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Velo
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Agosto 03, 2004, 11:51:18 am |
Staff, V12, 23720 posts |
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Anch'io ero bambina ai tempi in cui Villeneuve correva per Ferrari e mi ricordo ancora l'entusiasmo e la passione che sapeva accendere nei cuori dei tifosi. Mi ricordo i miei genitori stregati davanti alla tv e io che man mano mi appassionavo a mia volta, curiosa di vedere cosa mai avrebbe combinato di nuovo. Mi ricordo le domeniche di caldo estivo con le finestre aperte, nessuno in strada, nessuna macchina in circolazione, un unico rumore di sottofondo all'unisono: il gran premio.
Per me Villeneuve era tutto questo.
Il giorno che morì Gilles, io avevo 3 anni e mezzo giusti giusti. Eppure ho dei flash, i miei genitori tifossisimi, i racconi della gente ed i pareri da bar sport del tipo "chel le l'è mat!". I miei dicono sempre che da piccolo impazzivo all'immagine di una rossa, impazzivo per Gilles davanti alla TV; probabilmente la loro influenza aveva avuto effetti devastanti su di me; ricordo che mi portarono a MonteCarlo per veder dove aveva vinto Gilles con la Turbo, ricordo un pianto per tutta Venezia per un cappellino della Ferrari. Se penso a quanto mi hanno influenzato devo desumere che non solo i miei e gran parte dell'italia erano tifosi, ma semplicemente gli volevano bene. E la sua storia si è protratta fino a me, forte, indelebile, come se fosse vissuto oggi. Un grande, che interpretò al meglio la leggenda Ferrari: non importa vincere, importa come si vince! Una curiosità; Jaques non aprla mai di suo padre, come mai? Marco, io l'ho registrato, se vuoi la prossima volta che ci vediamo o che fai la guest star ( ) te la do, ok?
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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alura |
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Agosto 03, 2004, 11:52:55 am |
webmaster, V12, 50851 posts |
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Grassie
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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&re@ |
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Agosto 03, 2004, 11:59:08 am |
Utente standard, V12, 77628 posts |
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Una curiosità; Jaques non aprla mai di suo padre, come mai?
Jacques mi stava parecchio antipatico, anche per questo. Però, col tempo, mi sono reso conto che il suo è un comportamento comprensibile. È un pilota, bravo o non bravo non mi interessa, fatto sta che ha vinto parecchio. Però ha sempre dovuto fare i conti con il pesante fardello di "cotanto padre". Che inizialmente gli ha aperto molte strade, è vero, ma senz'altro non deve essere stato semplice da sostenere. In fin di conti, è sempre suo padre, non "l'aviatore" idolo delle masse. Ha voluto mantenere per sé certe emozioni, e ha voluto che la gente lo valutasse per le proprie qualità. Al di là delle oggettive capacità di JV, credo che lo si possa capire. Col tempo, io l'ho rivalutato molto, dal punto di vista umano. Ultimamente ha onorato il padre facendo qualche giro a Goodwood con la T4 (potrei sbagliare) di Gilles e il suo casco. Credo che per lui sia stata un'emozione grandissima.
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Loggato
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