ebbene si , il salvagente politico all'industria auto non è esclusiva italiana.
Sul nuovo 4 ruote c'è un interessante articolo/ confronto che ha come oggetto le emissioni inquinanti prodotte dalle varie case automobilistiche , calcolate considerando una media tra tutte le emissioni registrate dai vari modelli in produzione nelle loro varie versioni.
Questo calcolo macchinoso è esattamente lo stesso che la Commissione europea ha considerato come base per la formulazione delle nuove norme antinquinamento a cui tutte le case che producono automobili dovranno adeguarsi entro i prossimi 4/5 anni se vorranno continuare a vendere i loro prodotti sul mercato europeo.
La classifica tra i " buoni " vede in prima fila la Fiat , con un'emissione media di 139 gr / Km di Co2 .
Questo fatto è dovuto si alla grossa ricerca effettuata ma anche dalla tradizionale " piccolezza " delle cilindrate dei motori torinesi . ( un motore più piccolo consuma meno ed inquina meno di un motore grosso )
Toyota , che del " verde " ha fatto un cavallo di battaglia veleggia mestamente a metà di questa classifica.
I colossi tedeschi occupano le ultime posizioni di questa classifica , con emissioni medie che sfiorano i 280 g / kM , ovviamente questo fatto deriva dalle sterminate gamme di vetture proposte e dalla corsa alle superpotenze innescvata dalla concorrenza tra i grandi gruppi iniziata ormai da anni .
Alla luce di ciò , ed ecco la politica che socorre l'industria auto , il cancelliere tedescoAngela Merkel , ha fatto sapere che il suo mandato di Presidente della Commissione europea ( è di turno la germania ) sarà votato alla tutela dell'industria tedesca dalla minaccia di vedere improvvisamente eroso in maniera cospicua il proprio mercato .
Traduzione , si adopererà per gettare sassi negli ingranaggi dell'approvazione dei nuovi limiti ambientali in modo da fornire un " salvagente " ai produttori teutonici e dare loro tempo di riuscire a capire come fare rientrare nei limiti i loro grossi e potenti propulsori.
Credo che si tratti delle norme CAFE (Car Average Fuel Economy).
Si tratta di un principio abbastanza (imho) stupido che vuole calcolare la media dei consumi delle auto che proponi a listino.
Qualche anno fa queste norme erano molto quotate tant'è che BMW voleva far omologare come autovettura 2 ruote la C1 in modo da abbassare la sua media. Anche MB puntò sulla Smart per abbassare la media, nonostante non sia proprio redditizia.
La WV lanciò la Lupo e la A2 "3L" peccato che anche queste erano auto non comprabili per via del prezzo e per via del fatto che gli stessi concessionari erano molto restii a venderle dato gli scarsi margini anche per loro.
Ovviamente essendo tutto parametrato alla CO2, la Fiat sta nei primi posti data la cronica carenza di motori ad elevate prestazioni (e consumi) e la preponderante offerta di motori piccoli e/o a gasolio.
Sinceramente non capisco il senso di questa normativa che incentiva le case a proporre mezzi a bassi consumi. A "proporli", non a venderli...