ecco qua il pezzo di Automobilismo d'epoca che parlava della versione stradale!
La versione corsa nella sua veste definitiva debuttò nei primi giorni del gennaio 1976 in una mostra statica a Montecarlo, mentre il modello stradale fu annunciato in marzo al prezzo di 9.086.000 lire con IVA (quasi tre volte la 131 berlina 1300 due porte). La 131 Abarth standard, in realtà, lasciò piuttosto sconcertati non pochi appassionati, che ancora ricordavano con piacere il netto upgrading che la precedente 124 Abarth Rally aveva rappresentato rispetto alla normale 124 Sport Spider di produzione. Aprendo il cofano della ?stradale?, infatti, al posto dell?iniezione del modello corsa si ritrovava un semplice carburatore Weber 34 ADF che mortificava le possibilità della testata a 16 valvole. Stringendo tra le mani il volante (bello) si aveva davanti agli occhi la plancia della 131 standard.
Diversi particolari non sembravano all?altezza d?ambizioni da Campione del Mondo. E, addirittura, qualche pezzo non sembrava neppure all?altezza dell?uso stradale. Queste erano le conseguenze delle ?allegre? norme per le omologazione: in pratica, la 131 Abarth Rally usciva di fabbrica con pezzi posticci, che poi le norme permettevano di sostituire con quelli speciali omologati. Insomma, di veramente speciale nella ?stradale? restavano la testa a 16 valvole, l?esclusivo blocco cilindri tipo 131 AR, la robustissima scocca e il retrotreno a ruote indipendenti. Per andare a correre bisognava cambiare i freni (senza servofreno, con dischi di 300 mm davanti e 252 dietro, invece di 272 mm dappertutto), il cambio (a innesti frontali di serie nella ?corsa?), le ruote (da 10? davanti e da 11? dietro invece che da 7? su tutte le ruote), il ponte con otto scelte di rapporti, la scatola sterzo (più diretta), il generatore (70 A invece di 44 A), il serbatoio (di sicurezza da 60 litri invece che normale da 50 litri) e via di questo passo, per una spesa che, affrontata da un privato, superava largamente quella d?acquisto della vettura. E successivamente sarebbero intervenuti altri perfezionamenti: dalla presentazione al 1977, arrivarono i perni sferici sulle sospensioni per migliorare la precisione di guida, i supporti sferici per gli ammortizzatori, gli ammortizzatori a gas Bilstein, il motore con maggior margine d?utilizzo, il cambio con quinta diretta anziché surmoltiplicata, la lubrificazione con carter secco (per scongiurare lo sciacquio del lubrificante nella coppa e i conseguenti ?vuoti? temporanei di pescaggio della pompa ma anche per migliorare la distribuzione dei pesi portando dietro il serbatoio dell?olio), l?alleggerimento della scocca mediante un ancor più accurato assemblaggio, la diversificazione della preparazione secondo le necessità dei vari rally. Dal 1978 in poi altri perfezionamenti si tradussero in un ulteriore alleggerimento e nel potenziamento del motore, che arrivò a 230 Cv
Poi magari hanno scritto un sacco di puttanate e io ci sono cascato come un merlo