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Il bubris è tornato |
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Febbraio 18, 2005, 14:40:35 pm |
Utente standard, V12, 7374 posts |
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Nunzio Filogamo...ai più sconosciuto 8solo perchè siamo troppo giovani) iniziava il suo show così "cari amici vicni e lontani"...Sono parecchio giorni che leggo interventi sulla realtà Fiat, sul divorzio GM e sulla mia amata Lancia. E' mio interesse esprimere solo alcuni pensieri.
Trovo innumerovoli post che danno una sintetica quanto dubbiosa motivazione sul crollo delle vendite Fiat in Italia negli ultimi 15/20 anni. E' davvero da presuntuosi pensare di trovare una sola risposta a tale calo: il mercato italiano è un mercato aperto e come tale accetta tutti i marchi che entrando hanno risicato quote di mercato dove con i loro prezzi aggressivi hanno mangiato quote a Fiat. A ciò aggiungiano che Fiat ha seminato male, molto male con una qualità pessima e affidabilità non sempre all'altezza dell'aspettativa del cliente. In più negli ultimi 5 anni ha limato, ridotto in modo esiguo la scelta dei propri modelli e delle motorizzazioni. Ghidella aveva il pregio di presentare un'industria che produceva a 360 gradi: da una panda/126 ad una croma, passando da un Lancia Delta Integrale ad una Alfa 33 sport wagon 4x4... Già oggi Fiat sta pagando questo scotto...riduzione di modelli mentre le altre case aumentavano la loro offerta, qualità tradotta in nomea di marchio poco affidabile e poi aggiungiamo che le scelte di chiudere stabilimenti di marchi quali Innocenti e Autobianchi hanno dato il loro contributo ad incancrinire il rapporto con Fiat: troppi operai/impiegati/dirigenti si rifiutato di comprare fiat perchè li ha lasciati a piedi e questo ne fa una questione "personale". Aggiungiamo a ciò quello che dicevo all'inizio: la concorrenza. Oggi quanti marchi ci sono in italia che commercializzano auto 20? e quanti ve n'erano 15/20 anni fa?...molti di meno Detto ciò non sposo nemmeno i detrattatori del marchio Italia. Non mi venite a dire che in Europa la Volks vende di più e allora è più gradita e quindi "va meglio" di una Fiat...io vivo in Italia, faccio fare il tagliando in Italia, compro i ricambi, i pneumatici in Italia, mi appoggio ad un assistenza in Italia, rivendo l'auto in Italia e quindi questo è il mio riferimento, questo è il Paese in cui vivo...Non venite a dirmi che una Daewoo anzi ora Chevrolet si "rompe" di meno...perchè sappiamo che non è vero, le auto si bloccano, sono rumorose o si rompono indipendentemete dal marchio...già ma in questo la nomea di fiat è imbattibile: troppi anni ha lasciato a piedi gli italiani sui bordi dell'autostrada, in vacanza, al mare o al mattino per strda per andare al lavoro, per pensare che questi appena si è affacciata una Matiz sul mercato non abbiano pensato di comprarla. E per cortesia non venite nemmeno a farmi la morale dell'Italia pessimo Paese di corrotti e mafiosi...per quanto pessimo nessuno vi lega a starci, se non siete felici e pensate di trovare altrove fortune migliori potete pure trasferirvi, ma se vi vivete abbiate almeno la decenza di non sputare nel piatto che mangiate. I problemi non si risolvolo di certo rendendoli ancora più incancriniti o più neri di quello che già sono...ognuno nel proprio io potrebbe migliore la qualtià del proprio Paese. Non venite a raccontarmi che la Bmw serie 5 è più veloce di 1 secondo in accelerazione rispetto ad una Lancia Thesis e per questo vende in Italia 3 volte tanto...la verità che pochi invasati cercano e "godono" del secondo di differenza, gli altri la maggior parte, comprano il nome "per quel prezzo compro una Bmw o una Mercedes"...e poco importa che una Lancia Thesis sia più ricca di dotazioni, abbia un interno realizzato con materiali più pregevoli, o abbia una affidadibilità elevatissima tanto da essere premiata dalla rivista francese Autojournal quale belina con indice di qualità migliore...e' il nome che fa la differenza! Già i francesi...i cugini di oltralpe insegnano ad essere campalinisti ad essere francesi nell'acquisto dell'auto oltre che nel definire il computer "ordinateur"...i francesi insegnano che ampliando la gamma si è vincenti: pensate a peugeot/citroen quanti modelli offrono e pargonateli a fiat/lancia/alfa...di tre marchi non copriamo tutti i modelli proposti da due soli marchi. Non venite a raccontarmi cari esterofili che Fiat ha distrutto il marchio Alfa o Lancia e invece Volks ha premiato Seat e Skoda. Vi ricordo che Alfa per ogni alfa 33 che produceva era in 8 milioni di lire in perdita...Lancia era pronta all'amministrazione controllata e a scanso di equivoci Lancia non è mai stato un marchio generalista (come mi sembra di avere letto di recente) è sempre stata l'auto del "dottore" del ceto borghese con prezzi ben pochi generalisti. Quindi cerchiamo di essere reali...grazie a 156 il marchio Alfa ha riacquistato un suo aspetto, un suo carattere almeno in Italia, grazie a 147 l'Italia ha una compatta in grado di confrontarsi con bavaresi sportive. E Lancia?? Già la Lancia...con l'avvento di Alfa tutto il carattere sportivo di Lancia è stato abbandonato per giocare le carte sul lusso e confort...peccato che Fiat non ha mai trasmesso l'immagine di Lusso e di affidabilità...e quindi Lancia non poteva da sola reggere un tale peso....e così ci siamo trovati ad avere una K senza anima...anonima nè arte nè parte: un'onesta berlina di lusso, ma che non aveva l'appeal nella linea della sua antenata ..una Lybra altrettanto anonima e altrettanto bella negli interni, non valutata nei sui punti di forza nella "traquillità" che trasmette come dire una moglie rispetto ad un'amante e ci siamo trovati a vivere solo di y... Ora la strada intrappresa è giusta è corretta...ci vuole solo tempo: ypsilon piace, vende e porta soldini, Musa sembra essere partita bene, Phedra in Italia piace e vende e infine Thesis la bella incompresa...ma che resta l'unica berlina di lusso italiana votata all'eleganza e al lusso. E Volks cosa ha fatto...ha ricreato un marchio come Seat che dopo i fuochi di artificio iniziali di auto pseudo sportiva (qualcuno volevfa parganarla all'Alfa e in quel caso per quanto le auto fossero all'altezza per numeri non lo erano per nomea) e non avendo raggiunto ciò che si era prefissata, ora gioca le carte dello spazio...e skoda non avendo una sua "ragione" come marchio ha pensato bene di prendere una passat e di metterle un stemma skoda...politica premiante all'inizio ma poco ora visto che qualcuno comincia a farsi conti in tasca. Personalmente credo che il fondo sia stato toccato per Fiat e i segnali siano chiari sotto gli occhi di tutti...qualcuno potrebbe dire che i dati di vendita del 2004 non sono così rosei e altri invece potrebbero dire che i dati di vendita del 2004 invece sono rosei e rispecchiamo le aspettative,non solo si sono aperti nuovi mercati...non credo importi ciò...importa il fatto che nonostante ci siano perdite per decine di miliardi, si siano ridotte e quindi la strada intrappresa è quella giusta...e significativo che in Fiat si stia investendo in nuovi modelli, in nuove versioni,nella propria immagine, nella rete di vendita europea...è questo ciò che non farebbe un'azienda se fosse al tracollo o per lo meno se non avesse più nulla da dire sul mercato.
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ottimista..sempre e in ogni momento!
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Claudio53 |
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Febbraio 18, 2005, 14:45:38 pm |
Visitatore, , posts |
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Loggato
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am1 |
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Febbraio 18, 2005, 15:59:58 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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Detto ciò non sposo nemmeno i detrattatori del marchio Italia. Non mi venite a dire che in Europa la Volks vende di più e allora è più gradita e quindi "va meglio" di una Fiat...io vivo in Italia, faccio fare il tagliando in Italia, compro i ricambi, i pneumatici in Italia, mi appoggio ad un assistenza in Italia, rivendo l'auto in Italia e quindi questo è il mio riferimento, questo è il Paese in cui vivo...Non venite a dirmi che una Daewoo anzi ora Chevrolet si "rompe" di meno...perchè sappiamo che non è vero, le auto si bloccano, sono rumorose o si rompono indipendentemete dal marchio...già ma in questo la nomea di fiat è imbattibile: troppi anni ha lasciato a piedi gli italiani sui bordi dell'autostrada, in vacanza, al mare o al mattino per strda per andare al lavoro, per pensare che questi appena si è affacciata una Matiz sul mercato non abbiano pensato di comprarla. E per cortesia non venite nemmeno a farmi la morale dell'Italia pessimo Paese di corrotti e mafiosi...per quanto pessimo nessuno vi lega a starci, se non siete felici e pensate di trovare altrove fortune migliori potete pure trasferirvi, ma se vi vivete abbiate almeno la decenza di non sputare nel piatto che mangiate. I problemi non si risolvolo di certo rendendoli ancora più incancriniti o più neri di quello che già sono...ognuno nel proprio io potrebbe migliore la qualtià del proprio Paese.
quoto tutto! troppa litania sui guai... però cerca di comprendere anche il sentimento di chi vorrebbe un gruppo più forte e più modelli a disposizione troppi portotipi hanno fatto passerella, senza poi arrivare in concessionaria..
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MB |
MB CL500 sport driver |
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Febbraio 18, 2005, 19:06:00 pm |
Utente standard, V12, 5368 posts |
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Concordo solo molto parzialmente con quanto scritto da Un Cavaliere. Parliamo di affidabilità: io sono convinto che se si considera un periodo di 20 anni (gli ultimi) sia indubitabile che la affidabilità e qualità media del prodotto italiano non sia stato all'altezza della concorrenza, e lo dico anche per esperienze familiari, e quando un automobilista rimane scottato da una brutta esperienza, poi forse non acquisterà mai più vetture della stessa casa. Faccio notare che lo stesso Montezemolo ha dichiarato ancora recentemente che Fiat ha puntato negli ultimi anni troppo poco sulla qualità. E' un esterofilo anche lui? Tu citi l'Autojournal su Thesis, però Thesis ha fortissimi limiti per quanto riguarda la base meccanica, e questo piaccia o no condiziona le scelte, come anche l'estetica che certamente non piace a tutti, e forse nemmeno a tanti. Anche io cito l'Autojournal e la classifica di affidabilità che la rivista ha pubblicato sull'ultimo numero in mio possesso: la produzione italiana sta in fondo, e si tratta di prodotti di 4 anni se non sbaglio ( non ho potuto leggerla con attenzione ancora, ma la classifica l'ho vista. Prego Chb di pubblicarla, se crede) pur con tutti i limiti che una simile classifica presenta, che certamente non va presa per oro colato. Poi, certo, pesa la gamma troppo limitata di modelli, trasmissioni e motori, e una gestione delle gamme con risorse economiche che non basterebbero probabilmente per gestire un solo marchio. Io credo che tutti i problemi il gruppo avrebbe potuto risolverli senza drammi se all'inizio degli anni 90 non avesse deciso con la liquidazione di Ghidella di "diversificare" in altri settori, come hanno fatto i gruppi concorrenti diventando dei giganti in rapporto al gruppo torinese. Sta in questa decisione le cause della gravità della situazione di oggi, il fatto che gli Agnellli con ogni probabilità perderanno il controllo del gruppo molto presto. Ormai la dimensione della concorrenza è cresciuta al punto tale che Fiat dovrà cercare nuove alleanze, e solo in questo vi è speranza di salvezza. La questione poi dell'italianità del Gruppo per me non ha alcun valore (nè fondamento) da molti anni
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La civetta ( cioè il cr....) cantò tre volte e il Bar chiuse definitivamente le porte...UTENTE BANNATO
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sloteel |
... da 100 a 0? |
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Febbraio 19, 2005, 01:03:32 am |
Utente standard, V12, 900 posts |
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Sono d'accordo con tutto. Purtroppo non si può ancora dire che le italiane "basse" (perdonatemi la dicotomia fiat-lancia-alfa / ferrari-maserati) siano ai massimi livelli, ma si si guarda all'evoluzione del modello il trend è in crescita sia per quanto riguarda la qualità, sia per quanto riguardano l'immagine e le prestazioni. Purtroppo ci vuole tempo, ma non si può dire che in Fiat non stiano provando: anche le campagne del Lapo, per quanto discutibili, sono sintomo di una rinnovata grinta del management. E poi con mezza europa e mezza america che fanno passi falsi, prima o poi qualcosa giusto capiterà anche a torino... magari anche il ritorno del salone
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La mia auto beve? Non hai visto il proprietario!
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Loggato
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roberto.c |
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Febbraio 19, 2005, 20:01:56 pm |
Utente standard, V12, 539 posts |
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OT del pignolo Nunzio Filogamo...ai più sconosciuto 8solo perchè siamo troppo giovani) iniziava il suo show così "cari amici vicni e lontani"...
Per la precisione la frase era: "Cari ssimi amici vicini e lontani".
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"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I)
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Loggato
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roberto.c |
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Febbraio 19, 2005, 20:03:30 pm |
Utente standard, V12, 539 posts |
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OT del pignolo Nunzio Filogamo...ai più sconosciuto solo perchè siamo troppo giovani) iniziava il suo show così "cari amici vicni e lontani"...
Per la precisione la frase era: "Cari ssimi amici vicini e lontani".
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"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I)
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Loggato
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alberto |
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Febbraio 20, 2005, 12:02:52 pm |
Visitatore, , posts |
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Mi riferisco al quoting fatto da Jag...
Non sono daccordo! Fiat ha sfruttato un allenaza politica con lo stato italiano che le ha consentito di operare in regime di sostanziale monopolio, senza che nessuno (in Fiat, come ai vertici del governo) si preoccupasse di offrire a chi sborsava i soldi e mettva mano alla tasca un prodotto degno di fiducia... Si sa, io sono "italianofilo", ma è un "sentimento" che viene da tempi lontani... quando tra Fiat, Alfa e Lancia non ce n'era per nessuno!!!!
Se vogliamo analizzare la situazione in modo corretto, bisogna tener presente che tutti i soldi che gli Italiani han regalato a Fiat (citando Maroni) sarebbero bastati ad acquistare GM... e invece, dove sono finiti? Se invece di "mangiarseli" li avesser spesi per investire nel prodotto? Nella ricerca e in quant'altro fosse stato necessario? Ora, loro sarebbero ugualmente ricchi, ma lo sarebbe un po' di più anche il popolo italiano e forse qualche giovane avrebbe più speranza nel proprio futuro... chi lo sa... Io vedo l'esempio VW... tutti stiam li pronti a cantare il de profundis, ma l'odiato Piech, avrà anche "mastreggiato" con gli aiuti di stato, di fatto, però, l'offerta tecnologica che il gruppo tedesco è in grado di offrire è spaventosa... non ci nascondiamo dietro un dito....
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Loggato
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am1 |
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Febbraio 20, 2005, 14:37:58 pm |
Utente standard, V12, 33886 posts |
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non capisco cosa c'entra quello che hai scritto, con quello che ho quotato...
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Walter |
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Febbraio 21, 2005, 10:57:25 am |
Visitatore, , posts |
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non capisco cosa c'entra quello che hai scritto, con quello che ho quotato...
Nemmeno io. Forse la componente -napoletana- della sua personalità (sdoppiata, nda) ha preso il largo senza che l'altra, ben più razionale, -salernitana- ne prendesse coscienza ?? Meditare di affiancargli un'assistente sociale settentrionale non sarebbe una trovata così accampata. Specialmente nei momenti di instabilità più perniciosi, ovverossia quando escogita il rientro nello staff ad effetto !!
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Loggato
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fulltimer |
Il bubris è tornato |
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Febbraio 21, 2005, 11:03:50 am |
Utente standard, V12, 7374 posts |
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Concordo solo molto parzialmente con quanto scritto da Un Cavaliere. Parliamo di affidabilità: io sono convinto che se si considera un periodo di 20 anni (gli ultimi) sia indubitabile che la affidabilità e qualità media del prodotto italiano non sia stato all'altezza della concorrenza, e lo dico anche per esperienze familiari, e quando un automobilista rimane scottato da una brutta esperienza, poi forse non acquisterà mai più vetture della stessa casa. Faccio notare che lo stesso Montezemolo ha dichiarato ancora recentemente che Fiat ha puntato negli ultimi anni troppo poco sulla qualità. E' un esterofilo anche lui? Tu citi l'Autojournal su Thesis, però Thesis ha fortissimi limiti per quanto riguarda la base meccanica, e questo piaccia o no condiziona le scelte, come anche l'estetica che certamente non piace a tutti, e forse nemmeno a tanti. Anche io cito l'Autojournal e la classifica di affidabilità che la rivista ha pubblicato sull'ultimo numero in mio possesso: la produzione italiana sta in fondo, e si tratta di prodotti di 4 anni se non sbaglio ( non ho potuto leggerla con attenzione ancora, ma la classifica l'ho vista. Prego Chb di pubblicarla, se crede) pur con tutti i limiti che una simile classifica presenta, che certamente non va presa per oro colato. Poi, certo, pesa la gamma troppo limitata di modelli, trasmissioni e motori, e una gestione delle gamme con risorse economiche che non basterebbero probabilmente per gestire un solo marchio. Io credo che tutti i problemi il gruppo avrebbe potuto risolverli senza drammi se all'inizio degli anni 90 non avesse deciso con la liquidazione di Ghidella di "diversificare" in altri settori, come hanno fatto i gruppi concorrenti diventando dei giganti in rapporto al gruppo torinese. Sta in questa decisione le cause della gravità della situazione di oggi, il fatto che gli Agnellli con ogni probabilità perderanno il controllo del gruppo molto presto. Ormai la dimensione della concorrenza è cresciuta al punto tale che Fiat dovrà cercare nuove alleanze, e solo in questo vi è speranza di salvezza. La questione poi dell'italianità del Gruppo per me non ha alcun valore (nè fondamento) da molti anni Concordo solo molto parzialmente con quanto scritto da Un Cavaliere. Parliamo di affidabilità: io sono convinto che se si considera un periodo di 20 anni (gli ultimi) sia indubitabile che la affidabilità e qualità media del prodotto italiano non sia stato all'altezza della concorrenza, e lo dico anche per esperienze familiari, e quando un automobilista rimane scottato da una brutta esperienza, poi forse non acquisterà mai più vetture della stessa casa. Faccio notare che lo stesso Montezemolo ha dichiarato ancora recentemente che Fiat ha puntato negli ultimi anni troppo poco sulla qualità. E' un esterofilo anche lui? Mi sembra che ho scritto in mdoo chiaro che il problema di fiat è stata la scarxsa qualità...non si tratta di esssere esterofili o meno semplicemente di ammaettere il limite del prodotto italiano e con altrettanta franchezza affermo che i nuovi prodotti sono altezza della migliore concorrenza Tu citi l'Autojournal su Thesis, però Thesis ha fortissimi limiti per quanto riguarda la base meccanica, e questo piaccia o no condiziona le scelte, come anche l'estetica che certamente non piace a tutti, e forse nemmeno a tanti. Non veniamo araccontarci sulla meccanico o sulla linea... IL nome è ciò che conta per la scelta di quel tipo di auto... Anche io cito l'Autojournal e la classifica di affidabilità che la rivista ha pubblicato sull'ultimo numero in mio possesso: la produzione italiana sta in fondo, e si tratta di prodotti di 4 anni se non sbaglio ( non ho potuto leggerla con attenzione ancora, ma la classifica l'ho vista. Prego Chb di pubblicarla, se crede) pur con tutti i limiti che una simile classifica presenta, che certamente non va presa per oro colato. Ordunque...se non vogliamo citare nessuna classifica comq attendibile, tale regola allora vale anche per fiat e quindi afferamiano che una fiat val qualitativametna tanto quanto una toyota Poi, certo, pesa la gamma troppo limitata di modelli, trasmissioni e motori, e una gestione delle gamme con risorse economiche che non basterebbero probabilmente per gestire un solo marchio. Io credo che tutti i problemi il gruppo avrebbe potuto risolverli senza drammi se all'inizio degli anni 90 non avesse deciso con la liquidazione di Ghidella di "diversificare" in altri settori, come hanno fatto i gruppi concorrenti diventando dei giganti in rapporto al gruppo torinese. quoto come ho espresso sopra.
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ottimista..sempre e in ogni momento!
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