Ieri su MIMANDARAITRE hanno fatto vedere un test realizzato da ALTROCONSUMO insieme ad altre associazioni dei consumatori estere valutando alcune auto segmento C sia in versione D che Benzina su 5 parametri
-Sicurezza (visibilita, tenuta di strada, sicurezza passiva, frenata, e sicurezza dei bambini)
-Consumi (consumo cittadino, medio e costi medi al km)
-Inquinamento (quantita di inquinanti rilasciati)
-Rapporto qualità/prezzo
-Qualità tecniche

Tra le benzina la migliore è risultata la 307 1.6 mentre la migliore in base al rapporto qualità prezzo è risultata l'Opel Astra 1.6
Tra le diesel    "         "         "       "          "  307 2.0 HDI FAP 13x5cv mentre la migliore in base al rapporto qualita prezzo è risultata la Focus 1.6tdci

Tra le partecipanti c'erano 1er, 147, stilo, cerato, a3, golf, golf plus, megane, c4, corolla, civic...

Tra qualche giorno dovrebbero pubblicare i risultati sui relativi siti delle associazioni.

 

Io alle indagini di quei giornali generalisti credo molto poco. Sanno un po'  di tutto, ma non sanno bene niente, di solito non hanno la competenza per valutare bene i singoli casi.
Tempo fa, in una "comparativa" fra caschi, venne fuori che gli SHOEI erano i peggiori come rapporto qualità/prezzo. Ma figuriamoci...

Quoto. Oltretutto le valutano "freddamente" come si valuta una lavatrice, ovvero un tanto al Kg......

Neanche tanto. Per esempio c'è il comportamento su strada.

Non sempre cio che pensiamo sia il non plus ultra lo è.

Non credo onestamente che la valutino seriamente e in maniera approfondita come una testata giornalistica.....

Be non so come l'abbiano valutate, quando usciranno i risultati sui siti si potra dire di piu ma se vogliamo trovare l'ago nel pagliaio potremmo dire che le testate giornalistiche (almeno la maggior parte di esse) non siano altro che cataloghi pubblicitari.

Sono anni che Altroconsumo valuta le automobili. In realtà lo fanno insieme ad altre associazioni europee di consumatori. La principale differenza tra Altroconsumo e il pistonaro medio é che tendono a dare poco peso alle prestazioni pure, al tempo nello slalom tra i birilli, NON DANNO ALCUN PESO al prestigio del marchio, poco alla rivendibilità dell'usato e invece attribuiscono molto significato alla sicurezza, alla praticità della vettura nell'uso quotidiano e soprattutto al "quanta macchina porto a casa con i miei soldi". Accade così che Altroconsumo scriva che la versione 1,4 della Pranza nell'uso normale é più che sufficiente e che quindi non vale la spesa della 1,6, mentre per il pistonaro medio deve essere almeno 2,0 turbo e con i cerchi da 18.
Tutto questo é in linea con il profilo del lettore medio della rivista, che non é un tecnico e soprattutto é una persona che non é alla ricerca della qualità più eccelsa, ma del modo più razionale di spendere i propri soldi.

Quoto al 100%

Io non penso che SHOEI sia il non plus ultra, ma senz'altro non è il peggiore quanto a rapporto qualità/prezzo.
Se Altroconsumo prova un casco, lo sottopone probabilmente alle prove minime per l'omologazione, alla calzata, a una prova fonometrica (spero) e guarda quanto costa.
Già, però magari non tiene conto del fatto che il casco superi prove di resistenza superiori alle minime, o che la costruzione con calotte differenziate lo renda molto più adatto alle varie teste (ci sono Marche, più economiche, che realizzano una sola calotta, o due sole calotte in misure differenti, poi "giocano" con l'imbottitura per coprire tutti i range possibili. Così, se hai una testa grossa c'è meno imbottitura, mentre se ne hai una piccola hai un sacco di gommapiuma in più, che col tempo si schiaccia. Solo che i test li fanno con la misura media, che ovviamente è quella ottimale).
Altro problema: un ARAI o uno SHOEI (o altre Marche "top") puoi portarli per 10 anni senza che ti si scolli anche la minima guarnizione, senza che la visiera prenza del gioco, senza che si rompano le parti di plastica (e, nel caso, il servizio post-vendita è eccellente), senza che la visiera stessa si graffi in maniera esagerata, perché è di ottima qualità.
Ho visto caschi che dopo un anno di utilizzo sono da buttare. Roba in fibra eh, che quando li guardi da nuovi pensi a dove stanno i soldi in più spesi per un Arai.
Ma se li guardi dopo 5 anni, quando di caschi economici ne hai già cambiati 2 (o almeno avresti dovuto, perché ormai ballano, ma la gente se ne frega) e l'Arai è ancora lì che sembra nuovo, lo capisci.

Quindi, sinceramente, se una prova di caschi me la fa Motociclismo posso anche leggerla, ma se la fa Altroconsumo mi ci spazzo il culo...

Per le macchine non mi pronuncio, ma se tanto mi da tanto...

P.S. In quella prova di altrocunsumo, svariati caschi in policarbonato ottennero valutazioni migliori di quelli in fibra. Qualunque motociclista sa che il policarbonato ha caratteristiche meccaniche peggiori e una durata nel tempo inferiore rispetto a fibre di vetro, kevlar e compagnia bella, Altroconsumo evidentemente non lo sa...

P.P.S
Del "marchio prestigioso", e del prestigio in genere, non me ne frega niente, sennò non avrei comprato due SEAT e non andrei in giro con una Peugeot di 13 anni fa.

Altoconsumo...secondo me non sanno un caspita di niente, a volte ci litigo e ce la fanno pagare sul loro giornale...ma per fortuna la gente ragiona con la propria testa e nonostante le cavolte che scrivono non abbiamo ancora chiuso.

puoi spiegare o è troppo privato?

[ FUNZIONE LORD INGLESE ATTIVATA]
io lavoro in una azienda che produce degli articoli che devono sottostare a delle norme ben precise. Puntualmente dobbiamo avere le certificazionei di sicurezza da parte di laboratori internazionali accreditati (es TUV, etc.). Come noi altre aziende anche più importanti lavorano bene e si comportano in modo corretto, stranamente tutte le volte che scrivono del nostro settore tutti i prodotti vengono inesorabilmente segati ad eccezzione di uno!!! Questo articolo è certamente a norma, ma è esattamente uguale a tutti gli altri... Io chiamo li invito a correggere loro dicono vedremo, ok va bene ci siamo sbagliati, vediamo che si può fare e poi ti trovi il loro giornale con scritte delle fregnacce che se ne fregano di test e norme. Si inventano test in modo da far passare solo quello che piace a loro...
Nell'ambiente si mormora che per avere un bel servizio basti ungere