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questo discorso è corretto tuttavia si tratta di capire se è nato prima l'uovo o la gallina, cioé se la honda ha sacrificato le prestazioni assolute in virtù della semplicità e neutralità oppure se il fatto che possa permettersi di essere semplice e neutra derivi dal vantaggio che ha (aveva?) sulle altre moto in termini di prestazioni assolute.
La prima che hai detto; ripeto è una scuola di pensiero made in Honda. L'estremizzazione e la ricerca della prestazione assoluta può essere deleteria per un mezzo dalla dinamica complicatissima come una 2 ruote; se poi si inserisce la variabile pilota il tutto si complica ulteriormente. Sviluppare un mezzo solo per un pilota può rivelarsi un'arma a doppio taglio quando questo lascia la casa.
per quanto riguarda invece il fatto che ci siano 1000 persone nel team sportivo della honda (che include tutte le categorie motociclistiche e automobilistiche) è comunque dal pilota che porta il mezzo meccanico al limite che vengono le informazioni determinanti per lo sviluppo.
Ehm ... 1.000 solo le persone del solo reparto corse motociclistico (chiaro che poi attingono anche dalle 4 ruote) con molti piloti che seguono esclusivamente lo sviluppo. In giappone esisteva (non sò se esista ancora) la classe 500 nazionale, dove venivano provate e sviluppate le soluzioni che poi passavano al mondiale.
Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita