ibrida di grandi dimensioni con un V6 3300 a benzina e un elettrico per complessivi 340 CV che dovrebbe consumare come una 2000. se è vero è notevole. RX 400h: bellissima SUV ibrida che dimostra agli incompetenti come una SUV possa essere più ecologica di tante auto normali.
Mazda: MX5: il nuovo restiling è riuscito e questo modello rimane una delle piccole spider più interessanti e piacevoli. Oltretutto è una vera spider, non seguendo la moda delle CC con tetto metallico che spesso porta a dei risultati orripilanti.
Mercedes: in un grande stand dominato dalla Mclaren F1, la safety car e la SLR era presente tutta la produzione. Mi sono limitato a: Classe B: finalmente una A con dimensioni adeguate alle sue pretese! L'abitabilità è buona, l'estetica piacevole. Resta però il doppio pianale a sandwich, studiato in origine per produrre una A elettrica o a fuel-cell, con le batterie sotto il pavimento (progetto abortito), che contribuisce ad alzare il baricentro, con ben noti effetti sulla stabilità (grazie ESP!9 e a ridurre l'abitabilità. Classe R: bella grande e abitabile, ma chissà quanto costa. Dato l'affollamento non ho cercato la nuova S.
Nissan: Micra CC: aperta è brutta, chiusa peggio. I due posti posteriori sono per persone prive di gambe, la plancia mi ricorda la cucina di mia nonna. Insomma a me la Micra, in qualsiasi versione non piace. Murano: è molto bella e valida, peccato che mentre in USA costa da 29.000 a 31.000 $ da noi la vendono da 46.000 a 55.000 €. Insomma è una SUV media che vogliono spacciarci per lusso, ci hanno presi per imbecilli?
Opel: Tigra CC: esteticamente è migliore della Micra e onestamente si limita a 2 soli posti. Astra OPC: molto bella e grintosa Astra CC: questa ha 4 posti veri e anche un buon bagagliaio, l'estetica è piacevole e la standista che la illustrava molto carina e simpatica.
Peugeot: 107: era esposta sotto i riflettori la versione Plasir gialla, come quella che ritirerò domani per mia moglie. Molto bella ma sono di parte! 407 coupè: a me piaceva più la vecchia 406 coupè disegnata da Pininfarina. Questa volta i francesi hanno voluto fare da soli e il risultato si vede. Non che sia brutta però, anzi ha una bella linea anche se meno classica. L'unica cosa che non mi piace di questa 407 come delle altre versioni è lo sbalzo anteriore esagerato. Molto interessanti le Peugeot d'epoca dalla 201 alla 404 coupè.
Renault: Clio: è molto bella ed equilibrata, l'abitabilità è buona e gli interni ben fatti. Ampia la gamma di motori, merita il titolo di auto dell'anno, anche se per me doveva andare ex equo anche alla Grande Punto.
Seat: chi ha detto che non c'è nulla di interessante alla Seat? Le modelle erano molto carine! Per le auto l'unica che merita di essere guardata secondo me è la Leon.
Skoda: esponeva un'interessante prototipo, la Yeti, via di mezzo fra pic-up e cabrio, che forse sarà prodotto fa un paio di anni. C'era inoltre uno dei primi modelli prodotti dalla casa agli inizi del 900
Subaru: Impreza: la nuova versione ristilizzata sfoggia il nuovo muso caratteristico Subaru, molto grintoso. Erano esposte la wagon e le berline anche in versione WRX e STI. Tibeca: SUV bella e mponente, interessante in quanto proviene da uno specialista di 4WD,ma non c'erano informazioni sulle sue caratteristiche (forse mi sono fatto distrarre dalle modelle!)
Toyota: Aygo: è la versione Toyota di C1 e 107, quasi identica tranne che per fari e clandra. Quale sia meglio è questione di gusti Yaris: la nuova versione ha fatto un salto di classe, è più ampia e abitabile, ma meno originale.
Volkswagen: non ho notato novità particolari. C'era tutta la gamma di cui apprezzo solo la Touareg.
Volvo: C70: altra delusione. E' una S40 cabrio, molto diversa dalla precedente C70, oltretutto piuttosto brutta. Le nuove Volvo ormai sono scadute notevolmente e sono solo delle Ford con un'estetica diversa.
C'erano molte altre cose da vedere ma una giornata è insufficente per tutto e comunque ho scritto anche troppo. Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggermi fino in fondo. Francesco
P.S: seguirà presto link alle foto.
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Passion / Ambiente / Inquinamento atmosferico e fermo auto
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il: Febbraio 13, 2005, 02:55:07 am
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Sono nuovo in questo forum che ho incomincito da poco a leggere e trovo molto interessante. Ho visto che in alcuni thread si parla di inquinamento atmosferico e dei provvedimenti presi dai nostri amministratori o di proposte per limitarlo, e poichè mi interesso di questo argomento da molti anni, scrivendo anche articoli su unaltro forum, ripropongo un articolo che ho scritto e pubblicato nel gennaio 2002. Da notare che quanto scritto era stato ripreso da altri articoli scritti in precedenza perchè in Italia questo problema ce lo trasciniamo da anni senza che nessuno sia capace o voglia darvi una soluzione. I provvedimenti presi dai nostri amministratori (sindaci, presidenti, ecc.) servono solo a salvaguardarli (parargli il c...) nel caso che un qualsiasi giudice apra un'inchiesta sul perchè non si sono fatte rispettare le soglie di inquinamento prescritte dalla legge. Penso che anche loro sappiano benissimo che le targhe alterne o un fermo delle auto di poche ore non serva a nulla. Se non fosse così dovremmo preoccuparci seriamente perchè saremmo in mano a degli incoscenti o degli stupidi. Ecco l'articolo: Ritorno a scrivere di problemi ambientali e d ecologia partendo da un tema di attualità, tornato all'attenzione anche per il rinnovarsi in molte città del rito delle domeniche a piedi. Il problema dell'inquinamento atmosferico è all'attenzione di tutti per i riflessi che può avere sulla nostra salute e per le conseguenze che potrebbero avere sulla nostra organizzazione di vita eventuali provvedimenti per fronteggiarlo. I principali fattori inquinanti presenti nella nostra atmosfera sono: - idrocarburi non metano tra cui il benzene, componente delle benzine, altamente cancerogeno. Nelle rilevazioni è misurato insieme agli altri idrocarburi non metano. E' utilizzato anche per solventi e vernici. Si diffonde nell'atmosfera per evaporazione delle benzine o vernici e a causa della combustione incompleta nei motori - metano: in piccola parte è emesso dagli impianti di riscaldamento. Molto si disperde nell'atmosfera durante il suo trasporto, ma la maggior parte è emesso dalla decomposizione di sostanze organiche ed organismi viventi - ossido di carbonio: deriva dalla combustione incompleta dei combustibili e carburanti. E' emesso dalle auto e dagli impianti di riscaldamento e dall'industria - ossidi di azoto: sono i meno nocivi. Si producono nei motori a causa delle alte temperature di combustione raggiunte - anidride solforosa: è molto dannosa. Si produce per la combustione di carbone o oli combustibili, compreso il gasolio, contenenti zolfo. E' prodotto prevalentemente dagli impianti di riscaldamento e dall'industria, ma anche dai motori diesel. - polveri sottili e particolato (PM10): sono le polveri diffuse nell'atmosfera, costitute da sostanze carboniose. La differenza fra le due è che fino al 98 si misuravano quelle con diametro fino a 13 micron (milionesimi di cm), cioè le polveri sottili, dal 98 si misurano anche quelle sotto i 10 micron (PM10) - ozono - anidride carbonica: è il prodotto della combustione di qualsiasi combustibile fossile a base di carbonio. Normalmente non è considerata un inquinante, ma il controllo della sua emissione va assumendo sempre più importanza, come vedremo in seguito, a causa dell'effetto serra da a cui contribuisce. Il principale imputato per questo inquinamento è a detta di tutti, media, politici, gente comune, il traffico automobilistico. Ma è poi così? Per capirlo si devono analizzare i dati sull'inquinamento atmosferico raccolti da più di 20 anni nelle principali città per cercare di capire quali sono gli inquinanti maggiormente presenti, qual è l'andamento della loro concentrazione nel tempo e da cosa sono prodotti. Analizzando i dati relativi a Milano, forniti dall'Arpa Lombardia e disponibili dagli anni 70, almeno per alcuni inquinanti, si arriva a delle conclusioni sorprendenti. Prima di tutto si deve constatare che l'inquinamento globale dagli anni 70 ad oggi è diminuito, per tutti gli inquinanti considerati, tranne che per l'ozono, che invece è aumentato, nonostante che il numero delle auto circolanti sia più che raddoppiato. Ciò è vero in particolare per l'anidride solforosa, che prende alla gola quando si respira, scesa, dal 72 ad oggi da 340 a 13 microg/mc e per le polveri sottili, quelle che permettono alle goccioline di nebbia di condensarsi, passate da 150 a 52 microg/mc. Questa diminuzione è dovuta principalmente al passaggio dei riscaldamenti domestici da carbone al gasolio e al metano. Ha contribuito inoltre, però solo dagli anni 90 l'introduzione delle marmitte catalitiche. Andando ad analizzare l'andamento stagionale del particolato (PM10) durante l'anno si vede inoltre che la concentrazione di particolato aumenta d'inverno e diminuisce in primavera estate. Poiché il suo valore raddoppia nei mesi invernali se ne deduce che ciò è dovuto al riscaldamento domestico, che contribuisce quindi per il 50 %. Il traffico contribuisce per circa il 20 %, con il contributo preponderate degli autocarri, ed il resto è prodotto dalle industrie. Per limitare l'inquinamento non può bastare quindi intervenire sul traffico automobilistico, ma si deve predisporre un piano integrato che preveda la riduzione globale delle emissioni per tutti gli utilizzatori di energia. La situazione quindi, seppure migliore di 20 anni fa rimane grave e richiede degli ulteriori interventi, anche perché permane fra i fattori di inquinamento la presenza di elementi cancerogeni che possono nuocere gravemente alla salute. Vedremo nei prossimi articoli quali sono le linee seguite dalle amministrazioni pubbliche e dall'industria per raggiungere l'obiettivo di ridurre questi fattori inquinanti. Ciò però non sarà sufficiente perché si dovrà considerare un'ulteriore elemento di valutazione, cioè l'influenza che le emissioni inquinanti e i derivati dalla combustione di combustibili fossili hanno sul clima della Terra. Un altro obiettivo fondamentale è l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili e quindi sempre disponibili, al contrario delle attuali che col tempo sono destinate ad esaurirsi. Questi due obiettivi sono fra l'altro fortemente correlati in quanto le fonti di energia rinnovabili sono anche le meno inquinanti. Questo avrà conseguenze importanti sulle nostre fonti di approvvigionamento di energia, sul modo di utilizzarla e in generale su tutta l'organizzazione della nostra vita e sull'economia.
Francesco |
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