http://www.omniauto.it/matt/blog/715/mclaren-mp4-12ce bella rassegna fotografica
Mi trovo improvvisamente a dover riflettere sulle mie precedenti esperienze di guida e questo mi accade dopo aver provato in anteprima la supersportiva più attesa dell’anno, o del decennio forse. Il pericolo è insito nel fatto che penso di aver appena provato la migliore macchina mai costruita. La McLaren MP4-12C fa paura alla Ferrari e alla Porsche, questo lo sapevo già. Nominate qualsiasi pista del mondo e la “Macca” (come la chiamano i brittanici) è molto più rapida della 458 Italia, della GT2 RS, della Turbo S e della Lamborghini Gallardo Superleggera 570-4.
E non solo se parliamo di potenza e coppia della MP4-12C (600 cavalli e 600 Nm di coppia): anche per la leggerezza e la rigidezza, non c’è paragone in questa classe. Peso secco della versione più leggera? 1.301 kg. La 458 Italia con 570 CV e coppia di 550 Nm pesa 1.380 kg. Tra le tante cifre di accelerazione, la 458 Italia arriva a 200 km/h in circa dieci secondi. L’MP4-12C ci arriva in soli 8,9 secondi. Non posso neanche immaginare il suo vantaggio in un giro del Nürburgring Nordschleife dopo 20,83 chilometri! (Quelli della McLaren Automotive lo sanno già ma me lo diranno solo a maggio!)
Non è solo la velocità che rende grande la McLaren (anche se in Puglia a Nardò ha raggiunto i 338,4 km/h), ma il comportamento sull’asfalto e nelle curve più insidiose. Attraverso i quattro Pirelli (19 pollici avanti e 20 dietro) non ho mai vissuto un’esperienza come questa. Il McLaren ProActive Chassis Control è una rivoluzione per le supersportive stradali: nei primi giri sembrava di essere a bordo di una lucertola rapidissima che mantiene piatto lo sguardo e la testa mentre le quattro zampine assorbono tutte le imperfezioni della superficie. Fantastico.
Dopo questo shock iniziale, sono andato a tutto gas sulla pista sfidante di Portimão nel sud di Portogallo. Insieme all’MPCC, c’è anche la Brake Steer che funziona sull’asse posteriore per gestire al massimo ogni curva. Brake Steer, un po' come (per esempio) l’XDS elettronico sulla Scirocco R, frena la ruota all’interna alla curva per tenere la linea desiderata al volante e per eliminare il sottosterzo; poi in uscita minimizza il wheelspin per poi evitare di perdere tempo durante i giri “hot”. Grazie a queste tecnologie – insieme alla leggerezza dell’insieme – mi sentivo un vero-bravo-pilota (magari!).
Parlando di design, grazie al cielo, sembra un’autentica McLaren. (Dovete solo andare a vedere la mitica McLaren F1 del 1993–1998 per verificare questo.) Il telaio è composto da una parte centrale detta MonoCell tutta in carbonio, poi le strutture di impatto avanti e dietro sono in aluminio. La scocca è in aluminio mentre i compositi in plastica dei panelli iper-costosi sono in carbonio. Le portiere “di scarabeo” (termine mio invece che "ali di gabbiano") sono bellissime e funzionano bene per l’ingresso e l’uscita. Unico neo: mi piacerebbe solo più rabbia nel suono dello scarico, ma con un motore bi-turbo spesso manca proprio il rumore di una Ferrari o Lamborghini. Ma si può comunque optare per lo scarico Sport per soddisfare questa esigenza.
Nel 2011 dalla fabbrica a Woking in Inghilterra usciranno 1.000 esemplari dell’MP4-12C e, se avete 200.000 euro in tasca, spendeteli pure così!
Matt Davis