Passa il tempo, cambiano gli scenari e i criteri di valutazione. I risultati, quelli, invece no: gira e rigira restano più o meno gli stessi. Quando si parla di soddisfazione del cliente, salgono in cattedra i giapponesi. L?ultima conferma viene dal più famoso rapporto rapporto del mondo sul tema: J.D. Power appunto.  
Gilberto Milano
Paolo Sardi
Giovedì, 22 Aprile 2004 per Motorbox.com

RISULTATO (QUASI) UNANIME Come dicono nei polizieschi, tanti indizi non fanno certo una prova ma qui le testimonianze che concordano cominciano a essere un po? troppo numerose per fare finta di niente. Ancora una volta la soddisfazione degli automobilisti incorona i costruttori del Sol Levante. La conferma viene ancora una volta dall?annuale report della J.D. Power sul settore automobilistico pubblicato in esclusiva dalla rivista inglese What Car?.

NIENTE INFATUAZIONI A monte dei risultati di quest?anno vi sono oltre 70 risposte fornite da ciascuno dei 23.641 intervistati, proprietari di auto immatricolate tra il settembre del 2001 e  
l?agosto del 2002. Non sono dunque giudizi dati a caldo e frutto di un?infatuazione fugace. Si tratta invece di opinioni consolidatesi nel corso di una lunga convivenza con l?amata (o odiata, se non proprio ripudiata) quattro ruote.

SOTTO LA LENTE La qualità degli interni e della carrozzeria, l?affidabilità della meccanica, le prestazioni, i consumi, i costi di gestione e chi più ne ha più ne metta, sono stati analizzati con un puntigliosità molto britannica. Nulla è stato trascurato in sede d?interrogatorio per arrivare a una definizione scientifica del Customer Satisfaction Index. Roba da far passare per dilettanti Torquemada e quelli dell?Inquisizione spagnola.

I SOLITI NOTI E i risultati? Manco a dirlo, più o meno gli stessi degli anni passati e sulla stessa lunghezza d?onda rispetto a quelli recentemente emersi da altri autorevoli sondaggi svolti dall? Adac e Altroconsumo. Per il quarto anno consecutivo (!) dopo la fatidica frase "And the winner is?" il nome pronunciato è stato quello di Lexus. Alle sue spalle seguono in rapida successione Skoda, Mazda, Toyota e Honda.

DATI ECLATANTI Non serve certo una laurea in statistica per cogliere che quattro marchi tra i primi cinque sono giapponesi. Come se non bastasse, allargando lo sguardo fino ai confini della top ten di Case nipponiche se ne incontrano altre due (Daihatsu 7° e Subaru 9°, ex aequo con Audi). E che dire della classifica per modelli? Tra i primi dieci, sette hanno gli occhi a mandorla. Fossimo alle elezioni si potrebbe quasi parlare di  
La classifica
per modello

plebiscito o di acclamazione di piazza.

ALCUNE SORPRESE Se il secondo posto di Skoda, per esempio, ci sta tutto (è comprensibile che i clienti di Octavia e Fabia non abbiano molto di che lamentarsi), sorprende invece vedere altri marchi del Gruppo ben distanti, con Volkswagen e Seat a braccetto al 22° e al 23° posto. Segno del fatto che la componentistica sarà anche simile, ma le aspettative della clientela sono probabilmente ben diverse.

TRICOLORE A PICCO Per l?industria nazionale si registra invece una sorta di disfatta di Caporetto e pare difficile che il Tamigi possa diventare per l?occasione il nuovo Piave. L?Alfa Romeo chiude infatti tristemente ultima la classifica e la Fiat le tiene compagnia poco lontana, facendo suo il quintultimo posto su trentatré disponibili

MAL COMUNE SENZA GAUDIO Se Torino piange, Parigi non ride di certo. I tre marchi transalpini navigano a loro volta in pessime acque. La migliore francese in classifica è la Renault, al numero 24. Due gradini più indietro si incontra Citroën, mentre Peugeot ristagna a quota 30. Tra le posizioni di fondo si incontrano anche i marchi inglesi. Land Rover si aggiudica la penultima piazza mentre MG Rover non va oltre il 25° posto. Segno del fatto che, anche per questa volta, nessuno è profeta in Patria.

LE VOGLIAMO ANCHE NOI I sudditi della Regina paiono invece strafelici delle malesi Proton, che dalle nostre parti non si sono mai viste. Ok, per definirle belle ci vuole una gran fantasia o un tasso alcoolmetrico da ricovero immediato. Visto l?entusiasmo Oltremanica a questo punto sarebbe magari il caso che si decidessero comunque a importarle anche in Italia.

JD Power 2004: le piccole

Davvero chi più spende meno spende? Mah. Forse è il caso di rivedere anche le pillole di saggezza popolare. Se si guarda ai risultati del JD Power per sentirsi soddisfatti non c?è bisogno di spendere una fortuna. Se si vuole sorridere a se stessi ogni volta che ci si guarda allo specchio sono sufficienti 12.500 euro, il necessario per acquistare una Honda Jazz (versione base).  
Giovedì, 22 Aprile 2004

A SUON DI JAZZ E? lei la reginetta del segmento, vettura premiata per la qualità dei suoi interni, per la meccanica raffinata e per il piacere di guida che offre. Tra tutte le piccole prese in considerazione la Honda Jazz è l?unica ad aver ottenuto il massimo dei voti in tutte le voci di giudizio. Persino nei costi di gestione e nella qualità del servizio offerto dai concessionari. Ma qui gioca un ruolo importante la geografia: chissà se i concessionari Honda italiani avrebbero ottenuto lo stesso risultato...

PICCOLO GENIO Se 12.500 euro sono troppi, si può risparmiare un paio di migliaia di euro puntando sulla seconda classificata, la collaudatissima Toyota Yaris 1.0, un po? più scarsa di motore ma capace di regalare grandi soddisfazioni a chi la possiede. Rispetto alla Honda Jazz, la Yaris paga qualche punto di penalizzazione per una linea e un appeal degli interni non più giovanissimi.

OCCHIO ALLA CHECA La vera sorpresa viene invece dal terzo posto della Skoda Fabia, l?unica europea a contendere le prime cinque posizioni ai giapponesi (le altre sono Mazda Demio, quarta classificata e Suzuki Ignis, quinta) e settima assoluta nella classifica generale (vedi servizio).

MINI AL CENTRO E visto che il campione di automobilisti è totalmente born in GB, un?altra sorpresa viene dalla posizione poco appagante della Mini, dodicesima nella classifica di classe e addirittura 56ma in quella generale. A suo sfavore hanno contato i giudizi buoni ma non ottimi riguardo alla qualità complessiva, all?appeal degli interni, al servizio dei concessionari e, last but not least, degli alti costi di gestione.

MICRA SOTTO Peggio di lei ha fatto l?altra attrazione del momento, la Nissan Micra, sedicesima di classe e 65ma assoluta. Per lei hanno pesato soprattutto le performances da auto paciosa, l?appeal degli interni ormai vecchiotti (stiamo parlando della vecchia Micra), i costi di gestione e la linea, non più così attraente come in gioventù. Tutto sommato se la cava meglio la Fiat Seicento (21ma grazie agli ottimi costi di gestione) che supera in soddisfazione Fiesta, Matiz, Clio, Punto, 206, Saxo e, ultima, MG ZR.

JD Power 2004: le compatte

Per fortuna che si svalutano più delle europee e che stilisticamente non sono il massimo, tanto per citare due dei luoghi comuni più diffusi sulle auto con gli occhi a mandorla. Già così, infatti, le giapponesi dettano legge anche in questo segmento, oltre che in quasi tutti gli altri (solo tra le medie non si aggiudicano il podio). Mazda, Toyota e Honda (nell?ordine) hanno infatti ridimensionato le ambizioni di Ford, Volkswagen e Opel, che con le loro Focus, Golf e Astra sono ora dietro le tre Jap.  
Giovedì, 22 Aprile 2004

DUE PODI PER MAZDA La medaglia d?oro 2004 della soddisfazione è andata alla Mazda 323, che si aggiudica anche quella di bronzo nella classifica generale. Un ottimo risultato per una vettura uscita di scena da noi lo scorso anno. La 323 si è guadagnata i premi grazie a un giudizio complessivamente positivo in tutti gli aspetti, tranne che per il costo, ritenuto troppo alto in rapporto al tipo di vettura e per l?affidabilità e le performance non proprio da dieci e lode.

SCIVOLA LA TOYOTA Subito dietro si è piazzata la Toyota Corolla (nona assoluta nella classifica generale), che ha ceduto alla conterranea lo scettro di prima della classe guadagnato lo scorso anno. A penalizzarla è stato soprattutto il giudizio sulla qualità degli interni, giudicata sufficiente ma non eccelsa dalla maggior parte degli intervistati. Questione di gusti ovviamente. Ma per gli inglesi è così.

HONDA LUNGA Terza del gruppo Compact car la Honda Civic, altro monumento della produzione orientale. Anche lei scivola sulla qualità degli interni, a cui aggiunge un giudizio appena sufficiente sui costi di gestione. Dove cede rispetto alle concorrenti è nel giudizio sulla linea: gli inglesi sono molto volubili e la forma non più giovanissima delle Civic non ha più lo stesso appeal del 2001 quando ha iniziato a sgommare sulle strade di Sua Maestà.

MAGLIA NERA Golf e New Beetle viaggiano a metà classifica (qualità, costi e servizi i punti deboli) mentre per trovare le italiane si deve scendere molto in basso. Ultima di classe è la Fiat Bravo (insufficiente su tutti i fronti), ma la vera sorpresa è la penultima posizione della Peugeot 307, anche lei insufficiente su tutti i fronti pur se con qualche distinguo rispetto alla Bravo. Gli inglesi si sa non amano molto i cugini d'Oltremanica.

JD Power 2004: le medie

Per fortuna che c?è la Skoda. Senza di lei i marchi europei farebbero una magra figura su tutti i fronti se confrontate con le giapponesi, aggravata dal fatto di giocare in casa. Ricordiamo che si sta parlando di indice di gradimento e non di vendite, ma visto come vanno le cose gli strateghi del made in Europe dovrebbero riflettere su quello che sta succedendo.  
Giovedì, 22 Aprile 2004

BUONA L'OCTAVIA Per fortuna che c?è lei, la Skoda Octavia, l?unico modello del Vecchio Continente ad aggiudicarsi la vittoria di classe (quarta nella classifica assoluta) nel confronto diretto con i prodotti del Sol Levante.

SEMPRE PIU' SU L?Octavia ottiene giudizi superiori alla media su tutti i  
fronti, in particolare nell?affidabilità della meccanica, nell?appeal della linea, nelle performance e nel rapporto qualità/prezzo. Giudizi che la pongono più in alto rispetto a tre giapponesi di spessore come Mazda 626 (seconda classificata), Honda Accord (terza) e Toyota Avensis (quarta).

QUESTIONE DI COSTI La Mazda 626, giudicata superiore alla Octavia per affidabilità e qualità complessiva, perde punti invece quando si analizza il dato sui costi di gestione, più alti della Checa. Una voce giudicata addirittura negativa per la Honda Accord.

FASTIDI Dietro di loro la Toyota Avensis, che deve la sua quarta posizione a un giudizio appena sufficiente in un aspetto che di solito rappresenta un suo punto di forza: l?affidabilità meccanica. A far scendere la Avensis in posizioni più arretrate sarebbero stati alcuni problemi (più fastidiosi che gravi) riscontrati dagli intervistati sui motori.

LAGUNA AMARA Quinta la Volvo S40/V50 mentre a fondo classifica troviamo la Renault Laguna, che ottiene un giudizio lusinghiero solo nell?appeal della linea, giudicata positivamente dai suoi possessori anche a distanza di tempo. Per il resto meglio sorvolare. Viene da chiedersi però quali aspettative abbiano gli automobilisti inglesi per esprimere giudizi così severi su vetture da noi molto più apprezzate.

JD Power: le monovolume

Mazda batte tutti, ma lo strapotere giapponese in questo segmento è molto limitato. Anche perché i produttori del Sol Levante sembrano non credere ancora molto in questo tipo di vettura.  
Giovedì, 22 Aprile 2004

C'E' NESSUNO? La loro presenza nel segmento non è massiccia, non tutti i marchi giapponesi hanno monovolume in listino e molti modelli sono ancora troppo giovani per entrare nella classifica del JD Power (leggi Toyota). Sta di fatto che la presenza orientale nella hit parade delle MPV è limitata a due soli modelli, Mazda Premacy e Nissan Almera Tino, rispettivamente prima e terza classificate.

POCA SODDISFAZIONE Altra curiosità del segmento è il basso livello di soddisfazione complessiva riscontrato nelle interviste. Premacy a parte, che nella classifica assoluta vanta un ottimo quarto posto, per trovare la seconda classificata tra le monoolume, la Audi A2, si deve scendere fino alla 25ma posizione. Sarà forse perché manca il contributo di affidabilità delle giapponesi che la soddisfazione dell'intero segmento è a livelli così bassi? La questione è aperta.

INSUFFICIENZE A non accontentare troppo gli automobilisti inglesi è soprattutto l?appeal delle monovolume (e come dargli torto), ma anche affidabilità, qualità esterna e performance non raggiungono mai la massima soddisfazione. L?unica ad essere promossa a pieni voti è la Mazda Premacy. Poi iniziano i voti negativi. L?audi A2 per esempio viene giudicata insufficiente in qualità della carrozzeria (?) e lo stesso voto accompagna gli interni della  
Almera Tino.

L'ITALIANA Nessuna insufficienza per la Opel Zafira, ma i voti non si staccano mai molto dalla sufficienza. Un "ottimo" invece se lo guadagnano gli interni della Hyundai Matrix (sesta classificata), così come la Mercedes Classe A. Per trovare la prima italiana, la Fiat Multipla, si deve scendere invece al 13° posto  
(101° nella classifica assoluta). Di lei sono giudicati molto sotto la media sia la qualità della carrozzeria sia il servizio offerto dai concessionari; bene invece l?affidabilità, considerata molto buona.

NO ALLA FRANCIA Sempre meglio comunque della Renault Espace, ultima nella classifica di classe e penultima in quella assoluta, bocciata su tutti i fronti dagli inglesi assieme a tutta la famiglia Renault. Di lei soddisfano solo gli interni.

JD Power 2004: le sportive

Anche nell?umida Gran Bretagna coupé e roadster emanano un indubbio fascino e sono il classico acquisto che si fa scegliendo con il cuore. Quando però ci si trova a tirare le somme e a fare i bilanci, lo si fa invece con la testa. E i risultati alla fine si vedono.
Giovedì, 22 Aprile 2004

CUORE E TESTA  La migliore della categoria, la sempreverde MX-5 non va oltre la diciannovesima piazza assoluta, una prestazione buona ma non eccelsa. La Mazda mostra che, nonostante le molte primavere, il suo progetto è ancora validissimo. Forse gli inglesi non sono il massimo dell?imparzialità per giudicare proprio un?auto che si rifà alle sportive britanniche degli anni ?60 ma tant?è: la MX-5 sbaraglia tutte le giovani rivali senza lasciare spazio a recriminazioni.

LIVELLAMENTO Se da un lato è vero che nessuna sportiva si mette particolarmente in luce nella classifica generale, dall?altro è vero anche che tra le auto qui considerate solo una, la MG, ottiene un CSI inferiore a quello medio globale. Alla spider inglese i clienti danno voti insufficienti su tutto il fronte, assicurandole una bocciatura senza appello. Per il resto, le antagoniste della MX-5 procedono in gruppo serrato.

COLPO DI FULMINE A guidare il gruppo delle inseguitrici è un?altra giapponese (ma allora è proprio un vizio!), la Toyota Celica. Il pregio che le viene maggiormente riconosciuto è la ridotta entità dei costi di gestione. L?aspetto meno apprezzato è invece la forma della carrozzeria, per la quale gli acquirenti provano un iniziale colpo di fulmine che si rivela poi essere un amore passeggero.

PAGELLE ALLO SPECCHIO Proprio alle sue spalle segue l?Audi TT, che raccoglie invece giudizi diametralmente opposti. In questo caso, infatti, tocca alle linee morbide e seducenti far dimenticare agli utenti spese di mantenimento a detta loro un po? eccessive. Per chiudere, una curiosa annotazione di carattere generale: nessuna tra le sportive qui considerate viene ottiene il massimo dei voti in fatto di affidabilità meccanica

JD Power 2004: le ammiraglie

Un?auto sola al comando. Tra le ammiraglie è la Lexus che detta legge e non c?è una rivale capace di insidiarla seriamente da vicino.
Giovedì, 22 Aprile 2004

VITTORIA PER DISTACCO  Con un Customer Satisfaction Index pari all? 88,3%, l?accoppiata IS 200/300 lascia a ben 3,6 punti di distacco la più diretta inseguitrice, la BMW Serie 5. Per lei è la quarta medaglia d'oro da quando l'indice JD Power viene pubblicato anche in Europa, a dimostrazione di come gli inglesi siano sulla stessa linea d'onda dei cugini d'Oltreoceano dove le Lexus non hanno praticamente rivali. In fatto di soddisfazione ovviamente.

COSTANO CARE Giusto i costi di mantenimento non sono contenuti, ma questo è un problema comune a tutta la fascia di mercato, tanto che nessuna concorrente riesce a spuntare un giudizio migliore. Proprio la voce costi è infatti l?unico neo anche della berlina di Monaco, che riesce a fare peggio della Lexus e strappa una sufficienza stiracchiata. Ottima terza figura invece la Volvo S80, che avreebbe anzi potuto puntare più in alto se non fosse stata azzoppata da qualche problemino di qualità a livello di carrozzeria.

BEATA SOLITUDINE Scorrendo la classifica, colpisce il fatto che qui non si trova traccia di auto nipponiche nei primi posti del ranking. Il perché è presto evidente: la Lexus è l?unica giapponese considerata in questa categoria? Largo dunque alle europee, che, a prescindere dall?assenza di sfidanti del Sol Levante, ottengono qui risultati piuttosto lusinghieri anche in senso assoluto.

VOLANO ALTE In materia basta un dato su tutti: la Volvo V70, che qui veleggia tranquilla in settima posizione, occupa una dignitosissima ventiduesima piazza nella graduatoria generale. Ciò va a riprova del fatto che in questa categoria gli standard sono comunque soddisfacenti. La spesa che si sostiene per queste auto non sarà di quelle da poco ma pare piuttosto improbabile che poi ci sia qualcuno che rimpianga l?acquisto.

L?ECCEZIONE Un po? di sconforto viene invece a vedere l?Alfa Romeo 156 con la maglia nera dell?ultimo in classifica, per altro con un sensibile distacco da chi la precede. Spiegare le cause della bocciatura è un?impresa tristemente facile. Se si eccettua la linea, che raccoglie i suoi bravi consensi, tutti gli altri aspetti sono stroncati da critiche piuttosto feroci.

JD Power 2004: le fuoristrada

Ormai l?epoca dei viaggi avventurosi e dei mezzi duri e puri è solo un lontano ricordo. In ogni caso, almeno sulla carta, da una fuoristrada ci si aspetta di più in fatto di solidità rispetto a una qualsiasi berlina. E con le aspettative che crescono le mezze misure vengono meno. Qui per gli intervistati le cose o sono bianche o sono nere. E così ecco le prime della classe coperte di allori e le altre coperte di fango...
Giovedì, 22 Aprile 2004

TOH? CHI SI VEDE! La Rav 4, che va per la maggiore anche dalle nostre parti, svetta pure nella speciale classifica dedicata della JD Power alle sole 4x4. Dodicesima nella graduatoria generale, questa versatile Toyota ha una pagella che farebbe la felicità di qualsiasi genitore, assolutamente senza macchia. Alle voci affidabilità meccanica, prestazioni, appeal dell?abitacolo e costi di gestione prende il massimo dei voti, mentre il resto è sempre e comunque una spanna sopra alla media.

ORIENT EXPRESS A incalzare da vicino Rav 4 c?è un?accoppiata di Honda. Si tratta nell?ordine della HR-V e della sorella maggiore CR-V, qui in classifica ancora con il vecchio modello. Per entrambe i giudizi sono senza infamia e con molte lodi. A completare il quadro vi è poi uno stuolo di modelli asiatici ma qui la cosa è tutto sommato scontata: in questo segmento di mercato vi è una sorta di oligopolio d?oriente.

UNA BOCCIATURA PER DUE Nei bassifondi della classifica naviga invece un po? a sorpresa un?altra autentica best-seller, la Freelander. A limitare un po? lo stupore è il fatto che questa Land Rover sembra fatto aver l?abbonamento a questa zona della graduatoria ma si fatica a capire come possano convivere il buon andamento delle vendite e una fama non proprio invidiabile. Non fa molto meglio la Discovery. A penalizzarla è soprattutto l?aspetto poco accattivante, ma l?offroad inglese presta il fianco a qualche critica anche dal punto di vista della qualità.

ecco la graduatoria:

Nameplate   Problems*   
Lexus   87   
Cadillac   93   
Jaguar   98    migliorata!
Honda   99   
Buick (tie)   100   
Mercury (tie)   100   
Hyundai   102   
Infiniti (tie)   104   
Toyota (tie)   104   
Mercedes-Benz   106   
Audi (tie)   109   
BMW (tie)   109   
Oldsmobile   110   
Volvo   113   
Acura   117   
Chevrolet   119   
Industry average   119   
Chrysler   120   
Dodge (tie)   121   
Lincoln (tie)   121   
Pontiac   122   
Subaru   123   
GMC   127   
Ford (tie)   130   
Mitsubishi (tie)   130   
Saab   133   
Jeep   136   
MINI   142   
Land Rover   148   
Saturn (tie)   149   
Suzuki (tie)   149   
Kia   153   
Nissan   154   
Mazda   157   
Scion   158   
Porsche   159   
Volkswagen   164   
Hummer   173   

Problems reported per 100 vehicles

Non ne manca qualcuna?  

la corolla è seconda nella sua categoria e nona assoluta tra tutte le macchine del pianeta!
non male, veramente non male!!!!  

e la golf com'è messa, per curiosita?  

E' sul ponte, col cofano aperto e il motore smontato.....

e con nove impiegati che stanno compilando il fatturone!!!  
 

Secondo me i risultati di JD Power sono da prendere con le molle, e con il dovuto scetticismo.

Ma vi sembra un caso che praticamente TUTTE le vetture che risultano in testa alle classifiche siano le piú brutte, noiose, anonime auto sul mercato, quelle generalmente comprate da coloro che acquistano un'auto secondo i criteri con cui comprerebbero una lavatrice.  

Per queste persone conta quanti portalattine ci sono, se i sedili sono lavabili dopo che ci hanno vomitato sopra i 4 bambini della famigliola, se il consumo nel percorso casa-scuola-supermercato è migliore della macchina della vicina di casa...

queste persone non hanno una briciola di passione. E bisogna ammettere che case come Toyota, Nissan, Skoda, ma anche Proton, Kia, e in parte Lexus e Honda costruiscono automobili-elettrodomestico perfette per questo tipo di cliente.

Ma questo non vuol dire che oggettivamente e in termini assoluti una "Proton Persona" (   ) sia una macchina migliore di un'Alfa 156, solo perchè ha piú portabicchieri e il motore fa meno rumore.  

AMuS ha fatto 100'000 km con una X-Type 3.0 ... ce ne sono altre davanti

Quando ho tempo ti "riassumo" il test

no no censura  

la X-type abbassa la media, purtroppo, soprattutto sui primi due anni di produzione. Le medie alte si fanno con XJ e XK, veramente affidabili e ben costruite.