La decisione del giudice di new york America's Cup condannata alla sfida a due Alinghi perde la causa contro Oracle: i due team di fronte nel nel 2009 su catamarani
NEW YORK - La Coppa America è stata «condannata» alla sfida a due fra Alinghi, attuale detentore, e Oracle. Sarà messa in palio probabilmente nell'estate del 2009 tra i due contendenti in una sede ancora da definire (Oracle vorrebbe la baia di San Francisco, ma la scelta spetta ad Alinghi) e le regate (tre in tutto) saranno disputate con catamarani di 30 metri. Non ci saranno altri sfidanti, non ci saranno altri team, nemmeno quelli come Mascalzone Latino (unico italiano), che si erano iscritti nei tempi previsti dall'Acm e Alinghi per l'edizione che si sarebbe dovuta disputare nel 2009. Questa volta si torna all'antico: il confronto sarà soltanto tra loro due e servirà a definire chi è il detentore. Al termine della sfida da lui si ripartirà, si spera, per le sfide future. E' il verdetto che deriva dalla sentenza d'appello sulla lunga disputa legale fra il multimilionario Larry Ellison, patron (e anche membro dell'equipaggio) di Bmw Oracle, e Ernesto Bertarelli, patron di Alinghi e pure lui milionario nonchè parte dell'equipaggio del suo team. Dopo il primo verdetto negativo, Alinghi ha infatti perso anche nella sentenza seguita al ricorso, nella quale il giudice Herman J. Cahn conferma che il Golden Gate Yacht Club di San Francisco è il «challenger», ovvero lo sfidante ufficiale.
La Big Boat neozelandese della sfida del 1988, ora esposta davanti al Museo Marittimo di Auckland IL PRECEDENTE - Il trofeo più antico del mondo torna quindi a un passato che sembrava aver cancellato quando, dopo l'assurda sfida tra la Big Boat neozelandese e il veloce catamarano statunitense di Dennis Conner nel 1988, i maggiori protagonisti si riunirono attorno a un tavolo e diedero vita alla classe di barche Iacc e a una serie di edizioni dell'America's Cup, da quella del Moro di Venezia a quelle di Luna Rossa, avvincenti e sempre più seguite dal pubblico, in particolare in Europa. «Siamo molto soddisfatti di questa decisione - dice Tom Ehman, portavoce del Golden Gate Yacht Club - Il tribunale ha deciso che la nostra sfida rispetta pienamente il Deed of gift e noi ora siamo pronti alla prossima regata». Oracle in un comunicato attribuisce ad Alinghi la responsabilità della situazione: «Dopo la sentenza bisognerà seguire le regole del Deed of gift perché il defender ha chiarito di non voler accettare le offerte del Golden Gate Yacht Club, presentate dopo la decisione della Corte del novembre scorso, che riguardavano una regata convenzionale con regole concordate reciprocamente e che coinvolgesse tutti i team».
LA SFIDA - Il Deed of gift, cioè l'atto di donazione del trofeo al New York Yacht Club dopo il successo della goletta America in acque inglesi, ha ovviamente tutti i limiti della propria età. E pertanto limita le possibilità a una sfida unilaterale, con una barca scelta dallo sfidante (e senza selezione degli sfidanti, che all'epoca non era ovviamente prevista), se (come in questo caso) il detentore e lo sfidante non raggiungano un accordo. Alinghi dal canto suo ha fatto sapere che non presenterà ulteriore appello, in modo da non allungare i tempi, e si è detto pronto a sfidare in acqua il team di Larry Ellison. «Non ci saranno altri ricorsi, vediamocela sul campo di regata» ha commentato Bertarelli. Il comunicato ufficiale dell'avvocato del team, Lucien Masmejan, precisa la posizione non senza una battuta acida sul valore sportivo di Ellison, per due volte inutilmente alla caccia del trofeo o almeno della sfida con il defender (prima New Zealand poi Alinghi). «Con la decisione di oggi del tribunale - afferma l'avvocato - Larry Elison ha eliminato la competizione e si è garantito l'accesso al match per la Coppa America, cosa che Oracle non era mai riuscito a ottenere sul campo di regata. Abbiamo deciso di non presentare appello contro la sentenza per riprendere la battaglia sul campo di regata, incontrando Oracle sulla linea di partenza di un match secondo il Deed of gift nel luglio 2009». Alinghi ha già specificato che, se dovesse vincere contro Oracle, la 34esima Coppa America sarà disputata a Valencia, sede dell'ultima edizione, nel 2011. E sarà di nuovo aperta alla partecipazione di più sfidanti. Perchè succeda, però, dovrà mantenere nelle proprie mani il trofeo e quindi prepararsi alla fida «secca» con Oracle. Ufficialmente data e tipo di imbarcazione non sono stati ancora ancora decisi. Ma se si sa che entrambi si stanno preparando all'ipotesi dei multiscafi anche per quanto riguarda gli equipaggi e il team di terra, che avranno tra i componenti molti esperti di catamarani e trimarani, in particolare francesi, maestri riconosciuti di questo tipo di imbarcazioni a livello agonistico.
Elio Girompini 18 marzo 2008, corriere.it
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