Dacchè non sono un conoscitore di meccanica e telaistica e questioni annesse, vi chiedo un parere.
Premessa.
Nel 1983, lessi un numero di Sport Capital nel quale c'era un servizio su una sorta di veicolo ricreazionale dalla linea che mescolava tratti di gatto delle nevi, di veicolo anfibio, di piccolo cingolato.
Era questo "coso" qui:
https://sites.google.com/site/vehiculesponcin/vp-2000Il VP 2000 per esser precisi, motorizzato col 2 cilindri della 2 CV.
Nell'articolo del mensile italiano c'era scritto che per farlo più economico e semplice possibile il costruttore aveva rinunciato a creare le sospensioni,lasciando il veicolo tutto rigido e delegando il confort sulle sconnessioni ad un mero sedile molleggiato.
In un mezzo di quel genere, per le velocità che sviluppava (a memoria max 40 orari coi rapporti corti e max 60 orari con i rapporti lunghi) e per l'uso che se ne poteva fare, magari non avevano nemmeno grande utilità. Non aveva nemmeno sterzo, ricordo che riferivano che si bloccavano le bancate di ruote, come sui carri armati.
A parte il quesito "che senso ha?" che mi venne spontaneo già quella volta, mi domando quanto la realizzazione di un veicolo venga complicata dalle sospensioni.
« Ultima modifica: Settembre 22, 2014, 18:51:06 pm da fataturbina »