altro post sulla sicurezza stradale. stavolta pare che autostrade e fiat si siano messe a studiare un sistema di " guida "radar per le auto in caso di nebbia. Io posto integralmente riservandomi di dire . ma quante belle parole spese per nulla :
MILANO - Il satellite per combattere il rischio nebbia. Se funzionerà, saranno i 20 chilometri di strada più sicuri d?Italia. La speranza nasce dal recente accordo tra Anas e il Centro ricerche Fiat sull?avveniristica sperimentazione dell?Its (Intelligence Transportation Systems) su due tratti autostradali italiani. Il progetto prevede l?utilizzo di un sistema telematico, in grado di coordinare le infrastrutture e le vetture grazie alla tecnologia wireless. Lo scopo è prevenire gli incidenti soprattutto in caso di nebbia, il nemico giurato degli automobilisti italiani per quasi tutto l?anno, e ridurre fino al 50% il numero di vittime della strada.
La sperimentazione punta sull?utilizzo di alcuni veicoli muniti di strumenti telematici che interagiscano con le vetture e con le infrastrutture a bordo strada. Grazie al wireless, dalla centrale operativa si potrà intervenire anche sulla segnaletica stradale attraverso cartelli ?intelligenti? e guide luminose. Inoltre sono previsti dei ?cantonieri elettronici?, ossia delle centraline ottiche ed elettroniche per la raccolta dei dati da ritrasmettere a tutti i terminali del sistema, sia fissi che mobili. Infine è previsto il ricorso a flotte di safety car munite di strumentazione telematica di pronto intervento in caso di nebbia, incidenti e code. L?Its trova quindi le sue principali applicazioni nei rilevatori delle condizioni del traffico, nei radiofari e nei sensori che verificano le condizioni della strada.
Nel nostro paese, ma in generale in quasi tutta Europa, le nuove tecnologie faticano a prendere piede. In Italia l?Its non è il primo tentativo fatto per limitare i danni causati dalla nebbia, ma i risultati sono stati finora deludenti. Sull?autostrada A13 Bologna-Padova sono state già testate diverse soluzioni per impedire i maxi tamponamenti che funestano spesso quel tratto autostradale, ma con risultati contraddittori. L?installazione di luci particolari sullo spartitraffico che aumentino la visibilità non ha migliorato la situazione. Gli automobilisti spesso sfruttavano le luci per aumentare la velocità. La posa di bande rumorose e le segnaletiche verticali non hanno dato i frutti sperati. Nemmeno il progetto pilota di un radar antinebbia ha avuto successo, le difficoltà di attuazione sono state tali da impedire la sperimentazione.
Giappone e Stati Uniti sono all?avanguardia in questo settore già qualche anno. I sistemi di prevenzione e controllo del traffico in questi due paesi hanno superato ottimamente le sperimentazioni ed ora sono parte integrante della strumentazione di bordo o lungo le strade. Una nota casa automobilistica nipponica da tempo si appoggia a operatori telefonici per lo sviluppo delle tecnologie Gps, ossia collegate a satelliti, per controllare il veicolo e segnalare eventuali problemi (sbandate, velocità eccessiva, orientamento dei fari,...). In alcuni paesi europei la sperimentazione di sistemi elettronici di controllo del traffico è iniziata da qualche anno. Oltre all?utilizzo di tecnologie a bordo delle automobili, Gran Bretagna e Scandinavia, hanno puntato molto anche su apparecchiature che permettano al pedone di poter attraversare la strada in condizioni di sicurezza attraverso sistemi di controllo del flusso di traffico. Germania e Francia puntano sul controllo del flusso del traffico e sulla segnaletica intelligente.
Mentre si discute ancora sul ricorso possibile a safety car, soluzione caldeggiata vivamente dal Ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, e si aspetta di vedere se la nuova strada scelta da Anas e Fiat possa realmente portare i frutti sperati, è certo che le nuove tecnologie, sfruttate al meglio, possono sicuramente concorrere nella prevenzione delle tragedie che funestano le strade italiane ogni anno. La strada principale da percorrere resta in ogni modo la prevenzione e un impegno massiccio rivolto all?educazione alla guida, oltre al corretto funzionamento della segnaletica elettronica già esistente sulle autostrade italiane. Un inchiesta condotta da Altroconsumo ha infatti evidenziato carenze informative dai pannelli luminosi, spesso usati per pubblicizzare i vari Punto Blu, Telepass e Viacard, anziché per informare su eventuali problemi lungo la strada.
tratto da
www.ilnuovo.it