Quando Marchionne ha rinunciato agli incentivi ammetto di aver pensato.... che gran pirla
vedendo le previsioni dei conti del terzo trimestre dell'anno peggiore del decennio non resta che stupirmi .....
temo che alla fine a rimetterci sia solo lo Stato.... minore gettito fiscale..... cassaintegrazione alla fiat, all'indotto e per i saloni.... possibili multe europee per il mancato raggiungimento della quota stabilita di riduzione di co2..... maggiori costi dovuti agli incidenti con auto meno sicure.... peggioramento della bilancia dei pagamenti (meglio importare gpl o metano che petrolio....).....

http://www.omniauto.it/magazine/13814/fiat-domani-i-numeri-del-terzo-trimestre-


Domani sarà un giorno importante per il Lingotto. Il consiglio di amministrazione si riunirà per esaminare i dati relativi al terzo trimestre, in un contesto che vede ormai da mesi calare il mercato dell'auto, in Italia come nel resto d'Europa. Ma il crollo delle immatricolazioni - che comunque non riguarda i mercati emergenti - non fa paura a Torino. L'amministratore delegato, Sergio Marchionne, ha confermato la sua partecipazione e anticipato che i risultati sono buoni. In base alle prime stime, il Gruppo Fiat dovrebbe chiudere il terzo trimestre 2010 con un risultato della gestione ordinaria (trading profit) di 385 milioni di euro (dai 308 milioni di un anno fa) e un risultato netto di 65 milioni (da 25 milioni). L'indebitamento netto industriale del gruppo dovrebbe invece attestarsi attorno ai 4,2 miliardi di euro (dai 5,8 miliardi del terzo trimestre 2009).

Numeri in miglioramento, ma ancora molto distanti dai livelli riportati nel 2008, cioè prima della crisi. Secondo Massimo Vecchio di Mediobanca securities il principale punto interrogativo degli investitori dovrebbe essere quello di chiedersi se il titolo Fiat abbia ancora spazio per apprezzarsi in Borsa dopo il recente rimbalzo. "Da inizio anno Fiat ha guadagnato il 16% (ad oggi), mentre l'Auto DJ Eurostoxx ha fatto ancora meglio: +27%", segnala l'esperto di Piazzetta Cuccia, secondo cui in vista dello spin off delle attività americane l'azione può ancora salire in Borsa.

Autore: Eleonora Lilli
Data: 20 ottobre 2010
Tags: Attualità, torino

Questa è bella... quando si tratta di "dare" la FIAT è un'azienda privata... quando i risultati della detta azienda privata sono da mettersi le mani nei capelli è colpa dello stato italiano...

No, questa proprio la vorrei capire...

mah

numeri che non dicono nulla, che ne sappiamo che magari hanno tolto semplicemente 50000000 di r&d o non hanno comprato nuovi macchinari o chissà quante altre "furberie"

Togliere gli incentivi è stata solo cosa buona e giusta.
L'industria dell'auto europea soffre di palese sovracapacità produttiva, e gli incentivi hanno spostato solo di 10 anni il problema.
Adesso magari si inizia a pensare come stare in piedi senza droghe esterne. Sarà doloroso e difficile (come sempre dopo essere vissuti artificialmente), ma nel lungo periodo ci guadagneremo tutti. Anche lo stato.

infatti...e secondo me a Marchionne non interessa tanto far fare utili a Fiat per 1 anno o 2 grazie agli incentivi..ma vuole ridisegnare il sistema..se necessario delocalizzando.
Oltre al fatto che non chiedendo incentivi..non deve niente a nessuno...

Appunto, mentre Fiat negli ultimi 20 anni era diventata solo una specie di IRI, solo che formalmente privata.

Marchionne avrà tanti difetti. Capirà poco di prodotto, sarà arrogante, lavorare con lui è difficile. Ma IMHO è il primo industriale VERO che vediamo in Italia dai tempi di Olivetti e Valletta.
Almeno non è un raider come Colaninno & Co.

più che industriale direi manager.

personalmente non credo mai a bilanci e trimestrali di ditte normali, figuriamoci di una multinazionale.

ps deformazione professionale