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baranzo
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&re@ |
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Agosto 05, 2005, 13:05:22 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Domandine facili facili per gli intenditori, credo che Mauring ed Eva risponderanno al volo: 1) Quanti anni deve evere una macchina per essere considerata storica? 2) Deve appartenere a qualche registro (ASI, o particolari registri storici delle Case)? 3) Deve essere iscritta all'ASI? 4) If (Domanda 3) = True Then Per l'iscrizione all'ASI deve essere originale fin nei minimi particolari, o ci sono tollerranze per le parti di normale usura sostituite con componenti compatibili? « Ultima modifica: Agosto 05, 2005, 13:13:17 pm da &re@ »
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Loggato
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&re@ |
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Agosto 05, 2005, 14:26:41 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Vabbé, in parte ho reperito le informazioni che cercavo, naturalmente per quanto riguarda la mia regione: http://www.aci.it/wps/portal/_s.155/1092/.cmd/ad/.c/599/.ce/2781/.p/1581?PC_1581_action=emiliariduzioniveicolistorici#2781Regione Emilia Romagna
Riduzioni ed esenzioni per veicoli storici
Le agevolazioni fiscali per i veicoli storici variano a seconda che si tratti di veicoli ultratrentennali o veicoli ultraventennali.
Sono considerati veicoli storici ultratrentennali gli autoveicoli e i motoveicoli con le seguenti caratteristiche:
* costruiti da oltre trent'anni (salvo prova contraria, l'anno di costruzione coincide con l'anno di prima immatricolazione in Italia o in un altro Stato ), * non adibiti ad uso professionale o utilizzati nell'esercizio di attività di impresa, arti o professioni.
I veicoli storici ultratrentennali sono esenti dal pagamento della tassa automobilistica. L'esenzione è automatica e non occorre quindi presentare alcuna domanda (non è neppure necessario che siano iscritti in un registro storico).
Se però un veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuta una tassa di circolazione forfettaria di
Euro 25,82 per gli autoveicoli Euro 10,33 per i motoveicoli.
La tassa forfettaria è dovuta per l'intera annualità e non è assoggettabile a sanzione in caso di ritardato pagamento. Questa tassa di circolazione non va pagata se il veicolo rimane inutilizzato, senza mai circolare su aree pubbliche; se invece, circola, il conducente deve portare con sé la ricevuta di pagamento della tassa di circolazione perché è previsto il controllo su strada da parte degli organi di polizia.
Sono considerati veicoli storici ultraventennali gli autoveicoli e i motoveicoli di particolare interesse storico o collezionistico con le seguenti caratteristiche:
* costruiti da oltre vent'anni e da non più di trenta (salvo prova contraria, l'anno di costruzione coincide con l'anno di prima immatricolazione in Italia o in un altro Stato), * non adibiti ad uso professionale o utilizzati nell'esercizio di attività di impresa, arti o professioni.
Ai fini del riconoscimento dell'esenzione, per tali veicoli la Regione Emilia Romagna considera valido esclusivamente l'attestato di storicità rilasciato singolarmente per ogni autoveicolo dall'ASI (Auto-Moto Club Storico Italiano) e per i motoveicoli anche dalla FMI (Federazione Motociclistica Italiana). Anche per tali veicoli, naturalmente, resta fermo l'obbligo di corrispondere la tassa di circolazione forfettaria pari a
Euro 25,82 per gli autoveicoli Euro 10,33 per i motoveicoli
nel caso in cui siano posti in circolazione su strada o su pubbliche aree.
Dunque, nel mio caso (ma guarda un po', chissà perché mi interessano 'ste cose ) - Fra 7 anni dovrei iscrivere il Peugeot all'ASI - Fra 17 posso mandarli a cagare
Rimane valida quindi la domanda (4), più altre due 5) Quanto costa l'iscrizione all'ASI? 6) Ogni quanto va rinnovata?
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Loggato
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Eva |
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Agosto 05, 2005, 14:42:16 pm |
Utente standard, V12, 3730 posts |
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Sostanzialmente possiamo riconoscere i veicoli d'epoca secondo due categorie ultraventennali e ultratrentennali. La differenza fra la prima e la seconda categoria è che "fiscalmente" parlando, le ultratrentennali sono considerate storiche di default, mentre le ultraventennali lo sono solo se inserite nei registri ASI, Fiat, Lancia, Alfa Romeo e FMI. I vantaggi fiscali per questi veicoli consistono in: - bollo pagato in misura forefetaria solo in caso di utilizzo del mezzo - assicurazioni agevolate Il requisito di iscrizione quindi ad uno dei registri italiani accreditati è necessario solo per i veicoli ultraventennali o DI PARTICOLARE INTERESSE COLLEZIONISTICO. Ciò a significare che un veicolo con meno di vent'anni ma di particolare interesse collezionistico può rientrare nella categoria di veicolo storico se i Registri lo considerano tale (es.: serie limitate di particolari veicoli di pregio). Per quanto riguarda l'Asi possiamo poi distinguere due diverse procedure: l'iscrizione e la certificazione. L'iscrizione viene semplicemente eseguita inviando all'Asi copia del libretto di circolazione e due fotografie del mezzo (non in formato digitale) che ne attestino la buona conservazione (ergo, non si iscrivono ammassi di ruggine). L'Asi esamina la pratica e (con calma) emette un certificato che ne attesta l'avvenuta iscrizione (nelle liste di cui sopra). Questo è insomma il requisito minimo per certificare la storicità del mezzo. Poi invece si può richiedere una vera e propria certificazione Asi che ne attesti la storicità e la qualità. Qui la procedura è più lunga e complessa poichè dev'essere completato un accurato book fotografico (sopra, sotto, dentro e fuori), consegnati campioni della tapezzeria e dell'eventuale tessuto della capote e campione della vernice. Poi, qualora la vettura sia iscritta in un club settoriale (monomarca o monomodello o di tipologia) federato Asi con commissario interno, la valutazione del book e della vettura viene eseguita internamente al club. Diversamente la vettura dev'essere sottoposta ad una delle commissioni Asi che si riuniscono appositamente secondo calendari prefissati. La targa che viene attribuita al veicolo ne riporta la numerazione e ne indica la qualità e l'originalità (argento, oro, platino). In linea generale un veicolo d'epoca viene valutato in considerazione non solo della conformità all'origine ma anche dell'eventuale originalità dei ricambi impiegati. Ovvero, a parità di qualità di restauro verrà valutata molto meglio una vettura in cui sono state utilizzate parti di ricambio d'epoca piuttosto che riproduzioni, seppur fedeli all'originale. Il massimo della valutazione ovviamente l'ottiene il mezzo "conservato", ovvero il mezzo mai restaurato ma solo manutentato. Persino i pneumatici, seppur obsoleti, fanno parte di questa categoria di valutazione. Spero con questo di aver esaurito un buon 80% dei tuoi dilemmi, anche se probabilmente mi sono dimenticata parecchie pittoresche sfumature della normativa.
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La famiglia: Fiat 124 Sport Spider AS 1.4 - 1968 Fiat Campagnola AR59 - 1970 Fiat Panda 4x4 Sisley - 1987 Mercedes Vito 130 - 2004 Subaru XV 2.0 D Unlimited - 2016
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&re@ |
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Agosto 05, 2005, 14:56:10 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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MMhhh... non capisco se per l'esenzione del veicolo ultraventennale mi serve l'attestato di storicità "semplice" (ovvero la banale iscrizione all'ASI) o la certificazione (che, presumo, costi anche un bel po' di soldini...). Nel mio caso, ci sarebbero alcune parti del mezzo da ripristinare. Oltre alla "tavernetta" che sicuramente rimuoverò, devo rimettere il volante (ce l'ho) i cerchi (li ho), probabilmente il plasticone postriore (ne farei volentieri a meno, è orrendo), gli ammortizzatori (che non ho più: gli originali erano scoppiati) e le molle anteriori (quelle le ho). Il problema più grosso sono i bordi dei sedili che ora sono in pelle. E chi la ritrova più una tappezzeria originale in condizioni decenti? È difficile fare delle gabole? Qualcuno che mi potrebbe aiutare lo conoscerei anche...
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Loggato
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Eva |
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Agosto 05, 2005, 15:15:34 pm |
Utente standard, V12, 3730 posts |
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Per ottenere i vari vantaggi fiscali previsti dal C.d.s. è sufficiente fare l'iscrizione, ovvero la richiesta su modulo ASI e le due foto (dell'esterno).
Per fare ciò però ti devi inscrivere ad un club federato Asi e quindi iscriverti all'Asi, poi puoi presentare la domanda al club, che la inoltrarà all'Asi.
Tutto chiaro?
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La famiglia: Fiat 124 Sport Spider AS 1.4 - 1968 Fiat Campagnola AR59 - 1970 Fiat Panda 4x4 Sisley - 1987 Mercedes Vito 130 - 2004 Subaru XV 2.0 D Unlimited - 2016
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&re@ |
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Agosto 05, 2005, 15:19:58 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Ooookeyyyy, vaaaabeneee. Grazie Eva Finisce che per non spendere 400? di bollo, mi tocca versarne 375 per l'iscrizione al club federato e 25 come tassa di circolazione Comunque ho ancora 7 anni, hai voglia a pensarci adesso. Però se dovevo cercare parti originali era meglio muoversi in anticipo... 'sta roba vien buona per il 125, se me lo ricompro. Quello dovrebbe essere tutto originale, Lunedì si vedrà... Cmq il bollo di un 125 costa poco, il più è l'assicurazione.
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Loggato
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Eva |
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Agosto 05, 2005, 15:26:02 pm |
Utente standard, V12, 3730 posts |
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Ooookeyyyy, vaaaabeneee. Grazie Eva Finisce che per non spendere 400? di bollo, mi tocca versarne 375 per l'iscrizione al club federato e 25 come tassa di circolazione Comunque ho ancora 7 anni, hai voglia a pensarci adesso. Però se dovevo cercare parti originali era meglio muoversi in anticipo... 'sta roba vien buona per il 125, se me lo ricompro. Quello dovrebbe essere tutto originale, Lunedì si vedrà... Cmq il bollo di un 125 costa poco, il più è l'assicurazione. Diciamo che comunque sia il vataggio ce l'hai: Costo iscrizione club+asi : circa 100 euro Pratica iscrizione: gratis (foto escluse) Vantaggi fiscali: Bollo: 25 euro (solo se circoli) Assicurazione: 150 euro (o anche meno) inclusa assistenza stradale Comunque sia conviene, non fosse altro per il fatto che inclusa nella quota Asi c'è l'abbonamento annuale alla Manovella
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La famiglia: Fiat 124 Sport Spider AS 1.4 - 1968 Fiat Campagnola AR59 - 1970 Fiat Panda 4x4 Sisley - 1987 Mercedes Vito 130 - 2004 Subaru XV 2.0 D Unlimited - 2016
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diabolik82 |
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Agosto 07, 2005, 18:07:25 pm |
Visitatore, , posts |
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mentre le ultraventennali lo sono solo se inserite nei registri ASI, Fiat, Lancia, Alfa Romeo e FMI.
Piccola correzione qua... Dal momento che l'ASI in pratica non ha MAI fatto una lista (o meglio.....aveva provato a far passare come lista le auto dei soci..) le ultraventennali bene o male si riescono tutte a iscrivere ASI (dietro ??...)
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Loggato
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Eva |
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Agosto 08, 2005, 08:27:25 am |
Utente standard, V12, 3730 posts |
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Piccola correzione qua... Dal momento che l'ASI in pratica non ha MAI fatto una lista (o meglio.....aveva provato a far passare come lista le auto dei soci..) le ultraventennali bene o male si riescono tutte a iscrivere ASI (dietro ??...) Correzione errata Qui non si sta parlando delle famose "liste chiuse" che dovrebbero contenere veicoli anche recenti ma di particolare interesse storico e collezionistico. Si sta parlando invece di veicoli ultra ventennali che possono essere considerati storici sono a seguito dell'appositi riscrizione nei registri Asi (& Co.). Tale registrazione è gratuita (salvo pagare la quota associativa ai vari club) e consente di ottenere il certificato di storicità della vettura, che va mostrato alle forze dell'ordine per giustifare la circolazione del veicolo in deroga al vigente C.d.s. Sempre per la precisione.....
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La famiglia: Fiat 124 Sport Spider AS 1.4 - 1968 Fiat Campagnola AR59 - 1970 Fiat Panda 4x4 Sisley - 1987 Mercedes Vito 130 - 2004 Subaru XV 2.0 D Unlimited - 2016
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diabolik82 |
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Agosto 08, 2005, 14:42:15 pm |
Visitatore, , posts |
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Correzione errata Qui non si sta parlando delle famose "liste chiuse" che dovrebbero contenere veicoli anche recenti ma di particolare interesse storico e collezionistico. Si sta parlando invece di veicoli ultra ventennali che possono essere considerati storici sono a seguito dell'appositi riscrizione nei registri Asi (& Co.). Tale registrazione è gratuita (salvo pagare la quota associativa ai vari club) e consente di ottenere il certificato di storicità della vettura, che va mostrato alle forze dell'ordine per giustifare la circolazione del veicolo in deroga al vigente C.d.s. Sempre per la precisione..... Guarda che ti sei contraddetta Le ultraventennali OGGI bene o male si riescono a iscrivere tutte, anche se non iscritte in nessuna lista (come la Uno.....) Te dicevi che dai 20 ai 30 anni la potevi iscrivere solo se presente nelle fantomatiche liste
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Loggato
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&re@ |
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Agosto 08, 2005, 14:46:39 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Veramente Eva ha detto che se il veicolo ha "meno di 20 anni" lo si può considerare storico se eccetera eccetera Il requisito di iscrizione quindi ad uno dei registri italiani accreditati è necessario solo per i veicoli ultraventennali o DI PARTICOLARE INTERESSE COLLEZIONISTICO.
Ciò a significare che un veicolo con meno di vent'anni ma di particolare interesse collezionistico può rientrare nella categoria di veicolo storico se i Registri lo considerano tale (es.: serie limitate di particolari veicoli di pregio).
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Loggato
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Eva |
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Agosto 08, 2005, 15:42:43 pm |
Utente standard, V12, 3730 posts |
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Appunto. Già la norma è nebulosa da sola, vediamo di non fare ancora più confusione!
Riassumo in breve in un pratico schemino:
ULTRATRENTENNALI: storiche per requisito d'età - godono di tutti i diritti fiscali e assicurativi (anche se spesso viene comunque richiesto il certificato ASI o similare)
ULTRAVENTENNALI: storiche solo se iscritte nei registri ASI & Co - solo dopo l'iscrizione godono dei diritti fiscali e assicurative
FINO A 20 ANNI DI ETA': possono godere dei vantaggi fiscali e assicurativi solo se considerate di particolare INTERESSE STORICO. Tali modelli devono essere indicati nelle LISTE CHIUSE Asi & Co. (mai aggiornate da data immemorabile)
E' chiaro ora?
Badate però che molte assicurazioni anche per le auto ultratrentennali chiedono l'isrcrizione ad un club di auto d'epoca o addirittura l'iscrizione Asi del proprietario, quando non richiedono addirittura il certificato Asi.
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La famiglia: Fiat 124 Sport Spider AS 1.4 - 1968 Fiat Campagnola AR59 - 1970 Fiat Panda 4x4 Sisley - 1987 Mercedes Vito 130 - 2004 Subaru XV 2.0 D Unlimited - 2016
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