Dal sito di 4Ruote
In Giappone sta avvenendo una rivoluzione: era dal 1989 che i costruttori locali rispettavano il tacito accordo per cui nessun loro modello superasse i 280 CV di potenza. Questo per evitare un'inutile escalation in un Paese il cui massimo limite di velocità è di 100 km/h.
Un mese fa, però, Honda ha rotto il patto, senza che nessuno si lamentasse: all'annuncio che la nuova "Legend" (foto a fianco) sarebbe stata equipaggiata con un V6 di 3.5 litri da 301 CV, la stampa è parsa più sollevata che sorpresa. Del resto, da anni gli analisti sostenevano che sarebbe bastato il "gesto" di un solo costruttore perché tutti gli altri lo avessero seguito abolendo di fatto il limite dei 280. E così sarà.
La sorpresa sta nel fatto che sia stata Honda a fare il primo passo: tutti s'aspettavano che la prima auto "oltre 280" sarebbe stata la Lexus "RX 400h" con l'avveniristico motore ibrido di 3.3 litri da oltre 300 CV (qui a lato). Toyota (cui il marchio Lexus appartiene) ha però deciso di posticiparne il debutto all'inizio del 2005. Altri seguiranno, come detto: entro la fine del 2005 è lecito aspettarsi una Mazda coupé con oltre 300 CV, mentre la nuova Honda "NSX" con più di 400 CV è attesa per il 2007; in Germania, inoltre, sono state "spiate" una sportiva Toyota e la nuova Nissan "GT-R", entrambe con poco meno di 500 CV sotto il cofano.
Per i progettisti, la parte frustrante della storia è che in Giappone questi motori loro già li realizzavano, solo che nessuno voleva riconoscerlo. Non è un segreto che i motori delle varie Mitsubishi "Lancer Evo", Subaru "Impreza", Nissan "Skyline" (quasi sconosciuta in Europa) sono stati per anni oltre quota 300, come hanno svelato anche i test svolti da numerose riviste nipponiche, con esemplari prelevati dalle concessionarie che dimostravano, al banco, di avere fra i 300 e i 310 CV, nonostante che i depliant continuassero a parlare di 280 CV di potenza massima.
Resta il fatto che gli stessi progettisti giapponesi, alla fine, non potranno che essere contenti: come vedremo, sono in grado di realizzare motori da oltre 400 CV esattamente come i colleghi stranieri. E ora possono dimostrarlo. L'industria automobilistica nazionale non potrà che beneficiare della rimozione di questo "guinzaglio", arrivando finalmente a competere con le varie BMW, Ferrari, Mercedes e Porsche nel segmento delle auto da sogno, importante a livello d'immagine. Personalmente, non vedo l'ora di vedere cosa uscirà fuori dall'incrocio fra questa "liberazione" e le nuove tecnologie: c'è già chi parla di motori ibridi da circa 500 CV!
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