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jimb0 |
Harry, hol schon mal den Wagen! |
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Dicembre 18, 2006, 15:02:09 pm |
Utente standard, V12, 9565 posts |
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La Cina è già nel WTO ed è stato un pessimo errore (almeno per noi europei) visto che si parte da condizioni lavorative estremamente differenti. In Cina un operaio viene pagato dai 50 ai 100? al mese. In Italia 1000? circa. Bene, mettere pari condizioni di commercio tra paesi che non rispettano le stesse regole è puro suicidio per l'80% delle aziende. Il restante 20% è composto da quelle grosse multinazionali che hanno un vantaggio ad andare laggiù. Tanto che chi ha spalleggiato la Cina sono gli USA. L'Europa era contraria. A dimostrazione di ciò i dazi imposti alle merci cinesi.
aver aperto le porte alla cina e' un modo per cercare di far aprire gli occhi al popolo cinese. pure la russia era forte un tempo. poi gli han portato la televisione e il popolo ha cominciato a vedere che al di fuori della russia c'era un "mondo magico" ed e' caduto il palco. magari potrebbe succedere pure in cina. il popolo vede che vivere con una ciotolina di riso non e' soddisfacente, che le condizioni di lavoro sono disumane se confrontate ai colleghi nel resto del mondo, ecc ecc
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Nickee |
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Dicembre 18, 2006, 15:04:02 pm |
Visitatore, , posts |
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aver aperto le porte alla cina e' un modo per cercare di far aprire gli occhi al popolo cinese. pure la russia era forte un tempo. poi gli han portato la televisione e il popolo ha cominciato a vedere che al di fuori della russia c'era un "mondo magico" ed e' caduto il palco. magari potrebbe succedere pure in cina. il popolo vede che vivere con una ciotolina di riso non e' soddisfacente, che le condizioni di lavoro sono disumane se confrontate ai colleghi nel resto del mondo, ecc ecc
Su questo hai perfettamente ragione, perche questa è l'unica "arma" per combattere la cina. Il problema è capire se si vuole combatterla o semplicemente si vuole "sfruttarla". Per ora prevale la seconda con le conseguenze che noi tutti vediamo (per le imprese italiane che non hanno la fortuna di andare da loro).
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Loggato
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jimb0 |
Harry, hol schon mal den Wagen! |
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Dicembre 18, 2006, 15:08:45 pm |
Utente standard, V12, 9565 posts |
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Su questo hai perfettamente ragione, perche questa è l'unica "arma" per combattere la cina. Il problema è capire se si vuole combatterla o semplicemente si vuole "sfruttarla". Per ora prevale la seconda con le conseguenze che noi tutti vediamo (per le imprese italiane).
ma in questo caso i veri colpevoli sono gli imprenditori italiani, che vanno lä per il minor costo di manodopera, fin quando i cinesi acquisiscono il know how dopodiche' si mettono in proprio e lo mettono in quel posto all'italiano che li ha istruiti e a tutti quelli che son rimasti qui, senza cercare facili scorciatoie per abbattere i costi! poi mi fa ridere lapo quando dice che gli italiani dovrebbero comprare auto italiane per incentivare l'azienda nazionale, quando poi queste son prodotte all'estero!
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Loco |
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Dicembre 18, 2006, 15:27:02 pm |
Utente standard, V12, 1755 posts |
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Io in Cina ci sono stato. ho visitato stabilimenti e parlato con personaggi italiani, cinesi e stranieri.
La Cina non è paragonabile all'europa. Ci sono alcune differenze di cui tenere conto, scrivo alcuni spunti di riflessione:
1) Parlando di Labour Intensive, in Cina gli impianti automatizzati vengono visti male (anche e soprattutto dal governo) perchè in Cina c'è tanta manodopera a basso costo (lo stipendio di un operaio non supera gli 80 USD al mese) e comunque meglio impiegare persone che far lavorare i macchinari. Quindi i processi produttivi non saranno (per ora) come i nostri in termini di qualità e costi.
2) Nel mondo degli scooter, i Cinesi sono sbarcati in Europa da un pezzo e il risultato è sotto gli occhi di tutti: qualità discutibile e prezzi che in media sono la metà dei nostri.
3) La Cina è un paese che ha una rapidità di cambiamento e apprendimento impressionante. A Shanghai hanno costruito un intero quartiere economico finanziario popolato di grattacieli in meno di 6 anni.
4) il mercato cinese è potenzialmente grosso, ma la fetta di popolazione con un reddito paragonabile a quelli europei è ancora bassissima. per cui per adesso il mercato cinese (delle auto) sarà pargonabile, come dimensione a quello della francia o dell'italia, non di più.
In conclusione? in conclusione per adesso non sono secondo me un minaccia reale, poi tra un po' si inseriranno nella fascia bassissima di mercato. IMHO quando i cinesi saranno pronti a farci concorrenza con pari qualità (credo non meno di 15-20 anni), spero che nel frattempo l'Italia e l'europa avranno imparato a non dipendere dall'industra manifatturiera per la sopravvivenza economica.
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Loggato
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rokkstar |
Moto...Moto..solo ed esclusivamente..Moto... |
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Dicembre 18, 2006, 18:52:56 pm |
Utente standard, V12, 5870 posts |
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ma in questo caso i veri colpevoli sono gli imprenditori italiani, che vanno lä per il minor costo di manodopera, fin quando i cinesi acquisiscono il know how dopodiche' si mettono in proprio e lo mettono in quel posto all'italiano che li ha istruiti e a tutti quelli che son rimasti qui, senza cercare facili scorciatoie per abbattere i costi! poi mi fa ridere lapo quando dice che gli italiani dovrebbero comprare auto italiane per incentivare l'azienda nazionale, quando poi queste son prodotte all'estero!
io non darei la colpa a loro,ovviamente se vuoi far soldi vai dove la manodopera costa di meno. il punto per me è incentivare a non andare a produrre li..
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Nickee |
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Dicembre 18, 2006, 19:52:57 pm |
Visitatore, , posts |
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io non darei la colpa a loro,ovviamente se vuoi far soldi vai dove la manodopera costa di meno. il punto per me è incentivare a non andare a produrre li..
Secondo me ci dovrebbero essere DISINCENTIVI per chi decide di produrre la e rivendere in Italia e INCENTIVI per le aziende veramente MADE IN ITALY - PRODUCT OF ITALY o che comunque fanno tutto in Italia.
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Loggato
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rokkstar |
Moto...Moto..solo ed esclusivamente..Moto... |
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Dicembre 18, 2006, 21:33:52 pm |
Utente standard, V12, 5870 posts |
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Secondo me ci dovrebbero essere DISINCENTIVI per chi decide di produrre la e rivendere in Italia e INCENTIVI per le aziende veramente MADE IN ITALY - PRODUCT OF ITALY o che comunque fanno tutto in Italia.
praticamente quello che ho detto..anche perchè io nei loro panni farei la stessa cosa..gli imprenditori guardano a come far soldi..
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J. C. |
I'm doing my bit for global warming. |
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Dicembre 18, 2006, 22:59:34 pm |
Global Moderator, V12, 12792 posts |
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Secondo me ci dovrebbero essere DISINCENTIVI per chi decide di produrre la e rivendere in Italia e INCENTIVI per le aziende veramente MADE IN ITALY - PRODUCT OF ITALY o che comunque fanno tutto in Italia.
Già lo fanno: hanno appena aumentata l'Irpef...
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...bisogna quindi insegnare a governare con la persuasione e il ragionamento, senza mai ricorrere al terrore ed alla superstizione... ------------- SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS ------------- Perché gli squali non attaccano gli avvocati? Cortesia professionale...
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Abarth |
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Dicembre 18, 2006, 23:58:24 pm |
Utente standard, L4, 102 posts |
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Tra l'altro parte di queste auto hanno poco di cinese, in quanto prendono la base di un'auto e ci montano il motore di un'altra auto. Come per la landwind, che è basata sulla frontera e con meccanica mitsubishi.
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Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita. (Ayrton Senna)
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Emi |
...e quattro! |
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Dicembre 19, 2006, 08:22:53 am |
Utente standard, V12, 58199 posts |
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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Homer |
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Dicembre 19, 2006, 09:07:52 am |
Staff, V12, 89891 posts |
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e anche le tasse sulle auto oltre 175CV
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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Loco |
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Dicembre 19, 2006, 09:49:54 am |
Utente standard, V12, 1755 posts |
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Secondo me ci dovrebbero essere DISINCENTIVI per chi decide di produrre la e rivendere in Italia e INCENTIVI per le aziende veramente MADE IN ITALY - PRODUCT OF ITALY o che comunque fanno tutto in Italia.
Bah... certe auto in italia ormai sono improducibili bisogna andare in Polonia Ungheria... e presto anche li nonsarà più conveniente. L'industria manifatturiera non ha futuro in occidente tranne che per certe tecnologie e il design. Bisogna entrare in questa ottica e riconvertire le nostre produzioni. E' inutile pensare di costruire prodotti a bassa tecnologia con il costo del lavoro occidentale.
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Dicembre 19, 2006, 10:29:19 am |
Staff, V12, 23718 posts |
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Bah... certe auto in italia ormai sono improducibili bisogna andare in Polonia Ungheria... e presto anche li nonsarà più conveniente.
L'industria manifatturiera non ha futuro in occidente tranne che per certe tecnologie e il design. Bisogna entrare in questa ottica e riconvertire le nostre produzioni.
E' inutile pensare di costruire prodotti a bassa tecnologia con il costo del lavoro occidentale.
Lo stipendio medio di un operaio ungherese è di crica 500/550 Euro al mese ... non è molto distante dai nostri standard. La tempistica di assemblaggio di una moderna vettura varia da 16 a 24 ore; la manodopera dunque incide in maniera marginale, per lo meno se consideriamo solo l'assemblaggio in catena.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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Loco |
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Dicembre 19, 2006, 11:16:31 am |
Utente standard, V12, 1755 posts |
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Lo stipendio medio di un operaio ungherese è di crica 500/550 Euro al mese ... non è molto distante dai nostri standard.
La tempistica di assemblaggio di una moderna vettura varia da 16 a 24 ore; la manodopera dunque incide in maniera marginale, per lo meno se consideriamo solo l'assemblaggio in catena.
devi considerare tutta la filiera produttiva però: stampaggio deille lamiere e dei componenti in plastica ecc... secondo me, parlando in genere, non ha senso mantenere delle fabbriche a bassa tecnologia per poi impiegare degli immigrati. Tanto vale che le fabbriche siano direttamente all'estero e che in Italia restino solo alcune produzioni ad alto contenuto di professionalità (attività artigianali, scientifiche, ingegneristiche...) o di creatività (design, moda, cultura...). Ovviamente questo concetto vale a tendere per il futuro, non che debbano essere chiuse le fabbriche dall'oggi al domani... Ma d'altra parte i Cinesi o gli indiani non sono ancora pronti...
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Loggato
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Dicembre 19, 2006, 11:32:02 am |
Staff, V12, 23718 posts |
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devi considerare tutta la filiera produttiva però: stampaggio deille lamiere e dei componenti in plastica ecc...
secondo me, parlando in genere, non ha senso mantenere delle fabbriche a bassa tecnologia per poi impiegare degli immigrati. Tanto vale che le fabbriche siano direttamente all'estero e che in Italia restino solo alcune produzioni ad alto contenuto di professionalità (attività artigianali, scientifiche, ingegneristiche...) o di creatività (design, moda, cultura...). Ovviamente questo concetto vale a tendere per il futuro, non che debbano essere chiuse le fabbriche dall'oggi al domani... Ma d'altra parte i Cinesi o gli indiani non sono ancora pronti...
I componeti li compri, quindi c'era poco il sito produttivo.
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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